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domenica 21 settembre 2008

La Provincia di Ragusa: Ragusa

RAGUSA

Capoluogo di provincia, è una bella cittadina di circa 70 000 abitanti, adagiata su 3 colline della catena montuosa degli "Iblei". Nettamente divisa in due parti, Ragusa conserva, in quella più antica, il quartiere Ibla, ricostruito dopo il sisma del 1693, importanti testimonianze dell'arte barocca. Nella parte alta e più nuova, caratterizzata da tre ponti che scavalcano un'ampia e verde vallata, il Barocco lascia spazio ad edifici tipici della moderna urbanistica.


Storia


Fondata dai Siculi circa 3000 anni fa, fu poi identificata da Greci e Romani con il nome di Hibla Herea. Castello bizantino circondato da possenti mura, fu espugnato dagli Arabi nell'848 e verso il 1100 passò ai Normanni divenendo in breve la capitale del vasto feudo della potente famiglia dei Chiaramonte.

Sotto la dominazione spagnola fu poi inserita nell'importante Contea di Modica.

Il terremoto del gennaio del 1693 la rase praticamente al suolo e la sua ricostruzione come abbiamo detto, diede vita a due differenti nuclei cittadini che per molto tempo ebbero storia amministrativa indipendente. Le due Ragusa, furono infine riunificate nel 1926 diventando capoluogo di provincia. Ora la città offre al visitatore un'immagine moderna ed attiva soprattutto nella sua parte superiore il cui centro commerciale è ubicato tra la Via Roma ed il Corso Italia ed è ricco di negozi, bar ed uffici Nella sua parte più antica invece è possibile respirare un'atmosfera d'altri tempi fatta di silenzio e tranquillità.

Il centro storico riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

La città di Ragusa, sviluppatasi come città medioevale, fu rasa al suolo dal terremoto del 1693. Di tutte le strutture edificate tra la tarda antichità ed il 1600, pochissimi frammenti. La ricostruzione ha dato origine a due centri storici : Ragusa Ibla e Ragusa Superiore. Ragusa Ibla fu ricostruita sulle macerie della vecchia città medievale ed è circoscritta su tre lati da vallate e da un lato che si iner­pica sulla collina retrostante. Ragusa Superiore fu costruita sulla collina che sovrasta Ragusa Ibla e si sviluppa a ventaglio consentendone una espansione costante. I due centri sono collegati da una arti­colata scalinata di gradini e da una ripida strada a tor­nanti. Ragusa, nei due centri storici, conserva un patrimo­nio architettonico Barocco di inestimabile valore, già rico­nosciuto dal'UNESCO come Patrimonio Mondiale della Umanità, con la menzione di 18 monumenti. Di questi, 13 si trovano a Ragusa Ibla e gli altri a Ragusa Superiore.(PRO LOCO RAGUSA)

The city of Ragusa, grown up as a medieval town, was raised to thè ground during thè earthquake in 1693. Almost all thè structures built before 1600 was destroyed and thè only recognizable parts are just a few fragments of ancient buildings. During reconstruction thè city was rebuilt following two distinct directions and accordingly originaring two different Centres :
Ragusa Ibla and Ragusa Superiore.
Ragusa ibla was rebuilt above thè rubble of thè medieval town Ragusa Ibla is sumounded by valleys on three sides and by a decivity on thè fourth side which, ciambering up a hill, so being free to develop in a wide range of directions. The two centers are linked by a flight of 250 steps and by a steep road full of hairpin bends.
In both thè historic centres of Ragusa is present an artistic and architectural Baroque-Style heritage,already recognized by UNESCO as "World Heritage"with particular mention on 18 Monuments 15 of which is present in Ragusa Ibla and in Ragusa Superiore.

I monumenti di Ragusa


Cattedrale di S. Giovanni Battista

La cattedrale fu eretta, in appena cinquant'anni, agli inizi del XVIII secolo. E' costituita da una ricca facciata con tre portali, quello centrale ornato da belle statue. Alla sinistra della chiesa si eleva un alto campanile; all'interno, la pianta è a croce latina con tre navate, cappelle laterali ed un ampio transetto. Le navate sono divise da due ordini di colonne, in tipica pietra asfaltica ragusana, con capitelli corinzi Nelle varie cappelle, sono conservate numerose opere d'arte tra le quali una tela raffigurante S Filippo Neri, opera del pittore Gaetano Sebastiano Conca. Vi sono inoltre alcune cappelle affrescate dal ragusano Salvatore Cascone, come il Battistero dove sono raffigurate varie scene dell'Antico e Nuovo Testamento.

Chiesa dell'Ecce Homo
Iniziata nel 1842 sorge sull'antica chiesa di campagna dedicata alla Madonna del Rosario. La facciata che culmina con il campanile, in stile barocco, si divide in tre ordini con colonne e sculture. L'interno a croce latina è diviso in tre navate. Particolare è il soffitto celeste ravvivato da stelle dorate. Le vetrate sono del pittore Duilio Cambellotti.


Palazzo Zacco
Palazzo di raffinato gusto barocco presenta un magnifico stemma gentilizio, sostenuto da putti, posto sullo spigolo dell'edificio. Elegante è il portale d'ingresso fiancheggiato da due colonne con capitelli corinzi che sostengono il portone centrale, un tipico esempio barocco arricchito da un'inferriata bombata in ferro battuto. Da ammirare sul balcone di via S. Vito un mascherone ghignante e linguacciuto che si fa beffe dei passanti. Un altro balcone è quello che si trova su Corso V. Veneto arricchito da una procace sirena circondata da musici. Interessanti anche gli altri balconi rappresentanti musici e personaggi della vita quotidiana.

Palazzo Berlini
Fu costruito dalla famiglia Floridia verso la fine del 700 e comprato poi dai Berlini, dai quali prese il nome. Caratteristica di questo palazzo sono i tre mascheroni posti sulla chiave di volta delle finestre, conosciuti anche come i tre potenti: il primo mascherone rappresenta il povero con l'espressione di colui che se ne frega di tutto; il secondo rappresenta il nobile signore con lo sguardo fermo di colui che può fare ogni cosa; l'ultimo rappresenta il commerciante che può trarre beneficio da qualunque situazione.

Chiesa di S Maria delle Scale
Iniziata in periodo normanno, fu riedificata in stile gotico sotto i Chiaramonte nel XIV secolo e ricostruita dopo il terremoto del 1693 nelle forme attuali . Della primitiva costruzione rimangono i resti di un portale e di un pulpito esterno ricostruito ai piedi del campanile. L'interno a tre navate; le prime ricostruite in stile barocco, mentre quella destra conserva ancora l'aspetto gotico originale.

Museo Archeologico
II museo, che si trova in via Natalelli a Ragusa, raccoglie materiale proveniente dagli scavi compiuti nelle necropoli di Rito, di Castiglione, di Scornavacche e di Kamarina. I resti archeologici risalgono a varie epoche tra le quali quelle romane e tardo romane. Nelle sue sezioni possiamo ammirare dai reperti di ceramiche locali del periodo greco a recipienti d'argilla, a mosaici pavimentali risalenti a chiese paleocristiane del VI sec dopo Cristo Vi è anche conservata la famosa stele del VI sec. A C. conosciuta come il "Guerriero di Castiglione" e molti reperti di archeologia subacquea provenienti dal mare antistante l'antica città di Kamarina.

Chiesa dell'Idria
Fu costruita nel 1626 sulla base di un'antica chiesa bizantina.
Sul portale centrale è rappresentato lo stemma dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Danneggiata dal terremoto del 1693, fu ricostruita nel 1739. La facciata presenta tre ordini e sulla sinistra si nota una torre quadrangolare che sorregge un campanile con balaustra. L'interno è a tre navate : da notare l'acquasantiera secentesca L'altare è in stile barocco con colonne a tortiglioni contenente un seicentesco quadro raffigurante S. Giuliano e S Giovanni Battista.

Chiesa della Anime del Purgatorio
Costruita su una bella scalinata racchiusa da un'artistica cancellata. La facciata è suddivisa in tre ordini da colonne corinzie su alti plinti. L'interno è a tre navate arricchito da una tela di Francesco Manno rappresentante "Le Anime Purganti" che invocano il perdono e, nel secondo altare destro, una Madonna del Rosario All'interno si conserva l'organo più antico di Ibla fabbricato dalla Ditta Serassi di Bergamo.

Duomo di S. Giorgio
Costruito nel 1739 su disegno di Rosario Gagliardi, offre un incredibile effetto scenografico poiché sorge in cima ad una ripida scalinata. La facciata è a tre ordini convessi al centro con colonne e statue ai lati. La cupola è neoclassica alta oltre quaranta metri e poggia su sedici colonne binate . La scalinata è circondata da un'inferriata di gran livello artistico ideata da Angelo Paradiso . L'interno è a tre navate, le cappelle sono decorate con pregevoli tele. Nella navata centrale si trovano tredici vetrate istoriate che rappresentano i martiri di S. Giorgio. In questa chiesa è custodito il tesoro del Santo.

Chiesa di S. Giuseppe
Chiesa in stile barocco, fu ricostruita nel 1700, dopo il terremoto di sette anni prima, che la distrusse totalmente Anch'essa viene attribuita all'architetto Rosario Gagliardi.La facciata è suddivisa in tre ordini, con colonne corinzie e statue. Particolare la cuspide riccamente scolpita. L'interno a pianta ovale è abbellito da stucchi e pregevoli quadri e affreschi di artisti locali.

Chiesa di S. Tommaso
Ex monastero di S Maria di Valverde fondato dai Normanni che delle antiche strutture conserva ben poco. Dalla sua ricostruzione, seguita al terremoto del 1693, si nota in modo particolare il campanile a vela. Nell'interno a pianta ovale si conserva, sull'altare maggiore, una bella tela capolavoro di Vito D'Anna. Singolare anche un antica fonte battesimale in pietra pece datata 1545.

Vecchio Portale di S. Giorgio
E' un bellissimo portale in gotico-catalano, unico resto della grande Chiesa di S Giorgio, distrutta per intero dal terremoto. Le sue strombature sono artisticamente intagliare e scolpite; alcune scultura rappresentano antichi mestieri del tempo. Nella lunetta centrale è rappresentato S. Giorgio che uccide il drago, ai lati si possono ammirare le aquile aragonesi.





Chiesa di S. Giacomo o del Crocifisso
La chiesa di S Giacomo sorge nel sito dove anticamente si trovava il tempio dedicato a Lucina. Dea della fecondità. Fu edificata nel XIV secolo a tre navate. II teremoto del 1693 fece crollare le due navate laterali che non vennero più riedificate. La facciata ed il campanile sono stati ricostruiti in stile barocco. Sul lato destro si notano te statue di S. Anna e S.Giovanni Evangelista, prelevate da altre chiese distrutte. L'interno, in stile barocco, presenta un bellissimo soffitto decorato ed istoriato, un mirabile crocifisso del '600, ritenuto miracoloso, il confessionale, l'organo ed il coretto in stile gotico.

Chiesa dei Cappuccini
Nel 1537 i frati cappuccini edificarono il loro primo convento sulla riva destra del torrente S . Leonardo. Settant'anni dopo costruirono un nuovo convento attiguo alla chiesa di S. Agata chiamata poi Chiesa dei Cappuccini. La facciata è modesta, con un portone, una finestra un piccolo frontone triangolare sovrastato da una croce ed un modesto campanile. L'interno è ad una sola navata con cinque altari m legno. Vi si conserva un famoso trittico del Pietro Novelli ed un quadro rappresentante la natività datato 1520, proveniente dall'antico convento dei cappuccini . Bellissino il tetto in legno, rifatto nel 1614 in una parte del convento destinata a biblioteca si conservano rari libri del '500 e del '600.

Chiesa di S. Francesco all'Immacolata
Sorge in un incantevole luogo che domina la valle di S. Leonardo. La chiesa, eretta dal dai francescani nel XIII sec., conserva come unico elemento superstite di quel secolo il portale gotico sulla facciata occidentale. L'attuale chiesa fu costruita verso al metà del XVII secolo in stile tardo-manieristico. Dopo il terremoto del 1693, che fece crollare la parte superiore del campanile e la prima arcata del portale, la nuova cella campanaria fu erena in stile barocco. L'interno è a tre navate con pavimento in pietra pece e vi si conserva una lastra tombale, rappresentante un cavaliere in costume spagnolo, datata 1576.

Chiesa di S.Antonio
La chiesa di S Antonio da Padova è nello stesso sito dove prima sorgeva quella del priorato di S. Maria la Nova, fondato da Goffredo il Normanno, concesso poi a frati del terzo ordine di S. Francesco d'Assisi che demolirono la costruzione in stile gotico per edificarne una più moderna. Dell'antica chiesa gotica restano un portoncino ed un arco vicino la sagrestia. Sulla sinistra del portale in stile gotico si può ammirare un altro portale in stile barocco. E' una chiesa sconsacrata adibita ad aula universitaria.

Chiesa di S. Vincenzo Ferreri
Da poco restaurata, questa chiesa nota per il campanile con piastrelle policrome diventerà un attrezzato auditorium.

Palazzo La Rocca
Il palazzo in stile barocco presenta sei bellissimi balconi, tre per parte ai liti del portale d'ingresso. Ogni balcone rivela una particolare sensibilità dello scultore nel rappresentare scene di vita del tempo, come il balcone del "Bel Principe", del "Suonatore di Mendola" o degli "Amorini". II vero capolavoro è quello della "Nutrice", una donna che cura un bambino, che può essere definita una vera e propria foto di pietra. II Palazzo è sede dell'Azienda Provinciale per il Turismo.

Palazzo Donnafugata
Questo palazzo si fa notare per la sua imponente semplicità ma all'interno è davvero splendido, esso conserva infatti arredamenti originali del secolo scorso. Eccezionale la pinacoteca, il salone delle feste, il piccolo teatro e l'imponente scalinata marmorea. Il palazzo non è visitabile.

La Vecchia Cancelleria
La vecchia Cancelleria salta all'occhio del visitatore per la raffinata decorazione del portale e per i ricchi mensoloni che reggono grandi balconi in ferro battuto. La Vecchia Cancelleria assieme alla Chiesa dell'ldria e al Palazzo Cosentini offrono l'immagine di un angolo barocco ancora miracolosamente intatto.

Palazzo Cosentini
Tipico del barocco siciliano del '700 progettato dal Gagliardi e dalle cui facciate emergono eleganti balconi sorretti da ornatissimi mensoloni rappresentanti personaggi, animali, mostri, caricature umane che si alternano, a volte, a sublimi figure femminili a busto scoperto. Caratteristica è l'edicola rappresentante S. Francesco di Paola che cammina sulle acque, posta nell'angolatura esterna del palazzo. Ogni balcone con i suoi ricchi mensoloni racconta scene di vita che grazie alla plasticità della pietra ed alla bravura degli artisti sembrano quasi vive.

Palazzo Sortino Trono
Massiccio esempio del barocco ibleo, la sua posizione è resa ancora più scenografica dall'ampio spazio antistante chiamato "Piano dei Signori". La facciata è superbamente decorata con balconi e con mensoloni scolpiti a belle foglie d'acanto nonché dalle sene con capitelli corinzi.

Monastero del Gesù
Imponente costruzione risalente al 1600, interamente ristrutturato sarà adibito a Museo Polivalente.

Circolo di Conversazione
Palazzetto costruito nella prima metà del 1800 presenta una elegante facciata con lesene e capitelli.La sua sala principale è dipinta con motivi classici.

Palazzo Comunale e Sala Falcone-Borsellino
Costruito intomo al 1925 è sede distaccata del Municipio di Ragusa. Nel piano inferiore con accesso da via Torrenuova è stata realizzata una sala convegni.

Università
Antichi magazzini appartenenti al Palazzo Donnafugata, ora sede della facoltà di Lingue.

Università
Ex distretto militare con la sua mole donnina il panorama di Ibla. Oggi è la sede della facoltà di Scienze subtropicali.

Antico Mercato Comunale
Completamente ristrutturato, l'edificio ospita alcune botteghe artigiane.

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