Malacarne:
Un tuffo nel cuore della mafia palermitana
"Malacarne"
si inserisce nel filone noir italiano, con un focus particolare sulla realtà
mafiosa siciliana. L'autore, Francesco Toscano, noto per il suo impegno civile
e la sua passione per la scrittura, ci trasporta nel cuore di Palermo, una città
segnata da una storia complessa e da una lotta continua tra legalità e
illegalità.
Trama e
atmosfera
La storia
ruota attorno a un giovane affiliato a Cosa Nostra che, dopo una vita ai
margini della società, decide di collaborare con la giustizia. Questa scelta coraggiosa
innesca una serie di eventi che sconvolgono gli equilibri criminali della
città. Il romanzo si sviluppa attraverso una trama avvincente, ricca di colpi
di scena e di personaggi complessi.
L'atmosfera
è cupa e tesa, con un forte senso di realismo che rende la narrazione ancora
più coinvolgente. Toscano descrive con minuzia i meccanismi interni della
mafia, le dinamiche di potere, la violenza e la corruzione.
Personaggi
I personaggi
sono ben delineati e credibili. Il protagonista, un giovane pentito, è un
personaggio complesso e tormentato, che incarna il conflitto interiore tra
lealtà alla famiglia e desiderio di riscatto. Al suo fianco troviamo una
galleria di figure emblematiche: boss spietati, carabinieri indefessi, magistrati integerrimi.
Temi
"Malacarne"
affronta temi di grande attualità, come la lotta alla mafia, il rapporto tra
Stato e criminalità organizzata, il ruolo della giustizia e la condizione umana
di chi è costretto a vivere ai margini della società.
Stile e
linguaggio
Lo stile di
Toscano è diretto e incisivo, adatto a un romanzo che vuole essere un pugno
nello stomaco. Il linguaggio è ricco di espressioni tipiche del dialetto
siciliano, che contribuiscono a creare un'atmosfera autentica.
Punti di
forza
- Autenticità: L'autore, grazie alla sua
conoscenza approfondita del contesto siciliano, riesce a creare un quadro
realistico e credibile della mafia.
- Suspense: La trama è ricca di colpi di
scena e di momenti di alta tensione, che tengono il lettore incollato alle
pagine.
- Riflessioni sulla società: Il romanzo non si limita a raccontare una storia, ma solleva importanti questioni sulla condizione umana e sul ruolo della giustizia.
Punti deboli
- Alcuni potrebbero trovare la
narrazione troppo cruda e violenta.
- La trama, a tratti, potrebbe
risultare un po' complessa e ricca di personaggi.
In
conclusione
"Malacarne"
è un romanzo che merita di essere letto. È un'opera che appassiona, commuove e
fa riflettere. Se siete appassionati di noir e di storie che raccontano la
realtà italiana, questo libro fa al caso vostro.
Sinossi:
Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la Pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, membro della famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi; così la Magistratura inquirente assicurerà alla Giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù.
Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall’altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell’impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i suoi cittadini di vivere senza le prevaricazioni mafiose.
In un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori.
Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell’incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nella mani della Magistratura grazie al quale potere azzerare il vertice dell’associazione per delinquere di stampo mafioso in cui il giovane aveva sin a quel momento operato e vissuto.
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