Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • A proposito degli alieni..., di Francesco Toscano ed Enrico Messina

    Libro/E-book: A proposito degli alieni..., di Francesco Toscano ed Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell‘incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l‘uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all‘era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono.Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato. I Sumeri, gli Egizi, i Maya, gli Inca, le civiltà indiane, tutte culture che hanno avuto un livello tecnologico superiore per quel tempo. I miti Babilonesi, la cultura Greca con la sua mitologia, i miti delle popolazioni nordiche, le leggende delle popolazioni precolombiane, (persino nella Bibbia, vedi Genesi o Apocalisse), parlano di esseri soprannaturali, di eventi immani, (come un grande diluvio). Anche in questo periodo alcuni popoli che vivono allo stato primitivo, come ad esempio i Dogon del Mali, hanno conoscenze astronomiche cui l‘uomo moderno ha avuto accesso solo dopo con il progredire della tecnologia. E' nell‘era moderna che la tematica si sviluppa maggiormente. Dal Novecento ad oggi è un susseguirsi di prove, fatti, avvistamenti; l‘episodio di Roswell è il più indicativo. Gli U.S.A. sembrano la nazione che nel secondo dopoguerra abbia beneficiato maggiormente del contatto con gli alieni. L‘oscurantismo della Guerra Fredda, dominante sino a qualche anno fa è crollato. Tutte le Intelligence delle maggiori potenze mondiali stanno rivelando al mondo dossier segretati sino a qualche tempo fa, (in vista forse del 2012, che secondo un‘antica profezia Maya segnerà l‘inizio di una nuova era). Anche il Vaticano ha ammesso la probabile esistenza di extraterrestri, con i relativi problemi etico-religiosi che ne possono derivare. Se esistono gli alieni, e se ci hanno creati loro, esiste anche un Dio Creatore, come lo intendiamo noi? Che cosa succederebbe se così non fosse? La Chiesa sa la verità e non la vuole rivelare? Oppure sia noi che gli alieni facciamo parte di un unico progetto divino? Abbiamo un‘anima? Che cosa succede dopo la morte? L‘aldilà è forse un‘altra dimensione o un Universo parallelo dove i mondi s‘incontrano? Perché (come dicono alcuni ricercatori) gli alieni ci studiano? Che cosa cercano nell‘uomo? Le grandi potenze mondiali ne sono informate? Tutti interrogativi cui non è possibile a oggi dare una risposta certa, però si può provare a dare diverse, probabili soluzioni.

  • Le indagini del Maresciallo Ascali: L’usuraio, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Le indagini del Maresciallo Ascali: L’usuraio, di Francesco Toscano

    Sinossi: Le indagini del Maresciallo Ascali - L'usuraio Benvenuti nel cuore pulsante e spesso tormentato di Palermo, dove le indagini del Luogotenente dei Carabinieri Roberto Ascali si addentrano ancora una volta nelle pieghe oscure del tessuto sociale. In questo nuovo capitolo, intitolato "L'usuraio", l'arrivo di un certo Colajanni Eduardo nella caserma dei Carabinieri dà il via a un'indagine che promette di svelare inquietanti connessioni. Ciò che inizia come un'indagine sul reato di usura, un crimine silente e devastante che affligge le fasce più vulnerabili della popolazione, prende subito una piega potenzialmente pericolosa. La redazione della Comunicazione di Notizia di Reato non si limita a ipotizzare l'usura, ma prospetta al Magistrato inquirente un legame inquietante tra l’usuraio e “ambienti mafiosi”, suggerendo la possibile aggravante del metodo mafioso. Le dichiarazioni inattese dell'usuraio Cozzolino, denunciato da Colajanni, rivelano che l'indagine prenderà direzioni impreviste. Quando la morte di Colajanni per avvelenamento viene accertata, il quadro che emerge dalle dichiarazioni di Cozzolino è "del tutto inedito", confermando l'intuizione di Ascali riguardo un coinvolgimento più ampio della criminalità organizzata. Sembrava solo una storia di usura all'inizio, ma l'ombra di Cosa Nostra si allunga su tutta la vicenda. Emergono collegamenti con i mandamenti mafiosi palermitani, in particolare Brancaccio e Porta Nuova. Maresciallo Ascali, oggi Luogotenente, deve usare la sua tenacia e il suo acume investigativo per accertare la verità sulla morte di Colajanni e sul sistema criminale sotteso. La sua vita personale è segnata dal dolore per la malattia che affligge la sua amata moglie, ma la sua presenza e l'appartamento confiscato alla mafia in cui vivono a Palermo - divenuto il loro rifugio di pace - gli danno la forza per affrontare le indagini. "L'usuraio" si prospetta come un nuovo avvincente capitolo delle indagini del Maresciallo Ascali, esplorando il legame pericoloso tra l'usura e la criminalità organizzata, mantenendo alta la suspense e conducendo il lettore nei meandri oscuri del potere e della disperazione, dove la linea tra vittima e carnefice è spesso sottile.

Visualizzazione post con etichetta Viaggi e Vacanze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Viaggi e Vacanze. Mostra tutti i post

giovedì 3 aprile 2025

[Palermo] In Sicilia un milione di turisti in più-Domani parte Travelexpo.

 


La Sicilia ha allungato la stagione turistica con 817mila stranieri in più nel 2024 Domani a Terrasini si inaugura la 27esima edizione di Travelexpo: cento operatori  a confronto con quelli siciliani sulla nuova sfida della “Civiltà del viaggio”

 

Palermo, 3 aprile 2025 – Su quasi due milioni di turisti stranieri in più giunti in Italia lo scorso anno, quasi la metà ha scelto di venire in Sicilia. Così, rispetto a 112,7 milioni di viaggatori esteri che hanno trascorso le vacanze nel Belpaese, l’Isola è salita al settimo posto fra le mete preferite.

Il bilancio di Bankitalia per il 2024 in Sicilia parla di 5milioni e 797mila visitatori stranieri (ben 817mila in più rispetto al 2023) che si sono fermati per 26 milioni e 737mila notti (in crescita di 4milioni e 886mila pernottamenti).

Quindi, il 2024 ha confermato come anche in Sicilia sia finalmente possibile concretizzare il concetto di allungamento delle stagionalità turistiche fortemente sostenuto dalla Logos nelle ultime edizioni di Travelexpo, la Borsa Globale dei Turismi, fenomeno che comporta un notevole ritorno economico da parte del mercato turistico estero, evidenziato da una spesa di turisti stranieri in Sicilia nel 2024 certificata da Bankitalia in quasi 2,6 miliardi (in aumento di 441 milioni).

Partendo da questa premessa, Travelexpo apre domani e fino a domenica 6 aprile la sua 27esima edizione al CDS Città del mare di Terrasini lanciando il nuovo concetto di “Civiltà del viaggio fra affermazione e aspirazione”, una svolta culturale “a cui tutti possono concorrere, a partire dagli operatori economici siciliani del settore – spiega Toti Piscopo, patron della manifestazione - ponendola come nuova frontiera del turismo. La civiltà del viaggio si basa sul piacere di condividere conoscenze, scoperte, voglia di esplorare, in un rapporto molto umano fra residenti e visitatori, nell’ambito di una concezione di vacanza slow e sostenibile fortemente legata alle eccellenze del territorio”.

Su questa nuova sfida il settore siciliano dell’ospitalità si confronterà con circa 100 operatori nazionali e internazionali che espongono alla Borsa, fra tour operator, vettori aerei, marittimi, ferroviari e su gomma, network, gruppi alberghieri, società di servizi, enti di promozione, compagnie assicurative e agenzie di viaggio online, con l’impegno di coinvolgere successivamente gli oltre venti gruppi che hanno chiesto di partecipare ma che non è stato possibile accogliere per mancanza di ulteriori spazi espositivi. Segno di un rinnovato e crescente interesse estero per Travelexpo.

Il confronto si svilupperà inoltre nei tanti eventi e seminari che anche quest’anno fanno da cornice alle contrattazioni.

Si parte domani, 4 aprile, alle ore 11, con la cerimonia di inaugurazione, coordinata da Toti Piscopo. Interverranno l’assessora regionale al Turismo, Elvira Amata; la D.g. del dipartimento regionale Turismo, Mariella  Antinoro; il D.g. del dipartimento regionale Attività produttive, Dario Cartabellotta; la dirigente responsabile dell’Osservatorio turistico dell’assessorato regionale al Turismo, Rosalia Giambrone,  il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta; i sindaci di Palermo, Taormina e Terrasini, Roberto Lagalla, Cateno De Luca e Giosuè Maniaci; il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace; il presidente della Camera di commercio Palermo Enna, Alessandro Albanese, il presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo; il presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti; il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina; il project manager della candidatura al Mab Unesco delle Saline di Sicilia, Giorgio Andrian; e il responsabile Territorial Development Sicilia di UniCredit, Vincenzo Evola.

In questa occasione saranno presentate la nuova veste grafica di Travelnostop.com e il portale “EcoTurismo in Comune” che, d’intesa con il ministero del Turismo, l’assessorato regionale al Turismo, Anci Sicilia e Sicindustria, consente ai Comuni di “esporre in una vetrina digitale” le opportunità di valorizzazione dei territori offerte agli investitori internazionali.

Alle 15,30, subito dopo il taglio del nastro, protagoniste del dibattito saranno le Dmo (Destination management organization) rappresentate da Christian Del Bono (Islands of Sicily); Pier Calogero D’Anna (Madonie e Targa Florio); Claudio Gambino (Sicilia Centrale); Fabrizio La Gaipa (Valle dei Templi); Rosalia D’Alì (West of Sicily), Salvatore Occhipinti (Enjoy Barocco) che discuteranno con la dirigente regionale Mariella Antinoro e la dirigente Rosalia Giambrone. Presente anche una rappresentanza del Distretto dell’ospitalità di lusso di Sicilia, la nuova realtà presentata giorni fa a Taormina.

Alle 16.30 si prosegue con il confronto tra i rappresentanti delle associazioni degli agenti di viaggio: Gianluca Glorioso, presidente Fiavet Sicilia; Anna Maria Ulisse, presidente Assoviaggi; e Massimo Ruggieri, delegato Maavi, saranno protagonisti del seminario “Le categorie turistiche ambasciatori di un nuovo modello”.

Alle 17,30 Alberto Presutti, docente e maestro di bon ton e galateo per l’accoglienza degli ospiti stranieri, e Giorgio Andrian, geografo e project manager, saranno invece gli ospiti speciali della conversazione sulla Civiltà del Viaggio “Tra mondo reale e mondo digitale”, prevista nell’ambito dell’assemblea della Fed-Federazione editori digitali, a cui è prevista la partecipazione di Toti Piscopo, amministratore unico della Logos Comunicazione e Immagine, e Biagio Semilia, presidente Fed.

 

Fonte:

Ufficio stampa: Michele Guccione - micheleguccione@neomedia.it  

sabato 6 aprile 2024

I 10 borghi rurali più belli in Italia: scopri dove si trovano...

Gangi - Effems, CC BY-SA 4.0Wikimedia commons

Scoprire i borghi rurali italiani significa avventurarsi in territori incontaminati, dove la storia e la natura si intrecciano in un connubio unico. Se sei un amante dell'autenticità e della tranquillità, allora devi assolutamente esplorare questi gioielli nascosti della nostra Penisola. Tra antiche stradine lastricate e panorami mozzafiato, i borghi rurali ti regaleranno emozioni autentiche e ricordi indelebili. Per saperne di più...

venerdì 12 marzo 2021

Blue Air amplia il suo servizio da Torino a Palermo a partire da Maggio 2021.

Blue Air potenzia le sue operazioni in Italia aumentando le frequenze sulla sua operazione dalla base di Torino a Palermo.

La compagnia aerea introdurrà tre collegamenti settimanali aggiuntivi tra Torino e Palermo a partire da maggio 2021. I prezzi partono da 19,99 euro / solo andata, tasse, commissioni ed un cambio GRATUITO incluso.

Blue Air opererà su 4 voli settimanali rinforzati tra Torino e Palermo, secondo il seguente orario:

 

•  Lunedì, Venerdì

TRN  07:20  PMO 10:00 

PMO 10:45  TRN  12:25

 

TRN  13:30  PMO 15:10 

PMO 15:55  TRN  17:35

 

•  Mercoledì

TRN  13:30  PMO 15:10 

PMO 15:55  TRN  17:35

 

•  Domenica

TRN  13:30  PMO 15:10 

PMO 15:55  TRN  17:35

 

TRN  18:20  PMO 20:00 

PMO 20:45  TRN  22:25

 

“Siamo lieti di offrire più opzioni di viaggio ai nostri clienti su questa rotta. Le frequenze multi-giornaliere supporteranno lo sviluppo della nostra rete tra Torino a Palermo, offrendo il miglior servizio clienti della categoria a prezzi molto convenienti. ”, Afferma Krassimir Tanev, Chief Commercial Officer Blue Air.

 

Informazioni su Blue Air:

Blue Air è la più grande compagnia aerea rumena per numero di passeggeri trasportati, con un modello di business Ultra-Low-Cost (ULC) e con un approccio incentrato sulle esigenze dei passeggeri.

Con un team di oltre 1.000 appassionati di aviazione, Blue Air ha un record di sicurezza di volo impeccabile. La società opera con aeromobili Boeing 737. Nei suoi 16 anni di attività, Blue Air ha trasportato più di 32 milioni di passeggeri e ha volato per oltre 340 milioni di chilometri. L'azienda è certificata IATA Operational Safety Audit (IOSA) dall'International Air Transport Association (IATA) per standard operativi eccezionali ed è membro a pieno titolo IATA.

mercoledì 17 giugno 2020

Vacanze in Italia per l’88% degli italiani, e per il 77% on the road: come cambiano i viaggi nell’era Covid.


L’estate 2020 sarà inevitabilmente atipica, dato che l’emergenza Coronavirus ha stravolto i piani di molti. Per approfondire cosa cambierà, il sito di annunci automobile.it ha realizzato un’indagine approfondita dal titolo “Le abitudini degli automobilisti in viaggio”, della quale troverete di seguito i risultati più interessanti.
Da quanto emerso, questa sarà l’estate in cui si riscoprirà il nostro Paese: l’88% dei partecipanti ha dichiarato che trascorrerà le proprie vacanze in Italia, segnando un netto cambio di rotta rispetto all’anno precedente. Se infatti nel 2019 la meta più ambita per i viaggi “on the road” era la Route 66, quest’anno al primo posto per un viaggio in auto c’è la Sardegna.
Cresce inoltre la preferenza per i viaggi in auto: il 77,2% sceglierà la propria automobile come mezzo di trasporto – quasi il 20% in più rispetto all’anno scorso. Tra gli effetti più rilevanti del Covid-19 c’è anche un maggiore ritardo nel programmare le vacanze: il 68,3% è oggi infatti ancora indeciso – percentuale che lo scorso anno si fermava al 53,6%.
Fatto sta che il 2020 sarà l’anno dei viaggi on the road: tra i partecipanti all’indagine, ben il 65,5% degli intervistati che si è detto attratto da questo tipo di vacanza “itinerante” all’insegna della libertà.
A tal proposito, la classifica dei 5 itinerari on the road 2020 è chiara. I primi due posti sono occupati dalle isole: Sardegna e Sicilia sono le mete preferite in assoluto per un tour coast to coast tra spiagge e panorami mozzafiato. Seguono le Dolomiti, al terzo posto con un itinerario che parte da Belluno e arriva a Cortina, tra laghi e percorsi di trekking. Le Cinque Terre, patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, conquistano la quarta posizione, precedendo le Colline Senesi e la loro “Route 66 italiana” ricca di borghi e paesaggi incantevoli.

Fonte:

ghiath rammo
digital pr
mail: press@bizupmedia.com
bizup srl - via del commercio 36 00154 rome (italy) | tel: +39 06 45 55 45 00 | fax: +39 06 45 55 45 01 | web: http://www.bizupmedia.com


lunedì 23 marzo 2015

Vacanze Eolie: scopri le isole in catamarano.

Pubblicità





23 marzo 2015.

Come scoprire le isole Eolie al meglio? Sicuramente in catamarano, il mezzo ideale, efficiente ed ecologico per vivere le Lipari al 100%.

Una delle destinazioni turistiche più popolari e visitate della Sicilia, con più di 200.000 turisti che vengono a scoprirla ogni anno. Le isole Eolie, conosciute anche come isole Lipari, sono uno degli arcipelaghi più spettacolari della nostra Penisola.

Uno dei modi più emozionanti per andare alla scoperta di questi luoghi è sicuramente il catamarano: un’imbarcazione veloce, molto confortevole e luminosa, che garantisce il perfetto mix di praticità e performance sportive.

“L’esperienza di una vacanza in catamarano alle isole Eolie lascia il segno e non si dimentica facilmente.” Racconta Monica Canella, proprietaria di Shamandura, azienda che organizza itinerari in catamarano alle Eolie. “Sono sette isole sorelle, ognuna con la propria personalità e la propria storia. Scoprire tutto questo dal punto di vista del mare, che le circonda come in un abbraccio, non ha paragone.”

Ma cosa visitare se si decide di organizzare una vacanza alle Isole Eolie? Ecco le 10 attrazioni top che questo arcipelago riserva:

  1. Cave di Pomice: una montagna di pomice bianca che crea scenari surreali. Tra Porticello e Acquacalda si può osservare anche la colata di ossidiana, detta Rocche Rosse.
  2. Castello di Lipari: la rocca di Lipari è un vero e proprio monumento storico e culturale delle Eolie. Una fortezza tutta da scoprire.
  3. Pozza dei fanghi termali: situata sull’isola di Vulcano, è un laghetto naturale di acqua sulfurea dalle preziose proprietà terapeutiche.
  4. Gran Cratere di Vulcano: un’escursione spettacolare fino al cratere, paesaggi mozzafiato e colori come in un dipinto.
  5. Baia di Pollara: uno scenario mozzafiato, con una scogliera a strapiombo sul mare, grotte di tufo e una scalinata che porta al mare.
  6. Il vulcano di Stromboli: famosissimo in tutto il mondo per le sue esplosioni, che si ripetono ogni 20 minuti circa. Si può scalare a piedi o vederlo direttamente dal catamarano; in entrambi i casi è uno spettacolo da non perdere.
  7. Cala Junco: una delle cale più conosciute di Panarea, la più piccola delle isole, offre agli occhi del visitatore un paesaggio da sogno, come in un dipinto.
  8. Il laghetto di Lingua: un piccolo villaggio di pescatori, caratteristico con il suo piccolo porto e il laghetto, che porta con sé la testimonianza dell’antica dominazione romana.
  9. Alicudi e Filicudi: la più selvagge tra le isole dell’arcipelago, nel quale si respira ancora lo spirito antico delle Eolie lae dove si possono apprezzare i migliori panorami.
  10.  La Malvasia delle Lipari: si può venire alle Eolie senza assaggiare le eccellenze enogastronomiche di questi luoghi? Assolutamente no!

mercoledì 26 novembre 2014

Codici sconto: le vacanze di Natale in Sicilia con advisato.

26 nov. 2014.

Secondo recenti sondaggi, sono due le tendenze più gettonate per i viaggi delle prossime vacanze natalizie: da un lato, ci sono quelli che vogliono vedere destinazioni esotiche lontane, dall'altro coloro che rimarranno in Italia, per approfondire la conoscenza del nostro Bel Paese. Se Thailandia e Kenya non fanno per voi, la verità è che il territorio nazionale offre vere perle da ammirare a bocca aperta, spesso snobbate in favore di nomi stranieri di grande richiamo. Lo splendore naturalistico, storico, enogastronomico e architettonico della Sicilia non ha nulla da invidiare a civilità antiche e lontane, essendo stata Magna Grecia, parte di un retaggio culturale che ha dato i natali alla civiltà e al sapere occidentale.

Per chi è del nord o centro Italia, però, si tratta di un viaggio certamente impegnativo e dispendioso: un ottimo modo per organizzare il proprio itinerario al meglio, risparmiando anche percentuali considerevoli, è affidarsi all'online. Siti come advisato.it presentano numerosi codici sconto, che rendono vantaggioso ed economico sia il volo scelto sia l’hotel che desiderate prenotare, con grande semplicità. Infatti, il portale ha una sezione viaggi nella quale vengono elencate le migliori piattaforme di booking per soggiorni, voli, treni e crociere: così, avrete solo l’imbarazzo della scelta!

Una volta trovato un mezzo di trasporto scontato, per poter procedere con l’acquisto delle camere negli alberghi è necessario avere già chiaro in mente l’itinerario da percorrere: noleggiare un’auto può essere una buona idea per godersi anche le strade “di passaggio”, immergendosi nelle campagne siciliane o costeggiando il mare.

Gli appassionati di storia potranno seguire il filone greco, recandosi nella Valle dei Templi e ammirando le numerose rovine di questa gloriosa civiltà. Per chi predilige le vacanze naturalistiche, il paesaggio lunare intorno all’Etna, con le sue rocce laviche e la sua peculiare vegetazione, sarà imperdibile, così come ovviamente il mare cristallino che circonda l’isola. Infine, i foodies potranno deliziarsi con percorsi enogastronomici, alla scoperta del cioccolato di Modica, delle celeberrime granite e paste di mandorla, dei cannoli alla ricotta e delle cassate, ma anche di vini nobili come il Malvasia e il Nero d’Avola.




lunedì 7 aprile 2014

Internet e la crisi rivoluzionano il mercato di seconda mano.

  
In tempi di crisi il second hand è il modo migliore per dare una seconda vita a prodotti o servizi che non utilizziamo più e offre anche nuove opportunità di lavoro.

Madrid, 7 aprile 2014 – Una nuova generazione di siti web sta cambiando l'immagine che abbiamo della compravendita dei prodotti utilizzati. Con la crisi, il consumo di articoli di seconda mano è diventato una delle scelte preferite degli utenti, il modo migliore per dare una seconda vita a prodotti o servizi che non utilizziamo più.Molti imprenditori hanno approfittato di questa nuova tendenza per creare nuovi mercati in rete. Dai vestiti per bambini ai libri di testo, dagli abiti da sposa fino ai servizi che per un imprevisto dell’ultim’ora ci rendiamo conto di non poter più utilizzare, come il biglietto di un aereo o di un treno. Di fato qualsiasi prodotto che può essere utilizzato da un altro utente può avere una seconda possibilità attraverso i canali di vendita della rete.

Un settore in forte crescita non soltanto perché promette un risparmio, ma anche una seconda chance per coloro che hanno perso il lavoro. Il mercato dell'usato in Italia impiega almeno 80mila persone, occupate sia nella rivendita degli oggetti che altrimenti sarebbero finiti in discarica, sia nelle riparazioni di vestiti, scarpe ed elettrodomestici.

A rivalutare il riutilizzo degli oggetti di seconda mano non è unicamente l'impoverimento delle famiglie, ma il cambiamento della filosofia del consumo: il 48% della popolazione ammette di acquistare l'usato e il 41% pensa di continuare a farlo in misura maggiore rispetto agli anni scorsi. A dichiarare amore incondizionato per il “second hand” sono soprattutto i giovani e le persone colte e attente all'ecosostenibilità. Lo sostiene il quarto Rapporto nazionale sul riutilizzo 2013 dell'associazione Occhio del Riciclone con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, che addirittura quantifica per la prima volta il beneficio ambientale dell'usato: ogni negozio dedicato alla seconda mano evita l'emissione di 475 tonnellate di Co2 equivalente.

Secondo lo studio, prosperano non i classici rivenditori dell'usato (eredi degli antichi rigattieri) bensì i mercatini che accettano la merce dismessa dei privati assicurando loro una percentuale sulla eventuale vendita.  Siti come Babybazar e ePrice sono solo alcuni degli evidenti riflessi di questa tendenza.

Ma il web come sempre non restringe i campi di ricerca, bensì allarga gli orizzonti e uno dei più recenti sviluppi è l'acquisto e la vendita di biglietti per spettacoli ed eventi, che di solito non sono rimborsabili attraverso i canali ufficiali. Ticketbis è una piattaforma spagnola che funge da intermediario tra acquirenti e venditori del biglietto, venendo in contro alle esigenze di un gran numero di utenti di tutto il mondo.
Se avete perso l’occasione di comprare il biglietto per il concerto, o per l’evento sportivo, al quale tenevate tanto al momento dell’emissione perché sono andati a ruba nel giro di poche ore, il sito in questione vi offre un’ultima chance. Ovviamente, anche nel caso in cui non possiate più andare e la preoccupazione, soprattutto in periodi come quello attuale, diventa quella di recuperare i soldi spesi.

"Più di 6 milioni di utenti che hanno utilizzato la nostra piattaforma sono la prova che vi è una sempre crescente domanda di servizi di compravendita non solo di beni materiali, ma anche di servizi e intrattenimento", spiega Ander Michelena , co-fondatore di Ticketbis.com assieme a Jon Uriarte .

In rete è possibile imbattersi in una discreta quantità di nuovi portali, con una filosofia simile a quella di Ticketbis, attraverso i quali è possibile vendere beni intangibili "di seconda mano": Hall Street offre la possibilità di "rivendere" le prenotazioni di camere dell'hotel e Change your flight lo stesso con i biglietti aerei. Mentre esistono siti come Vacanze fai da te che danno l’opportunità di rivendere interi pacchetti.


  
Per informazioni:
Donato Notarachille  345 3114344
(responsabile comunicazione Ticketbis Italia)

donato.notarachille@gmail.com

domenica 5 settembre 2010

Si ritorna al solito tran tran quotidiano.

Monreale(Pa), Domenica 5 Sett. 2010.

Buonasera cari lettori e gentili lettrici.

Dopo una settimana di assenza dalla rete ritorno, dopo un periodo di meritate vacanze, a postare sul mio blog.

Spero abbiate trascorso una serena settimana. Io, unitamente al mio nucleo familiare, mi sono concesso una settimana di vacanza, di totale relax, lontano dal solito tran tran quotidiano.

Come ogni anno il ritorno alla quotidianità è alquanto traumatico. Vi auguro un buon proseguimento di serata.

Al prossimo post!

sabato 21 novembre 2009

Turismo rurale: una ricerca svela il volto degli italiani amanti delle vacanze agresti.

21 Nov. 2009.

Ha un'età media tra i 35 e i 44 anni, preferisce concedersi un soggiorno in agriturismo in occasione dei ponti festivi e in media il suo pernottamento dura un paio di giorni. Ecco il profilo del turista rurale secondo l'indagine condotta da Toprural.com.

sabato 5 settembre 2009

Le isole Pelagie viste da vicino. Terza parte - Lampedusa.

Monreale (Pa), lì 5 Settembre 2009.

Care lettrici e cari lettori, buongiorno. Continuano i post dedicati alle isole dell'arcipelago delle Pelagie, da me visitate nella settimana compresa fra il 23 ed il 30 Agosto 2009. Oggi parleremo della stupenda isola di Lampedusa.


Visualizzazione ingrandita della mappa


L'isola di Lampedusa (isula di Lampidusa in lingua siciliana) è la più estesa dell'arcipelago delle Pelagie nel mar Mediterraneo. Assieme a Linosa conta 6.166 abitanti. Con una superficie di 20,2 km², è la sesta per estensione delle isole siciliane. In antichità il nome era LopadùsaΛοπαδουσσα in greco). Amministrativamente, assieme con Linosa, forma il comune di Lampedusa e Linosa di cui è la sede municipale.

Posta nel Mediterraneo centrale a 205 km dalla Sicilia e a 113 Km dalla Tunisia. L'isola possiede un unico porto a Sud nella zona meno scoscesa. Risorse principali sono la pesca (sardine, sgombri, spugne) e le coltivazioni dell'olivo e della vite. Arida e priva di sorgenti, è in gran parte incolta.

Questa isola, più vicina all'Africa che all'Europa, come si diceva, in effetti è parte della piattaforma continentale africana, e la flora e la fauna sono in parte originarie di questo continente e della sua regione maghrebina.

Geologicamente, Lampedusa, è costituita da depositi calcarei che risalgono al miocene medio-superiore ed in questo sito, allo scopo di tutelare l'ambiente naturale, particolarmente antropizzato nell'ultimo scorcio di secolo, la Regione Siciliana ha istituito, con DD.AA. 291/44, 16.5.95 - 533/44, 11.8.95, su una superficie di 369,68 ettari, una riserva regionale in una zona di protezione speciale (ZPS) e sito di importanza Comunitaria localizzandola fra il Vallone dell'Acqua e Cala Greca.

Ciò in quanto sul territorio indicato esistono importanti specie faunistico - botaniche - ambientali e paesaggistiche che necessitano di particolare tutela, considerato il ristretto ecosistema. Le isole di Linosa (Spiaggia della Pozzolana di Ponente) e di Lampedusa (Spiaggia di Isola dei Conigli nella foto a destra) sono gli unici siti in Italia in cui la presenza di regolari ovodeposizioni da parte di alcuni esemplari è documentata e certa. Purtroppo la densità del turismo di massa e la frequentazione crescente del turismo appiedato (ancora permesso) stanno facendo perdere alla spiaggia dell'isola dei conigli ogni attrattiva per la deposizione delle tartarughe. Nel 2007 e nel 2008 non è stato censito infatti alcun nido a Lampedusa. Le ovodeposizioni sono fortunatamente riprese nel giugno del 2009.Sul versante meridionale dell'isola di Lampedusa si osservano ampie zone di trottoir a vermeti, tipica ecostruttura mediterranea.


STORIA

Che Romani e Arabi avessero creato un insediamento stabile nell'isola, è confermato anche dal ritrovamento di monete dell'epoca e i molti reperti greci provenienti da relitti affondati nel mare lampedusano, testimoniano anche un consistente traffico navale intorno all'isola fin dal 700 a.C.Anche qui gli Arabi approfittarono della sua estrema collocazione geografica e utilizzarono Lampedusa allo stesso modo di Linosa come approdo per le loro scorribande. Si narra, tra racconti fantastici e crude verità sulla ferocia dei pirati , che nascoto in qualche grotta, o sepolto sotto terra, nelle Pelagie vi sia ancora il prezioso tesoro del pirata Dragùt o del più temibile Kaireddin (nella foto a destra). Questo perchè ritenevano le due isole più sicure delle loro città e avrebbero preferito tenerlo nascosto piuttosto che rischiare di essere uccisi dai nemici che volevano impadronirsi dell'immenso tesoro accumulato in anni di razzie. Il fatto che l'isola sia stata rifugio di cristiani, arabi, eremiti e personaggi singolari diede lo spunto a Ludovico Ariosto per ambientarvi il cruento duello tra cristiani e saraceni descritto nei canti 41° e 42° dell'Orlando Furioso. Lo scontro dei tre contro tre a Lampedusa, fra i cristiani Orlando, Brandimarte e Oliviero e i mori Agramente, Sobrino e Gradasso.

Informazioni certe sulla storia di Lampedusa, tuttavia, si hanno a partire dal 1430, quando Alfonso V d'Aragona, Re di Napoli, soprannominato "Il Magnanimo" concesse i diritti e la potestà del mero e misto imperio sull'Isola al suo cameriere personale, Giovanni De Caro dei Borboni di Montechiaro detto "Giovannello". Nel 1551, una flotta ai comandi dell'ammiraglio Andrea Doria, su ordine di Carlo V, distrusse la roccaforte di Mekdia, in Tunisia, covo del pirata turco Dragùt. Durante il viaggio di ritorno, sorpreso da una forte tempesta e dopo avere perso buona parte del suo equipaggio, la flotta si riparò a Lampedusa, probabilmente a Cala Pisana (nella foto a sinistra). Gli uomini dell'equipaggio, affascinati dalla naturale bellezza dell'isola vi si stabilirono incrementando così il numero degli abitanti. Ma la vendetta del turco Dragùt non si fece attendere e due anni dopo durante una scorreria furono deportati dall'isola in schiavitù più di mille abitanti. Tuttavia, il 7 Ottobre 1571 la flotta cristiana comandata da Don Giovanni d'Austria riuscì a sconfiggere la flotta turca e a liberare complessivamente circa quindicimila cristiani prigionieri, catturati dai musulmani durante gli anni delle loro scorribande nel Mediterraneo. Successivamente, per un lungo periodo, l'isola rimase disabitata.

Nel 1630 Giulio Tomasi, avo dell'autore del "Gattopardo", fu insignito da Carlo II di Spagna del titolo di principe di Lampedusa e Linosa. Nel 1760 l'isola venne colonizzata da sei francesi, seguiti, dopo sedici anni, da un nucleo familiare maltese. Successivamente, fu un susseguirsi di arrivi di piccoli gruppi di agricoltori capeggiati ora da maltesi ora da inglesi. Anche i Russi, con il principe Grigori Alexandrovich Potemkim tentarono l'acquisto dell'Isola per poter insediarvi una colonia di sudditi della zarina. Nel 1780 una terribile pestilenza colpì l'isola ed una lapide in marmo datata 1784 rinvenuta in una grotta, conferma appunto la sepoltura di un morto per peste.

Le notevoli risorse economiche necessarie al recupero delle due isole di Lampedusa e Linosa, costrinsero i Tomasi a chiedere un congruo finanziamento ai Borbone minacciando in caso contrario di vendere l'isola agli Inglesi interessati all'acquisto per ovvie ragioni strategiche finalizzate a farne una base militare. La richiesta di vendita venne ufficializzata a Ferdinando II - re delle due Sicilie, che negò fermamente l'autorizzazione, ma anzi per un prezzo di 12.000 ducati, nel 1839 le riacquistò intenzionato a trasformarle in colonie agricole.

Nel 1843 il governo borbonico decise di colonizzare Lampedusa e Linosa emanando un bando tra i sudditi del Regno delle due Sicilie con il quale si cercavano volontari disposti a trasferirsi nelle due isole promettendo loro l'utilizzo di tutto il terreno coltivabile e una rendita per cinquanta anni di 3 tarì al giorno. Vi aderirono alcune famiglie provenienti da Ustica, Agrigento e Pantelleria accompagnati dal capitano di fregata Bernardo Maria Sanvisente (Bernardo Maria Sanvisente prende possesso delle isole di Lampedusa e di Linosa con la carica di «governatore di S.M. Ferdinando Il di Borbone, re del regno delle Due Sicilie, gran principe ereditario di Toscana, duca di Parma, Piacenza,Castro” ecc. ecc. (1810-1859). Come primo atto conferma agli enfiteuti, Gatt di Malta Fernandez, le sentenze di revoca già notificate nel 1839. Sanvisente si era imbarcato a Palermo il 18 settembre a bordo del Piroscafo Rondine con le istruzioni del re di costituire Lampedusa e Linosa in «colonia della real Casa di Borbone e di “costituirvi la novella ne con lo incivilimento del nuovo paese da edificarsi (cfr. Sanvisente, 1849). Giunto a Girgenti (Agrigento) il 19 settembre, prosegue per Lampedusa il 21 settembre insieme con il vapore L'Antilope recando con sé autorità ecclesiastiche e amministrative, gente di varie arti e mestieri con autorità di guardie urbane e sanitarie, un distaccamento militare al comando di un ufficiale. Le navi arrivano a Lampedusa alle ore 13 dei giorno seguente e colte da 24 maltesi, capeggiati da un certo Fortunato Frenda - che è sposato con una figlia di Salvatore Gatt - . Pochi giorni dopo i maltesi, a eccezione di qualcuno, lasciano l'isola per tornare a Malta e Fortunato Frenda si trasferisce con la famiglia sulla costa tunisina, il 6 marzo 1844. Inizia cosi la felice colonizzazione borbonica delle due isole).

Nel rapporto inviato al re Sanvisente descrive il suo arrivo confermando di avere trovato sull'isola pochi ruderi, alcune sepolture e un territorio rimasto dominio di una natura totalmente incontaminata. Vi si estendeva un folto manto vegetale costituito da una fitta macchia mediterranea nella sua forma più evoluta e diversificata. Una vegetazione rigogliosa che confermava la presenza di acqua dolce e che avrebbe facilitato l'opera di colonizzazione. Un ambiente che ospitava una ricchissima fauna composta da conigli, volpi, cinghiali, tartarughe, capre selvatiche e alcuni esemplari di cervi di piccole dimensioni. L'impatto dell'arrivo di Sanvisente e dei suoi coloni fu disastroso. A cinque anni dallo sbarco erano già diventati settecento e su questo paradiso terrestre si generò un sistematico e inevitabile sconvolgimento del territorio. Vennero realizzate le prime grandi opere di Lampedusa, alcune delle quali ancora esistenti. Furono costruiti proprio di fronte al porto sette edifici dove furono alloggiati i nuovi abitanti: "i sette palazzi" (tuttora esistenti). In merito alla colonizzazione di Lampedusa, le cronache dell'epoca riportano due versioni sul comportamento del Capitano Sanvisente. La prima narra che a seguito delle crescente domanda di energia da destinare alla grande rivoluzione industriale in corso in Europa nel corso del diciannovesimo secolo, arrivavano sempre più numerose le richieste di carbone vegetale, ovvero di alberi da tagliare e bruciare. Re Ferdinando, più interessato al denaro che alla salvaguardia dell'ambiente dell'isola, concesse senza problemi le autorizzazioni per la produzione di carbone vegetale acconsentendo, tra le forti proteste del governatore Sanvisente, al disbocamento indiscriminato di Lampedusa.


In pochi anni, l' isola perdette la propria vegetazione (nella foto ecco come si presenta oggi, in prossimità di Cala Galera), di conseguenza, le coltivazioni, sempre più esposte ai forti venti, diventarono più difficili e meno redditizie. Il Governatore Sanvisente non approvando tale decisione, si dimise dalla sua carica e lasciò l' isola. Con le foreste disboscate e il terreno via via sempre più arido, l' economia di Lampedusa si spostò definitivamente verso la pesca, e l' aspetto morfologico cominciò a diventare quello odierno: roccioso, brullo ed arido.
Un' altra tesi invece sosterrebbe che il Sanvisente per assegnare gli appezzamenti di terreno ai coloni abbia richiesto l' estirpazione della vegetazione naturale, abbia deciso il disboscamento indiscriminato del terreno affinchè fosse coltivato. Le piante delle zone non coltivabili furono tagliate per ricavarne legna da ardere o per altri scopi. Contro gli animali che popolavano quel territorio i coloni si accanirono in caccia ed in pesca sfrenata. In pochi anni dalla colonizzazione, così, scomparvero i cinghiali, cervi e foche monache. Contro le capre selvatiche il Sanvisente ideò un radicale programma di sterminio che faceva ricorso a tutti i metodi che gli fu possibile escogitare: armi da fuoco, trappole, laccioli, distruzione delle tane e dei piccoli nati. Il terreno privato della naturale copertura vegetale cominciò a disseccarsi per gli effetti di un sole cocente presente sull' isola per almeno sei mesi l' anno e ai fortissimi venti che spazzavano il suolo senza più ostacoli ora che non c'erano più radici a trattenerlo e dilavato dai vilenti temporali autunnali. La ritenzione idrica dei terreni diminuì in modo impressionante. L'humus scomparve completamente lasciando affiorare la nuda roccia e in pochi decenni si compì in tutta l'isola quel processo di desertificazione che oggi caratterizza Lampedusa. Il completo fallimento del progetto dei Borbone di fare di Lampedusa una colonia agricola, conseguenza diretta dello scellerato governo delle isole Pelagie del Capitano Sanvisente, constrinsero il medesimo Sanvisente a prospettare al re, nella sua relazione finale, l'ipotesi di farne di Lampedusa un luogo di detenzione, stante l'impossibilità di creare sull'isola una colonia stabile ed autosufficiente.
Nel 1860, in seguito alla nascita del regno d'Italia e con la conseguente annessione del Regno delle Due Sicilie, anche le Pelagie diventarono italiane. Nel 1872 il governo italiano interviene su Lampedusa, e decide di convertirla in colonia penale. (Vedasi Cala Galera e quanto resta della colonia penale istituita sull'isola nelle foto sulla destra)

Questa notizia e la nomina di un Commissario Governativo che interviene sulla revoca di tutte le concessioni di terre ai coloni, accresce ulteriormente il malcontento della popolazione provocando la conseguente e ulteriore riduzione delle già scarse coltivazioni presenti sull'isola. Tuttavia, il futuro di Lampedusa relegata l'agricoltura ad un ruolo sempre più marginale e residuale, sarebbe venuto dalla scoperta e dallo sfruttamento di ricchi banchi di spugne e dall'organizzazione dell'industria della pesca. Il 2 giugno 1878 Lampedusa diventa comune autonomo con la frazione di Linosa e nel 1911 viene attivato il servizio telegrafico. Durante la prima guerra mondiale le Pelagie non furono particolarmente coinvolte nell'evento bellico salvo che per il richiamo alle armi degli isolani. Negli anni venti con l'avvento del fascismo, Lampedusa torna ad essere punto di riferimento come luogo di confino e di "villeggiatura" per gli antifascisti. Al contrario, nella seconda guerra mondiale, proprio per lo sviluppo verso sud del conflitto, Lampedusa, collocata in mezzo al Mediterraneo tra Sicilia, Malta, Libia e Tunisia, riveste un ruolo altamente strategico. Sull'isola, per la sua posizione geografica vengono di conseguenza erette fortificazioni, scavati camminamenti, costruite caserme e un aeroporto, trasformandola in una roccaforte avanzata. Questo purtroppo causerà notevoli e pesanti bombardamenti specialmente poco prima dello sbarco e l'avanzata degli alleati in Sicilia. Con la fine della guerra anche per Lampedusa comincia il periodo della ricostruzione, resa però più difficoltosa dalla marginalità dell'isola. Nel 1951 viene inaugurata la centrale elettrica. Nel 1953 viene realizzata una fabbrica di ghiaccio, necessaria per la conservazione del pesce. Nel 1963 è attivato il servizio telefonico. Nel 1967 arriva la televisione, il dissalatore e nel '68 anche l'aeroporto.
Dai primi anni '70 in poi, per la naturale bellezza dei siti, per il mare cristallino ed incontaminato le Pelagie hanno avuto un costante aumento del flusso e delle presenze di turisti al punto che oggi il turismo è considerato l'elemento trainante dell'economia locale. Nella parte occidentale dell'isola, è presente una stazione radio della NATO, gestita da personale americano sino al 1994 e poi ceduta al controllo dell'Esercito Italiano. Negli ultimi anni, a parte la finta storia dell'attenzione missilistica del colonnello Gheddafi per Lampedusa, che il 15 aprile 1986, si disse, lanciò a scopo provocatorio due missili SCUD diretti contro obbiettivi americani che caddero ad appena 2 km dalle coste lampedusane, le Pelagie sono state finalmente rivalutate, grazie alla bellezza del mare ed alla loro selvaggia ed affascinante natura. Attualmente l'isola di Lampedusa è balzata alla cronaca perché primo approdo di migliaia di africani diretti verso l'Europa. Da Porto Empedocle si può prendere il traghetto della SIREMAR per le Pelagie imbarcando anche l'auto e raggiungere Lampedusa in 8 ore. È previsto un solo collegamento giornaliero da Porto Empedocle (7 km. da Agrigento) per Lampedusa, via Linosa. Per la tratta di andata, la traversata è notturna, la nave parte infatti ogni sera alle 24:00, salvo maltempo o giornata di riposo, ed arriva, dopo una sosta di 30/40 minuti per operazioni di scarico a Linosa, alle 8:15 a Lampedusa. Vi è la possibilita di prenotatre il pernottamento in cabina. Per il ritorno invece la traversata è diurna, la nave parte da Lampedusa ogni mattina alle 10:30 ed arriva a Porto Empedocle alle 18:00. Il collegamento con Lampedusa e la Sicilia è assicurato, da luglio a settembre, anche dagli aliscafi due volte al giorno. A causa dei forti venti e del mare mosso, nei mesi invernali i collegamenti con Lampedusa sono assicurati quasi esclusivamente dall'aeroporto. Da Palermo e Catania il servizio aereo è garantito tutto l'anno, inoltre da luglio a settembre vengono istituiti voli diretti da Trapani, Roma, Milano, Bergamo, Verona e Bologna.




Fonte:
  1. Isole Pelagie - Linosa e Lampedusa. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
  2. Le Pelagie - Lampedusa e Linosa. Vademecum del turista. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
  3. it.wikipedia.org;
  4. www.isoladilampedusa.it;
  5. http://images4.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-4/592/59272/298083/DSCN176-vi.jpg;
  6. http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/69/Lampedusa_versante_sud.jpg/200px-Lampedusa_versante_sud.jpg;
  7. Sicilia - Di Michelin / MFPM

Post in evidenza

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, redatta dalla lettrice Maria Giulia Noto.

Buonasera!  Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

I post più popolari

La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.




Lettori fissi