L'isola di Mozia. |
ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.
mercoledì 15 aprile 2015
L’Associazione SiciliAntica organizza una visita guidata all’isola di Mozia.
Nell’ambito
del Corso di Archeologia Fenicio-Punica l’Associazione SiciliAntica organizza
per Domenica 19 aprile 2015 una visita guidata all’isola di Mozia e al Museo
Archeologico Baglio Anselmi di Marsala. Dopo l’arrivo all’imbarcadero,
è previsto il traghettamento e l’approdo nell’isoletta di Mozia. Si inizia con
la visita agli scavi, che permette di
scoprire i resti della città fenicia, lungo il percorso si incontrano ancora
resti delle torri, in particolare la torre orientale con la scalinata di
accesso e la Porta Nord: delle due che consentivano l’accesso alla città era la
principale ed è la meglio conservata. Alle spalle della porta si può ancora
notare parte del lastricato della strada principale della cittadina, con i
segni delle ruote lasciate dai carri. Verso il mare invece si delinea la strada
lastricata che congiunge Mozia alla terraferma e che si trova appena sotto il
pelo dell’acqua. Visita guidata della Necropoli: una serie di pietre tombali e di urne
caratterizzano la necropoli arcaica ad incinerazione, del Tophet, un
santuario a cielo aperto ove venivano deposti i vasi contenenti i resti dei
sacrifici umani, del Cothon,un
piccolo bacino artificiale di forma rettangolare collegato al mare aperto da un
canale e alla Casa dei Mosaici,
chiamata così per la presenza di due bei mosaici in ciottoli bianchi e neri,
raffiguranti un grifo alato che insegue una cerva ed un leone che assale un
toro. Infine visita al Museo dove
sono esposti oggetti rinvenuti sull’isola stessa, a Lilibeo (Marsala) e nella
necropoli di Birgi, sul litorale di fronte a Mozia. La collezione di sculture
comprende statuette di divinità madri, testine di terra cotta d’influenza greca
ed il superbo Efebo dl Mozia, figura nobile dal portamento fiero e dalla lunga
veste a piegoline di sicuro influsso greco. Situata alle spalle del museo si
trova la Casa delle Anfore che deve il
suo nome al rinvenimento di un considerevole numero di anfore.
venerdì 27 marzo 2015
Si parla di ceramica e artigianato fenicio al Corso organizzato da SiciliAntica.
Statuetta di terracotta fenicia. |
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Fonte:
venerdì 20 marzo 2015
Termini Imerese, si parla del centro fenicio di Mozia al Corso organizzato da SiciliAntica.
20 marzo 2015. Nuova lezione al Corso di Archeologia Fenicio-Punica organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con il Parco Archeologico di Himera e il Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo.
Sabato 21 marzo alle ore 16,30, dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica, si terrà la terza lezione dal titolo “I centri fenici della Sicilia: Mozia”. Relatore sarà Vincenzo Tusa, Archeologo dell’Università di Cagliari. Il Corso prevede dieci lezioni che affrontano i diversi aspetti della presenza dei Fenici in Sicilia: dalla ceramica all’artigianato, dalla lingua alla scrittura e ancora le navi costruite e i porti realizzati fino alla monetazione punica. Inoltre previste visite guidate ai più famosi centri fenici della Sicilia: Mozia, Palermo e Solunto. Le lezioni si terranno presso l’auditorium del Liceo scientifico “N. Palmeri” a Termini Imerese. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 - Termini Imerese Tel. 091 8112571 - 346 8241076 E-mail: terminiimerese@siciliantica.it.
giovedì 5 marzo 2015
SICILIANTICA. Inizia il Corso di Archeologia Fenicio-Punica a Termini Imerese.
05 marzo 2015.
Frammento di anfora punica con segno di Tanit |
Termini Imerese, inizia il Corso di Archeologia Fenicio-Punica
Inizia sabato 7 marzo 2015 alle ore 16,30 il Corso di Archeologia Fenicio-Punica organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con il Parco Archeologico di Himera e con il Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo. Dopo la presentazione di Anna Rita Zappulla, Dirigente scolastico del Liceo “N. Palmeri”, di Francesca Spatafora, Direttrice del Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo, di Agata Villa, Direttrice del Parco Archeologico di Himera e di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica, si terrà la prima lezione dal titolo: “I Fenici tra Oriente e Occidente”. La relazione sarà tenuta da Gioacchino Falsone, Docente di Archeologia Fenicio-Punica presso l’Università di Palermo. Gli incontri si terranno presso l’auditorium del Liceo scientifico “N. Palmeri” a Termini Imerese.
Il Corso prevede dieci lezioni che affrontano i diversi aspetti della presenza dei Fenici in Sicilia: dalla ceramica all’artigianato, dalla lingua alla scrittura e ancora le navi costruite e i porti realizzati fino alla monetazione punica. Inoltre previste visite guidate ai più famosi centri fenici della Sicilia: Mozia, Palermo e Solunto. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 - Termini Imerese Tel. 091 8112571 - 346 8241076 E-mail: terminiimerese@siciliantica.it.
“Il Corso di Archeologia Fenicio-Punica – afferma Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica – è la terza tappa del percorso di studio archeologico promosso dall’Associazione. Dopo il Corso dedicato alla Preistoria di due anni fa e quello sulla Protostoria dello scorso anno, il seminario attuale racconta la presenza dei Fenici in Sicilia iniziata prima dell’VIII secolo a.C., con la creazione di alcune colonie nella zona occidentale dell’isola, e finita nel 241 a.C., con la vittoria dei Romani nella battaglia delle Egadi, che pose fine alla prima Guerra Punica e stabilì il definitivo abbandono dell’isola da parte dei Fenici. Per lunghi anni questo mondo è stato trascurato e ne sono stati sottovalutati gli effetti e i significati più profondi. Ma decenni di studi e campagne di scavo in diverse località dell’area mediterranea hanno contribuito a correggere l’idea che nel mondo antico i valori più alti e rappresentativi sono stati toccati soltanto dalla civiltà greco-latina, ma anzi, contributi e apporti innovativi a queste culture sono stati forniti dal mondo orientale, e in maniera non irrilevante dagli stessi Fenici”.
Fonte: SiciliAntica Imerese
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Il blogroll dei miei blog preferiti
La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.