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Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano
Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.
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Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano
Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.
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Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano
Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.
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Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
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Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
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Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano
Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.
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Libro/E-book: A proposito degli alieni..., di Francesco Toscano ed Enrico Messina
Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell‘incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l‘uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all‘era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono.Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato. I Sumeri, gli Egizi, i Maya, gli Inca, le civiltà indiane, tutte culture che hanno avuto un livello tecnologico superiore per quel tempo. I miti Babilonesi, la cultura Greca con la sua mitologia, i miti delle popolazioni nordiche, le leggende delle popolazioni precolombiane, (persino nella Bibbia, vedi Genesi o Apocalisse), parlano di esseri soprannaturali, di eventi immani, (come un grande diluvio). Anche in questo periodo alcuni popoli che vivono allo stato primitivo, come ad esempio i Dogon del Mali, hanno conoscenze astronomiche cui l‘uomo moderno ha avuto accesso solo dopo con il progredire della tecnologia. E' nell‘era moderna che la tematica si sviluppa maggiormente. Dal Novecento ad oggi è un susseguirsi di prove, fatti, avvistamenti; l‘episodio di Roswell è il più indicativo. Gli U.S.A. sembrano la nazione che nel secondo dopoguerra abbia beneficiato maggiormente del contatto con gli alieni. L‘oscurantismo della Guerra Fredda, dominante sino a qualche anno fa è crollato. Tutte le Intelligence delle maggiori potenze mondiali stanno rivelando al mondo dossier segretati sino a qualche tempo fa, (in vista forse del 2012, che secondo un‘antica profezia Maya segnerà l‘inizio di una nuova era). Anche il Vaticano ha ammesso la probabile esistenza di extraterrestri, con i relativi problemi etico-religiosi che ne possono derivare. Se esistono gli alieni, e se ci hanno creati loro, esiste anche un Dio Creatore, come lo intendiamo noi? Che cosa succederebbe se così non fosse? La Chiesa sa la verità e non la vuole rivelare? Oppure sia noi che gli alieni facciamo parte di un unico progetto divino? Abbiamo un‘anima? Che cosa succede dopo la morte? L‘aldilà è forse un‘altra dimensione o un Universo parallelo dove i mondi s‘incontrano? Perché (come dicono alcuni ricercatori) gli alieni ci studiano? Che cosa cercano nell‘uomo? Le grandi potenze mondiali ne sono informate? Tutti interrogativi cui non è possibile a oggi dare una risposta certa, però si può provare a dare diverse, probabili soluzioni.
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Libro/E-book: Le indagini del Maresciallo Ascali: L’usuraio, di Francesco Toscano
Sinossi: Le indagini del Maresciallo Ascali - L'usuraio Benvenuti nel cuore pulsante e spesso tormentato di Palermo, dove le indagini del Luogotenente dei Carabinieri Roberto Ascali si addentrano ancora una volta nelle pieghe oscure del tessuto sociale. In questo nuovo capitolo, intitolato "L'usuraio", l'arrivo di un certo Colajanni Eduardo nella caserma dei Carabinieri dà il via a un'indagine che promette di svelare inquietanti connessioni. Ciò che inizia come un'indagine sul reato di usura, un crimine silente e devastante che affligge le fasce più vulnerabili della popolazione, prende subito una piega potenzialmente pericolosa. La redazione della Comunicazione di Notizia di Reato non si limita a ipotizzare l'usura, ma prospetta al Magistrato inquirente un legame inquietante tra l’usuraio e “ambienti mafiosi”, suggerendo la possibile aggravante del metodo mafioso. Le dichiarazioni inattese dell'usuraio Cozzolino, denunciato da Colajanni, rivelano che l'indagine prenderà direzioni impreviste. Quando la morte di Colajanni per avvelenamento viene accertata, il quadro che emerge dalle dichiarazioni di Cozzolino è "del tutto inedito", confermando l'intuizione di Ascali riguardo un coinvolgimento più ampio della criminalità organizzata. Sembrava solo una storia di usura all'inizio, ma l'ombra di Cosa Nostra si allunga su tutta la vicenda. Emergono collegamenti con i mandamenti mafiosi palermitani, in particolare Brancaccio e Porta Nuova. Maresciallo Ascali, oggi Luogotenente, deve usare la sua tenacia e il suo acume investigativo per accertare la verità sulla morte di Colajanni e sul sistema criminale sotteso. La sua vita personale è segnata dal dolore per la malattia che affligge la sua amata moglie, ma la sua presenza e l'appartamento confiscato alla mafia in cui vivono a Palermo - divenuto il loro rifugio di pace - gli danno la forza per affrontare le indagini. "L'usuraio" si prospetta come un nuovo avvincente capitolo delle indagini del Maresciallo Ascali, esplorando il legame pericoloso tra l'usura e la criminalità organizzata, mantenendo alta la suspense e conducendo il lettore nei meandri oscuri del potere e della disperazione, dove la linea tra vittima e carnefice è spesso sottile.
lunedì 9 marzo 2009
Cinema, Moccia torna sul set con Alex-Bova e Niki-Quattrociocche.
domenica 8 marzo 2009
CALCIO/SERIE A: RISORGE IL MILAN, KO FIORENTINA E NAPOLI. IL CATANIA, A SORPRESA, PERDE IN CASA 3 A 0 CONTRO IL SIENA.
Calcio/Serie A: Fiorentina 0 - Palermo 2. Il riscatto dei rosanero dopo la sconfitta interna contro il Catania. Cronaca ed Highlights.
08 Marzo 2009.
Il Palermo mette in soffitta la batosta del derby e torna alla vittoria. Ci torna in trasferta, 2-0 oggi in casa della Fiorentina, e concede a tutto l'ambiente un importante segnale. Che la squadra non è scomparsa e che il gruppo è unito ed ancora forte. Guidato da uno straordinario Liverani, i rosanero dopo aver sofferto nei primi minuti della gara, palo di Jorgensen, hanno pian piano preso le misure all'avversario, tornando negli spogliatoi senza aver troppo subito e scatenandosi lungo il corso della ripresa. La vittoria è nata grazie ai gol di Simplicio e Miccoli e poi abilmente conservata dalla mossa di Ballardini che ha dato energia alla difesa con l'inserimento di Kjaer, dopo che Prandelli, preso dalla voglia di rimonta, aveva inserito accanto a Mutu e Gilardino, Semioli e Bonazzoli. Specie nella ripresa il Palermo ha giocato come sa, ragionando molto ed aspettando l'avversario nel vertice alto. Paradossalmente il campionato del Palermo riparte oggi, perchè è tornato a vincere dopo due sconfitte consecutive, è tornato a far gol, è tornato a non subirne, è tornato a vincere fuori casa e soprattutto, come dicevamo con grande umiltà e segno di coesione è riuscito a cancellare quella brutta domenica del Barbera contro il Catania. Ha fatto bene cosi il ritiro di Coverciano e questo tipo di risposte sono davvero importanti. Ballardini, che deve fare a meno di Migliaccio e Bresciano squalificati, al "Franchi" non cambia modulo di gioco, inserendo Guana nella cerniera di centrocampo a fianco di Liverani e Nocerino. Kjaer parte dalla panchina, con Carrozzieri e Bovo di nuovo gendarmi di turno. In panchina anche Abel Hernandez e buona fortuna al neo rosanero. Nella Fiorentina, Jorgensen vince il ballottaggio con Semioli. Il giocatore torna dopo oltre cinque mesi di assenza dopo il noioso virus influenzale che lo aveva colpito. Poi, tutto confermato per Cesare Prandelli che affida alla quotata coppia d'attacco Mutu-Gilardino le speranze di vittoria. Comotto rientra in difesa e Pasqual prende il posto dello squalificato Vargas. Applausi per il tecnico viola da parte della tifoseria locale e polemica settimanale che va in soffitta. Palermo in maglia bianca, toscani nela classica muta viola. Iniziano i nostri avversari che nel primo tempo attaccano da sinistra verso destra. La prima incursione in avanti è della Fiorentina dopo un minuto di gioco con sponda corta di Mutu dal limite per Donadel che incrocia male e spedisce abbondantemente lontano dalla porta di Amelia. Ottima al 3' la chiusura di Carrozzieri in angolo su Gilardino ben servito in area da Comotto. Dalla bandierina debole conclusione di testa di Felipe Melo che non disturba Amelia. Trema però un minuto dopo il nostro portiere quando Jorgensen tira sicuro da fuori area con la palla che si stampa sul palo destro della porta. Si inizia con grande sofferenza. Il Palermo prova a ragionare e si distende bene al 7' con Liverani che pennella bene dentro l'area dove Frey anticipa in uscita l'accorrente Simplicio. Il brasiliano del Palermo un giro d'orologio dopo tenta l'iniziativa personale prima di perdersi tra le maglia della retroguardia toscana. Al 9' la Fiorentina si riaffaccia dalle parti di Amelia con un siluro dalla distanza di Montolivo neutralizzato con sicurezza dal nostro portiere. I viola insistono e vanno vicini al gol con un diagonale di Gilardino che termina sull'esterno della rete. La replica dei rosa è affidata ad una conclusione di Simplicio che costringe Frey alla deviazione in angolo con i pugni. La partita sembra cosi entrata nel vivo. All'11' praterie per Pasqual che cavalca tutta la fascia sinistra, mette al centro dove fortunatamente Gilardino in area non trova la giusta coordinazione per servire Mutu. Nell'azione successiva, numero di Miccoli che elude bene il controllo di Dainelli ma spara alto. Brividi per il Palermo al 18' per una punizione diretta di Pasqual che si spegne vicina al palo sinistro della porta di Amelia. Buona, al 21' l'iniziativa del Palermo, partita da un suggerimento di Liverani per Cavani, sponda per Miccoli che spara verso Frey senza inquadrare il bersaglio. La prima ammonizione della gara è per Carrozzieri al 24' per un netto fallo su Mutu. L'ex atalantino in diffida salterà la prossima partita. Nella parte centrale del primo tempo le due squadre frenano il ritmo: il Palermo cerca di sfruttare le ripartenze, mentre è più ragionata l'azione fiorentina. Sfruttando gli spazi nella trequarti avversaria, Simplicio al 34' tenta la battuta dalla media distanza, alzando sopra la traversa di Frey. I ritmi si sono abbassati ed il Palermo sembra aver smesso di soffrire. Al 40' Il Palermo si divora un gol che sembrava "nell'aria". Contropiede con Guana, in campo aperto, il centrocampista punta Frey, poi, indeciso sul da farsi, è costretto a decentrarsi, palla al centro dove Cavani, pensa troppo al modo di concludere in rete, favorendo il recupero della difesa toscana. Giallo al 43' per Guana che ha mandato per le terre Pasqual in progressione. Non succede più nulla e si va negli spogliatoi. Nella ripresa, i due allenatori non provvedono a sostituzioni e dopo un minuto Bovo si becca il giallo per fallo su Gilardino. Non cambiano gli assetti tattici, ma la musica in campo perchè al 3' il Palermo passa in vantaggio. Cross di Cavani dalla destra, errato disimpegno di Gamberini che consente a Miccoli di tirare ad un passo da Frey, miracolo a terra del portiere francese che si arrende alla zampata vincente di Simplicio che ribadisce in rete. Prandelli corre ai ripari, inserendo al 7' Semioli al posto di Jorgensen. Ci prova Gilardino ma il pallone si spegne lontanissimo dalla porta di Amelia. Il neo entrato Semioli, prova a dare la carica ai suoi con un diagonale controllato a vista ancora da Amelia. I viola vanno in confusione e i rosa potrebbero approfittare. Azione straordinaria dei rosa all'11' quando trovano il raddoppio. Scambio corto Cavani-Miccoli, grande libertà per il salentino che prende la mira e batte Frey. Adesso siamo un pò più tranquilli. Prandelli tenta il tutto per tutto inserendo Bonazzoli al posto di Donadel. Ballardini, capisce che è in corso una grande occasione di riscatto e ridisegna in corsa la squadra, togliendo Miccoli e piazzando Kjaer in campo. Difesa "rafforzata" con Balzaretti che scala in mezzo al campo in fase di possesso, Cavani unica punta appoggiato da Simplicio. Adesso il tema della gara è sempre più chiaro con la Fiorentina che proverà l'assedio alla nostra porta e noi a sfruttare spazi e ripartenze. La Fiorentina dà ampi segnali di sbandamento, portandosi in avanti senza lucidità. Potrebbe approfittarne al 23' Cassani, su illuminante lancio di Liverani, ma la sua incursione in area toscana non è fortunata. In campo adesso c'è solo il Palermo che riesce a ragionare bene, tenendo sempre alta la concentrazione della difesa viola. Un'altra bella azione il Palermo la costruisce al 28' con uno scambio stretto Nocerino-Simplicio, tiro del brasiliano fuori dallo specchio della porta. I viola reclamano il calcio di rigore al 32' per un presunto fallo di Kjaer su Mutu, ma l'impressione è stata che il rumeno abbia accentuato la caduta in area. De Marco "salva" Dainelli, già ammonito, dopo un fallo su Cavani, mentre dolorante alla spalla sinistra, Guana lascia il posto a Giovanni Tedesco. Il disarmo della Fiorentina sta in un lancio nel nulla di Montolivo al 34' che provoca una pioggia di fischi dal parte del pubblico toscano. Ballardini nella parte finale della gara concede il meritato riposo a Cavani, inserendo Succi. La Fiorentina consuma inutilmente le energie, e chiede di nuovo l'intervento di De Marchi per un presunto intervento sotto porta di Kjaer su Mutu. Poi è solo aria fritta: il Palermo controlla tutto, sorretto da uno splendido Carrozzieri in fase difensiva, protetto dal cuore di Tedesco e Nocerino e di tutti gli altri che oggi hanno trionfato a Firenze. Finisce qui. Vinciamo. Si torna a sorridere, il calcio è bello anche per questo.
Tabellino
FIORENTINA-PALERMO 0-2 (0-0)
MARCATORI: Simplicio al 3′ s.t.; Miccoli all’11′ s.t.
FIORENTINA: Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Donadel (12’ s.t. Bonazzoli), Felipe Melo, Montolivo; Jorgensen (8’ s.t. Semioli); Gilardino, Mutu. (Storari, Kroldrup, Zauri, Gobbi, Jovetic). All.: Prandelli
PALERMO: Amelia; Cassani, Carrozzieri, Bovo, Balzaretti; Guana (35’ s.t. Tedesco), Liverani, Nocerino; Simplicio; Cavani (40′ s.t. Succi), Miccoli (15’ s.t. Kjaer). (Ujkani, Savini, Morganella, Hernandez). All.: Ballardini
ARBITRO: Andrea De Marco di Chiavari
NOTE: spettatori: 29.179 (incasso 626.260, abbonati 24.645, quota 535.333. Ammoniti Carrozzieri, Dainelli, Diana e Bovo per gioco scorretto. Angoli: 5-2 per la Fiorentina. Recupero: 0′ e 4′.
Fonte: ilpalermocalcio.it
8 Marzo: Oggì è la festa della Donna. Auguri a tutte le donne!
L'origine
La prima giornata internazionale della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano.
L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo, quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portarono a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. La data dell'8 marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50,[1] secondo la quale alcune operaie di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto una di tali proteste l'8 marzo del 1857 nella città di New York per manifestare contro le precarie condizioni di lavoro e i bassi salari, ma furono attaccate e disperse dalla polizia.
Fra gli altri eventi storici commemora l'incendio della fabbrica Triangle (New York, 25 marzo 1911), dove 146 persone, la maggior parte donne[2] immigrate (moltissime di origine italiana), persero la vita.
Nel 1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica Triangle uccise 146 lavoratori[3]. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo portò molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913.
La donne russe si ritrovarono a manifestare il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra, nell'ambito delle prime proteste e sollevazioni popolari che porteranno alcuni mesi dopo alla rivoluzione d'ottobre. Le proteste contro la guerra continuarono per vari giorni fintanto che lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare in favore del fratello, il granduca Michail, il quale rinunciò a sua volta a salire sul trono.
In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa.
Nell'ovest la giornata mondiale della donna fu commemorata comunque anche se con sempre meno successo, fino alla nascita del femminismo negli anni '60.
Il 1975 fu designato come 'Anno Internazionale delle Donne' dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni delle donne hanno osservato la giornata internazionale della donna in tutto il mondo l'8 marzo tenendo eventi su larga scala che onorassero gli avanzamenti della donna e ricordassero diligentemente che la continua vigilanza e l'azione sono richieste per assicurare che l'uguaglianza delle donne sia ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita. A partire da quell'anno la Nazioni Unite hanno cominciato a celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo. Due anni dopo, nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione.
Fonte: wikipedia.itsabato 7 marzo 2009
Il nuovo film di Ficarra e Picone: "Non vogliamo lanciare messaggi, ma...".
“Prima abbiamo pensato alla storia. Ci è venuto in mente di raccontare le matasse in Sicilia, di rappresentare alcune liti che in tutte le famiglie italiane si verificano. E come ogni cosa drammatica, vista da un altro punto di vista, fa ridere – racconta Picone – Non partiamo mai dalle gag, la comicità viene inserita solo alla fine della scrittura. La priorità è raccontare storie”. Una storia corposa e ricca di contenuti, a segnare la crescita artistica del duo comico esordito al cinema con “Nati stanchi” ben otto anni fa. Il nuovo film, realizzato in “nove settimane e mezzo” con un budget di 4 milioni e mezzo di euro, è stato girato tra Catania, Paternò e Ragusa. “La scelta di cambiare location è dettata dalla voglia di non volerci ripetere – spiega il regista Avellino – Speriamo che il film riesca ad emozionare oltre che a divertire”. E proprio le emozioni diventano protagoniste, insieme all’ilarità, di questa imprevedibile storia tra cugini. La poetica dei ricordi ripercorre la trama della vicenda, ripescando nel passato vecchie memorie e sensazioni che la lontananza non è riuscita a cancellare.
Molti i volti noti che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera - come Pino Caruso, Anna Safroncik e Claudio Gioè – ma numerosi anche i personaggi nuovi. “Conoscevo la botte e sapevo che il vino era buono” commenta Pino Caruso per spiegare la scelta di partecipare al film, interpretando il ruolo del parroco paciere. “Non ha voluto sapere né il film, né la parte, bastava che ci fossimo noi” aggiunge Ficarra. Adesso il duo siciliano dovrà attendere la risposta del pubblico che già in passato ha mostrato di apprezzare la comicità siciliana che li contraddistingue. Poi, svestiti i panni dei due cugini, Ficarra e Picone saranno nuovamente sul grande schermo nell’attesissimo film di Tornatore, Baaria, ad interpretare “un ruolo non comico, ma comunque leggero”. Di nuovo pronti a divertire ed emozionare. Per saperne di più.........
MALTEMPO: INTERROTTI I COLLEGAMENTI CON ISOLE MINORI SICILIA.
venerdì 6 marzo 2009
Maltempo, centrosud flagellato da pioggia,vento,mareggiate.
Profilo dell'arte medioevale a Palermo tra il 1100 e il 1200.


- latini, negli impianti basilicali delle chiese;
- bizantini, nei ricchi manti musivi;
- nord-africani, nelle cupole, nelle fontane, negli archi e nei paramenti murari. I primi monumenti dell'epoca normanna, e particolarmente quelli costruiti sotto i due Ruggeri: S. Giovanni dei Lebbrosi, S. Giovanni degli Eremiti, la Reale Cappella di S. Pietro (Cappella Palatina), sono il prodotto di una antichissima tradizione che ha la sua culla nell'Africa del Nord. Se osserviamo questi edifici, per quanto riguarda gli esterni essi presentano piani contrapposti e distinti da ricorrenti cornici angolari, mentre gli interni sono spazi sostanzialmente cubici, variamente adattati.
Mentre gli esterni vengono animati da lineassi archiacuti intagliati, ciechi o attorno alle finestre, gli interni vengono suddivisi da colonnati collegati da archi acuti rialzati e coronati da cupole ad alto tamburo, raccordate in vario modo (nicchie, etc.) al quadrato di base.Tutti questi edifici sono di dimensioni contenute e mostrano una proporzione armoniosa tra volumi e spazi, mentre nel periodo successivo tenderanno al grandioso (vedi le grandi cattedrali di Monreale e di Palermo).


Bigliografia: Dai Momumenti alla storia - Itinerari didattici attraverso Palermo Medioevale, di G. Di Simone, Zelmira Marazio Schiera, Zito Arti Grafiche - Palermo 1995. Pagina 139,140.
Antiche famiglie Siciliane. Storia della Sicilia dall'anno 1000 al 1595.
Gli Altavilla
Normanni, feudatari di Hauteville - Le Guichard. Tancredi fu il padre di Roberto il Guiscardo e di Ruggero, il Gran Conte, che conquistarono la Puglia e la Sicilia tra il 1060 e il 1091. La dinastia continua con Ruggero II, Guglielmo I e Guglielmo II.
Gli ultimi degli Altavilla furono Tancredi, conte di Lecce, figlio naturale di Ruggero, duca di Puglia e di Emma dei Conti di Lecce, morto nel 1194 ed il figlio di lui, Guglielmo III che nel 1194 viene sconfitto da Enrico VI di Svevia e deportato in Germania, dove muore verso il 1198.
La famiglia trae origine da un castello tedesco, Staufen. Federico di Hohenstaufen ricevette in dono nel 1080 il ducato di Svevia. A Corrado (1093-1152) viene offerta nel 1128 la corona d'Italia a Monza e nel 1138 viene eletto imperatore. Gli succede il nipote Federico (Barbarossa), duca di Svevia che, eletto imperatore, scende cinque volte in Italia. Egli riesce a coronare un vecchio sogno della sua casata: il possesso della Sicilia, attraverso il matrimonio del figlio Enrico con Costanza d'Altavilla. Federico I muore vicino ad Antiochia durante una crociata nel 1190. Nel 1191 il figlio Enrico VI viene eletto imperatore e prende possesso della Sicilia. Muore però il 28 settembre 1197, lasciando come erede il figlio Federico, di tre anni, sotto la reggenza della madre Costanza. Federico, erede del regno di Sicilia, alla morte della madre è affidato alla tutela del papa Innocenze III, ma, arrivato alla maggiore età, farà ben presto la sua strada da solo. Re di Germania nel 1212 ed imperatore nel 1220, sarà grande e magnifico sovrano, di grandi vedute politiche ed intellettualmente molto superiore al suo tempo. Purtroppo, alla sua morte, avvenuta il 13 dicembre 1250, i suoi eredi, Manfredi e Corrado, non riusciranno a tenere insieme i suoi domini, contro l'accanita ostilità del Papato. Corrado, erede dell'Impero, muore nel 1254, lasciando suo erede Corradino; Manfredi, re di Sicilia, deve affrontare Carlo d'Angiò che il Papa gli mette contro.
Manfredi muore il 26 febbraio 1266, combattendo a Benevento. Corradino, sceso in Italia per riconquistare i suoi domini, ma troppo debole per far fronte a nemici di gran lunga più forti di lui, viene battuto a Tagliacozzo, preso prigioniero è decapitato a Napoli il 29 ottobre 1268. Finisce con lui la casata degli Hoenstaufen.
Ebbe origine in Sicilia con re Pietro di Aragona, che fu chiamato nell'isola nel 1282, in seguito alla rivolta del Vespro, in quanto marito di Costanza, figlia di Manfredi.
A lui successe nel 1286 il fratello Giacomo che, avendo poi ereditato il regno di Aragona, cedette nel 1294 la Sicilia a Carlo lo Zoppo di Napoli. Per questo vi fu una lunga guerra di successione che terminò nel 1302 quando Federico, già Vicario del Regno ed incoronato re dai siciliani a Palermo nel 1295, fu riconosciuto Re di Trinacria. Nel 1337 Pietro successe al padre. Morì nel 1342 a Calascibetta ed è sepolto nella Cattedrale di Palermo. Gli successe Ludovico sotto la tutela dello zio Giovanni di Randazzo. Nel 1355, alla morte di Ludovico, gli successe Federico che ebbe una sola figlia, Maria, nata nel 1363.
Morto Federico nel 1377, vi fu una lunga guerra tra i baroni ribelli e Martino, che nel 1390 aveva sposato Maria. Domati i baroni, Martino e Maria vennero incoronati a Palermo nel 1398. Maria morì senza eredi nel 1401 e Martino nel 1409. A loro successe il padre di Martino, l'Infante Martino, detto il Vecchio, duca di Montblanc. L'isola rimase, però, sotto la reggenza di Bianca di Navarra, vedova di Martino il Giovane. Nel 1410 morì Martino il Vecchio ed a Caspe la Sicilia venne assegnata a Ferdinando di Castiglia. Nel 1415 Juan de Penafiel fu nominato Viceré di Sicilia. Ebbe inizio così la lunga serie dei Viceré.
Si ritiene che la casata sia venuta in Sicilia con i Normanni e che Ugo Chiaramonte abbia assistito all'incoronazione di re Ruggero. Pare avessero il diritto di battere moneta con lo stemma della famiglia.
Manfredi I Chiaramonte divenne conte di Modica, Gran Siniscalco del Regno, signore di Caccamo, ambasciatore presso il Papa Bonifacio VIII^ e l'Imperatore Arrigo VII. Alcuni storici gli attribuiscono l'inizio - verso il 1307 - della costruzione di un superbo castello in una zona verdeggiante prospiciente il mare, lo Steri. Manfredi II nella prima metà del Trecento fu Gran Siniscalco del Regno, vero signore e arbitro di Palermo nel periodo dell'anarchia baronale. Un terzo Manfredi fu Vicario del Regno, signore di sterminati feudi, grande ammiraglio; riconquistò, riprendendola agli Arabi, l'isola di Djerba (detta anche isola delle Gerbe), già feudo del suo avo Federico. Nel 1391 gli succedette il figlio Andrea che ereditò l'ufficio di Vicario del Regno. Insieme agli altri tre vicari e ai più potenti signori dell'isola giurò fedeltà a Maria di Sicilia, figlia di Federico il Semplice. Avendo tali nobili tradito il giuramento, restò solo a combattere contro Martino il Vecchio che a tradimento lo fece arrestare e poi decapitare il 1 giugno 1392 in piazza Marina; proprio davanti allo Steri. I discendenti della famiglia ebbero cariche e magistrature a Caltagirone.
L'origine della famiglia si fa risalire da alcuni storici alla conquista normanna: nel 1066 Serlone, un nipote del Conte Ruggero ricevette in premio per il suo comportamento in battaglia il feudo di Geraci. Dopo la battaglia della Valle delle Ninfe, che prese poi il nome di Piano della Battaglia, un certo Balduino Guiscardo venne chiamato Vigintimillius per aver ucciso, se non ventimila, certo un gran numero di nemici. Il Pini e il Villabianca ritengono invece che la famiglia abbia avuto origine dalla Contea di Ventimiglia in Liguria. Infatti un certo Guglielmo, conte di Ventimiglia, che aveva sposato Nenna Sveva, figlia naturale di Federico II, ribellatesi alla repubblica di Genova, nel 1242 si rifugiò in Sicilia. Nel 1258 il figlio Arrigo sposò Isabella degli Arduinici, erede normanna della Contea di Geraci, dando così inizio alla casata Normanno-Ventimiglia. Si ricorda poi un certo Alduino nel 1282 alla corte aragonese.
Nel 1315 Francesco Ventimiglia sposa Costanza Chiaramonte e nel 1316 fonda Castelbuono. La famiglia si inserisce nelle lotte tra i baroni siciliani, anche a causa del dissidio tra i Chiaramonte e i Ventimiglia. Francesco nel 1338 viene condannato a morte per tradimento e re Pietro assedia Geraci che viene tolta ai V. e poi restituita in parte nel 1354. Francesco II è protettore di Federico IV d'Aragona. Nel 1377 Francesco II è uno dei Vicari del Regno. Nel 1448 Giovanni I è nominato marchese di Geraci ed è il proprietario dei due magnifici arieti di bronzo (v. Palazzo dei Normanni). Altri V. occupano alte cariche del Regno. Giovanni V. alla fine del '500 ha rapporti epistolari con il Tasso. Nel 1595 i V. sono insegniti del titolo di principi di Castelbuono. La famiglia si estingue verso la fine del XIX secolo.
Bibliografia:
- Dai Momumenti alla storia - Itinerari didattici attraverso Palermo Medioevale, di G. Di Simone, Zelmira Marazio Schiera, Zito Arti Grafiche - Palermo 1995. Pagina 123,124,125,127.
giovedì 5 marzo 2009
MALTEMPO: INTERROTTI COLLEGAMENTI MARITTIMI CON ISOLE SICILIA.
mercoledì 4 marzo 2009
Breve storia urbanistica di Palermo dalla conquista normanna al 1282.
04 Marzo 2009.
Il grande re edifica all'interno del suo palazzo la Cappella Palatina e riedifica il monastero di S. Giovanni degli Eremiti con la nuova chiesa. Egli fa poi ristrutturare - se vogliamo accettare la tradizione che lo vuole antica dimora dell'Emiro Ga'far - il castello di Maredolce (Favara), uno tra i più bei "Sollazzi" reali. Importanti sono i committenti privati: Giorgio di Antiochia - ammiraglio degli ammiragli - fa edificare S. Maria dell'Ammiraglio (Martorana) e il famoso "ponte dell'Ammiraglio". Poco ci rimane del regno di Guglielmo I (1154-1166): il castello della Zisa e la chiesa di S. Cataldo, dovuta all'iniziativa del potente primo ministro, Maione da Bari.
Guglielmo II (1166-1189) è il grande committente della basilica di Monreale con tutto il suo complesso di edifici sacri e reali, della Cuba e della Cubula, mentre l'arcivescovo Gualtìero n inaugura nel 1185 la nuova grande cattedrale palermitana. Il Palazzo Reale e la Cattedrale sono collegati per mezzo di una Via Coperta, la cui posizione e lunghezza precise sono assai controverse. La popolazione musulmana si trasferisce gradualmente dal Cassaro nel vecchio quartiere degli Schiavoni, che prende il nome di Seralcadi. La Kalsa non riveste più l'antico ruolo di cittadella fortificata e si salda alle mura della città, che si allargano notevolmente, anche se noi non ne conosciamo l'esatto perimetro.
Bigliografia:
- Dai Momumenti alla storia - Itinerari didattici attraverso Palermo Medioevale, di G. Di Simone, Zelmira Marazio Schiera, Zito Arti Grafiche - Palermo 1995. Pagina 11,12.
martedì 3 marzo 2009
TERMINATI I LAVORI NELLA PALESTRA DELL'ISTITUTO NAUTICO "GIOENI TRABIA" DI PALERMO.
Fonte: Provincia Regionale di Palermo
Rosa partiti per Coverciano.
03 Marzo 2009.
Fonte: ilpalermocalcio.it
Pressione sui bancari, Mibtel in ribasso.
lunedì 2 marzo 2009
Sicilia Live on line dal 2 marzo 2009.
Dopo nove anni di attività, Sicilia On Line continua a rinnovarsi, seguendo le tendenze del mercato e le esigenze dei propri visitatori. Per questo motivo nasce www.sicilialive.it , altro portale del gruppo Sicilia On Line , dedicato al calendario degli eventi della nostra regione.
Da lunedì 2 marzo 2009 , le sezioni Calendario Eventi , Dove Mangiare , Dove Dormire , Enogastronomia , Feste e Tradizioni , Infoaziende , troveranno spazio su www.sicilialive.it . I nostri lettori potranno così trovare più facilmente tutte le notizie utili a organizzare il loro tempo libero.
"La Sicilia in un click" non è solo uno slogan di Sicilia On Line , ma l'insieme dei servizi che la nostra azienda offre ai suoi clienti. Così tutte le feste, gli spettacoli, i concerti, le mostre, le presentazioni, i posti in cui apprezzare sia la cucina tipica siciliana che quella nazionale e internazionale, le strutture in cui soggiornare, saranno tutti raggruppati sotto il comune denominatore di Sicilia Live .
Fonte: newsletter@siciliaonline.it
Riapre le porte la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina.
da SiciliaInformazioni News
02 Marzo 2009.
Trapianti: Palermo, Oggi Riunione Mediterranean Transplant Network.
domenica 1 marzo 2009
Calcio; La Roma scappa, l'Inter la riprende: al Meazza è 3-3.
Calcio / Serie A: Cassano affonda il Milan, gioiello Mascara nel derby.
Palermo-Catania:0-4 risultato finale. Cronaca ed Highlights.
Fonte: ilpalermocalcio.it
sabato 28 febbraio 2009
CALCIO: BALLARDINI SPRONA PALERMO, GRANDE PARTITA PER BATTERE CATANIA .
''Non dico - sottolinea - che abbiamo gia' dimenticato la sconfitta interna contro la Juventus, ma e' chiaro che da quel match abbiamo preso molte indicazioni per migliorarci ulteriormente. A livello di punti - sottolinea Ballardini parlando del Catania - nel girone di andata hanno fatto bene per poi rallentare, ma a livello di gioco la squadra etnea si e' sempre comportata bene. Cosi, troveremo domani un Catania con lo stesso spirito di quando lo abbiamo affrontato all'andata. E' una squadra che riesce sempre a concedere poco all'avversario''.
In merito alla formazione Ballardini, come al solito, non si sbilancia soprattutto per quanto riguarda la difesa, dove puo' contare su tutti gli uomini e su Carrozzieri precisa: ''E' un patrimonio della squadra anche se in settimana non si e' allenato come il resto del gruppo'', e su Miccoli conferma: ''Sta bene''. Riguardo al Catania, il tecnico rosa aggiunge: ''Uno degli uomini piu' pericolosi del Catania e' senza dubbio Mascara, bravo a dare profondita' alla squadra.
Dobbiamo stare attenti - conclude - anche a questo giocatore''.
dod/mcc/ss
venerdì 27 febbraio 2009
CALCIO/PALERMO: BOVO, COL CATANIA VOGLIAMO TORNARE ALLA VITTORIA.
Per tornare a vincere, Bovo pero' precisa che ''domenica sara' importante indovinare l'approccio mentale. Sulla carta noi siamo favoriti, ma le insidie sono tante. Credo che quella rossoazzurra sia una buona squadra con individualita' interessanti, soprattutto davanti. Mascara - sottolinea il difensore rosanero - e' forse il giocatore piu' estroso, ma ci sono anche altri interessanti giocatori come Paolucci, giovane di grande avvenire, o Martinez, anche se e' il complesso che bisogna rispettare. La prerogativa del Catania e' quella di lottare sempre, bravo anche nelle palle inattive, ecco perche' sara' necessario tenere alta la concentrazione''.
Per Bovo, assente per infortunio nella partita di andata, sara' il suo primo derby siciliano, e comunque ricorda: ''Sono romano e penso che il derby della Capitale sia tra i piu' importanti in Italia pero' mi calo benissimo nella parte e non vedo l'ora di essere tra i protagonisti di questo derby di Sicilia'', e si augura: ''E' molto importante vincere per iniziare il rush finale del campionato. Il nostro obiettivo e' e resta la salvezza, raggiunta questa quota, allora potremo anche sognare altro. Un mio gol? Non sono egoista, l'importante e' che sia la squadra a fare bene contro il Catania''.
dod/mcc/lv
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Buonasera! Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

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Il blogroll dei miei blog preferiti
La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.