Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...

Visualizzazione dei post in ordine di data per la query le chiese di Palermo. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di data per la query le chiese di Palermo. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post

lunedì 18 novembre 2024

La Cattedrale di Monreale: un tesoro architettonico. Questo capolavoro esclusivo vale da solo un viaggio in Sicilia.

Il Duomo di Monreale | Fonte: Wikipedia.it

Palermo, lì 18 novembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." offre diverse informazioni sulla Cattedrale di Monreale, evidenziandone la sua importanza storica ed artistica:

  • La Cattedrale di Monreale fu costruita per volere di Guglielmo II di Sicilia con lo scopo di creare un secondo arcivescovado nel territorio palermitano. La costruzione iniziò durante il suo regno e la cattedrale fu completata tra il 1184 e il 1185. La solenne consacrazione avvenne il 6 aprile 1185 e fu presieduta dall'arcivescovo di Palermo Gualtiero Offamilio.
  • Prima della costruzione della Cattedrale di Monreale, la corte vescovile di Palermo fu costretta ad abbandonare la città e a rifugiarsi nella vicina Monreale. Questo evento portò alla creazione della futura Arcidiocesi di Monreale. Inizialmente, il ruolo di cattedrale fu ricoperto dalla piccola chiesa di Santa Ciriaca, menzionata da Papa Alessandro III nella bolla pontificia del 30 dicembre 1174 che ratificava la costruzione della nuova cattedrale.
  • La Cattedrale di Monreale è citata come esempio di "esplosione di bellezza" in un elenco di monumenti e chiese siciliani.
Navata centrale del Duomo di Monreale | Fonte: Wikipedia.it

La Cattedrale di Monreale rappresenta, quindi, un importante esempio di architettura normanna in Sicilia, strettamente legata alla storia della città di Palermo e alla nascita dell'Arcidiocesi di Monreale. Questo capolavoro esclusivo vale da solo un viaggio in Sicilia. La maestosa mole dell'edificio severamente prospetta nella marcata imponenza delle due torri angolari che serrano il settecentesco portico a tre arcate, al cui interno la splendida porta bronzea di Bonanno Pisano (1186) immette nel tempio; sul fianco destro è un'altra porta preziosamente scolpita da Barisano di Trani (1179); all'esterno, le absidi propongono una festosa decorazione policroma ad archi acuti intrecciati a tarsie di lava e calcare. Il miracolo è all'interno. 


Il Cristo Pantocratore del Duomo di Monreale | Fonte: Wikipedia.it


Rifulge nella spaziosa aula basilicale l'aurea gloria dell'intenso addobbo musivo, che per una superficie di ben 6340 mq. riveste le pareti, svolgendo in una luminosa narrazione ricca di vividi cromatismi i cicli dell'Antico Testamento nella navata centrale, della vita di Cristo nelle navi minori, ed episodi seguiti all'Incarnazione del Verbo nelle pareti delle absidi, dominate nell'alto del cappellone dalla possente figura del Cristo Pantocratore. Sulla destra dell'edificio, lo squisito chiostro dell'antica abbazia benedettina, opera dalle fascinose evocazioni orientali, si offre con la ritmata sequenza delle sue cento arcate gotiche sorrette da 228 leggiadre colonnine binate, tutte di diverso ornato. Il chiostro fu costruito da artigiani borgognoni che erano di passaggio per andare in Terrasanta. Centoquattordici coppie di colonnine binate, con capitelli diversi l'uno dall'altro, raffiguranti storie sacre e profane o allegoriche per indurre alla meditazione. "O dives, dives non multo tempore vives". Sulla torre sinistra del Duomo di Monreale, proprio sopra il quadrante dell'orologio è scritto: "Tuam nescis". Proprio così: "Non conosci la tua ora". Questo senso dell'uomo, perituro figlio dello spazio-tempo, domina quella cultura che aveva elevattisimo il senso del trascendente. L'interno del Duomo è un fantastico miracolo di oreficeria. Non v'è centimetro di muro che non sia rivestito di mosaici su fondo d'oro. La visione del folgorante sole di Sicilia, che non si limita ad entrare dalle alte e lanceolate finestre delle pareti e dalle absidi che guardano ad Oriente, ma ritrova il suo mirabile riflesso dorato nel tempio, dove i mosaici che raccontano la storia del cristianesimo, dall'antico Testamento ai fatti principali della vita di Cristo, e quelli che attraverso la rappresentazione di angeli, profeti e patriarchi e santi magnificano i trionfi della Chiesa, sono un inno al trascendente. Dentro il tempio le tombe di Guglielmo I in porfido, e quella di Guglielmo II in marmo bianco, scolpito e dorato solo nell'ala sinistra. Ma l'occhio si abbaglia alla vista della gigantesca raffigurazione del Cristo Onnipotente, con la mano destra in atto di benedire e con un libro nella mano sinistra dove è scritto, in greco e in latino: " Io sono la luce del mondo: chi segue me non va per le tenebre". Questa grande figura che sembra abbracciare tutto il tempio, visbile da ogni parte, sembrare ovunque si sia, con dolci occhi a mandorla. Sotto, nella parte centrale dell'abside maggiore spicca la figura di Maria, seduta in un seggio, che tiene in ginocchio il bambino, in un abito azzurro e ai lati del suo capo una scritta in greco: "Tutta Immacolata ". Fra le cappelle va ricordata quella che conservò il corpo di San Luigi, prima che fosse portato in Francia, e quella di San Benedetto, di un fastoso Barocco. Le porte in bronzo sono di Barisano da Trani e di Bonanno da Pisa, il tetto del Duomo in forma di carena di nave è in legno scolpito e fregiato in oro. Il Duomo è architettonicamente tracciato a croce latina, proprio per una scelta culturale occidentale dell'ultimo dei re normanni, Guglielmo II detto il "Buono". Da visitare, oltre ai sarcofagi in porfido di Guglielmo I e II , la Cappella cinquecentesca di San Benedetto e la secentesca Cappella del Crocifisso attraverso la quale si accede al ricco tesoro del Duomo. Tel. 0916404413 - orario visite: 

lunedì09–12:45
14:30–16:30
martedì09–12:45
14:30–16:30
mercoledì09–12:45
14:30–16:30
giovedì09–12:45
14:30–16:30
venerdì09–12:45
14:30–16:30
sabato09:30–12:45
14:30–16:30
domenica14:30–16:30

Per la Linkografia:

https://siciliaterradelsole.blogspot.com/2008/01/monreale.html;

Il Duomo di Monreale, Palermo. ~ Sicilia, la terra del Sole.

https://www.beweb.chiesacattolica.it/cattedrali/cattedrale/658/Chiesa+di+Santa+Maria+Nuova.

sabato 9 novembre 2024

Il carattere palermitano: difficile da definire.

Palermo, lì 9 novembre 2024.

Il blog “Sicilia, la terra del Sole.” fornisce uno spaccato sulla storia, l'arte e la cultura di Palermo, ma non si concentra esplicitamente sul carattere dei suoi abitanti. Tuttavia, alcune informazioni possono essere estrapolate dai post in esso contenuti per delineare un'immagine parziale:

  • Orgoglio cittadino: Un post menziona la rivalità tra Catania e Palermo su quale delle due città rappresenti meglio la Sicilia e i siciliani nel mondo. Questo suggerisce un forte senso di orgoglio e appartenenza alla propria città;
  • Senso di comunità e tradizione: Le descrizioni dei mercati popolari come la Vucciria e Ballarò mostrano un forte senso di comunità e attaccamento alle tradizioni locali;
  • Influenza della storia: La storia di Palermo, segnata da diverse dominazioni e influenze culturali, ha sicuramente plasmato il carattere dei suoi abitanti. Ad esempio, la presenza di elementi architettonici normanni, arabi e barocchi nelle chiese testimonia un'eredità complessa e stratificata;
  • Contesto sociale difficile: In alcuni post, poi, emerge un contesto sociale difficile, con la presenza della criminalità organizzata e la difficoltà di reinserimento per chi ha un passato criminale. Tuttavia, è importante sottolineare che questo non rappresenta la totalità della popolazione palermitana.

Il cibo da strada e l'identità palermitana

Il blog, in particolare, offre uno spaccato interessante sul ruolo del cibo da strada nella cultura palermitana. Sebbene non si concentrino sull'analisi del carattere dei palermitani, alcuni spunti emergono dalle descrizioni dei quartieri, delle tradizioni culinarie e delle interazioni sociali legate al cibo.


Il cibo da strada come elemento di coesione sociale:


Il blog, inoltre, mette in evidenza come il cibo da strada sia un elemento fondamentale della vita quotidiana a Palermo. I mercati storici come la Vucciria e Ballarò sono descritti come luoghi ricchi di colori, odori e sapori, dove la gente del posto si riunisce per acquistare prodotti freschi e consumare specialità locali. In particolare, la Vucciria è descritta come un luogo dove la gente si riversa per bere a basso costo bevande tipiche come il "sangue siciliano" o lo "zibibbo". Questa dimensione sociale del cibo da strada suggerisce che esso svolge un ruolo importante nella creazione di un senso di comunità e appartenenza tra i palermitani.

Le specialità palermitane come simbolo di identità: Le fonti menzionano diverse specialità culinarie tipiche di Palermo, tra cui:

  • Il panino con la milza ("pane ca meusa"): Questo panino, venduto in chioschi e bancarelle in tutta la città, è descritto come una delle specialità più amate dai palermitani, tanto da essere stato insignito del premio "Oscar del cibo di strada" nel 2015. La sua popolarità testimonia l'attaccamento dei palermitani alle proprie tradizioni culinarie;
  • Lo sfincione: Questa focaccia morbida e saporita, condita con pomodoro, cipolla e caciocavallo, è un'altra specialità palermitana molto apprezzata. La sua preparazione e il suo consumo sono legati a momenti di festa e convivialità;
  • Le arancine: Queste crocchette di riso ripiene, fritte e dorate, sono un altro simbolo della cucina palermitana. La loro varietà di gusti e la loro diffusione in tutta la città ne fanno uno dei cibi da strada più consumati;
  • Pane e panelle: Questa semplice ma gustosa combinazione di pane e frittelle di farina di ceci è un'altra specialità palermitana che si può trovare facilmente per le strade della città.

La presenza di queste specialità culinarie, tramandate di generazione in generazione, contribuisce a creare un senso di identità e appartenenza tra i palermitani. Il cibo da strada, in questo senso, diventa un simbolo della cultura e della tradizione locale.

Il cibo da strada come riflesso della storia multiculturale di Palermo: La cucina palermitana è il risultato di secoli di influenze culturali diverse, come quelle arabe, normanne e spagnole. Questa eredità multiculturale si riflette anche nel cibo da strada, che spesso presenta ingredienti e tecniche di preparazione provenienti da diverse tradizioni. Ad esempio, lo sfincione ha origini arabe, mentre le arancine sono state influenzate dalla cucina spagnola.

Il cibo da strada come strumento di inclusione sociale: In un post presente nel blog si parla, inoltre, di un'iniziativa chiamata "Le Arancine aiutano a Leggere", che promuoveva l'istruzione e la cultura dei bambini di Ballarò, un quartiere di Palermo con una forte presenza di immigrati. Questa iniziativa dimostra come il cibo da strada possa essere utilizzato anche come strumento di inclusione sociale e di promozione di valori positivi.

In conclusione, il blog "Sicilia, la terra del Sole." suggerisce che il cibo da strada a Palermo non è solo un modo per soddisfare la fame, ma rappresenta un elemento importante della cultura e dell'identità palermitana. Esso, in ultima analisi, contribuisce a creare un senso di comunità, a tramandare le tradizioni locali e a riflettere la storia multiculturale della città.

Al prossimo post!

 

giovedì 7 novembre 2024

La Via Roma di Palermo: un taglio nel cuore della città.

Ingresso monumentale su piazza Giulio Cesare, di fronte la Stazione Centrale

Palermo, lì 7 novembre 2024. 

La via Roma è una delle vie più importanti di Palermo, situata nel centro storico. La sua costruzione risale alla fine del XVI secolo. Negli anni via Roma ha svolto un ruolo significativo nella vita cittadina. La zona attualmente attraversata da via Roma fino alla fine dell'Ottocento era composta da palazzi di edilizia popolare e vi si trovavano alcuni dei quartieri più poveri della città. Per fare spazio alla nuova via, si stravolse la planimetria complessiva del centro storico palermitano e si perdettero, irrimediabilmente, patrimoni cittadini. Gran parte di Palazzo Arezzo di Celano, ricostruito dagli architetti Giovan Battista e Francesco Paolo Palazzotto (1897), Palazzo Monteleone, il giardino all'Olivella, il Complesso della Chiesa di Santa Rosalia, il cortile dei Gallinai, il sistema della Chiesa di Montesanto, le mura dello Stazzone e dell'Itria sono esperienze architettoniche che rimangono solo nelle splendide fotografie di Emanuele Giannone e di Edoardo Alfano o in mappe d'epoca. Fa le altre opere distrutte, in particolare, vi è il palazzo dei Marchesi Sabia, mecenati per la costruzione del convento di San Domenico; nel complesso il centro storico è rivoluzionato: il Piano Imperiale (oggi Piazza San Domenico), il mercato della Vucciria e il quartiere San Giuliano vennero stravolti dalla mastodontica impresa urbana. L'aspetto della città prima della costruzione della strada, si può osservare in alcune antiche piante (consultabili anche via internet). Le strade della città antica si dirigevano da Occidente a Levante, seguendo la direzione del displuvio delle acque, cioè dal monte al mare, a differenza della nuova arteria stradale, realizzata trasversalmente. La sua creazione, dunque, ha comportato un profondo stravolgimento del tessuto urbano e ha suscitato, fin dalla sua progettazione, accese discussioni e polemiche.

Nascita e sviluppo di un'idea controversa

  • Il Piano Giarrusso: Alla fine dell'Ottocento, Palermo, come molte altre città europee, si trovava ad affrontare sfide legate all'urbanizzazione e al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. L'ingegnere Felice Giarrusso propose un ambizioso "Piano regolatore di risanamento", che prevedeva la realizzazione di grandi viali rettilinei per "arieggiare" la città e modernizzarne l'aspetto.
  • Il "taglio" nella città: La Via Roma, inserita in questo piano, rappresentò un vero e proprio "taglio" nel cuore del centro storico, comportando, come si diceva, la demolizione di numerosi edifici storici, chiese, palazzi nobiliari e persino di un intero quartiere. L'obiettivo era quello di creare una grande strada di rappresentanza, che collegasse i punti nevralgici della città.
  • Realizzazione in fasi: La costruzione della Via Roma si protrasse per diversi decenni, con fasi alterne dovute a difficoltà finanziarie e a cambiamenti politici. Il primo tratto fu realizzato tra il 1895 e il 1898, mentre l'ultimo fu completato negli anni Venti del Novecento.

Le conseguenze di una scelta urbanistica

La creazione della Via Roma ha avuto un impatto profondo sulla città di Palermo:

  • Perdita del patrimonio storico: La demolizione di numerosi edifici storici ha comportato una grave perdita di memoria storica e di identità per la città;
  • Trasformazione del tessuto urbano: La nuova strada ha radicalmente modificato l'assetto del centro storico, creando un vuoto urbanistico e stravolgendo i percorsi tradizionali;
  •  Dibattiti e polemiche: La scelta di realizzare la Via Roma ha suscitato fin da subito accese discussioni tra i sostenitori della modernizzazione e i difensori del patrimonio storico.

Via Roma oggi: un'eredità complessa


Oggi, Via Roma è una delle strade più importanti di Palermo, caratterizzata da edifici imponenti, negozi e attività commerciali. Tuttavia, l'eredità della sua creazione rimane complessa e controversa. Per saperne di più, leggi anche il seguente post pubblicato nel 2010:

https://siciliaterradelsole.blogspot.com/2010/11/le-vie-di-palermo-via-roma.html


Per la Bibliografia:

  • Adriana Chirco e Mario Di Liberto, Via Roma, la strada nuova del Novecento, Dario Flaccovio Editore, 2008;
  • Il taglio di via Roma, di Mario Giorgianni, edito da Sellerio Editore, EAN 9788876811326;
  • AA.VV, Relazione della Commissione Governativa d'inchiesta sulla costruzione di via Roma in Palermo, Palermo, Stabilimento Tipografico Mirto, 1907;
  • Ragonese, R., "Il Taglio di Via Roma" in Amendolagine, F. (ed.), Des Palmes, Palermo, Sellerio, 2006:
  • Zappulla (ed.), L'architettura a Palermo dal 1860 al 1930, Palermo, Edizioni Universitarie; 1983.


Per la Linkografia:

 

 

sabato 19 ottobre 2024

La storia della Sicilia e la sua cultura, dalla preistoria ai giorni nostri, così come viene narrata nel blog "Sicilia, la terra del Sole.".



Palermo, lì 19 ottobre 2024.

La storia della Sicilia, dalle sue origini antiche fino ai tempi moderni, è un arazzo intricato tessuto da diverse culture e influenze.

  • Il blog "Sicilia, la terra del Sole.", pur non approfondendo la preistoria siciliana, mette in luce momenti significativi della sua storia, evidenziando l'impatto di varie dominazioni.
  • Ad esempio, la dominazione araba è testimoniata da una torre di deflusso dell'acqua descritta in Malacarne, il romanzo true crime dell'autore Francesco Toscano, […Omissis… Lo scenario che gli si apriva all'ingresso della piazza era inconsueto: sembrava che il tempo si fosse fermato, riportandogli alla mente tutte le dominazioni subite e accettate di solito passivamente e consuetudinariamente dalla sua amata città. Una torre di deflusso dell'acqua di origine araba dominava lo spazio antistante alla chiesa di Santa Rita (che chiaramente richiamava la Spagna nel massimo splendore) e gli antichi palazzi (anche qui in corso di recupero); fuori vi s’incontrava un miscuglio di etnie …Omissis…], quale esempio di come l'architettura araba si sia integrata nel paesaggio urbano siciliano.
  • Il periodo normanno, a sua volta, ha lasciato un'impronta indelebile sull'architettura religiosa palermitana, come si evince da chiese come San Giovanni degli Eremiti, la Martorana, San Giovanni dei Lebbrosi e la Magione, caratterizzate da elementi architettonici come archi ogivali e decorazioni a mosaico di influenza bizantina.
  • L'influenza spagnola, in particolare durante il Rinascimento siciliano, emerge attraverso le opere di artisti come Antonello Gagini, Francesco Laurana e Orazio Alfani, le cui creazioni artistiche hanno arricchito il patrimonio culturale di Palermo e dell'intera isola.
  • Il blog menziona anche la "tirannide di Falaride", un periodo di dominio tirannico risalente al VI secolo a.C., allorquando si narra della vicenda umana dei bambini presunti abusati nel romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, che ha segnato la città di Agrigento con la sua crudeltà.

Il blog, tuttavia, non si limita a descrivere il passato.

  • Fornisce anche scorci sulla Sicilia moderna, evidenziando temi come l'emigrazione e il turismo.
  • In "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano, di cui si fa menzione nelle pagine del blog, si racconta l'esodo di massa dalla Sicilia verso l'America tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, un fenomeno che ha avuto un impatto significativo sulla demografia e la cultura siciliana.
  • Il turismo, invece, emerge come un'importante risorsa economica per la Sicilia contemporanea, con siti come la Valle dei Templi e il Parco Archeologico di Segesta che attraggono visitatori da tutto il mondo.
  • L'interesse per la storia e la cultura siciliana è testimoniato anche dalla pubblicazione di libri come "Le Fortificazioni della città di Palermo dall’antichità ai giorni nostri".

La cucina siciliana, un elemento fondamentale della sua identità culturale, viene menzionata in "La Cucina Siciliana", evidenziando come l'enogastronomia giochi un ruolo importante nell'attrattiva turistica dell'isola.

In sintesi, il blog offre una panoramica, seppur parziale, della storia della Sicilia, dai suoi inizi antichi fino ai giorni nostri, mettendo in luce l'eredità delle diverse culture che hanno plasmato l'isola, la sua bellezza naturale e il suo ricco patrimonio artistico e architettonico. Inoltre, il blog evidenzia le sfide e le opportunità della Sicilia moderna, come l'emigrazione e il turismo.

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

lunedì 30 settembre 2024

Palermo: una città millenaria.

Uno scorcio di Palermo, visto dal mare

Palermo, 30 settembre 2024.

Palermo, come affermato nel blog "Sicilia, la terra del Sole.", è davvero una città millenaria, caratterizzata da una ricca storia e stratificazioni culturali che risalgono a secoli fa.

  • Il blog "Sicilia, la terra del Sole.", in particolare, ne sottolinea la lunga storia, evidenziando la presenza di antichi assi viari come Via Maqueda, quartieri storici come l'Albergheria e numerosi monumenti che testimoniano le diverse dominazioni subite dalla città.
  • La città vanta un ricco patrimonio di chiese, ciascuna con la sua storia e stile architettonico. Le chiese di Palermo offrono un viaggio affascinante attraverso stili e periodi diversi, dal periodo normanno al barocco, fino al neoclassicismo.
  • La Cattedrale di Palermo, ad esempio, è un esempio lampante della stratificazione storica della città. Costruita originariamente come basilica in epoca paleocristiana, fu poi trasformata in moschea durante la dominazione araba e infine riportata ad essere una chiesa cristiana sotto i Normanni.
  • La Zisa, un palazzo fatto costruire dai re normanni, testimonia l'incontro e la fusione tra la cultura araba e quella normanna nell'architettura.
  • Piazza Garraffello, cuore dello storico mercato della Vucciria, ha origini che risalgono all'epoca normanna, quando l'area fu bonificata dopo l'interramento del porto antico.

La presenza di queste testimonianze storiche e architettoniche dimostra come Palermo sia una città millenaria che ha attraversato diverse epoche storiche, mantenendo un fascino unico e ricco di contrasti.

La Sicilia: un intreccio di storia e cultura.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." offre uno sguardo sulla ricca storia e sulla cultura multiforme della Sicilia, con particolare attenzione a Palermo e alla sua architettura.

  • Influenze architettoniche: Le chiese di Palermo, in particolare, mostrano una varietà di stili architettonici che riflettono le diverse dominazioni che l'isola ha vissuto nel corso dei secoli. Dagli archi ogivali e le cupole a bulbo dello stile normanno, all'opulenza decorativa del barocco, fino alla sobrietà del neoclassico, ogni epoca ha lasciato la sua impronta indelebile sull'aspetto della città.
  • Il Rinascimento siciliano: Un periodo di particolare fermento artistico, il Rinascimento siciliano, vide l'affermarsi di artisti come Antonello Gagini e Francesco Laurana, le cui opere hanno arricchito il patrimonio artistico di Palermo e dell'intera isola. Laurana, in particolare, si distinse per i suoi busti femminili di rara bellezza, caratterizzati da forme pure e levigate.
  • Un mosaico di culture: La Sicilia, grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, è stata un crocevia di popoli e culture. Fenici, Greci, Romani, Arabi, Normanni, Spagnoli: ognuno ha contribuito a creare l'identità unica dell'isola. Questa stratificazione di culture è evidente nell'arte, nell'architettura, nella lingua e nella cucina siciliana.
  • Patrimonio UNESCO: La Sicilia è una delle regioni italiane con il maggior numero di siti riconosciuti dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità, a testimonianza della sua straordinaria ricchezza culturale e naturale. Tra questi, spicca la Val di Noto, con i suoi capolavori del tardo barocco.

Approfondimenti: Il blog, con i suoi numerosi articoli dedicati all'arte, all'archeologia, alla cucina e alle tradizioni siciliane, suggerisce anche diversi spunti per approfondire la conoscenza di Palermo e della sua storia, come la lettura di "Breve storia urbanistica della città di Palermo".

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Esplorare Palermo: un viaggio attraverso le strade e i quartieri.

Palermo, piazza Vigliena

Palermo, 30 settembre 2024.

Scoprire Palermo attraverso le sue strade significa intraprendere un viaggio affascinante attraverso la storia, la cultura e le contraddizioni di questa città affascinante e complessa. Il blog "Sicilia, la terra del Sole.", pur non offrendo un itinerario specifico, mette in luce alcuni luoghi chiave e quartieri che incarnano l'anima di Palermo.

Ecco alcuni spunti per scoprire Palermo attraverso le sue strade:

  • Via Maqueda: Questa antica arteria stradale menzionata nel romanzo "MALACARNE", dell'autore Francesco Toscano, come un tempo luogo di passeggio per carrozze e nobili, rappresenta un punto di partenza ideale. Percorrendo Via Maqueda si possono ammirare palazzi storici, chiese barocche e vivere l'atmosfera vivace dei mercati all'aperto;
  • I vicoli della Kalsa: Addentrarsi nei vicoli tortuosi della Kalsa, un tempo cittadella araba e oggi quartiere con una forte identità, permette di scoprire scorci pittoreschi, cortili nascosti e la vita quotidiana dei suoi abitanti. Il romanzo "MALACARNE" descrive la Kalsa come un luogo dove si scontrano onestà e criminalità, riflettendo la complessità sociale di Palermo;
  • Il mercato di Ballarò: Un'esperienza sensoriale unica è la visita al mercato di Ballarò, con le sue bancarelle colorate, gli odori intensi di cibo e spezie e la vivacità dei venditori. Il romanzo "MALACARNE" ritrae Ballarò anche come un luogo legato al traffico di droga, mostrando il lato oscuro che si cela dietro la facciata vivace del mercato;
  • L'Albergheria e la Chiesa del Carmine Maggiore: Un altro quartiere storico da esplorare è l'Albergheria, dove si erge la maestosa Chiesa del Carmine Maggiore con la sua cupola maiolicata. La chiesa, descritta come un punto di riferimento visibile da tutta la città, rappresenta un esempio di architettura barocca e un importante centro sociale e culturale per la comunità. 

Oltre a questi luoghi specifici, il blog evidenzia come le strade di Palermo siano impregnate di contrasti. La bellezza architettonica si affianca al degrado urbano, la vivacità dei mercati si scontra con la presenza della criminalità. Esplorare Palermo attraverso le sue strade significa quindi immergersi in un tessuto urbano complesso e affascinante, dove la storia, la cultura e le contraddizioni si intrecciano in un mosaico unico e indimenticabile.

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Il Ruolo Centrale della Chiesa del Carmine Maggiore all'Albergheria.

Palermo, 30 settembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." evidenzia un ruolo significativo della Chiesa del Carmine Maggiore nel quartiere dell'Albergheria a Palermo. Sebbene il blog non approfondisca dettagliatamente la sua funzione sociale, descrive la chiesa come un punto di riferimento importante all'interno del quartiere.

  • Un simbolo visibile: La chiesa, con la sua imponente cupola rivestita di maioliche smaltate, è descritta come "la più bella in assoluto a Palermo, visibile da ogni parte della città antica". Questa descrizione suggerisce che la chiesa, oltre ad essere un luogo di culto, rappresenti un elemento architettonico dominante e riconoscibile nel paesaggio urbano dell'Albergheria.
  • Un centro di attività: La Chiesa del Carmine Maggiore è stata scelta come uno dei tre "gioielli dell'Albergheria" aperti al pubblico durante l'evento "Ballarò Espò". Questo indica che la chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un centro di attività culturali e sociali per la comunità.
  • Parte del tessuto urbano: La descrizione del percorso che attraversa il mercato fino a Piazza Carmine, "dominato dal grande cupolone" della chiesa, sottolinea come la Chiesa del Carmine Maggiore si inserisca nel tessuto urbano del quartiere, creando un legame tra l'aspetto religioso e la vita quotidiana del mercato.

Breve Storia del Monumento

Le origini della Chiesa risalgono all'insediamento del frati carmelitani a Palermo, provenienti dal Monte Carmelo in Palestina nel 1235. Nel quartiere Albergheria, uno dei cinque quartieri normanni, così chiamato perché ospitò trasferiti o "albergati" da Federico II di Svevia, gli abitanti ribelli di Centorbe e Capizzi, secondo altre fonti potrebbe invece significare “terra a mezzogiorno”, da "Albahar" o "Albergaira". Nella parte centrale del quartiere è ubicato il mercato di Ballarò, nome di origine incerta, probabilmente derivante dal nome di un villaggio arabo nei pressi di Palermo, dal quale provenivano merci pregiate e spezie.

La tradizione supportata dalle indagini stilistiche e dalle odierne analisi, attribuisce all'Ordine Carmelitano la costruzione di varie chiese in epoche diverse e nella stessa ubicazione.

  • XII secolo, Primitiva Cappella della Pietà;
  • XIII secolo, Cappella della Pietà;
  • 1243, Chiesa dell'Annunziata;
  • 1627 - 1693, Chiesa del Carmine Maggiore attuale luogo di culto.

Dal 2019 la cooperativa turistica Terradamare ha aperto al pubblico il monumento e organizza visite guidate della chiesa. Dal 2021 al 2024, ad occuparsi della fruizione turistica in accordo con il Rettore è l'Associazione Culturale e di Volontariato “Guardie del Tempio”. Dal 27 marzo 2022, dopo i lavori per la messa in sicurezza del campanile, voluta dal Rettore coadiuvato dall'Associazione Culturale e di Volontariato "Guardie del Tempio di Cristo", è concessa ai visitatori per la prima volta, la salita sul campanile ottocentesco, per ammirare la città dall'alto e osservare la cupola da una prospettiva ravvicinata. Da luglio 2024, il Rettore affida il mantenimento e la gestione turistica all'Associazione Culturale Sikalesh. 

In sintesi, il blog presenta la Chiesa del Carmine Maggiore come un elemento centrale dell'Albergheria, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche come luogo di riferimento per la comunità, capace di attrarre visitatori e di ospitare eventi culturali.

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

sabato 28 settembre 2024

Stili architettonici nelle chiese di Palermo.

La Cattedrale di Palermo.

Palermo, 28 settembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." descrive Palermo come una città con un gran numero di chiese, evidenziando la diversità degli stili architettonici presenti. In particolare, si menzionano i seguenti stili:

  • Normanno: Il blog fa riferimento a diverse chiese normanne, come San Giovanni degli Eremiti, la Martorana, San Giovanni dei Lebbrosi e la Magione. Queste chiese sono state costruite durante il periodo di dominazione normanna in Sicilia (XI-XII secolo) e presentano elementi architettonici tipici di questo stile, come archi ogivali, cupole a bulbo e decorazioni a mosaico con influssi bizantini;
  • Bizantino: Lo stile bizantino è strettamente legato al periodo normanno a Palermo, poiché i Normanni assimilarono molti elementi dell'arte e dell'architettura bizantina. La chiesa della Martorana è un esempio lampante di questa influenza, con i suoi ricchi mosaici in stile bizantino. Altro magnifico esempio di questo stile è rappresentato dalla Cappella Palatina, che sorge nel Palazzo Reale; essa è a schema basilicale a tre navate, divise da archi ad ogive con la particolarità della cupola eretta sul santuario triabsidato. Le navate sono suddivise da colonne di spoglio in granito e marmo cipollino con capitelli compositi. Originariamente, la cupola visibile era dall'esterno insieme con il campanile, mentre ora la costruzione è inglobata dal Palazzo Reale. Cupola, transetto ed absidi sono interamente rivestiti nella parte superiore da splendidi mosaici bizantini, che sono tra i più importanti della Sicilia. Raffigurano Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e scene bibliche varie. I più antichi sono quelli della cupola, che risalgono al 1143;
  • Gotico: Il blog menziona la presenza di elementi gotici, in particolare nella Chiesa di San Francesco d'Assisi. Si parla di cappelle con "impianto gotico svevo, con costoloni e volte a crociera" risalenti al XIII secolo. Questo indica che lo stile gotico, diffuso in Europa tra il XII e il XV secolo, ebbe un'influenza anche nell'architettura religiosa palermitana;
  • Rinascimentale: Il Rinascimento siciliano, che fiorì tra il XV e il XVI secolo, è rappresentato nella Chiesa di San Francesco d'Assisi dalla Cappella Mastrantonio, opera di Francesco Laurana (1468). Il blog sottolinea come questa cappella, con le sue forme rinascimentali, si distingua dal contesto architettonico siciliano dell'epoca, ancora legato al tardo gotico;
  • Barocco: Il blog menzionano il Barocco in relazione alle opere di Giacomo Serpotta, scultore del Settecento che decorò gli interni di diverse chiese palermitane. L'Oratorio di San Lorenzo, ad esempio, presenta una fusione tra stucchi serpottiani e dipinti seicenteschi, creando un'atmosfera di "sacra teatralità" tipica del Barocco. Inoltre, il blog cita anche il Barocco Siciliano in relazione alla Cattedrale di Palermo, che ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli;
  • Neoclassico: Lo stile neoclassico, emerso alla fine del XVIII secolo, è menzionato in riferimento ai restauri effettuati nella Chiesa di San Francesco d'Assisi dopo il terremoto del 1823.

In sintesi, le chiese di Palermo offrono un'ampia panoramica degli stili architettonici che si sono succeduti nella città nel corso dei secoli, riflettendo le diverse dominazioni e influenze culturali che hanno plasmato il suo patrimonio artistico.

I monumenti di Palermo: una breve panoramica.

Nei pressi del Palazzo dei Normanni, che è diventato oggi la sede del Parlamento Siciliano, è collocata la chiesa di San Giovanni degli Eremiti che con le sue caratteristiche cupole rosse è diventata uno dei simboli della città.

Palermo, 28 settembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." offre una panoramica interessante sui monumenti di Palermo, concentrandosi principalmente sulle chiese e sulla loro rilevanza artistica e storica.

  • Palermo è rinomata per il gran numero di chiese, uniche per la loro storia, l'architettura e le decorazioni. Rappresentano un vero e proprio viaggio attraverso i secoli e gli stili architettonici, dal periodo normanno al barocco, fino al neoclassicismo.

  • Oltre alle chiese normanne, il blog evidenzia anche altre chiese significative come la Chiesa di San Cataldo e la Chiesa di San Francesco d'Assisi. San Cataldo è sita a Piazza Belliniaccanto la chiesa della Martorana o dell'Ammiraglio, si ritiene che sia stata fondata da Maione di Bari (Bari, 1115 – Palermo, 10 novembre 1160), così come documentato da Domenico Lo Faso Pietrasanta duca di Serradifalco (Palermo 1783- Firenze 1863), nella sua opera "Del Duomo di Monreale e di altre chiese siculo - normanne: ragionamenti tre (Palermo 1838, pag. 38 e seguenti)", negli anni in cui Maione di Bari fu ministro, ammiraglio, gran cancelliere di Guglielmo I, (fra il 1154 e il 1160 d.C.). 

  • La Chiesa di San Francesco d'Assisi, in particolare, è presentata con una descrizione dettagliata della sua storia, architettura e opere d'arte. La chiesa è stata oggetto di diverse fasi costruttive e al suo interno ospita capolavori di diversi periodi storici, come l'altorilievo di Antonello Gagini e la Cappella Mastrantonio del Laurana.

  • Il blog menziona anche la figura di Giacomo Serpotta, uno scultore del Settecento che ha lasciato un segno indelebile nell'arte palermitana con le sue decorazioni in stucco negli interni degli edifici sacri. Tra le sue opere più importanti, il blog cita le decorazioni degli oratori di Santa Cita, del Rosario a San Domenico e di San Lorenzo, e della chiesa di San Francesco d'Assisi.
  • La Zisa era il palazzo dei piaceri, costruita da un re cristiano ma araba nella sua concezione: è stato un riconoscimento dei trionfatori agli sconfitti
    Oltre alle chiese, il blog accenna anche ad altri luoghi di interesse a Palermo, come Palazzo Alliata, la Casina Cinese e Piazza Garraffello. Inoltre, si fa riferimento a pubblicazioni su altri monumenti come le fortificazioni di Palermo e la Zisa.

In sintesi, il blog "Sicilia, la terra del Sole." presenta un'immagine di Palermo come una città ricca di storia e cultura, con un patrimonio artistico e architettonico che testimonia le diverse dominazioni e influenze che hanno plasmato la città nel corso dei secoli. Le chiese, in particolare, rappresentano una parte fondamentale di questo patrimonio, offrendo un viaggio affascinante attraverso stili e periodi diversi.


mercoledì 25 settembre 2024

La Sicilia è una delle regioni italiane con il maggior numero di siti UNESCO.


Palermo, lì 25 settembre 2024.

Dal 1947 l'Italia ha visto un'incredibile crescita del numero di siti UNESCO, arrivando a ben 55 meraviglie da esplorare! Con ben 7 luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità, la Sicilia è una delle regioni italiane con il maggior numero di siti UNESCONel 2002 entrò in questo elenco anche la Val di Noto, zona della Sicilia sud orientale insignita di questo prestigioso riconoscimento per i suoi capolavori dell’arte tardo barocca del XVII secolo.

Il centro storico di Noto fa parte di questo sito che include anche le città di Caltagirone e Ragusa, alcune specifiche aree urbane di Catania Scicli e alcuni monumenti isolati di ModicaPalazzolo Acreide e Militello in Val di CataniaLa bella cittadina di Noto, interamente ricostruita dopo il terremoto del 1693 che la rase completamente al suolo, è uno scrigno di meravigliosi monumenti barocchi, perfettamente collegati tra loro e uniti anche dal tipico colore giallo del tufo utilizzando per costruirli. L’armonia tra i suoi palazzi, le sue chiese e le sue ville è tale che ti sembrerà di passeggiare in una magnifica scenografia teatrale.
Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Le chiese di Palermo: un patrimonio ricco e variegato.


Palermo, lì 25 settembre 2024.

Palermo è rinomata per il suo gran numero di chiese, uniche per storia, architettura e decorazioni. Le chiese di Palermo rappresentano un vero e proprio viaggio attraverso i secoli e gli stili architettonici, dal periodo normanno al barocco, fino al neoclassicismo.

Ecco alcuni esempi notevoli di chiese a Palermo:

  • Chiese normanne:
    • San Giovanni degli Eremiti: Situata vicino al Palazzo dei Normanni, oggi sede del Parlamento Siciliano, questa chiesa è famosa per le sue cupole rosse, diventate uno dei simboli di Palermo;
    • La Martorana: Ubicata in Piazza Bellini, questa chiesa vanta una ricca decorazione a mosaico in puro stile bizantino;
    • San Giovanni dei Lebbrosi: Edificata oltre il fiume Oreto, questa chiesa testimonia la presenza normanna in città;
    • La Magione (o Santissima Trinità): Costruita tra il 1130 e il 1170, presenta una struttura basilicale a tre navate con colonne e interni caratterizzati da archi ogivali tipici dell'architettura normanna;
    • Chiesa dello Spirito Santo: Situata all'interno del cimitero di Sant'Orsola, presenta una sobria architettura con elementi decorativi in stile normanno, come archetti ogivali e portali decorati.
  • Altre chiese:
    • Chiesa di San Cataldo: Situata in Piazza Bellini accanto alla Martorana, la sua costruzione è attribuita a Maione di Bari durante il suo periodo come ministro e ammiraglio di Guglielmo I (tra il 1154 e il 1160 d.C.);
    • Chiesa di San Francesco d'Assisi: Situata in un antico quartiere mercantile, la sua storia è caratterizzata da diverse fasi costruttive che vanno dal XIII al XIX secolo. Al suo interno, ospita opere d'arte di inestimabile valore, come un altorilievo di Antonello Gagini e la Cappella Mastrantonio del Laurana, capolavoro rinascimentale.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." contiene un elenco di moltissime chiese e oratori a Palermo, tra cui:

  1. Chiesa dell'Immacolata Concezione;
  2. Chiesa di San Cataldo;
  3. Chiesa di San Francesco d'Assisi;
  4. Oratorio di San Salvatore;
  5. Oratorio dei Bianchi;
  6. Oratorio di San Lorenzo;
  7. Chiesa della Magione;
  8. Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi;
  9. Cappella Palatina;
  10. Chiesa di Casa Professa;
  11. Chiesa di San Giovanni degli Eremiti;
  12. Chiesa della Martorana;
  13. Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi;
  14. Chiesa e convento di Santa Chiara all'Albergheria;
  15. Chiesa di Santa Maria della Pietà;
  16. Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella;
  17. Chiesa di San Giuseppe dei Teatini;
  18. Chiesa di San Domenico;
  19. Chiesa dello Spasimo;
  20. Oratorio di Santa Cita.

Oltre a questo elenco, il blog menziona altre risorse utili per approfondire la conoscenza delle chiese e degli oratori di Palermo, tra cui:

  1. Breve storia urbanistica della città di Palermo;
  2. I tesori della loggia;
  3. Giacomo Serpotta "uno dei massimi scultori del Settecento";
  4. Il Barocco e il Serpotta;
  5. Conoscere la città di Palermo: Il Cassaro.

Le chiese di Palermo non sono solo luoghi di culto, ma veri e propri scrigni d'arte che testimoniano la ricca e complessa storia della città.

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Post in evidenza

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, redatta dalla lettrice Maria Giulia Noto.

Buonasera!  Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

I post più popolari

La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.




Lettori fissi