Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...

lunedì 30 settembre 2024

Il Ruolo Centrale della Chiesa del Carmine Maggiore all'Albergheria.

Palermo, 30 settembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." evidenzia un ruolo significativo della Chiesa del Carmine Maggiore nel quartiere dell'Albergheria a Palermo. Sebbene il blog non approfondisca dettagliatamente la sua funzione sociale, descrive la chiesa come un punto di riferimento importante all'interno del quartiere.

  • Un simbolo visibile: La chiesa, con la sua imponente cupola rivestita di maioliche smaltate, è descritta come "la più bella in assoluto a Palermo, visibile da ogni parte della città antica". Questa descrizione suggerisce che la chiesa, oltre ad essere un luogo di culto, rappresenti un elemento architettonico dominante e riconoscibile nel paesaggio urbano dell'Albergheria.
  • Un centro di attività: La Chiesa del Carmine Maggiore è stata scelta come uno dei tre "gioielli dell'Albergheria" aperti al pubblico durante l'evento "Ballarò Espò". Questo indica che la chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un centro di attività culturali e sociali per la comunità.
  • Parte del tessuto urbano: La descrizione del percorso che attraversa il mercato fino a Piazza Carmine, "dominato dal grande cupolone" della chiesa, sottolinea come la Chiesa del Carmine Maggiore si inserisca nel tessuto urbano del quartiere, creando un legame tra l'aspetto religioso e la vita quotidiana del mercato.

Breve Storia del Monumento

Le origini della Chiesa risalgono all'insediamento del frati carmelitani a Palermo, provenienti dal Monte Carmelo in Palestina nel 1235. Nel quartiere Albergheria, uno dei cinque quartieri normanni, così chiamato perché ospitò trasferiti o "albergati" da Federico II di Svevia, gli abitanti ribelli di Centorbe e Capizzi, secondo altre fonti potrebbe invece significare “terra a mezzogiorno”, da "Albahar" o "Albergaira". Nella parte centrale del quartiere è ubicato il mercato di Ballarò, nome di origine incerta, probabilmente derivante dal nome di un villaggio arabo nei pressi di Palermo, dal quale provenivano merci pregiate e spezie.

La tradizione supportata dalle indagini stilistiche e dalle odierne analisi, attribuisce all'Ordine Carmelitano la costruzione di varie chiese in epoche diverse e nella stessa ubicazione.

  • XII secolo, Primitiva Cappella della Pietà;
  • XIII secolo, Cappella della Pietà;
  • 1243, Chiesa dell'Annunziata;
  • 1627 - 1693, Chiesa del Carmine Maggiore attuale luogo di culto.

Dal 2019 la cooperativa turistica Terradamare ha aperto al pubblico il monumento e organizza visite guidate della chiesa. Dal 2021 al 2024, ad occuparsi della fruizione turistica in accordo con il Rettore è l'Associazione Culturale e di Volontariato “Guardie del Tempio”. Dal 27 marzo 2022, dopo i lavori per la messa in sicurezza del campanile, voluta dal Rettore coadiuvato dall'Associazione Culturale e di Volontariato "Guardie del Tempio di Cristo", è concessa ai visitatori per la prima volta, la salita sul campanile ottocentesco, per ammirare la città dall'alto e osservare la cupola da una prospettiva ravvicinata. Da luglio 2024, il Rettore affida il mantenimento e la gestione turistica all'Associazione Culturale Sikalesh. 

In sintesi, il blog presenta la Chiesa del Carmine Maggiore come un elemento centrale dell'Albergheria, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche come luogo di riferimento per la comunità, capace di attrarre visitatori e di ospitare eventi culturali.

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

sabato 28 settembre 2024

Stili architettonici nelle chiese di Palermo.

La Cattedrale di Palermo.

Palermo, 28 settembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." descrive Palermo come una città con un gran numero di chiese, evidenziando la diversità degli stili architettonici presenti. In particolare, si menzionano i seguenti stili:

  • Normanno: Il blog fa riferimento a diverse chiese normanne, come San Giovanni degli Eremiti, la Martorana, San Giovanni dei Lebbrosi e la Magione. Queste chiese sono state costruite durante il periodo di dominazione normanna in Sicilia (XI-XII secolo) e presentano elementi architettonici tipici di questo stile, come archi ogivali, cupole a bulbo e decorazioni a mosaico con influssi bizantini;
  • Bizantino: Lo stile bizantino è strettamente legato al periodo normanno a Palermo, poiché i Normanni assimilarono molti elementi dell'arte e dell'architettura bizantina. La chiesa della Martorana è un esempio lampante di questa influenza, con i suoi ricchi mosaici in stile bizantino. Altro magnifico esempio di questo stile è rappresentato dalla Cappella Palatina, che sorge nel Palazzo Reale; essa è a schema basilicale a tre navate, divise da archi ad ogive con la particolarità della cupola eretta sul santuario triabsidato. Le navate sono suddivise da colonne di spoglio in granito e marmo cipollino con capitelli compositi. Originariamente, la cupola visibile era dall'esterno insieme con il campanile, mentre ora la costruzione è inglobata dal Palazzo Reale. Cupola, transetto ed absidi sono interamente rivestiti nella parte superiore da splendidi mosaici bizantini, che sono tra i più importanti della Sicilia. Raffigurano Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e scene bibliche varie. I più antichi sono quelli della cupola, che risalgono al 1143;
  • Gotico: Il blog menziona la presenza di elementi gotici, in particolare nella Chiesa di San Francesco d'Assisi. Si parla di cappelle con "impianto gotico svevo, con costoloni e volte a crociera" risalenti al XIII secolo. Questo indica che lo stile gotico, diffuso in Europa tra il XII e il XV secolo, ebbe un'influenza anche nell'architettura religiosa palermitana;
  • Rinascimentale: Il Rinascimento siciliano, che fiorì tra il XV e il XVI secolo, è rappresentato nella Chiesa di San Francesco d'Assisi dalla Cappella Mastrantonio, opera di Francesco Laurana (1468). Il blog sottolinea come questa cappella, con le sue forme rinascimentali, si distingua dal contesto architettonico siciliano dell'epoca, ancora legato al tardo gotico;
  • Barocco: Il blog menzionano il Barocco in relazione alle opere di Giacomo Serpotta, scultore del Settecento che decorò gli interni di diverse chiese palermitane. L'Oratorio di San Lorenzo, ad esempio, presenta una fusione tra stucchi serpottiani e dipinti seicenteschi, creando un'atmosfera di "sacra teatralità" tipica del Barocco. Inoltre, il blog cita anche il Barocco Siciliano in relazione alla Cattedrale di Palermo, che ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli;
  • Neoclassico: Lo stile neoclassico, emerso alla fine del XVIII secolo, è menzionato in riferimento ai restauri effettuati nella Chiesa di San Francesco d'Assisi dopo il terremoto del 1823.

In sintesi, le chiese di Palermo offrono un'ampia panoramica degli stili architettonici che si sono succeduti nella città nel corso dei secoli, riflettendo le diverse dominazioni e influenze culturali che hanno plasmato il suo patrimonio artistico.

I monumenti di Palermo: una breve panoramica.

Nei pressi del Palazzo dei Normanni, che è diventato oggi la sede del Parlamento Siciliano, è collocata la chiesa di San Giovanni degli Eremiti che con le sue caratteristiche cupole rosse è diventata uno dei simboli della città.

Palermo, 28 settembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." offre una panoramica interessante sui monumenti di Palermo, concentrandosi principalmente sulle chiese e sulla loro rilevanza artistica e storica.

  • Palermo è rinomata per il gran numero di chiese, uniche per la loro storia, l'architettura e le decorazioni. Rappresentano un vero e proprio viaggio attraverso i secoli e gli stili architettonici, dal periodo normanno al barocco, fino al neoclassicismo.

  • Oltre alle chiese normanne, il blog evidenzia anche altre chiese significative come la Chiesa di San Cataldo e la Chiesa di San Francesco d'Assisi. San Cataldo è sita a Piazza Belliniaccanto la chiesa della Martorana o dell'Ammiraglio, si ritiene che sia stata fondata da Maione di Bari (Bari, 1115 – Palermo, 10 novembre 1160), così come documentato da Domenico Lo Faso Pietrasanta duca di Serradifalco (Palermo 1783- Firenze 1863), nella sua opera "Del Duomo di Monreale e di altre chiese siculo - normanne: ragionamenti tre (Palermo 1838, pag. 38 e seguenti)", negli anni in cui Maione di Bari fu ministro, ammiraglio, gran cancelliere di Guglielmo I, (fra il 1154 e il 1160 d.C.). 

  • La Chiesa di San Francesco d'Assisi, in particolare, è presentata con una descrizione dettagliata della sua storia, architettura e opere d'arte. La chiesa è stata oggetto di diverse fasi costruttive e al suo interno ospita capolavori di diversi periodi storici, come l'altorilievo di Antonello Gagini e la Cappella Mastrantonio del Laurana.

  • Il blog menziona anche la figura di Giacomo Serpotta, uno scultore del Settecento che ha lasciato un segno indelebile nell'arte palermitana con le sue decorazioni in stucco negli interni degli edifici sacri. Tra le sue opere più importanti, il blog cita le decorazioni degli oratori di Santa Cita, del Rosario a San Domenico e di San Lorenzo, e della chiesa di San Francesco d'Assisi.
  • La Zisa era il palazzo dei piaceri, costruita da un re cristiano ma araba nella sua concezione: è stato un riconoscimento dei trionfatori agli sconfitti
    Oltre alle chiese, il blog accenna anche ad altri luoghi di interesse a Palermo, come Palazzo Alliata, la Casina Cinese e Piazza Garraffello. Inoltre, si fa riferimento a pubblicazioni su altri monumenti come le fortificazioni di Palermo e la Zisa.

In sintesi, il blog "Sicilia, la terra del Sole." presenta un'immagine di Palermo come una città ricca di storia e cultura, con un patrimonio artistico e architettonico che testimonia le diverse dominazioni e influenze che hanno plasmato la città nel corso dei secoli. Le chiese, in particolare, rappresentano una parte fondamentale di questo patrimonio, offrendo un viaggio affascinante attraverso stili e periodi diversi.


Il Rinascimento siciliano. Le opere di Antonello Gagini, Francesco Laurana, Orazio Alfani (detto il Perugino).

Palermo, 28 settembre 2024.

Il periodo storico caratterizzato dalla massima espressione artistica nell'isola, noto come Rinascimento siciliano, è quello a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Durante questo periodo, artisti come Domenico Gagini, Antonello Gagini, Francesco Laurana e Orazio Alfani (detto il Perugino), insieme alle loro botteghe, hanno lasciato capolavori di inestimabile valore in tutta la Sicilia. Le loro opere hanno arricchito il patrimonio artistico di Palermo e dell'intera isola, contribuendo a definire l'identità del Rinascimento siciliano.

Antonello Gagini, gesso di Giuseppe Frattallone

Antonello GAGINI (Palermo1478 – Palermoaprile 1536)

Alcune delle sue sculture sono esposte presso la Galleria Regionale della Sicilia di «Palazzo Abatellis» a Palermo e il Museo interdisciplinare regionale «Agostino Pepoli» di Trapani. Nel 1528 un nobile della città di Monreale, Antonino Dema (o Demma), gli commissiona un gruppo sacro in terracotta raffigurante la Madonna in trono con il Bambinello, san Giuseppe e san Francesco di Paola ai lati. Nel 1880, dopo secolari traversie, l'opera viene donata dalla Compagnia della Resurrezione al comune di Monreale che la fa restaurare e da allora si trova custodita all'interno del Palazzo Municipale dentro la Sala Rossa. Questo gruppo statuario in terracotta è l'ultimo esistente della produzione appartenente ad Antonello Gagini e di sicuro a lui ascrivibileIl 22 di aprile 1536 la vedova compila un particolareggiato inventario dei beni posseduti, sicché la data di morte è da collocarsi nei giorni immediatamente precedenti. È sepolto nella cappella della corporazione dei marmorai o scultori, sotto il titolo dei Santi Quattro Coronati della chiesa di San Francesco d'Assisi di Palermo.
Fra tutte le opere che egli realizzò è ricordato, fra l'altro, anche per:
  • L'Annunciazione, lastra marmorea del XVI secolo, proveniente dall'oratorio di Santa Cita a Palermo, nel mandamento di Castellammare o Loggia, che fa parte della I Circoscrizione, oggi parrocchia col titolo di San Mamiliano;
  • La statua marmorea di San Michele Arcangelo, del XVI secolo, proveniente dal  Collegio Massimo dei Gesuiti, Palermo (varie ubicazioni). Opera realizzata per il Palazzo Ventimiglia al Cassaro, nel cui angolo o cantonale è documentata sino al 1586;
  • La Madonna col bambino, lastra marmorea del XVI secolo, proveniente dal Convento di Santa Maria di Gesù, Palermo;
  • Altorilievo con San Giorgio che uccide il drago: Realizzato nel 1526 per la cappella di San Giorgio (in origine dedicata a San Giuseppe), questo bassorilievo fu commissionato dalla colonia genovese che onorava il santo patrono della Repubblica di Genova nel tempio francescano dal 1480 al 1576Nel 1745 - 1747 con l'ulteriore trasferimento della Congregazione olivetana, della primitiva Cappella Ansaloni di Antonello Gagini e bottega del 1528, solo custodia e la statua di Santa Maria del Riposo trovano una nuova collocazione. Per questo tempio è realizzata una copia del simulacro mentre l'originale e la custodia sono trasferiti nella Galleria regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis.
Statua della Madonna col Bambino e San Giovannino "Cappella della Madonna della Neve".
  • La Madonna della neve, statua marmorea del 1516, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Palermo;
  • Tribuna della Cattedrale di Palermo  (1570-1574), Monumentale aggregato marmoreo completato con la collaborazione dei figli AntoninoGiacomo e Vincenzo. Disassemblata nel 1797. Le attuali dislocazioni delle opere disassemblate della Tribuna di Antonello Gagini all'interno della cattedrale in seguito all'intervento promosso da Ferdinando Fuga e pesantemente posto in opera dal palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia sotto la direzione dei lavori di Giovan Battista La Licata. Nei primi lustri del XIX secolo è documentata la disposizione sulla coronatura esterna dei merli. L'attuale collocazione dei manufatti è effettuata sui pilastri della navata centrale, ai vertici del transetto, presso i pilastri della cupola, sui contrafforti e nell'emiciclo dell'abside. Le statue, fregi, paraste, altorilievi sono stati ricollocati in tutti gli ambienti della cattedrale. La ricostruzione in scala 1:10 della Tribuna, venne realizzata nel 2000 dal Prof. Rizzuti presso la sua Cattedra di Scultura all'Accademia di belle arti di Palermo.

Francesco LAURANA  (Aurana1430 – Avignone1502

Ebbe un ruolo di primo piano nella diffusione dell'estetica rinascimentale a Napoli, in Sicilia e in Francia. Non esistono prove di una parentela con Luciano Laurana. Intorno al 1467 Laurana arrivò in Sicilia e vi restò fino al 1471. Secondo alcune fonti fu inizialmente a Sciacca, su invito del conte Carlo De Luna d'Aragona, dove aprì una bottega con lo scultore lombardo Pietro de Bonitate. Laurana e de Bonitate furono costretti ad allontanarsi dalla città a causa di offese e vessazioni subite in un ambiente ostile e difficile. Sono però controverse le documentazioni e le ipotesi sulla sua presenza a Sciacca, dove forse soggiornò due volte, dopo una presunta seconda permanenza in Francia. A Sciacca rimangono tracce piuttosto limitate nel portale laterale della chiesa di Santa MargheritaIntorno al 1468 si stabilì a Palermo, dove risulta ancora in società con Pietro de Bonitate, con il quale fu incaricato di realizzare la cappella Mastrantonio nella chiesa di San Francesco d'Assisi che, con il suo arco d'ingresso, rappresentò un momento cruciale nell'introduzione del linguaggio rinascimentale in Sicilia, non solo per la scultura, ma anche per l'architettura. In questo periodo la sua bottega produce numerose opere, spesso con l'apporto di aiuti, tra cui diverse Madonne col Bambino presenti nella Cattedrale di Palermo (Madonna Libera Inferni), nella chiesa di Santa Maria della Neve a Palermo, la Madonna di Loreto nella Chiesa di San Domenico di Castelvetrano, nella chiesa del Crocifisso a Noto, nel Museo Regionale di Messina e nella chiesa dell'Immacolata di Palazzolo AcreideLa fama del Laurana è però soprattutto legata alla rarefatta bellezza dei suoi busti femminili, dalle forme estremamente pure e levigate, che ricordano le opere di Piero della Francesca e Antonello da Messina. Tra i più noti il busto di Francesco II del Balzo ad Andria, attualmente al Museo diocesano, il Ritratto di Eleonora d'Aragona (1468), a Palazzo Abatellis a Palermo, il Ritratto di Battista Sforza (1474 circa) al Museo del Bargello di Firenze, il Busto di principessa al Louvre, il Busto di donna (1470-1480 circa) e il Ritratto di Beatrice d'Aragona (1475 circa) nella Frick Collection di New York, il Ritratto di principessa napoletana negli Staatliche Museen di Berlino e il policromo Busto di Isabella d'Aragona (1487 circa) nel Kunsthistorisches Museum di ViennaOpere simili sono la piccola Testa di gentildonna, più tarda rispetto al busto di Eleonora, e il Busto di giovanetto sempre a Palazzo Abatellis.

Le sue opere più significative:
  • La Cappella Mastrantonio nella Chiesa di San Francesco d'Assisi a Palermo. La cappella, realizzata nel 1468, si distingue per le sue forme rinascimentali che contrastano con lo stile tardo-gotico ancora presente in Sicilia in quel periodo; il portale della cappella, scolpito da Laurana con l'assistenza di Pietro Bontade, è considerato il monumento più importante della basilica e la prima opera rinascimentale di Palermo.

Orazio ALFANI (Perugia1510 – Roma1583

Lavorò per molti anni a Trapani e a Palermo. Dal 1541 al 1544, insieme con altri artisti (F. Martorana, F. Gaggini, S. Casella), eseguiva gli stucchi della tribuna del duomo di Palermo; nel 1541, inoltre, gli era assegnata la decorazione ad affresco della loggia del palazzo di Benedetto Rau in Palermo. Sempre in questo periodo affrescò una Pietà nella chiesa di S. Pietro Martire (Monastero di Valverde).

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Le opere più importanti di Giacomo Serpotta, scultore di spicco del Settecento, a Palermo.

Palermo, 28 settembre 2024.

Giacomo Serpotta è stato uno scultore di spicco del Settecento, rinomato per i suoi lavori di decorazione in stucco negli interni degli edifici sacri di Palermo.

Ecco alcune delle sue opere più importanti:

  • Decorazioni dell'Oratorio di Santa Cita: La maestria del Serpotta nella realizzazione di questi ornamenti si evidenzia presso quest'Oratorio; il suo approccio artistico, pur ispirato al Barocco, si distingue per originalità e tratti distintivi presso questo luogo di culto;
  • Decorazioni dell'Oratorio del Rosario a San Domenico: Anche quest'Oratorio è da inserire nell'elenco dei lavori più significativi di Serpotta a Palermo;
  • Decorazioni dell'Oratorio di San Lorenzo: Le decorazioni di Serpotta sono stati un'eccellente rappresentazione del Barocco, da egli reinterpretato in chiave meno austera e più leggiadra. All'interno dell'Oratorio di San Lorenzo, in particolare, si può evincere la fusione armoniosa tra stucchi e dipinti seicenteschi, che contribuiscono a creare un'atmosfera di sacra teatralità;
  • Decorazioni della chiesa di San Francesco d'Assisi: Le decorazioni del Serpotta qui sono caratterizzate da un'estetica che anticipa lo stile rococò;
  • Statue delle Virtù nella chiesa di San Francesco d'Assisi: Realizzate nel Settecento, queste statue adornano i pilastri della chiesa e testimoniano la maestria di Serpotta nell'arte dello stucco.

La maestria di Serpotta nell'utilizzo dello stucco, una tecnica che egli elevò a forma d'arte raffinata e innovativa; l'aggiunta di polvere di marmo alla tradizionale miscela di calce e gesso conferiva alle sue creazioni un'inedita lucentezza. La sua abilità nell'improvvisare dettagli minuti, resa necessaria dalla rapida asciugatura dello stucco, insieme al suo talento compositivo e all'uso sapiente dello spazio, hanno reso le sue opere veri e propri capolavori di grande impatto visivo e drammatico. Le sue creazioni, popolate da figure allegoriche, putti e "teatrini prospettici", trascendono la semplice decorazione, trasformando gli ambienti in palcoscenici di grande suggestione e vitalità.

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

giovedì 26 settembre 2024

Il mercato della Vucciria di Palermo oggi.

La Vucciria, di R. Guttuso.

Palermo, 26 settembre 2024. 

Un tempo si diceva I balati ra Vucciria 'un s'asciucanu mai, le strade della Vucciria non si asciugano mai, tanta era l’acqua che si utilizzava per tenere fresco il pesce. In realtà dell’antico e grande mercato, restano oggi solo un paio di fruttivendoli, alcune pescherie e la Taverna Azzurra, frequentata da bevitori locali ma anche punto di riferimento di tanti giovani che dopo il tramonto si riversano qui per bere per pochi euro il rinomato “sangue siciliano” o il classico “zibibbo”.

Il mercato della Vucciria a Palermo, un tempo fiorente centro di scambi commerciali, ha subito un declino negli anni del dopoguerra, lasciando spazio a degrado e illegalità. Nonostante ciò, la piazza continua ad attirare turisti e artisti da tutto il mondo, conservando parte del suo fascino storico.

Per rivitalizzare l'area e contrastare il degrado, è stato presentato un progetto di recupero che prevede la riqualificazione di Piazza Garraffello, cuore del mercato della Vucciria. Il progetto, frutto della collaborazione tra pubblico e privato, mira a restituire alla piazza il suo ruolo centrale nell'economia e nella cultura di Palermo.

Le destinazioni d'uso previste per gli edifici restaurati comprendono:

  • Attività commerciali: Questa categoria generica suggerisce la volontà di ricreare un tessuto commerciale vivace, in linea con la tradizione del mercato;
  • Residenze: L'inserimento di abitazioni private mira a ripopolare l'area e a creare un ambiente più sicuro e vivibile;
  • Attività turistico-ricettive: La presenza di strutture ricettive è pensata per accogliere i turisti attratti dal fascino storico e culturale del mercato.

L'obiettivo finale è quello di riportare il mercato della Vucciria al suo antico splendore, offrendo ai visitatori un'esperienza autentica che includa non solo gli odori, i sapori e i colori del mercato tradizionale, ma anche la cultura che ha reso celebre il quadro di Guttuso.

Quali sono le sfide che la città di Palermo deve affrontare oggi?


Palermo, 26 settembre 2024.

La città di Palermo si trova ad affrontare una serie di sfide complesse, che oggigiorno vanno oltre la dicotomia tra bellezza e degrado. Ecco alcuni esempi:
  • Criminalità organizzata: La presenza della mafia a Palermo è un problema radicato che influenza la vita quotidiana dei cittadini e getta un'ombra sull'immagine della città. Nonostante Palermo sia considerata una città sicura, l'influenza delle famiglie mafiose sul territorio rappresenta una sfida continua;
  • Economia fragile: Palermo soffre di un'economia debole, caratterizzata da un'alta disoccupazione che costringe molti giovani a cercare lavoro altrove. Questa fragilità economica limita la capacità della città di investire in infrastrutture, servizi e progetti di riqualificazione urbana. Pertanto, un'economia debole potrebbe tradursi in una minore capacità di investire in infrastrutture e servizi turistici di qualità;
  • Degrado urbano: Nonostante la bellezza del suo patrimonio storico e artistico, Palermo soffre di problemi di degrado urbano, come l'inquinamento del mare, la sporcizia e l'incuria di alcune aree. Questo degrado rischia di compromettere l'esperienza dei turisti e l'immagine della città a livello internazionale;
  • Mancanza di manutenzione e cura del territorio: Vi sono situazioni in cui aree verdi e luoghi di interesse storico sono stati trascurati o addirittura danneggiati da attività illegali. La mancanza di manutenzione e cura del territorio non solo danneggia il patrimonio della città, ma alimenta anche il degrado urbano;
  • Disparità socio-economiche: Le disparità socio-economiche possono portare a tensioni sociali e ostacolare lo sviluppo armonioso della città.
E' importante sottolineare la necessità di una pronta collaborazione tra istituzioni, cittadini e settore privato per costruire un futuro migliore per Palermo. 

Cordiali saluti, Francesco Toscano. 

mercoledì 25 settembre 2024

La Sicilia è una delle regioni italiane con il maggior numero di siti UNESCO.


Palermo, lì 25 settembre 2024.

Dal 1947 l'Italia ha visto un'incredibile crescita del numero di siti UNESCO, arrivando a ben 55 meraviglie da esplorare! Con ben 7 luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità, la Sicilia è una delle regioni italiane con il maggior numero di siti UNESCONel 2002 entrò in questo elenco anche la Val di Noto, zona della Sicilia sud orientale insignita di questo prestigioso riconoscimento per i suoi capolavori dell’arte tardo barocca del XVII secolo.

Il centro storico di Noto fa parte di questo sito che include anche le città di Caltagirone e Ragusa, alcune specifiche aree urbane di Catania Scicli e alcuni monumenti isolati di ModicaPalazzolo Acreide e Militello in Val di CataniaLa bella cittadina di Noto, interamente ricostruita dopo il terremoto del 1693 che la rase completamente al suolo, è uno scrigno di meravigliosi monumenti barocchi, perfettamente collegati tra loro e uniti anche dal tipico colore giallo del tufo utilizzando per costruirli. L’armonia tra i suoi palazzi, le sue chiese e le sue ville è tale che ti sembrerà di passeggiare in una magnifica scenografia teatrale.
Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Il cibo siciliano: una tradizione culinaria ricca e variegata.

Palermo, 25 settembre 2024.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." rappresenta il cibo siciliano come una tradizione culinaria ricca e variegata, evidenziandone diversi aspetti:

  • Piatti tipici: Il blog dedica articoli specifici a piatti simbolo della cucina palermitana, come lo sfincione e le arancine, sottolineandone la storia e le caratteristiche che li rendono unici;
  • Ingredienti di qualità: Viene dato risalto all'importanza di ingredienti di alta qualità, come l'olio d'oliva siciliano IGP e il pesce azzurro, spesso sottovalutato. Il blog ne promuove il consumo, evidenziandone i benefici per la salute e per l'economia locale;
  • Tradizioni e cultura: Il cibo siciliano non è solo un insieme di ricette, ma un'espressione culturale profondamente radicata nella storia dell'isola. Lo si evince dagli articoli dedicati a eventi come la "Sagra della Castagna" e il tour letterario "L'isola nell'isola", che esplorano il legame tra cibo, territorio e tradizioni popolari;
  • Influenze storiche: La posizione geografica della Sicilia e le sue diverse dominazioni hanno contribuito alla ricchezza e alla varietà della sua cucina. Un esempio sono le acciughe sotto sale, un prodotto tradizionale le cui origini si perdono nel tempo.

Il blog, attraverso articoli e reportage di eventi, celebra il cibo siciliano come un patrimonio da valorizzare e tramandare, sottolineandone il valore culturale, sociale ed economico.

Ecco alcuni esempi:

  • Un articolo del blog discute un evento in cui è stato servito un pranzo speciale a base di pesce azzurro siciliano, preparato da COT Ristorazione;
  • Un altro articolo parla di un tour letterario che si svolge a Palermo, durante il quale si parlerà anche di cucina siciliana;
  • Un articolo del blog discute la storia del grano in Sicilia, compresi i diversi aspetti della sua coltivazione e del suo utilizzo nella cucina locale;
  • Un altro articolo parla di una campagna sociale a Palermo che promuove la cultura attraverso il consumo di riso e cereali, tra cui le arancine e la cuccìa, due piatti tipici della cucina siciliana.

Il blog offre una panoramica di diversi aspetti della cucina siciliana, dai suoi piatti tipici alle sue tradizioni culinarie, evidenziando la ricchezza e la varietà di questa tradizione culinaria.


Il cibo di strada a Palermo

Il blog "Sicilia, la terra del sole" menziona un evento dedicato al cibo di strada palermitano, gli "Oscar del cibo di strada", vinti nel 2015 da Nino ù Ballerino, famoso per il suo panino con la milza. Questo evento evidenzia la popolarità e l'apprezzamento per il cibo di strada a Palermo.

Il blog, pur non offrendo una descrizione esaustiva del cibo di strada palermitano, ne mette in luce alcuni aspetti:

  • Tipicità: Vengono menzionati alcuni dei cibi da strada più rappresentativi di Palermo, come il panino con la milza, le panelle e cazzilli e lo sfincione, evidenziando la loro presenza diffusa in città;
  • Tradizione: La descrizione dello sfincione come "scarso r'uogghiu e chinu ri pruvulazzu" suggerisce una preparazione tradizionale tramandata nel tempo;
  • Popolarità: L'evento degli "Oscar del cibo di strada" e la fama di Nino ù Ballerino testimoniano la popolarità e il valore culturale del cibo di strada palermitano.


Talune specialità culinarie siciliane 

Il blog menziona diverse specialità culinarie siciliane, concentrandosi principalmente su Palermo e la sua tradizione gastronomica, ed in particolare:

  • Sfincione: Questo piatto tipico palermitano viene descritto come una focaccia "scarso r'uogghiu e chinu ri pruvulazzu" (con poco olio e ricco di condimento), evidenziando la tradizione culinaria locale. Il blog "Sicilia, la terra del sole" gli dedica anche un articolo specifico, sottolineandone la storia e le caratteristiche;
  • Arancine: Queste deliziose sfere di riso vengono menzionate in un articolo del blog che parla di una campagna sociale a favore della cultura a Palermo. Vengono presentate come un piatto tipico della cucina siciliana, insieme alla cuccìa, un dolce a base di grano;
  • Panino con la milza: Considerato uno dei cibi da strada più rappresentativi di Palermo, viene menzionato come specialità del chiosco "Nino ù Ballerino", vincitore degli "Oscar del cibo di strada" nel 2015;
  • Panelle e cazzilli: Insieme al panino con la milza, questo piatto di strada viene descritto come un classico della tradizione palermitana, spesso consumato in abbinamento;
  • Pesce azzurro: Il blog "Sicilia, la terra del Sole." sottolinea l'importanza di questo ingrediente nella cucina siciliana, spesso sottovalutato. Viene menzionato un evento in cui è stato servito un pranzo speciale a base di pesce azzurro siciliano, preparato da COT Ristorazione;
  • Olio d'oliva siciliano IGP: Il blog evidenzia l'alta qualità dell'olio d'oliva prodotto in Sicilia, riconosciuto con il marchio IGP, come elemento fondamentale della cucina locale;
  • Acciughe sotto sale: Questo prodotto tradizionale siciliano viene descritto in un articolo dedicato alla sua storia e alla sua produzione, sottolineando come il recupero delle antiche tecniche di conservazione in botti di legno ne abbia valorizzato il sapore e la qualità.

Oltre ai piatti specifici, il blog sottolinea l'importanza del cibo come espressione culturale in Sicilia, ed in particolare:

  • Il tour letterario "L'isola nell'isola", ad esempio, propone un percorso alla scoperta delle tradizioni culinarie siciliane attraverso la letteratura;
  • La "Sagra della Castagna" a San Salvatore di Fitalia (ME) è un altro esempio di come il cibo sia legato a eventi e tradizioni popolari in Sicilia.

 Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Le chiese di Palermo: un patrimonio ricco e variegato.


Palermo, lì 25 settembre 2024.

Palermo è rinomata per il suo gran numero di chiese, uniche per storia, architettura e decorazioni. Le chiese di Palermo rappresentano un vero e proprio viaggio attraverso i secoli e gli stili architettonici, dal periodo normanno al barocco, fino al neoclassicismo.

Ecco alcuni esempi notevoli di chiese a Palermo:

  • Chiese normanne:
    • San Giovanni degli Eremiti: Situata vicino al Palazzo dei Normanni, oggi sede del Parlamento Siciliano, questa chiesa è famosa per le sue cupole rosse, diventate uno dei simboli di Palermo;
    • La Martorana: Ubicata in Piazza Bellini, questa chiesa vanta una ricca decorazione a mosaico in puro stile bizantino;
    • San Giovanni dei Lebbrosi: Edificata oltre il fiume Oreto, questa chiesa testimonia la presenza normanna in città;
    • La Magione (o Santissima Trinità): Costruita tra il 1130 e il 1170, presenta una struttura basilicale a tre navate con colonne e interni caratterizzati da archi ogivali tipici dell'architettura normanna;
    • Chiesa dello Spirito Santo: Situata all'interno del cimitero di Sant'Orsola, presenta una sobria architettura con elementi decorativi in stile normanno, come archetti ogivali e portali decorati.
  • Altre chiese:
    • Chiesa di San Cataldo: Situata in Piazza Bellini accanto alla Martorana, la sua costruzione è attribuita a Maione di Bari durante il suo periodo come ministro e ammiraglio di Guglielmo I (tra il 1154 e il 1160 d.C.);
    • Chiesa di San Francesco d'Assisi: Situata in un antico quartiere mercantile, la sua storia è caratterizzata da diverse fasi costruttive che vanno dal XIII al XIX secolo. Al suo interno, ospita opere d'arte di inestimabile valore, come un altorilievo di Antonello Gagini e la Cappella Mastrantonio del Laurana, capolavoro rinascimentale.

Il blog "Sicilia, la terra del Sole." contiene un elenco di moltissime chiese e oratori a Palermo, tra cui:

  1. Chiesa dell'Immacolata Concezione;
  2. Chiesa di San Cataldo;
  3. Chiesa di San Francesco d'Assisi;
  4. Oratorio di San Salvatore;
  5. Oratorio dei Bianchi;
  6. Oratorio di San Lorenzo;
  7. Chiesa della Magione;
  8. Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi;
  9. Cappella Palatina;
  10. Chiesa di Casa Professa;
  11. Chiesa di San Giovanni degli Eremiti;
  12. Chiesa della Martorana;
  13. Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi;
  14. Chiesa e convento di Santa Chiara all'Albergheria;
  15. Chiesa di Santa Maria della Pietà;
  16. Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella;
  17. Chiesa di San Giuseppe dei Teatini;
  18. Chiesa di San Domenico;
  19. Chiesa dello Spasimo;
  20. Oratorio di Santa Cita.

Oltre a questo elenco, il blog menziona altre risorse utili per approfondire la conoscenza delle chiese e degli oratori di Palermo, tra cui:

  1. Breve storia urbanistica della città di Palermo;
  2. I tesori della loggia;
  3. Giacomo Serpotta "uno dei massimi scultori del Settecento";
  4. Il Barocco e il Serpotta;
  5. Conoscere la città di Palermo: Il Cassaro.

Le chiese di Palermo non sono solo luoghi di culto, ma veri e propri scrigni d'arte che testimoniano la ricca e complessa storia della città.

Cordiali saluti, Francesco Toscano.

martedì 24 settembre 2024

Focus sul romanzo "Malacarne", di Francesco Toscano.

Palermo, 24 settembre 2024.

"Malacarne" è un romanzo giallo dello scrittore Francesco Toscano. La storia è ambientata a Palermo, in particolare nel quartiere della Kalsa, Albergheria, Ballarò, nella primavera del 2021, quando la pandemia di COVID-19 sembra essere stata superata. Il protagonista, Francesco Salvatore Magrì, detto Turiddu, è un giovane cresciuto ai margini della società e invischiato nella malavita. Dopo una vita di violenza e crimini, Turiddu decide di diventare un collaboratore di giustizia, pentito del suo passato e desideroso di cambiare vita. Questa decisione lo porta a collaborare con i Carabinieri del Reparto Operativo di Palermo e l'Autorità Giudiziaria, ovvero la D.D.A. di Palermo, impegnati a contrastare la criminalità organizzata.


Analisi del contesto narrativo del romanzo "Malacarne"
  • Il contesto sociale: Il romanzo descrive la realtà di Palermo, con le sue contraddizioni e le sue difficoltà sociali, come la povertà, la disoccupazione e la criminalità organizzata.
  • Il tema della redenzione: La storia di Turiddu rappresenta la speranza di cambiamento e di una vita migliore, nonostante un passato difficile.
  • La presenza della mafia: La criminalità organizzata fa da sfondo alla vicenda, condizionando la vita dei personaggi e il tessuto sociale.


Personaggi principali e secondari in "Malacarne"

Il romanzo "Malacarne", di Francesco Toscano, presenta una moltitudine di personaggi, alcuni dei quali ricoprono un ruolo centrale nella narrazione, mentre altri contribuiscono a delineare il contesto sociale e criminale della storia.

Protagonista:

  • Francesco Salvatore Magrì, detto Turiddu: È il protagonista del romanzo, un giovane cresciuto nel difficile quartiere della Kalsa a Palermo. La sua vita è segnata dalla violenza e dalla criminalità: inizia con piccole rapine, diventa un barbone e infine si affilia a Cosa Nostra. Dopo l'arresto, decide di collaborare con la giustizia per redimersi dal suo passato. Turiddu è descritto come un uomo alto, robusto, con carnagione chiara, occhi verdi e capelli neri e irsuti;
  • La lotta interiore: Turiddu è combattuto tra la sua natura violenta, ereditata dal padre e radicata nell'ambiente in cui è cresciuto, e il desiderio di redenzione.

Antagonisti:

  • Salvino Di Cesarino: Un uomo dalla mente brillante, abile nell'uso di veleni e prodotti chimici letali. Diventa il nuovo reggente del clan dopo l'arresto di Taiamonte. Sposato con Carla, figlia di Domenico Colucciello, boss del mandamento di Brancaccio;
  • Domenico Colucciello: Boss del mandamento mafioso di Brancaccio, in contrasto con il clan di Taiamonte. Suo genero, Salvino Di Cesarino, diventa il nuovo reggente del suo clan dopo il suo arresto.

Personaggi secondari:

  • Mimma Macarè: Moglie di Francesco Taiamonte, descritta come una donna forte e devota al marito;
  • Francesco Taiamonte: Boss del quartiere Borgo Vecchio, coinvolto nel narcotraffico e in altre attività criminali. Ricco e potente, ma con un lato umano legato alla sua famiglia;
  • Nunzio Colella: Capo decina assassinato dagli uomini di Colucciello. Gestiva una pescheria a Palermo;
  • I Carabinieri del Reparto Operativo: Rappresentano la legge e la giustizia, impegnati a contrastare la mafia. Tra questi spiccano il Luogotenente Ascali, il Maresciallo Maggiore Aquiterme, il Maresciallo Maggiore Cautello e l'Ispettore Toscanini.


Il romanzo "Malacarne" esplora la complessità della natura umana attraverso le vicende di personaggi che si muovono tra bene e male, redenzione e violenza. La descrizione accurata dei personaggi, delle loro storie e delle loro motivazioni contribuisce a rendere il romanzo avvincente e realistico, offrendo uno spaccato realistico e avvincente del mondo criminale e della lotta per la giustizia.

L'autore specifica che la storia è un'opera di fantasia e che qualsiasi somiglianza con fatti o persone reali è puramente casuale. Tuttavia, l'ambientazione nella Palermo contemporanea e la descrizione dettagliata del contesto criminale contribuiscono a rendere il romanzo realistico e coinvolgente.

Il romanzo si inserisce nella collana "Le indagini del Maresciallo ASCALI", che comprende anche "I ru viddrani" e "L'infanzia violata". Questo elemento collega "Malacarne" ad un contesto narrativo più ampio, in cui il Luogotenente Ascali Roberto si confronta con diversi casi criminosi nella provincia di Agrigento. In "Malacarne", Ascali è stato trasferito a Palermo e collabora con la DDA per contrastare la mafia

Chiunque fosse interessato all'acquisto del libro, può farlo cliccando al seguente url:

"Malacarne" su Amazon.it

Il costo del libro è di € 6,27 formato cartaceo, tipo brossura, copertina flessibile; € 10,40 formato cartaceo, tipo brossura, copertina rigida; € 1,49 in formato digitale, tipo Kindle.


Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.


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Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.