Nell'estate 2002, dopo aver raggiunto una tranquilla salvezza in Serie B, Sensi vendette il Palermo a Maurizio Zamparini per 15 milioni di euro. L'ex proprietario del Venezia comprò numerosi giocatori inclusi alcuni che avevano giocato nel suo vecchio club (il Venezia) come Mario Santana, Kewullay Conteh, Stefano Morrone e Arturo Di Napoli. La stagione 2002/03 fu la prima dell'era Zamparini: il club fu inizialmente allenato da Ezio Glerean che venne però esonerato in seguito alla sconfitta per 4-2 contro l'Ancona, e sostituito da Daniele Arrigoni che venne a sua volta esonerato. Fu chiamato ad allenare la squadra Nedo Sonetti che però non riuscì a centrare la promozione in A perdendo all'ultima giornata per 3-0 in trasferta lo scontro diretto contro il Lecce. Il Palermo terminò il campionato al quinto posto e Sonetti fu sostituito dall'ex allenatore dell'Empoli Silvio Baldini per la stagione 2003-04. Zamparini era ambizioso e rinforzò la squadra comprando buoni giocatori come Luca Toni, Lamberto Zauli e Eugenio Corini e le giovani promesse Simone Pepe, Andrea Gasbarroni e Christian Terlizzi. Tuttavia Baldini fu esonerato nel gennaio 2004, dopo una inaspettata sconfitta casalinga contro la Salernitana. Il Palermo, allora terzo in campionato e rinforzato dagli acquisti di Fabio Grosso, Antonio, Emanuele Filippini e Jeda, sostituì Baldini con Francesco Guidolin. I rosanero terminarono la stagione al primo posto venendo promossi in Serie A dopo 31 anni. Grandi protagonisti furono tra tutti Luca Toni (capocannoniere del torneo con 30 reti) ed Eugenio Corini, in una squadra forte che annoverava anche alcuni palermitani, tra cui il "picciotto" Gaetano Vasari e Pietro Accardi. Vasari, all'ultima giornata di campionato, si rese protagonista dell'ultima rete del Palermo in serie cadetta; nonostante il goal fosse ininfluente per il risultato, l'intero stadio esultò e il giocatore si commosse.
Gli anni d'oro del Palermo. Stagione 2004/2005
In vista della stagione 2004-05 Zamparini rinforzò ulteriormente la squadra allestendo un organico di prim'ordine, composto da giocatori di fama e calibro già approdati in nazionale e da giovani promettenti come Andrea Barzagli e Christian Zaccardo, anch'essi in seguito approdati in nazionale. Grazie a questo organico la squadra nel campionato di Serie A 2004-05 si classificò 6° e si qualificò per la prima volta nella sua storia in Coppa Uefa. Quella stagione della Unione Sportiva Città di Palermo fu sicuramente delle più esaltanti, raramente si è vista una matricola approdare in Uefa, e rischiò addirittura di finire in Champions League, sogno sfumato dopo una contestata sconfitta con la Sampdoria, maturata nel recupero per un rigore segnato da Flachi ed assegnato dall'arbitro per un fallo di mani del tutto involontario del difensore Fabio Grosso.
Stagione 2005/2006
La stagione successiva vede l'addio del tecnico Guidolin e l'arrivo al suo posto di Luigi Del Neri. Il mercato estivo fu caratterizzato soprattutto dalla dolorosa partenza del centravanti Luca Toni, giudicato ormai in parabola discendente e ceduto alla Fiorentina per 10 milioni di euro, malgrado il presidente Zamparini avesse dichiarato che "Toni a meno di 15 milioni di euro non lo vendo". Nella stagione successiva, in maglia viola, Toni smentì questo frettoloso giudizio, dimostrando di essere nel pieno della maturità, mettendo a segno 31 reti, conquistando il trofeo "Scarpa d'Oro", e arrivando al Mondiale di Germania 2006 con la maglia da titolare sulle spalle Il team iniziò bene la nuova stagione battendo per 3-2 l'Inter e superando il primo turno di Coppa UEFA, con la doppia vittoria sull'Anorthosis Famagusta FC (2-1 e 4-0 a Cipro). Il Palermo vinse in seguito la fase a gironi in cui affrontò l'RCD Espanyol, il Lokomotiv Mosca, il Maccabi Petah Tikva ed il Brøndby IF, qualificandosi così ai sedicesimi di finale. Nonostante le ottime prestazioni in Coppa UEFA il Palermo non riuscì a fare altrettanto bene in campionato; Del Neri venne di conseguenza esonerato nel gennaio 2006 in seguito alla sconfitta casalinga contro il Siena per 2-1 e venne sostituito da Giuseppe Papadopulo. Papadopulo debuttò con una sensazionale vittoria per 3-0 contro il Milan nel match di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia permettendo al Palermo di qualificarsi alle semifinali per la terza volta nella sua storia; i rosanero furono poi eliminati dalla competizione in semifinale dalla AS Roma, nel corso di una partita di ritorno sfortunata e condizionata negativamente dall'arbitraggio. Il Palermo, dopo aver sconfitto ai sedicesimi i temibili cechi dello SK Slavia Praha, fu eliminato anche in Coppa UEFA agli ottavi dallo FC Schalke 04 (1-0 all'andata per i rosanero; 0-3 per i tedeschi in Germania al ritorno, al termine di una partita messasi male per il calcio di rigore dello 0-1 assegnato a fine primo tempo per fallo di mani del capitano Eugenio Corini, pure espulso). La stagione terminò, comunque, con un insperato ottavo posto, che garantì la presenza all'Intertoto. Ma le conseguenze dello scandalo Calciopoli fecero sì che il Palermo si qualificasse per la seconda volta consecutiva in Coppa UEFA, terminando il torneo ufficialmente al quinto posto e sfiorando la storica qualificazione in Champions League, cui invece pervenne il Chievo Verona: la società rosanero, in effetti, dopo una prima sentenza della giustizia sportiva, si era ritrovata ammessa nella più prestigiosa Coppa europea di calcio. Successivamente, una criticata sentenza di secondo grado riammise il Milan (coinvolto nello scandalo e pertanto pesantemente sanzionato in primo grado) alla Champions League, beffando proprio il Palermo (peraltro, poi, quella edizione della Champions League sarebbe stata vinta giusto dalla società milanese).
Stagione 2006/2007
In vista della stagione 2006-07 il Palermo acquistò, tra gli altri, Aimo Diana, Mark Bresciano, Fábio Simplício e, soprattutto, l'attaccante Amaurì ma vendette il neo-Campione del mondo Fabio Grosso all'Inter. Il Palermo iniziò benissimo il campionato ottenendo risultati di prestigio, come la vittoria per 2-1 sul campo della Lazio, e per 5-3 nel derby casalingo con il Catania, e dopo appena 3 giornate il Palermo andò per la prima volta da sola in testa alla classifica della Serie A a punteggio pieno. Alla settima giornata, nella partita contro il Milan, quest'ultima sembrava la favorita per la vittoria della gara, ma i rosanero batterono i rossoneri 2-0 a San Siro, rimanendo così in testa alla classifica (insieme all'Inter) e ancora in corsa per lo Scudetto.
La nona giornata vide protagonista la compagine rosanero, che sconfisse la Fiorentina al Franchi trascinata da un assist e una doppietta dell'attaccante Amaurì, mantenendo il primato in classifica. Alla decima giornata la squadra siciliana affrontò la Sampdoria e vinse per 2-0 grazie ai goal di Corini e del difensore Zaccardo, Guidolin con la vittoria sulla Sampdoria raggiunse quota 200 vittorie nei campionati italiani. Barzagli con la partita con la Sampdoria raggiunse 100 partite in rosanero. Grazie alla vittoria per 3-0 contro il Torino all'undicesima giornata il Palermo stabilì la sua miglior striscia di vittorie consecutive in serie A: 5. Giovanni Tedesco giocando la partita Palermo-Torino arrivò a quota 200 gare in serie A, con questa vittoria mantenne ancora il primo posto assieme all'Inter, permanendovi fino al 18 novembre 2006, giorno in cui, perdendo in trasferta contro il Cagliari, nel corso di una gara molto sfortunata, fu superato in classifica dall'Inter. Nella giornata successiva i rosanero persero lo scontro con l'Inter per 1-2 e vennero scavalcati, al secondo posto, anche dalla Roma, due punti più sopra. Il Palermo chiuse il girone di ritorno al terzo posto pareggiando in seguito con il Parma ed il Siena, perdendo contro la Roma, e vincendo contro Ascoli, Livorno, e Udinese. I rosanero iniziarono bene anche in Coppa UEFA, eliminando i pericolosi londinesi del West Ham United al primo turno. Tuttavia il Palermo venne eliminato nella fase a gironi, finendo penultimo nel girone con Celta de Vigo, Eintracht, Fenerbahçe SK e Newcastle United F.C., nonostante la vittoria al primo turno sul campo dei tedeschi di Francoforte sul Meno. In seguito ai gravi incidenti avvenuti, ad opera di tifosi-teppisti del Catania, il 2 febbraio 2007 durante ed al termine della partita Catania-Palermo, terminata 1-2, durante i quali morì l'Ispettore Capo della P.S. Filippo Raciti, tutte le competizioni organizzate sotto l'egida della FIGC (dalla serie A alle categorie giovanili) furono sospese "fino a nuova determinazione" (Comunicato Ufficiale FIGC n° 63 del 2/2/2007). Ripreso il campionato, complice l'infortunio (rottura dei legamenti crociati, contro il Siena, avvenuto nel dicembre precedente) dell'unico fuoriclasse della squadra, l'attaccante Amauri, per il Palermo iniziò una crisi di gioco e di risultati: la squadra, allora terza, procedette a passo di retrocessione, con conseguente erosione del vantaggio accumulato e accantonamento delle speranze di qualificazione alla Champions League, troppo presto data per acquisita (a fine girone di andata erano 15 i punti di vantaggio sulla quinta). La squadra siciliana, così, fu superata in classifica da Lazio e Milan, finendo al quinto posto. Il Presidente Maurizio Zamparini esonerò l'allenatore Francesco Guidolin il 23 aprile 2007 dopo averlo definito "cacasotto" in seguito alla sconfitta casalinga per 3-4 contro il Parma, allora terzultimo (e poi salvatosi, anche grazie a quel successo). Vennero assunti al suo posto gli allenatori Renzo Gobbo e Rosario Pergolizzi che debuttarono con una vittoria per 2-1 in trasferta contro il Livorno, vittoria che mancava da 11 giornate, ma persero due partite consecutive, inclusa quella per 3-2 contro l'Ascoli ultimo e gia retrocesso, che fecero scendere i rosanero al settimo posto e convinsero Zamparini a richiamare Guidolin sulla panchina rosanero.Grazie a due vittorie nelle ultime due giornate contro il Siena e l'Udinese Calcio, il Palermo terminò la stagione al quinto posto qualificandosi alla Coppa Uefa 2008 per la terza volta consecutiva e conquistando il record dei punti ottenuti in Serie A (56). Il ritorno di Guidolin comunqe durò solo fino alla fine del campionato.
Il 31 maggio 2007 il Presidente del Palermo Maurizio Zamparini assume come allenatore Stefano Colantuono per la stagione 2007 – 08. Furono comprati il centrocampista Giulio Migliaccio dall'Atalanta ed il portiere Samir Ujkani dall' Anderlecht. Contemporaneamente il capitano Eugenio Corini lascia la squadra.Furono ingaggiati anche Boško Jankovic e Fabrizio Miccoli,che prese il posto di David Di Michele, ceduto al Torino, mentre il contestato centravanti Andrea Caracciolo fu trasferito in comproprietà alla Sampdoria.
La squadra esordisce (prima giornata) a fine agosto 2007, perdendo in casa 0-2 dalla Roma. La seconda giornata a Livorno i rosanero si riscattano vincendo per 4-2, dopo un parziale primo tempo di 4-0, grazie ai goal di Fabrizio Miccoli (doppietta), di Amauri e, il primo, del palermitano Leandro Rinaudo. La terza giornata, in casa contro il Torino finisce in parità, 1 a 1, goal del Palermo di Fabio Simplicio e pareggio nel secondo tempo di Alvaro Recoba. Quarta giornata a Cagliari, il Palermo torna alla vittoria (1 a 0) con goal di Cristian Zaccardo. La quinta giornata arriva la seconda vittoria consecutiva del Palermo, contro i campioni d'Europa del Milan: al goal di Seedorf rispondono Diana e al 93' MIccoli, su punizione.
Al Barbera i giallorossi partono fortissimo e chiudono il Palermo nella sua area, fino al vantaggio firmato da Mexes al 3'. La reazione siciliana è affidata ad un Miccoli più volonteroso che concreto e il cui dialogo con Amauri è tutto da perfezionare. Il possesso palla della Roma, lungi dall'essere sterile, libera al 27', ai trenta metri Aquilani, che non ci pensa troppo e sfodera un destro preciso nel calcio quanto potente nel centrare l'angolino alla sinistra dell'incolpevole Fontana. E' il 2-0 che punisce un Palermo volitivo ma confuso.
Il Palermo vince a Livorno in una partita incredibile con il punteggio di 4-2. Gli ospiti trovano 4 reti nel primo tempo con Rinaudo, Miccoli (doppietta) e Amauri. Nella ripresa reazione tardiva dei toscani: accorciano Rossini e Grandoni.
Giusto pareggio per 1-1 al "Barbera tra Palermo e Torino, due squadre ricche di tecnica che hanno tutti i numeri per essere protagoniste della parte alta della classifica. All'iniziale rete di Simplicio, risponde Alvaro Recoba firmando un gol davvero bello con il contributo di Rosina. Complessivamente meno brillante il Palermo, rispetto a un Torino che ha provato anche a far sua l'intera posta. Solo applausi per Eugenio Corini da parte del suo ex pubblico che non lo ha dimenticato.
Brutta partita a Cagliari, con i padroni di casa quasi mai pericolosi. Sottotono anche Miccoli e Amauri, gli unici applausi sono per il difensore Zaccardo che si conferma goleador. Per Colantuono due successi in quattro giorni, Giampaolo non festeggia il rinnovo del contratto.
Splendida vittoria per il Palermo, che al ‘Barbera’ supera il Milan in rimonta con il risultato di 2-1, frutto delle reti di Seedorf nel primo tempo e di Diana e Miccoli nella ripresa. La tensione delle grandi sfide a volte può condizionare e trasformare la concentrazione in empasse infruttuoso. L’undici di Colantuono paga “l’effetto Milan” per un abbondante quarto d’ora che costa anche lo svantaggio. La squadra di Ancelotti, infatti, al 10’ capitalizza una bella azione cominciata da Seedorf, proseguita da Gilardino e Kakà e conclusa dallo stesso olandese che, a tu per tu con Fontana in area, insacca con un preciso pallonetto. Il Palermo prova una timida reazione al 20’ con Cassani, che impegna Kalac dal limite, e Bresciano, che sulla respinta dell’estremo rossonero non riesce a ribadire in rete, ma è il Milan a fare la partita: Al 21’ Gilardino, solo davanti a Fontana, sbaglia una facilissima occasione, al 24’ Kakà, lanciato sulla destra, prova a scavalcare l’estremo rosanero che non si fa sorprendere, mentre al 27’ Seedorf dal limite timbra la traversa con una bella conclusione a girare. I rosanero al 38’ sciupano la palla del pari con Miccoli che, dopo aver saltato Kalac in uscita sulla sinistra, non riesce a servire Amauri al centro dell’area, mentre al 42’ a sbagliare è Gilardino che, credendosi erroneamente in fuorigioco, lascia intervenire Fontana. Dopo non accade più nulla: si va al riposo con il Milan in vantaggio per 1-0. Nel secondo tempo scende in campo un Palermo più pimpante e volitivo, ma è sempre il Milan ad avere le migliori occasioni da gol, al 3’ con Seedorf che da posizione defilata costringe Fontana alla respinta e al 13’ con Kakà che dal limite sfiora la traversa. I rosanero provano ad agguantare il pari al 17’ con Amauri, che gira dal limite ma non centra la porta, e al 19’ con Simplicio che prova il rasoterra dalla destra e sfiora il palo, ma subito dopo è ancora il Milan a rendersi pericoloso: prima Pirlo conclude dal limite, Fontana tocca e la sfera sbatte sulla traversa e termina fuori, quindi sul conseguente corner Nesta devia di testa e Simplicio salva sulla linea, infine sugli sviluppi della stessa azione Seedorf prova la botta dal limite ma non centra la porta. Colantuono prova a dare nuova linfa ai suoi, inserendo Cavani e Jankovic al posto di Caserta e Bresciano, e al 22’ è proprio il serbo che, con una botta deviata in corner dalla difesa, infiamma il ‘Barbera’, mentre tre minuti dopo lo stesso numero 17 rosa deve salvare sulla linea l’ennesima conclusione di Kakà che aveva saltato Fontana. I rossoneri non riescono a chiudere la gara, così i padroni di casa finalmente ne approfittano e al 27’ raggiungono il pari grazie ad un illuminato lancio di Simplicio per Amauri, il brasiliano stoppa e si allarga a sinistra, quindi mette la palla in mezzo per l’accorrente Diana che infila Kalac in scivolata. Incassato il gol, gli ospiti provano subito a riportarsi in vantaggio, ma le due conclusioni dal limite di Seedorf e la punizione di Pirlo vengono bloccate da Fontana, mentre il colpo di testa di Nesta al 39’ termina sul fondo. I rosa ci provano fino all’ultimo, dando fondo alle ultime forze: al 43’ ci prova Miccoli con una punizione dal lato corto dell’area di rigore, ma Kalac blocca facilmente, quindi al 47’ Amauri cerca il gol da trenta metri, ma sfiora soltanto l’incrocio dei pali, e al 48’ succede l’impensabile: calcio di punizione dal vertice dell’area, Miccoli esce dal cilindro un gran destro che piega le mani a Kalac e si insacca, facendo impazzire di gioia il pubblico del ‘Barbera’. Farina concede un altro minuto di recupero, ma ormai il risultato resta invariato: finisce 2-1 per il Palermo, un risultato di prestigio per i ragazzi di Colantuono, che con questi tre punti salgono a quota 10, in terza posizione con Juventus e Napoli e ad una sola lunghezza dalle capolista Roma ed Inter.
Ma la squadra gioca male e perde al sesto turno nettamente contro l'Empoli in trasferta (1-3, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio con un goal di Edinson Cavani).
Successivamente il Palermo si fa eliminare in casa, al primo turno di Coppa Uefa, dai modesti cechi del Mlada Boleslav, ai rigori, dopo aver vinto in trasferta la gara di andata per 1-0 (goal di Bosko Jankovic).
Stefano Colantuono viene contestato da Maurizio Zamparini ed anche i tifosi non gradiscono affatto l'eliminazione dal torneo europeo. Settima giornata incontro in casa con la Reggina. Si attende una prova di carattere che arriva parzialmente col pareggio in extremis di Amauri al 94', che risponde alla rete di Nicola Amoruso tre minuti prima. Da sottolineare la prova convincente di Jankovic, il migliore dei rosanero. Partita tosta decisa dagli episodi dove il palo non regala la gioia del goal ad Amauri.
IL RITORNO ALLA VITTORIA
Il Palermo batte 2-1 il Napoli nell'anticipo della 12/ma giornata di A. Ospiti in vantaggio con Bogliacino, siciliani in gol con Tedesco. Partita emozionante e squadre che si affrontano a viso aperto. Nel primo tempo il Palermo colpisce due pali, mentre il Napoli sfiora il gol con Lavezzi. Nella ripresa il vantaggio di Bogliacino al 54', ma Giovanni Tedesco prima pareggia con un tiro da fuori al 57' poi sigla il definitivo 2-1 al 66'. In classifica Palermo sale a 18; Napoli fermo a 15.
L'amara sconfitta di Torino contro la Juventus e l'addio di Colantuono
Micidiale Juve, 5-0 al Palermo
Trezeguet e Iaquinta sbloccano la partita, entra Del Piero e si scatena con due gol. Alla squadra di Ranieri basta alzare i ritmi nella ripresa per dominare.
La sconfitta di Catania
Amara sconfitta dei rosanero anche a Catania.
Il ritorno alla vittoria contro i viola
Il Palermo torna a vincere contro la Fiorentina, convincendo critica e pubblico.
La vittoria esterna a Bergamo contro l'Atalanta
Vittoria fuori casa dei rosanero contro l'Atalanta.
Il pareggio casalingo contro la Lazio
Pareggio in casa dei rosanero contro la Lazio dopo aver concluso il primo tempo in vantaggio per 2 a 0 sui biancocelesti.
La sconfitta di Marassi contro la Sampdoria dopo le vacanze Natalizie
Pesante sconfitta dei rosanero sul campo di Marassi con la Sampdoria dopo la pausa Natalizia.Il Palermo inizia il 2008 nel peggiore dei modi, ovvero con una pesante sconfitta per 3-0, reti di Bellucci, Sammarco e Cassano, rimediata a Genoa contro la Sampdoria dello straripante Antonio Cassano. La formazione del Palermo è quella ampiamente annunciata con il ritorno a tempo di record di Alberto Fontana che rientra dopo nemmeno un mese dall’operazione al ginocchio, per il resto tutto confermato con in avanti il trio delle meraviglia Amauri-Cavani-Miccoli.
La sconfitta con il Siena del 20.01.2008
20/01/2008: I toscani del Siena passano 3-2 al Barbera sul Palermo dopo una partita ricca di colpi di scena. Rosanero avanti con Amauri, ma superati dall'uno-due firmato Locatelli-Maccarone. Nella ripresa pari di Miccoli su rigore (dopo che lo stesso attaccante ne aveva sbagliato uno), poi gol decisivo di Loria.
La vittoria al Barbera contro il Livorno del 02/02/2008
02/02/2008: Il portiere Fontata para un rigore a Tavano allo scadere del primo tempo, il bomber Fabrizio Miccoli regala la vittoria ai rosanero con un tiro da fuori area nella ripresa. Ottimo l'esordio di Balzaretti, subito padrone della fascia sinistra. Livorno troppo rinunciatario.
La sconfitta all'Olimpico di Torino contro il Toro del 10/02/2008 e la gioia degli ex rosanero
10/02/2008: Aimo Diana e l'attaccante Di Michele (doppietta) replicano al vantaggio di Amauri. Partita tesa e combattuta, espulsi Novellino per proteste e l'attaccante brasiliano di Guidolin per doppia ammonizione. E' stata la partita decisa dagli ex.
Il ritorno alla vittoria contro il Cagliari del 17/02/2008
17/02/2008: Senza Amauri e Miccoli, successo dei rosanero grazie all'uruguaiano Cavanni e Jankovic. Ma il protagonista del match è il portiere 41enne Fontana, decisivo in almeno tre occasioni, l'ultima a tempo scaduto sul colpo di testa di Acquafresca.
La sconfitta a San Siro contro il Milan del 24/02/2008
24/02/2008: Inzaghi al 46' della ripresa regala ai rossoneri un successo ormai insperato: il 2-1 finale sul Palermo consente alla squadra di Ancelotti di raggiungere la Fiorentina. Nel primo tempo botta-risposta fra Bresciano (9') e Ambrosini (24').
Il pareggio contro la Reggina del 02/03/2008
02/03/2008: Vista la poca convinzione dei rosanero, che non hanno ancora le idee chiare sui loro obiettivi, sono gli amaranto a dover fare la partita. Ma gli uomini di Ulivieri fanno solo il solletico ad Agliardi (0-0).
Il pareggio contro l'Udinese del 08/03/2008
08/03/2008: I padroni di casa si portano in vantaggio con Simplicio al 32' del primo tempo, l'Udinese pareggia al 19' della ripresa con Felipe: 1-1. Buona gara di Amauri, l'ingresso di Jankovic cambia il volto al match, Handanovic salva i friulani nel finale.
Inter vs Palermo 16-03-2008
L'Inter risponde prontamente alla Roma, battendo il Palermo per 2-1. I nerazzurri passano subito in vantaggio grazie ad una rete di Vieira, poi il Palermo trova il pareggio nell'unica occasione da gol creata, grazie ad uno sfortunato autogol di Materazzi; ci pensa Jimenez a ristabilire le distanze sul finire di primo tempo con un destro potente su suggerimento di Maicon.
Parma vs Palermo 19-03-2008
Il Palermo torna dalla trasferta contro il Parma con una sconfitta, 2-1 con doppietta di Budan e rete di Cavani, pesante per il morale e che allontana forse definitivamente la zona Uefa. Guidolin sostituisce lo squalificato Guana con Caserta, al centro della difesa rientra Barzagli e in avanti Jankovic prende il posto dell’infortunato Miccoli. La prima azione della gara è dei padroni di casa che al 2' provano la conclusione con Reginaldo che non trova lo specchio della porta, stessa cosa che accade all’8 a Migliaccio. Tre minuti più tardi Corradi prova a girare di testa concludendo a lato. Al 27’ potrebbe arrivare la svolta della gara perché i padroni di casa restano in dieci per l’espulsione di Mariga protagonista di due brutti falli su Migliaccio. Ma dopo un primo periodo di smarrimento gli uomini di Cuper riescono a riorganizzarsi senza che il Palermo approfitti della superiorità tant’è che per vedere la prima vera conclusione nello specchio della porta bisogna attendere il 47’ quando Amauri riesce a girarsi concludendo però centralmente. Nella prima occasione del secondo tempo il Parma passa in vantaggio. Barzagli ferma irregolarmente Reginaldo rimediando un cartellino giallo e sulla conseguente punizione Budan inchioda il centrale rosanero non lasciando scampo a Fontana. Guidolin getta quindi nella mischia Cavani e Bresciano per Caserta e Cassani. Al 19’ Bresciano pareggia ma il gol viene annullato per un fuorigioco molto dubbio, appuntamento solamente rinviato di quattro minuti quando Simplicio scambia con Cavani che si presenta davanti a Bucci e sigla il pari. Il Parma replica con un diagonale di Corradi che termina a lato. Al 25’ le squadre tornano in parità numerica con Barzagli che blocca con due mani il pallone rimediando il secondo giallo. Arriva così il turno di Biava che entra al posto di Jankovic mentre Cuper sostituisce lo scatenato Reginaldo con Dessena che al 37’ impegna Fontana con una conclusione forte ma centrale dai trenta metri. Quando la gara sembra ormai avviata sul pareggio a meno di un minuto dal termine il direttore di gara assegna un calcio di rigore per un presunto fallo di Migliaccio che permette a Budan di presentarsi sul dischetto e battere imparabilmente Fontana. Il Parma conquista così tre punti fondamentali in chiave salvezza mentre il Palermo colleziona ancora una delusione. Tratto dal sito www.ilpalermocalcio.it
Palermo vs Genoa 22-03-2008
Terza sconfitta consecutiva per il Palermo, che capitola in casa contro il Genoa, vittorioso con il risultato di 3-2, frutto delle reti di Amauri su rigore, Figueroa, Milanetto, Konko e ancora Amauri. Un destino in 90 minuti. Il Palermo arriva alla vigilia di Pasqua nel momento più delicato della stagione con una partita, quella contro il Genoa, crocevia fondamentale per squadra e tecnico. E la gara, che sa di battaglia sul filo dei nervi, si gioca in un ‘Barbera’ diviso tra la diffidenza e la passione. Giocare senza paura l’imperativo da seguire, vincere l’obiettivo da raggiungere in una gara dai punti pesantissimi. E l’importanza della partita contro il Genoa si concretizza in un blocco tattico nei primi minuti del match. L’undici di Guidolin parte un po’ contratto, lasciando le prime iniziative ai rossoblu, che si rendono pericolosi al 4’ con un corner di Leon e al 7’ con una conclusione ravvicinata di Sculli, entrambi netutralizzati da Fontana. Dopo una fase di studio, nel quale le due squadre lottano a centrocampo senza mai affondare il colpo, è il Palermo a farsi avanti con una girata dal limite di Amauri su cross da destra di Zaccardo, che termina fuori misura. Al 22’ arriva la svolta della gara: Cavani scappa sulla destra ed entra in area, Santos in ritardo lo stende e Tagliavento assegna il rigore per il Palermo. Sul dischetto si porta Amauri, che batte Scarpi con un preciso rasoterra e va, insieme ai compagni, ad abbracciare Guidolin. Acquisito il vantaggio, si pensa che i padroni di casa possano giocare con più scioltezza, ma vengono penalizzati dall’infortunio di Cavani, che dopo essersi fatto male nell’azione del calcio di rigore è costretto ad abbandonare il campo sostituito da Jankovic, e dall’immediata reazione del Genoa che, dopo appena cinque minuti, conquista il pari: Leon salta Zaccardo e parte in contropiede, quindi serve sulla destra Figueroa che di sinistro tira a girare, la palla sbatte sul palo e si insacca. Con le squadre di nuovo in parità, il ritmo cala e si registrano solo due occasioni importanti: una botta su punizione di Jankovic da quaranta metri al 35’, alla quale Scarpi si oppone con i pugni, e una conclusione ravvicinata di Figueroa al 47’ che Fontana respinge. La prima frazione di gioco si chiude quindi sul risultato di 1-1. Nella ripresa sembra entrare in campo un Palermo ben più voglioso e determinato rispetto alla prima frazione di gioco e le conseguenze di vedono già al 2’, quando Scarpi deve bloccare una conclusione dal limite di Bresciano, quindi al 4’, quando l’estremo rossoblu deve allungare in corner una tiro di Guana dal limite, deviato nel mucchio. Ma l’euforia dei rosa dura poco, perché al primo affondo gli ospiti si portano in vantaggio con Milanetto che, solo al centro dell’area piccola, deposita in rete un cross basso dalla sinistra di Figueroa. La gara si mette improvvisamente in salita per gli uomini di Guidolin che, inaspettatamente, sono costretti a rincorrere, ma non si perdono d’animo e provano in ogni modo a riagguantare il pari. Ci tentano Jankovic, che al 7’ timbra la traversa con un siluro al volo dal limite destro e al 14’ sfiora il palo con un diagonale dalla destra, e Bresciano, che impegna Scarpi con un rasoterra dal limite, ma poichè il destino è beffardo alla prima occasione gli ospiti siglano il tris: minuto 16, su un corner calciato dalla sinistra Konko salta più in alto di tutti e devia alle spalle di Fontana. Sotto di due gol, il Palermo perde entusisamo, condizionato anche dalla disapprovazione del pubblico del ‘Barbera’, ma tenta comunque una timida reazione facendosi vedere dalle parti di Scarpi al 25’ con una conclusione di Balzaretti che, dopo la respinta dall’estremo genoano, termina sulla testa di Zaccardo, il quale non riesce ad inquadrare la porta. I rosa si fanno ancora vedere in avanti al 32’ con Tedesco che, servito da Simplicio in rovesciata, manda alto di testa da pochi passi, e continuano a spingere nel vano tentativo di riaprire la gara, complice un Genoa che ormai sta tutto chiuso in difesa, pronto a ripartire in contropiede. Gli ultimi minuti di gioco vedono ancora il Palermo protagonista di qualche sterile sortita in attacco, anzi è il Genoa che, al 45’, sfiora la quarta marcatura con Rossi, il cui colpo di testa da distanza ravvicinata viene prodigiosamente respinto da Fontana, mentre, proprio allo scadere, arriva l’ormai tardiva rete del 2-3, siglata da Amauri che batte Scarpi con un bel tiro dal limite dell’area al termine di un’azione di contropiede. Finisce dunque 3-2 per il Genoa, un ko pesantissimo per i rosa, che rimangono inchiodati a quota 36 punti e restano da soli in dodicesima posizione in classifica.