Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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Cucina senza frontiere: viaggio gastronomico in versione senza glutine e senza lattosio.
ControcorrEndo: Storia di una rinascita, il libro sull’endometriosi di Vania Mento.
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The Funeral Party, l'ultimo libro di Francesco Piazza per Pondera Verborum.



venerdì 11 giugno 2010

Calciomercato Palermo: Cavani vicino al Wolfsburg.

11 Giugno 2010.

Edison Cavani, attaccante moderno e goleador dell'ultima stagione rosanero, piace moltissimo al club tedesco del Wolfsburg che, dalle ultime indiscrezioni di calciomercato, sembrerebbe disposto a versare nelle casse della società di viale del Fante una somma pari o superiore a venti milioni di euro. Nelle ultime settimane si era detto che Cavani interessava a due club inglesi, il Tottenham ed il Manchester City. Il mercato del Palermo, dunque, diventa sempre più una giostra per quanto riguarda l'attacco, sia in entrata che in uscita. E ora il direttore sportivo Sabatini sembra aver puntato su un altro giocatore d'attacco della Serie B, la punta esterna del Vicenza, Davide Gavazzi.

Fonte: http://www.gds.it/

Mondiali di calcio 2010: Francia ed Uruguay pareggiano 0 a 0.

Sudafrica, 11 Giugno 2010.

Pareggio a reti inviolate fra la Francia e l'Uruguay nel girone A del campionato del mondo di calcio iniziato oggi in Sudafrica. Per la verità è stato uno scialbo zero a zero che ha mostrato tutti i limiti delle due compagini in campo. Eppure si sono scontrate due nazionali molto blasonate. Se si considera che le due nazionali hanno vinto tre titoli mondiali nel complesso (due coppe del mondo l'Uruguay ed una la Francia) e che si attendeva da entrambe le squadre in campo un calcio brillante, si può senza dubbio affermare che gli appassionati di calcio internazionale sono rimasti molto delusi dalla prestazione offerta in campo dagli uomini di Raymond Domenech, sempre più criticato dalla stampa d'oltralpe, e quella di Oscar Tabárez. Da annotare, solo per gli almanacchi, il primo cartellino rosso della competizione per l'uruguaiano Lodeiro. Dovrà essere rimandato l'esordio del rosanero Cavani al mondiale del sudafrica che è rimasto in panchina per tutta la durata della partita. Si conclude così la prima giornata "mondiale" con le squadre del girone "A" appaiate in classifica ad un punto.

In fiamme rifiuti e diversi ettari di macchia mediterranea a Palermo e nella provincia.

Palermo, 11 giu. - (Adnkronos) - Vigili del fuoco in azione a Palermo e provincia per alcuni roghi che hanno distrutto cassonetti per l'immondizia e diversi ettari di vegetazione. Nel capoluogo le fiamme sono state appiccate a cumuli di rifiuti in via Campisi, via Ruffo di Calabria e in piazza XIII Vittime. A Lercara Friddi, invece, vigili del fuoco e uomini della Protezione civile sono dovuti intervenire in localita' Castronovo per avere ragione delle fiamme che hanno distrutto sette ettari di bosco. E' stato necessario l'intervento dei mezzi aerei invece a Cefalu', dove sono andati in fumo 20 ettari di macchia mediterranea e a Bagheria, in localita' Monte Porcara. Per saperne di più...

I segreti di Fatima e le profezie di Nostradamus. Quarta Parte.

11 Giugno 2010.

Come dicevamo nei precedenti post pubblicati in data 7,8,9 Giugno c.m., vi sono molte affinità fra i tre segreti di Fatima, rivelati dalla Beata Vergine Maria nel 1917 ai tre pastorelli Lucia do Santos, Francisco e Giacinta Marto, ed alcune quartine del medico e astrologo francesce, vissuto nel XVI sec. d.C., Michel De Nostredame, inteso Nostradamus.


Continuiamo a parlare della Grande Guerra, attraverso l'analisi di alcune quartine del libro "Le Profezie" del più mistico personaggio dell'era moderna (1492 d.C. - 1900 d.C. ), Nostradamus, che fanno riferimento (così come sono state interpetrate
a posteriori) agli eventi bellici che hanno segnato l'Europa dal 1914 al 1918. [La guerra si concluse l'11 novembre 1918. Il numero totale di morti è stato stimato in oltre sedici milioni: alle vittime militari (circa 10 milioni di soldati) vanno aggiunte le vittime civili, dovute non solo agli effetti diretti delle operazioni di guerra, ma anche alla carestia e alle malattie causate dalla guerra, ad esempio in Germania, sottoposta al blocco navale degli alleati, la fame provocò migliaia di morti tra la popolazione civile. La guerra fu nello stesso tempo l'ultimo conflitto del passato (guerra di trincea e lenta), ma anche il primo grande conflitto in cui si usarono appieno tutti i mezzi moderni, come aeroplani, mezzi corazzati, sommergibili e le armi chimiche, tra cui il gas.]

III,6

Nel tempio chiuso la folgore entrerà,
I cittadini dentro il loro forte sfiancati:
Cavalli, buoi, uomini, come un'onda colpirà
Per fame, sete, sottomesse le armate più deboli.

II,50

Quando quelli di Hainaut, di Grand e di Bruxelles
Verranno a Langres per porre l'assedio,
Dietro ai loro fianchi saranno battaglie crudeli;
La piaga antica farà più che nemici.

Questo è un riferimento all'avanzata tedesca in direzione di Langres, nell'agosto del 1914, nel pieno della penetrazione germanica in Francia, sul fronte occidentale. La "piaga antica " è la carestia che sempre segue i grandi eventi bellici.
Allo scoppio della prima guerra mondiale i comandi militari avevano pianificato un conflitto di breve durata, non molto diverso dalle guerre precedenti.

Ma subito ci si accorse che era possibile respingere un attacco anche disponendo di una copertura molto limitata. Gli attacchi frontali comportavano perdite drammatiche, per cui si riteneva che solo un aggiramento sui fianchi desse qualche possibilità di vittoria. La battaglia della Marna fu appunto il tentativo delle forze franco-inglesi di aggirare le armate tedesche. Questi tentativi di reciproco aggiramento proseguirono con la cosiddetta corsa al mare.

Ma una volta giunti sulle coste della Manica, non esistevano più possibilità di manovra. Ben presto si formò un sistema di trincee ininterrotto, dalla Svizzera al mare del Nord. Il fronte occidentale sarebbe rimasto praticamente fermo per più di tre anni, sino alle offensive di primavera del 1918.

La zona compresa tra le trincee avversarie era chiamata terra di nessuno. La distanza tra le trincee variava a seconda del fronte. Sul fronte francese era, generalmente, di 100 - 250 metri, anche se in alcuni settori (per esempio nei pressi di Vimy) era di soli 25 metri. Dopo il ritiro tedesco sulla linea Hindenburg, la distanza media crebbe sino a più di un chilometro, mentre sul fronte di Gallipoli, in qualche punto, le trincee non distavano più di 15 metri, rendendo possibili degli scontri basati sul lancio di bombe a mano.

Nostradamus avverte in tutte le quartine che profettizzano eventi bellici del XX sec. che qualcosa sarebbe cambiato nella concezione stessa della guerra.

Non che ai suoi tempi fossero rose e fiori. Proprio il Cinquecento fu teatro di scontri di inaudita crudeltà, come il Sacco di Roma del 1527 effettuato dai Lanzichenecchi ed
ordinato dall'imperatore Carlo V, evento traumatico che di fatto segnò la fine degli splendori dell'epoca rinascimentale in Italia. I lanzichenecchi, in maggioranza luterani, furono spinti nella loro azione anche dal loro odio verso Roma che consideravano corrotta e papista.

Michel comprende però che l'uomo va avanti, migliora in tutto, anche nella innata tendenza all'autodistruzione. E' finita l'epoca dei cavalieri, delle alabarde, dei cortei reali marcianti al suono delle fanfare e dei tamburi. E' iniziata l'epoca dello sterminio di massa. Come quello descritto in quest'altra quartina...

II,1

Verso Aquitania dalle isole Britanniche,
Essi stessi grandi incursioni:
Piogge, gelate faranno infido il terreno,
Porto Selin farà grandi invasioni.

Gran Bretagna e Francia avevano deciso di ottenere il controllo dello stretto dei Dardanelli e della città di Costantinopoli per poter inviare rifornimenti alla Russia, loro alleata.

Le operazioni navali nei Dardanelli (1914-1915) furono compiute da una flotta congiunta anglo-francese per permettere ad una forza da sbarco alleata di impossessarsi dello stretto dei Dardanelli e costringere la Turchia ad uscire dalla Triplice alleanza.

Nella campagna vi furono delle perdite elevatissime sia a terra che in mare da parte degli alleati. Le mine turche affondarono varie navi da battaglia, come la francese Bouvet e le inglesi Irresistible, Inflexible, Ocean, danneggiando gravemente le navi francesi Suffren e Gaulois. A terra, il corpo di spedizione australiano-neozelandese, ANZAC, subì gravissime perdite tanto che le 5 divisioni impegnate inizialmente divennero 16 fino al forzato reimbarco.

Da parte turca lo sforzo fu grande, ma la vittoria fece emergere i militari come spina dorsale di quella che sarebbe diventata la Turchia laica del dopo Impero Ottomano, con alla guida il generale Mustafa Kemal.

Tra l'aprile e il giugno del 1915 tre sanguinose battaglie vennero combattute per entrare in possesso di meno di un chilometro di territorio. Un altro tentativo fu posto in atto nell'agosto del 1915, anch'esso senza esito alcuno. Fu un periodo, fra l'altro, di grandi piogge, il terreno collinare intorno a Gallipoli era ridotto a un pantano infido. Scarseggiava l'acqua potabile e ci furono molte malattie.

IX,100

La battaglia navale di notte sarà vinta,
Il fuoco, alle navi dell'Occidente rovina
Astuzia nuova, la grande nave colorata,
Ira al vinto, e vittoria nella nebbia.

Questa quartina sembra riferirsi alla famosa battaglia dello Jutland del 1916.
La battaglia dello Jutland (Skagerrak per i tedeschi) fu uno scontro navale avvenuto fra il 31 maggio e il 2 giugno 1916 fra le principali flotte da guerra operative nel corso della prima guerra mondiale: la Royal Navy britannica e la Kaiserliche Marine tedesca.

Lo scontro fu la risultante della corsa agli armamenti navali che aveva interessato i due paesi nei vent'anni precedenti. La flotta britannica era la prima al mondo e non temeva confronti ma la marina imperiale germanica, sotto la guida dell'ammiraglio Alfred von Tirpitz, era divenuta una forza competitiva ed assai temuta dall'Ammiragliato.

Ciò era costato molto in termini economici. La Germania era una grande potenza continentale ma non rinunciava a sfidare la Gran Bretagna anche sul mare. Entrambe le flotte poi investirono su un tipo di nave la cui validità era molto discussa, vale a dire gli incrociatori da battaglia. Queste costosissime navi univano la velocità e la manovrabilità di un incrociatore alla potenza di fuoco di una corazzata, ma rispetto a questa erano più vulnerabili.

La battaglia dello Jutland o Skagerrak si fonda su una serie di errori da entrambe le parti, il primo commesso dall'ammiragliato tedesco ancor prima dell'inizio della battaglia.

L'ammiraglio Reinhard Scheer, comandante in capo della Hochseeflotte ("Flotta d'alto mare"), la flotta d'alto mare tedesca, ignorava che i comandi britannici erano in possesso del codice segreto delle comunicazioni radio dello stato maggiore della marina caduto nelle mani degli alleati nell'agosto del 1914, in seguito al cannoneggiamento e cattura del piccolo incrociatore Magdeburgh.

Dal momento che nessun ufficiale responsabile aveva avuto il coraggio di denunciare la grave infrazione ai superiori, il 30 maggio 1916, Scheer, in navigazione nelle acque dello stretto dello Skagerrak, un lungo braccio di mare tra la Danimarca e la costa meridionale della Norvegia, continuò ad usare questo codice. Decrittati i messaggi dell'ammiragliato tedesco, il capo della flotta inglese, l'ammiraglio John Jellicoe, ordinò a tre squadre di navi di linea di prendere il mare la sera stessa e di puntare ad est alla massima velocità con l'obiettivo di inchiodare e affrontare il nemico proprio nello stretto dello Skagerrak. Dall'altra parte Scheer, a bordo della Friedrich der Große, non sospetta nulla dell'avanzata della Grand Fleet. Il vantaggio britannico in termini numerici era netto, la Grand Fleet ("Grande Flotta"), al comando di Jellicoe, di base a Scapa Flow, all'estremità settentrionale della Scozia, disponeva di 28 corazzate monocalibro e 10 incrociatori da battaglia, mentre la germanica Hochseeflotte, con sede nella base di Wilhelmshaven, disponeva di 16 corazzate monocalibro e 5 incrociatori da battaglia. L'Hochseeflotte era comandata in una fase iniziale dall'ammiraglio Friedrich von Ingenohl per poi passare agli inizi del 1916 sotto il comando dell'ammiraglio Hugo von Pohl che lasciò a sua volta il comando all'ammiraglio Reinhard Scheer.

A 60 miglia dalla costa dello Jutland, il 31 maggio 1916, Reinhard Scheer incontrò una squadra inglese che era in netta minoranza e che subì, nel successivo scontro, molte perdite. Poco dopo gli inglesi si ritirarono per lasciare il posto alla Grand Fleet, comandata dall'ammiraglio John R. Jellicoe. La battaglia sembrava volgere a favore degli inglesi, quando la nebbia e abili tattiche di disimpegno consentirono ai tedeschi di fuggire nell'oscurità, dopo aver perso solo 10 delle 99 navi da guerra della loro flotta. Gli inglesi persero 14 navi su 151 e molti più uomini dei nemici.

Al prossimo post!


Fonte:

1. Linkografia
2. Bibliografia
  • NOSTRADAMUS, il passato, il presente, il futuro di Maritza Ferrario e Andrea Pamparana, edito da Acanthus nel 1989, pagg. 98 - 100.

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