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ASCA) - Palermo, 30 mag - ''Ho incontrato l'allenatore e gli ho detto delle cose riservate. Poi, nel pomeriggio sono stato informato delle dichiarazioni fatte da Ballardini (voglio dieci giorni di vacanza)''. Lo afferma Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, che aggiunge: ''Adesso spiego le cose. Sono venuto a Palermo per congratualrmi con tutti, specie con lui, per il grande lavoro che e' stato fatto in questo anno. Siccome avevo letto che c'erano dei dubbi sul futuro del mister, ho chiesto a lui cosa c'era di vero.
Premetto - dice il presidente - che attraverso i giornali non gli ho mai attribuito l'aggettivo 'dilettante'. Ballardini mi ha risposto: presidente, io voglio andarmene da Palermo''.
Zamparini, quindi, ricorda che ''quando parlavo con i giornalisti dopo la partita non ho mai mosso critiche. Io ogni volta ho solo fatto la disamina delle singole partite.
Ballardini, anche per i titoli che poi facevano i giornali, era convinto che questo poteva destabilizzare lo spogliatoio.
Nulla di piu' falso. Un presidente deve avere la possibilita' di fare la propria disamina. Ho detto a Ballardini che i giocatori sono invece felici, sereni di questo ambiente''.
''Delle parole sentite da Ballardini sono rimasto malissimo - precisa Zamparini -, sono rimasto risentito, perche' c'e' poco rispetto nei confronti della societa' e del pubblico palermitano. E' forse il periodo piu' brutto della mia gestione, quasi una coltellata ai miei sacrifici. Non posso tenere in squadra un allenatore che vuole andarsene. Ho detto a Ballardini di prendersi dieci giorni di tempo per decidere, perche' io pretendevo le dimissioni. Sono convinto che dietro Ballardini c'e' qualche altra squadra''.
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(Asca)