Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.


Allo scoperta del Parco Archeologico di Segesta (TP).
I 10 borghi rurali più belli in Italia: scopri dove si trovano...
[Romanzo giallo] Fèvrier e gli orfanelli di Simonetta Ronco.
Cucina senza frontiere: viaggio gastronomico in versione senza glutine e senza lattosio.
ControcorrEndo: Storia di una rinascita, il libro sull’endometriosi di Vania Mento.
Dreams Hotel, il nuovo romanzo di Raffaella Dellea.
The Funeral Party, l'ultimo libro di Francesco Piazza per Pondera Verborum.



domenica 21 novembre 2010

Calcio, serie A Tim: Catania 1 vs Bari 0. Cronaca della partita.

Il Catania batte oggi al Massimino per una rete a zero il Bari e mette tre punti importanti in cascina. Queste le fasi salienti della partita estrapolate dal sito ufficiale della società rossazzurra raggiungibile all'indirizzo internet http://www.calciocatania.it/ .

Queste le formazioni ufficiali:

CATANIA(4-1-4-1): Andujar, Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Potenza, Izco, Biagianti, Mascara, Ricchiuti, Gomez, Lopez.

A disposizione di mister Giampaolo: Campagnolo,Ledesma, Morimoto, Marchese, Martinho, Sciacca, Llama.

BARI(4-4-2: Gillet, Belmonte, Raggi, Parisi, Rossi, Gazzi, Pulzetti, Alvarez, Galasso, Crimi, Caputo.

A disposizione di mister Ventura: Padelli, Rinaldi, Strambelli, Rana, Cilfone, Giandolfo, D'Alessandro.

Arbitra l'incontro il Sig. Russo di Nola.

1' Calcio d'inizio agli ospiti. L'arbitro ferma il gioco per verificare il pallone. Si riparte con una nuova sfera.

3' Cross su punizione di Mascara e colpo di testa di Terlizzi che si perde un metro a lato.

7' Primo tiro per gli ospiti, Alvarez di sinistro spedisce la sefra alta sulla traversa.

9' Ancora un'iniziativa dell' Honduregno del Bari. Questa volta il suo sinistro e' debole e impreciso.

13' Catania contratto. Caputo per il Bari prova il tiro dalla distanza ma non inquadra lo specchio della porta

16' Gillet para facilmente una punizione di Mascara.

17' Il Catania pian piano sta entrando in partita, destro in diagonale di Lopez; para Gillet in tuffo.

20' Adesso il Catania preme.

25' Ammonito Pulzetti per gioco falloso.

29' Tiro cross di Ricchiuti che finisce sulla parte alta della rete.

31' Il colpo di testa di Terlizzi sfiora il palo alla sinistra di Gillet.

34' Bari vicino al vantaggio, Potenza salva in scivolata su Caputo prima che l'attaccante appoggi in rete da pochi passi.

35' La risposta del Catania con una conclusione di Mascara che Gillet devia in corner.

38' Ammonito Rossi reo di aver atterrato Lopez al limite.

42' Gomez ci prova dai 20 metri ma il suo tiro sorvola la traversa.

45' Un minuto di recupero.

45'+1' Proprio allo scadere il Catania reclama un calcio di rigore per una trattenuta in area di Belmonte su Maxi Lopez.

Finisce il primo tempo con il risultato di Catania 0-0 Bari.

1' Il Catania sembra entrato con un altro piglio. Gomez impegna Gillet che mette in corner il tiro del laterale argentino.

4' Colpo di testa di Lopez alto.

7' Si scontrano inarea Parisi e Gillet ma Gomez non riesce a trovare lo spazio per calciare in porta.

8' Il gioco è fermoper soccorrere il portiere Belga.

12' Buona combinazione Gomez-Lopez-Gomez con tiro del folletto argentino che si perde sul fondo.

15' Nel Catania sostituisce Izco e Mascara con Ledesma e Llama. Più gemotria a centrocampo e un po' di spinta in piu' sulla fascia sinistra.

18' Buono l'impatto alla gara per i due nuovi entrati.

19' Gomez segna ma il Sig. Russo annulla per un presunta spinta del folletto argentino sul diretto avversario.

21' Il Catania spinge sospinto dal pubblico di fede etnea. Colpo di testa di Lopez un soffio a lato.

23' Tiro da dimenticare di Alvarez(CT)

26' Catania sicuramente più vivace in questa ripresa. Gillet blocca a terra un sinistro dal limite di Ricchiuti.

28' Nel Bari alvarez lascia il posto a D'Alessandro.

30' Ormai è solo Catania.

30' Ammonito Belmonte per fallo da dietro su Biagianti.

31' Ancora una parata di Gillet su tiro di Ricchiuti.

34' Espulso Maxi Lopez reo di aver protestato. Non si è capito l'ordine dei cartellini prima giallo, dopo subiti il rosso.

35' Ricchiuti lascia il posto a Morimoto.

37' GOOOOOOOOOOOOAAAALLL                    TERLIZZI   Catania 1-0 Bari

37' In 10 uomini il Catania riesce a passare con un colpo di testa di Terlizzi su un cross magistrale di Llama.

38' Nel Bari Rana prende il posto di Crimi.

44' Gillet blocca facilmente un colpo di testa di Morimoto.

45' Nel Bari Strambelli per Galasso.

45'+4' Dopo 4 minuti di recupero il Sig. Russo manda tutti negli spogliatoi. Il Catania vince di misura con una rete di Terlizzi al 37' del secondo tempo.

Calcio, serie A Tim: Cesena 1 vs Palermo 2. Cronaca della partita.

21 Novembre 2010.

Preziosa vittoria esterna per il Palermo allenato da Delio Rossi, che oggi pomeriggio allo stadio “Dino Manuzzi” ha superato 2-1 il Cesena, nel match valevole per la tredicesima giornata del Campionato di Serie A Tim. Dopo l’iniziale vantaggio rosanero siglato da Ilicic l’attaccante cesenate Bogdani aveva ristabilito la parità, ma nella ripresa ci ha pensato capitan Miccoli a mettere in fondo alla rete la palla dei tre punti. Ottima la partenza della formazione rosanero, subito in avanti dopo pochi secondi di gioco con il suo tridente Ilicic-Miccoli-Pastore ed è proprio quest’ultimo a conquistare un calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner, Bacinovic tenta la battuta da fuori ma è provvidenziale la respinta di Pellegrino. Al 5’ insidioso calcio di punizione di Ilicic, respinto con qualche affanno dalla difesa romagnola. Sul capovolgimento di fronte, il mancino di Giaccherini termina sull’esterno della rete. Al 9’ suggerimento di Bacinovic per Miccoli che ci prova dalla distanza, palla alta sopra la traversa. Due minuti più tardi il Palermo passa in vantaggio con Ilicic, che batte Antonioli  con un delizioso tacco esterno al volo sul cross dalla sinistra di Balzaretti. Al 13’ è sempre lo sloveno a rendersi pericoloso dalle parti della porta cesenate, ma il passaggio in verticale di Nocerino è troppo lungo e si spegne sul fondo. Al 15’ pericoloso traversone dalla destra di Giaccherini, Munoz fa buona guarda e allontana di testa. Un minuto dopo, la conclusione aerea di Appiah non centra il bersaglio. Al 19’ ennesimo mancino di Miccoli dal limite, palla in corner. Sugli sviluppi Munoz di testa manca di poco la porta. Al 23’ eccezionale triangolazione tra Pastore e Ilicic, ma la botta ravvicinata del Flaco viene neutralizzata da Antonioli. Un minuto dopo i padroni di casa pareggiano con Bogdani, che da pochi passi supera Sirigu su assist di Nagatomo. Immediata la risposta della squadra allenata da Rossi, che sfiora il gol con un colpo di test di Miccoli su cross dalla destra di Ilicic. Al 33’ pregevole parata di Sirigu sul potente destro di Appiah. Due minuti dopo, il calcio di punizione battuto da Miccoli viene respinto dalla barriera. Al 36’ Parolo su punizione non inquadra di poco lo specchio della porta difesa da Sirigu. Nel recupero Miccoli, ancora una volta su calcio di punizione, sfiora la traversa.
Dopo l’intervallo entrambe le formazioni ritornano in campo con gli stessi undicesimi del primo tempo. Al primo minuto della ripresa tiro-cross di Ilicic dall’out di destra, palla sul fondo. Al 6’ ci pensa capitan Miccoli a riportare il Palermo in vantaggio, con un gran destro che non dà scampo ad Antonioli, su assist di Cassani. Al 9’ destro di Colucci da fuori abbondantemente alto sopra la traversa. Un minuto dopo, è provvidenziale il salvataggio di Migliaccio sul temibile suggerimento di Bogdani alla ricerca di Giaccherini. Al 15’ miracolo di Sirigu sul tiro a botta sicura di Parolo. Un minuto dopo capitan Miccoli viene sostituito da Maccarone, mentre nel Cesena Schelotto prende il posto di Appiah. Al 18’ mancino di Giaccherini respinto in angolo da Sirigu. Al 22’ pregevole sinistro a giro di Ilicic, Antonioli si salva in angolo. Al termine dell’azione Rigoni prende il posto di Bacinovic. Al 32’ buona occasione per Jimenez, ma l’attaccante di casa manca il bersaglio. Un minuto dopo, Pastore lascia il posto a Goian. Al 34’ nel Cesena Malonga sostituisce Giaccherini. Al 37’ destro dal vertice di Schelotto, Sirigu para a terra senza problemi. Al 41’ ancora pericoloso il numero 7 bianconero, che però non riesce ad agganciare la sfera a pochi passi dalla linea di porta. Due minuti dopo il numero 46 del Palermo si fa trovare ancora una volta pronto sul destro dal limite di Malonga. Al 44’ violento sinistro di Ilicic respinto da Antonioli. Dopo quattro minuti di recupero De Marco fischia la fine: il Palermo torna alla vittoria lontano dal “Renzo Barbera” e sale al sesto posto della classifica a quota 20 punti. 

Il Palazzo Reale di Palermo. Storia di un antico monumento. Da Tancredi, conte di Lecce, a Corradino di Svevia.

Tancredi di Sicilia nel Liber ad honorem Augusti, 1196
 21 Novembre 2010.
 
Tancredi, conte di Lecce, figlio illegittimo di un Ruggero duca di Puglia (figlio di Guglielmo I), divenne re di Sicilia alla morte di Guglielmo II dopo una lotta dura e feroce tra i suoi fautori e i partigiani di un altro pretendente al trono, Ruggero conte d'Andria, la cui candidatura era sostenuta dai nobili. Correva l'anno del Signore 1189. Tancredi fu incoronato dall'arcivescovo di Palermo Gualtiero nel 1190. Il cronista Pietro da Eboli lasciò scritto che era incredibilmente brutto, definendolo "embrion infelix et detestabile monstrum", in un latino che non ha bisogno di traduzione. Il regno mostrava segni di sfaldamento; era lontana l'ombra dei due Ruggero che erano riusciti, con la loro filosofia a la loro tolleranza politica, a dare l'uguaglianza a tutti i cittadini. Dopo che Tancredi divenne re divampò una sorda lotta religiosa: pare che siano stati gruppi di cristiani ad attaccare il quartiere arabo di Palermo. La zuffa fu aspra e sanguinosa, frutto di una tensione a lungo repressa a giudicare dal fatto che già durante il regno di Guglielmo II, il viaggiatore arabo Ibn Jubair aveva scritto che " i musulmani di Palermo cercavano di salvare le rimanenti testimonianze della loro fede". Nel 1191, un anno dopo la sua incoronazione a Palermo, Enrico VI - marito della normanna Costanza d'Altavilla fin dal 1186 - veniva incoronato a Roma in seguito alla morte del padre Federico I il Barbarossa. Ed Enrico, ormai monarca, non perse tempo per scendere in Italia e occupare il regno di Sicilia rivendicato in nome della moglie. Fu una corsa precipitosa nelle contrade del sole: da Napoli passò a Capua e quindi a Salerno. Qui Enrico fu fermato dalle truppe inviate da Tancredi. La stessa Costanza cadde prigioniera, ma l'ultimo re di Sicilia, con impulso generoso, la lasciò libera dopo averle reso omaggio in considerazione della consanguineità. Mentre Tancredi si trovava ancora a Salerno, ebbe la notizia della morte dell'amatissimo figlio Ruggero, la qual cosa lo indusse a ritornare frettolosamente a Palermo. Si rinchiuse nella reggia prigioniero del suo dolore. Di là a poco, il 20 febbraio 1194, morì. Ci fu una nuova reggenza esercitata dalla vedova Sibilla in nome del figlio di Tancredi, Guglielmo III, che era ancora in giovane età, ma le difficoltà interne ed esterne resero ancora più drammatiche le ultime giornate della monarchia normanna. Enrico VI, ritornato all'assalto del sud, fece il suo trionfale ingresso a Palermo il 20 novembre 1194. E a Palermo dimostrò tutta la sua ferocia. Fece deportare in Germania Sibilla e i figli riserbando all'ancora giovanetto Guglielmo III la più miserevole fine: incarcerato venne accecato ed evirato. Le cronache riferiscono che il figlio di Federico I Barbarossa una volta a Palermo non esitò a far aprire la tomba che conteneva il corpo di Tancredi per impossessarsi di corona,scettro e degli altri regali ornamenti che erano stati sepolti con lui. Tra gli altri tesori asportati, anche il famoso manto, detto di Ruggero, che ora si trova in un museo di Vienna. Lo storico Kantorowicz nella sua opera su Federico II ha scritto: " nel 1195 arrivò al castello imperiale di Trifels, in Germania,una carovana di centocinquanta muli carichi d'oro, seta, gemme e oggetti preziosi; e si seppe che questa era solo una parte del bottino fatto dall'imperatore nella reggia normanna di Palermo". Con questa spoliazione si chiuse nel dramma la monarchia normanna: una pagina nera dopo una breve ma splendido racconto solare. Le vendette compiute a Palermo e altrove dal figlio dello svevo Federico Barbarossa, resero più cupo lo spegnersi della monarchia normanna in terra di Sicilia. Enrico VI, infatti, non sopravvisse a lungo alle sue malefatte e non poté quindi veder crescere il figlio, il futuro imperatore Federico II. Enrico VI, per l'appunto, che nel 1194 aveva profanato la tomba dell'ultimo re di Sicilia, Tancredi, sopravvisse solo tre anni alle sue scellerate imprese. Morì il 28 settembre 1197, quando aveva appena trentadue anni, pare in seguito a una febbre malarica che lo assalì dopo una battuta di caccia. Fu seppellito a Palermo nella cattedrale innalzata dall'arcivescovo Ofamilio. La vedova, Costanza di Altavilla, rimase con il figlioletto Federico che non aveva compiuto tre anni. Il futuro Federico II era nato il 26 dicembre 1194 a Jesi, la piccola città delle Marche nella quale quale la madre, colta dalle doglie, era stata costretta a fermarsi: e per fugare ogni dubbio su una maternità che si compiva dopo nove anni di matrimonio sterile,la quarantenne figlia di Ruggero II aveva chiesto di partorire sotto gli occhi di tutti. Per questo suo figlio nacque sotto un tendone eretto nella piazza del mercato. Dopo otto mesi dalla morte del padre, il 17 maggio 1198, l'erede di un trono illustre, venne incoronato re per volere della madre. Federico non aveva ancora compiuto quattro anni.

STUPOR MUNDI - FEDERICO II di Svevia

Ritratto di Federico II con il falco
(dal De arte venandi cum avibus)
Figlio (1194 -1250) di Enrico VI e di Costanza di Altavilla (1154 -1198)- figlia di Ruggero II re di Sicilia e sua erede al trono alla morte di suo nipote Guglielmo II detto il buono -, nipote di Federico I di Hohenstaufen,detto il Barbarossa (1121-1190), imperatore del Sacro Romano Impero. Orfano del padre a tre anni e della madre a quattro, fu affidato alla tutela del papa Innocenzo III, e poté solo nel 1208 assumere il governo effettivo del Regno di Sicilia e di Puglia, da molti anni preda delle fazioni. Recatosi poi in Germania, ne fu eletto re nel 1215, in contrasto con il guelfo Ottone IV, e nel 1220 ebbe pure, dal nuovo papa Onorio III, la consacrazione Kamil e ad incoronarsene re (1229) per eredità del suocero Giovanni di Brienne. Al ritorno riconquistò il regno meridionale, toltogli nel frattempo dal papa, e stipulò con lui la pace di S. Germano (1230). In seguito domò la ribellione del figlio Enrico (da lui fatto re di Germania) e la riscossa dei Comuni, riuniti in una seconda Lega Lombarda, che egli vinse a Cortenuova (1237).

Gregorio IX lo scomunicò una seconda volta (1239), e nel 1245 il Concilio di Lione lo dichiarò decaduto dal potere. Dopo di che gli furono successivamente contrapposti, in Germania, Enrico Raspe e Guglielmo d'Olanda; i Comuni lo sconfissero nel 1248 sotto Parma e nel 1249 fecero prigioniero a Fossalta suo figlio Enzo. L'anno appresso Federico veniva a morte nel Castel Fiorentino, in Puglia. Nella sua lotta contro i Comuni e il Papato, Federico II appare il continuatore dell'avo; ma fu in più uomo di cultura, legislatore, tempra di principe illuminato in pieno medioevo. Dedicò le maggiori cure al regno di Sicilia, ove tenne una splendida corte in Palermo. Fondò l'Università di Napoli (1224), e nuove città, tra cui Aquila; incoraggiò le attività economiche;promulgò le celebri Costituzioni di Melfi (1231), dando vita a un solido potere centrale. Famosi i suoi ministri: Pier della Vigna (che negli ultimi anni egli fece accecare per sospetto di tradimento), Taddeo di Suessa e Goffredo di Viterbo.

Coltissimo (conosceva cinque lingue), amò circondarsi di dotti, ricorrendo largamente anche ad arabi ed ebrei, con una spregiudicatezza che contribuì a dargli fama di eretico e perfino di Anticristo. Fu egli stesso scrittore:celebre il suo trattato latino Dell'arte di cacciare con gli uccelli. A lui si deve il sorgere di quella Scuola Siciliana, d'imitazione provenzale, che fu culla della poesia italiana: poesie in volgare italiano scrissero Federico, i suoi figli e i suoi ministri.Tra i molti figli, legittimi e illegittimi, furono particolarmente noti Enrico re dei Romani, Corrado (IV) che gli succedette, Federico principe d'Antiochia, Manfredi, Enzo, re di Sardegna.

Re Manfredi

Manfredi incoronato, da una Nova Cronica del Villani
Figlio naturale di Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato alla morte del padre, fu reggente del regno di Sicilia in nome del fratellastro Corrado IV. Quando questi morì, lasciando come erede il figlio di tre anni,  Corrado V (Corradino di Svevia), fece credere che Corradino fosse morto e si fece incoronare re di Sicilia (1258-1266). L'ostilità dei papi francesi, che concessero l'investitura del regno di Sicilia a Carlo I d'Angiò, gli impedì di portare a termine il suo programma politico. Fu sconfitto da Carlo I d'Angiò nella battaglia di Benevento(1266), dove morì combattendo valorosamente. Principe colto, perfetto cavaliere,soldato valoroso,fu personaggio di grande rilievo nella storia e nell'immaginazione dei contemporanei. Dante ne tratteggiò una stupenda figura nel canto III del Purgatorio.


CORRADINO di Svevia

Miniatura del Codex Manesse che illustra il quattordicenne Corradino di Svevia durante una falconeria.
Figlio di Corrado IV e di Elisabetta di Baviera (1252-1268), dopo la morte di Manfredi nel 1266, fu chiamato in Italia, e un anno dopo giunse a Roma trionfalmente accolto, dopo aver attraversato, non senza audacia, Verona, Pavia e la Toscana. Sconfitto da Carlo d'Angiò il 23 Agosto del 1268 nella battaglia aspramente combattuta nella Conca del Fucino, Corradino riuscì in un primo momento a fuggire,ma catturato presso Torre Astura, tradito dallo stesso Giovanni Frangipane che lo aveva ospitato, fu consegnato al re di Sicilia.Questi lo fece giudicare da un apposito tribunale e giustiziare a Napoli, nella piazza del Mercato, il 29 Settembre. La leggenda racconta che il sedicenne Corradino di Svevia abbia lanciato, prima di aver mozzato il capo, un guanto, raccolto tra la folla da Giovanni da Procida.


Bibliografia:

* M. Montanari. Storia Medievale. Roma -Bari, Laterza, 2005, ISBN 88-420-6540-4;
* S. Claramunt, E. Portela, M. Gonzales, E. Mitre. Storia del medioevo. Milano, B. Mondadori, 1997, ISBN 88-424-9333-3 ;
* Mille anni in Sicilia (Terza edizione maggio 2002), di Giuseppe Quatriglio, ISBN 88-317-6405-5, Marsilio Editori;
* La Sicilia di Federico II - Città, Castelli e Casali, di Ferndinando Maurici, edito dall'Accademia Nazionale di Scienze, lettere e arti di Palermo nel 1995.

Post in evidenza

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, redatta dalla lettrice Maria Giulia Noto.

Buonasera!  Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

I post più popolari

La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.