Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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mercoledì 13 aprile 2011

Hitler e la tecnologia aliena.


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12 Aprile 2011.

Fra il 1939 ed il 1945, anni in cui nel Vecchio Continente divampavano alte le fiamme della seconda guerra Mondiale, la Germania possedeva le forze armate tecnologicamente più avanzate al mondo; armi come l'aereo a reazione, i bombardieri di precisioni ed i missili guidati, tutti progettati con un unico scopo: aiutare i nazisti ed il loro leader, Adolf Hitler, a conquistare rapidamente l'Europa e a creare il Terzo Reich, o impero destinato alla fine a dominare il mondo. I tedeschi svilupparono la bomba V1 e V2. La V1, sviluppata dall'azienda tedesca Gerhard-Fieseler-Werke nei primi anni quaranta ed utilizzato dalla Wehrmacht nell'ultima fase della seconda guerra mondiale, prende il nome dalla parola Vergeltungswaffen a cui è sommato il numero 1, che tradotto dal tedesco significa "Arma di rappresaglia 1"; fu così ribattezzata da Joseph Goebbels a fini di propaganda. La V1 univa le caratteristiche di un aereo a quelle di una bomba aeronautica e si può considerare il primo esempio di missile da crociera. La V2 fu un precursore dei missili balistici utilizzato dalla Germania durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale, in particolare contro Gran Bretagna e Belgio. La sigla V2 sta per Vergeltungswaffe 2, (arma di rappresaglia 2 in tedesco, da un'idea di Joseph Goebbels) per fini di propaganda. Il missile era designato dai suoi progettisti come A4 (Aggregat 4).Già dal 1927, i membri della Società tedesca sui razzi iniziarono i primi test sui razzi a combustibile liquido. Nel 1932, la Reichswehr (la Difesa Nazionale Tedesca) si interessò degli sviluppi di questi test soprattutto per il settore militare, e una squadra condotta dal Generale Walter Dornberger rimase molto impressionata dal test di un vettore progettato e costruito da Wernher von Braun. Nonostante le caratteristiche di questo primo razzo fossero molto limitate, Dornberger riuscì ad intuire la genialità di von Braun e quindi lo spronò ad entrare nell'esercito al fine di continuare lo sviluppo delle sue ricerche. Von Braun accettò, così come fecero molti altri membri della società. Nel dicembre del 1934, ebbe un altro successo con il missile A-2, un piccolo razzo con motore ad etanolo e ossigeno liquido. Dal 1936, il gruppo capitanato da von Braun si concentrò sulla costruzione dei successori del razzo A-2, l'A-3 e l'A-4. Quest'ultimo era un progetto che prevedeva un portata di ben 200 km con una traiettoria che lo portava ai limiti dello spazio circumterrestre (circa 80 km) con un carico di circa una tonnellata. Questi risultati erano stati permessi anche dal miglioramento dei motori fatta da Walter Thiel. Nel 1943, con la necessità di testare l'A-3 e poi successivamente l'A-4, era ormai chiaro che i progetti di von Braun stavano diventando realtà, così il Generale Dornberger, sotto consiglio della madre di von Braun, trasferì il team da Kummersdorf (vicino a Berlino) verso una piccola città, Peenemünde, sull'isola di Usedom (litorale baltico della Germania), per fornire una migliore infrastruttura tecnica/logistica per i test ed ottenere anche una maggiore segretezza. Il razzo A-3 risultò all'atto pratico poco affidabile, così si decise di rivedere completamente lo sviluppo di questo modello sotto il nome di un nuovo progetto chiamato A-5. Questa nuova versione era decisamente più affidabile e nel 1941, erano già stati testati circa 70 razzi A-5. Il primo missile operativo A-4 volò nel marzo del 1942 e percorse solo una traiettoria di 1,5 km, schiantandosi successivamente in mare. Il secondo lancio ebbe più fortuna, raggiunse un'altitudine di circa 11 km prima di esplodere. Il terzo lancio, in data 3 ottobre 1942 fu invece coronato da un completo successo: il missile A-4 seguì quasi una traiettoria perfetta e si schiantò a 193 km di distanza dalla piattaforma di lancio superando gli 80 km di quota. La produzione dell' A-4 partì nel 1943, comunque il suo uso bellico non fu completamente una sorpresa per gli alleati, in quanto questi erano già a conoscenza dell'arma tedesca. Infatti, successivamente ad uno dei molti test dell'A-4, in Polonia, un missile fu recuperato da militanti della resistenza polacca e i particolari tecnici erano stati poi trasmessi al servizio segreto britannico. A questo punto, per gli inglesi, fu chiara la nuova minaccia che si stava profilando all'orizzonte e quindi lanciarono una grossa offensiva contro i complessi di costruzione della A-4. In particolare la base di Peenemünde fu pesantemente bombardata nel luglio del 1943, causando ritardi nella produzione dei missili e la morte di molti tecnici ed operai, tra cui vi erano anche alcuni detenuti di un campo di concentramento vicino. Dornberger aveva capito l'importanza di disperdere i complessi di lancio dei missili per mezzo di rampe mobili, ma Hitler fece pressione per la costruzione di immense strutture sotterranee per il lancio. I missili venivano prodotti in più fabbriche e spediti lungo le linee ferroviarie, in modo da permettere dei lanci quasi ininterrotti verso il nemico. La produzione del missile avveniva in grandi fabbriche sotterranee, come la tristemente nota Dora-Mittelbau, al riparo dai bombardamenti alleati. Il costo di produzione di una V-2 era comparabile a quello di un bombardiere e certamente non giustificato dal limitato carico (meno di una tonnellata) di alto esplosivo. Dal documentario del regista Mauro Vittorio Quattrina intitolato Tunnel Factories (2010), si apprende che a Torbole (TN) sul lago di Garda, presso la galleria Caproni, venivano costruite parti della V-2 che venivano inviate poi in Germania; in quella galleria sotto la direzione dell'Ing. Pizzini venivano costruiti anche lamiere e particolari minuti degli aerei a getto me262. Vi fu anche l'idea di progettare appositi U-Boot in grado di trasportare questi nuovi missili. L'alto costo dell'ordigno e la paritetica limitata capacità di carico, fecero ritenere ai servizi segreti alleati, che il successivo passo tedesco sarebbe stato l'uso del missile come vettore per una bomba a fissione nucleare.

Disegno del missile A9/A10 (Fonte: wikipedia.it)
Il programma missilistico tedesco era anni avanti rispetto a quello delle nazioni alleate. Alla fine della guerra stavano sviluppando la A10,conosciuto anche con il nome di "missile New York", un missile balistico a medio raggio (MRBM) della famiglia Aggregat sviluppato in Germania nella prima metà degli anni quaranta da Wernher von Braun. Si trattò del primo progetto realizzabile di un missile balistico con capacità transcontinentali, che avrebbe dovuto effettuare il primo volo nel 1946. Tuttavia, come gran parte dei modelli della famiglia Aggregat, rimase sulla carta.  Gli scienziati tedeschi erano invidiati in tutto il mondo, anche dai nemici, ma dove attingevano per le loro incredibili conquiste? Erano semplicemente più intelligenti di altri loro colleghi di altri paesi, ricevevano maggiori finanziamenti e risorse per le ricerche, oppure, come credono alcuni teorici degli antichi astronauti, erano guidati da altre forze, probabilmente extraterrestri? Nel 1936, tre anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, nella foresta nera tedesca, così come raccontato nel 1993 da Jan Van Helsing,un controverso autore tedesco che abbraccia le teorie della cospirazione,  nel suo libro "Secret Societies and Their  Power 20th Century", avvenne uno strano incidente. Secondo Van Helsing coloro che abitavano vicino la cittadina tedesca di Friburgo furono svegliati da quello che sembrava l'impressionante schianto di un aeroplano. Ma quando gli investigatori esaminarono il sito restarono esterrefatti avendo rinvenuto uno strano velivolo a forma di disco, ed all'interno vi erano i resti di quelli che sembravano esseri extraterrestri. Van Helsing sostiene, inoltre, che a poche ore dallo schianto truppe SS di Hitler si impossessarono del velivolo abbattuto e dell'equipaggio deceduto e che lo trasportarono nel loro segretissimo quartier generale presso il castello di Wewelsburg "Hitler era un mistico ed un occultista. Hitler e le sue società segrete sapevano molto di più circa l'origine dell'umanità, la struttura della Terra, anti- gravità e di "energia libera" di quanto ci viene insegnato oggi. Questo è anche il motivo per cui tutti gli scritti ed i libri che potrebbero divulgare questa conoscenza sono stati rimossi o vietate da parte degli alleati, per garantire che l'umanità possa essere facilmente manipolabile. Questi erano i segreti meglio custoditi del Terzo Reich. I russi hanno messo le mani sulla costruzione dei dischi volanti nazisti, sui primi disegni. Perché sono solo poche le persone che hanno sentito parlare di queste cose, o degli sviluppi di NIKOLA TESLA , tra i quali le macchine di energia libera, trasferimento di energia senza cavi, anti-gravitazione e il cambiamento del clima con l'uso mirato di "onde stazionarie"? Quali conseguenze avrebbe avuto la conoscenza di forme di energia libera e l'uso di dischi volanti, che usano solo l'energia del campo magnetico terrestre? Secondo molti teorici del complotto queste forme di energia esistono. Sono già esistenti da almeno 90 anni e sono stati tenuti segreti per tutto questo tempo. Perché erano tenute segreti? Perché le persone su questa terra sono controllabili attraverso la parcellizzazione delle fonti di energia, il cibo e il mantenimento delle conoscenze." (Testo estrapolato dalla parte introduttiva del libro "Secret Societies and Their  Power 20th Century" di Jan Van Helsing) Secondo alcuni dossier scoperti dagli Alleati dopo la fine della seconda guerra mondiale, gli scienziati tedeschi cominciarono a sperimentare le tecnologie antigravitazionale poco dopo la presunta scoperta dell'astronave aliena. Nel 1938, dopo aver ricevuto da Mussolini i files del Gabinetti RS/33, Hitler mise all'opera i propri progettisti per la costruzione dei Fliegende Scheiben (i dischi volanti terrestri) in un'opera di retroingegneria aliena. Si partiva dai carteggi riguardanti un oggetto finito e si cercava di ricostruirne il funzionamento per mettere a punto dei rivoluzionari aerei discoidali con i quali il führer sperava di spezzare le reni agli Alleati. Evidentemente non fu possibile ricreare in toto i dischi volanti, sia per il gap tecnologico che ci separa dagli alieni, sia per la mancanza di materie prime (principalmente il combustibile alieno) e leghe che evidentemente costituivano il disco; dopo la guerra a seguito del crash di Roswell, gli americani hanno tentato di replicare lo stesso esperimento, con un margine maggiore di successo ma senza peraltro venire a capo del sistema con cui riprodurre la propulsione aliena. Molti suppongono che nel 1934 Hitler incontrò Viktor Schauberger , lo scienziato austriaco che formulò il principio di "implosione", grazie al quale sviluppo tecnologie futuristiche e poté costruire quelli che sarebbero stati gli UFO nazisti. L'acqua ha la massima densità, il cosiddetto punto di anomalia a + 4 °C. Le sue molecole raggruppate in strutture tridimensionali (3-D) insieme alla polarità elettrica le permettono di sciogliere le sostanze. Gelando, l'acqua aumenta del 9% in volume, ma è più leggera che allo stato liquido. Nelle sorgenti di montagna, l'acqua ha appunto la massima densità. Nelle sue memorie, Schauberger parla di suo padre che effettuava il trasporto di tronchi lungo i torrenti, ma solo di notte e preferibilmente con la luna piena perché di giorno l'acqua esposta ai raggi del sole diventa pigra e "dorme". Di notte invece ritorna vitale e riesce a trasportare tronchi di peso specifico superiore. Nei torrenti di montagna le trote, anche in mezzo ad una forte corrente riuscivano a restare lungo tempo praticamente immobili e se fiutavano un pericolo nuotavano veloci risalendo la corrente. Sapendo che l'acqua di un torrente di montagna è più fredda vicino alla sorgente e la sua temperatura aumenta man mano che se ne allontana, Schauberger organizzò un esperimento per capire il fenomeno della trota stazionaria. Fece versare 100 litri di acqua riscaldata, 500 metri più a monte di un punto di forte corrente, dove una trota era solita passare molto tempo. Il torrente aveva un volume di flusso di vari metri cubi d'acqua il secondo e 100 litri di acqua non alteravano quindi in modo significativo la temperatura. Tuttavia la trota, fino a quel momento tranquilla, poco dopo l'immissione dei 100 litri cominciò ad agitarsi e, nonostante i suoi sforzi, fu trasportata dalla corrente verso il basso riuscendo a risalire solo dopo un certo tempo. Ciò confermò l'intuizione di Schauberger sull'importanza della temperatura (anche una differenza di 0.1°C incide sul comportamento dell'acqua corrente). Un altro episodio, per me straordinario, è quello delle pietre che "ballano". Nelle notti fredde di luna piena, Schauberger osservò pietre di forma ovale che dal fondo di un laghetto di montagna, attirandosi e respingendosi, con un movimento circolare risalivano in superficie. Le pietre di forma diversa restavano sul fondo. Secondo Schauberger, il fenomeno era spiegabile come l'effetto combinato del freddo che aumenta l'energia levitazionale biomagnetica e della composizione metallifera delle pietre, soprattutto silice (SiO2) e silicati. In base a queste ed altre osservazioni, Schauberger cominciò a formulare il principio di "implosione", collegando il movimento delle trote all'idea di Johannes Kepler del movimento planetario che influenza anche il movimento dei fluidi. L'umanità (la scienza) e la natura procedono in modo diverso. La natura tende a spostare le sue masse in senso planetario: implosione. La scienza segue una linea retta: esplosione. L'implosione è il moto alla base della vita, dall'esterno verso l'interno, secondo una linea spirale-concentrica. Per Schauberger esplosione significa involuzione, demolizione, distruzione, mentre implosione è invece evoluzione, costruzione, vita. In natura, ambo le forze sono presenti - espressione della bipolarità - ma predomina l'implosione. Anche la forza di demolizione ha in natura un carattere positivo: scomposizione degli organismi morti e loro integrazione in nuove forme di vita organiche, una continua azione di riciclo. Come osserva Callum Coats, è difficile descrivere i vari dispositivi inventati da Schauberger sulla base del principio dell'implosione e dell'energia del vortice, a causa della sovrapposizione di disegni, diagrammi, date, nomi: Repulsine, Klimator, motore ad implosione, motore a suzione, motore trota, sottomarino biotecnico. Tutte queste macchine, alimentate ad aria o ad acqua, avevano un funzionamento silenzioso e poco costoso, erano di forma ovale e sfruttavano il principio della creazione del "vuoto biologico" (per dettagli tecnici, cfr. Callum Coats, op. cit., cap. 21 "Implosion"). Nell'inverno 1918 a Linz c'era penuria di combustibile e il principe Adolf von Schaumburg-Lippe aveva problemi economici. In alta montagna i tronchi e gli alberi da abbattere abbondavano. Il problema era come trasportarli a valle. Schauberger costruì uno scivolo di legno, a sezione ovale, di 50 km, con un andamento sinuoso. Per far galleggiare i tronchi lungo lo scivolo era necessario un apporto di acqua fredda e quindi in determinati punti, tramite valvole si faceva uscire l'acqua che si era riscaldata e veniva convogliata acqua fresca di ruscelli vicini. Nonostante lo scetticismo generale, il sistema funzionò. Schauberger fu nominato consulente statale per gli impianti di trasporto del legname con uno stipendio superiore a quello dei suoi omologhi con titoli accademici. Ciò creò gelosie e complotti e alla fine Schauberger rinunciò all'incarico. Per anni lavorò alle dipendenze dell'imprenditore austriaco Steinhard costruendo vari impianti di trasporto del legname lungo i torrenti in Austria, Iugoslavia, Turchia. La regolazione dei corsi d'acqua e la gestione dell'acqua Invitato dal Prof. Philipp Forchheimer (1852-1933), ingegnere idraulico, ad esporre alla facoltà di agraria di Vienna le sue idee sul moto naturale dell'acqua, Schauberger si trovò di fronte un ambiente scettico e ostile. Il rettore sgarbatamente gli intimò di dire in poche parole cosa si doveva fare per regolare i corsi d'acqua senza provocare danni e Schauberger rispose: "Wie das Saubär brunzt" (come piscia il cinghiale mentre cammina). In effetti, il cinghiale compie una serie di movimenti ritmici che in forma grafica danno curve orizzontali e verticali a forma di spirale: una curva spaziale cicloide. Schauberger cercò con ogni mezzo di salvare il Reno e il Danubio, due fiumi morti, senza successo. Forzare l'acqua in canali e condotte cilindriche significa imprigionarla e privarla della sua energia. Nelle centrali idrauliche, a parte il problema delle dighe e del loro impatto ambientale, l'acqua è convogliata in condotte cilindriche in condizioni di enorme pressione e poi scaraventata contro le lame di turbine di acciaio dove è letteralmente frantumata e l'ossigeno dissolto è centrifugato all'esterno. Al termine di questo processo di disintegrazione fisica ed energetica, l'acqua impoverita di ossigeno è immessa nei torrenti o nei fiumi con un impatto sui pesci e la vita acquatica. Schauberger aveva al riguardo soluzioni alternative meno negative e anche per la purificazione dell'acqua proponeva un approccio ecologico, un impianto per produrre acqua di ottima qualità ("Edelwasser") con la stessa composizione chimica e biologica delle acque di sorgente, partendo da acqua piovana, fluviale, marina, anche sporca, secondo un metodo molto diverso da quelli tradizionali: "La sterilizzazione secondo tutti i tipi abituali di clorazione avviene con l'ossigeno in status nascendi che col tempo può provocare danni ai tessuti e la formazione di cancri nelle persone, negli animali e nella piante. Con il mio metodo, la sterilizzazione e la depurazione sono effettuate con tubi ad alta tensione oppure con i cosiddetti tubi a capillare doppio a torsione e la rigenerazione avviene in apparecchiature speciali". L'apparato aveva una camera a sezione ovale dove l'acqua era raffreddata a 4 °C, fatta ruotare in un vortice ad alta velocità con aggiunta di minerali e anidride carbonica.". Nonostante l'ostilità degli ambienti accademici, Schauberger stava diventando famoso. Le sue idee avevano interessato Mussolini e vi erano stati contatti con rappresentanti di Francia, Romania e Bulgaria. L'industriale Ludwig Roselius organizzò un incontro con Hitler a Berlino (10 luglio 1934) di cui esistono più versioni: secondo Schauberger l'incontro fu molto breve e il Fűhrer si mostrò interessato; secondo il rapporto ufficiale del consigliere ministeriale Willuhn grande antagonista di Schauberger, Hitler invece lo considerò uno "Schwindler" (impostore). L'incontro si concluse in un nulla di fatto, ma era solo la prima battuta con la gerarchia nazionalsocialista. Nel 1943 Schauberger fu posto di fronte all'alternativa di dirigere un gruppo di tecnici e fisici detenuti nel campo di concentramento di Mauthausen o di essere impiccato. Le condizioni, anche se non così disumane come nel famigerato campo di lavoro "Dora" dove venivano costruite le V2 (Vergeltungswaffen), erano penose. Secondo le testimonianze ufficiali rese dopo la guerra da due superstiti del gruppo di prigionieri, Schauberger fece di tutto per assicurare condizioni umane a questi suoi collaboratori e tirare per le lunghe i lavori di tipo militare (la famosa Wunderwaffe o arma miracolosa con cui i Tedeschi speravano ancora di vincere la guerra). A questo periodo risalgono vari esperimenti biotecnici e la costruzione di dispositivi sperimentali, tra cui un disco volante. Questa "Fliegende Untertasse", sperimentata vicino a Praga nel febbraio 1945 "che raggiunse in tre minuti un'altezza di 15.000 metri e una velocità orizzontale di 2.200 km l'ora, era stata costruita secondo un modello che avevo elaborato nel campo di concentramento di Mauthausen insieme con ingegneri e tecnici di altissimo livello selezionati tra i prigionieri.[...] A mia conoscenza la macchina fu distrutta per ordine di Keitel poco prima della fine della guerra. A questa vicenda erano interessati anche molti tecnici dell'industria dell'armamento che [...] mi invitarono ad esporre i principi della produzione di una zona atomica a pressione ridotta che si sviluppa in pochi secondi quando si fa muovere l'aria o l'acqua in senso radiale e assiale, in presenza di un gradiente di temperatura decrescente". In questo campo di ricerche, i Tedeschi erano più avanzati degli Americani. Ben prima della fine della guerra, sia gli Americani che i Russi, molto interessati ai "cervelli" europei, si erano organizzati per accaparrarsi Von Braun e il suo gruppo di ricercatori di Peeneműnde ed altri tecnici e scienziati considerati interessanti. Materiale e documenti di Schauberger furono confiscati dai Russi e dagli Americani che tennero Viktor sotto continua sorveglianza per sei mesi, nel timore che fosse prelevato dai Russi e anche perché interessati alle possibilità dell'energia atomica da lui studiate. "Attraverso le mie ricerche ho gradualmente imparato a riconoscere le energie atomiche 'costruttive'. Vorrei menzionare che le energie atomiche tenute segrete dagli Americani, non mi hanno mai interessato e che sono pronto ad impegnarmi per iscritto a non occuparmi in futuro, né a livello teorico né a livello pratico, di queste forze distruttive. Le energie atomiche da me studiate sono fondamentalmente diverse da quelle degli Americani. Con le energie atomiche pregiate da me studiate non c'è esplosione né fuoco; al contrario il prodotto di decadimento è acqua e le definisco quindi energie atomiche di 'prima classe'. Con le energie atomiche di 'seconda classe' applicate dagli Americani, il prodotto di decadimento è fuoco". In base a queste ed altre osservazioni, Schauberger cominciò a formulare il principio di "implosione", collegando il movimento delle trote all'idea di Johannes Kepler del movimento planetario che influenza anche il movimento dei fluidi. L'umanità (la scienza) e la natura procedono in modo diverso. La natura tende a spostare le sue masse in senso planetario: implosione. La scienza segue una linea retta: esplosione. L'implosione è il moto alla base della vita, dall'esterno verso l'interno, secondo una linea spirale-concentrica. Per Schauberger esplosione significa involuzione, demolizione, distruzione, mentre implosione è invece evoluzione, costruzione, vita. In natura, ambo le forze sono presenti - espressione della bipolarità - ma predomina l'implosione. Anche la forza di demolizione ha in natura un carattere positivo: scomposizione degli organismi morti e loro integrazione in nuove forme di vita organiche, una continua azione di riciclo. Come osserva Callum Coats, è difficile descrivere i vari dispositivi inventati da Schauberger sulla base del principio dell'implosione e dell'energia del vortice, a causa della sovrapposizione di disegni, diagrammi, date, nomi: Repulsine, Klimator, motore ad implosione, motore a suzione, motore trota, sottomarino biotecnico. Tutte queste macchine, alimentate ad aria o ad acqua, avevano un funzionamento silenzioso e poco costoso, erano di forma ovale e sfruttavano il principio della creazione del "vuoto biologico" (per dettagli tecnici, cfr. Callum Coats, op. cit., cap. 21 "Implosion").  Schauberger sviluppò un tipo di motore a vortice, un tornado artificiale in cui l'attività del vortice e l'attività del giroscopio potevano essere imbrigliate con liquidi come l'acqua o il mercurio. A Schauberger si devono invenzioni che risalgono, forse, ai tempi antichi. Uno delle invenzioni di Schauberger, "la repulsione", o repulsina in tedesco, doveva essere una specie di sistema di propulsione montato verticalmente su un sottomarino o un velivolo per creare un campo che Schauberger definì "vuoto biologico". Il velivolo o il sottomarino venivano risucchiati così in questo campo. Dalla particolare forma di questo dispositivo è nata la storia secondo cui Viktor Schauberger sarebbe stato l'inventore dei dischi volanti. All'epoca della sua invenzione il sistema di propulsione inverso della repulsina sembrò rivoluzionario ma Viktor Schauberger credette di riscoprire una tecnologia antica; faceva riferimento ad alcuni testi antichi indiani ed in particolari ad alcuni racconti in cui si parla delle macchine Vimana, racconti in cui si narra che  i popoli del passato usavano un tipo di magnetismo fluido che consentiva di vincere la gravità. I tedeschi erano i migliori studiosi dell'oriente al mondo. Hanno tradotto in lingua tedesca gli antichi testi in sanscrito. 
Rappresentazione artistica di un immaginario UFO del Terzo Reich  (Fonte: it.wikipedia.org)
Nel 1939, tre anni dopo l'incidente del presunto schianto di un disco volante all'interno della foresta nera, i tedeschi crearono il loro primo disco volante che chiamarono "Hauliebu I". I racconti e i miti sugli UFO nazisti si conformano alla storia documentata nei seguenti episodi: 
  • La Germania nazista aveva rivendicato il territorio della Nuova Svevia (Antartide), inviandovi una spedizione nel 1938 e pianificandone altre.
  • La Germania nazista condusse ricerche su una tecnologia di propulsione avanzata, che comprendeva la missilistica e il lavoro sulla turbina di Viktor Schauberger. 
  • Alcuni avvistamenti durante la seconda guerra mondiale di oggetti volanti di difficile identificazione sia in Europa sia sull'oceano Pacifico. In particolare si riteneva che quelli che in seguito furono chiamati foo fighter fossero aerei nemici. 
Le prime affermazioni diverse dalla finzione letteraria sull'esistenza di dischi volanti nazisti comparvero in una serie di articoli a firma dell'esperto italiano di turbine Giuseppe Belluzzo, o riguardanti i suoi studi, pubblicati nel marzo del 1950, e furono prontamente smentite dall'Aeronautica Militare. L'ingegner Belluzzo parlava di alcuni velivoli circolari che sarebbero stati studiati e progettati a partire dal 1942 contemporaneamente da Italia e Germania, dove se ne sarebbero interessati i rispettivi capi di stato, precisando che si trattava dell'applicazione di tecnologie convenzionali che si stavano all'epoca completando in Italia, come la turbina a combustione interna e il turboreattore per aerei. Una settimana dopo la pubblicazione degli articoli di Belluzzo, lo scienziato tedesco Rudolph Schriever sostenne di aver sviluppato dischi volanti durante il periodo nazista. L'ingegnere aeronautico Roy Fedden notò come i soli velivoli che potessero avvicinarsi alle capacità attribuite ai dischi volanti erano quelli progettati dai tedeschi sul finire della guerra. Fedden aggiunse inoltre che i tedeschi stavano lavorando a svariati progetti aeronautici piuttosto inusuali: « Ho visto abbastanza dei loro progetti e piani di produzione da comprendere che se (i tedeschi) fossero riusciti a prolungare la guerra solo per alcuni mesi, avremmo dovuto reggere il confronto con una serie di sviluppi nel combattimento aereo del tutto nuovi e mortali.» Fedden comunque non offrì mai ulteriori precisazioni al riguardo.Il capitano Edward J. Ruppelt, a capo del Progetto Blue Book dell'aeronautica statunitense, rese nel 1956 la seguente dichiarazione: « Alla fine della seconda guerra mondiale, i tedeschi stavano sviluppando molti tipi innovativi di aerei e missili balistici. La maggior parte dei progetti si trovavano per lo più allo stadio preliminare, ma si trattava degli unici velivoli conosciuti che avrebbero potuto anche solo avvicinarsi alle prestazioni degli oggetti di cui riferiscono gli osservatori degli UFO.» Dei prototipi di aereo con ala circolare furono effettivamente costruiti in Germania da Arthur Sack, il Sack AS-5 e Sack AS-6 (1944): per la loro forma, in volo avrebbero potuto ricordare un disco volante, ma in realtà si trattava di semplici aeroplani con ali in legno, con prestazioni assai modeste, e anche l'AS-6 faticava a volare. Il disco volante denominato "Hauliebu I" costruito dai tedeschi, era una specie di fulmine globulare contenuto. Le due sfere che costituivano il disco volante producevano elettroni e positroni. I positroni migravano nella parte superiore della sfera e lievitavano.
Continua al prossimo post! Fonte: Linkografia

Bibliografia


  • Joscelyn Godwin. Arktos: The Polar Myth in Science, Symbolism, and Nazi Survival. Adventures Unlimited Press, 1996. ISBN 0-932813-35-6.
  • Gary Hyland, I segreti perduti della tecnologia nazista, Newton & Compton Editori, 2002, ISBN 8882896749
  • Christopher Partridge. UFO Religions. Routledge, 2002. ISBN 0-415-26324-7
  • Roberto Pinotti, Alfredo Lissoni. Gli "X-Files" del nazifascismo, idealibri.com, 2001, ISBN 88-7082-741-0
  • Gabriele Zaffiri. Sonder Buro n. 13 - Unternehme Uranus. Patti (ME), Nicola Calabria Editore, 2004. ISBN 978-8888-010458-104

venerdì 11 giugno 2010

I segreti di Fatima e le profezie di Nostradamus. Quarta Parte.

11 Giugno 2010.

Come dicevamo nei precedenti post pubblicati in data 7,8,9 Giugno c.m., vi sono molte affinità fra i tre segreti di Fatima, rivelati dalla Beata Vergine Maria nel 1917 ai tre pastorelli Lucia do Santos, Francisco e Giacinta Marto, ed alcune quartine del medico e astrologo francesce, vissuto nel XVI sec. d.C., Michel De Nostredame, inteso Nostradamus.


Continuiamo a parlare della Grande Guerra, attraverso l'analisi di alcune quartine del libro "Le Profezie" del più mistico personaggio dell'era moderna (1492 d.C. - 1900 d.C. ), Nostradamus, che fanno riferimento (così come sono state interpetrate
a posteriori) agli eventi bellici che hanno segnato l'Europa dal 1914 al 1918. [La guerra si concluse l'11 novembre 1918. Il numero totale di morti è stato stimato in oltre sedici milioni: alle vittime militari (circa 10 milioni di soldati) vanno aggiunte le vittime civili, dovute non solo agli effetti diretti delle operazioni di guerra, ma anche alla carestia e alle malattie causate dalla guerra, ad esempio in Germania, sottoposta al blocco navale degli alleati, la fame provocò migliaia di morti tra la popolazione civile. La guerra fu nello stesso tempo l'ultimo conflitto del passato (guerra di trincea e lenta), ma anche il primo grande conflitto in cui si usarono appieno tutti i mezzi moderni, come aeroplani, mezzi corazzati, sommergibili e le armi chimiche, tra cui il gas.]

III,6

Nel tempio chiuso la folgore entrerà,
I cittadini dentro il loro forte sfiancati:
Cavalli, buoi, uomini, come un'onda colpirà
Per fame, sete, sottomesse le armate più deboli.

II,50

Quando quelli di Hainaut, di Grand e di Bruxelles
Verranno a Langres per porre l'assedio,
Dietro ai loro fianchi saranno battaglie crudeli;
La piaga antica farà più che nemici.

Questo è un riferimento all'avanzata tedesca in direzione di Langres, nell'agosto del 1914, nel pieno della penetrazione germanica in Francia, sul fronte occidentale. La "piaga antica " è la carestia che sempre segue i grandi eventi bellici.
Allo scoppio della prima guerra mondiale i comandi militari avevano pianificato un conflitto di breve durata, non molto diverso dalle guerre precedenti.

Ma subito ci si accorse che era possibile respingere un attacco anche disponendo di una copertura molto limitata. Gli attacchi frontali comportavano perdite drammatiche, per cui si riteneva che solo un aggiramento sui fianchi desse qualche possibilità di vittoria. La battaglia della Marna fu appunto il tentativo delle forze franco-inglesi di aggirare le armate tedesche. Questi tentativi di reciproco aggiramento proseguirono con la cosiddetta corsa al mare.

Ma una volta giunti sulle coste della Manica, non esistevano più possibilità di manovra. Ben presto si formò un sistema di trincee ininterrotto, dalla Svizzera al mare del Nord. Il fronte occidentale sarebbe rimasto praticamente fermo per più di tre anni, sino alle offensive di primavera del 1918.

La zona compresa tra le trincee avversarie era chiamata terra di nessuno. La distanza tra le trincee variava a seconda del fronte. Sul fronte francese era, generalmente, di 100 - 250 metri, anche se in alcuni settori (per esempio nei pressi di Vimy) era di soli 25 metri. Dopo il ritiro tedesco sulla linea Hindenburg, la distanza media crebbe sino a più di un chilometro, mentre sul fronte di Gallipoli, in qualche punto, le trincee non distavano più di 15 metri, rendendo possibili degli scontri basati sul lancio di bombe a mano.

Nostradamus avverte in tutte le quartine che profettizzano eventi bellici del XX sec. che qualcosa sarebbe cambiato nella concezione stessa della guerra.

Non che ai suoi tempi fossero rose e fiori. Proprio il Cinquecento fu teatro di scontri di inaudita crudeltà, come il Sacco di Roma del 1527 effettuato dai Lanzichenecchi ed
ordinato dall'imperatore Carlo V, evento traumatico che di fatto segnò la fine degli splendori dell'epoca rinascimentale in Italia. I lanzichenecchi, in maggioranza luterani, furono spinti nella loro azione anche dal loro odio verso Roma che consideravano corrotta e papista.

Michel comprende però che l'uomo va avanti, migliora in tutto, anche nella innata tendenza all'autodistruzione. E' finita l'epoca dei cavalieri, delle alabarde, dei cortei reali marcianti al suono delle fanfare e dei tamburi. E' iniziata l'epoca dello sterminio di massa. Come quello descritto in quest'altra quartina...

II,1

Verso Aquitania dalle isole Britanniche,
Essi stessi grandi incursioni:
Piogge, gelate faranno infido il terreno,
Porto Selin farà grandi invasioni.

Gran Bretagna e Francia avevano deciso di ottenere il controllo dello stretto dei Dardanelli e della città di Costantinopoli per poter inviare rifornimenti alla Russia, loro alleata.

Le operazioni navali nei Dardanelli (1914-1915) furono compiute da una flotta congiunta anglo-francese per permettere ad una forza da sbarco alleata di impossessarsi dello stretto dei Dardanelli e costringere la Turchia ad uscire dalla Triplice alleanza.

Nella campagna vi furono delle perdite elevatissime sia a terra che in mare da parte degli alleati. Le mine turche affondarono varie navi da battaglia, come la francese Bouvet e le inglesi Irresistible, Inflexible, Ocean, danneggiando gravemente le navi francesi Suffren e Gaulois. A terra, il corpo di spedizione australiano-neozelandese, ANZAC, subì gravissime perdite tanto che le 5 divisioni impegnate inizialmente divennero 16 fino al forzato reimbarco.

Da parte turca lo sforzo fu grande, ma la vittoria fece emergere i militari come spina dorsale di quella che sarebbe diventata la Turchia laica del dopo Impero Ottomano, con alla guida il generale Mustafa Kemal.

Tra l'aprile e il giugno del 1915 tre sanguinose battaglie vennero combattute per entrare in possesso di meno di un chilometro di territorio. Un altro tentativo fu posto in atto nell'agosto del 1915, anch'esso senza esito alcuno. Fu un periodo, fra l'altro, di grandi piogge, il terreno collinare intorno a Gallipoli era ridotto a un pantano infido. Scarseggiava l'acqua potabile e ci furono molte malattie.

IX,100

La battaglia navale di notte sarà vinta,
Il fuoco, alle navi dell'Occidente rovina
Astuzia nuova, la grande nave colorata,
Ira al vinto, e vittoria nella nebbia.

Questa quartina sembra riferirsi alla famosa battaglia dello Jutland del 1916.
La battaglia dello Jutland (Skagerrak per i tedeschi) fu uno scontro navale avvenuto fra il 31 maggio e il 2 giugno 1916 fra le principali flotte da guerra operative nel corso della prima guerra mondiale: la Royal Navy britannica e la Kaiserliche Marine tedesca.

Lo scontro fu la risultante della corsa agli armamenti navali che aveva interessato i due paesi nei vent'anni precedenti. La flotta britannica era la prima al mondo e non temeva confronti ma la marina imperiale germanica, sotto la guida dell'ammiraglio Alfred von Tirpitz, era divenuta una forza competitiva ed assai temuta dall'Ammiragliato.

Ciò era costato molto in termini economici. La Germania era una grande potenza continentale ma non rinunciava a sfidare la Gran Bretagna anche sul mare. Entrambe le flotte poi investirono su un tipo di nave la cui validità era molto discussa, vale a dire gli incrociatori da battaglia. Queste costosissime navi univano la velocità e la manovrabilità di un incrociatore alla potenza di fuoco di una corazzata, ma rispetto a questa erano più vulnerabili.

La battaglia dello Jutland o Skagerrak si fonda su una serie di errori da entrambe le parti, il primo commesso dall'ammiragliato tedesco ancor prima dell'inizio della battaglia.

L'ammiraglio Reinhard Scheer, comandante in capo della Hochseeflotte ("Flotta d'alto mare"), la flotta d'alto mare tedesca, ignorava che i comandi britannici erano in possesso del codice segreto delle comunicazioni radio dello stato maggiore della marina caduto nelle mani degli alleati nell'agosto del 1914, in seguito al cannoneggiamento e cattura del piccolo incrociatore Magdeburgh.

Dal momento che nessun ufficiale responsabile aveva avuto il coraggio di denunciare la grave infrazione ai superiori, il 30 maggio 1916, Scheer, in navigazione nelle acque dello stretto dello Skagerrak, un lungo braccio di mare tra la Danimarca e la costa meridionale della Norvegia, continuò ad usare questo codice. Decrittati i messaggi dell'ammiragliato tedesco, il capo della flotta inglese, l'ammiraglio John Jellicoe, ordinò a tre squadre di navi di linea di prendere il mare la sera stessa e di puntare ad est alla massima velocità con l'obiettivo di inchiodare e affrontare il nemico proprio nello stretto dello Skagerrak. Dall'altra parte Scheer, a bordo della Friedrich der Große, non sospetta nulla dell'avanzata della Grand Fleet. Il vantaggio britannico in termini numerici era netto, la Grand Fleet ("Grande Flotta"), al comando di Jellicoe, di base a Scapa Flow, all'estremità settentrionale della Scozia, disponeva di 28 corazzate monocalibro e 10 incrociatori da battaglia, mentre la germanica Hochseeflotte, con sede nella base di Wilhelmshaven, disponeva di 16 corazzate monocalibro e 5 incrociatori da battaglia. L'Hochseeflotte era comandata in una fase iniziale dall'ammiraglio Friedrich von Ingenohl per poi passare agli inizi del 1916 sotto il comando dell'ammiraglio Hugo von Pohl che lasciò a sua volta il comando all'ammiraglio Reinhard Scheer.

A 60 miglia dalla costa dello Jutland, il 31 maggio 1916, Reinhard Scheer incontrò una squadra inglese che era in netta minoranza e che subì, nel successivo scontro, molte perdite. Poco dopo gli inglesi si ritirarono per lasciare il posto alla Grand Fleet, comandata dall'ammiraglio John R. Jellicoe. La battaglia sembrava volgere a favore degli inglesi, quando la nebbia e abili tattiche di disimpegno consentirono ai tedeschi di fuggire nell'oscurità, dopo aver perso solo 10 delle 99 navi da guerra della loro flotta. Gli inglesi persero 14 navi su 151 e molti più uomini dei nemici.

Al prossimo post!


Fonte:

1. Linkografia
2. Bibliografia
  • NOSTRADAMUS, il passato, il presente, il futuro di Maritza Ferrario e Andrea Pamparana, edito da Acanthus nel 1989, pagg. 98 - 100.

mercoledì 9 giugno 2010

I segreti di Fatima e le profezie di Nostradamus. Terza parte.

9 Giugno 2010.

Come dicevamo nei precedenti post pubblicati in data 7 e 8 Giugno c.m., secondo alcuni studiosi delle centurie di Nostradamus, ed alcuni studiosi che hanno approfondito le rivelazioni mariane di Fatima, vi sarebbero molte affinità fra alcune delle quartine dell'astrologo, scienziato, medico di grande fama, e i tre segreti che la Beata Vergine Maria nel 1917 rivelò, a Fatima, ai tre pastorelli Lucia do Santos, Francisco e Giacinta Marto.

Dicevamo, in particolare, di come i tre segreti di Fatima abbiano anticipato gli accadimenti che avrebbero poi segnato il secolo scorso, ed in particolare:
  • lo scoppio, i combattimenti, le perdite di vite umane della prima guerra mondiale;
  • lo scoppio, i combattimenti, la perdita di vite umane, le due esplosioni nucleari sul suolo nipponico, che segnarono di fatto il termine della seconda guerra mondiale, nonché l'atrocità dell' olocausto e della Shoah, cioè il genocidio compiuto dalla Germania nazista di tutte quelle persone ed etnie ritenute "indesiderabili" (omosessuali, ebrei, oppositori politici, zingari, testimoni di Geova, pentecostali, ecc.), che in termini numerici si può quantificare nella perdita di circa sei milioni di ebrei sterminati nei lager nazisti presenti in più nazioni europee. [Il totale di tutte le vittime dei campi presenti nei vari stati - Germania, Polonia, Italia ecc. - ammonta a circa 6 milioni di morti (5.919.482 è il numero che si ottiene sommando le vittime di campi grandi e piccoli) dal 1933 al 1945. Queste morti sono concentrate per la stragrande maggioranza dal 1939 al 1945; infatti se si contano le vittime dei campi già attivi prima del '39 si arriva "solo" a 370.000 (ed è anche da notare che questa è una cifra totale, che riguarda strutture attive ad es. dal 1933 al 1945: nella cifra in sé non c'è indicazione se queste vittime siano state uccise prima del '39 o dopo). Il totale di tutti i lager o campi presenti nelle varie nazioni, secondo ricercatori dell'Holocaust Memorial Museum è stato stimato in 20.000. Dopo dieci anni di ricerche e di studi, hanno ricostruito la mappa dei lager e ghettinazisti. La cifra è tre volte più alta delle stime. Lo ha rivelato il Washington Post secondo le conclusioni del primo volume dell'Enciclopedia dei Campi e dei Ghetti 1933-1945 pubblicata il 12 Giugno 2008];
  • La diffusione nel mondo del comunismo con le idee dei materialisti Marx e Engels, che avrebbe dovuto portare alla giustizia sociale attraverso la rabbia degli oppressi, e il duro attacco alla religione, che era vista come frutto di quelle relazioni sociali ingiuste che sarebbe dovuta scomparire nella giusta società socialista.
Nostradamus, come si diceva nei precedenti post, è un uomo del tardo Rinascimento, coevo di Lutero, vissuto all'epoca delle grandi scoperte oceaniche, in quel tempo in cui nasceva l'economia mondiale, scienziato, astrologo, medico di grande fama, allievo di Rondelet nella prestigiosa università di Montpellier.

Michel de Nostredame, inteso Nostradamus, medico e astrologo francesce (Saint - Rèmy 1503 - Salon 1566). Ritiratosi in solitudine,dopo avere esercitato felicemente la medicina, si dedicò alla compilazione di ricettari, sostenendo le segrete virtù di alcuni farmaci, e più tardi, si dedicò alla redazione di pronostici astrologici in quartine (Le vere centurie e profezie), in uno dei quali parve predire la morte di Enrico II. Tali pronostici nel complesso dovrebbero prevedere gli avvenimenti principali di parecchi secoli a venire. Meglio conosciuto per il libro "Le profezie", la cui prima edizione apparve nel 1555, con la pubblicazione di questo libro, misterioso e straordinario, Nostradamus ha profetizzato sulla Rivoluzione Francese, Napoleone, Lenin, Kennedy, il villaggio globale, Khomeini, Fusione fredda, Hitler, il Terrorismo, Stalin, Mussolini, De Gaulle, Gorbaciov,
Mao Tse-tung, la prima guerra mondiale, la seconda guerra mondiale, la terza guerra mondiale, nonché la fine del mondo che secondo le sue visioni dovrebbe avvenire oltre il 2000, esattamente nel 3800 d.C. .

Volendo tracciare una linea immaginaria che lega le profezie di Nostradamus con il primo ed il secondo "segreto" di Fatima, possiamo affermare che Michel de Nostredame, così come la Beata Vergine Maria, profetizzò il primo conflitto mondiale nelle quartine di seguito indicate:

LA GRANDE GUERRA: 1914-1918

VII, 25

Per una guerra lunga tutto l'esercito sarà stremato,
Che per i soldati non ci sarà denaro,
Al posto di oro e argento, monete di cuoio,
L'erario Gallico, segno crescente della Luna.

L'"erario Gallico" è quello francese, che nel 1914 e nel 1918 emetterà nuova cartamoneta per fare fronte alle ingenti spese belliche. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale portò ben presto alla svalutazione della moneta cartacea, addirittura rovinosa per il marco tedesco: il finanziamento delle spese belliche era avvenuto infatti attraverso l'emissione di moneta cartacea. La libera convertibilità rimase una prerogativa degli Stati Uniti, che anche per questo divennero il centro dell'economia monetaria mondiale fino alla grande depressione del 1929, per affrontare la quale il presidente Roosevelt effettuò una svalutazione a freddo, accompagnata da altre drastiche misure. Con questi provvedimenti Roosevelt stabilì che le monete d'oro non avevano più corso legale negli Stati Uniti, e la gente dovette convertire le proprie monete d'oro in altre forme di valuta; questa legge portò gli Stati Uniti fuori dal cosiddetto gold standard, e inoltre implicò anche la fine della regola per cui la valuta cartacea degli Stati Uniti poteva essere scambiata con oro in tutte le banche della nazione. La centralità dell'oro venne comunque ribadita nel sistema di Bretton Woods. Il passaggio alla moneta cartacea avvenne a partire dal 1971, quando gli Stati Uniti dichiararono la fine di ogni rapporto di conversione tra banconote e oro (passando definitivamente alla moneta cartacea convenzionale). Ciononostante su alcune banconote è rimasta per lungo tempo una scritta che ricordava l'antico diritto del portatore di ricevere metallo prezioso presentando la banconota posseduta.

Relativamente alla moneta francese avente corso legale durante la prima guerra mondiale, era sagomata a forma di "Luna crescente", cioè al primo quarto. Si tenga presente che al tempo di Nostradamus gli eserciti erano in prevalenza formati da mercenari, soldati di professione lautamente pagati, pronti a combattere sotto qualsiasi bandiera.

Nostradamus intuisce che la guerra assumerà dimensioni nuove ed impensabili, ma pensa che i soldati saranno ancora "a pagamento". Queste imprecisioni, questa commistione di straordinaria visione del futuro e realtà del suo presente, rendono certe quartine ancora più affascinanti.

III,18

Dopo la pioggia di latte abbastanza lunga,
In molti luoghi di Reims il cielo toccato,
Oh quale conflitto di sangue a essi si avvicina!
Padri e figli di Re non oseranno avvicinarsi.


Michel de Nostredame sembra vedere in questa quartina le due sanguinose battaglie che nel 1914 e nel 1918 vennero combattute presso la Marna, un fiume a soli venti chilometri da Parigi.

Alla fine di agosto del 1914 l’intero esercito alleato, costituito al tempo essenzialmente dall’esercito francese rinforzato dal Corpo di Spedizione Britannico, era stato costretto alla ritirata verso Parigi in seguito alla serie di sconfitte della battaglia delle Frontiere, mentre le due principali armate tedesche penetravano in Francia. Parigi stessa sembrò sul punto di cadere.

Sir John French, comandante del Corpo di Spedizione Britannico, iniziò a pianificare una ritirata generale britannica alle città portuali della Manica per un’evacuazione dal continente. Il governatore militare di Parigi, Joseph Simon Gallieni, incontrò Lord Kitchener per proporre un contrattacco comune (in questa fase della guerra non esisteva ancora un comando unico centralizzato fra gli Alleati) non appena i tedeschi fossero giunti sulla Marna.

Il 2 settembre l'estrema destra tedesca aveva piegato verso sud, minacciando di accerchiare le armate alleate in ritirata dalla Lorena. Il generale Joffre aveva allestito una nuova armata a Parigi, la 6a, comandata dal generale Maunoury: Gallieni propose di impiegarla per portare un attacco sul fianco ovest della 1a Armata tedesca di von Kluck, a partire dalla Marna, per Nanteuil-le-Haudouin e Meaux, il 5 settembre.

Attaccata a sua volta in forze il 7 settembre, la 6a Armata riuscì a resistere per i due giorni successivi grazie, fra l’altro, all’invio d’urgenza di 10.000 uomini della guarnigione di Parigi effettuato con la requisizione di tutti i mezzi a motore presenti nella capitale; nella memoria collettiva è rimasta soprattutto l'immagine spettacolare e incredibile per l'epoca delle 670 automobili requisite, in maggioranza taxi modello Renault AG di colore rosso, radunate davanti all' Hôtel des Invalides, in quello che fu uno dei primi impieghi di truppe motorizzate. L’apporto dei rinforzi da Parigi è spesso stato descritto come fondamentale nell’economia della battaglia, tuttavia, considerando il numero dei combattenti e l’entità delle perdite giornaliere (circa 50.000), pare oggi logico intravederne il valore unicamente propagandistico.

Finalmente il 9 settembre la 6a Armata, battuta, si ritirò dietro la Marna. Von Kluck commise l’errore di gettarsi all’inseguimento, ma l’avanzata creò una breccia di cinquanta chilometri con la 2a Armata di Karl von Bülow, posta alla sua destra; approfittando di ciò la 5a Armata francese e le due divisioni del Corpo di spedizione britannico vi penetrarono attaccando le due armate tedesche sui loro fianchi scoperti.

Disorganizzati dalla manovra, spossati dalle precedenti avanzate, leggermente inferiori di numero, i tedeschi furono costretti a ripiegare sul fiume Aisne il 13 settembre. La susseguente battaglia (13-28 settembre), fatta di attacchi e contrattacchi reciproci, chiarì ad entrambi i contendenti l'impossibilità di uno sfondamento frontale d'impeto, avendo davanti un sistema trincerato anche solo abbozzato.

Il colpo d’arresto portato alle due più possenti armate tedesche segnò la fine del Piano Schlieffen. Tuttavia, secondo la frase del generale Chambe, allora giovane ufficiale di cavalleria, si trattò di una battaglia vinta ma di una vittoria perduta. In effetti, se le armate franco-britanniche riuscirono nello scopo di arrestare l’avanzata tedesca e anzi di respingerla, non furono in grado di sfruttare il vantaggio conseguito, sospingendo il nemico al di fuori del territorio francese, ma solo a qualche decina di chilometri verso nord.

Alla fine del maggio 1918 le truppe tedesche iniziarono una grande offensiva contro i francesi. I tedeschi volevano riconquistare Reims per separare l'una dall'altra le armate alleate schierate sul fronte occidentale.

A Château-Thierry le truppe statunitensi si impeganarono in una valoroso battaglia contro i tedeschi. La battaglia di Château-Thierry fu combattuta il 18 luglio 1918, e fu una delle prime azioni cui prese parte il corpo di spedizione americano (AEF) guidato dal generale John "Black Jack" Pershing. Fu una controffensiva rivolta a contrastare l'operazione Friedensturm, l'offensiva lanciata, il 15 luglio 1918, dall'esercito tedesco sul fronte della Marna, dove iniziava a schierarsi il contingente americano.

La mattina del 18 luglio truppe francesi e americane, guidate da Ferdinand Foch, che da di lì a poco sarebbe diventato maresciallo di Francia, lanciarono un attacco alle posizioni tedesche nel tratto di fronte compreso tra Fontenoy e Château-Thierry. Da più di un anno non venivano effettuati attacchi in questo settore del fronte, lungo circa 40 chilometri. Le forze dell'Intesa riuscirono a mantenere segrete i preparativi dell'attacco, che ebbe inizio alle ore 4.45 del mattino: le truppe tedesche videro piombare su di loro l'attacco alleato, senza che vi fosse alcun bombardamento preparatorio, e preceduto solamente da un fuoco d'accompagnamento di grande precisione ed efficacia.

Fu l'inizio della fine per i tedeschi. Nel settembre del 1918 erano stati respinti oltre la Linea Hindenburg, una serie di fortificazioni erette per fermare le controffensive alleate. La pace era ormai vicina.

Poche visioni di Nostradamus sono così violente e drammatiche come quelle ispirate dagli eventi della prima guerra mondiale.

Al prossimo post!


Fonte:


1. Linkografia
2. Bibliografia
  • NOSTRADAMUS, il passato, il presente, il futuro di Maritza Ferrario e Andrea Pamparana, edito da Acanthus nel 1989, pagg. 97 - 98.

martedì 8 giugno 2010

I segreti di Fatima e le profezie di Nostradamus. Seconda parte.

8 Giugno 2010.

Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne. Nel 1917, nessuno avrebbe potuto immaginare tutto questo: i tre pastorelli di Fatima vedono, ascoltano, memorizzano, e Lucia, la testimone sopravvissuta, quando avrebbe ricevuto l'ordine del Vescovo di Leiria e l'autorizzazione della Madonna, li avrebbe messe per iscritto. I tre segreti che la Madonna rivelò ai tre pastorelli di Fatima, poi svelati nel corso del XX sec. da Suor Lucia, su autorizzazione delle massime Autorità Ecclesiastiche del tempo, hanno anticipato gli accadimenti che avrebbero poi segnato il secolo scorso:
  • La prima guerra mondiale;
  • La seconda guerra mondiale;
  • La diffusione nel mondo del comunismo con le idee dei materialisti Marx e Engels, che avrebbe dovuto portare alla giustizia sociale attraverso la rabbia degli oppressi, e il duro attacco alla religione, che era vista come frutto di quelle relazioni sociali ingiuste che sarebbe dovuta scomparire nella giusta società socialista.
La storia dei Segreti di Fatima inizia il 13 luglio 1917, quando i tre bambini, Lucia dos Santos di 10 anni, Francisco Marto di 9 anni e Giacinta Marto di 7 anni, sostennero di aver incontrato per la terza volta la Madonna. Per un certo periodo i segreti rimasero conosciuti solo ai tre bambini. Ma nel 1919 moriva Francisco, seguito da sua sorella, Giacinta, nel 1920 a causa della spagnola, cosicché Lucia divenne l'unica testimone vivente dei tre segreti. Nel 1941, a 24 anni dalle apparizioni, Suor Lucia, su invito del Vescovo Mons. Josè Alves Correia de Silva, scrisse un riassunto delle apparizioni. Lucia spiegava che l'unico segreto, rivelato a lei il 13 luglio di 24 anni prima, era in realtà diviso in 3 parti, di cui però, la terza non poteva essere ancora svelata. Di conseguenza Lucia diede al Vescovo solo le prime due parti del segreto, che furono rese pubbliche da Pio XII nel 1942, in occasione della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. La terza parte del segreto venne poi scritta da Suor Lucia il 3 gennaio 1944, per poi essere affidata al Vescovo di Leiria, che la consegnò a Pio XII. Il terzo segreto, su indicazione di Suor Lucia, avrebbe dovuto essere rivelato dopo il 1960, ma Giovanni XXIII e i suoi successori, ritennero opportuno non rivelare il segreto. Fu Giovanni Paolo II che il 13 maggio 2000, in occasione della beatificazione di Giacinta e Francisco, dichiarò di voler divulgare il segreto.

LA TERZA PARTE DEL SEGRETO DI FATIMA

La terza parte del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova de Iria-Fatima:
J.M.J.
Scrivo in atto di obbedienza a voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e Mia Santissima Madre.
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: "Qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti" un Vescovo vestito di Bianco "abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre". Vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire su una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregare per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi d'arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.Tuy 3-1-1944







Gli studi scientifici

Il fenomeno sociale delle apparizioni mariane e degli eventi ad esse associati sono stati oggetto di studi antropologici e psicologici. Secondo il sociologo Michael P. Carroll, lo scienziatosociale, al contrario del fedele cattolico, deve ovviamente considerare le apparizioni come allucinazioni oppure come illusioni ottiche oppure, nei rari casi alternativi, escludendo ad ogni modo a priori la possibilità che le apparizioni siano episodi reali di intervento divino, ipotesi che lo condurrebbe ipso facto al di fuori del dominio della stessa scienza sociale.
Nella quarta revisione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali pubblicato dall'American Psychiatric Association, viene inclusa una nuova categoria diagnostica denominata "Problemi religiosi e spirituali". Per la prima volta i disturbi causati da esperienze religiose e spirituali vengono considerati dal DSM come problemi non di tipo patologico ma psicologico: benché di natura allucinatoria, le esperienze visionarie non hanno necessariamente esiti negativi. In alcune culture, infatti, le allucinazioni a contenuto religioso vengono considerate del tutto normali.
(EN)
« Ideas that may appear to be delusional in one culture (e.g., sorcery and witchcraft) may be commonly held in another. In some cultures, visual or auditory hallucinations with a religious content may be a normal part of religious experience (e.g., seeing the Virgin Mary or hearing God's voice). »
(IT)
« Idee che possono apparire deliranti in una cultura (ad esempio la stregoneria o il pensiero magico) possono essere comunemente sostenute in un'altra. In alcune culture, le allucinazioni visive o uditorie a contenuto religioso possono essere una parte normale dell'esperienza religiosa (ad esempio vedere la Vergine Maria o udire la voce di Dio) »
(Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (IV), "V62.89 Religious or Spiritual Problem", p. 281)
Michael Carroll e Patrick Marnham, indipendentemente, hanno studiato il fenomeno delle apparizioni mariane dal punto di vista geografico culturale. Carroll ha adottato un campione statistico costituito da 49 casi relativi al periodo 1100-1896 e Marnham ha preso in esame un più esteso campione statistico costituito da 232 casi relativi al periodo 1928-1975. Entrambi trovano che una percentuale del tutto sproporzionata, tra il 27% e il 36%, si colloca in Italia, paese latino di tradizione cattolica con una forte presenza delle gerarchie ecclesiastiche di Roma e caratterizzato da una struttura familiare che, secondo Carroll, essendo "matricentrata", e cioè centrata sulla figura della madre, e allo stesso tempo dominata da un'ideologia di esagerata mascolinità, predispone in special modo al culto mariano. Altri paesi con un elevato numero di asserite apparizioni mariane sono la Francia, il Belgio, la Spagna, alcune regioni austro-germaniche. In Inghilterra le apparizioni erano molto frequenti prima del 1500 per scomparire quasi del tutto a seguito della riforma anglicana.
In un'ottica freudiana, le apparizioni mariane sono per le vedenti di sesso femminile un modo per sublimare i propri istinti sessuali repressi nei confronti del padre (realizzando la propria fantasia edipica, per via indiretta, attraverso un'identificazione nella figura della vergine Maria); per i vedenti di sesso maschile un modo per sublimare i propri istinti sessuali repressi nei confronti della madre (realizzando per via diretta la propria fantasia edipica verso la madre). Infatti, l'80% del campione considerato da Carroll è costituito da persone sessualmente mature prive di evidente partner sessuale e, mentre i vedenti maschi riferiscono di apparizioni dove quasi sempre è presente solo Maria (93% dei casi), le vedenti femmine hanno una maggiore probabilità di vedere Maria insieme ad altre figure adulte maschili (50% dei casi).
La correlazione osservata tra le asserite apparizioni e la loro collocazione geografica viene addotta come prova dell'origine puramente culturale di tali fenomeni, sebbene esso non sia pienamente sufficiente al fine di spiegare le differenze tra paesi di tradizione cattolica, ma solo tra questi e gli altri paesi di tradizioni culturali diverse. Le differenze tra paesi di tradizione cattolica, invece, sono spiegate da Carroll sulla base della distanza geografica da Roma, sede della Chiesa cattolica e dei suoi principali organi amministrativi.
Gli antropologi britannici Victor Turner e Edith Turner sostengono inoltre che le apparizioni mariane abbiano la specifica funzione di rinforzare dottrine cattoliche tradizionali percepite dal clero come in pericolo o «sotto attacco».

Caratteristiche somatiche e comportamentali del Primate dell'uomo e Terzo Messaggio di Fatima.


Alcune caratteristiche somatiche e comportamentali del Primate dell'uomo stanno riemergendo. Il trattamento genetico effettuato diversi milioni di anni or sono dai Genisti Cosmici, Archetipi Solari della specie umana, sta subendo modificazioni assai preoccupanti. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, la specie umana di questo pianeta subisce una lenta ma inesorabile perdita dell'innesto genetico che l'avrebbe dovuta portare verso le frontiere della quarta dimensione. Gli esseri umani, per fortuna non tutti, stanno retrocedendo rigettando le caratteristiche primarie di quell'innesto che, in forza a quanto è stato detto e scritto: "Voi siete Dèi e farete cose più grandi di me", avrebbe dovuto acquisire i superiori valori della coscienza cosmica e, quindi, della deità. Purtroppo, ed è noto a tutti, la maggior parte di questa umanità priva della virtù del discernimento, valore eterno ed immutabile della Legge Divina, sta precipitando nel tenebroso abisso delle recessioni con la probabile perdita dell'Ego-Sum e con il tragico e penoso ritorno in uno Spirito collettivo animale: "morte seconda". Le Potenze Celesti hanno fatto e detto quanto dovevano fare e dire per risvegliare le coscienze di quanti si sono lasciati andare nel vortice delle dissoluzioni materiali, morali e spirituali. I validi consigli e le necessarie sollecitazioni al ravvedimento sono state appalesate a tutti gli uomini del pianeta in modi diversi e tutti validi per fermare i perniciosi mali che sconfiggono la Giustizia, l'Amore e la Pace.
"Il terzo segreto di Fatima, che la Chiesa ha ritenuto nascondere all'intera umanità, sta per realizzarsi e i segni sono palesi a tutti. Chi ancora non conoscesse il contenuto di questo Divino, Celeste Messaggio, si premuri a conoscerlo affinché prenda coscienza che la Verità fa liberi gli uomini, liberi davvero". Rimanere ciechi e sordi non giova alla salvezza dei vostri spiriti dalla "morte seconda".
Dal Cielo alla Terra. Eugenio Siragusa
Nicolosi, 26 Settembre 1991 ore 15,05


Fonte:

1. Linkografia

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