“E-STATE IN OASI”
DOMENICA 4 SETTEMBRE VISITE GUIDATE
NELLE OASI WWF
Eventi speciali a Capo Rama
In occasione dei suoi 50 anni in Italia, il
WWF ha deciso di regalare un’immersione di natura protetta organizzando visite
guidate ogni prima domenica del mese in alcune delle 100 Oasi. L’iniziativa E-STATE
IN OASI partita il 3 luglio, si ripeterà anche domenica 4
settembre. Saranno 30 le Oasi aperte, da quella alpina di Valtrigona, in
Trentino, all’Oasi di Capo Rama in Sicilia.
Per chi è
ancora in vacanza in mare o in montagna
o per coloro che vorranno fuggire dalla calura cittadina l’occasione è quella
di scoprire, insieme alle Guide esperte del WWF, paesaggi mozzafiato e vivere un’esperienza unica fatta di visite
guidate, giochi didattici, mostre e attività indimenticabili.
In Sicilia,
appuntamento alle ore 9.15 presso la Riserva Naturale Capo Rama per celebrare questa giornata ricca di attività: una
visita guidata sugli aspetti naturalistici, paesaggistici e architettonici che
interessano l'area protetta; un laboratorio creativo sul riciclo e riuso gestito
dall’associazione InformaGiovani (per questa attività si chiede ai
partecipanti di portare una maglietta vecchia da poter modificare); la
piantumazione di piante di quercia spinosa (attività per i bambini).
Per info: 3381046579, 0918685187, email:
caporama@wwf.it - www.wwfcaporama.it
Terrasini, 31 Agosto 2016 WWF Italia
Ente
Gestore R.N.O. “Capo Rama”
Scheda di approfondimento
EFFETTO OASI: 100 STORIE DI NATURA SALVATA - Le oasi WWF
tutelano specie rare come cervo sardo, lontra, lupo, orso e poi falchi, anatre,
fenicotteri insieme a ospiti meno noti tra anfibi, farfalle, piante e fiori.
Questi meravigliosi habitat garantiscono servizi naturali indispensabili alla
nostra vita, e sono salvati da cementificazione selvaggia,
bracconaggio, sfruttamento indiscriminato delle risorse, illegalità. Sono
anche diventate anche vere e proprie palestre per le giovani generazioni per
progettare il proprio futuro grazie alle attività all’interno del progetto
“Alternanza scuola-lavoro”. Senza l’impegno del WWF avremmo perso pezzi straordinari
del nostro patrimonio naturale che oggi sono bene comune di tutti gli italiani.
100 storie che mostrano la concretezza del progetto di conservazione del WWF in
Italia e il risultato dell’impegno e contributo di migliaia di soci e attivisti
che hanno accompagnato la storia dell’associazione. Le Oasi sono veri
presìdi di legalità e natura. Gli antichi boschi costieri di Macchiagrande e
Foce dell’Arrone, ritagliati nel cemento del litorale romano, sono al sicuro.
Gli Stagni di Focognano, a due passi da Firenze, sono stati
“ricostruiti” come nell’antica Piana Fiorentina. E nel Lago di Burano,
paradiso dei birdwatcher all’Argentario, o della prima valle da pesca protetta
a Valle Averto, nella Laguna Veneta, ci sarebbero ancora riserve di caccia.
Specie simbolo come il cervo sardo, la lontra, il camoscio appenninico, il
tritone alpestre o la gallina prataiola, grazie anche alle Oasi, si sono
salvate dall’estinzione, mentre farfalle, anfibi, rettili e centinaia di
uccelli acquatici o migratori ci vivono al sicuro, così come tante specie di
piante, anche rare e secolari.
Le oasi sono praticamente in tutte le regioni, come un vero e
proprio parco nazionale diffuso, dalle Alpi alla Sicilia, dove si fa
conservazione, educazione ambientale, ricerca scientifica e agricoltura
biologica. Nei Centri di Recupero di Vanzago e Valpredina vengono curati
migliaia di animali ogni anno, feriti da cacciatori o bracconieri. Dalle Oasi
sono nati parchi nazionali o regionali, come quello della Majella o dei Monti
Picentini. Altre sono polmoni verdi per le città, come Vanzago vicino Milano,
Cratere degli Astroni in piena Napoli o Valmanera ad Asti. Molte, come Monte
Arcosu, Bosco Rocconi, Bosco Foce dell’Arrone, Scivu sono nate proprio
grazie a campagne di raccolta fondi. L’Oasi diventa anche luogo di impegno
sociale, come a Penne in Abruzzo che ospita un gruppo di migranti, integrati
nella comunità in lavori socialmente utili. Le oasi sono volano di sviluppo
anche per il territorio circostante, come nell’Oasi delle Grotte del Bussento
nel Cilento: il turismo ‘indotto’ dalla piccola area protetta WWF ha fatto
rinascere il vicino paesino di Morigerati con recupero delle abitazioni, delle
tradizioni in un progetto di ospitalità diffusa. Ogni anno circa 400.000
persone, di cui due terzi sono giovani e scolaresche, le frequentano.