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Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina
Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.
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Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano
Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.
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Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano
Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.
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Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano
Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.
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Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
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Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano
Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".
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Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
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Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano
Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.
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Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano
Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.
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lunedì 29 maggio 2023
Parapendio: al via la maratona di 1.223 chilometri attraverso le Alpi
lunedì 15 maggio 2023
Sesta Edizione della "StraPapa'-StraPalermo", domenica 14 maggio 2023.
15 maggio 2023.
Ieri mattina, dalle ore 11.00, si è svolta a Palermo, con partenza da Piazza Castelnuovo, la sesta edizione della manifestazione podistica "StraPapà -StraPalermo", promossa e organizzata da Acsi Sicilia Occidentale, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Palermo, sponsorizzata dal centro commerciale Conca D'oro del capoluogo siciliano. Ecco alcuni monumenti della manifestazione:
Straordinario momento di socializzazione, divertimento e sport. Passeggiata aperta a tutti di 3 km dentro il centro storico di Palermo.
Per saperne di più:
Azzurri pronti a volare al mondiale di parapendio 2023
martedì 25 aprile 2023
Il romanzo "Malacarne", di Francesco Toscano, in vendita sul portale Amazon.it.
Palermo, 25 aprile 2023.
Buongiorno e buona festa della Liberazione dal nazifascismo. Con il presente post vi ricordo che è possibile acquistare il romanzo "Malacarne", di Francesco Toscano, sul portale Amazon.it, raggiungile al seguente url:Amazon.it: Malacarne - Toscano, Francesco - Libri; il libro è posto in vendita al prezzo di € 6,27, versione cartacea, tipo brossura con copertina morbida; è inoltre possibile acquistare la versione cartacea, tipo brossura, con copertina rigida, al prezzo di € 10,40, cliccando al seguente url: Amazon.it: Malacarne - Toscano, Francesco - Libri. Ed infine, è possibile acquistare la versione kindle del romanzo, al prezzo di € 1,49, cliccando al seguente url: Malacarne eBook : Francesco Toscano: Amazon.it: Kindle Store.
Sinossi del romanzo:
"Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la Pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla Magistratura inquirente di assicurare alla Giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù.
Francesco Toscano
Il romanzo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, in vendita sul portale Amazon.it
Palermo, lì 25 aprile 2023.
Buongiorno e buona festa della liberazione dal nazifascismo. Con il presente post vi ricordo che è possibile acquistare il romanzo "L'infanzia violata" dello scrivente Francesco Toscano sul portale Amazon.it al seguente url: L'infanzia violata : Toscano, Francesco: Amazon.it: Libri; il libro cartaceo è tipo brossura, con copertura flessibile, ed è posto in vendita al prezzo di € 9,02; vi ricordo, altresì, che è anche possibile acquistare la versione kindle, al prezzo di € 2,99, al seguente url: L'infanzia violata eBook : Francesco Toscano: Amazon.it: Kindle Store.
Sinossi del romanzo:
"Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia.La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.
lunedì 24 aprile 2023
Recensione del romanzo "Naufraghi nello spazio profondo: I 12 marziani, gli ultimi sopravvissuti della specie umana", di Fabrizio Castrogiovanni.
Palermo, lì 24 aprile 2023.
Buongiorno, è con immenso piacere che pubblico la recensione del mio ultimo scritto, pervenutami per email dall'amico e lettore Fabrizio Castrogiovanni:
"Ciao Francesco,
mercoledì 15 marzo 2023
Pubblicato su Amazon, in formato Kindle e cartaceo, il romanzo di fantascienza "Naufraghi nello spazio profondo: I 12 marziani, gli ultimi sopravvissuti della specie umana" di Francesco Toscano
Buonasera, in data odierna ho provveduto a pubblicare sul portale Amazon, in formato e-book per Kindle, il romanzo di fantascienza "Naufraghi nello spazio profondo - I 12 marziani, gli ultimi sopravvissuti della specie umana". Chiunque di voi fosse interessato all'acquisto può farlo cliccando al seguente url:
Il prezzo dell'ebook è stato fissato dall'autore in € 2,99;
il prezzo del libro cartaceo, tipo brossura con copertina morbida, è di 7,27 €;
il prezzo del libro cartaceo, tipo brossura, copertina rigida, è di 10,00 €.
Certo di aver fatto cosa gradita, colgo l'occasione di porgerVi cordiali saluti.
Francesco Toscano
sabato 11 marzo 2023
NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO - I 12 MARZIANI - GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA
Palermo, 11 marzo 2023.
Riporto una breve sinossi del romanzo di fantascienza che intendo pubblicare a breve:
«In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia. Così, in un turbinio di emozioni, i 12 esseri umani rimasti in vita sarebbero stati costretti a divenire dei veri e propri naufraghi fra le stelle approdando dapprima su Titano, la luna di Saturno, ove sarebbero rimasti a vivere per circa un ventennio e, in seguito, avrebbero deciso di lasciare il nostro sistema solare alla volta di Proxima Centauri, la nana rossa più vicina al nostro Sole, distante da esso circa 4,243 anni luce, poiché noto che attorno ad essa orbitasse un pianeta potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale e, quindi, ritenuto ospitale alla vita. L’esser divenuta una specie intergalattica, ahinoi, avrebbe reso l’umanità sempre più simile ai robot; alcuni di loro, dei cyborg, si sarebbero ribellati all’ordine costituito dalla IA, così generando ulteriori conflitti che avrebbero portato l’homo sapiens quasi all’estinzione. All’alba dell’anno 2291, avuto riguardo al computo dello scorrere del tempo ideato dai terrestri, i cyborg capeggiati da Joschka avrebbero deciso di sferrare un attacco contro l’IA e gli altri robot costruttori di stanza nella Galassia NGC 224, al fine di potere sottrarre loro le apparecchiature e i macchinari necessari per la costruzione di una nuova e più potente nave spaziale che potesse consentire al nuovo gruppo criminale, identificato dalla IA come “Skinetz”, di fare rotta verso la Terra, il pianeta in cui tutto aveva avuto inizio, convinti che essi fossero nati per sterminare l’umanità che, a loro dire, ancora risiedeva su quell’infimo pianeta. L’ape Teddy, il robot costruttore per eccellenza, ideato e realizzato dall’ingegnere MIGLIORINI tanti secoli prima su Marte, che nel frattempo si era posto a capo degli altri robot costruttori ancora controllati dalla IA, aveva ipotizzato che per la vittoria finale contro gli “Skinetz” fosse loro necessario il contributo di altri individui, dei cloni umani, da egli ritenuti delle creature guerrafondaie, affinché potessero combattere in prima linea contro i cyborg umanoidi di Joschka e, infine, annientarli. Ma il destino, beffardo, avrebbe deciso diversamente per loro…»
Cordiali saluti,
Francesco Toscano
Nel 2025 in Italia i campionati del mondo di deltaplano
per altre informazioni contattare
Flavio Tebaldi - 339 3472910 – flafly63 (AT) gmail.com
il sito del Delta Club Laveno – il sito dell’Aero Club Lega Piloti
Tutti i comunicati stampa FIVL
mercoledì 22 febbraio 2023
NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO - I 12 MARZIANI - GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA Di Francesco Toscano
Palermo, 22 febbraio 2022.
Buongiorno, ho appena finito di completare il romanzo di fantascienza di cui all'oggetto che spero di poter pubblicare quanto prima nel territorio dello Stato. Chi di voi fosse interessato a leggerlo potrà farmene richiesta in privato al mio indirizzo di posta elettronica. Certo di avervi fatto cosa gradita, colgo l'occasione di augurarvi una buona giornata.
Francesco Toscano
sabato 31 dicembre 2022
Auguri di un prospero 2023!
31 dicembre 2022.
È finito il 2022! Un anno ricco di emozioni e soddisfazioni per me, sia dal punto di vista professionale che personale.
Un anno che, nel complesso, è stato, per me, molto positivo.
Il mio cuore non può non ricordare quanti, in questo anno, hanno perso degli affetti a loro cari: che il tempo possa lenire il loro dolore!
Oggi, San Silvestro, colgo l'occasione di augurare a ciascuno di voi i miei più cari auguri di buon anno! Che il 2023 sia per tutti voi ricolmo di ogni bene possibile.
Francesco Toscano
Deltaplano e parapendio: ritorno a una positiva normalità
Nel 2022 il volo libero in deltaplano e parapendio ha ripreso a pieno ritmo l’attività funestata in precedenza dalla pandemia. Un grande impegno dell’associazione è stato quello di migliorare la procedura informatica per la sottoscrizione dell’assicurazione RCT, Responsabilità Civile verso Terzi. Infatti le disposizioni di legge impongono ai praticanti il volo libero di essere assicurati in tal senso. Tuttavia non ci si è accontentati del minimo sindacale, ma sono state aggiunte altre importanti tutele per i piloti durante lo svolgimento della loro amata disciplina. La FIVL gode di ottima considerazione ai tavoli di confronto a livello internazionale. Il consigliere Rodofo Saccani è stato eletto nel consiglio direttivo della European Hang Gliding and Paragliding Union (EHPU), cioè la federazione europea di volo libero. Continua la collaborazione con EASA, l’agenzia europea per il volo, sulla definizione delle norme tecniche per la visibilità elettronica in vista dell’imminente occupazione degli spazi aerei da parte dei droni. Su questo tema EASA ha sposato la proposta FIVL sull’uso degli smartphone per il volo libero. Implementate anche attività come l’organizzazione dei campionati regionali, gli incontri a distanza per approfondire temi legati al volo libero, le migliorie al sito meteo che emana previsioni ad hoc per chi vola senza motore, le prestazioni di vari servizi e il consolidamento del già alto profilo della rivista “Volo Libero” come contenuti e immagini. Il mensile è giunto al n. 320, caso unico di una rivista sportiva edita da oltre 30 anni. Per quanto riguarda l’agonismo, dopo i dieci mondiali collezionati dalla squadra nazionale di deltaplano, nel 2022 è stata la volta del sesto titolo europeo vinto nei cieli del Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria dopo nove giornate di volo. Quello individuale è toccato per la terza volta all’alto atesino Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, titolo questo vinto in passato ben cinque volte. Medaglia d’argento al corregionale Christian Ciech, oggi trapiantato nel varesotto. Un centinaio i piloti in gara provenienti da 22 nazioni. Dopo sei task la squadra azzurra di parapendio ha agguantato la medaglia di bronzo a squadre al Campionato Europeo disputato a Nis in Serbia, presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. È stata una competizione e senso unico con la Francia che ha lasciato agli avversari solo le briciole e talvolta neanche quelle. Delle passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un soffio il titolo nel 2018. Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578) il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali IMMAGINI di libero utilizzo.
lunedì 28 novembre 2022
I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo venti.
Venti.
Mi chiamo Frank e sono uno dei dodici. Anzi, uno dei nove poiché, ahimè, mio padre, mio fratello Lorenz, mio nonno, Joseph, sono passati a miglior vita. L’ape Teddy mi ha riferito, recentemente, che mio nonno annotava la sua storia in un diario. Dopo varie ricerche l’ho trovato il suo diario e, commosso per quanto appreso, mi accingo, con tanta umiltà, cercando di continuare a raccontare la nostra storia con dovizia di particolari, ad annotare nelle pagine vuote che restano in quel diario la restante parte della storia della mia famiglia, che mio nonno ha interrotto bruscamente dopo la morte di mio padre. Nonno, infatti, qualche giorno dopo si è spento come una candela di cera consumata dalla fiamma ardente, stanco di questa miserevole vita. Non ho nulla da rimproverargli: anzi, egli è stato per noi una guida forte e autorevole, che con la sua tenacia e perseveranza ci ha consentito di continuare a sopravvivere in ambienti ostili alla vita. Mia nonna, ormai vecchia e stanca, mi continua a ripetere che se non fosse stato per la caparbietà del nonno noi non ce l’avremmo fatta a sopravvivere né su Marte, né sugli altri corpi celesti dove ci siamo diretti negli ultimi anni. Ella ha ragione. Me lo ricordo bene mio nonno. Di egli ricordo che trascorreva gran parte del suo tempo a sperimentare e a costruire quello che ci occorreva per continuare a sopravvivere alle ostilità che la vita ci poneva dinanzi. Ormai sono passati dieci anni dalla sua morte. Come da sua volontà testamentaria il suo corpo è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse sull’Olympus Mons, la vetta più alta del sistema solare, ovvero la montagna più alta di Marte, che con i suoi venticinque chilometri di altezza è la prima cosa che si nota allorquando ci si avvicina al pianeta Marte. Ora tocca a me prodigarmi affinché la mia famiglia continui a prosperare nel sistema solare e oltre. Recentemente ho costruito un’altra navetta spaziale, aiutato da Teddy e dagli altri robot costruttori, che a breve ci consentirà di lasciare il nostro sistema solare alla volta di Proxima Centauri, la nana rossa più vicina al nostro Sole, distante da esso circa 4,243 anni luce, ubicata nella costellazione del Centauro. Già dal 2016 è noto che attorno ad essa orbita un pianeta potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale e, quindi, ritenuto ospitale alla vita. Vedremo!-
Accensione dei propulsori principali in
10,9,8,7,6,5,4,3,2,1, decollo! –
-
Teddy, traccia la rotta per Proxima. –
-
Con molto piacere, Frank! –
Pochi istanti
dopo, dinanzi a noi, si aprì un wormhole, un cunicolo gravitazionale o ponte di
Einstein – Rosen, che ci avrebbe consentito nel giro di qualche ora di
raggiungere il sistema solare che avevamo deciso di visitare e abitare.
Lasciavamo Titano e quello che rimaneva del nostro campo base e della nostra
spedizione umana, quasi trent’anni dopo il nostro arrivo su quella Luna di
Saturno. Ci lasciavamo alle nostre spalle tanti momenti felici, ma anche molti
momenti di profonda tristezza e scoramento. Oggi, dopo tutto quello che ci è
accaduto, posso affermare che la vita non è stata clemente con noi. Come dei
bambini gracili che barcollano, pur tuttavia, siamo riusciti sempre a rialzarci
dopo ogni caduta. Il nostro pregio più grande è stato quello di non esserci mai
abbattuti alle difficoltà.
-
Frank, siamo arrivati! – Disse Teddy.
-
Teddy, aziona lo scanner termico, e tieni in
stand-by il cannone a plasma, nel caso in cui ci dovesse servire. –
Ero diventato
guardingo. La responsabilità della nostra sopravvivenza ricadeva su di me ed
era così grave che, volendola assimilare a qualcosa, penso possa essere più
simile a un macigno pronto, da un momento all’altro, a schiacciarmi la testa. Avevo
dato istruzioni ai componenti il mio nucleo familiare di che cosa essi avrebbero dovuto fare nel caso in cui un’entità aliena ci avesse attaccato. Sino ad
allora, ovvero da quando avevamo lasciato il nostro sistema solare, tutto era
andato per il verso giusto e non volevo che le cose cambiassero repentinamente.
Così non fu!
Da tribordo
qualcosa mandò in frantumi parte della nostra navetta. Decisi, d’urgenza, di
atterrare su Proxima Centauri B, un pianeta molto simile alla Terra, scoperto
il 24 agosto del 2016 attraverso il metodo delle velocità radiali, rilevando le
variazioni prodotte dall’effetto Doppler nello spettro di Alfa Centauri C.
Proxima Centauri B è un pianeta terrestre che orbita a 0,05 unità astronomiche
dalla sua stella, ovvero un ottavo circa della distanza che separa Mercurio dal
Sole, all’interno della zona cosiddetta abitabile del sistema.
L’impatto al
suolo fu violentissimo; ma i sistemi di sicurezza che avevamo approntato prima
della nostra partenza da Titano avevano retto bene l’urto. Qualche contusione
fra i passeggeri della nave, ma nulla di più. Era iniziata la nostra avventura
fuori dal sistema solare, ma quanti inquietanti interrogativi ci balenarono in
mente? Chi o che cosa ci aveva colpiti e, soprattutto, perché? Ma questa è
un’altra storia che vi racconterò un altro giorno. Adesso sono impegnato,
unitamente a Teddy e agli altri robot costruttori, a definire il nostro campo
base, ad allestire un sistema di difesa attivo onde evitare che qualcuno o
qualcosa possa mandarci al Creatore.
lunedì 21 novembre 2022
I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo diciannove.
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Diciannove.
L’aver perso il
40% delle derrate alimentari stoccate nell’apposita area creata dai robot
costruttori nel nostro campo base su Titano significò per la mia famiglia una
grave perdita, giacché c’erano costati tanto tempo e tanto lavoro la
coltivazione di quelle piante di cereali andate perdute, che erano necessarie
per il nostro fabbisogno giornaliero. Ho sempre pensato che nessuno mi ha mai
regalato niente e che tutto quello che io ho, oggi, è direttamente
proporzionale all’impegno da me profuso quotidianamente nel creare e produrre ciò di cui ho avuto di bisogno nella mia lunga vita, per la mia e per l’altrui sopravvivenza.
Ho lavorato incessantemente anche per diciotto ore al giorno per realizzare tutto
quello che oggi noi abbiamo. Ho sudato, e poi ho pianto ogni qualvolta la mia
nuova creazione prendeva vita e ci consentiva di vivere e prosperare, in modo
diverso rispetto al nostro recente passato, fatto, il più delle volte, di
stenti e sofferenze. Fra i dodici coloni, ovvero fra i dodici membri il mio
nucleo familiare, oltre a me e mio figlio, quello che maggiormente contribuiva
alla realizzazione delle nostre opere, che fossero di biologia molecolare, di
bio-genetica, di chimica, ingegneria, era da almeno una decina anni mio nipote
Lorenz, ritornato tra noi dopo una breve permanenza su Encelado. Lorenz era
tutto quello che io avrei voluto essere da giovane. A differenza mia, che ero
basso e tarchiato, Lorenz era alto circa un metro e novanta, corporatura
robusta, fisico perennemente allenato, di muscolatura forte e vigorosa, dotato di
un’intelligenza fuori dal comune. Mentre il mio cervello era più simile a un
personal computer degli anni Ottanta, quello di Lorenz era più assimilabile a
un potente computer quantistico di fine anni Venti del nuovo Millennio, ovvero
quello dotato di processore che ricordo chiamarsi Osprey, dell’IBM, da 433
qubit. E poi, era umile, era riflessivo, era un gioiello che brillava di luce
propria. Purtroppo per noi, questo gioiello che irradiava con la sua luce
abbacinante i nostri occhi, si spense troppo presto. Tutte le nostre conoscenze
in campo medico, tutte le nostre invenzioni, non ci consentirono di sconfiggere
il cancro che gli divorò il colon e gran parte dell’intestino tenue. Il suo
cadavere, riposto con tanto amore all’interno di un’urna funeraria, fu lanciato
in orbita attorno al gigante gassoso Saturno all’alba del 31 gennaio dell’anno
2080. Ho pianto tanto alla sua morte, così tanto che da allora non ho più alcuna
lacrima nei miei condotti lacrimali. Una profonda tristezza mi sovviene quando
la mia mente rievoca quei giorni di lutto e di dolore. Mio figlio, alla perdita
del suo amato Lorenz, si ammalò anch’egli di una forma acuta di depressione
post-traumatica che lo portarono, in meno di due anni, alla morte per
annegamento in uno dei tanti laghi d’idrocarburi presenti su Titano; si era
lasciato morire il mio Michael. Oggi, scusate, sono davvero stanco e non riesco
più a scrivere perché la mia mente, il mio spirito, sono profondamente lacerati
dal dolore per la grave perdita dei miei amati Michael e Lorenz: i miei due
diamanti da cento carati cadauno.
mercoledì 9 novembre 2022
500 km di corsa in una settimana. Pronta la "Cursa di Ciclopi", la più lunga d'Europa.
martedì 8 novembre 2022
I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo diciotto.
Diciotto.
Dopo pochi giorni dall'atterraggio su Titano, finalmente, l'ape Teddy e gli altri robot costruttori avevano terminato di allestire il nostro primo campo base. Era grande quanto un campo da tennis. Io e mia moglie ci eravamo sistemati a destra del campo, in un modulo abitativo che era grande circa 30 mq, mentre mio figlio e il resto della sua famiglia sulla parte sinistra, in un'area grande, approssimativamente, circa 50 mq. La navetta spaziale, cui il campo base era collegato elettricamente, forniva la necessaria energia per soddisfare le nostre esigenze primarie. Per me che ero vecchio e stanco non era facile spostarsi su Titano: di volta in volta, per ciò, per la mia locomozione sulla luna di Saturno mi affidavo al sostegno fisico e morale di qualcuno dei miei nipoti, i quali mi sorreggevano e mi aiutavano nei miei spostamenti divenuti, ormai, quasi quotidiani. Mia moglie, mia nuora e le sue ragazze i primi giorni erano rimasti all'interno dei moduli abitativi per sistemare le nostre cose e per iniziare la nostra vita di relazione in quel nuovo corpo celeste ove avevamo deciso di andare a vivere. Il primo mese di vita su Titano trascorse sereno. Dal secondo mese al terzo mese, invece, fummo costretti a rimanere all'interno dei nostri alloggi, giacché una tempesta di vento e pioggia di idrocarburi non voleva cessare e sferzava il nostro campo base e la nostra navetta spaziale come il tennista fa con la sua racchetta allorquando colpisce la pallina, al volo, per mandarla dall'altra parte del campo. Mio figlio Michael, dopo che il campo base era stato allestito, si era messo in contatto con gli altri esseri umani di stanza su Titano per indicare loro la nostra posizione geografica, il numero di esseri umani che vivevano in quell'insediamento a carattere familiare, così da connettersi con la loro infrastruttura in modo tale da potere attingere ai loro dati di sistema, ai dati meteorologici, ai dati afferenti le loro recenti scoperte e quant'altro ci potesse servire per vivere su Titano nel miglior modo possibile. Il capo del penultimo insediamento umano su Titano, Jeffry, aveva comunicato a mio figlio che a breve la luna saturniana sarebbe stata colpita da uragani e da altri eventi atmosferici cui noi, marziani, non eravamo abituati; ci consigliava, per questo motivo, di fare attenzione e di non uscire dai nostri moduli abitativi sino a quando le tempeste previste non fossero terminate. Consigliai a mio figlio di rinforzare con degli ancoraggi più resistenti i moduli abitativi e l'intero insediamento, in modo tale da non fare la fine di veri e propri sprovveduti il giorno in cui saremmo stati proiettati nell'occhio del ciclone che si sarebbe abbattuto, a dire di Jeffry, su di noi con una forza e una violenza inaudita. E la tempesta di cui Jeffry ci aveva avvisati non tardò ad arrivare, colpendoci il primo giorno del suo atteso arrivo con una violenza tale da farci saltare, nel giro di poche ore, il collegamento elettrico con la nostra nave, disconnettendoci dalla rete dati che avevamo allestito e che, con nostra somma sorpresa, ci aveva consentito di relazionarci sino ad allora con gli altri esseri umani di stanza su Titano. I robot costruttori, a capo dei quali c'era l'amico Teddy, impiegarono quasi ventiquattr'ore terrestri prima di ripristinare la rete elettrica e la rete dati. Il vento urlava tutta la sua voglia di spazzarci via dalla superficie della luna che avevamo avuto l'ardire di calpestare, mentre la grandine di idrocarburi che ci si scaraventò contro distrusse quella che era stata da noi individuata come l'area di stoccaggio delle derrate alimentari, facendoci perdere in poche ore circa il 40% delle nostre scorte alimentari. Tutti noi fummo costretti a rimboccarci le maniche delle nostre tute in modo tale da risolvere quel problema che si era verificato. Tra di noi, la più preoccupata di quanto era accaduto, era Eleonore, la secondogènito di mio figlio Michael.
- Nonno!-
- Si, dimmi?-
- Ma quando terminerà la tempesta?-
- Non temere, quanto prima.-
- Ma sei sicuro?-
- Certo!-
- Ho paura!-
- Non devi temere, noi siamo al sicuro all'interno dei moduli abitativi. Papà ha messo in sicurezza l'intero campo base; Teddy e gli altri robot costruttori hanno terminato e quanto prima avremo nuovamente l'energia elettrica e il ripristino dei sistemi vitali. Come hai potuto notare i sistemi di sicurezza e di sopravvivenza hanno tenuto al meglio. Non c'è da preoccuparsi, mia cara. Non temere!-
Mi guardava basita, come se le stessi propinando una storiella che, a suo avviso, si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi. Ma non era così. Io sapevo benissimo quello che stava accadendo e sapevo che nessuno di noi dovesse temere per la sua incolumità e che la tempesta, che si era abbattuta sul nostro insediamento umano con tanta violenza, prima o poi sarebbe terminata. Erano ben altre le cose che avremmo dovuto temere per davvero. E di ciò, dopo tanti anni di vita, ne ero certo.
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