Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • A proposito degli alieni..., di Francesco Toscano ed Enrico Messina

    Libro/E-book: A proposito degli alieni..., di Francesco Toscano ed Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell‘incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l‘uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all‘era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono.Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato. I Sumeri, gli Egizi, i Maya, gli Inca, le civiltà indiane, tutte culture che hanno avuto un livello tecnologico superiore per quel tempo. I miti Babilonesi, la cultura Greca con la sua mitologia, i miti delle popolazioni nordiche, le leggende delle popolazioni precolombiane, (persino nella Bibbia, vedi Genesi o Apocalisse), parlano di esseri soprannaturali, di eventi immani, (come un grande diluvio). Anche in questo periodo alcuni popoli che vivono allo stato primitivo, come ad esempio i Dogon del Mali, hanno conoscenze astronomiche cui l‘uomo moderno ha avuto accesso solo dopo con il progredire della tecnologia. E' nell‘era moderna che la tematica si sviluppa maggiormente. Dal Novecento ad oggi è un susseguirsi di prove, fatti, avvistamenti; l‘episodio di Roswell è il più indicativo. Gli U.S.A. sembrano la nazione che nel secondo dopoguerra abbia beneficiato maggiormente del contatto con gli alieni. L‘oscurantismo della Guerra Fredda, dominante sino a qualche anno fa è crollato. Tutte le Intelligence delle maggiori potenze mondiali stanno rivelando al mondo dossier segretati sino a qualche tempo fa, (in vista forse del 2012, che secondo un‘antica profezia Maya segnerà l‘inizio di una nuova era). Anche il Vaticano ha ammesso la probabile esistenza di extraterrestri, con i relativi problemi etico-religiosi che ne possono derivare. Se esistono gli alieni, e se ci hanno creati loro, esiste anche un Dio Creatore, come lo intendiamo noi? Che cosa succederebbe se così non fosse? La Chiesa sa la verità e non la vuole rivelare? Oppure sia noi che gli alieni facciamo parte di un unico progetto divino? Abbiamo un‘anima? Che cosa succede dopo la morte? L‘aldilà è forse un‘altra dimensione o un Universo parallelo dove i mondi s‘incontrano? Perché (come dicono alcuni ricercatori) gli alieni ci studiano? Che cosa cercano nell‘uomo? Le grandi potenze mondiali ne sono informate? Tutti interrogativi cui non è possibile a oggi dare una risposta certa, però si può provare a dare diverse, probabili soluzioni.

  • Le indagini del Maresciallo Ascali: L’usuraio, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Le indagini del Maresciallo Ascali: L’usuraio, di Francesco Toscano

    Sinossi: Le indagini del Maresciallo Ascali - L'usuraio Benvenuti nel cuore pulsante e spesso tormentato di Palermo, dove le indagini del Luogotenente dei Carabinieri Roberto Ascali si addentrano ancora una volta nelle pieghe oscure del tessuto sociale. In questo nuovo capitolo, intitolato "L'usuraio", l'arrivo di un certo Colajanni Eduardo nella caserma dei Carabinieri dà il via a un'indagine che promette di svelare inquietanti connessioni. Ciò che inizia come un'indagine sul reato di usura, un crimine silente e devastante che affligge le fasce più vulnerabili della popolazione, prende subito una piega potenzialmente pericolosa. La redazione della Comunicazione di Notizia di Reato non si limita a ipotizzare l'usura, ma prospetta al Magistrato inquirente un legame inquietante tra l’usuraio e “ambienti mafiosi”, suggerendo la possibile aggravante del metodo mafioso. Le dichiarazioni inattese dell'usuraio Cozzolino, denunciato da Colajanni, rivelano che l'indagine prenderà direzioni impreviste. Quando la morte di Colajanni per avvelenamento viene accertata, il quadro che emerge dalle dichiarazioni di Cozzolino è "del tutto inedito", confermando l'intuizione di Ascali riguardo un coinvolgimento più ampio della criminalità organizzata. Sembrava solo una storia di usura all'inizio, ma l'ombra di Cosa Nostra si allunga su tutta la vicenda. Emergono collegamenti con i mandamenti mafiosi palermitani, in particolare Brancaccio e Porta Nuova. Maresciallo Ascali, oggi Luogotenente, deve usare la sua tenacia e il suo acume investigativo per accertare la verità sulla morte di Colajanni e sul sistema criminale sotteso. La sua vita personale è segnata dal dolore per la malattia che affligge la sua amata moglie, ma la sua presenza e l'appartamento confiscato alla mafia in cui vivono a Palermo - divenuto il loro rifugio di pace - gli danno la forza per affrontare le indagini. "L'usuraio" si prospetta come un nuovo avvincente capitolo delle indagini del Maresciallo Ascali, esplorando il legame pericoloso tra l'usura e la criminalità organizzata, mantenendo alta la suspense e conducendo il lettore nei meandri oscuri del potere e della disperazione, dove la linea tra vittima e carnefice è spesso sottile.

Visualizzazione post con etichetta l’Ufologia. Mostra tutti i post
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venerdì 14 marzo 2025

Alieni: una presenza costante sulla Terra.



Palermo, 14 marzo 2025.


Il saggio "A proposito degli alieni..." è un libro scritto da Francesco Toscano ed Enrico Messina. È disponibile in formato Kindle e brossura, con copertina morbida.

Questo saggio esplora l'ipotesi della presenza extraterrestre sulla Terra fin dalla preistoria fino ai giorni nostri. Gli autori sostengono che, attraverso l'analisi di reperti archeologici, miti antichi e testimonianze moderne, l'umanità è stata ed è tuttora accompagnata da questa presenza aliena.

Il libro si interroga anche sulle implicazioni etiche e religiose derivanti da questa possibile realtà, come ad esempio il ruolo di un Dio creatore e il destino dell'anima dopo la morte, proponendo diverse interpretazioni e lasciando al lettore la libertà di trarre le proprie conclusioni.

"A proposito degli alieni..." suggerisce che civiltà con un livello tecnologico superiore per la loro epoca, come i Sumeri, gli Egizi, i Maya e gli Inca, potrebbero aver avuto contatti con esseri extraterrestri. Vengono anche menzionati i miti babilonesi, la cultura greca con la sua mitologia, i miti delle popolazioni nordiche e le leggende delle popolazioni precolombiane, e persino la Bibbia (Genesi e Apocalisse), come fonti che parlano di esseri soprannaturali ed eventi immani che potrebbero essere collegati a visitatori alieni.

Il saggio è stato pubblicato negli Stati Uniti d'America da lulu.com nel 2011 (ISBN 9781470949440) e in Italia da Photocity.it nel 2012 (ISBN 9788866822080). Viene classificato come un'opera di saggistica.

Per chi fosse interessato all'acquisto, il libro è disponibile su vari siti web come:

La sinossi del saggio recita: "Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all'era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato".

mercoledì 30 ottobre 2024

Ufo: avvistamenti di massa.

Ricostruzione di un UFO triangolare sulla base delle testimonianze fornite
Palermo, lì 30 ottobre 2024.

Il professore Hynek, durante il ventennio che fu consulente dell'Usaf, l'Aeronautica Militare USA, quale esperto di UFO, nel corso di una intervista radiofonica asserì che per la credibilità di un avvistamento UFO fosse necessario la presenza di almeno quattro testimoni; nella citata trasmissione, egli fece un'altra osservazione importante: disse che, attualmente per quanto riguarda l'intero problema non abbiamo a disposizione altro che segnalazioni; ma che, quando una segnalazione è veritiera, diventa di per sé stessa un fatto. Nel corso della storia dell'Ufologia, di certo, di avvistamenti di OVNI in cui rimasero coinvolti quattro o più testimoni ve ne sono stati tantissimi, tanto che si può con coraggio affermare che ve ne siano stati in un numero prossimo o superiore al centinaio, se non di più; pur tuttavia, vuoi per ignoranza, vuoi per altro biasimevole motivo, vuoi per un recondito timore che non siamo gli unici esseri viventi in grado di scrutare l'Universo che ci circonda, ovvero gli unici esseri in grado di lasciare il nostro pianeta e viaggiare fra le stelle, tali avvistamenti sono stati sminuiti, a volte screditati sia dai mass-media che da esponenti politici, o da qualche altra personalità che ricopriva una qualche carica pubblica in quel periodo in cui si verificò l'evento inconsueto. Fra questi, ricordo, vi è stato l'avvistamento UFO di massa di Phoenix, in Arizona, noto come "le luci di Phoenix". 
Circa diecimila persone, mentre erano con lo sguardo rivolto al cielo, in attesa di ammirare il transito della cometa Hale-Bopp, al perielio il 29 marzo del 1997, scrutarono un enorme, gigantesco oggetto triangolare con molte luci sul bordo. Questo è uno degli avvistamenti UFO di massa che ricordo molto bene, giacché ero un giovane uomo a quel tempo. Fra gli altri avvistamenti di UFO di massa che ricordo bene, vi fu quello degli UFO di forma triangolare, cosiddetti "triangoli neri" che paralizzò il Belgio nel Millenovecento novanta, che passò alla storia dell'Ufologia come "l'ondata belga". In Belgio, infatti, nella regione della Vallonia, fra il 29 novembre del 1989 e l'Aprile del 1990 si registrano degli strani fenomeni aerei nel cielo osservato, ovvero la presenza di oggetti volanti non identificati, di forma triangolari, di colore nero. L'apice dell'avvistamento si registrò tra il 30 e il 31 marzo del 1990. Circa 13000 persone testimoniarono sulla veridicità di quanto accaduto nei cieli del Belgio in quell'anno. 
In particolare, alle 23:00 circa del 30 marzo, il CRC (Control Reporting Center, ossia "centro di controllo delle segnalazioni") della stazione di Glons, cittadina della provincia di Liegi dove sorge il Programming Centre della NATO, ricevette avviso di tre luci insolite solcare lo spazio aereo della regione. La stazione ebbe un riscontro radar dell'avvistamento alle 23:30 circa e alle 23:50 circa una seconda stazione notificò una rilevazione compatibile con quella del CRC di Glons. 
Alle 0:05 si alzarono in volo due caccia F-16 dalla base aerea di Beauvechain per stabilire un contatto con gli oggetti non identificati. Vennero tentate nove intercettazioni, ma i piloti non furono in grado di localizzare alcun bersaglio. All'1:02 gli aerei da combattimento rientrarono alla base senza essere riusciti a confermare la presenza di oggetti nello spazio aereo o la manifestazione di fenomeni di alcun tipo. Il generale De Brouwer riassunse l'evento stabilendo che le evidenze tecniche fossero insufficienti a stabilire che si fossero verificate attività aeree fuori dalla norma. I dettagli finali sugli avvistamenti furono dati dai membri della gendarmeria di Wavre, inviata per confermare i rapporti iniziali. Essi descrissero un avvistamento da terra di quattro luci, poi trasformatisi in una formazione quadrata, andando a scomparire in quattro direzioni separate verso l'1:30. Il fenomeno degli avvistamenti nella Regione vallona venne documentato in maniera estensiva dal SOBEPS, un'organizzazione privata belga di indagine ufologica. Quest'ultima dichiarò che l'avvistamento di Eupen del 29 novembre 1989 fu confermato da 143 persone, mentre quello del 30 marzo 1990 coinvolse 13.500 persone, 2.600 delle quali depositarono una testimonianza scritta: ma per le Autorità, stranamente, non si verificò nulla di inconsueto che non potesse essere dimostrato. Per l'analisi del caso vi rimando alla consultazione dei link delle pagine web che si possono reperire facilmente in rete. In tempi recenti, ricordo l'avvistamento di un UFO durante l'esibizione delle frecce tricolori in Toscana, a Forte dei Marmi, in data 14 giugno 2014, fenomeno su cui indagò il XV Convegno internazionale di ufologia di Firenze del Gaus (Gruppo Accademico Ufologico Scandicci). L'OVNI appare in un filmato girato dal cameramen, Fabrizio Scorza, 47enne di Viareggio.  

Al prossimo post!


Linkografia:



martedì 29 ottobre 2024

Il 1973: un anno davvero interessante per l'ufologia.

C. Hickson e C. Parker



Palermo, lì 29 ottobre 2024.

L'anno 1973 passerà alla storia del fenomeno UFO e alieni come uno di quegli anni in cui il fenomeno destò più grave allarme sociale, giacché non solo si registrarono degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati in diverse aree geografiche del mondo, ma anche il rapimento di due operai, mentre erano intenti a pescare lungo le rive del fiume Pascagoula, un uomo di 42 anni e il suo giovane amico di anni 19, nello Stato del Mississippi, in USA; quest'episodio, davvero inquietante, è stato uno dei fenomeni di abduction tra i più discussi nella storia dell'ufologia e di cui si continua a parlare ancora oggi. 


Il rapimento alieno di Pascagoula, di C. Hickson e C. Parker.

La sera dell'11 ottobre del 1973, come si diceva, due operai di un cantiere navale, Charles Hickson di anni 42 e Calvin Parker di anni 19, raggiungevano trafelati ed in evidente stato di shock l'ufficio dello sceriffo di Pascagoula, Fred Diamond. Sull'episodio lo sceriffo dichiarerà, poco dopo: "Erano terrorizzati...al punto che poco è mancato che venisse loro un colpo… Boccheggiavano letteralmente come se avessero visto il diavolo in persona." Secondo quanto da essi raccontato allo sceriffo, mentre erano intenti a pescare lungo le rive del fiume Pascagoula, nell'omonima località dello Stato del Mississippi, furono avvicinati da "tre mostriciattoli con la pelle secca e grinzosa, orecchie e nasi lunghi e appuntiti, bocche sgangherate, piedi rotondi, mani e braccia simi alle chele di un granchio, colorito grigio-pallido, alti meno di un metro e mezzo e dall'apparenza spettrale" che erano poco prima fuoriusciti da un oggetto volante oblungo con luci azzurre lampeggianti e palesatisi dinanzi a loro, stazionando a pelo dell'acqua al centro del fiume. I due uomini, paralizzati dal terrore e dalla sorpresa, del tutto impotenti, a loro dire furono condotti all'interno dell'UFO dalle tre creature aliene, all'interno del quale vennero esaminati da parte di un macchinario, dalla forma di "un grande occhio", e poco dopo lasciati liberi sulla terraferma, mentre l'UFO e i suoi occupanti si dileguavano da quella zona in un batter d'occhio. Giorni dopo l'accaduto, il Prof. James Harder, docente della facoltà di ingegneria dell'Università di Berkeley e consulente dell'APRO (Aerial Phenomena Research Organizzation, un ente civile di ricerca sugli UFO negli Stati Uniti, ndr) sottopose i due malcapitati rapiti ad un interrogatorio sotto ipnosi che si concluse con l'affermazione da parte dello studioso che ciò che i due uomini avevano raccontato allo sceriffo di Pascagoula corrispondeva al vero. Anche il preside della facoltà di Astronomia della Northwestern University, Prof. J.A. Hynek (consulente dell'USAF, l'Aeronautica Militare degli U.S.A., per oltre vent'anni, ndr), è stato presente all'esperimento di ipnosi, dichiarando, poco dopo, che: "Quei due non sono né squilibrati, né imbroglioni."

Nel corso degli anni, mentre Charles Hickson (deceduto nel 2011, all'età di 80 anni, ndr) raccontò la sua versione del suo rapimento da parte degli alieni ai mass-media di tutto il mondo, l'altro testimone diretto, Calvin Parker, se ne rimase in silenzio, lontano dai riflettori, ancora traumatizzato per quanto accadutogli. Solo di recente egli ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia in un libro autobiografico dal titolo "PASCAGOULA-THE CLOSEST ENCOUNTER: MY STORY", reperibile anche su Amazon.it; questo libro presenta per la prima volta la trascrizione completa della sessione di regressione ipnotica di Calvin Parker con il defunto Budd Hopkins, uno dei più importanti ricercatori al mondo di questo fenomeno. Il manoscritto è anche ricco di documenti, ritagli di giornale e fotografie.


Bibliografia:

* Ufo: missione uomo, di Roberto Pinotti, edito da Armenia Editore nel 1974;

Charles Hickson and William Mendez, UFO Contact at Pascagoula, Gautier:Charles Hickson, 1987;

* UFO: Visitatori da altrove, di Roberto Pinotti, edito da Biblioteca Universale Rizzoli nel 1990;

Jerome Clark, The UFO BOOK: Enciclopedia of the Extraterrestrial, Visible Ink Press, 1998.

Linfografia:

https://de173.com/calvinparker/;

Rapimento alieno di Pascagoula - Wikipedia;

Il rapimento alieno di Pascagula. The Pascagoula Encounter: A Milestone in UFO Sightings History. Video. - C.UFO.M.

domenica 27 ottobre 2024

Recensione di "A proposito degli alieni..." di Francesco Toscano ed Enrico Messina.


Palermo, lì 27 ottobre 2024.

Un approccio divulgativo all'ufologia

"A proposito degli alieni..." si presenta come un'opera pensata per avvicinare un pubblico ampio e variegato al complesso e affascinante mondo dell'ufologia. Gli autori, Francesco Toscano ed Enrico Messina, sembrano aver intrapreso un percorso di divulgazione, cercando di rendere accessibili anche ai non esperti concetti e teorie spesso avvolti da un alone di mistero.

Punti di forza:

  • Linguaggio semplice e diretto: Il libro sembra adottare un tono colloquiale, evitando tecnicismi eccessivi e rendendo la lettura piacevole anche per chi non ha una preparazione scientifica specifica;
  • Approccio multidisciplinare: Gli autori sembrano spaziare tra diverse discipline, dalla storia all'archeologia, dalla fisica all'antropologia, offrendo una visione d'insieme del fenomeno UFO;
  • Focus sull'evidenza: Il libro sembra basarsi su una raccolta di testimonianze, documenti e prove a sostegno dell'esistenza di fenomeni aerei non identificati, invitando il lettore a formarsi una propria opinione.

Punti di debolezza (ipotesi):

  • Mancanza di approfondimento scientifico: Data la natura divulgativa dell'opera, è possibile che alcuni argomenti non vengano trattati con il rigore scientifico che alcuni lettori potrebbero desiderare;
  • Selezione delle fonti: È importante valutare attentamente la provenienza delle fonti utilizzate dagli autori e il grado di attendibilità delle informazioni presentate;
  • Assenza di una tesi univoca: Il libro potrebbe presentare diverse ipotesi e teorie senza giungere a una conclusione definitiva, lasciando al lettore il compito di interpretare i dati.

A chi è rivolto:

  • Appassionati di ufologia: Chi è già interessato all'argomento troverà in questo libro una raccolta di informazioni e testimonianze che potrebbero arricchire la propria conoscenza;
  • Curiosi e scettici: Anche chi si avvicina all'ufologia con un approccio critico potrà trovare spunti di riflessione e argomenti da approfondire.

In conclusione, "A proposito degli alieni..." si presenta come un'introduzione accessibile e coinvolgente al mondo dell'ufologia. Pur non essendo un'opera scientifica rigorosa, può rappresentare un punto di partenza per chi desidera esplorare questo affascinante e controverso argomento.

Il saggio lo si può acquistare al seguente url:

https://www.boopen.it/proposito-degli-alieni-libro-francesco-toscano%2c-enrico-messina/18084

al prezzo di € 12,75.

lunedì 21 ottobre 2024

Siamo davvero soli nell'Universo oggi conosciuto?

 


Non siamo soli!

 

Nell'Universo oggi conosciuto si stima che esistano 600 milioni di miliardi di civiltà tecnologiche. Il telescopio più grande del mondo si trova in California, sul monte Palomar, a 1800 m di altezza. Per trasportare il suo gigantesco specchio parabolico, del diametro di 5 metri, si è dovuta costruire una strada lunga 75 km. Il telescopio può scrutare nello spazio a una profondità di quattro miliardi di anni luce, come a dire che esso riesce a fotografare la luce di stelle distanti da noi trentasei miliardi di miliardi di km. L'astronomo che usa questo potente telescopio non fa altro che osservare il passato del nostro Universo. Lo stato del nostro attuale Universo lo potranno osservare i nostri discendenti fra qualche milione di anni. Osservando il cielo di notte, lontano dai centri abitati, in aperta campagna, l'osservatore che scruta la volta celeste avrà modo di notare che su di essa sono incastonati miliardi di stelle. Se si considera che per ognuna di quelle stelle osservate vi sono i rispettivi sistemi solari, formati da pianeti, da lune, e da altri corpi celesti più piccoli, possiamo affermare che quell'osservatore in quel preciso istante sta osservando miliardi di sistemi solari e quindi miliardi di pianeti. Se poi consideriamo che nell'Universo vi sono circa cento miliardi di galassie, e che ognuna di esse contiene in media cento miliardi di stelle, moltiplicando il numero di galassie per il numero di stelle otteniamo un numero enorme di stelle. Se anche solo una piccola parte di queste stelle avesse pianeti in grado di ospitare la vita, sarebbero comunque tantissimi. La possibilità, quindi, della presenza nell'Universo oggi conosciuto (considerando attendibile la stima che esso sia formato da cento miliardi di galassie) di civiltà tecnologiche è stimata in seicento milioni di miliardi (previsione ottimistica), cinque mila miliardi (previsione moderata), dieci mila (previsione pessimista). Consideriamo la nostra galassia, quella che noi tutti chiamiamo comunemente Via Lattea: solo in essa vi sono cento mila milioni di stelle; se volessimo contarle tutte, al ritmo di una al secondo, impiegheremmo quasi duemila e cinquecento anni. Oggi è accertato che almeno cinquanta milioni di queste stelle potrebbero essere circondati da pianeti su cui è possibile una vita evoluta. Solo una grossa presunzione, o un’ignota paura, potrebbe farci affermare che noi siamo soli nell'Universo. Il professore Hermann Oberth, padre del volo spaziale, ha dichiarato: “Ritengo possibile che esseri intelligenti di altri mondi abbiano visitato la nostra Terra nei tempi passati. Gli scienziati hanno sempre un atteggiamento scettico di fronte alle nuove idee. Anche quando fu inventata la ferrovia gli scienziati credevano che l'uomo non potesse sopravvivere a velocità superiori a trenta chilometri orari.Lo scienziato Wernher Magnus Maximilian Freiherr von Braun, una delle figure principali nello sviluppo della missilistica in Germania e negli Stati Uniti, dove è ritenuto il capostipite del programma spaziale americano, ha dichiarato: “Ritengo probabile che nell'immensità dell'Universo esistano non soltanto forme di vita vegetali e animali, ma anche esseri intelligenti; anzi ne sono convinto.

[…]


Liberamente tratto dal saggio "A proposito degli alieni…" di Francesco Toscano e Enrico Messina, isbn 147094944X.

giovedì 14 settembre 2023

L'ufologo Jamie Maussan svela alla Camera dei deputati, in Messico, due corpi mummificati di presunte creature "non umane".



14 sett. 2023. Nella prima audizione al Congresso messicano dedicata agli UAP (fenomeni anomali non identificati (UAP) significa oggetti aerei non immediatamente identificabili; oggetti o dispositivi transmedi; e oggetti o dispositivi sommersi che non sono immediatamente identificabili e che presentano un comportamento o caratteristiche di prestazioni che suggeriscono che gli oggetti o i dispositivi possano essere correlati agli oggetti anzidetti) tenutasi nella giornata di ieri 13 sett. 2023,  si va subito al colpo di scena: l'ufologo Jamie Maussan (José Jaime Maussan Flota è un giornalista, scrittore e ufologo messicano), molto noto in Centro America e famoso anche nel resto del mondo svela, alla Camera dei deputati, due corpi mummificati di presunte creature "non umane". Jaime Maussan, specializzato nello studio di possibili vite extraterrestri, ha dunque stupito i membri della Camera dei deputati del suo Paese, e l'opinione pubblica mondiale, direi, presentando i corpi di due presunti esseri non umani che sarebbero in definitiva i resti fossilizzati di individui extraterrestri risalenti a 1.000 anni fa recuperati in Perù nel 2017 fra le province di Nazca e Palpa.

Fonte: Internet.

domenica 26 agosto 2012

Il libro "A proposito degli alieni...." di Francesco Toscano ed Enrico Messina scontato del 15% su Photocity.it.

26 agosto 2012.


E' tempo di saldi! E' il periodo in cui la stragrande maggioranza della gente accorre presso i più grandi centri commerciali per fare incetta di prodotti ed articoli scontati del 50% e addirittura del 70% sul prezzo di vendita inizialmente fissato dagli esercenti. Ebbene, volendo seguire questa politica , anche gli autori del libro "A proposito degli alieni....", edito dalla casa editrice Photocity.it di Pozzuoli (Na), hanno deciso di offrire al grande pubblico di Internet la loro opera scontata del 15% rispetto al prezzo di copertina fissato inizialmente dagli autori ad € 15,00. Ciò significa che da oggi e fino ad esaurimento delle scorte potete acquistare il libro in questione al prezzo di  € 12.75
Visitate il portale Internet della casa editrice Photocity.it ed approfittate di questa offerta affinché anche voi possiate "prendere coscienza" del fenomeno U.F.O ed alieniChiunque di voi fosse interessato può approfittare di questa offerta che gli autori del libro hanno deciso di dedicarvi espressamente, cliccando sul seguente indirizzo:

Buona lettura!
Francesco Toscano, il co-autore del libro.

domenica 22 aprile 2012

Il libro dal titolo "A proposito degli alieni...." di Francesco TOSCANO ed Enrico MESSINA acquistabile sul portale http://www.libreriauniversitaria.it/ .

22 Aprile 2012.

Gentili lettori, sono lieto di annunciarvi che è possibile acquistare il libro dal titolo "A proposito degli alieni...." di Francesco TOSCANO ed Enrico MESSINA sul portale internet http://www.libreriauniversitaria.it/, al prezzo di € 17.48. Nell'augurarvi buona lettura, colgo l'occasione per porgere loro cordiali saluti.

lunedì 2 aprile 2012

Pubblicato da Photocity.it S.r.l. il libro dal titolo "A proposito degli alieni..." di Francesco Toscano ed Enrico Messina.

2 Aprile 2012.

Gentili lettori, buongiorno.

Sono lieto di comunicarVi di aver sottoscritto un contratto di edizione con la società Photocity.it S.r.l. di Pozzuoli (Napoli), per l'immediata pubblicazione in Italia del libro dal titolo "A proposito degli alieni...." di Francesco TOSCANO ed Enrico MESSINA. L'opera in questione, a cui è stato attribuito il codice ISBN 978-88-6682-208-0, si può facilmente acquistare sul web, momentaneamente all'indirizzo http://ww2.photocity.it/Vetrina/DettaglioOpera.aspx?versione=18084&formato=8339, al prezzo di 15,00 euro.

Buona lettura!

Francesco TOSCANO, il co-autore del libro.

Il libro "A proposito degli alieni...." di Francesco Toscano ed Enrico Messina scontato da Lulu.com.

 2 Aprile 2012.

Gentili lettori, buonasera.

Sono lieto di comunicarvi che da oggi e sino al 6 Aprile c.a. chiunque acquisterà il libro dal titolo "A proposito degli alieni...." di Francesco TOSCANO ed Enrico MESSINA, usufruirà di uno sconto d'acquisto gentilmente offerto dalla casa editrice.

In particolare, ecco quanto comunicatomi da Lulu.com in ordine a quanto precede: 

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venerdì 20 gennaio 2012

Che ci crediate o no, siamo tutti figli degli alieni, gli antichi "dèi".

Monreale, lì 20 Gennaio 2012.

Che ci crediate o no, siamo tutti figli degli alieni.


Agli albori della civiltà umana una forza aliena è scesa sul nostro pianeta, segnandone il destino per l’eternità. Gli alieni hanno creato l’uomo perché fosse servo degli “dèi”. Milioni di persone in tutto il mondo si considerano, oggi, una creazione degli extraterrestri. Di questa verità i nostri avi ci avrebbero lasciato indizi misteriosi in tutti gli angoli del mondo. I testi antichi parlano di strane creature scese dal cielo; oggi l’uomo moderno interpreta quelle scritture come probabili incontri fra civiltà aliene e l’umanità in tempi antichi. Secondo i fautori della “teoria degli antichi astronauti” è possibile che in tempi remoti visitatori alieni provenienti da altre stelle della nostra Galassia abbiano, attraverso ardite operazioni di ingegneria genetica, incrociato il loro DNA con quello degli ominidi presenti sul nostro pianeta migliaia e migliaia di anni fa, creando l’essere che ha dominato la Terra negli ultimi 3500 anni: l’Homo Sapiens. Migliaia di anni fa gli uomini conducevano una vita estremamente semplice; non possedevano molto e non comprendevano l’immensità del mondo che li circondava…. finché un fatidico dì l’Universo cambiò per sempre. Fra fragore e polvere un giorno gli uomini delle caverne incontrarono degli esseri extraterrestri che scambiarono per divinità. Si trattava di alcuni antichi astronauti sbarcati sulla Terra provenienti da un altro pianeta sperduto nella Galassia, i quali stabilirono un contatto con i nostri antichi antenati, ancora primitivi. Lontano nel tempo e nello spazio un pianeta simile al nostro fu minacciato dal surriscaldamento globale. Gli abitanti di quel pianeta trovarono un unico strumento per proteggere l’atmosfera dai distruttivi raggi solari: l’oro. Fu così che un gruppo scelto di astronauti, capeggiati da Enki, figlio di An (Anum in accadico)si misero ad esplorare lo spazio in cerca di una fonte alternativa. Dopo un lungo viaggio fra i corpi celesti della nostra galassia trovarono la Terra con le sue miniere e la sua popolazione che ridussero in schiavitù affinché estraessero per loro il prezioso metallo. Durante la permanenza nel nostro mondo gli alieni costruirono opere monumentali. Si ricordano, fra tutte, le Grandi Piramidi di Giza, in Egitto, e le Piramidi delle civiltà Precolombiane. Gli alieni utilizzavano le Piramidi come strumento di navigazione astrale e come piattaforme di atterraggio per le loro potenti astronavi. I visitatori extraterrestri insegnarono all'uomo l’uso delle nuove tecnologie. Gli antichi Sumeri li chiamavano Anunnaki (Coloro che dal cielo scesero sulla Terra), mentre la Bibbia li chiama  Nephilim
Secondo Zecharia Sitchin gli Anunnaki sarebbero degli alieni provenienti da Nibiru, un pianeta del nostro sistema solare. Secondo questa tesi avrebbero avuto un ruolo importante nella veloce evoluzione della civiltà umana e in particolare di quella sumerica. I signori provenienti da Nibiru, sin dall'antichità, sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta. Quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicino alla Terra fu inviata una prima spedizione di esseri viventi capeggiata da Enki, un nome che ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri. I luoghi scelti furono la Valle del Nilo, la Valle dell'Indo e la Mesopotamia.

L’oro la carne degli dèi.


L’Egitto forse aveva la migliore scorta d’oro del mondo antico. Ma perché l'oro era così importante per gli Egizi? Innanzitutto l'oro è incorruttibile, non si ossida, ed è simbolo di quella eternità che gli Egizi hanno sempre cercato nella mummificazione dei corpi e nelle pratiche funerarie. Inoltre l'oro era strettamente legato alle loro divinità; gli Egizi ritenevano infatti che "la carne degli dèi" fosse d'oro e le ossa di elettro, cioè d'oro bianco. Forse più importante dell'aspetto religioso era il potere politico e la posizione preminente che l'oro assicurava a coloro che lo possedevano in grandi quantità. Non solo; l'oro serviva anche all'aristocrazia faraonica per far costruire da abili artigiani collane, braccialetti, anelli, pendenti che indossavano in vita e che avevano poi la cura di far deporre nella tomba per poterne disporre nell'Aldilà. Così l'oro, faticosamente estratto dal buio delle miniere, tornava ancora sotto terra nel buio delle tombe. All'oro usato in gioielleria si aggiungeva anche l'oro donato dai Faraoni ai sacerdoti, indispensabile ai templi e ai santuari per la celebrazione delle cerimonie giornaliere: vasi rituali e statue di culto. Alcuni grandi santuari erano proprietari non solo di estesi terreni agricoli ma anche di miniere aurifere. Nei templi le pareti di intere stanze erano rivestite di foglie d'oro e il pavimento di certe sale era cosparso di pezzetti dell'immortale metallo. La punta degli obelischi, il "pyramìdion" (la cuspide piramidale), era coperto d' oro massiccio che all'alba rifletteva i raggi del sole appena spuntato sopra l'orizzonte a simboleggiare la rinascita della vita. Uno spettacolo certamente stupefacente per gli abitanti dei villaggi ancora immersi nel buio che vedevano svettare sopra di loro gli obelischi (pesanti centinaia di tonnellate e che potevano superare i30 m d'altezza) dalla cui cima si irradiava una morbida luce dorata. Inoltre gli orafi egizi erano talmente abili da riuscire a laminare l'oro in sottilissimi fogli (che non superavano i 0,01 millimetri di spessore, quello di una cartina di sigarette), con cui venivano rivestiti troni, mobili e molti altri oggetti come poggiatesta, archi, e le più svariate suppellettili. Dall’alba dei tempi gli uomini sono ammaliati da leggende che narrano di luoghi che custodiscono dei tesori nascosti. L’uomo sembra quasi che “sia programmato geneticamente” per “amare l’oro”. Oggi più che mai si suppone che l’oro, questo pregiato metallo, sia un’ancestrale connessione fra l’Homo Sapiens e le stelle. Alcuni teorici degli “antichi astronauti”, fra tutti lo scrittore, studioso della civiltà Sumera, Zacharia Sitchin, hanno suggerito che “gli antichi alieni” sono venuti sulla terra per estrarre l’oro. Sitchin, in particolare, nei suoi libri diventati un cult dell’ufologia, per meglio dire dell’archeologia misteriosa, della paleoufologia, narrava che gli Anunnaki, gli abitanti del pianeta Nibiru, creatori dell’uomo, fra il 10.000 e l’8.000 a.C.,dopo essere atterrati nella penisola del Sinai, ed essere sbarcati dalle loro astronavi, si stanziarono sulla Terra al solo fine di ricercare ed estrarre dalle miniere aurifere il prezioso metallo che sarebbe servito loro, a dire del defunto professore, per “riparare“ e “migliorare” l’atmosfera del loro mondo morente;

essi, tuttavia, dopo aver per tanti anni lavorato nei siti minerari, resisi conto delle difficoltà oggettive che si incontravano durante la lavorazione finalizzata all’estrazione del pregiato metallo, e ritenendosi, giustamente, degli astronauti, avendo rivenuto sulla Terra un ominide ai primordi della sua evoluzione, attraverso complessi esperimenti di ingegneria genetica, crearono una nuova specie ibrida (Anunnaki– ominide) da utilizzare come schiavo da impiegare nel faticoso lavoro in miniera: nasceva così l’Homo Sapiens.


Le teorie di Sitchin sono esposte in una serie di libri facenti parte di un vasto progetto editoriale, iniziato nel 1976 e denominato The Earth Chronicles (Cronache della Terra). Come molti sostenitori della paleoastronautica, Sitchin è convinto che opere come La Bibbia, L'epopea di Gilgamesh, le iscrizioni reali degli Accadi e dei Sumeri, debbano essere considerate come vere e proprie documentazioni storico-scientifiche; e da questi testi ne ricava che la nascita e lo sviluppo della vita sulla Terra sarebbe stata guidata da esseri extraterrestri. Nella Bibbia questi esseri vengono chiamati col nome di Nephilim (o Nefilim, dalla parola ebraica Nafal, "caduti") che significa "coloro che sono scesi (o caduti) sulla Terra dal Cielo", mentre nella lingua degli Accadi questi esseri diventano gli Anunnaki, che letteralmente significa "coloro che sono venuti sulla Terra". Gli Anunnaki avrebbero avuto un ruolo importante nella veloce evoluzione della civiltà umana e in particolare di quella sumerica. I signori di Nibiru, sin dall'antichità, sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta. All'inizio furono inviate delle sonde automatiche per verificare l'abitabilità del nostro mondo. Quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicino alla Terra fu inviata una prima spedizione umana capeggiata da Enlil, un nome che ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri. I luoghi scelti furono la Valle del Nilo, la Valle dell'Indo e la Mesopotamia. Il sottosuolo mesopotamico, in particolare, era ricco di petrolio ed era possibile ottenere combustibile e fonti di energia per le strutture installate; il terreno pianeggiante favoriva la costruzione di veri e propri campi di atterraggio. I "visitatori" fondarono le prime città e costruirono dei veri e propri luoghi di lavorazione dei prodotti minerari a loro utili. Secondo Sitchin i nomi delle prime città sumeriche rivelano la funzione del Sumer come territorio di scambio o come base per le operazioni a terra degli "Dèi" e degli "dèi minori": Bad.Tibira era il "luogo luminoso dove viene lavorato il minerale grezzo"; La.ra.ak ("Luce splendente da vedere") era un fuoco sempre acceso come un faro, sul quale si orientavano le navi spaziali in fase di atterraggio; Sippar ("Città degli Uccelli") era l'aeroporto spaziale; Shu.rup.pak ("Luogo del massimo benessere") era il centro della medicina. Enlil stesso fondò Nibru.ki ("posto di Nibiru sulla Terra") come sede di rappresentanza. Alcuni ritrovamenti archeologici hanno contribuito ad accrescere il mistero. A Tell-Brak, un sito preistorico sul fiume Khabur, sono state recuperate dalla cosiddetta "piattaforma di mattoni grigi" del Tempio degli Occhi centinaia di piccole statuette di alabastro. Le statuette, chiamate "Divinità Occhio", sono caratterizzate da uno strano cappello affusolato, mentre altre sembrano essere madri con bambino. La forma vagamente umanoide di alcune di queste statue ha alimentato la fantasia dei sostenitori della paleoastronautica. Rappresentazioni di extraterrestri divinizzati? Le "Divinità Occhio" sarebbero la sintesi di un culto legato ad esseri supremi che lo stesso Sitchin vede come personaggi dotati di pesanti tute spaziali oppure come oggetti assimilabili ai moderni satelliti terrestri. Nel suo libro La Genesi, Sitchin afferma che durante la missione degli Anunnaki sulla Terra, alcune unità rimanevano in orbita ad occuparsi della navetta spaziale, oltre che ad osservare dall'alto ciò che avveniva sul pianeta. Il termine sumero che li definisce è Igi.gi, e significa "coloro che osservano e vedono".

I "visitatori" però non erano venuti sulla Terra soltanto per osservarla. Consideravano molto utile e prezioso l'oro e cominciarono ad estrarne in gran quantità soprattutto in Africa (nell'odierno Zimbabwe). Con il passare del tempo le operazioni di raccolta diventavano sempre più faticose. Accadde che gli Anunnaki smisero di prendere ordini dai signori di Nibiru e decisero di ammutinarsi. Fu così che per alleggerire il lavoro decisero di creare una razza di lavoratori sfruttando forme di vita già presenti sulla Terra. All'inizio cercarono di effettuare incroci tra diverse specie. Infine, il grande passo fu compiuto: in una zona dell'Africa orientale viveva un ominide dall'aspetto scimmiesco che sembrava, più di ogni altra creatura, predisposto a essere modificato geneticamente. Un ovulo di ominide femmina venne fecondato con il seme di un Anunnaki, dando origine a una creatura ibrida detta “Lulu", ovvero "il misto".

Tale creatura fu chiamata Adama, ovvero il "venuto dalla terra", e da essa ebbe origine il genere umano. Sitchin ritiene che le cronache sumeriche riportino la storia della creazione dell'uomo in modo corretto, sia dal punto di vista del tempo che del luogo. Dopo di ciò ebbe inizio "il Regno degli Dèi" sulla "Terra dei due Fiumi" con la fondazione di Eridus, circa 428.000 anni fa. Per 144.000 anni, pari a 40 rivoluzioni dell'orbita di Nibiru, gli Anunnaki avevano sopportato il pesante lavoro che i signori di Nibiru imponevano loro di fare, prima di ribellarsi. Ciò significa che il "Lulu" è apparso sulla Terra circa 280.000 anni fa, "al di là di Ab.zu", cioè a nord dello Zimbabwe. Ed è precisamente a quell'epoca e in quella regione dell'Africa Orientale che i paleoantropologi fanno risalire la comparsa dello Homo Sapiens sulla Terra. All'inizio gli uomini venivano impiegati come lavoratori nelle miniere e laddove fosse necessaria la forza manuale. In seguito, gli Anunnaki diedero loro un'istruzione sommaria e informazioni concernenti il pianeta Nibiru. Agli uomini fu anche concesso di costruire dei villaggi di capanne disposti intorno alle basi aliene. Gli uomini si diffusero ben presto su tutta la Terra ma questa proliferazione preoccupò gli Anunnaki, che si trovarono impreparati a gestire i problemi derivanti da una simile mole di popolazione. A modificare gli eventi in modo inaspettato giunse una catastrofe ricordata in tutte le mitologie del mondo come il Diluvio Universale. Sitchin ipotizza che la causa di quest'evento fu, al termine dell'ultima glaciazione cioè circa 13.000 anni fa, uno slittamento della massa di ghiaccio delle calotte polari che provocò un'ondata tale da sommergere interi paesi costieri e l'entroterra di numerosi continenti. Tutto ciò che gli Anunnaki avevano costruito venne distrutto nell'arco di pochi mesi durante quella gigantesca inondazione. Gli alieni non fecero alcunché per salvare l'umanità, limitandosi a mettere in salvo loro stessi decollando a bordo delle astronavi.

Se le cose stanno così, dove sono oggi gli Anunnaki? Le loro visite avrebbero luogo ogni 3.600 anni, cioè ogni volta che Nibiru, nel percorrere la sua lunghissima orbita, si avvicina maggiormente alla Terra. Se esiste, si tratta di un pianeta che descrive un'orbita irregolare e il cui punto più vicino al Sole si trova tra Marte e Giove. Prendendo come partenza la data del Diluvio (all'epoca Nibiru si sarebbe trovavo in un punto abbastanza vicino alla Terra), calcolata attorno all'11600 a.C., tenendo conto dei passaggi già avvenuti attorno l'8000 e il 4400 a.C., il prossimo passaggio si avrebbe attorno all'anno 2800. Il pianeta, dopo aver raggiunto nell'anno 1000 il punto più lontano dal Sole, avrebbe già percorso più della metà del viaggio di avvicinamento alla Terra. Per Sitchin il fenomeno degli UFO è da collegare alla normale attività di controllo e osservazione dei messaggeri degli Anunnaki (probabilmente dei robot o delle biomacchine che guidano questi oggetti), che vigilano sulla Terra in attesa del ritorno dei loro padroni. Secondo Sitchin sarebbero questi gli Angeli descritti nel Vecchio Testamento; questi esseri sono spesso chiamati anche "Guardiani" o "Malachim", che in ebraico significa "messaggeri". A sostegno di questa teoria fa notare la somiglianza di alcune statuette raffiguranti i Malachim, eseguite circa 5500 anni fa dalle popolazioni mesopotamiche, con i cosiddetti "grigi", gli alieni macrocefali più frequentemente descritti dai testimoni UFO.



Il mito di El Dorado.



Milioni di persone, in tutto il mondo, credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Degli alieni antichi hanno contribuito a forgiare la nostra storia? Se è così, potrebbero essere venuti qui alla ricerca dell’oro? Il lago Guatavita, in Columbia, un antico cratere meteoritico, è stato per secoli accostato alla città dell’oro per antonomasia: “El Dorado”. Dal XVI sec. d.C. El dorado è stato il Santo Graal dei cacciatori di fortune. A tutt’oggi, tuttavia, la mitica città non è stata ancora trovata. Alcuni credono che Eldorado, o ciò che ne è rimasto, con i suoi antichi tesori d’oro, siano in qualche modo nascosti sul fondo del lago Guatavita. Si narra che gli abitanti della regione in cui è ubicato il predetto lago possedessero tantissimo oro. Questo antico popolo, noto come i Muisca, un’antica civiltà coeva degli Inca, governata nella parte meridionale di quel territorio da un sovrano a nome Zipa, si narra che lavorassero questo pregiato metallo e che fossero degli abili orafi. I conquistadores che arrivarono nel XVI sec. d.C. chiamarono il re Zipa con il nome di “El Dorado” che in spagnolo significa “quello dell’oro”. Questo nome deriva dal più sacro rituale Musica. La leggenda narra che Zipa raggiungesse il centro del lago su una chiatta reale al fine di offrire dell’oro al dio che pensava vivesse sul fondo del lago. Si narra altresì, che Zipa fosse, durante la cerimonia, ricoperto di resina d’oro e che sovente si scrollasse di dosso la patina d’oro lavandosi con l’acqua del lago; così facendo, nel corso degli anni, si accumulò tantissimo oro sul fondo del lago. E’ così che si diffuse la leggenda di El Dorado nei pressi della Columbia. Gli indigeni americani, che facevano largo uso di monili in oro fecero pensare agli spagnoli di essere giunti vicino ad un luogo mitico ricco di oro dove i bisogni materiali fossero appagati. Uno dei primi spagnoli a cercare un luogo mitico fu Juan Ponce de Leon, che nel 1513 cercò in Florida la fonte dell'eterna giovinezza, leggenda che aveva le sue origine nel medievale Romanzo di Alessandro. Hernán Cortés e Francisco Pizarro, nel conquistare gli imperi azteco e inca rispettivamente credettero di essere giunti in questo luogo leggendario ma poi la loro sete di potere e ricchezza li spinse a continuare la ricerca. Furono proprio i tesori riportati in Spagna da questi conquistadores a spingere i banchieri Welser di Norimberga a farsi coinvolgere nella ricerca dell'El Dorado. 
I Welser avevano ottenuto dall'Imperatore Carlo V i diritti di sfruttamento delle risorse naturali della colonia del Venezuela,a garanzia del prestito di centoquarantunmila ducati, necessari a corrompere i Grandi Elettori che lo elessero Sacro Romano Imperatore.

Lo "Starchild" rinvenuto intorno al 1930 da una ragazzina di circa 13-15 anni in Messico.



E’ possibile che gli alieni abbiano accelerato il processo evolutivo della nostra specie?

Nel febbraio dell’anno 1999 i coniugi Ray e Melanie Young, di El Pazo (Texas, U.S.A.) affidarono allo scienziato e scrittore L. Pye un teschio da loro posseduto dalla curiosa conformazione, affinché questi ricercasse, ed infine determinasse, quale fosse stata la causa dell'insolita forma e le proprietà del tessuto osseo di quel cranio che, ben presto, sarebbe stato battezzato come "Starchild". Lloyd Pye, ravvisando una somiglianza tra la forma del cranio dello "Starchild" e quella attribuita agli alieni Grigi, sostiene che "Starchild" fosse un ibrido umano-alieno. Pye e chi segue la sua tesi rammentano che l'esame del DNA mitocondriale del 2003 non è riuscita ad estrarre il dna nucleare e che quindi, a loro dire, questo invaliderebbe il test eseguito nel 1999. Tale affermazione manca però di fondamento: ovviamente il fatto che tale esame non dia informazioni sulla paternità non significa che la paternità umana sia esclusa, fatto anzi palese poiché l'esame del DNA del 1999 ha individuato entrambi i cromosomi umani X e Y. Nel 2011 alcuni tabloid riportarono la notizia secondo la quale alcuni non meglio identificati genetisti avrebbero rivelato che il DNA materno dello Starchild presenterebbe maggiori differenze rispetto al DNA umano rispetto a quanto possa avvenire normalmente e che da ciò si dedurrebbe che lo Starchild avrebbe origine aliena. Tale notizia riportata dai media non trova riscontro in ambito scientifico. Secondo Pye, il teschio sarebbe stato rinvenuto intorno al 1930 da una ragazzina di circa 13-15 anni in Messico, nel tunnel di una miniera a circa 160 km a sud-ovest da Chihuahua. Il teschio sarebbe stato sepolto di fianco a un normale scheletro umano coricato sulla schiena, supino, probabilmente appartenuto a una donna amerinda morta approssimativamente all’età di 20-30 anni. Il teschio è stato sottoposto alla datazione con il carbonio-14 (grazie al quale si è stabilita la sua età di 900 anni), analisi a raggi X, al microscopio atomico e TAC. L’analisi ha confermato che il teschio è composto da idrossiapatite di calcio, cioè il materiale del quale è composto il normale osso umano.
In base alle analisi effettuate sulla mascella destra superiore, pare che il cranio fosse appartenuto a un bambino di età compresa tra i 4 e i 5 anni; tuttavia il volume cerebrale ammonta a 1600 cm³, ovvero a 200 cm³ in più rispetto alla media di un cervello umano adulto e 400 cm³ in più di un adulto con un cranio della stessa grandezza. Il teschio presenta diverse evidenti anomalie:


- l'area parietale sporge da entrambi i lati delle orbite senza alcuna traccia di tempie normali;


- le cavità oculari sono troppo poco profonde rispetto alla norma;


- le orbite sono ovali e completamente cave;


- i canali del nervo ottico sono deviati in basso ed in dentro in modo da rendere molto inverosimile la mobilità del normale bulbo oculare;


- l’attaccatura del collo è in posizione anomala;


- i seni paranasali frontali sono assenti e la superficie è regolare dalle arcate sopraccigliari fino all'inizio del setto nasale.

Tali caratteristiche indicano che il bambino era affetto da defomazioni congenite del cranio. Secondo Steven Novella, il bambino soffriva di idrocefalo non curato. Adelina Chow, avvalendosi del parere di medici specializzati, ha concluso che "Starchild" "soffriva di vari difetti umani congeniti" che avevano causato una pronunciata brachicefalia e un'anomalia della sutura frontale. Sul cranio è stata eseguita un'analisi del DNA al BOLD di Vancouver nel 1999. Tale esame ha mostrato la presenza di cromosomi X e Y, confermando quindi che "Starchild" era un bambino di sesso maschile. Un successivo esame del DNA mitocondriale eseguito nel 2003 ai laboratori della Trace Genetics ha indicato che il cranio di "Starchild" e quello trovato insieme ad esso appartenevano a diversi aplogruppi amerindi e quindi la donna il cui cranio era vicino a quello di "Starchild" non poteva esserne la madre.

Al prossimo post!

Fonte:

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