Palermo, lì 17 settembre 2025.
Chiunque di voi fosse interessato, può farlo cliccando al seguente url:
Francesco Toscano.
Cenni storici sul Comune di Palermo, Monreale, la Sicilia in genere. News su società e cultura. News da Palermo, dalla sua Provincia, dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri.
Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.
Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.
Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.
Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell‘incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l‘uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all‘era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono.Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato. I Sumeri, gli Egizi, i Maya, gli Inca, le civiltà indiane, tutte culture che hanno avuto un livello tecnologico superiore per quel tempo. I miti Babilonesi, la cultura Greca con la sua mitologia, i miti delle popolazioni nordiche, le leggende delle popolazioni precolombiane, (persino nella Bibbia, vedi Genesi o Apocalisse), parlano di esseri soprannaturali, di eventi immani, (come un grande diluvio). Anche in questo periodo alcuni popoli che vivono allo stato primitivo, come ad esempio i Dogon del Mali, hanno conoscenze astronomiche cui l‘uomo moderno ha avuto accesso solo dopo con il progredire della tecnologia. E' nell‘era moderna che la tematica si sviluppa maggiormente. Dal Novecento ad oggi è un susseguirsi di prove, fatti, avvistamenti; l‘episodio di Roswell è il più indicativo. Gli U.S.A. sembrano la nazione che nel secondo dopoguerra abbia beneficiato maggiormente del contatto con gli alieni. L‘oscurantismo della Guerra Fredda, dominante sino a qualche anno fa è crollato. Tutte le Intelligence delle maggiori potenze mondiali stanno rivelando al mondo dossier segretati sino a qualche tempo fa, (in vista forse del 2012, che secondo un‘antica profezia Maya segnerà l‘inizio di una nuova era). Anche il Vaticano ha ammesso la probabile esistenza di extraterrestri, con i relativi problemi etico-religiosi che ne possono derivare. Se esistono gli alieni, e se ci hanno creati loro, esiste anche un Dio Creatore, come lo intendiamo noi? Che cosa succederebbe se così non fosse? La Chiesa sa la verità e non la vuole rivelare? Oppure sia noi che gli alieni facciamo parte di un unico progetto divino? Abbiamo un‘anima? Che cosa succede dopo la morte? L‘aldilà è forse un‘altra dimensione o un Universo parallelo dove i mondi s‘incontrano? Perché (come dicono alcuni ricercatori) gli alieni ci studiano? Che cosa cercano nell‘uomo? Le grandi potenze mondiali ne sono informate? Tutti interrogativi cui non è possibile a oggi dare una risposta certa, però si può provare a dare diverse, probabili soluzioni.
Sinossi: Le indagini del Maresciallo Ascali - L'usuraio Benvenuti nel cuore pulsante e spesso tormentato di Palermo, dove le indagini del Luogotenente dei Carabinieri Roberto Ascali si addentrano ancora una volta nelle pieghe oscure del tessuto sociale. In questo nuovo capitolo, intitolato "L'usuraio", l'arrivo di un certo Colajanni Eduardo nella caserma dei Carabinieri dà il via a un'indagine che promette di svelare inquietanti connessioni. Ciò che inizia come un'indagine sul reato di usura, un crimine silente e devastante che affligge le fasce più vulnerabili della popolazione, prende subito una piega potenzialmente pericolosa. La redazione della Comunicazione di Notizia di Reato non si limita a ipotizzare l'usura, ma prospetta al Magistrato inquirente un legame inquietante tra l’usuraio e “ambienti mafiosi”, suggerendo la possibile aggravante del metodo mafioso. Le dichiarazioni inattese dell'usuraio Cozzolino, denunciato da Colajanni, rivelano che l'indagine prenderà direzioni impreviste. Quando la morte di Colajanni per avvelenamento viene accertata, il quadro che emerge dalle dichiarazioni di Cozzolino è "del tutto inedito", confermando l'intuizione di Ascali riguardo un coinvolgimento più ampio della criminalità organizzata. Sembrava solo una storia di usura all'inizio, ma l'ombra di Cosa Nostra si allunga su tutta la vicenda. Emergono collegamenti con i mandamenti mafiosi palermitani, in particolare Brancaccio e Porta Nuova. Maresciallo Ascali, oggi Luogotenente, deve usare la sua tenacia e il suo acume investigativo per accertare la verità sulla morte di Colajanni e sul sistema criminale sotteso. La sua vita personale è segnata dal dolore per la malattia che affligge la sua amata moglie, ma la sua presenza e l'appartamento confiscato alla mafia in cui vivono a Palermo - divenuto il loro rifugio di pace - gli danno la forza per affrontare le indagini. "L'usuraio" si prospetta come un nuovo avvincente capitolo delle indagini del Maresciallo Ascali, esplorando il legame pericoloso tra l'usura e la criminalità organizzata, mantenendo alta la suspense e conducendo il lettore nei meandri oscuri del potere e della disperazione, dove la linea tra vittima e carnefice è spesso sottile.
Palermo, lì 17 settembre 2025.
Il cambiamento urbanistico nel quartiere Sperone di Palermo avvenne tra la fine del 1977 e l’inizio del 1978, quando si decise di costruire nuovi casamenti di edilizia residenziale e di edilizia popolare. Prima di questo periodo, la zona sud-est di Palermo, dove si trova lo Sperone, non era fortemente popolata.
Le fonti da me consultate indicano che questa costruzione portò a una forte antropizzazione dell'area, cambiando per sempre il carattere del quartiere. Molti palermitani, precedentemente residenti in abitazioni fatiscenti della Kalsa e in altri quartieri cittadini, si trasferirono definitivamente allo Sperone, spesso occupando anticipatamente e abusivamente molti dei nuovi alloggi.
Prima di questa trasformazione, il litorale dello Sperone era noto ai palermitani per la presenza del lido balneare "Bagni della Salute", le cui acque erano considerate salubri e competitive con quelle di Mondello negli anni Sessanta-Ottanta del Novecento.
Oggi, il quartiere Sperone è attraversato dalla linea tramviaria numero 1 dell’AMAT, denominata “Genio”, e il capolinea Roccella si trova a ridosso del Centro Commerciale “Forum”. Negli ultimi anni, il quartiere ha cercato di riscattarsi dal suo passato difficile, diventando famoso come un'importante area di spaccio. I casamenti abitativi sono stati affrescati con numerosi murales, tra cui "Rusulìa", che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale. Questo rappresenta un tentativo di cambiamento e di riaffermazione del quartiere.
Oggi, per le vie del quartiere Sperone di Palermo, i casamenti abitativi sono stati affrescati con tantissimi murales. Tra tutti questi, "Rusulìa, il murale di Igor Scalisi Palminteri, ha conquistato il cuore di Palermo e del mondo". Questo murale ha scalato la classifica della piattaforma specializzata Street Art Cities fino a diventare la prima opera italiana e la sesta a livello globale. Ciò viene interpretato non solo come una vittoria artistica, ma come un successo collettivo della comunità dello Sperone e di tutti coloro che si sono impegnati per questo risultato.
Fonte:
“Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata?” di Francesco Toscano - Libri su Google Play;
Sperone (Palermo) - Wikipedia;
Tra i migliori murales al mondo: la "Rusulia" di Igor allo Sperone sfida 50 opere
Ecco alcuni spunti di riflessione sul saggio autobiografico "Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata?: Che cosa scrivo adesso?" di Francesco Toscano, per arricchire il lettore sulla sua comprensione dell'opera:
L'autobiografia come strumento di introspezione e testimonianza: Il saggio è una narrazione autobiografica, e il sottotitolo "Che cosa scrivo adesso?" suggerisce una riflessione sul processo stesso della scrittura autobiografica; l'autore utilizza il racconto della propria vita per esplorare temi più ampi e offrire una testimonianza del suo quartiere.
Il contrasto tra il passato idilliaco e la cruda realtà: Toscano dipinge un quadro psicologico del quartiere Brancaccio che oscilla tra la nostalgia per un passato rurale e idilliaco degli anni Settanta e la disillusione per la violenza mafiosa e il traffico di droga che hanno segnato gli anni Ottanta e Novanta. Questa dicotomia invita il lettore a riflettere su come i cambiamenti sociali e storici possano trasformare profondamente un luogo e la sua comunità.
Brancaccio come "proscenio delle vicende umane": Il quartiere di Brancaccio diviene il proscenio delle vicende umane vissute dai personaggi, spesso indicati con alias. Questo approccio permette al lettore di considerare come un contesto specifico possa plasmare le esperienze e i destini individuali.
La resilienza e la speranza come fili conduttori: Nonostante le difficoltà e le ferite del quartiere, l'autore sceglie di focalizzarsi sulla forza e sulla resilienza dei suoi abitanti che lottano per un futuro migliore. La speranza per un riscatto futuro è un tema ricorrente nelle opere di Toscano. Il lettore può riflettere sul ruolo della speranza in contesti difficili.
L'uso del dialetto come elemento di autenticità: L'uso frequente del dialetto palermitano contribuisce a rendere la narrazione più autentica e a trasmettere la "voce" del quartiere. Questo aspetto invita a considerare come la lingua possa radicarsi profondamente in un luogo e nella sua identità culturale.
Un focus sulle storie di persone comuni: Toscano si concentra sulle storie di persone comuni, evidenziandone la quotidianità, le difficoltà, la dignità e la forza d'animo. Il lettore è invitato a riflettere sul valore delle narrazioni individuali all'interno di una storia collettiva.
Il quartiere come specchio dell'anima palermitana: Il quadro psicologico del quartiere Brancaccio è un intreccio di emozioni contrastanti che riflettono la complessità della realtà palermitana. Il saggio offre uno sguardo autentico e toccante sulla vita del quartiere e sulla lotta dei suoi abitanti per un futuro migliore. Questa prospettiva può stimolare una riflessione più ampia sulla realtà di Palermo e delle sue periferie.
Il ruolo della memoria e del ricordo: L'autore esprime come l'idea "Ù sai a cu ammazzaru steinnata?"; "Che cosa scrivo adesso?" sia un interrogativo ricorrente. Il lettore può riflettere sul ruolo della memoria nel plasmare la narrazione autobiografica e nel confrontarsi con il passato di una comunità.
Il percorso personale dell'autore: Cresciuto a Brancaccio, Toscano ha intrapreso un percorso di vita diverso da molti suoi coetanei, entrando a far parte dell'Arma dei Carabinieri. La sua esperienza personale offre una prospettiva unica sul quartiere e sulla possibilità di riscatto.
La "teoria dei corsi e ricorsi storici": L'autore introduce una riflessione sulla "teoria dei corsi e ricorsi storici" di Giambattista Vico in relazione alle dinamiche del quartiere. Questo spunto invita il lettore a considerare le ciclicità e le persistenze di alcune dinamiche sociali.
***
Il saggio autobiografico "Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata?: Che cosa scrivo adesso?" di Francesco Toscano, offre uno sguardo intimo e personale sul quartiere Brancaccio di Palermo, esplorando l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza dell'autore sullo sfondo di un contesto sociale complesso e spesso difficile. Attraverso i suoi capitoli, Toscano dipinge un quadro vivido di un luogo segnato da contrasti, oscillando tra la nostalgia per un passato rurale e la cruda realtà della violenza mafiosa degli anni Ottanta e Novanta, ma sempre con una sottesa speranza per un futuro migliore.
Ecco una recensione dettagliata dei capitoli:
Premessa: L'opera si apre con una "Premessa" in cui l'autore riflette sul processo di scrittura e si interroga sul cosa scrivere, esprimendo un senso di stress psico-fisico che sembra ostacolare la sua creatività. Le domande che lo assillano, "Che cosa scrivo adesso?" e "Ù sai a cu ammazzaru steinnata?", suggeriscono una difficoltà nel focalizzarsi su un tema centrale, nonostante l'ammissione di non aver mai avuto problemi di fantasia.
Capitolo Uno: Il "Capitolo Uno" introduce l'ambientazione principale del saggio: il quartiere Brancaccio di Palermo. Toscano, cresciuto in questo quartiere, lo utilizza come sfondo per narrare le vicende dei suoi personaggi, riflettendo la violenza endemica che lo ha caratterizzato, ma anche il desiderio di redenzione dei suoi abitanti.
Capitolo Quattro: Il bullo: Intitolato "Il bullo", questo capitolo si concentra sulle dinamiche del bullismo attraverso le esperienze di un bambino di nome F., vessato da un bullo di quartiere chiamato G. durante gli inizi degli anni '80. Il racconto evidenzia le difficoltà di F., le sue reazioni alle prepotenze subite e un episodio in cui un cugino interviene in sua difesa. Il capitolo offre una riflessione amara ma realistica sulla violenza infantile e sull'importanza del contesto sociale nello sviluppo della personalità, con un accenno alle differenze tra i bambini di allora e quelli di oggi, influenzati dai videogiochi.
Capitolo Cinque: Pacchionello – Diecimila: Questo capitolo, dal titolo "Pacchionello – Diecimila", trasporta il lettore nell'ottobre del 1981 e presenta la figura di un bambino soprannominato "Pacchionello – Diecimila". Figlio di un boss mafioso, il bambino era solito ostentare una banconota da diecimila lire e dolciumi, suscitando l'esclusione da parte degli altri bambini a causa del suo sovrappeso e della sua aria perennemente stanca. Attraverso questo aneddoto, Toscano offre uno spaccato della realtà di Brancaccio negli anni della "seconda guerra di mafia", dove la ricchezza di alcuni era palesemente frutto di attività criminali, creando un clima di omertà e paura. L'autore riflette anche sulla mentalità degli abitanti del quartiere, spesso restii a commentare gli eventi criminosi.
Capitolo Sette: S.G., alias Totò: Intitolato "S.G., alias Totò", questo capitolo è un ricordo affettuoso del primo amico d'infanzia dell'autore, compagno di banco dalle elementari. Toscano rievoca gli anni trascorsi insieme presso il Circolo Didattico "Nazario Sauro", le differenze nelle loro attitudini scolastiche e il successivo percorso di vita di "Totò", divenuto marittimo e poi commerciante nel quartiere. Il capitolo si conclude con un commosso addio all'amico prematuramente scomparso, sottolineando l'importanza dei legami formativi dell'infanzia.
Capitolo Tredici: La caccia: "La caccia" è un capitolo intriso di ricordi d'infanzia risalenti all'ottobre del 1977. Toscano narra di quando suo padre lo portava sulla spiaggia dei bagni Virzì – Petrucci ad assistere alla caccia alle allodole praticata da uno zio e da altri cacciatori. La descrizione si sofferma sugli odori, i rumori e le immagini di quella pratica cruenta, culminando nel ricordo dei bambini che raccoglievano le cartucce usate per farne oggetto di giochi. Questo capitolo offre uno spaccato delle usanze e delle atmosfere della Sicilia dell'epoca, viste attraverso gli occhi di un bambino.
Capitolo Quattordici: DNA: In "DNA", Toscano riflette sul suo senso di appartenenza al quartiere Brancaccio, nonostante le esperienze di vita condivise con i suoi coetanei. L'acronimo DNA gli riporta alla mente un episodio scolastico durante una verifica d'italiano in cui inaspettatamente riuscì a ottenere un buon voto grazie alla sua precedente lettura sulla scoperta della doppia elica del DNA. Il capitolo prosegue con il ricordo di un suo coetaneo di Brancaccio, soprannominato Luca, che intraprese la strada della criminalità per poi riscattarsi. Attraverso queste riflessioni, l'autore esplora il concetto di identità e di come le scelte individuali possano differenziare i percorsi di vita all'interno di uno stesso contesto sociale.
Nel complesso "Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata?: Che cosa scrivo adesso?" di Francesco Toscano, si configura come un'opera profondamente radicata nel territorio palermitano, che attraverso aneddoti personali e il racconto di figure emblematiche del quartiere Brancaccio, offre una testimonianza autentica e toccante di un'epoca e di un luogo specifici, affrontando temi universali come l'infanzia, la memoria, l'identità, la violenza e la speranza. Lo stile narrativo di Toscano, caratterizzato da un linguaggio crudo e realistico, spesso arricchito dal dialetto palermitano, contribuisce a rendere la narrazione ancora più vivida e coinvolgente.
Francesco Toscano, autore ed editore.
Buongiorno,
mi pregio di segnalarvi che oggi, lunedì 31 marzo 2025, il saggio autobiografico “Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata?”: “Che cosa scrivo adesso?” dello scrivente Francesco Toscano è scaricabile gratuitamente dal portale internet Amazon.it. Chiunque di voi fosse interessato, può farlo cliccando al seguente url:
Sinossi:
Palermo, 11 marzo 2025.
I post da me pubblicati nel corso di tutti questi anni offrono diverse prospettive sull'infanzia a Palermo, spesso filtrate attraverso le mie esperienze personali e le trame dei miei romanzi.
Esperienze infantili a Brancaccio:
L'impatto della criminalità sull'infanzia:
Infanzia e abusi:
Ecco una recensione del capitolo:
In sintesi, il capitolo "Il bullo" è un'analisi delle dinamiche del bullismo e delle sue conseguenze sulla vita dei protagonisti. Toscano offre una riflessione amara ma realistica sulla violenza, sulla crescita e sull'importanza del contesto sociale nello sviluppo della personalità.
Nel dettaglio, il capitolo si concentra su:
Palermo, lì 4 marzo 2025.
I primi capitoli del saggio autobiografico "Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata? Che cosa scrivo adesso?" di Francesco Toscano introducono il lettore all'ambientazione e allo stile narrativo dell'opera.
Ecco alcuni elementi chiave dei primi capitoli:
"Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata? : Che cosa scrivo adesso?", è un saggio autobiografico di Francesco Toscano, in cui l'autore tratteggia il quadro psicologico del quartiere Brancaccio. Toscano descrive un mix di nostalgia per un passato rurale e idilliaco, disillusione per la violenza mafiosa degli anni Ottanta e Novanta, e speranza per un riscatto futuro.
L'autore ed editore.
Ecco alcuni aspetti chiave del contenuto del libro:
Nel complesso, "Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata? : Che cosa scrivo adesso?" è un'opera che offre uno sguardo toccante e complesso su Brancaccio, un quartiere segnato da difficoltà ma ricco di umanità e speranza.
Ciao Francesco, ho finito "che cosa scrivo adesso" in un solo giorno, ma ne ho persi molti di più per scrivere due righe di commento; il tempo è diventato troppo breve ultimamente. Non è proprio il mio genere, io preferisco i polizieschi romanzati; ma l'ho letto con piacere e per molti aspetti mi ci sono ritrovato essendo cresciuto anch'io in un periodo in cui i morti ammazzati per strada erano diventati la normalità. Non so quando metterò mano agli altri tuoi libri, ma per il momento ti rilascio la mia umile opinione.
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Con questo racconto diario tanto duro quanto affascinante l’autore ci racconta cosa significa per un adolescente crescere e sopravvivere in uno dei quartieri più duri e complessi di Palermo, nel pieno di una guerra di mafia.
Brancaccio attraverso la scrittura intensa e a volte malinconica dell’autore ci mostra i suoi vicoli e suoi cortili, che odorano di mare ma che conoscono bene la brutalità della mafia. Attraverso gli occhi dell’autore bambino, riviviamo quel periodo buio, in cui si contarono più di mille morti nell’arco di pochi anni, le radio trasmettevano la diretta del maxiprocesso, e ritrovarsi come compagni di giochi, ragazzi colpiti direttamente o indirettamente da arresti in famiglia o omicidi subiti non era poi così tanto raro.
A distanza di anni, gli occhi dell’autore divenuto adulto, tornano a guardare questa periferia dimenticata, con la consapevolezza e la soddisfazione di essere riuscito a mantenere la rotta, a emergere, ma soprattutto di essere riuscito a prendere, nonostante i modelli negativi che il quartiere suggeriva, una strada diversa da quella imboccata da molti suoi amici d’infanzia, trovando nella divisa fonte di riscatto e di esempio.
Ringrazio il lettore Sanfilippo per il tempo che ha dedicato alla lettura del mio nuovo saggio; con l'occasione, altresì, lo ringrazio anche per il suo insindacabile giudizio critico, molto positivo, rappresentandogli che le emozioni che la mia opera gli hanno suscitato non possono che inorgoglirmi.
Grazie di cuore,
Francesco Toscano.
Certo di avervi fatta cosa gradita, colgo l'occasione di augurarvi un buon proseguimento di giornata.
Francesco Toscano
Buongiorno, è con immenso piacere che oggi vi comunico che è stato pubblicato, presso il portale Internet Amazon.it, il saggio autobiografico “Brancaccino! Ù sai a cu ammazzaru steinnata?”: “Che cosa scrivo adesso?”, dello scrivente Francesco Toscano, formato cartaceo, tipo brossura con copertina rigida.
Sinossi:
Buonasera! Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.
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Sinossi:
Benvenuti nel cuore pulsante e spesso tormentato di Palermo, dove le indagini del Luogotenente dei Carabinieri Roberto Ascali si addentrano ancora una volta nelle pieghe oscure del tessuto sociale.
In questo nuovo capitolo, intitolato "L'usuraio", l'arrivo di un certo Colajanni Eduardo nella caserma dei Carabinieri dà il via a un'indagine che promette di svelare inquietanti connessioni. Ciò che inizia come un'indagine sul reato di usura, un crimine silente e devastante che affligge le fasce più vulnerabili della popolazione, prende subito una piega potenzialmente pericolosa. [...]
Grazie,
Francesco Toscano
Autore e Editore.
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Sinossi:
Un viaggio autobiografico nel cuore di Brancaccio, Palermo. Francesco Toscano ci accompagna in un viaggio intimo e personale attraverso le strade del quartiere Brancaccio. Con uno sguardo nostalgico ma realistico, l'autore dipinge un quadro vivido di un luogo segnato da contrasti. Nostalgia per un passato rurale e idilliaco, quando Brancaccio era un luogo ricco di terreni coltivati e la comunità era unita. Disillusione per la violenza mafiosa che ha travolto Palermo negli anni Ottanta e Novanta. Speranza per un riscatto futuro, testimoniata dalle persone che lottano per un futuro migliore. […]
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In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. […]
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Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria di Gesù. [...]
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Francesco Toscano
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Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto.
L’archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà. Per questo suo rivolgersi al passato, tale disciplina può essere considerata parte, o complemento, della Clipeologia. [...]
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Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena.
Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato. [...]
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Francesco Toscano
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Le concezioni primitive intorno all’anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l’anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d’animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.
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Francesco Toscano
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Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante. Pensa allora di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive.
A seguito della loro mediazione, don Ciccio, mafioso locale, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca il maltolto all'anziano uomo. [...]
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“E un giorno mi svegliai” è un fantasy, o per meglio dire un paranormal romance, frutto dell’immaginazione del suo autore, Francesco Toscano, appassionato di ufologia, e già autore di due saggi di archeologia misteriosa, clipeologia, archeoastronomia, pubblicati in Italia dalla casa editrice Photocity.it s.r.l. di Pozzuoli (Na).
Il personaggio principale del libro, Salvatore CUZZUPERI, di circa quarant’anni, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che, nell’estate del 2011, rimane vittima di un’esperienza di abduction, o per meglio dire di un rapimento da parte di una razza aliena, i Grigi, Zeta o Reticuliani, ed ordito da un’altra civiltà aliena millenaria: gli Anunnaki. Gli Anunnaki, cioè “coloro che dal Cielo scesero sulla Terra”, sono degli extraterrestri provenienti da un ipotetico pianeta del nostro stesso Sistema Solare, Nibiru (il dodicesimo pianeta), nonché gli dèi dell’antica civiltà sumerica.
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Francesco Toscano
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Sicilia, la terra del sole. by Francesco Toscano è licenziato sotto CC BY 4.0