Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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lunedì 28 novembre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo venti.

 

Venti.

Mi chiamo Frank e sono uno dei dodici. Anzi, uno dei nove poiché, ahimè, mio padre, mio fratello Lorenz, mio nonno, Joseph, sono passati a miglior vita. L’ape Teddy mi ha riferito, recentemente, che mio nonno annotava la sua storia in un diario. Dopo varie ricerche l’ho trovato il suo diario e, commosso per quanto appreso, mi accingo, con tanta umiltà, cercando di continuare a raccontare la nostra storia con dovizia di particolari, ad annotare nelle pagine vuote che restano in quel diario la restante parte della storia della mia famiglia, che mio nonno ha interrotto bruscamente dopo la morte di mio padre. Nonno, infatti, qualche giorno dopo si è spento come una candela di cera consumata dalla fiamma ardente, stanco di questa miserevole vita. Non ho nulla da rimproverargli: anzi, egli è stato per noi una guida forte e autorevole, che con la sua tenacia e perseveranza ci ha consentito di continuare a sopravvivere in ambienti ostili alla vita. Mia nonna, ormai vecchia e stanca, mi continua a ripetere che se non fosse stato per la caparbietà del nonno noi non ce l’avremmo fatta a sopravvivere né su Marte, né sugli altri corpi celesti dove ci siamo diretti negli ultimi anni. Ella ha ragione. Me lo ricordo bene mio nonno. Di egli ricordo che trascorreva gran parte del suo tempo a sperimentare e a costruire quello che ci occorreva per continuare a sopravvivere alle ostilità che la vita ci poneva dinanzi. Ormai sono passati dieci anni dalla sua morte. Come da sua volontà testamentaria il suo corpo è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse sull’Olympus Mons, la vetta più alta del sistema solare, ovvero la montagna più alta di Marte, che con i suoi venticinque chilometri di altezza è la prima cosa che si nota allorquando ci si avvicina al pianeta Marte. Ora tocca a me prodigarmi affinché la mia famiglia continui a prosperare nel sistema solare e oltre. Recentemente ho costruito un’altra navetta spaziale, aiutato da Teddy e dagli altri robot costruttori, che a breve ci consentirà di lasciare il nostro sistema solare alla volta di Proxima Centauri, la nana rossa più vicina al nostro Sole, distante da esso circa 4,243 anni luce, ubicata nella costellazione del Centauro. Già dal 2016 è noto che attorno ad essa orbita un pianeta potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale e, quindi, ritenuto ospitale alla vita. Vedremo!

-         Accensione dei propulsori principali in 10,9,8,7,6,5,4,3,2,1, decollo! –

-         Teddy, traccia la rotta per Proxima. –

-         Con molto piacere, Frank! –

Pochi istanti dopo, dinanzi a noi, si aprì un wormhole, un cunicolo gravitazionale o ponte di Einstein – Rosen, che ci avrebbe consentito nel giro di qualche ora di raggiungere il sistema solare che avevamo deciso di visitare e abitare. Lasciavamo Titano e quello che rimaneva del nostro campo base e della nostra spedizione umana, quasi trent’anni dopo il nostro arrivo su quella Luna di Saturno. Ci lasciavamo alle nostre spalle tanti momenti felici, ma anche molti momenti di profonda tristezza e scoramento. Oggi, dopo tutto quello che ci è accaduto, posso affermare che la vita non è stata clemente con noi. Come dei bambini gracili che barcollano, pur tuttavia, siamo riusciti sempre a rialzarci dopo ogni caduta. Il nostro pregio più grande è stato quello di non esserci mai abbattuti alle difficoltà.

-         Frank, siamo arrivati! – Disse Teddy.

-         Teddy, aziona lo scanner termico, e tieni in stand-by il cannone a plasma, nel caso in cui ci dovesse servire. –

Ero diventato guardingo. La responsabilità della nostra sopravvivenza ricadeva su di me ed era così grave che, volendola assimilare a qualcosa, penso possa essere più simile a un macigno pronto, da un momento all’altro, a schiacciarmi la testa. Avevo dato istruzioni ai componenti il mio nucleo familiare di che cosa essi avrebbero dovuto fare nel caso in cui un’entità aliena ci avesse attaccato. Sino ad allora, ovvero da quando avevamo lasciato il nostro sistema solare, tutto era andato per il verso giusto e non volevo che le cose cambiassero repentinamente. Così non fu!

Da tribordo qualcosa mandò in frantumi parte della nostra navetta. Decisi, d’urgenza, di atterrare su Proxima Centauri B, un pianeta molto simile alla Terra, scoperto il 24 agosto del 2016 attraverso il metodo delle velocità radiali, rilevando le variazioni prodotte dall’effetto Doppler nello spettro di Alfa Centauri C. Proxima Centauri B è un pianeta terrestre che orbita a 0,05 unità astronomiche dalla sua stella, ovvero un ottavo circa della distanza che separa Mercurio dal Sole, all’interno della zona cosiddetta abitabile del sistema.

L’impatto al suolo fu violentissimo; ma i sistemi di sicurezza che avevamo approntato prima della nostra partenza da Titano avevano retto bene l’urto. Qualche contusione fra i passeggeri della nave, ma nulla di più. Era iniziata la nostra avventura fuori dal sistema solare, ma quanti inquietanti interrogativi ci balenarono in mente? Chi o che cosa ci aveva colpiti e, soprattutto, perché? Ma questa è un’altra storia che vi racconterò un altro giorno. Adesso sono impegnato, unitamente a Teddy e agli altri robot costruttori, a definire il nostro campo base, ad allestire un sistema di difesa attivo onde evitare che qualcuno o qualcosa possa mandarci al Creatore.

 

N.B.: Questo è l'ultimo post dedicato al fantasy "I 12 marziani", di Francesco Toscano, in attesa della sua prossima pubblicazione. Spero di completare l'opera prima del mese di giugno del 2023. Con affetto, Francesco Toscano.

lunedì 21 novembre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo diciannove.

 


Diciannove.

 

L’aver perso il 40% delle derrate alimentari stoccate nell’apposita area creata dai robot costruttori nel nostro campo base su Titano significò per la mia famiglia una grave perdita, giacché c’erano costati tanto tempo e tanto lavoro la coltivazione di quelle piante di cereali andate perdute, che erano necessarie per il nostro fabbisogno giornaliero. Ho sempre pensato che nessuno mi ha mai regalato niente e che tutto quello che io ho, oggi, è direttamente proporzionale all’impegno da me profuso quotidianamente nel creare e produrre ciò di cui ho avuto di bisogno nella mia lunga vita, per la mia e per l’altrui sopravvivenza. Ho lavorato incessantemente anche per diciotto ore al giorno per realizzare tutto quello che oggi noi abbiamo. Ho sudato, e poi ho pianto ogni qualvolta la mia nuova creazione prendeva vita e ci consentiva di vivere e prosperare, in modo diverso rispetto al nostro recente passato, fatto, il più delle volte, di stenti e sofferenze. Fra i dodici coloni, ovvero fra i dodici membri il mio nucleo familiare, oltre a me e mio figlio, quello che maggiormente contribuiva alla realizzazione delle nostre opere, che fossero di biologia molecolare, di bio-genetica, di chimica, ingegneria, era da almeno una decina anni mio nipote Lorenz, ritornato tra noi dopo una breve permanenza su Encelado. Lorenz era tutto quello che io avrei voluto essere da giovane. A differenza mia, che ero basso e tarchiato, Lorenz era alto circa un metro e novanta, corporatura robusta, fisico perennemente allenato, di muscolatura forte e vigorosa, dotato di un’intelligenza fuori dal comune. Mentre il mio cervello era più simile a un personal computer degli anni Ottanta, quello di Lorenz era più assimilabile a un potente computer quantistico di fine anni Venti del nuovo Millennio, ovvero quello dotato di processore che ricordo chiamarsi Osprey, dell’IBM, da 433 qubit. E poi, era umile, era riflessivo, era un gioiello che brillava di luce propria. Purtroppo per noi, questo gioiello che irradiava con la sua luce abbacinante i nostri occhi, si spense troppo presto. Tutte le nostre conoscenze in campo medico, tutte le nostre invenzioni, non ci consentirono di sconfiggere il cancro che gli divorò il colon e gran parte dell’intestino tenue. Il suo cadavere, riposto con tanto amore all’interno di un’urna funeraria, fu lanciato in orbita attorno al gigante gassoso Saturno all’alba del 31 gennaio dell’anno 2080. Ho pianto tanto alla sua morte, così tanto che da allora non ho più alcuna lacrima nei miei condotti lacrimali. Una profonda tristezza mi sovviene quando la mia mente rievoca quei giorni di lutto e di dolore. Mio figlio, alla perdita del suo amato Lorenz, si ammalò anch’egli di una forma acuta di depressione post-traumatica che lo portarono, in meno di due anni, alla morte per annegamento in uno dei tanti laghi d’idrocarburi presenti su Titano; si era lasciato morire il mio Michael. Oggi, scusate, sono davvero stanco e non riesco più a scrivere perché la mia mente, il mio spirito, sono profondamente lacerati dal dolore per la grave perdita dei miei amati Michael e Lorenz: i miei due diamanti da cento carati cadauno.

mercoledì 9 novembre 2022

500 km di corsa in una settimana. Pronta la "Cursa di Ciclopi", la più lunga d'Europa.



Saranno provenienti da oltre 20 diverse nazioni di tutto il mondo, dal Giappone agli USA passando ovviamente per tanti paesi europei, i partecipanti alla prima “Cursa di Ciclopi”, la gara di oltre 500 chilometri da percorrere a piedi entro 7 giorni, dal mare di Cefalù all’Etna, attraverso 5 fra parchi e riserve naturali, 8 fra i borghi più belli d’Italia, con un dislivello COMPLESSIVO di oltre 20 mila metri. Questi alcuni dei numeri della “Endurance trail” che si svolgerà a fine aprile del prossimo anno nella zona nordorientale della Sicilia, il cui percorso è stato testato da un gruppo di atleti una prima volta a maggio e poi ancora in questi giorni per definire tutte le tappe. La gara siciliana, la più lunga di questo tipo in Italia e in Europa e fra le più lunghe del mondo, si ispira al “Tor des Geants” della Val d’Aosta, organizzata dai VdA Trailers. La “Cursa di Ciclopi” ne ripercorre infatti lo stile e l’impostazione, con una divisione del percorso in “basi vita” – punti di ristoro particolarmente attrezzati per ospitare i concorrenti offrendo loro vitto, alloggio e assistenza medica. L’ambientazione scelta è quella della zona Nord-orientale della Sicilia, attraversando 4 Parchi naturali tra le province di Palermo, Catania e Messina, con un leggero sconfinamento anche in quella di Enna (Riserva Naturale Orientata Sambuchetti). Questa zona presenta una grandissima ricchezza naturale, nonché storica e artistica, contenendo al suo interno le bellissime catene montuose dei Nebrodi e delle Madonie (con le più alte vette sicule), il vulcano attivo più alto d’Europa, centinaia di chilometri di costa mediterranea e diversi antichi paesi, molti dei quali compresi nella lista dei “borghi più belli d’Italia”. Il percorso della “cursa” è stato concepito ad anello, con partenza e arrivo nella cittadina normanna di Cefalù, che ospita anche una parte del patrimonio UNESCO Arabo-Normanno. Procedendo in senso antiorario, ci si dirige verso l’entroterra per raggiungere il Sentiero Italia e, seguendone il percorso, arrivare fino all’Etna. Dopo aver toccato il punto più alto della gara presso l’Osservatorio Vulcanologico di Pizzi Deneri (2818 m) il percorso si dipana nel territorio dei Nebrodi, attraversando posti suggestivi come l’Altipiano di Argimusco, e dirigendosi verso la costa mediterranea, che si raggiunge in corrispondenza della Marina di Capo d’Orlando. Da qui il paesaggio cambia decisamente aspetto, mentre si percorrono lunghi tratti di spiaggia nel litorale che da Sant’Agata di Militello porta fino a S.Stefano di Camastra per poi ripiegare verso l’entroterra in corrispondenza della Fiumara d’Arte – con passaggio alla suggestiva piramide del 38° parallelo – e percorrere gli ultimi km verso Cefalù. “Questa gara – dichiara Giorgio Cambiano dell’Associazione Triscele Trailers, che organizza l’evento – ha ovviamente un altissimo valore sportivo, rappresentando una sfida unica nel suo genere nel nostro paese. Allo stesso tempo è una straordinaria opportunità di visibilità e promozione del nostro territorio, anzi dei tanti territori che sono attraversati dagli atleti e che rappresentano tante eccellenze del panorama siciliano, della sua storia e del suo patrimonio artistico.” Programma e luoghi: Partenza dal duomo di Cefalù, si toccano successivamente le seguenti località e Comuni: Parco delle Madonie, Santuario di Gibilmanna, Isnello, Pizzo Carbonara, Piano Battaglia, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Gangi, Riserva Sambuchetti, Parco dei Nebrodi, Monte Soro, Maniace, Bronte, Parco dell’Etna, Zafferana Etnea, Osservatorio vulcanologico, Piano Provenzana, Castiglione di Sicilia, Parco dell’Alcantara, Francavilla di Sicilia, Evangelisti, Novara di Sicilia, Altopiano dell’Argimusco, Montalbano Elicona, S.Pietro Patti, Raccuja, Sinagra, Castell’Umberto, Naso, Capo d’Orlando, Rocca di Capri Leone, S.Marco d’Alunzio, S.Agata di Militello, Acquedolci, Marina di Caronia, S.Stefano di Camastra, Piramide 38° parallelo, Pettineo, S. Mauro Castelverde, Geraci Siculo, Castelbuono, per poi tornare a Cefalù, con arrivo previsto a piazza del duomo entro le ore 18:00 di sabato 4 MAGGIO 2023. La manifestazione si avvale del patrocinio di molti dei Comuni interessati dal percorso. 
Video del percorso CON INTERVISTA AGLI ORGANIZZATORI è disponibile per il download su https://drive.google.com/file/d/1xgknrzGEfXY3EKNQ3YppJ97f1VRvhrYj/view?usp=share_link

Per informazioni www.cursadiciclopi.com

Pietro Galluccio

martedì 8 novembre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo diciotto.

 


Diciotto.



Dopo pochi giorni dall'atterraggio su Titano, finalmente, l'ape Teddy e gli altri robot costruttori avevano terminato di allestire il nostro primo campo base. Era grande quanto un campo da tennis. Io e mia moglie ci eravamo sistemati a destra del campo, in un modulo abitativo che era grande circa 30 mq, mentre mio figlio e il resto della sua famiglia sulla parte sinistra, in un'area grande, approssimativamente, circa 50 mq. La navetta spaziale, cui il campo base era collegato elettricamente, forniva la necessaria energia per soddisfare le nostre esigenze primarie. Per me che ero vecchio e stanco non era facile spostarsi su Titano: di volta in volta, per ciò, per la mia locomozione sulla luna di Saturno mi affidavo al sostegno fisico e morale di qualcuno dei miei nipoti, i quali mi sorreggevano e mi aiutavano nei miei spostamenti divenuti, ormai, quasi quotidiani. Mia moglie, mia nuora e le sue ragazze i primi giorni erano rimasti all'interno dei moduli abitativi per sistemare le nostre cose e per iniziare la nostra vita di relazione in quel nuovo corpo celeste ove avevamo deciso di andare a vivere. Il primo mese di vita su Titano trascorse sereno. Dal secondo mese al terzo mese, invece, fummo costretti a rimanere all'interno dei nostri alloggi, giacché una tempesta di vento e pioggia di idrocarburi non voleva cessare e sferzava il nostro campo base e la nostra navetta spaziale come il tennista fa con la sua racchetta allorquando colpisce la pallina, al volo, per mandarla dall'altra parte del campo. Mio figlio Michael, dopo che il campo base era stato allestito, si era messo in contatto con gli altri esseri umani di stanza su Titano per indicare loro la nostra posizione geografica, il numero di esseri umani che vivevano in quell'insediamento a carattere familiare, così da connettersi con la loro infrastruttura in modo tale da potere attingere ai loro dati di sistema, ai dati meteorologici, ai dati afferenti le loro recenti scoperte e quant'altro ci potesse servire per vivere su Titano nel miglior modo possibile. Il capo del penultimo insediamento umano su Titano, Jeffry, aveva comunicato a mio figlio che a breve la luna saturniana sarebbe stata colpita da uragani e da altri eventi atmosferici cui noi, marziani, non eravamo abituati; ci consigliava, per questo motivo, di fare attenzione e di non uscire dai nostri moduli abitativi sino a quando le tempeste previste non fossero terminate. Consigliai a mio figlio di rinforzare con degli ancoraggi più resistenti i moduli abitativi e l'intero insediamento, in modo tale da non fare la fine di veri e propri sprovveduti il giorno in cui saremmo stati proiettati nell'occhio del ciclone che si sarebbe abbattuto, a dire di Jeffry, su di noi con una forza e una violenza inaudita. E la tempesta di cui Jeffry ci aveva avvisati non tardò ad arrivare, colpendoci il primo giorno del suo atteso arrivo con una violenza tale da farci saltare, nel giro di poche ore, il collegamento elettrico con la nostra nave, disconnettendoci dalla rete dati che avevamo allestito e che, con nostra somma sorpresa, ci aveva consentito di relazionarci sino ad allora con gli altri esseri umani di stanza su Titano. I robot costruttori, a capo dei quali c'era l'amico Teddy, impiegarono quasi ventiquattr'ore terrestri prima di ripristinare la rete elettrica e la rete dati. Il vento urlava tutta la sua voglia di spazzarci via dalla superficie della luna che avevamo avuto l'ardire di calpestare, mentre la grandine di idrocarburi che ci si scaraventò contro distrusse quella che era stata da noi individuata come l'area di stoccaggio delle derrate alimentari, facendoci perdere in poche ore circa il 40% delle nostre scorte alimentari. Tutti noi fummo costretti a rimboccarci le maniche delle nostre tute in modo tale da risolvere quel problema che si era verificato. Tra di noi, la più preoccupata di quanto era accaduto, era Eleonore, la secondogènito  di mio figlio Michael.

Nonno!-

- Si, dimmi?-

- Ma quando terminerà la tempesta?-

- Non temere, quanto prima.-

- Ma sei sicuro?-

- Certo!-

- Ho paura!-

- Non devi temere, noi siamo al sicuro all'interno dei moduli abitativi. Papà ha messo in sicurezza l'intero campo base; Teddy e gli altri robot costruttori hanno terminato e quanto prima avremo nuovamente l'energia elettrica e il ripristino dei sistemi vitali. Come hai potuto notare i sistemi di sicurezza e di sopravvivenza hanno tenuto al meglio. Non c'è da preoccuparsi, mia cara. Non temere!-

Mi guardava basita, come se le stessi propinando una storiella che, a suo avviso, si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi. Ma non era così. Io sapevo benissimo quello che stava accadendo e sapevo che nessuno di noi dovesse temere per la sua incolumità e che la tempesta, che si era abbattuta sul nostro insediamento umano con tanta violenza, prima o poi sarebbe terminata. Erano ben altre le cose che avremmo dovuto temere per davvero. E di ciò, dopo tanti anni di vita, ne ero certo.

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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.