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giovedì 11 novembre 2010

La storia del Palermo calcio, dal 26.04.2008 al 18.05.2008.

PALERMO vs ATALANTA

26/04/2008 14. 41. 32 Palermo: Con l’Atalanta un pareggio "estivo" Primo pareggio del Colantuono bis sulla panchina del Palermo. Dopo due vittorie e due sconfitte nella seconda gestione con il tecnico di Anzio, i rosanero nella trentacinquesima giornata non vanno oltre lo 0-0 in casa contro l’Atalanta che torna a muovere la classifica dopo tre sconfitte consecutive. Prova nel complesso positiva dei rosanero che dopo un primo tempo brillante sul piano della intensità e dello sviluppo della manovra, nella ripresa accusano una involuzione sul piano della freschezza atletica affacciandosi di rado dalle parti di Coppola che non corre, in pratica, alcun pericolo. Atalanta propositiva nelle fasi iniziali del secondo tempo: gli orobici creano due occasioni da rete con Doni la cui conclusone viene respinta in tuffo dal portiere rosanero e con Floccari che controlla bene dal limite dell’area ma di sinistro manda alto sopra la traversa. Nella ripresa il Palermo arretra il baricentro lasciando l’iniziativa all’avversario che manovra con lucidità non rinunciando a qualche pericolosa sortita offensiva alimentata da Doni che al 17’ sfiora il vantaggio mancando il tap-in vincente su un cross insidioso di Bellini dall’out di sinistra. Ritmi di gioco non particolarmente sostenuti nel secondo tempo di una gara che dopo un primo tempo godibile sotto il profilo dello spettacolo, nella ripresa non ha riservato particolari emozioni. Da segnalare tra i rosanero l’esordio in serie A del giovane Luca Di Matteo entrato al posto di Caserta e dell’attaccante Edgar Cani al posto di un evanescente Cavani. L’ex esterno offensivo del Pescara, pur senza strafare ha tenuto la posizione con diligenza proponendosi in un paio di circostanze con buona personalità. L’attaccante albanese, inserito in un contesto particolare della partita con il Palermo proiettato in avanti ala ricerca del vantaggio, non riesce ad incidere non adeguatamente supportato da Miccoli, l’unico capace con i suoi colpi di cambiare il volto della gara. In virtù di questo pareggio il Palermo fa un piccolo passo avanti in classifica al termine di una gara che se da un lato non cambia gli equilibri nell’economia della stagione, dall’altro ha dato utili indicazioni sul valore e sulle potenzialità di quei giocatori che fanno parte del progetto Palermo anche in prospettiva futura. Tratto dal sito:www.stadionews.it

Al ‘Barbera’, Palermo ed Atalanta non si fanno del male e non vanno oltre lo 0-0, in una gara avara di emozioni. La sfida degli allenatori a panchine invertite si gioca in un clima sereno, complice anche la giornata primaverile. Le due squadre, senza apparenti obiettivi di classifica, si affrontano a mente libera e senza troppi tatticismi. I primi a rendersi pericolosi sono i rosanero, che si fanno vedere al 3’ con una conclusione di Cavani dai 20 metri, bloccata da Coppola, e al 6’ con lo stesso uruguaiano che, lanciato in profondità da Miccoli, incespica sul pallone al momento della conclusione e l’azione sfuma. Gli ospiti replicano al 13’ con un tentativo da distanza proibitiva di Ferreira Pinto che Agliardi blocca, poi è di nuovo la squadra di casa a farsi avanti grazie ad un Miccoli scatenato: al 22’ Guana a centrocampo serve di tacco il fantasista che fa slalom fra tre avversari e prova il cucchiaio, sfiorando la traversa; un minuto dopo il numero 10 rosa, lanciato sulla destra, crossa al centro per Caserta che prova la deviazione in tuffo di testa ma spedisce a lato; al 30’ Jankovic affonda sulla destra e mette in mezzo per Cavani, che stacca indisturbato, ma devia sul fondo; infine, al 42’, ancora il ‘Romario del Salento’ prova la botta su punizione dalla distanza, ma manda alto. Poi non accade più nulla e si va quindi al riposo sul risultato di 0-0. Nella ripresa parte forte l’Atalanta, che cerca di mettere paura ad Agliardi già al 1’ con una conclusione dal limite di Doni, respinta dall’estremo rosa, ci ritenta al 4’ con una botta dai 25 metri di Floccari, che termina alta, e infine al 18’ con una conclusione in scivolata all’interno dell’area piccola dello stesso Doni, che non centra la porta. Il Palermo risponde un minuto dopo con un calcio piazzato da sinistra di Miccoli, che sfiora il palo, poi ci prova ancora l’Atalanta con Ferreira Pinto, che al 29’ conclude dal limite con un diagonale rasoterra, che termina però sul fondo. Nel frattempo, Colantuono cerca di vivacizzare la manovra dei suoi mandando in campo prima Di Matteo (al posto del dolorante Caserta) e poi Çani (per Cavani), entrambi all’esordio in Serie A, ma la gara non cambia perché le squadre attaccano senza mai sferrare il colpo decisivo. Le uniche azioni degne di nota, di marca atalantina, sono, al 43’, una girata in area di Marconi su azione d’angolo, che termina alta, ed un tiro dal limite di Doni, anch’esso fuori misura. Finisce quindi 0-0, un punto che accontenta entrambe le squadre, che mantengono le rispettive posizioni in classifica. 
Tratto dal sito:www.ilpalermocalcio.it

Vittoria a sorpresa del Palermo all'Olimpico contro la Lazio. Fa tutto Amauri

dom, 04 mag 20:08:00 2008.Passata in vantaggio con un rigore di Pandev al 25', la Lazio si fa rimontare nella ripresa dal Palermo grazie a una doppietta del brasiliano che segna all'82' e al 92' e riscatta il penalty fallito nel primo tempo. Poteva vincere con il minimo sforzo, la Lazio, che forse pensava di avere di fronte un Palermo sceso in campo con il piglio vacanziero di chi ha ormai la testa alla prossima stagione. E invece è una doppietta di Amauri, che pure dopo il vantaggio di Pandev dal dischetto aveva fallito un rigore, a ribaltare il risultato e sbancare l'Olimpico. La Lazio resta a 40 punti, e da lì - per il gioco degli scontri diretti - ottiene comunque la certezza matematica della salvezza. Ma non è certo giorno di festa biancoceleste. In un Olimpico non troppo gremito, la squadra di Delio Rossi offre anche scampoli di bel gioco e, nonostante il primo vero caldo della stagione, riesce anche a esprimersi su certi ritmi. Il confronto avrebbe potuto regalare tanti gol, sia a favore dell'una che dell'altra squadra, soprattutto nei primi 45', ma alla fine è solo il Palermo a gioire e a coccolarsi il suo bomber Amauri. Nella ripresa il conto delle palle-gol si è quasi azzerato e alla fine sono risultati decisivi il rigore trasformato da Pandev, cui non ha fatto seguito la trasformazione dagli 11 metri di Amauri, e una doppietta di testa dello stesso brasiliano, decisivo, incontenibile e implacabile come spesso è accaduto da quando ha iniziato la sua avventura in Sicilia. Pur priva di sei elementi (Behrami, Rocchi, Radu, Ballotta, Dabo e Siviglia), fra infortuni e squalifiche, con alcuni big (Bianchi, Mauri e De Silvestri) in panchina, la Lazio è comunque apparsa pronta a giocarsi mercoledì ad armi pari con l'Inter la qualificazione per la finale di Coppa Italia. Per sperare, però, dovrà essere meno svagata e imprecisa di oggi, soprattutto in difesa. Il Palermo è apparso più squadra fino alla fine, Zamparini e i suoi dovranno lavorare parecchio per ridare un volto a un organico troppe volte riassemblato nelle ultime stagioni, ma la base di partenza è buona. Nelle prime battute si ha la sensazione di assistere a una partita quasi del tutto priva di schemi, fra due squadre che fanno della spregiudicatezza il loro verbo, tanta e tale è la facilità con la quale saltano gli sbarramenti difensivi e vanno al tiro. Comincia il Palermo, al 2', con Simplicio (blocca Muslera), prosegue la Lazio, che colpisce un palo con Manfredini, ben servito in area di testa da Tare. Sembra un continuo botta e risposta quasi senza soluzione di continuità: tocca al Palermo che ci prova con Amauri, ma Rozenhal ferma il centravanti con un intervento falloso che l'arbitro non giudica da ultimo uomo. Poi è ancora Simplicio a cercare la via della rete, ma la sua conclusione non inquadra la porta. Il Palermo appare in buona forma, ma scarsamente preciso, la Lazio prova a giocare di rimessa e appena ci riesce sono dolori. Anche perché, se presa in contropiede, la difesa ospite non appare impeccabile. Ma questa non è una novità. Al 9' è ancora Amauri a farsi notare: entra in area dalla sinistra, supera di slancio Rozenhal e incrocia da sinistra a destra, senza però indovinare la porta. La Lazio capisce che non è il caso di tirarla troppo per le lunghe e sale in cattedra: dal 13' al 35' i biancocelesti dominano la scena, costruendo una lunga serie di palle-gol. Apre Pandev e chiude Tare che, solo davanti ad Agliardi, manda fuori. In mezzo c'é spazio anche per il gol del vantaggio dei padroni di casa, ma anche per una protesta su un intervento col volto e non con il braccio di Balzaretti su colpo di testa di Rozenhal. Il rigore dell'1-0 è ineccepibile, come quello concesso al Palermo, per un mani in area dell'ex rosanero Mutarelli, al quale l'arbitro Marelli risparmia il secondo giallo, dunque l'espulsione. Sul dischetto va Amauri che, come nel match dell'andata del 23 dicembre 2007, sbaglia: nel Barbera aveva caciato alto (in porta c'era Ballotta), oggi calcia basso, Muslera però si allunga sulla propria sinistra e devia. Prima dell'intervallo c'é ancora spazio per il mancato pareggio di Bresciano. Nella ripresa la Lazio potrebbe chiudere il conto al 20', ancora con Pandev che si libera con un 'sombrero' di a Balzaretti, ma spara su Agliardi in uscita. Poi torna in cattedra il Palermo e assesta l'uno-due finale che manda al tappeto gli uomini di Delio Rossi e dà il via ai cori dei tifosi contro Lotito e contro i calciatori che vengono brutalmente invitati ad "andare a lavorare". [Fonte Eurosport]

Palermo - Sampdoria Il dopo partita: sintesi

Il Palermo perde l’ultima sfida casalinga della stagione contro la Sampdoria per 2-0 (reti di Cassano e Maggio) e dice addio all’obiettivo Intertoto. Ma, nonostante la sconfitta, la giornata è stata comunque una festa per la squadra e per i tifosi che hanno salutato il gruppo di Colantuono ma soprattutto Amauri, Barzagli e Zaccardo, giunti con ogni probabilità al termine del loro ciclo in rosanero. I ventimila del ‘Barbera’ sono tutti per lui, per stringerlo in un grande abbraccio: Carvalho De Oliveira Amauri gioca l’ultima partita davanti alla sua gente con la fascia di capitano. E i palermitani hanno voluto ancora una volta dimostrargli il loro affetto con una vera e propria ovazione quando lo speaker annuncia il suo nome. Il bomber brasiliano entra in campo insieme ai suoi figli, come tutti i giocatori fanno con i propri familiari, e la gente li accoglie tra gli applausi, trasformando il prepartita (nel corso del quale si svolge anche la premiazione dei ragazzi delle scuole calcio della Provincia) in una vera e propria festa. Il clima galvanizza i rosa che partono bene, costringendo la Sampdoria ad arretrare il proprio baricentro, ma si espongono così al contropiede dei blucerchiati che mettono paura ad Agliardi al 7’ con una botta dal limite di Pieri che termina alta e all’8’ con una conclusione ravvicinata di Maggio bloccata dall’estremo di casa. La gara prosegue sul filo dell’equilibrio, poi sono gli uomini di Colantuono a rendersi pericolosi al 21’ con un cross di Cassani per Amauri che viene anticipato da Sala al momento della deviazione e, nel proseguimento dell’azione, con una conclusione dalla distanza di Balzaretti bloccata da Mirante. Il Palermo ci prova ancora al 25’ con una rasoiata di Jankovic dal limite che si spegne a fil di palo, tre minuti dopo con una punizione dai venticinque metri di Miccoli bloccata dal portiere blucerchiato e al 32’ con un colpo di testa in area di Jankovic che termina sul fondo. La squadra di Mazzarri fa venire i brividi al numero 1 rosa al 40’ quando Cassano serve in area Bellucci che, per un soffio, fallisce una facile deviazione sotto porta, mentre Caserta prova a rispondere al 44’ con un tentativo dai venti metri che termina abbondantemente sul fondo. Poi non accade più nulla e si va al riposo sul risultato di 0-0. In avvio di ripresa gli ospiti si fanno vedere in avanti con due cross di Cassano, entrambi neutralizzati da Agliardi, poi è ancora Palermo al 7’ con Simplicio, la cui botta dai trenta metri termina altissima, e al 12’ con una bella conclusione dalla sinistra di Amauri che Mirante devia in corner. Quando i padroni di casa sembrano in grado di dare una svolta alla gara, però, la Sampdoria passa in vantaggio: Cassano, fino a quel momento poco ispirato, si inventa al 16’ una magia delle sue e scavalca la barriera su calcio di punizione dalla distanza infilando la sfera all’incrocio dei pali. Colantuono cerca di dare vivacità ai suoi inserendo Cavani e Tedesco rispettivamente per Jankovic e Simplicio, ma i cambi non sortiscono l’effetto sperato perché i rosa non riescono più a pungere, poi perde Balzaretti, fermato dal mal di schiena e sostituito con Zaccardo. Al 31’, quando i rosa sono alla ricerca del bandolo della matassa, i blucerchiati raddoppiano con il solito Maggio, che solo in area devia di testa in rete un corner dalla sinistra di Palombo. Nonostante il doppio svantaggio, i ragazzi di Colantuono non mollano e vanno vicini al gol dell’1-2 al 34’ con un’azione convulsa in area che vede Mirante fermare miracolosamente una conclusione di Amauri e Miccoli centrare il palo dal limite, poi al 41’ con un colpo di testa in area di Amauri bloccato a terra dall’estremo doriano. Nei 4 minuti di recupero concessi dal direttore di gara non accade più nulla, ma dopo il fischio finale il risultato del campo lascia spazio al lancio di palloni al pubblico del Barbera da parte di tutta la squadra rosanero e al saluto per Amauri. La punta brasiliana ringrazia i tifosi che lo acclamano a gran voce e il suo giro di campo tra le lacrime per ricambiare il loro affetto è la conclusione migliore di una stagione che sarà ricordata anche per il segno che questo campione ha saputo lasciare. [Fonte www.ilpalermocalcio.it]

Siena vs Palermo - Il dopo partita: sintesi

Si chiude con un pareggio a Siena il campionato del Palermo. Il 2-2 finale, frutto della doppietta di Maccarone e delle reti di Jankovic e Caserta, fa scivolare la squadra di Stefano Colantuono all’undicesimo posto in classifica. Inizia subito a ritmi sostenuti l’ultima gara della stagione che i rosanero giocano all’Artemio Franchi, sotto un sole quasi estivo. Un veloce contropiede dei bianconeri, infatti, dopo solo un minuto e mezzo di gioco, consente a Maccarone di segnare il gol del vantaggio, portando il giocatore del Siena a quota 12 reti, il numero più alto mai raggiunto da un marcatore della squadra toscana in Serie A. Il Palermo reagisce immediatamente ed una serie di calci d’angolo impegnano il portiere Eleftheropoulos. Al sesto minuto di gioco una punizione di Miccoli, assegnata per un fallo di Riganò, non centra l’obiettivo del pareggio e la partita prosegue per un quarto d’ora senza grandi emozioni, con il Palermo che non riesce a trovare lo spazio per inserirsi e raggiungere la porta difesa da Eleftheropoulos. Al ventunesimo Riganò prova una conclusione da lontano, lanciando la sfera alla destra della porta difesa da Agliardi, mentre al ventitreesimo Portanova devia in angolo un passaggio di Jankovic destinato a Miccoli. Un minuto dopo un passaggio filtrante di Migliaccio per Jankovic consente al serbo di segnare la rete dell’1-1 e rimettere tutto in discussione. Torna a pressare il Siena che al 25’ costringe Agliardi a deviare in angolo un tiro di Maccarone. Ma al 29’ un rinvio lungo di Guana raggiunge Caserta che vede Miccoli lasciato solo in area bianconera: il fantasista salentino colpisce di testa e porta in vantaggio il Palermo, raggiungendo il personalissimo traguardo dei 100 gol in campionati italiani. La partita, a questo punto, si riaccende ed al 32’ Riganò colpisce una traversa, mentre il Palermo non sfrutta un paio di occasioni prima con Cavani e poi con Miccoli. Al 42’ Caserta, colpito da un pallone, viene portato fuori dal terreno di gioco del Franchi, lasciando i rosanero in inferiorità numerica. Non riescono ad approfittarne i senesi che mancano un’occasione data da un bellissimo cross di Alberto per la testa di Riganò che, però, colpisce male e manda la palla sopra la traversa. Caserta rientra al 45’, giusto per giocare l’ultimo minuto di gioco: al 46’ l’arbitro Stefanini fischia la fine del primo tempo. Le squadre rientrano in campo senza avere effettuato alcun cambio ed il Siena batte il calcio d’inizio. È passato solo un minuto di gioco che Cassani viene ammonito per un fallo ai danni di Alberto, che batte la punizione verso il centro dell’area palermitana ma trova un Caserta pronto a respingere. Si riparte con qualche occasione per il Palermo, Jankovic prova anche un passaggio di tacco a Miccoli che, però, non riesce a servire in avanti. Al 7’ della ripresa la prima sostituzione è per i padroni di casa con Forestieri che entra al posto di Vergassola. Due minuti dopo il Siena si rende pericoloso con un tiro di Kharja ed al 9’ Riganò serve benissimo Maccarone che tira costringendo Agliardi ad un intervento che salva la porta rosanero mandando in angolo. Il Siena continua a pressare, all’11’ viene ammonito Riganò per proteste ed al 12’ Maccarone pareggia dopo avere saltato Zaccardo e Rinaudo, siglando una doppietta che lo porta a 13 reti. Al 15’ lascia il campo Rinaudo ed entra Barzagli, sostituzione seguita da quella tra le fila del Siena al 17’ quando Guadalupi fa il suo debutto in Serie A sostituendo l’applauditissimo Alberto. Ancora un pericoloso intervento di Maccarone mentre al ventesimo della ripresa Tedesco sostituisce Caserta che continua ad accusare problemi. Il ritmo sembra adesso un po’ calato, da segnalare solo le sostituzioni; al 25’ il Siena manda in campo il giovane portiere Jaakkola al posto di Eleftheropoulos ed al 29’ un contatto tra Zaccardo e Riganò lascia a terra il giocatore bianconero senza gravi conseguenze. Al 34’ è il momento del debutto per il giovane Carbonaro che entra in campo al posto di Jankovic. Al 37’ Kharja spedisce in tribuna un pallone dopo avere tentato una difficile conclusione da grande distanza. Il resto della partita non fa registrare niente di particolare, al 44’ Portanova lascia il campo, il Siena finisce la gara in 10. Non c’è recupero ed al 45’ Stefanini fischia la fine della gara: Siena - Palermo si chiude con un pareggio. [Fonte www.ilpalermocalcio.it]


Classifica finale

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