Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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giovedì 27 giugno 2013

Mutuo Energia Casa: la riqualificazione energetica a costo zero.

27 giugno 2013.


La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate riparte dalle famiglie per aiutarle a risparmiare sulle bollette. E più la classe energetica è elevata, più lo spread applicato si abbassa. La prima rata dopo un anno.

Ristrutturare la propria abitazione praticamente a costo zero. Grazie ai bonus fiscali e al risparmio che si avrà in bolletta, gli investimenti fatti per riqualificare energeticamente l'immobile, l'investimento potrà essere ammortizzato senza accorgersene. E davanti ai costi per il finanziamento dei lavori, c'è impegno a ridurre lo spread bancario: più la classe energetica sale e più lo spread scende. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate lancia il mutuo Energia Casa dedicato a chi vuole ristrutturare la propria abitazione per migliorarne la classe energetica. Il mutuo prevede il finanziamento fino al 100% delle spese di ristrutturazione, con il versamento della prima rata dopo 12 mesi.

«È una netta presa di posizione nei confronti delle famiglie», premette il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Davanti ad una perdurante situazione economica difficile, c'è la necessità di creare strumenti che possano rilanciare gli investimenti. Abbiamo deciso di ripartire dal nostro nucleo storico, facendo focus sulla casa che è uno dei beni principali per le nostre famiglie». L'abitazione resta infatti uno dei beni di maggiore interesse. Solo che mediamente metà del patrimonio edilizio residenziale risulta essere particolarmente critico sotto il profilo energetico, visto che risale agli anni 50-70. «Riqualificare la casa è fare oggi degli investimenti che possono portare ad un risparmio domani. In più si inizia a versare le rate dopo un anno dall'erogazione del finanziamento », prosegue Scazzosi.

Precisa il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni: «Approfittando dei bonus fiscali sul risparmio energetico che, grazie alla recente normativa, arrivano fino al 65%, e valutando anche il risparmio nella bolletta per il riscaldamento, l'investimento ha quasi costo zero». Infatti, secondo l'ultimo Rapporto Annuale Efficienza Energetica dell'Enea si stima che i costi di riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria varino di molto a seconda della classe energetica dell'edificio: il costo bolletta normalizzato passerebbe dai quasi 16 euro al metro quadrato all'anno per una casa in classe G a meno di un euro a metro quadrato per un'abitazione in classe A.

Inoltre, la Bcc non è solo motore di proposte, ma entra in prima persona nel progetto, credendoci. La formula è quella dello spread, ovvero il guadagno in senso stretto della banca. «Siamo consapevoli del nostro ruolo di banca locale e della necessità che c'è, soprattutto in questo momento, di dare dei segnali importanti», prosegue Barni. «Abbiamo deciso di agire sullo spread: maggiore sarà la classe energetica che l'immobile otterrà alla fine della dell'intervento di riqualificazione energetica e minore sarà lo spread applicato».

Per ulteriori informazioni sul mutuo Casa Energia basta rivolgersi in una delle 17 filiali della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (www.bccbanca1897.it). Occorre affrettarsi perché alcuni bonus fiscali per i lavori di riqualificazione energetica sono validi solamente fino alla fine dell'anno.

Fonte:
Ufficio Stampa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - Cell. 340.9665279 - ufficio 0331 594166 - Mail mparotti@eoipso.it

martedì 12 marzo 2013

Smaltimento pannelli fotovoltaici: Ecolight accreditato dal GSE.


12 marzo 2013.

Il consorzio ha rispettato i requisiti imposti dal Gestore Servizi Energetici per il trattamento dei moduli a fine vita. «Ma nella gestione di questi rifiuti ancora troppe questioni aperte»

Pannelli fotovoltaici a fine vita: Ecolight ha ottenuto la certificazione per lo smaltimento. Il Gestore Servizi Energetici GSE, nel suo primo elenco, ha inserito il consorzio Ecolight tra i sistemi collettivi che rispondono a tutti requisiti per il corretto trattamento e recupero dei moduli a fine vita. «Una certificazione importante che riconosce il lavoro svolto dal consorzio in cinque anni di gestione di rifiuti elettronici -RAEE-, pile e accumulatori», premette Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. «Prima ancora dell'entrata in vigore dell'obbligo per i produttori di moduli fotovoltaici di assicurare un corretto smaltimento di questi una volta giunti a fine vita con l'adesione ad un sistema collettivo certificato, Ecolight ha attivato una propria filiera per la raccolta e il trattamento di questi rifiuti, garantendo elevate percentuali di recupero delle componenti». Dai moduli è infatti possibile ottenere vetro e metalli. «Alcuni modelli contengono delle sostanze inquinanti che nei processi di trattamenti vengono isolate e smaltite correttamente», aggiunge Dezio.
L'aver identificato i soggetti accreditati per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici apre però una serie di questioni sul trattamento dei moduli a fine vita. Il mercato del fotovoltaico in Italia ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi anni, grazie agli incentivi previsti dai cinque Conti energia. È possibile stimare che in Italia siano stati installati più di 65 milioni di moduli, per una potenza complessiva che si aggira intorno ai 17 Gigawatt. «Facendo una stima approssimativa, parliamo di circa 1,3 milioni di tonnellate di moduli che nei prossimi 15-25 anni si trasformeranno in rifiuti. Rifiuti da raccogliere e da smaltire correttamente», aggiunge Dezio. 
Ad oggi però sono ancora diverse le questioni aperte. Da metà 2012, per poter accedere alle agevolazioni dei Conti energia, esiste l'obbligo per i produttori di pannelli fotovoltaici di iscriversi ad un consorzio come Ecolight che assicuri il corretto smaltimento dei moduli una volta rotti o non più funzionanti. «È un obbligo che interessa gli impianti installati grazie a una parte del quarto e di tutto il quinto Conto energia. Per gli impianti messi in esercizio prima e per quelli che saranno installati una volta esaurito il quinto Conto energia non ci sono certezze. A tutti gli effetti questi moduli a fine vita sono dei rifiuti, alcuni anche particolarmente inquinanti. L'ultima direttiva europea li classifica come RAEE, ovvero come rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, quindi indica la strada per un corretto smaltimento. La norma europea però non è stata ancora recepita in Italia; c'è tempo fino al febbraio del prossimo anno. Esiste quindi oggi un problema di chi li smaltirà, ma soprattutto di come questi rifiuti dovranno essere smaltiti. In gioco c'è l'ambiente». 
Ecolight richiama a «fare chiarezza quanto prima». Non solamente per evitare che i moduli siano raccolti e smaltiti in modo non corretto, con grave danno per l'ambiente. «Ma anche perché questa fetta di green economy rappresenta un'importante occasione di sviluppo grazie alla creazione di impianti e di sistemi per la raccolta e lo smaltimento», dice il direttore di Ecolight. Difficile ipotizzare un'accelerazione dei tempi per l'adozione della direttiva europea. «Si potrebbe però adottarne una piccola parte - suggerisce Dezio - ampliare il campo dei RAEE ai moduli fotovoltaici a fine vita, così almeno da stabilire il campo normativo di riferimento per il corretto trattamento di questi rifiuti».

Ecolight - Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee. www.ecolight.it.


Ufficio Stampa Ecolight: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - 340.9665279 - mparotti@eoipso.it

lunedì 24 ottobre 2011

Pannelli solari, mai più all’estero: il recupero è tutto italiano.


24 Ottobre 2011. 

Ecolight: «Interveniamo oggi per evitare l’emergenza in futuro»
Il consorzio più grande per numero di associati nella gestione dei RAEE, lancia il sistema integrato di raccolta e riciclo dei moduli fotovoltaici (Ecomondo, Rimini Fiera, 9-12 novembre)

Rotti, esausti o semplicemente non più funzionanti. Sono più di 50mila i pannelli solari che nell’ultimo anno sono stati buttati via. Un volume che nei prossimi anni è destinato a crescere esponenzialmente, perché, oggi, in Italia, per ogni abitante è in funzione un modulo fotovoltaico (più comunemente conosciuto come pannello solare). Oltre 52 milioni sono, infatti, i pannelli solari attualmente in esercizio (si veda tabella) e, nonostante ciò, fino ad oggi l’unico impianto di riciclaggio si trova in Germania. A dare la soluzione italiana ci pensa Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), che in anteprima ad Ecomondo (fiera di Rimini, dal 9 al 12 novembre, padiglione D2) presenta il primo sistema integrato per la raccolta e lo smaltimento dei pannelli solari.
«Si tratta del primo servizio svolto interamente sul territorio italiano che vuole offrire una nuova risposta all’ambiente e che anticipa, di fatto, le prescrizioni normative contenute nel decreto del 5 maggio 2011», annuncia il direttore di Ecolight, Giancarlo Dezio. «La maggior parte dei pannelli solari non più funzionanti è interamente recuperabile. Opportunamente trattati, infatti, è possibile ottenere silicio, vetro, alluminio e plastica: tutte materie prime seconde, che possono essere reimmesse nei cicli produttivi facendo risparmiare energia e contribuendo a salvaguardare l’ambiente». «Pensare oggi a come smaltire i pannelli solari è già una necessità, se vogliamo evitare di trovarci a parlare di emergenza in un prossimo futuro -prosegue il direttore di Ecolight-. Calcolando che i moduli hanno una vita media stimata in 20-25 anni e che la diffusione in Italia ha preso corpo negli anni Novanta, stiamo registrando una crescita esponenziale nella generazione di questi rifiuti che, pur non essendo pericolosi -tranne quelli che contengono telloruro di cadmio, sostanza inquinante- richiedono un trattamento particolare affinché sia possibile ottenere materie prime seconde».
Ecolight lancia il suo sistema integrato con la collaborazione di Se.Val Divisione Ecologia e di CSR Centro Servizi Raee, società specializzate nello smaltimento e nella logistica dei rifiuti elettronici, e basandosi sull’esperienza maturata negli ultimi anni nella gestione dei RAEE. In particolare, verrà garantito il ritiro dei pannelli solari rotti e vecchi in tutto il territorio nazionale e il loro corretto trattamento, con il recupero e il riciclaggio delle materie prime seconde contenute nei pannelli solari e lo smaltimento delle sostanze non riutilizzabili.
Il consorzio Ecolight è prossimo alla sottoscrizione di accordi per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici con importanti associazioni di produttori di pannelli solari.


Il fotovoltaico in Italia ha registrato un vero e proprio boom. Ad oggi sono più di 288mila gli impianti installati per una potenza complessiva di quasi 11.100 MW. Ed è possibile stimare che ci sia quasi un pennello solare installato per ogni abitante: sono infatti più di 52 milioni quelli che hanno trovato collocazione sui tetti di abitazioni e imprese oppure nei campi. La crescita dal 2005, anno in cui è stato lanciato il primo Conto Energia, è stata esponenziale sia in termini di impianti, sia in termini di potenza. Secondo i dati del Gestore Servizi Energetici, siamo passati dai 1.402 impianti entrati in esercizio nel 2006 agli 84.570 del 2010; così anche per la potenza che è passata da 9.436 kW del 2006 agli oltre 2milioni e 300mila kW dell’anno scorso. Soltanto durante il 2010 il fotovoltaico italiano è cresciuto del 215 per cento in termini di numerosità degli impianti e del 324 per cento in termini di potenza installata (2,4 GW).

Anno di
installazione
impianti annualmente
entrati in esercizio
potenza degli impianti
annualmente
entrati in esercizio (kW)
pannelli solari
annualmente
installati in Italia
2006
1.402
9.436
44.933
2007
6.275
70.076
333.695
2008
24.093
338.432
1.611.581
2009
36.367
717.244
3.415.448
2010
84.570
2.320.842
11.051.629
2011
124.396
7.555.163
35.976.967
Tot. al 30/9/2011
277.103
11.011.193
52.434.252



Ufficio Stampa Ecolight: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - 340.9665279 - mparotti@eoipso.it

mercoledì 16 marzo 2011

SPEGNI IL NUCLEARE.

16 Marzo 2011. Il giorno 11 marzo 2011 il mondo è cambiato. Nulla sarà più come prima. Siamo entrati nel post nucleare. Una nuova era in cui non ci sarà più spazio per i deliri dell'energia dell'atomo. Il Giappone si è immolato per noi, certo non volontariamente, ma è ciò che è successo. Se l'incubo nucleare che ci accompagna dal dopoguerra, da Chernobyl a Three Mile Island, cesserà (e cesserà) lo dovremo al sacrificio di milioni di persone in fuga dalla nube di Fukoshima. Un esodo biblico. Neppure immaginabile. Il Giappone rischia di diventare l'isola che non c'è, un luogo dove non si entra e non si esce. Una trappola nucleare. Se persino la portaerei Reagan ha abbandonato la sua missione umanitaria, quali flotte accorreranno in soccorso delle popolazioni del l'Est del Giappone? Le merci giapponesi contaminate non potranno più uscire dal Paese…. [continua]

Fonte:

giovedì 9 dicembre 2010

L'italiano "green" che vuole bene all'Africa.

9 Dic. 2010.

Luciano Orlandi come Enrico Mattei: produrre energia (pulita) e dare una mano ai meno fortunati.

Quasi 900mila ettari di aree coltivabili, un posto di lavoro fisso per circa 600 persone che diverranno 150mila quando la produzione entrerà a pieno regime tra Senegal, Guinea, Etiopia e Kenya. E poi ancora pozzi d'acqua potabile, scuole, case, presidi sanitari, ospedali. E un futuro in cui credere. Basterebbe questo per fare di Luciano Orlandi, classe 1946, il nuovo Enrico Mattei. Uomo attaccato ai valori di una volta, si direbbe: quelli del lavoro, ma anche del futuro. Perché, per usare una frase del fondatore dell'Eni, «mio padre diceva che è brutto essere poveri, perché non si può studiare, e senza studiare non si può fare strada».
Come Mattei, anche Orlandi -originario di Turbigo (Novara)- s'interessa di energia. Energia pulita, quella prodotta con l'olio vegetale. Ma ancora più etica. Perché lui, quando ha scoperto «per caso» che in Africa spuntava autoctona la jatropha, una pianta non commestibile dall'uomo, ha aguzzato l'ingegno: produrre biocarburanti aiutando i paesi più poveri e rispettando la direttiva della Fao "no food for fuel", ossia nessuna coltura alimentare per produrre energia.
La storia di Orlandi inizia nei primi anni '80. S'interessa all'emergente settore delle energie rinnovabili. Fonda, assieme alla Jenbacher (oggi del gruppo General Electric), una società che produce impianti di cogenerazione e si mette a realizzarli un po' in tutta Italia. Poi, la società viene venduta alla Asea Brown Boveri, più nota come ABB. Poi l'esperienza politica lo assorbe totalmente. Nel 1992/1993, sotto il mantello delle inchieste di Tangentopoli ci finisce anche lui, all'epoca sindaco di Galliate (Novara). Ne esce assolto con formula piena (perché il fatto non sussiste), ma preferisce ritirarsi a vita privata. Poi, nel 1999, proprio non ce la fa a stare con le mani in mano: «Sono fatto così. Non ci riesco a non fare nulla. Anche se ne avevo le possibilità». Uomo dell'energia, uomo di energia. Alla fine degli anni '90 fonda la Nuove Iniziative Industriali, con sede a Galliate e inizia a produrre energia idroelettrica. La svolta arriva nel 2005 quando si reca in Senegal assieme a una delegazione del Comune di Galliate. Il piccolo Comune piemontese, infatti, nell'ambito di un progetto di cooperazione internazionale aveva donato circa 400mila euro per una serie di interventi. Tra questi fondi, 25mila furono donati da Orlandi per la realizzazione di un pozzo d'acqua. «Quando siamo arrivati abbiamo visto che alcuni mezzi che erano stati donati erano completamente inutilizzati. Chiedemmo il perché. Ci risposero che non potevano usarli in quanto da loro la benzina e il gasolio costano uno stipendio mensile di un lavoratore». Da qui la domanda: a cosa serve dare una mano a qualcuno se poi non si hanno gli strumenti perché questa mano funzioni? Orlandi nota che nonostante il caldo e la siccità, una pianticella cresce rigogliosa. È la jatropha, un arbusto perenne che necessita di pochissimi litri d'acqua ad ettaro per poter crescere. Non è commestibile e, dunque, in Senegal nessuno si sogna di coltivarla. Ma il biocombustibile sta facendo passi da gigante.
Orlandi prima vola in India, a Jaipur, dove all'università studia nel dettaglio le proprietà di questa pianticella. Poi apre canali preferenziali con le istituzioni senegalesi, parla con le comunità, si reca nei villaggi. Spiega e illustra il progetto: coltivare jatropha, aiutare le popolazioni. Nel 2006, l'idea si è concretizzata e in Senegal iniziano a essere seminati i primi 100mila ettari di coltivazioni. Intanto il mercato si allarga. E, assieme ad alcuni soci, la Nuove Iniziative Industriali acquisisce terreni anche in Guinea, Etiopia, Kenya. «Oggi abbiamo circa 900mila ettari di terreni coltivati. Non siamo ancora a regime, ma ci arriveremo tra tre/quattro anni. Oggi lavorano nelle piantagioni circa 600 persone che, tra tre anni, quando si passerà anche alla spremitura dei semi, diventeranno circa 150mila». Già, perché il nuovo Enrico Mattei non si è accaparrato dei terreni e basta. Gli altri lo fanno, i cinesi, i giapponesi. Lui no. Ha messo in campo quelli che si chiamano "progetti di compensazione". Non solo strutture essenziali per una vita meno difficile (acqua potabile, pozzi, case, ospedali), ma anche professionalità: «Tra i filari della jatropha insegniamo ai contadini locali come si piantano le patate e il mais. Le patate del Senegal sono gustosissime». E poi competenze agrarie e industriali perché il processo di produzione porterà alla realizzazione anche degli impianti di spremitura (oggi avviene in Italia) in modo da avere il totale processo di produzione dell'olio combustibile in loco. Intanto, però, dall'olio prodotto dalle piante dell'Africa si generano elettricità e calore per aziende del calibro di Cerruti, Ermenegildo Zegna, per le cliniche del gruppo San Rossore di Pisa, per gli stabilimenti della Sinterama, leader mondiale del filato sintetico. E tutto grazie a una pianta. E ad un uomo.

Fonte:
Ufficio stampa: Eo Ipso
Info: Stefano Morelli - cell. 335.5920810 - mail. smorelli@eoipso.it

domenica 28 novembre 2010

Risparmio energetico: Al via il fotovoltaico sui terreni della mafia. PALERMO: Un impianto fotovoltaico sui terreni confiscati alle mafie nel palermitano.

(Fonte: Dalla rete)
da Sicilia - Ultime Notizie Sicilia News Cronaca ed Eventi

28 Nov. 2010.

L'inaugurazione è avvenuta ieri all'azienda «Centopassi». 

mercoledì 20 ottobre 2010

Sito del giorno: Greenjobs.it


20 Ott. 2010.

Greenjobs.it è un portale di annunci di lavoro senza scopo di lucro che mira a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per le professioni della green economy e del no profit. Il denominatore comune delle professioni presentate su Greenjobs è la finalità: ambiente, responsabilità sociale, qualità della vita. Per maggiori informazioni....


martedì 3 agosto 2010

Erif Energy, per curare l'ambiente e abbattere i consumi.

Riduzione delle emissioni, incentivi fiscali, valorizzazione degli immobili: una sfida che interessa il 90% delle case esistenti sul territorio.



3 Agosto 2010.

Il protocollo di Kyoto parla chiaro: l'Italia, nel periodo 2008/2012, deve abbattere le emissioni inquinanti del 6,5%. L'Unione Europea deve abbatterle dell'8%. Ma non solo il protocollo di Kyoto. Anche la crisi economica entra nel dibattito "impatto zero". Dove? In uno dei mercati che più dovrebbero (assieme a quello automobilistico) essere sensibili: le costruzioni. O meglio, le abitazioni residenziali. Già, perché gli attori economici del settore sanno benissimo che «non è più possibile costruire, il mercato è fermo, immobile» come dice Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate, società di costruzioni con sede a Legnano, riferimento per il Nord Ovest lombardo e il Piemonte. «Pensare che il futuro sia ancora interessato dall'aumento delle volumetrie è insensato. Bisogna investire nella riqualificazione dell'esistente». Ecco perché la società di Legnano ha dato i natali a una nuova divisione: Erif Energy. «Il tema portante dei prossimi 10/20 anni, sia nel settore residenziale così come negli altri settori industriali, sarà quello dell'abbattimento delle emissioni e la riduzione dei consumi -precisa Barbato-. Nel nostro territorio di riferimento, circa il 90% delle costruzioni esistenti, tranne quelle di ultima produzione, è considerato "energivoro", ossia che consuma troppo. Bisogna intervenire sui consumi sia per garantire un abbattimento dei costi alle famiglie, sia per limitare sempre di più le emissioni».
Erif Eneregy, dunque, si pone come soggetto di riferimento per la riqualificazione energetica degli stabili esistenti. Dalla ricerca del finanziamento, passando per l'analisi energetica dell'edificio, fino agli interventi strutturali. I benefici sono immediati: «Con piccoli e semplici interventi di riqualificazione energetica -continua Barbato- si ottengono benefici immediati che possono portare a un abbattimento dei consumi anche del 60%. Intervenire sul cappotto esterno, sulle caldaiette autonome, sui tetti garantisce una riduzione delle chilocalorie emesse dalle attuali 150/200 per metro quadrato (Kwp/mq) fino a 80 Kwp/mq». Lo Stato, inoltre, garantisce un ritorno fiscale del 55% dell'investimento effettuato per ridurre i consumi. E anche i soldi per i finanziamenti esistono: «Bisogna proporre idee innovative -spiega ancora Barbato-. Se è vero che da un lato le banche potrebbero fare di più, è altrettanto vero che i soldi per progetti realmente innovativi ci sono. La nostra divisione Energy, grazie alla consulenza di professionisti del settore "impatto zero", è in grado di offrire un pacchetto completo: dalla ricerca fondi fino agli interventi veri e propri. Ma se le banche non dovessero finanziare i progetti, le spese di questi interventi sarebbero coperte tranquillamente dal risparmio energetico ottenuto dalle singole famiglie sulle bollette della luce e del gas». A chi si rivolge Erif Energy? «Siamo attori del territorio -conclude Barbato- che ben sanno operare nel proprio settore. I nostri riferimenti sono gli amministratori dei condomini che sanno quanto siano importanti queste tipologie di politiche edili; sia per i propri condòmini, ma soprattutto per l'ambiente. Non sottovalutiamo che la riqualificazione energetica di un palazzo porta con se oltre alla diminuzione dei consumi anche una valorizzazione del patrimonio immobiliare di circa il 30/40%». Per maggiori info: www.erif.it .

Fonte:

Ufficio stampa: Eo Ipso

Info: Stefano Morelli - cell. 335.5920810 - mail. smorelli@eoipso.it

martedì 22 giugno 2010

Erif Eenergy: curare l'ambiente, abbattere i consumi.

22 Giugno 2010.

Erif Energy: una nuova divisione per curare l'ambiente (e abbattere i consumi). Riduzione delle emissioni, incentivi fiscali, valorizzazione degli immobili: una sfida che interessa il 90% delle case esistenti sul territorio.


Il protocollo di Kyoto parla chiaro: l'Italia, nel periodo 2008/2012, deve abbattere le emissioni inquinanti del 6,5%. L'Unione Europea deve abbatterle dell'8%. Ma non solo il protocollo di Kyoto. Anche la crisi economica entra nel dibattito "impatto zero". Dove? In uno dei mercati che più dovrebbero (assieme a quello automobilistico) essere sensibili: le costruzioni. O meglio, le abitazioni residenziali. Già, perché gli attori economici del settore sanno benissimo che «non è più possibile costruire, il mercato è fermo, immobile» come dice Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate, società di costruzioni con sede a Legnano, riferimento per il Nord Ovest lombardo e il Piemonte. «Pensare che il futuro sia ancora interessato dall'aumento delle volumetrie è insensato. Bisogna investire nella riqualificazione dell'esistente». Ecco perché la società di Legnano ha dato i natali a una nuova divisione: Erif Energy. «Il tema portante dei prossimi 10/20 anni, sia nel settore residenziale così come negli altri settori industriali, sarà quello dell'abbattimento delle emissioni e la riduzione dei consumi -precisa Barbato-. Nel nostro territorio di riferimento, circa il 90% delle costruzioni esistenti, tranne quelle di ultima produzione, è considerato "energivoro", ossia che consuma troppo. Bisogna intervenire sui consumi sia per garantire un abbattimento dei costi alle famiglie, sia per limitare sempre di più le emissioni».
Erif Eneregy, dunque, si pone come soggetto di riferimento per la riqualificazione energetica degli stabili esistenti. Dalla ricerca del finanziamento, passando per l'analisi energetica dell'edificio, fino agli interventi strutturali. I benefici sono immediati: «Con piccoli e semplici interventi di riqualificazione energetica -continua Barbato- si ottengono benefici immediati che possono portare a un abbattimento dei consumi anche del 60%. Intervenire sul cappotto esterno, sulle caldaiette autonome, sui tetti garantisce una riduzione delle chilocalorie emesse dalle attuali 150/200 per metro quadrato (Kwp/mq) fino a 80 Kwp/mq». Lo Stato, inoltre, garantisce un ritorno fiscale del 55% dell'investimento effettuato per ridurre i consumi. E anche i soldi per i finanziamenti esistono: «Bisogna proporre idee innovative -spiega ancora Barbato-. Se è vero che da un lato le banche potrebbero fare di più, è altrettanto vero che i soldi per progetti realmente innovativi ci sono. La nostra divisione Energy, grazie alla consulenza di professionisti del settore "impatto zero", è in grado di offrire un pacchetto completo: dalla ricerca fondi fino agli interventi veri e propri. Ma se le banche non dovessero finanziare i progetti, le spese di questi interventi sarebbero coperte tranquillamente dal risparmio energetico ottenuto dalle singole famiglie sulle bollette della luce e del gas». A chi si rivolge Erif Energy? «Siamo attori del territorio -conclude Barbato- che ben sanno operare nel proprio settore. I nostri riferimenti sono gli amministratori dei condomini che sanno quanto siano importanti queste tipologie di politiche edili; sia per i propri condòmini, ma soprattutto per l'ambiente. Non sottovalutiamo che la riqualificazione energetica di un palazzo porta con se oltre alla diminuzione dei consumi anche una valorizzazione del patrimonio immobiliare di circa il 30/40%».

Fonte:
Ufficio stampa: Eo Ipso
Info: Stefano Morelli - cell. 335.5920810 - mail. smorelli@eoipso.it

venerdì 26 febbraio 2010

Energia: nasce in Sicilia la centrale a biomassa alimentata da eucalipto.

Palermo, 26 feb. - (Adnkronos) - Dopo il sole e il vento, in Sicilia si sfrutteranno anche gli alberi per la produzione di energia elettrica pulita. Gli eucalipti che crescono nei novemila ettari dei terreni demaniali delle provincie di Enna e Caltanissetta serviranno, infatti, ad alimentare una centrale a biomassa che sara' realizzata nella valle del Dittaino. Sara' la prima del genere in Sicilia e sara' collegata alla rete elettrica nazionale, potendo disporre di una capacita' di produzione di circa 20 megawatt. "Abbiamo superfici boscate - spiega al Tgweb (www.regione.sicilia.it/tgweb) il dirigente generale dell'Azienda foreste, Rino Giglione - il cui utilizzo e' compatibile con la produzione di biomassa destinata a centrali che producono energia elettrica. D'altronde, gli eucalipteti che utilizzeremo vengono gia' sfruttati per questo scopo. Inoltre, questi alberi hanno il vantaggio di rigenerarsi nell'arco di pochi anni". Per saperne di più...

venerdì 23 ottobre 2009

Eolico offshore: Ewea, "È il futuro dell'Europa"

23 Ottobre 2009.

L'agenzia per l'energia del vento pubblica un dossier per promuovere la nuova tecnologia e proporre un piano per connettere le nazioni affacciate sul mare del Nord e soddisfare così la domanda d'elettricità del continente. Una tecnologia vitale per il futuro energetico europeo: è l'eolico offshore, rappresentato dalle fattorie di turbine alimentate dalla forza del vento da collocare a una certa distanza dalle coste di uno Stato. Per saperne di più....

giovedì 10 settembre 2009

Martifer Solar inizia la costruzione di un impianto di 3 MW di energia solare fotovoltaica in Sicilia.

da www.ilgiornale.it

10 Settembre 2009.

Martifer Solar sbarca in Sicilia. È il nuovo progetto dell'azienda portoghese per il 2009, dopo aver installato i primi impianti solari fotovoltaici in Italia, situati a Vaglio di Basilicata che hanno una potenza complessiva superiore ad 1MW, con una produzione energetica sufficiente a provvedere al fabbisogno elettrico annuale di 450 famiglie. «La nostra società sta puntando molto sul mercato del Mezzogiorno, in quanto questa zona sta scommettendo sul settore del fotovoltaico», spiega Pedro Pereira, country manager di Martifer Solar in Italia.

Martifer Solar inizierà a breve la costruzione di un impianto solare fotovoltaico di 3 MW in provincia di Agrigento, in Sicilia. L’impianto, che avrà un periodo di realizzazione di circa sei mesi, produrrà energia sufficiente al fabbisogno elettrico di più di 1660 famiglie ed eviterà l’emissione nell’atmosfera di più di tremila tonnellate di CO2, uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra. Per saperne di più vai all'url: http://www.martifersolar.com/pg/Noticias/q/3/n/502 .

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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.