Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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venerdì 12 marzo 2021

[Sicilia] Sicilian Puppets Series: in scena le compagnie Famiglia Mancuso e Franco Cuticchio figli d'arte.

 




Sicilian Puppets Series: sabato e domenica
in scena le compagnie Famiglia Mancuso e Franco Cuticchio figli d'arte

  

Nuovo appuntamento con Sicilian Puppets Series, la rassegna annuale ideata dal Museo delle Marionette che vede coinvolte le 10 compagnie di Opera dei pupi della "Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'Opera dei pupi".
Sono 80 gli spettacoli che, fino al 31 ottobre, verranno messi in scena in streaming, gratuitamente (e in presenza non appena possibile) dai teatri stabili di Opera dei pupi e dai luoghi della cultura di cinque comuni siciliani.
Sabato e domenica toccherà alle compagnie Famiglia Mancuso e Franco Cuticchio figli d'arte.

 

Link diretta streaming: 

www.facebook.com/museoantonio.pasqualino/

 

Il programma di questo weekend

 

Sabato 13 marzo ore 21

Fuga di Carlotto in Spagna

Compagnia Famiglia Mancuso

 

A Parigi le battaglie continuano. Carlotto fugge verso la campagna e incontra un giovane pastore al quale nasconde la sua identità. Indossa i suoi vestiti e si nasconde nel convento di sant’Omero.
Frattanto, i vecchi baroni fedeli al re Pipino, Morando di Riviera e Bernardo di Chiaramonte, tentano invano di difendere Parigi dall'assedio dei Magonzesi. In tanti muoiono in battaglia finché, a causa dell'inferiorità numerica del suo esercito, Morando di Riviera si arrende e abbandona Parigi, promettendo un giorno di vendicare la morte del suo re. Si mette dunque in cerca di Carlotto e trova il principino nel convento. Entrambi condannati a morte, i due si mettono in viaggio. Morando di Riviera si fa chiamare l’Aragonese; Carlotto invece Mainetto. Giunti nella città di Saragozza, vengono accolti alla corte del re di Spagna come suoi servitori re di Spagna. Tra Mainetto-Carlotto e la figlia del re di Spagna Galerana nasce l'amore. Nel frattempo, il re bandisce una giostra: il vincitore sposerà la giovane principessa.

 

Compagnia Famiglia Mancuso. La compagnia è nata su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente dell’omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, quando il cavaliere Antonino Mancuso, aprì il suo primo teatro dell'Opera dei pupi. Maestri del cavaliere Antonino furono il puparo Giovanni Pernice e il figlio Nino, che avevano un teatro nel quartiere del Borgo Vecchio, dove egli iniziò a fare l’aiutante all’età di dieci anni. Dopo il servizio militare e il successivo matrimonio, il cavaliere acquistò un mestiere completo e da allora si esibì non soltanto a Palermo, ma anche in vari paesi della provincia. A metà del secolo scorso, negli anni della crisi dell’Opera dei pupi, Antonino allestì un teatro itinerante sopra un camion per rappresentare gli spettacoli nei quartieri cittadini e nei paesi. Creò anche un armadio-teatro dove animava dei pupi più piccoli per esibirsi nelle case private. Le sedi più importanti dell’Opera dei pupi di Antonino Mancuso furono nel quartiere palermitano del Borgo Vecchio. Mancuso apportò alcune innovazioni alle armature, con elmi “alla greca” e “alla romana”. Alla realizzazione degli spettacoli partecipavano i figli Nino (papà di Enzo), Pino e Stefano. Enzo è nato a Palermo nel 1974 ed è oggi l'anima dell'attuale compagnia.

 

 

Domenica 14 marzo ore18

Le gesta di Orlandino

Compagnia Franco Cuticchio figlio d’arte

 

Dopo esser stati allontanati dal regno dall'imperatore Carlo Magno, il cavaliere Milone D'Anglante e Berta, sorella di Carlo, vagano per terre e mari inesplorati in compagnia di Galerana, un'umile donzella.
Giunti in un porto, i tre decidono di imbarcarsi. Il capitano, che dapprima si mostra disponibile e gentile, si rivelerà presto un pirata. Egli vuole derubare i tre viaggiatori e, invaghitosi di Berta, vuol prenderla per sé. Durante un terribile temporale, il pirata sembra riuscire nel cattivo intento: allontana Milone dalla sua amata e lo abbandona in balia delle onde. Passata la tempesta e liberatasi dalle grinfie del pirata, Berta approda finalmente sulla spiaggia e rivede Galisena, la sua donzella. Le peripezie e lo stato di maternità sfiniscono Berta che a stento riesce a reggersi in piedi. Verrà prontamente aiutata da un pastore che la ospiterà nella grotta in cui vive.

Gli anni passano ed il piccolo Orlandino, figlio di Berta e di Milone, ormai dato per disperso, cresce sano e forte proprio come il padre. Compie nobili gesta e partecipa con successo a una gara nella vicina cittadina di Sutri. È in quell'occasione che, all'interno del palazzo del governatore, conosce lo zio, l'imperatore Carlo Magno che, con la madre e la fidata Galisena, lo conduce nelle terre di Francia dove diventerà un grande cavaliere.

 

Compagnia Franco Cuticchio figlio d'arte. Franco Cuticchio (Termini Imerese, 1964) appartiene ad una storica famiglia di pupari. Franco è attivo sul palcoscenico fin dall’età di cinque anni, quando intraprende il suo lungo apprendistato come vuole la tradizione: dando la voce ad un angioletto. A otto anni ottiene il ruolo di secondo oprante e inizia a seguire assiduamente il padre Girolamo (1933), suo maestro, in tutti i suoi spettacoli. Alla fine del 2019 Franco riapre le porte del teatro di famiglia, acquistato da Girolamo negli anni Ottanta del Novecento e chiuso dopo oltre dieci anni di attività. Oggi collaborano con lui i suoi due figli, Girolamo ed Helenia, e il padre Girolamo in qualità di presidente onorario dell’Associazione. Franco si dedica inoltre alla realizzazione delle strutture e delle macchine sceniche, alla scultura e all’intaglio del legno e alla costruzione delle armature dei pupi. Girolamo si occupa della pittura degli scenari e della realizzazione di nuovi copioni, di cui Franco cura la regia. Helenia realizza secondo le antiche tecniche gli abiti e gli arredamenti di scena. Le mogli di Franco e Girolamo, Francesca Basile e Lavinia Polizzotto, si occupano della programmazione e organizzazione di spettacoli. Ogni membro della famiglia si impegna nella recitazione e nella manovra.

 

 

 

Zona gialla, le visite su prenotazione al Museo Pasqualino

 

Durante la settimana, sarà possibile visitare la collezione del Museo Pasqualino (piazzetta Antonio Pasqualino, 5, Palermo) nel rispetto delle norme anticovid, su prenotazione, chiamando il numero 091/328060, il lunedì dalle 10 alle 14 e, dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18.

 

La rassegna Sicilian Puppets Series è organizzata dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in qualità di soggetto referente della "Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'Opera dei pupi - #OPERADEIPUPI.IT#" ed è finanziata dal Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, Legge 20 febbraio 2006, n. 77 "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella 'lista del patrimonio mondiale', posti sotto tutela dell'UNESCO" - Misure volte al contenimento della diffusione del virus covid-19 e progetto “The Image of Oral Thought". Per un modello di salvaguardia del teatro dell’Opera dei pupi siciliani.

La manifestazione è inoltre organizzata con il contributo di: Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana e Assessorato del Turismo dello sport e dello spettacolo; in collaborazione con: Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici - SIMBDEA, Fondazione Ignazio Buttitta; con il patrocinio di: ICOM Italia e UNIMA.

 

Ufficio Stampa Museo Pasqualino
Alessia Franco

388/3634156

martedì 3 aprile 2018

Dal premio Pulitzer a Teatro Libero: di scena “The Aliens” di Annie Baker.


Due trentenni scansafatiche che parlano di musica e vita sono i protagonisti di The Aliens, di Annie Baker (nella traduzione italiana di Monica Capuani) per la regia di Silvio Peroni, in scena al Teatro Libero di Palermo da giovedì 5 a sabato 7 aprile alle 21.15 per il cartellone della 50esima stagione internazionale.

Una produzione Khora Teatro / Pierfrancesco Pisani – Roma che vedrà in scena Giovanni Arezzo, Francesco Russo e Jacopo Venturiero.

Annie Baker, giovane autrice pluripremiata che nel 2014 ha vinto il premio Pulitzer, è considerata da molti uno dei più freschi e talentuosi drammaturghi di questo decennio: scrive di personaggi realistici che emergono in linee sottili e riflessive con uno stile a “ritmo lento”. In The Aliens 
​sono ​ l’illuminazione e il fumo di una sigaretta a fare l'atmosfera dietro​  i personaggi, ​seduti che guardano il nulla e strimpellano una chitarra, ​che  invita all'introspezione, già filo conduttore della produzione di Baker ​ricca di pause e silenzi.

In The Aliens allora conosciamo Kj e Jasper, poco più, o poco meno, che trentenni. Passano la maggior parte del loro tempo nel retrobottega di un bar, seduti su panchine di plastica e stanno lì, la società non li stimola, ma non sembra che abbiano la sufficiente energia per interagire con essa. Un po’ come fanno con gli altri avventori del Bar: non interagiscono.

Rimangono seduti condividendo tra loro pensieri casuali. Parlano di musica, di filosofia, di Charles Bukowski per esempio. E come Bukowski pensano alla scrittura, all’alcol, alle donne. Kj scarabocchia idee per un libro e poi c’è la passione di entrambi per la musica. Cercano un nome per la Band e, tra le tante chiacchierate, non trovano di meglio che pensare di chiamarla proprio “The Aliens”. Non alieni ma alienati: non vengono da un altro mondo ma non stanno in questo, punto. Nel loro mondo, privato, entra poi Evan, un giovane garzone del Bar: timido, vergine al mondo e alle donne, con quell’aria naif tipica dell’angoscia adolescenziale. E così, i due, decidono di iniziarlo alla vita, non quella di tutti, la loro.

The Aliens è più uno studio sul carattere che un plot-driven racchiuso in un testo delicato dove nessuna parola è sprecata, pieno di meditazione e compassionevole. Un testo che parla di musica, di amicizia, di arte, di amore e di morte.

Biglietti:  16 euro, ridotto 11 euro. Lo spettacolo viene replicato al Teatro Selinus di Castelvetrano domenica 8 aprile alle 17.30.

THE ALIENS
5, 6 e 7 aprile ore 21.15

di Annie Baker
traduzione italiana Monica Capuani
regia Silvio Peroni
con Giovanni Arezzo, Francesco Russo e Jacopo Venturiero
Khora Teatro / Pierfrancesco Pisani – Roma



Ufficio Stampa
Eugenia Nicolosi + 39 370 .1264759
eugenianicolosi@gmail.com
comunicazione@teatroliberopalermo.it

giovedì 29 marzo 2018

Mimmo Cuticchio compie 70 anni. Con i suoi pupi, tra ricordi e spettacoli. Aspettando Roncisvalle.


  



I settant’anni di Mimmo Cuticchio

PALERMO. Per uno che è nato sul tavolaccio di un teatrino, che dormiva con Ippogrifi e maghe, che perse un treno e si ritrovò a Parigi per inseguire il suo sogno; per uno che ancora oggi ritorna in quella viuzza antica che racchiude tutto, teatrino, laboratorio e casa… Mimmo Cuticchio compie settant’anni e li porta con l’allegra baldanza di chi ha ancora parecchio da fare. Definizioni, tante e nessuna: è un“puparo”, tecnicamente, perché si costruisce i suoi pupi; ed è “oprante”, ha una compagnia; e “cuntista”, di saghe cavalleresche e sogni teatrali. Ma soprattutto è colui che ha rimescolato l’antico e vi ha trovato un sapore contemporaneo, riuscendo a non dimenticare il primo ma innovare il secondo. Lo racconta persino in un calendario, 365 giorni per 365 spettacoli, debutti, tournée, premi, laboratori, festival, cunti: soltanto le tappe più importanti di un viaggio straordinario che ha raccolto molto, ma molto di più. Oggi che i suoi spettacoli sono richiesti in tutto il mondo, a pochi giorni dal titolo di “commendatore” giunto dal presidente Mattarella, e dopo una mostra straordinaria di oltre 250 pupi che ha “invaso” il Quirinale… Oggi Mimmo Cuticchio pensa già al suo prossimo progetto: raggiungere Roncisvalle, a piedi, con i pupi, gli allievi, i “saggi”. Lo farà dal 25 al 29 luglio; con un prologo palermitano, dall’8 al 10 giugno al monastero di santa Caterina, per la nuova Macchina dei Sogni; che ha già un sottotitolo, Straziante meravigliosa bellezza del creato“, citazione dal film “Che cosa sono le nuvole” di Pier Paolo Pasolini.

Ma un teatrante festeggia in teatro: ecco che per i suoi settant’anni Mimmo Cuticchio ha voluto mettere insieme un vero e proprio mini cartellone – dal 30 marzo, giorno del compleanno, al 22 aprile - che si srotola tra spettacoli, incontri, presentazioni, un concerto. E una mostra, che è un omaggio sincero non soltanto a chi l’ha preceduto, ma a quelle mani che gli hanno insegnato a forgiare i metalli, sbalzare uno scudo, intagliare una testa, manovrare un pupo.  70 pupi di opranti e pupari” – che si inaugura venerdì 30 marzo alle 18 al laboratorio dei Figli d’Arte Cuticchio,  nel cuore di via Bara all’Olivella; lì resterà dal 3 al 22 aprile, visitabile a ingresso libero dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 – è fatta di settanta teste, settanta corpi, settanta pupi + uno. E quell’uno è il domani, l’anno a venire, lo studio continuo di Mimmo Cuticchio che non si è mai fermato. “Da quando mi sono staccato dal “carro” di mio padre per aprire il mio teatro – ricorda -, con il “mestiere” che piano piano mi sono costruito, ho anche raccolto pupi realizzati da vari opranti, pupari o semplici amatori che testimoniano la differenza stilistica tra un costruttore e l’altro. Greco, Canino, Modica, Bagnasco, Consiglio, Pirrotta, Di Girolamo, Amante, Celano sono i maestri che hanno reso importante un grande tradizione che, fino a pochi anni fa, non considerata Teatro. Ma guardare avanti non vuol dire dimenticare il passato: oggi voglio ricordare gli opranti, i pupari, i cuntisti e i costruttori che non ci sono più. A cui devo il mio mestiere”.

La mano del padre a confronto di quella del figlio: sarà Mimmo Cuticchio a proporre uno dei suoi primissimi lavori, “Orlando conquista le armi”, il 31 marzo e l’1 aprile alle 18,30 al Teatro dei Pupi S. Rosalia; il 18 aprile  - alle 18,30 al laboratorio di via Bara – si presenta il suo video  L’opera dei pupi di Palermo”. Una vera “singolar tenzone” con il figlio Giacomo che invece proporrà altri tre titoli dell’Opra: il 7 e 8 aprile “L’amore mascherato”; il 14 e 15 aprile, “Ruggiero libera Ricciardetto dal rogo”, per chiudere il 21 e 22 aprile con “Primo amore di Ruggiero e Bradamante”. Sempre Giacomo Cuticchio il 9 aprile (alle 17,15 al Politeama) dirigerà in suo ensemble nel concerto “A singolar tenzone” già proposto nei mesi scorsi al Quirinale. Un passo indietro: il 6 aprile un confronto iconografico tra “I pupi di Cuticchio e le marionette dei Colla e figli” ; e il 20 aprile  (alle 18 a Villa Zito) la presentazione del libro “Alle armi cavalieri” pubblicato da Donzelli, che racchiude la memoria del puparo. Per gli spettacoli: biglietti 10 e 5 euro.
           

Ufficio stampa: Simonetta Trovato | 
333.5289457 | 
simonettatrovato@libero.it


IL PROGRAMMA
30 marzo | ore 18 | Laboratorio via Bara all’Olivella 48
MOSTRA  70 pupi di opranti e pupari
 3 > 22 aprile | martedì - domenica ore 10/13, 16/19. ingresso libero

31 marzo - 1 aprile | ore 18,30 - Teatro dei Pupi S. Rosalia
Orlando conquista le armi
diretto da Mimmo Cuticchio

6 aprile | ore 18,30 - Laboratorio via Bara all’Olivella 48
I pupi di Cuticchio e le marionette della Compagnia Carlo Colla e figli

 7-8 aprile | ore 18,30 –
L’amore mascherato
diretto da Giacomo Cuticchio

9 aprile | ore 17,15 - Teatro Politeama
Cunto/Concerto A singolar tenzone
Giacomo Cuticchio Ensemble

14-15 aprile | ore 18,30 - Teatro dei Pupi S. Rosalia
Ruggiero libera Ricciardetto dal rogo

18 aprile | ore 18,30 - Laboratorio via Bara all’Olivella 48
Presentazione del video L’Opera dei Pupi di Palermo
regia di Mimmo Cuticchio

20 aprile | ore 18,00 - Villa Zito
Presentazione del libro Alle armi cavalieri Donzelli Editore

21-22 aprile | ore 18,30 - Teatro dei Pupi S. Rosalia
Primo amore di Ruggiero e Bradamante
diretto da Giacomo Cuticchio

Direzione artistica Mimmo Cuticchio
Mostra a cura di Associazione Figli d’Arte Cuticchio
restauro pupi Nino Cuticchio
disegno luci Marcello D’Agostino
collaboratori Heidi Mancino e Mimma Giordano
Compagnia Figli d’Arte Cuticchio: opranti Mimmo e Giacomo Cuticchio | maniante Tania Giordano - aiutante di palcoscenco Giuseppe Airò 
al piano a cilindro Sabrina Ruggieri
ufficio stampa Simonetta Trovato  
grafica Mela Dell’Erba
organizzazione Elisa Puleo

domenica 5 novembre 2017

"La bottega degli errori". Lo spettacolo "instabile" di teatroterapia con utenti psichiatrici.


"In natura non c'è niente di inutile. Nemmeno l'inutilità stessa"

E' questo lo slogan che anima le attività della "Compagnia instabile", il gruppo di teatroterapia che dal 2011 realizza attività laboratoriali e teatrali con utenti psichiatrici in collaborazione con la ASP di Palermo e con le Comunità terapeutiche assistite, il tutto coordinato dai volontari delle associazioni "Pensiamo In Positivo" e "MenteLibera".


Lo spettacolo "La Bottega degli errori" chiuderà domani il progetto realizzato nel corso degli ultimi mesi con alcuni utenti psichiatrici del mod. 5 del Dipartimento di Salute Mentale APS 6.



Gli utenti ed i volotari hanno anche realizzato le scenografie ed i costumi, all'interno del laboratorio REES (Recupero Equo Solidale Sociale).


Lo spettacolo, con ingresso libero, è allestito al
Teatro Orione di via Don Orione
il 5 novembre alle ore 17.30


Per informazioni:
pensiamoinpositivopa@gmail.com o 3208603911



Sinossi

Una vecchia ed impolverata Bottega contiene una quantità indescrivibile di oggetti acquistati dal generoso proprietario oramai rassegnato alla logica del mercato.

Una sfilza di venditori entrano nella Bottega proponendo affari per lo più inutili dal momento che il proprietario è sempre disposto ad accogliere ogni tipo di materiale.
Il materiale che si accumula in una catasta, che diventa sempre più informe, è la dimostrazione di come gli errori crescono senza che se ne prenda rimedio. Ma che errori sono questi? Gli errori di un acquisto compulsivo, irrefrenabile che cela il desiderio inconscio di trovare in ogni oggetto una parte di se, della propria, memoria, della propria vita.

domenica 11 dicembre 2016

[Sicilia Stampa] Odisseo arriving alone.106 minori stranieri impegnati in attività teatrali, culturali, sociali.



I giovani immigrati di Palermo sfidano Odisseo
A partire dal 16 dicembre
7 giorni di mostre, musica, libri, teatro, fotografia, letteratura
al Complesso Universitario di S. Antonino

Centosei giovani migranti arrivati da soli in Italia, ventotto scuole, associazioni artistiche e di volontariato, il Comune di Palermo, cinquantadue relatori, quattro libri, una performance teatrale, centinaia di disegni, foto, pitture, installazioni audiovisive e tableau vivent ... ÈOdisseo arriving alone”, dal 16 al 22 dicembre al Complesso universitario S. Antonino, rassegna dal mondo delle migrazioni organizzata dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri (ItaStra) dell’Università di Palermo. La rassegna è il prodotto delle diverse attività formative, artistiche, scientifiche della Scuola ItaStra, riunite intorno alle parole d’ordine “inclusione è/e partecipazione”. “Tutto quanto c’è in ‘Odisseo arriving alone’, spiega la direttrice Mari D’Agostino- è il risultato di anni di impegno nel territorio insieme a tanti soggetti diversi e all’incontro nelle aule fra immigrati e studenti universitari di tutto il mondo, in ultimo, di un laboratorio di narrazione di quattro mesi, iniziato a giugno, sui testi del poema omerico, a cui hanno partecipato un centinaio di minori stranieri non accompagnati appena giunti al porto di Palermo, insieme ad altri giovani italiani e stranieri, sei mediatori e docenti della Scuola”. Il viaggio di Odisseo, tradotto in tante lingue africane, si è sovrapposto e intrecciato al racconto per immagini e parole di chi era appena approdato nelle coste siciliane. Insieme a loro due artisti, Gaetano Cipolla e Igor Scalisi Palminteri, con le loro competenze e la loro passione hanno indicato e rese possibili nuove forme del comunicare, oltre la lingua scritta e parlata.

Il percorso espositivo
Elemento centrale della rassegna e punto di orientamento di tutto il programma è la mostra/esposizione, aperta al pubblico tutti i giorni (16-22 dicembre) dalle ore 9 alle 21, che si snoda in diverse stazioni, lungo sale e i corridoi del Complesso Universitario di S. Antonino, curata dalla associazione Nuvole Incontri d’Arte .
L’inaugurazione è prevista il 16 dicembre alle 18.30 con la partecipazione di tutte le rappresentanze istituzionali e delle associazioni coinvolte nel progetto. Nel corso dell’inaugurazione sarà presentato il libro che racconta con immagini e parole l’intero percorso del laboratorio e la struttura e il significato dell’esposizione e che dà il titolo alla manifestazione: “Odisseo arriving alone”.
L’esposizione si apre proprio con i manufatti realizzati dai giovani immigrati, dipinti e scritte cuciti con filo di lana nella iuta e fissati su telai. “I telai ci parlano di oggetti, stati d’animo, case trovate e case lasciate, ci invitano a instaurare un rapporto empatico con chi li ha creati”, spiega Gaetano Cipolla direttore artistico dell’esposizione.
Protagonisti della tappa successiva sono i ritratti fotografici di giovani e giovane immigrate compagni di viaggio di ItaStra  in questi anni: istantanee carnificate che esprimono, attraverso le esposizioni di luce tra chiaro e scuro, le esperienze di migrazione incise nei volti.
Ancora i volti sono i protagonisti della tappa seguente. Disegnati dai partecipanti al laboratorio che hanno risposto all’input “Chi ti aspetta a casa”, sono volti di padri, madri, fratelli, segnati dall’ansia dell’attesa ma anche dalla luce della speranza del ritorno.
Altra tappa sono i volti realizzati ancora da Gaetano Cipolla che raffigurano, in un gioco di specchi rifrangenti, i giovani immigrati.
Infine, i mediatori, cinque ragazzi e una ragazza, studenti ItaStra adesso al liceo o nel mondo del lavoro, nell’ulteriore tappa diventano sei personaggi dell’Odissea grazie ai pennelli e ai colori di Igor Scalisi Palminteri: “Si tratta di sei tableau vivent che integrano i canali visivo e uditivo. Infatti –dichiara l’artista- le effigi dei mediatori linguistici nelle sembianze di Penelope, Polifemo, Alcinoo … sono avvolte dalle narrazioni in lingua madre degli episodi centrali dell’Odissea”. Intanto, sei monitor diffondono immagini, suoni e parole, patrimonio dell’archivio multimediale di ItaStra Storie della lunga distanza.

La performance teatrale
Il cieco che ci apre gli occhi, per la regia di Yousif Latif Jaralla, sarà rappresentata dal 16 al 22 dicembre in diverse repliche giornaliere. Interpreti Diawara Bandiogou, Amodou Diallo (entrambi mediatori del laboratorio di narrazione) e gli studenti del Liceo classico Vittorio Emanuele II.
Attorno alla cecità del più grande naufrago della cultura occidentale, ruoterà una parte del percorso. La performance sollecita gli attori, ma anche gli spettatori, a sfruttare i vantaggi cognitivi ed espressivi della privazione della vista, uno dei sensi principali attraverso i quali percepiamo la realtà
Il lavoro mette in scena un episodio dell'Odisseo di Omero, la discesa nel ragno degli inferi, trattato qui come metafora di tutti i naufragi, di tutti i viaggi senza ritorno. Odisseo e Achille incarnano la tragedia di qualsiasi ragazzo africano che compie le fatiche di un lungo viaggio per poi finire nel fondo di un mare. Il lavoro è una sovrapposizione di lingue, di suoni, di testi omerici e di diari di viaggio.

I convegni e i dibattiti
Cinquantadue relatori discutono di inclusione linguistica in diversi settori specifici: percorsi di formazione, pratiche di rete, volontariato sociale, tirocinio, tutorato, ma anche arte e letteratura. Primo incontro in calendario, il 16 dicembre alle ore 10, la presentazione di “Ponti di parole. Percorso integrato di lingua italiana per apprendenti adulti dai più bassi livelli di scolarità”, volume e materiale didattico audio-video in rete, realizzato dal gruppo di ricerca ItaStra per insegnare l’italiano a chi giunge in Italia analfabeta o semianalfabeta.  Nel pomeriggio Benedetta Tobagi dialoga con gli insegnanti a partire dal suo “La scuola salvata dai bambini”, libro di grande successo uscito quest’anno.
Il pomeriggio del 17 dicembre è dedicato a letteratura e immigrazione con la presentazione di “Echi da Echi. Dialoghi letterari sulle migrazioni per accorciare le distanze”, antologia con testi di 21 scrittori e poeti che si sono ispirati a “Echi della lunga distanza”, performance teatrale con in scena minori stranieri non accompagnati presentata lo scorso dicembre al Teatro Biondo di Palermo per la regia di Yousif Latif Jaralla.
 La rassegna prosegue con incontri dedicati a Alternanza scuola-lavoro a ItaStra (19 dicembre, mattina), la nuova figura di tutor per i minori stranieri non accompagnati e il ruolo dei tirocini universitari (20 dicembre), pratiche di rete fra scuola e strada (21 dicembre). Il pomeriggio del 19 dicembre la Scuola ItaStra presenta i propri percorsi alta formazione post-laurea per l’insegnamento dell’italiano a stranieri. Un’occasione per fare il punto dopo 5 anni dell’istituzione del Master in Teoria, progettazione e didattica dell’italiano lingua seconda e straniera, e per presentare un nuovo progetto: i corsi di perfezionamento il primo dei quali partirà nei primi del 2017.
La rassegna segna i dieci anni di vita di ItaStra, ponte verso l’esterno, per favorire nello stesso tempo i processi di internazionalizzazione dell’Ateneo e l’accoglienza e l’inclusione di chi sta arrivando in Europa per cercare una nuova possibilità per se stesso e per i suoi cari. Queste due direttrici di marcia camminano da sempre insieme nei corsi di lingua italiana, nei tanti laboratori, nella quotidiana esperienza che tanti giovani vivono a S. Antonino.
Tutto quanto il ricavato delle vendite del libro Odisseo arriving alone sarà utilizzato per continuare il percorso fin qui intrapreso, e in particolare per i corsi di alfabeto e lingua per giovani e adulti che arrivano in Italia senza alcuna forma di scolarizzazione, i più esposti allo sfruttamento, anche sessuale, e all’inserimento in circuiti criminali.

Fonte:
ItaStra Comunicazione - 0912386961










martedì 29 marzo 2016

Arte e inclusione. A Brancaccio "Cose da Pazzi", spettacolo teatrale accessibile.

Il Brancaccio di Palermo (via San Ciro, 15) ospiterà Venerdì 1 Aprile 2016 ore 21:30 lo spettacolo "Cose da pazzi", realizzato dall'associazione "Giovani nell'arte". Lo spettacolo ha la particolarità di essere interamente "accessibile". Sarà infatti interamente fruibile da parte del pubblico sordo, attraverso l'interpretazione in lingua dei segni italiana (LIS) e la presenza di sopratitoli in lingua italiana. “Cose da pazzi” ha visto un coinvolgimento attivo da parte dei giovani, anche sordi, e mira a risvegliare in essi e nel pubblico di ogni età un rinnovato interesse per il teatro e per la cultura in generale. Il genere adottato è la tragicommedia, che tratta temi dal denso valore sociale in un’altalena di emozioni suscitate nel pubblico, che sarà coinvolto non solo emotivamente, ma anche attivamente. Il progetto porta avanti vari temi, ma centralmente quello dell’abbattimento dello stigma sociale della malattia psichiatrica attraverso la condivisione empatica che annulla qualsiasi barriera dettata dalla paura o dall’ignoranza, mirando così ad agire sulla coscienza civile e tendendo a creare una condizione territoriale favorevole ad iniziative che includano le persone in un clima di ascolto e di accoglienza. Un altro tema di grande rilevanza è la promozione della donazione d’organi, strumento indispensabile per dare una nuova possibilità a chi aspetta un trapianto, spingendo il pubblico alla riflessione riguardante la donazione, argomento forse poco affrontato nel dibattito pubblico del territorio. Il progetto stesso vede tra gli attori un ragazzo sordo che si è perfettamente integrato nel ruolo attoriale, esperienza formativa per lui, come per il gruppo. Associazione O. D. V. Giovani nell'Arte via Camillo Randazzo n. 22 90141 PALERMO lyra91@hotmail.it

venerdì 11 dicembre 2015

Il Caffè della Sicilia - Teatro Massimo 16 dicembre ore 18.00.

Gent.me/i
abbiamo il piacere di invitarVi all’evento “Il caffè della Sicilia” che si terrà mercoledì 16 p.v. alle 18.00 presso il Teatro Massimo di Palermo.
Nella suggestiva cornice della Sala Onu verrà raccontato l’intenso viaggio tra gusto, storia e tradizione vissuto dall’azienda Morettino in occasione di Expo.
Insieme celebreremo una straordinaria esperienza di identità sociale, storica e culturale con il territorio.
Intervengono: Leoluca Orlando, Giovanna Marano, Francesco Giambrone, Arturo Morettino, Gaetano Basile, Antonio Cappadonia
Cordiali Saluti

mercoledì 2 dicembre 2015

I giovani migranti in scena al Teatro Biondo di Palermo con ECHI DELLA LUNGA DISTANZA.


3 dicembre 2015 -  ore 17
Il debutto dei minori stranieri di Itastra
al Teatro Biondo con
“Echi della lunga distanza”

I minori stranieri non accompagnati, giunti in Italia senza genitori e che seguono gratuitamente i corsi di lingua e cultura italiana della Scuola di Lingua italiana per Stranieri ItaStra dell'Università di Palermo, debuttano con un'opera teatrale che narra le loro esperienze, spesso difficili e drammatiche, vissute per raggiungere le coste del Vecchio Continente. 

In platea anche più di 20 scrittori che dopo lo spettacolo, a partire dalle suggestioni provate durante la performance, creeranno un testo sul tema dell'immigrazione. Tutti i lavori saranno raccolti in un'antologia curata dalla Scuola. 

Saranno i giovani migranti che seguono i corsi di italiano presso la Scuola di lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo (ItaStra) a inaugurare, il prossimo 3 dicembre, l’anno accademico del dottorato in “Studi letterari, filologico-linguistici e storico culturali” del Dipartimento di Scienze Umanistiche.

In continuità con la linea culturale del dottorato e di tutto l’Ateneo, che mira a promuovere un’idea di cittadinanza basata sull’apertura culturale e sull’inclusione linguistica, il palcoscenico del teatro Biondo darà voce agli “Echi della lunga distanza”, spettacolo ideato dal regista e narratore iracheno Yousif Latif Jaralla, che racconta storie di ragazzi che hanno attraversato il Mediterraneo per sfuggire alla guerra, alle persecuzioni, alla fame.


Seguiranno gli interventi di Tullio Telmon, linguista e dialettologo, e Franco Lorenzoni, maestro che ha fondato Casa-laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa e di ricerca sui temi ecologici, scientifici, interculturali e di inclusione.
I due ospiti introdurranno il momento centrale del pomeriggio: la consegna al professore Giovanni Ruffino, decano della scuola di linguistica italiana dell’università di Palermo e presidente del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, della medaglia di “Benemerito dell'Ateneo di Palermo”.

In “Echi della lunga distanza” gli spettatori potranno scoprire il sogno di Maris: aprire in Italia un negozio tutto suo, così da poter portare anche nel Vecchio Continente la madre, lasciata al di là delle coste della Libia. Ma rivivranno anche il ricordo drammatico di una traversata di otto giorni trascorsi ad urlare, “perché si sperava che dietro quel buio e dietro quel nulla in tumulto, ci fosse qualcuno. E due donne annegavano. Un uomo urlava, guardava quei corpi, si batteva le mani”.

Con lo spettacolo e l'inaugurazione del dottorato, l'Università si apre alla città – dice il coordinatore del Dottorato Mari D'Agostino – e sul palco non ci saranno solo i minori: insieme a loro ci sarà un popolo di cinquanta migranti che ascolterà, insieme al pubblico in sala, le storie dei loro figli, fratelli, amici”.

L'Africa salirà sul palco – continua il regista Jaralla – e accompagneremo gli spettatori in un viaggio nell'habitat originale, nei paesi di provenienza dei nostri giovani attori e dei protagonisti delle storie. Perché le narrazioni saranno esclusivamente nella lingua madre dei ragazzi”.

Sullo schermo, in contemporanea, verranno proiettate le frasi in lingua italiana accompagnate dalle foto di Antonio Gervasi. Una raccolta di immagini che testimoniano la nuova vita dei giovani migranti a Palermo e nelle aule della Scuola di italiano dell’Ateneo.

Nella platea del Tatro Biondo prenderanno posto anche più di venti scrittori, invitati da ItaStra ad assistere allo spettacolo. Alla fine, a partire dalle suggestioni e dalle emozioni provate durante la performance, creeranno un testo sul tema dell'immigrazione. Tutti i lavori saranno raccolti in un'antologia curata dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università. In questo modo, daranno il loro contributo per non far perdere quelle storie vere e drammatiche.

Nel corso della manifestazione saranno anche consegnati gli attestati Cils (Certificazione di Italiano come lingua straniera) alle donne migranti del progetto Fei "I Saperi dell'Inclusione", che hanno superato brillantemente l'esame dopo aver seguito i corsi di lingua e cultura italiana di ItaStra. Attestati anche per i minori da tempo inseriti nei processi di inclusione linguistica della Scuola.
Infine, alle comunità che accolgono i giovani migranti saranno consegnati 25 computer messi a disposizione da Unicredit.

I computer saranno donati grazie all'interesse dimostrato dal prof. Rosario Sorbello, che ha fatto da tramite tra l'Università di Palermo e la banca per chiedere che alcuni pc ormai non più utilizzati venissero rimessi a nuovo e donati ai ragazzi. “In questo modo – spiega Sorbello, docente di Ingegneria – abbiamo realizzato un'azione volta all'integrazione e a basso costo. La banca non ha dovuto sostenere delle spese per dismettere i pc e, dall'altra parte, i ragazzi avranno degli strumenti per crescere. Tutto questo a costo zero. L'iniziativa era nata durante il mandato del rettore Lagalla. Lo scorso dicembre, infatti, grazie ad alcuni studenti dell'ateneno, avevamo rimesso a nuovo due pc dismessi dell'Università per donarli ad un carcere minorile. Adesso abbiamo chiesto il supporto di Unicredit. Il prossimo passo sarà rimettere a nuovo altri pc dell'ateneo, sempre con il supporto degli studenti, per continuare a donare in nome dell'integrazione. Il nuovo rettore, Fabrizio Micari, è soddisfatto di questa iniziativa”. 

martedì 10 novembre 2015

I giovani migranti inaugurano al teatro Biondo l’anno accademico del dottorato UNIPA in “Studi letterari, filologico-linguistici e storico-culturali”.

10 nov. 2015

Ascoltare -  La città, i nuovi venuti, i bambini, i Maestri

I giovani migranti inaugurano al teatro Biondo l’anno accademico
del dottorato UNIPA in
“Studi letterari, filologico-linguistici e storico-culturali”


Saranno i giovani migranti che seguono i corsi di italiano presso la Scuola di lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo (ItaStra) a inaugurare, il prossimo 3 dicembre, l’anno accademico del dottorato in “Studi letterari, filologico-linguistici e storico culturali” del Dipartimento di Scienze Umanistiche.

In continuità con la linea culturale del dottorato e di tutto l’Ateneo, che mira a promuovere un’idea di cittadinanza basata sull’apertura culturale e sull’inclusione linguistica, il palcoscenico del teatro Biondo darà voce agli “Echi della lunga distanza”, spettacolo ideato dal regista e narratore iracheno Yousif Latif Jaralla, che racconta storie di ragazzi che hanno attraversato il Mediterraneo per sfuggire alla guerra, alle persecuzioni, alla fame.  

Seguiranno gli interventi di Tullio Telmon, linguista e dialettologo, e Franco Lorenzoni, maestro che ha fondato Casa-laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa e di ricerca sui temi ecologici, scientifici, interculturali e di inclusione.
I due ospiti introdurranno il momento centrale del pomeriggio: la consegna al professore Giovanni Ruffino, decano della scuola di linguistica italiana dell’università di Palermo e presidente del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, della medaglia di “Benemerito dell'Ateneo di Palermo”.

In “Echi della lunga distanza” gli spettatori potranno scoprire il sogno di Maris: aprire in Italia un negozio tutto suo, così da poter portare anche nel Vecchio Continente la madre, lasciata al di là delle coste della Libia. Ma rivivranno anche il ricordo drammatico di una traversata di otto giorni trascorsi ad urlare, “perché si sperava che dietro quel buio e dietro quel nulla in tumulto, ci fosse qualcuno. E due donne annegavano. Un uomo urlava, guardava quei corpi, si batteva le mani”.

“Con lo spettacolo e l'inaugurazione del dottorato, l'Università si apre alla città – dice il coordinatore del Dottorato Mari D'Agostino – e sul palco non ci saranno solo i minori: insieme a loro ci sarà un popolo di cinquanta migranti che ascolterà, insieme al pubblico in sala, le storie dei loro figli, fratelli, amici”.
L'Africa salirà sul palco – continua il regista Jaralla – e accompagneremo gli spettatori in un viaggio nell'habitat originale, nei paesi di provenienza dei nostri giovani attori e dei protagonisti delle storie. Perché le narrazioni saranno esclusivamente nella lingua madre dei ragazzi”.

Sullo schermo, in contemporanea, verranno proiettate le frasi in lingua italiana accompagnate dalle foto di Antonio Gervasi. Una raccolta di immagini che testimoniano la nuova vita dei giovani migranti a Palermo e nelle aule della Scuola di italiano dell’Ateneo.

Nel corso della manifestazione saranno anche consegnati gli attestati Cils (Certificazione di Italiano come lingua straniera) alle donne migranti del progetto Fei "I Saperi dell'Inclusione", che hanno superato brillantemente l'esame dopo aver seguito i corsi di lingua e cultura italiana di ItaStra. Attestati anche per i minori da tempo inseriti nei processi di inclusione linguistica della Scuola.

Infine, alle comunità che accolgono i giovani migranti saranno consegnati 25 computer messi a disposizione da Unicredit.


domenica 23 agosto 2015

Inclusione sociale. A Cinisi l'arte rompe le barriere dell'handicap.

23 agosto 2015.

ComunicART, l’arte che rompe le barriere.
Si sono concluse oggi le attività dello scambio internazionale ComunicART, organizzato a Cinisi presso l'ecovillaggio "Ciuri di campo" dall'associazione InformaGiovani. 28 ragazzi e ragazze sordi e udenti di Armenia, Italia, Macedonia e Polonia si sono dati appuntamento per sperimentare l'uso dell'arte e dell'espressione non verbale come strumento di comunicazione. Durante gli ultimi 10 giorni hanno realizzato laboratori di teatro, di musica, di fumetto e di video, organizzando una performance a conclusione del progetto. Non è mancato ovviamente il contatto con il territorio ed una parte di studio sulla realtà locale, a partire dalla storia di Peppino Impastato, con la visita alla "Casa memoria" e con incontri con i rappresentanti di alcune cooperative che gestiscono terreni confiscati alla mafia. Il progetto, che è stato supportato dall'Agenzia Nazionale per i Giovani con il programma comunitario Erasmus Plus, ha permesso a tutti i ragazzi udenti coinvolti di apprendere le basi della lingua dei segni del proprio paese, vedendo i ragazzi e le ragazze sorde nella veste di "insegnanti". Per maggiori informazioni si può contattare Monica Valenti, coordinatrice del progetto, al numero 320.8585168.

venerdì 17 luglio 2015

"Ballo! Taranta d'amore", 6 agosto alle 21.30 al Teatro di Verdura.

17 luglio 2015.
Un grande appuntamento con la musica popolare italiana il 6 agosto alle 21.30 al Teatro di Verdura, a Palermo. "Ballo! Taranta d'amore" sarà una grande festa-concerto di saltarelli, pizziche, tammurriate e tarantelli con Ambrogio Sparagna, l'Orchestra popolare italiana e il Coro di voci bianche del Teatro Massimo. Il Teatro Massimo è il primo teatro lirico italiano a produrre un progetto di valorizzazione e diffusione della musica popolare. Una musica che ha le sue radici proprio in Sicilia con Giuseppe Pitrè all'inizio del Novecento, e che costituisce uno straordinario patrimonio culturale. "Recuperare questi testi, tirarli fuori dagli archivi, musicarli secondo le regole tradizionali - dice Sparagna - farne di nuovo musica vissuta e suonata significa riappropriarsi delle nostre radici". Sparagna dal 2004 al 2006 è stato maestro concertatore del Festival la Notte della Taranta dove ha fondato una grande orchestra di sessanta elementi composta da strumenti popolari con la quale ha dato vita a spettacoli cui hanno partecipato in qualità di ospiti anche Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Piero Pelù, Francesco Di Giacomo, Giovanni Lindo Ferretti, Peppe Servillo e tanti altri. “Anche Palermo con Sparagna e il nostro coro di bambini – dice il direttore artistico del Teatro Massimo, Oscar Pizzo - entra a pieno titolo nelle coinvolgenti feste di ballo dedicate alle danze del meridione d'Italia con particolare riferimento alla tradizionale Pizzica e alla quanto mai attuale Taranta”.

giovedì 18 agosto 2011

Teatro, ad Erice alla scoperta del corpo.

Erice (Tp) - (Fonte: Dalla rete)
18 Agosto 2011.

Erice (Tp). Se il corpo potesse parlare cosa racconterebbe di noi? Da un’accurata riflessione sulla corporeità e dall’esigenza di raccontarne la sua valenza soggettiva e comunicativa nasce lo spettacolo “Prendo il corpo in parola”, duo di musica e danza contemporanea liberamente tratto dall’omonimo libro di poesie di Francesca Guajana, presentato dalla Compagnia Omonia, di e con Silvia Giuffrè. Macchina straordinaria, carico di ricordi, segreti e suoni, il corpo ha memoria di sé e del suo passato e ogni suo dire è racconto di un’emozione. Potrete assistere allo spettacolo sabato 20 al Teatro Gebel Hamed di Erice, ore 20.30. Info: http://www.veneredargento.it/

Fonte:
  1. http://www.siciliaweekend.info/.

venerdì 4 febbraio 2011

News dalla Provincia di Agrigento.


 4 Febbraio 2011.

Mafia: Lumia (Pd), Ad Agrigento Consorzio Asi tratta con impresa boss.
Libero-News.it
(Adnkronos) - "Ad Agrigento, nella provincia a piu' alta densita' mafiosa, il presidente del Consorzio Asi sceglie la strada della trattativa privata ...[Per saperne di più...]
Riapre la discarica, ma solo per Agrigento.
Agrigento Notizie
La discarica di Siculiana da domattina sarà aperta agli autocompattatori provenienti da Agrigento. L'accordo è stato raggiunto in serata tra il sindaco e la ...[Per saperne di più...]
Francesco Buzzurro & Antonella Ruggiero, una coppia virtuosa in ...
Blogosfere (Blog)
Da non perdere l'esibizione di Francesco Buzzurro & Antonella Ruggiero in concerto ad Agrigento il 7 febbraio. Il Teatro Pirandello di Agrigento ospiterà la ...[Per saperne di più...]
Arrivano i fondi per i pescatori.
Agrigento Notizie
Sono già in fase di erogazione i contributi ai pescatori della provincia di Agrigento, si tratta di contributi economici a fondo perduto, assegnati dal ...[Per saperne di più...]
Agrigento, altro crollo senza conseguenze.
AgrigentoWeb.it
Questa volta, la zona interessata è quella compresa tra la via Esseneto e la via Manzoni. Lì, una casa disabitata si è letteralmente sbriciolata, ...[Per saperne di più...]
Le tasse più strane che si pagano in Italia.
Borsa Italiana
La tassa sui ballatoi: riesumata dal Comune di Agrigento nel 2008 va pagata dai condomini che abbiano ballatoi rivolti sulla strada pubblica. ...[Per saperne di più...]

sabato 10 aprile 2010

TEATRO: AL LIBERO INCONTROAZIONE DI PALERMO DOMENICA VA IN SCENA "STORIE PER UNA BUONA NOTTE".

Teatro Libero Incontroazione - Salita Partanna 4, Palermo
Tel. 091-6174040
Domenica 11 aprile
info@teatroliberopalermo.it - www.teatroliberopalermo.it

10 Aprile 2010.

Filippo, Ahmed, Anna. Tre bambini annoiati in una fredda stanza d’ospedale. Un’infermiera con i capelli azzurri che nasconde un sorprendente segreto. Uno sciacquone che, grazie ad una formula magica, apre un passaggio per mondi e regni incantati. In un antico villaggio, il conte Malandrone sfida ogni giorno i suoi abitanti a fare scommesse che, con l’inganno, vince tutte. Nel regno di Ceronia, una regina dispettosa invita i suoi sudditi a raggiungere il suo trono per poter esprimere un desiderio ma, un pavimento scivolosissimo, impedisce loro di avvicinarsi. In un bosco buio e fitto una strega dalla boccaccia larga e dal linguaggio incomprensibile, cerca bambini paffutelli da poter mangiare. Per saperne di più..

domenica 7 febbraio 2010

TEATRO: Al teatro libero Incontroazione va in scena " IL LUPO E L'AGNELLO".

TEATRO LIBERO INCONTROAZIONE
Teatro stabile d’innovazione della Sicilia

Salita Partanna, 4 (Piazza Marina)
90133 Palermo
Tel +39 091 617 4040 - Fax +39 091617 3712

Domenica 7 febbraio 2010

In questo spettacolo vengono riprese le più affascinanti e amate favole della nostra tradizione: il lupo che si inventa qualsiasi motivo pur di divorarsi il povero agnellino; quella della cicala fannullona che canta e si diverte e della formica laboriosa e previdente.
7 febbraio (domenicale) dal 8 febbraio al 9 febbraio (mattutina)


Per saperne di più.....

venerdì 20 novembre 2009

ISTAT: CINEMA RESTA PREFERITO TRA I DIVERTIMENTI FUORI CASA.

(ASCA) - Roma, 20 nov - Nel 2009 quasi due terzi della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa (68,6% uomini e 61% donne). Il cinema si conferma in cima alle preferenze: infatti, quasi una persona su due e' andata almeno una volta a vedere un film in sala. E' quanto emerge dall'Annuario statistico italiano che e' stato diffuso oggi dall' Istat.

Nella graduatoria seguono le visite a musei e mostre (28,8%), gli spettacoli sportivi (26,7%), la frequentazione di discoteche e balere (22,6%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,9%), il teatro (21,5%), gli altri concerti di musica (20,5%) e, all'ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 10,1% della popolazione.

Il teatro e' l'unica attivita' fuori casa, fra quelle considerate, in cui la partecipazione femminile e' maggiore rispetto a quella maschile (23,5% delle donne contro il 19,4% degli uomini). Guardare la televisione e' un'abitudine consolidata per il 93,6% della popolazione di 3 anni e piu', mentre il 58,5% ascolta la radio tutti i giorni.

res-rus/cam/alf

(Asca)

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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.