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giovedì 11 novembre 2010

La storia del Palermo calcio, dal 30.03.2008 al 19 Aprile 2008.



NAPOLI, 30 marzo 2008

L’incantesimo notturno del San Paolo continua. Il Napoli trova la settima vittoria stagionale in casa sotto i riflettori grazie a un gol di Hamsik arrivato in pieno recupero, quando la partita contro il Palermo sembrava ormai destinata a concludersi con un pareggio. Una vittoria che esalta la squadra di Reja e che è sicuramente troppo penalizzante per i rosanero, apparsi rinati dopo il ritorno di Colantuono e sicuramente più spigliati nella prima parte della gara. PALERMO PUNGENTE - Reja deve rinunciare all'ultimo momento a Santacroce (problema muscolare), in difesa c’è Contini. Blasi regista, davanti Calaiò in tandem con Lavezzi. Colantuono, che debutta nuovamente sulla panchina rosanero, conferma Amauri unica punta con Simplicio a supporto. Parte meglio il Palermo, ma la prima palla gol capita al Napoli: Domizzi schiaccia di testa da due passi, Fontana si salva in angolo. La replica rosanero è immediata: percussione centrale di Balzaretti che fa partire un bolide di sinistro che si stampa sulla traversa. Colantuono è costretto a rinunciare subito a Zaccardo (problema intestinale), debutta in A il baby Cossentino. Il Palermo insiste: Simplicio impegna Gianello dal limite, poi Amauri ci prova di testa (due volte) e con un diagonale di destro senza fortuna. CONFUSIONE A CENTROCAMPO - Il Napoli fa fatica a riordinare le idee (a metà campo pesa l’assenza di Gargano), soffre sugli esterni con Grava e Savini, raccoglie poco da Lavezzi. La squadra di Colantuono invece è più efficace e va vicina al vantaggio anche con un tiro-cross di Migliaccio che mette i brividi a Gianello. Amauri sembra incontenibile e punge prima in scivolata sotto misura, poi con destro dal limite. La replica del Napoli in un destro di Pazienza dai 20 metri respinto da Fontana, che poi si oppone anche alla ribattuta dalla lunga distanza di Savini. Molto meglio il Palermo nel primo tempo. LAVEZZI SPRECA - Nella ripresa il Napoli prova subito ad accelerare. Calaiò inventa per Lavezzi, che tutto solo davanti a Fontana spara alle stelle. Dopo un giallo per proteste a Domizzi, Reja prova a cambiare le carte in tavola: fuori gli spenti Grava e Savini, dentro Garics e Bogliacino, con quest’ultimo che si va a piazzare dietro le punte. Si spengono due gruppi di riflettori al San Paolo (partita sospesa per un minuto), ma ad accendere la luce ci prova Hamsik su punizione: Fontana si salva. ASSALTO FINALE - Il Napoli cresce e si butta in avanti, Colantuono decide che è arrivato il momento di Bresciano (fuori Simplicio). Reja invece richiama Calaiò (buona la sua prova) e fa entrare Sosa. Si fa ammonire anche Blasi, era diffidato, salterà Catania e da ora in poi sarà squalificato a ogni cartellino essendo arrivato al tredicesimo giallo. Il Napoli preme nell’ultimo quarto d’ora: Fontana sbaglia in uscita, ma Sosa non riesce ad approfittarne. La partita sembra destinata allo 0-0, ma in pieno recupero succede di tutto. Su un lungo rilancio di Gianello, la palla spizzata da Sosa e prolungata da Lavezzi, viene insaccata di testa in rete da Hamsik. E’ il minuto 92, il San Paolo esplode. E per poco non viene giù quando Sosa, un attimo prima del fischio finale, centra la traversa con un sinistro al volo. L’incantesimo notturno del San Paolo continua, il Napoli può godersi i suoi 40 punti in classifica.

Palermo, domenica 06 Aprile 2008

A Palermo, nel posticipo serale, è andato in scena un vero e proprio spettacolo calcistico che ha visto protagoniste la Juventus di Ranieri ed il Palermo di Colantuono. Ad iniziare le danze è Amauri, unica punta rosa-nero, che all' 11', in contropiede, sblocca il risultato tirando dal vertice sinistro dell' area e sfoderando un colpo di biliardo a giro imprendibile per Buffon. A metà del primo tempo problemi per Guana e Nevded, che si sono scontrati battendo la testa: costretti ad uscire, i due tecnici hanno mandato in campo Iaquinta e Tedesco, ma il copione della partita non è cambiato: Palermo all' attacco, Juve un po' impacciata e macchinosa che si affida alle giocate dei singoli ed ai tiri da lontano di Chiellini. Mancano 3' al duplice fischio quando da un cross sulla sinistra di Caserta stacca Amauri ed insacca con un potente colpo di testa: Buffon tocca, ma non riesce a compiere il miracolo. Si va negli spogliatoi, con un Amauri devastante, sulle ali dell' entusiasmo dell' ufficializzazione dell' interesse proprio della Juventus ad acquistarlo. Ma il secondo tempo si apre con un autentico arrembaggio dei bianco-neri, guidati da un ispiratissimo Sissoko che sfonda, viene atterrato in area, l' arbitro concede il vantaggio e Del Piero, a due passi dalla linea di porta batte Fontana. Match riaperto. Il copione della ripresa non cambia, la Juventus spinge, e ci prova pure Legrottaglie, con un missile che sorvola il palo alla destra di Fontana; ma è questione di minuti: è il 27' quando Trezeguet invita al miracolo il portiere palermitano, e sulla respinta arriva ancora lui, Alex Del Piero, a ribadire in rete, per il 2-2. Ma c'è ancora tempo, il tempo necessario per la beffa: è il 40', Cassani (ex primavera juventina) riceve un pallone volante al limite dell' area e si inventa un tiro di esterno sinistro che si infila dritto dritto all' incrocio dei pali, lasciando Buffon di stucco. La partita si chiude, tra emozioni e ribaltoni, per quello che è stato uno dei più bei posticipi della stagione 2007/2008. Per la Juventus, resta il rammarico per le tante occasioni sprecate dopo aver agguantato il pareggio, mentre il Palermo può considerarsi soddisfatto, per aver messo al tappeto una delle squadre più in forma del campionato e per esser finalmente uscita dalla striscia di sconfitte che la bloccava da 4 partite.

Palermo, 12 Aprile 2008

“Il Palermo vince il derby contro il Catania al ‘Barbera’, dove si impone con il risultato di 1-0 grazie ad un magnifico gol su punizione di Miccoli all’84’. È “la partita”, quella che per carica emotiva supera qualsiasi incontro in calendario. La sfida tra Palermo e Catania vale punti ma non solo, perché entrambe le squadre tengono ad affermare la propria superiorità. Manca il pubblico avversario e il ‘Barbera’ fin da inizio gara si trasforma in una bolgia a favore dei padroni di casa. L’undici di Colantuono, che perde Fontana per una lombalgia avvertita in fase di riscaldamento, con Agliardi dunque tra i pali, parte concentrato e dopo appena quattro minuti si presenta davanti a Polito su iniziativa di Jankovic che, defilatissimo sulla destra, conclude, ma Polito blocca. I rosa in avvio sembrano più pimpanti degli ospiti e si rendono pericolosi ancora al 7’, con Amauri che spedisce a lato dal limite, e al 14’, con una mezza rovesciata di Caserta in mischia che termina sul fondo, mentre gli etnei provano a rispondere al 19’ con Biagianti che, imbeccato da Spinesi, si incunea in area e conclude alto. Al 23’ ci tenta Bresciano con un rasoterra dal limite, fermato con facilità dall’estremo rossazzurro, poi cerca di farsi avanti il Catania: gli etnei si fanno vedere dalle parti di Agliardi al 27’ con Tedesco, che prova la botta dal limite ma non centra la porta, quindi un minuto dopo con Spinesi che, servito in area da Izco, conclude da breve distanza, ma trova la provvidenziale deviazione di Giovanni Tedesco sopra la traversa, quindi sul corner successivo con Terlizzi, che devia di testa poco sopra la traversa. Passato il momento di sofferenza il Palermo torna in cattedra, spinto dall’incessante tifo del ‘Barbera’, e mette paura a Polito al 31’ con un colpo di testa di Giovanni Tedesco sul secondo palo, che termina sul fondo, quindi al 33’ ancora di testa con Amauri, che l’estremo etneo blocca, e un minuto dopo con un cross a tagliare di Jankovic sul quale si avventa Amauri, che però manca la deviazione vincente di un soffio. Con il passare dei minuti le squadre si bloccano a centrocampo e non accade più nulla: si va quindi al riposo sul risultato di 0-0. La ripresa comincia con i rosanero pericolosi già al 2’ con Tedesco che, al termine di un batti e ribatti in area, irrompe sul secondo palo per cercare la deviazione vincente, ma non trova la sfera. Gli ospiti, però, non vogliono soccombere e provano a rispondere due minuti dopo con un colpo di testa di Spinesi su cross di Giacomo Tedesco, che Agliardi devia in corner, e al 7’ con una punizione dal limite di Vargas, che si infrange sulla barriera. Il Palermo vuole vincere e Colantuono manda in campo Miccoli al posto del dolorante Tedesco: ed è proprio il ‘Romario del Salento’ a fare quasi esplodere il ‘Barbera’ all’11’, quando riceve palla al termine di una bella combinazione Amauri - Jankovic e conclude di destro, sfiorando il palo. Al 14’ ci tenta ancora il Catania con Izco, che manda alto dal limite, poi si fanno nuovamente sotto i rosanero che vanno vicini al vantaggio al 22’ con Miccoli, che viene anticipato in corner al momento della deviazione vincente dopo che Amauri aveva impegnato di testa Polito, qualche secondo dopo con una conclusione di Jankovic che termina alta, al 28’ con un rasoterra di Jankovic bloccato da Polito, e al 30’ con un colpo di testa di Migliaccio su punizione di Miccoli che sfiora il palo. I padroni di casa riescono finalmente a passare nove minuti dopo: Edusei stende Miccoli all’altezza dei venti metri, Dondarini concede la punizione che lo stesso fantasista batte con un destro preciso che scavalca la barriera e supera Polito. 1-0 e il ‘Barbera’ esplode di gioia per il suo bomber. I rosa a questo punto gestiscono il risultato, senza che il Catania riesca mai a rendersi pericoloso, anzi è ancora Miccoli a sfiorare il bis al 48’ con una bella conclusione a girare, che termina a lato. Finisce dunque 1-0 per il Palermo, che esce dal terreno di gioco del ‘Barbera’ osannato dal proprio pubblico e che, con questa vittoria, sale a quota 42 punti, portandosi momentaneamente in ottava posizione in classifica, a pari merito con il Genoa.”

Firenze 19 Aprile 2008

Al Palermo non riesce il tris e così per i rosanero dopo due vittorie consecutive arriva la battuta d’arresto sul difficile campo di Firenze dove la Fiorentina vince per 1-0 grazie al gol messo a segno nel primo tempo da Donadel. Al contrario di quanto ipotizzabile Colantuono decide di schierare una sola punta sacrificando Miccoli che probabilmente non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. I rosa partono subito bene e dopo neanche sessanta secondi vanno vicini al gol con una girata di Caserta che termina di poco a lato. Immediata la reazione dei padroni di casa che ci provano con Pazzini, la cui conclusione è deviata da Rinaudo, Kuzmanovic, che chiama Agliardi ad una bella parata di piede, ma soprattutto con Mutu che al 19’ colpisce in pieno il palo alla destra dell’estremo difensore rosanero. Il Palermo gioca bene per venticinque minuti e con Amauri, ammonito al 25’ e costretto così a saltare il prossimo impegno casalingo contro l’Atalanta, tiene sempre in apprensione la retroguardia viola. Poco prima della mezz’ora arriva la svolta della gara. Donadel conquista un pallone al limite dell’area e da posizione angolata lascia partire una gran botta che si insacca a fil di palo con Agliardi che non riesce ad intervenire. Al 39’ i rosa vanno vicinissimi al pari con Jankovic protagonista di una grande azione conclusa con un tiro deviato da Dainelli che sfiora il palo. A quattro minuti dal termine Colantuono è costretto a rivedere la squadra perché Migliaccio si fa male, problema muscolare alla coscia sinistra, e lascia il posto a Tedesco. Resta invece in campo Caserta nonostante anche lui risenta di qualche problema fisico. Al 7’ della ripresa il tecnico rosa è costretto ancora una volta a far ricorso alla panchina perché un intervento scomposto di Mutu mette ko Biava il cui posto viene preso da Cassani. Per assistere alla prima conclusione dei secondi quarantacinque bisogna attendere il 14’ quando Amauri su cross di Jankovic prova una bella acrobazia senza però impattare bene il pallone. Un minuto più tardi spazio a Miccoli che rileva Caserta nella speranza di centrare il centesimo gol italiano. Ed è proprio il fantasista salentino a servire al 17’ Jankovic la cui conclusione è respinta con difficoltà da Frey. La Fiorentina favorita dal vantaggio si limita a controllare il gioco faticando non poco ad arrivare dalle parti di Agliardi. Al 28’ Rinaudo ferma fallosamente Pazzini rimediando il secondo giallo e rendendo ancor più difficile il tentativo di rimonta del Palermo che quasi diventa impossibile se non fosse che al 29’, dopo la punizione respinta da Agliardi, Vieri sbaglia incredibilmente a porta vuota. Per poco al 32’ il Palermo non trova il pari prima con Miccoli e poi con Bresciano la cui conclusione è deviata sul palo. Nonostante l’inferiorità numerica i rosa non rinunciano a giocare e al 37 ci provano ancora una volta con Amauri che non riesce però ad imprimere forza al pallone. Allo scadere il direttore di gara ammonisce anche Bresciano che come Amauri non ci sarà nella prossima gara di campionato. Nonostante il generoso forcing finale però i rosa non riescono a trovare un pari che il Palermo avrebbe probabilmente meritato per l’impegno e l'orgoglio mostrato anche contro la corazzata viola. 

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