Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...




sabato 17 ottobre 2009

Sono tra noi?

Monreale (Pa), lì 17 Ottobre 2009.

C' è un paese, nel deserto del New Mexico, negli U.S.A., in cui sono atterrati gli alieni. E c'è una base militare, nel Nevada, in cui gli alieni vivono. Il paese si chiama Roswell, e la base (di cui il governo americano nega perfino l'esistenza) è nota come Area 51. Si può affermare che queste siano le capitali mondiali dell'ufologia. Roswell divenne famosa nel mondo nel luglio del 1947, quando nelle campagne che circondano il paese vennero ritrovati degli strani rottami metallici, che secondo le testimonianze non appartenevano a nulla di simile a un aereo. L'otto del mese il giornale locale titolava "La RAAF cattura un disco volante in un ranch nella regione di Roswell", dopo un dispaccio di agenzia delle autorità, ma già il giorno successivo l'aviazione americana smentiva la notizia, parlando di un incidente a un pallone per rilevazioni meteorologiche. Secondo gli ufologi questo è l'inizio del grande insabbiamento messo in atto dai governi mondiali sugli UFO. A questo punto entra in scena la seconda capitale: la base nota come Area 51 è in realtà una parte di una installazione militare più grande situata a Groom Lake, una zona desertica 150 km a nord di Las Vegas. Nelle vicinanze di questo sito molti cartelli invitano gli incauti a non oltrepassare il confine della zona, e ci sono racconti di persone fermate armi in pugno da soldati che li hanno invitati a invertire la direzione, dopo aver accuratamente sequestrato i rullini fotografici. Il motivo di questa segretezza è facilmente spiegabile: l'Area 51 è un campo di volo in cui vengono sperimentati gli aerei militari più nuovi e segreti. Fu proprio qui che negli anni cinquanta compì i suoi primi voli il famoso aereo spia U2, e sempre qui (si dice) sono stati sperimentati i caccia stealth usati nelle guerre più recenti. La segretezza della base ha sempre generato voci e indiscrezioni, che sembrano aver trovato conferma nel 1989, quando un certo Bob Lazar dichiarò in un'intervista televisiva di aver lavorato in un complesso adiacente all'Area 51 ai motori di un disco volante. Per molti fu la conferma definitiva dell'esistenza dei dischi volanti e degli extraterrestri, ma molti altri espressero dei dubbi sulla veridicità del racconto di Lazar e sulla sua credibilità. Pare infatti che le sue dichiarazioni di aver lavorato presso i laboratori di Los Alamos come fisico non trovino conferma, e lo stesso Lazar ha subito una condanna per sfruttamento della prostituzione negli anni Novanta. Lo sviluppo di internet ha contribuito enormemente alla diffusione di informazioni, resoconti e teorie sugli UFO che si sono moltiplicati all'infinito. Accanto alle teorie "classiche" se ne possono trovare molte altre: c'è chi sostiene che gli extraterrestri non hanno nulla a che fare con i dischi volanti, che sarebbero basati su progetti risalenti alla Germania nazista, che verrebbero prodotti segretamente dall'esercito americano come arma top secret; c'è chi sostiene che i racconti mitologici di diversi popoli della terra, dagli Egiziani ai Sumeri, alle antiche popolazioni dell'India, fino alla stessa Bibbia, siano in realtà la narrazione di antiche guerre tra popolazioni aliene (che gli uomini dell'epoca vedevano come divinità) venute sulla terra, e che i grandi monumenti dell'antichità, dalla ziggumt di LIr alle piramidi a Stonehenge sarebbero stati costruiti dagli alieni e servivano come radiofari o torri di controllo per le loro astronavi.

Teorie della cospirazione
I racconti e le leggende sugli UFO rappresentano il classico esempio di teoria della cospirazione: una teoria, cioè, che prevede che qualcuno (nel caso degli UFO il governo, l'esercito e i servizi segreti degli U.S.A.) custodisca un segreto troppo grande o pericoloso per poter essere divulgato, e sfrutta questa conoscenza per ottenere o mantenere il potere. È vero che talvolta i governi agiscono nell'ombra, ma è altrettanto vero che le teorie della cospirazione sono sempre frutto della paranoia: risulta difficile credere che i dischi volanti siano custoditi nell'Area 51, o che una società segreta, il Priorato di Sion, che ha avuto Leonardo da Vinci, Newton e Victor Hugo tra i suoi capi, abbia influenzato i governi di tutta Europa negli ultimi mille anni allo scopo di instaurare su tutto il continente una monarchia per diritto divino di discendenti della dinastia merovingia, che regnò in Francia fino al VII secolo d.C., e che secondo alcuni autori discenderebbe da Gesù. Eppure simili teorie continuano ad avere un successo costante grazie a libri e siti internet, creando così un ulteriore alone di mistero, con teorie anche assurde che si autoalimentano e trovano conferma l'una con l'altra e che arrivano a spiegare qualsiasi avvenimento in funzione della teoria stessa, per assurda e campata in aria che sia.


Fonte:

La cucina siciliana: Capperi di Salina e cioccolato di Modica.

Monreale, lì 17 Ottobre 2009.

Capperi di Salina e cioccolato di Modica: due perle rare dell'eccellenza produttiva dell'isola. La pianta del cappero cresce rigogliosa da secoli nelle isole di Ustica, Favignana, Lipari, Pantelleria e Salina. Le produzioni più pregiate provengono da quest'ultima. La specie più diffusa è la tendina, che produce capperi piuttosto grandi e sodi, ideali per essere messi in conserva sotto aceto o sottosale. Nel primo fine settimana di giugno, a Salina si svolge in onore di questa prelibatezza la Sagra del Cappero. Il cioccolato è stato introdotto in Sicilia dagli spagnoli. Nel piccolo centro di Modica, da secoli si tramanda l'arte della produzione artigianale di questo nettare degli dei. I semi di cacao oggi come allora, sono frantumati a mano su una tavola di pietra, fino a trasformarsi in aromatica farina. Per la lavorazione delle celebri tavolette si aggiungono poi la pasta di mais, la vaniglia, la cannella e lo zucchero. La particolarità del cioccolato di Modica è proprio nella lavorazione delle sue pregiate tavolette, con il cacao lavorato a crudo: ciò impedisce ai cristalli di zucchero di sciogliersi ed amalgamarsi alla pasta. Ne risulta così un cioccolato incredibilmente croccante. Per la sua particolare produzione, e per la qualità della materie prime utilizzate il cioccolato di Modica ha un costo decisamente più elevato rispetto ai prodotti industriali e una distribuzione di nicchia, ma è comunque possibile rintracciarlo in negozi specializzati nel commercio di dolci di alta qualità su quasi tutto il territorio italiano.
Fonte:
  • Il libro della casa - Oggi & Domani 2005, pubblicazione di INA S.p.A., Aurelio Candido & Partners|AC&P S.r.l. , pag. 277.

La cucina siciliana tra dominazioni e barocchismi.

Monreale, lì 17 Ottobre 2009.

Colorata, carica di ingredienti e di sapori, talvolta esagerata e barocca, mai banale, però, e volgare, la cucina siciliana racconta la storia di un'isola a lungo posseduta da dominatori stranieri, dai quali un popolo intelligente, vivace e pragmatico ha saputo cogliere il meglio, adattando volta per volta vecchie abitudini e tradizioni secolari a nuove consuetudini e influenze. Siculi, Elimi e Sicani avrebbero introdotto olivo e cereali come il frumentone e il farro, e ricavavano dall'allevamento e dalla pastorizia pollame e carni bovine, ovine, caprine e suine. Dai Greci deriverebbe la coltivazione della vite, insieme al largo uso di origano, capperi, aglio. Mentre gli Arabi avrebbero avviato la coltivazione del riso,degli agrumi e della canna da zucchero, ora scomparsa, e avrebbero inventato, tra le altre cose, il gelato e la pasta secca, la itrija o trija, la cui produzione a Trabia e nel palermitano sarebbe attestata dal X secolo; ai normanni risalirebbe l'uso del baccalà o pisci stoccu, agli aragonesi la tecnica della frittura con impanatura; ai castigliani e ai Borbone tutto il lusso e la messa in scena della più complessa cucina "cerimoniale", come i vari timballi e le preparazioni in gelatina e in bellavista. Insomma, una cucina unica persino nell'incredibile panorama italiano. Straordinaria innanzitutto quella di mare. Due le specialità esclusive regalateci dal mare isolano: il tonno e il pesce spada. Con la rossa carne del primo, tra Trapani e le Isole Egadi, dove abbonda, sono nate mille gustose ricette per consumarlo fresco o conservato. Mentre nella cucina messinese trionfa il secondo. In tutta la Sicilia poi si trovano aragoste, gamberi, granchi, polpi, seppie, merluzzi, murene e sarde, quest'ultime sublimi se preparate a beccafici*. Gli amanti del pesce non devono perdere la Festa di Santa Venera, la patrona protettrice del paese d'Avola, dove la notte di Ferragosto si possono gustare sulla spiaggia deliziosi brodetti di pesce cucinati con acqua di mare. Ma, parlando più in generale: tutti i primi piatti siciliani hanno la particolarità di essere così elaborati e ricchi da poter essere utilizzati come piatti unici. È il caso del cous cous di pesce, dei maccheroni con i broccoli arriminati, della pasta alla Norma, e ancora della pasta con le sarde, degli spaghetti con i ricci di mare, degli spaghetti alla bottarga e dei timballi di maccheroni. Anche i secondi sono quasi sempre veri e propri capolavori dell'arte culinaria, in grado di stupire e sedurre olfatto e palato: citiamo alla rinfusa l'ammucca ammucca, le braciole di pesce spada, il coniglio alla stimpirata, il falsomagro, forse l'unica ricetta a base di vitello appartenente alla cucina tradizionale, e ancora, gli involtini di pesce spada, la panata alla palermitana, le gelatine (aspic) di magro di maiale. Celebrato il tesoro dei cibi "di strada" e di friggitoria, dagli arancini in giù. Da ultimo, non si possono tralasciare i dolci. Oltre agli imitatissimi cannoli di ricotta ed alla cassata, esiste un'infinita varietà di dolci come la Cubbaita, un torrone di sesamo e mandorle, o i buccellati, biscotti di fichi secchi, i deliziosi "geli" di gelsomino o di anguria, il Biancomangiare e per finire la Frutta alla Martorana, di pasta di mandorle. Celebri da sempre i vini siciliani da dessert o da meditazione, primo tra tutti il Marsala. Oggi la Sicilia è tra le zone vinicole emergenti per qualità: si va dai vitigni autoctoni, come il potente Nero d'Avola, a quelli di tipo internazionale, come sauvignon, chardonnay, cabernet merlot, syrah.



Fonte:

giovedì 15 ottobre 2009

L'esobiologia e le forme di vita extraterrestre.


Nella storia è sempre più cresciuto il desiderio da parte dell'umanità di ricercare nello spazio cosmico eventuali forme di vita. Infatti da quando si è raggiunta la certezza di uno spazio immenso, ben più grande di quello occupato dalla Terra, o se vogliamo dal sistema solare, i confini dell'osservazione astronomica si sono allargati a dismisura arrivando a comprendere quelli dell'intero universo. E' naturale quindi il desiderio di ricercare forme di vita aliene con le quali confrontarsi, e poter così fugare il turbamento che deriva dall'idea di essere soli nell'universo.
L'esobiologia (o xenobiologia, astrobiologia) è un campo speculativo della biologia che considera la possibilità della vita extraterrestre e la sua possibile natura. Necessariamente include anche il concetto di vita artificiale, poiché qualunque forma di vita dotata della capacità di evolversi naturalmente in modo concepibile, potrebbe essere creata altrove in laboratorio usando una tecnologia futuribile. Include anche l'ipotesi di un'origine della vita sulla Terra tramite panspermia, teorizzata dal biologo premio Nobel Francis Crick e dall'astronomo Fred Hoyle.
Il termine deriva dall'unione dei termini greci esos (esterno) o xenos (diverso, straniero) con il sostantivo biologia, ad indicare per l'appunto quella specializzazione di questa branca scientifica verso forme di vita esterne alla Terra, diverse da quelle conosciute sul nostro pianeta.
La ricerca di vita extraterrestre è, ovviamente, di grande interesse per gli esobiologi.
Alcuni sostengono che il numero di pianeti con vita intelligente extraterrestre possa essere valutato dall'equazione di Drake, se e quando i valori delle sue variabili potranno essere determinati. Il radioastronomo statunitense Frank Drake sviluppò un'equazione in cui il numero di civiltà extraterrestri è in funzione del prodotto di una serie di fattori. Tuttavia le incertezze nei termini dell'equazione rendono impossibile predire se la vita è rara o comune. Il problema, infatti, sta proprio nella assoluta mancanza di valori di riferimento per alcune delle variabili coinvolte (ad esempio, la percentuale di pianeti della Galassia in cui si evolvono forme di vita). Siccome, in pratica, le probabilità vengono determinate sulla base delle proporzioni osservate, alcuni dei fattori dell'equazione sono indefiniti, rendendo indefinito il risultato. Come afferma lo scienziato della NASA Chris McKay:

« L'unico esempio che abbiamo è quello della vita qui sulla Terra: se soltanto trovassimo il più semplice insetto su un altro pianeta, e se quell'insetto fosse diverso da quelli che abbiamo qui, sarebbe la dimostrazione che c'è vita in ambedue i posti; e se c'è in due posti, è evidente che l'universo è pieno di vita. »


Tuttavia, finché non verranno osservate forme di vita extraterrestre, non sarà possibile stabilire se la vita sulla Terra sia il frutto di un miracolo unico e mai più ripetuto (statisticamente un caso aberrante), oppure il risultato di un processo tutto sommato abbastanza comune nell'universo.

Forme di vita extraterrestre

Un altro soggetto associato all'esobiologia è il paradosso di Fermi, il quale suggerisce che se la vita intelligente è comune nell'universo ci dovrebbero essere ovvi segni di essa.
Al momento (2009) non c'è alcuna evidenza a sostegno dell'esistenza di forme di vita intelligenti extraterrestri quantunque se ne sia iniziata la ricerca fin dagli anni Sessanta con il progetto di radioascolto astronomico SETI.
Una prova a sostegno dell'esistenza di forme di vita extraterrestre di tipo elementare potrebbe venire dall'esame di meteoriti cadute in Antartide, che si presume provengano dal pianeta Marte.
Don Bogard, uno scienziato della NASA, esaminò alcuni granuli di cristallo presenti nelle meteoriti, scoprendo che il gas in essi contenuto aveva una composizione identica a quella rilevata su Marte dai lander Viking alla metà degli anni Settanta. Questa era una prova diretta e inconfutabile che quelle rocce erano di origine marziana e al contempo forniva anche un metodo per stabilire sperimentalmente quando un meteorite era stato, precedentemente, una roccia di Marte.
Nel 1997, un gruppo di scienziati della NASA sostenne di avere scoperto, in alcune meteoriti provenienti da Marte, microfossili di batteri extraterrestri. Questa potrebbe essere la prova che la vita si è sviluppata almeno in un altro posto, oltre alla Terra.
Come è possibile che tali batteri si siano sviluppati sulla superficie di un mondo freddo e desertico come Marte?
Per rispondere a questa domanda, bisogna considerare che, alcuni miliardi di anni fa, il pianeta rosso si presentava in modo molto diverso dall'attuale. Durante l'esplorazione di Marte con la missione Mars Exploration Rover è stata rintracciata l'ematite, un minerale che si forma solamente in presenza di acqua, e inoltre si sono osservate zone sedimentarie che soltanto un liquido può aver formato. Il rover Opportunity ha ottenuto riscontri che, in un antico passato, l'acqua esisteva allo stato fluido sulla superficie di Marte, mentre le sonde Viking, in orbita negli anni Settanta, rilevarono una serie di strutture geologiche, sulla superficie del pianeta, legate alla presenza di antichi fiumi e oceani. Gli indizi della presenza di acqua allo stato liquido costituiscono una prova che Marte, molto tempo fa, abbia potuto ospitare un ambiente adatto alla vita.
Tuttavia l'interpretazione dei microfossili nelle meteoriti provenienti da Marte resta dibattuta: il campione potrebbe essere stato contaminato dall'interazione con l'atmosfera o con la superficie terrestre. Una conclusione certa, riguardo a questo problema, non è stata ancora raggiunta.
Forme di vita extraterrestre potrebbero condividere con noi lo stesso codice genetico, dato che sono almeno dieci gli amminoacidi che, molto probabilmente, abbiamo in comune.

A dirlo una ricerca sperimentale, pubblicata su Physics arXiv (Earth and Planetary Astrophysics ), condotta da Paul Higgs e Ralph Pudritz del McMaster University, Hamilton, Ontario, Canada, che si sono chiesti quali potrebbero essere le somiglianze tra forme di vita aliena ed terrestre.

Per saperlo bisognerebbe trovarne almeno una, dicono, anche se ci sono evidenze scientifiche, secondo le quali i"mattoni" fondanti delle creature viventi sono gli stessi: tutte le creature viventi sulla Terra condividono, infatti, gli stessi 20 amminoacidi.

Avendo osservato che almeno 10 di questi amminoacidi sono stati ritrovati in meteoriti, formatesi prima della nascita del nostro pianeta e nei camini idrotermali, quindi in condizioni ambientali estreme, e che si tratta degli stessi "mattoni della vita" riprodotti negli anni '50 da Stanley Miller, nel famoso esperimento fatto all'interno di una boccia, poi denominata Boccia di Miller, in cui riuscì a produrre degli amminoacidi generando scariche elettriche in un ambiente abiotico, i due ricercatori hanno ricreato in laboratorio le stesse condizioni ambientali estreme e, in diversi esperimenti sono riusciti a riprodurre un sottogruppo degli stessi 10 aminoacidi.

Il risultato ottenuto, secondo Higg e Pudritz fa pensare che, se esiste qualche forma di vita fuori dalla Terra, questa dovrebbe contenere quei 10 aminoacidi. Gli altri 10, dicono, potrebbero essersi aggiunti uno alla volta, man mano che forme di vita primordiali sulla Terra diventavano più sofisticate.

Un processo che ha portato, un po' alla volta, all'evoluzione del codice genetico che potrebbe avere, quindi, una matrice universale.

Conclusioni troppo affrettate, ha commentato Darren Griffin dell'Università del Kent, UK, su New Scientist, che ha ripreso lo studio. "Le leggi della fisica - ha sottolineato - governano l'Universo ed è ragionevole dedurre che ci siano leggi universali anche per la biologia molecolare. Ma è improbabile che lo stesso codice genetico condiviso dalle creature viventi sulla Terra, sia lo stesso su un altro pianeta, anche se ci potrebbero essere delle somiglianze per quel che riguarda le molecole fondamentali, come gli aminoacidi".
Nell'immagine in alto: simboli inseriti nella sonda Pioneer 10, con indicazioni sul nostro pianeta nel caso la sonda venga intercettata da una civiltà extraterrestre.

Fonte:
Bibliografia:

  1. Se l'universo brulica di alieni... dove sono tutti quanti?


La barzelletta del giorno.

Monreale (Pa), lì 15 Ottobre 2009.

Fra due colleghi:

- Chissà come avranno fatto nell'antichità ad accorgersi che la terra era rotonda?
- Non sarà stato difficile, bastava dare un'occhiata al mappamondo!

Bibliografia:
Le ultimissime sui Carabinieri, Antares Editrice 1995

mercoledì 14 ottobre 2009

Acrobazia in parapendio sul lago di Garda: spettacolo ed emozioni.

14 Ottobre 2009.

A Malcesine, con lo splendido scenario del lago di Garda come sfondo, epilogo di Adrenalina 2009, manifestazione di acrobazia in parapendio che ha riservato a pubblico e partecipanti due giorni di forti emozioni. Qualche apprensione, invece, tra gli organizzatori del Paragliding Club Malcesine per le incerte condizioni meteo, fattore basilare per il volo in parapendio o deltaplano, mezzi che affrontano l'aria senza ausilio del motore. Sabato 10 ottobre il decollo, posto sul Monte Baldo a 1730 m, è rimasto tra le nuvole tutto il giorno, impedendo qualunque tentativo di volo, causa visibilità nulla. Solo verso sera due piloti tedeschi, approfittando di una momentanea schiarita, si sono esibiti in voli d'acrobazia con tuffo conclusivo nel lago. Il giorno dopo soffiava il Pelèr, forte vento da nord, che ha tenuto i partecipanti a terra tutta la mattinata. Cessato verso mezzogiorno, 50 piloti hanno finalmente disputato la gara di precisione in atterraggio, vinta da Roberto La Fauci di Riva del Garda (Trento), seguito da Luca Tanganelli di Pistoia e da Giorgio Righi (Riva del Garda). Da 800-1000 m in verticale sul lago, venticinque piloti si sono dati battaglia nell'esibizione acrobatica a suon di volteggi mozzafiato e sfoggio di figure altamente spettacolari, seguiti dal pubblico assiepato lungo le sponde in località Morettine. Coronavano la manifestazione voli con tute alari, lanci di paracadutisti, voli turistici in elicottero, volo in paramotore, stand espositivi ed altro ancora. Il tutto è stato oggetto delle riprese di Sky Sport per il programma Ikarus. Ad archiviare Adrenalina 2009 ci ha pensato l'assessore provinciale allo sport Ruggero Pozzani, libratosi per la prima volta in volo con parapendio biposto, prudentemente condotto dall'istruttore Fabio Carfioli. Adrenalina ha sempre un sapore particolare. E' un pezzo di storia del volo libero italiano che tornerà nel 2010 con una formula innovativa ed ancora più accattivante.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it - vitali.stampa (AT) fivl.it - 335 5852431
skype: gustavo.vitali

foto:
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/adrenalina-14-10-09-2.html
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/adrenalina-04-10-09.html

per ulteriori informazioni su ADRENALINA 2009 contattare
Claudio Chiarani - 339 5245980 - claudio.chiarani (AT) gardatrentino.com
http://www.acrogarda.com - http://www.paraglidingmalcesine.it

Tutti i nostri comunicati stampa all'indirizzo:
http://www.fivl.it/index.php/table/ultimi-editoriali/

La barzelletta del giorno.

Monreale (Pa), lì 14 Ottobre 2009.

Nel deserto.

Un viandante si perde nel deserto del Sahara. Ha una sete tremenda. Dopo aver camminato a lungo incontra un uomo e gli offre 100 euro per dell'acqua. Ma quello gli risponde che vende solo cravatte. Prosegue. Qualche ora dopo, sempre più assetato, incontra un altro uomo. Gli domanda dell'acqua a qualsiasi prezzo, ma anche quello vende solo cravatte....
Cammina, cammina, ormai stremato, vede un'oasi recintata, lussuosissima, con all'interno fontane zampillanti e una splendida piscina. "Guardia, mi faccia entrare, la supplico, sto morendo di sete!"

"Spiacente, signore, qui senza cravatta non si può entrare!"

Bibliografia
Barzellette per bambini birichini, Brancato Editore 2004 Rusconi Libri s.r.l.

domenica 11 ottobre 2009

Centro commerciale Forum Palermo: Apertura il 17 Novembre 2009 con il concerto di Gloria Gaynor.

Domenica, 11 Ottobre 2009.

Il centro commerciale "Forum Palermo" aprirà i battenti il 17 Novembre 2009. Per l'inaugurazione è previsto un concerto di "Gloria Gaynor".

Dal sito internet http://www.mobilitapalermo.org/ apprendiamo che il giorno di apertura di Forum Palermo, il primo centro commerciale di Palermo, è stato fissato per martedì 17 novembre 2009. Per l’inaugurazione ci sarà un concerto della famosa cantante “Gloria Gaynor“, previsto per le ore 21.00. Sul sito ufficiale http://www.forum-palermo.it/ l'apertura, come si diceva in altri post, è prevista per l'Autunno del 2009.

Ecco i links che fanno riferimento al concerto della cantante statunitense, esponente di spicco della disco music, presso il neo centro commerciale:

Arriva il freddo, temperature in calo anche di 14 gradi.

Mercoledi' aria polare raggiungera' Adriatico, poi altre regioni.

(ANSA)- ROMA, 11 OTT - Una precoce ondata di freddo sta per abbattersi sulla Penisola: mercoledi' aria polare partita dalla Russia raggiungera' dapprima l'Adriatico. Rapidamente si propaghera' al resto d'Italia e ai mari adiacenti con intensi venti nordorientali. Tra domani e giovedi' prossimo le temperature massime diurne scenderanno di circa 8-10 gradi su quasi tutte le regioni. Si avranno 10/14 gradi nella pianura padano-veneta e sulle regioni adriatiche. Freddo e vento al Centrosud fino a domenica.

sabato 10 ottobre 2009

Oggi lutto Nazionale per l'alluvione che ha colpito la Provincia di Messina.

Monreale (Pa), lì 10 Ottobre 2009.

Oggi, 10 Ottobre 2009, è stata proclamata una giornata di lutto nazionale per le 35 vittime dell’alluvione che ha colpito la Provincia di Messina. Alle 10:30, nel Duomo di Messina, si sono svolti i funerali di Stato. Il blog "Sicilia,la terra del sole" aderisce alla giornata di lutto e si asterrà dal posting per tutta la giornata di oggi.

LE VITTIME :

Il bilancio resta fermo a 25 morti e 10 dispersi, 35 persone in tutto che "verosimilmente", ormai sono da considerare vittime del nubifragio di Messina; 728 sono invece gli sfollati ospitati in 8 alberghi, mentre per quanto riguarda i danni materiali una stima si avrà per la fine di ottobre. Lo ha spiegato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso durante l’informativa alla Camera. «La verifica dei danni e gli interventi per la messa in sicurezza sono già stati avviati, compresi gli interventi per la verifica del rischio residuo, che riguardano la possibilità che ci siano altri crolli o frane«, ha sottolineato Bertolaso, aggiungendo: «Contiamo di avere una stima dei danni probabilmente prima della fine del mese di ottobre e per lo stesso tempo uno studio analitico sugli interventi necessari di messa in sicurezza». A proposito delle vittime, Bertolaso, conferma i numeri: 25 vittime accertate e dieci persone che risultano ancora disperse, per un «totale di 35 persone che verosimilmente sono rimaste vittime di questa tragedia». «Ma - ha aggiunto - non si può escludere il rischio di qualche cittadino extracomunitario non segnalato che può essere rimasto vittima della tragedia. Lo sapremo solo quando l’opera di soccorso sarà terminata e tutte le zone colpite, i valloni, gli scantinati, saranno indagati fino all’ultima delle possibilità».

Fonte:

venerdì 9 ottobre 2009

Ufo e alieni. Dal programma Tv Mistero: Starchild, il teschio di un alieno?


Monreale (Pa), 9 Ottobre 2009.

Dal sito http://www.youtube.com/ ripubblico il link "Mistero- Starchild: Il Teschio Di Un Alieno?" pubblicato dall'utente MisteroItaliaUno il 23 Luglio 2009.

Il teschio dello StarChild di cui si narra nel filmato è stato rinvenuto in Messico nel 1930,
da una giovane, in una miniera abbandonata.

Il cranio apparteneva ad uno scheletro sepolto all'interno di un tunnel, sembra accanto ai resti di una donna matura.

Ray e Melanie Young, i proprietari del teschio, nel 1999 hanno fondato un'associazione non a scopo di lucro denominata The Starchild Project.

Il teschio è stato studiato ed analizzato in dettaglio dal team capeggiato dal Dott. Lloyd Pye.

I risultati scoperti dal team di Pye sono sconvolgenti: si tratta di un osso mai visto prima sulla Terra. Buona visione!



Links utili:

Quinta notte di roghi di rifiuti a Palermo, decine gli interventi dei Vigili del Fuoco.

Palermo, 9 ott. - (Adnkronos) - Quinta notte consecutiva di incendi di cumuli di spazzatura a Palermo. Anche la notte scorsa i Vigili del fuoco sono intervenuti decine di volte per spegnere i roghi dei rifiuti causati dai cittadini che protestano contro la mancata raccolta.Gli interventi dei pompieri, questa volta, nei quartieri Zisa, Brancaccio e Villagrazia. Rifiuti in fiamme anche in provincia, tra cui a Capaci e Cefalu'.

giovedì 8 ottobre 2009

Il Progetto Isis-KGB e la tomba del "Visitatore".


Monreale (Pa), lì 8 Ottobre 2009.

Chi costruì le piramidi di Giza? Qual era la loro reale funzione?

Secondo l'egittologia classica le piramidi erano delle case - tomba, o per meglio dire delle macchine-tomba; il luogo in cui l'anima del faraone, attraverso un lungo ed articolato processo con contestuale giudizio, sarebbe riuscita a trascendere la vita terrena e raggiungere l'aldilà ed infine vivere in eterno, ricongiungendosi con quanti lo avevano preceduto nel viaggio ultraterreno teso a raggiungere il luogo in cui tutto ebbe inizio: la costellazione di Orione, luogo secondo cui gli egizi pensavano vivesse Osiride, signore dell'eternità.

La necropoli di Giza è situata nella piana di Giza, alla periferia de Il Cairo, in Egitto. Questo complesso di antichi monumenti dista 8 km circa dall'antica città di Giza, sul Nilo, e 25 km circa dal centro del Cairo in direzione sud-ovest. Al suo interno si trova la Piramide di Cheope (o Grande Piramide), l'unica tra le sette meraviglie del mondo giunta sino ai giorni nostri. La fase principale di costruzione della necropoli avvenne attorno al XXV secolo a.C. e fu resa popolare ai tempi dell'Ellenismo nel momento in cui la Piramide di Cheope fu inserita da Antipatro di Sidone nella lista delle sette meraviglie del mondo. Gli scavi degli ultimi sessant'anni hanno notevolmente modificato il concetto di piramide. Lungi dall'essere un semplice tumulo di forma geometrica a sè stante e innalzato sopra un sepolcro regale,o, per dare una definizione più esatta, una tomba gigantesca a base quadrata con quattro lati triangolari uguali e uniti al vertice, essa ci appare oggi piuttosto come il fulcro di una vasta zona funeraria che comprende altre tre parti distinte. Prima di tutto ai margini del deserto e sovrastante il terreno coltivato, in modo da essere accessibile in barca durante la stagione della piena, sorgeva un tempio in valle, edificio di modeste dimensioni, ma non meno sontuoso. Di lì, un passaggio soprelevato, lungo sovente quasi mezzo chilometro, conduceva al tempio funerario vero e proprio che dava direttamente accesso al lato orientale della piramide dove una finta porta, o una stele arretrata imitante un portale, aveva lo scopo di permettere al defunto monarca di uscire a prendere la propria parte dei generosi prodotti dei molti fondi annessi al complesso funerario. Le pareti di questi tre elementi architettonici potevano essere adorne di rilievi e iscrizioni illustranti le varie attività che si svolgevano nelle tenute regali, le imprese del faraone e i riti quotidiani e festivi celebrati in suo onore. Descrivere le piramidi di Giza come una delle sette meraviglie del mondo sembra quasi un sottovalutarle, perché la grande piramide supera in volume qualsiasi edificio eretto dalla mano dell'uomo, e in altezza (146 metri circa), tra i monumenti costruiti interamente in pietra, è superata solo dai campanili della cattedrale di Colonia. I nomi degli artefici dei tre giganti che si estendono diagonalmente attraverso l'altopiano desertico di Giza ci sono stati riferiti da Erodoto come Cheope, Chefren e Micerino. Benché siano tutt'altro che esatti ci sono divenuti così familiari che l'uso ne è pienamente giustificato.La grande piramide è già stata tante volte e così esaurientemente descritta che non occorre aggiungere altro se non che la disposizione interna presenta due radicali mutamenti nel progetto, fra i quali la meravigliosa grande galleria in pendio che sale alla vera camera sepolcrale, un'imponente sala di granito detta ora la camera del Re. Poco ci è noto della vita del costruttore della grande piramide, salvo questa testimonianza materiale del suo autocratico potere. Secondo una leggenda dell'antico Egitto, molto tempo prima dei faraoni, un dio arrivò dalle stelle, con altri della sua razza. Essi portarono in dono agli uomini il sapere e la forza. Poi tornarono alla loro casa fra le stelle. Solo uno rimase sulla terra, e insegnò al popolo del Nilo i segreti della propria gente. Quando morì fu sepolto in un luogo segreto: la tomba del "visitatore". Dietro la nascita dell'antico Egitto si nasconderebbe, dunque, la regia di una razza aliena tecnologicamente più avanzata ? Sembra un'ipotesi fantasiosa ma qualcuno negli anni cinquanta prese molto sul serio questa leggenda e non si trattò di un gruppo di pseudo-scienziati appassionati di ufo, ma del K.G.B., i famigerati servizi segreti dell'ex. U.R.S.S.. Durante la guerra fredda l'Unione Sovietica doveva dimostrare al mondo la supremazia del proprio sistema politico ed economico rispetto a quello statunitense. Ma questa gara aveva costi troppo elevati per il paese. Nikita Chruščëv incaricò i servizi segreti di scoprire tecnologie avanzate, a basso costo, con ogni mezzo. Il KGB aveva un file segreto relativo agli ufo il cui obiettivo era individuare, studiare le astronavi aliene per carpirne la tecnologia e applicarla in campo bellico; ma si spinse oltre e alla fine degli anni cinquanta lanciò il progetto Iside. Ciò che scoprì avrebbe potuto riscrivere la storia dell'umanità. Dal sito http://www.youtube.com/ ripubblico il filmato relativo al rinvenimento della tomba del visitatore nel 1945 ad opera delle truppe tedesche. Il filmato sembrerebbe genuino e non artefatto. Buona visione!


Fonte:

Bibliografia:

La Civiltà Egizia, di Alan Gardiner, Edizione CDE spa - Milano su licenza della Giulio Einaudi editore, anno 1986.

Nibiru: Il pianeta X, Anunnaki e l'origine dell'uomo.

Monreale (Pa), lì 8 Ottobre 2009.

Pianeta X. Nei testi mesopotamici le origini dell'uomo
.

"Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse:"Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perchè egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni". C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi."
(Genesi 6: 1-4)


Antichissime tavolette Sumere rivelerebbero l'esistenza nel nostro sistema solare di un misterioso pianeta (pianeta x, pianeta Nibiru) il cui popolo, gli Anunnaki (una popolazione di giganti e di ibridi tra uomo e rettile) avrebbe creato l'essere umano ed edificato le prime civiltà sulla terra.

(Foto nr. 4)
Nella storia dell'archeologia le presunte origini della civiltà hanno subito diversi spostamenti. Dapprima si credeva che furono i Greci a dare i natali alla nostra cultura, poi, con i rinvenimenti di età neolitica, il ruolo d'iniziatrice passò alla magnificenza egiziana. Ma tra gli studiosi aleggiava un dubbio: gli imperi di Babilonia e di Assiria, di cui si narra nell'Antico Testamento, erano precedenti all'epoca egizia?



(Foto nr. 5)
Successive scoperte indussero gli esperti a portare l'inizio della civiltà più indietro nel tempo, fino alla fondazione dell'impero Sumero: il 3.000 a.C.. Ulteriori scavi riportarono alla luce migliaia di tavolette che riferiscono la storia degli "Dei" di Sumer. Gli Anunnaki (letteralmente: "Coloro che dal Cielo sono venuti sulla Terra") sarebbero giunti sul nostro pianeta circa 450.000 anni fa in cerca di risorse minerarie ed in particolare di oro perché questo metallo, necessario per risolvere problemi concernenti l'atmosfera di Nibiru (il pianeta "dell'attraversamento") scarseggiava. A Eridu, nel sud della Mesopotamia, gli Dei attrezzarono il primo avamposto sul pianeta Terra; l'entità denominata "Enki" era il comandante di questa spedizione. Dopo 28.000 anni giunse il fratello, Enlil e furono fondate altre città. Il comando della spedizione passò a quest'ultimo, dopo che Enki si trasferì in Africa nei pressi dell'attuale Zimbabwe, per estrarre oro dai vasti giacimenti presenti nel sottosuolo.

L'Homo Sapiens e la camera delle creazioni.

Dopo un lunghissimo tempo gli Anunnaki, stanchi di continuare il pesante e gravoso incarico, decisero di elaborare una soluzione alternativa e grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento. Al fine di creare una razza di lavoratori, decisero di manipolare geneticamente, innestandovi il proprio DNA, una specie di ominidi allora presenti in quell'area. Tale progetto fu realizzato in collaborazione con la sposa di Enki: Ninhursag (chiamata significativamente la "Dea Madre" o la "Sapiente Mami" o anche "Signora che dà la vita") che ritirandosi nella camera delle creazioni dopo vari tentativi mostrò tra le sue mani la nuova creatura; era stato generato l'Homo Sapiens.

Al principio questo "novello schiavo" venne utilizzato nella "terra delle miniere" (in Africa), ma ben presto si richiese la sua presenza anche a Sumer. L'uomo, creato in serie dagli Anunnaki, come tutti gli ibridi, non era in grado di procreare fino a quando, ad un certo punto della storia, Enki decise di dargli questa opportunità senza l'approvazione dei suoi superiori, suscitando notevole scalpore. Trascorsero gli anni e avvenne, come recita la Bibbia: "Che i figli degli Dei videro le figlie dei terrestri e presero per mogli quelle che piacquero loro più di tutte". Enlil non apprezzò tale iniziativa e decise di sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l'umanità.

Il Diluvio e la rinascita della civiltà.

Gli Anunnaki sapevano che, entro un breve periodo, sulla Terra si sarebbe verificata un'immane ed inevitabile catastrofe (avvenuta all'incirca 13.000 anni fa). Tale cataclisma sarebbe stato provocato dalla notevole forza gravitazionale esercitata dalla vicinanza di Nibiru alla Terra. Senza avvertire l'uomo, gli Dei partirono sulle loro navicelle e tornarono solo quando la furia degli elementi si placò. Ma Enki, da sempre simpatizzante dell'umanità, contravvenne alla decisione progettando di salvarla attraverso una "famiglia prescelta" ed informando del pericolo un uomo, ricordato nella Bibbia con il nome di Noé.
La divinità decise di fornire le informazioni necessarie alla costruzione di "un'arca" dove venissero preservate le specie terrestri dall'imminente disastro. In seguito, quando le navicelle si posarono sul monte Ararat, grande fu la sorpresa di Enlil nel constatare che alcuni uomini erano sopravvissuti all'immane evento.(Genesi 6, 5-22)
A quel punto, per intercessione di Enki, l'umanità fu finalmente accettata in pieno e gli Dei aprirono la Terra all'uomo. Poiché il diluvio aveva spazzato via le città, fu deciso di dare la possibilità ai terrestri di ricostruire una civiltà stabilendosi in tre zone: nella Valle del Nilo, nella bassa Mesopotamia e nella Valle dell'Indo (La Regione della "culla della civiltà", anche detta della "mezzaluna fertile").

Una quarta area, definita sacra (termine che originariamente significava "dedicata, riservata") e alla quale l'uomo non poteva avvicinarsi senza autorizzazione, fu lasciata agli dei. Questa regione si chiamava Tilmun ("il luogo dei missili") e, come la traduzione letterale indica chiaramente, costituiva la nuova base spaziale, dopo che la precedente era stata cancellata dal diluvio. Numerose leggende narrano gli sforzi incessanti di alcuni valorosi per giungervi e trovare "l'albero della vita", capace di renderli immortali. Simili testimonianze costituiscono la nutrita documentazione tramandataci dai Sumeri.

Il pianeta X.


Perché in seguito gli Anunnaki abbandonarono la Terra, perché non vissero più con l'uomo? E, soprattutto - come ha sottolineato Sitchin nei suoi libri - perché stanno ritornando? Se al primo quesito è arduo rispondere, il secondo trova conferma in dati astronomici tangibili e quindi non assimilabili al campo delle ipotesi. Nibiru, il pianeta degli Anunnaki, starebbe ritornando verso la Terra, come ha sempre fatto nel passato. Sino a poco tempo fa gli astronomi erano convinti che Plutone fosse il pianeta che segnava il limite estremo del nostro sistema solare. Ricordiamo, per inciso, che Plutone è così piccolo che, ultimamente, gli è stato negato lo status di pianeta, declassandolo ad asteroide. Negli ultimi decenni si è ipotizzata, attraverso un modello matematico, l'esistenza di un corpo celeste oltre il Sole che con la sua enorme mole gravitazionale influirebbe sull'orbita delle comete passanti per l'estrema periferia del sistema solare. Denominato pianeta X (nel duplice significato di decimo pianeta e di incognita. Vedi: Extra Terrestre n°6), presenta una massa tre volte superiore a quella di Giove ed un'orbita contraria a quella degli altri pianeti. Ma perché crediamo che questo misterioso astro corrisponda a Nibiru? Proprio per il dato appena riferito: le tavolette sumere parlano del pianeta degli Dei come di un enorme corpo celeste con orbita contraria rispetto ai nostri.
Nibiru torna ogni 3.600 anni:
Gli studiosi ipotizzano che, se anche non fosse un pianeta, Nibiru (Foto nr. 6, a destra) comunque potrebbe essere una nana bruna: una stella più piccola del Sole, incapace di emettere luce e collassata su se stessa dopo aver esaurito l'energia contenuta nel proprio nucleo. Ma, a parte quel poco che gli astronomi possono dirci su Nibiru, possiamo ancora una volta ricavare delle preziose notizie a riguardo dalle suddette tavole sumere, sforzandoci però di interpretarne i dati obiettivamente e non considerarle semplici miti. Nibiru, ci svelano i Sumeri, avrebbe una perfetta orbita ellittica che lo fa entrare ed uscire dal nostro sistema solare ogni 3.600 anni. Può quindi venire considerato, a buon diritto, appartenente al nostro sistema solare, sebbene risulti invisibile per lungo tempo. Orbiterebbe tra due soli (il nostro ed uno esterno) che ne costituirebbero i perigei. Quando Nibiru passa vicino al nostro pianeta, porterebbe degli scompensi tellurici,vista la sua alta potenza gravitazionale.
Tale affermazione non vuole essere allarmistica, tanto più che bisogna considerare la posizione della Terra durante questi passaggi: più si è vicini e più la possibilità di sommovimenti naturali si accentua. I Sumeri ci insegnano che il famoso Diluvio sarebbe stato provocato dall'approssimarsi di Nibiru alla Terra e che la nascita di tutte le grandi civiltà è sempre stata scandita dal metronomico lasso di tempo dei fatidici 3.600 anni. Questa osservazione risulta particolarmente interessante se notiamo che tutti i popoli antichi avrebbero appreso i fondamenti della loro cultura da "divinità celesti". Andrea Carusi, ricercatore dell'Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR, sostiene che l'orbita retrograda del pianeta X ci invita a comprendere che esso non può essere stato generato con il Sole.
Quindi, Nibiru dev'essere stato "catturato" nel nostro sistema solare in un secondo tempo. E, guarda caso, questo è proprio quanto sostengono i "miti" sumeri! Ma, chi fornì alla fiorente civiltà sumera dei dati astronomici così minuziosi da risultare ancora oggi esatti? La risposta, secondo Sitchin, è stata e sarà sempre la stessa: gli Dei o meglio, gli Anunnaki.


(Nella foto 1 :Il Bassorilievo sumero raffigurante il gigante, o Anunnaki )
(Nella foto 2 : Resti mortali di un gigante, rinvenuti nel corso di alcuni scavi archeologici)
(Nella foto 3 :Il Bassorilievo sumero raffigurante i due "guardiani", o Anunnaki, di fronte all'albero della vita)
(Nella foto 4 e 5 : Gli Anunnaki secondo la civiltà Sumera)
(Nella foto 6 : In questo sigillo viene rappresentata l'epica della creazione dell'uomo secondo la mitologia sumera . Enlil non apprezzò tale iniziativa e decise di sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l'umanità.)
(Nella foto 7 : Nibiru per gli antichi Babilonesi era il corpo celeste associato al dio Marduk. Il nome deriva dalla lingua accadica e significa punto di attraversamento o di transizione. Nella maggior parte dei testi babilonesi è identificato col pianeta Giove (nella tavoletta n. 5 dell' Enûma Eliš potrebbe essere la Stella Polare, che a quel tempo non era quella di oggi, ma Thuban o forse Kochab). Sitchin, sulla base di una propria controversa interpretazione personale delle scritture babilonesi, giunge invece alla convinzione che Nibiru sia un diverso e sconosciuto pianeta. Nelle sua costruzione teorica affianca al pianeta Nibiru il pianeta Tiamat. Quest'ultimo sarebbe esistito collocandosi tra Marte e Giove. Egli suppone che fosse un fiorente mondo con giungle e oceani la cui orbita fu distrutta dall'arrivo di un grande pianeta e di un piccola stella che attraversò il sistema solare tra i 65 milioni e i 4 miliardi di anni fa. La nuova orbita assunta da Tiamat avrebbe fatto sì che collidesse con Nibiru. I detriti di questa collisione avrebbero dato vita alla fascia principale, alla luna e alla terra. Per misurare la precessione degli equinozi, tra gli antichi Sumeri e in Babilonia, il cielo sarebbe stato diviso in 7 spicchi, ciascuno dedicato a uno dei 7 maggiori Anunnaki, ogni spicchio misurante circa 50 gradi sull'equatore celeste. Con la precessione l'equinozio di primavera si sposta nel corso dei secoli lungo l'eclittica, attraversando via via i vari spicchi in cui era diviso il cielo. Il passaggio del punto equinoziale da uno spicchio all'altro determinava l'attraversamento di una fascia di confine di circa 1,5 gradi, corrispondente a circa 3 volte il diametro apparente della Terra-Luna durante un'eclissi. Tale fascia di attraversamento era Nibiru, nella quale la sovranità del cielo non apparteneva ad alcun Anunnaki particolare, e dunque gli dei potevano scendere sulla Terra. Ogni 3600 anni si ripete il passaggio tra uno spicchio di cielo e l'altro, e si ha il ritorno di Nibiru.)
(Nella foto 8 : Il moto di Nibiru.)
(Nella foto 9 : Un crop circles di una antica rappresentazione del pianeta Nibiru.)

Fonte:


Bibliografia:
· Il Pianeta degli Dei, Anno 2006- Edizioni Piemme.

mercoledì 7 ottobre 2009

Ufo e alieni - La Luna è davvero un luogo incontaminato?

7 Ottobre 2009.


La Luna è l'unico satellite naturale della Terra.


La faccia della Luna rivolta in direzione opposta alla Terra si chiama propriamente faccia lontana. A volte viene chiamata faccia oscura, il cui significato è qui inteso come sconosciuto e nascosto; si riferisce anche al black out delle comunicazioni radio, che avviene quando una sonda spaziale si muove dietro la faccia lontana. Questa interruzione delle comunicazioni è causata dalla massa della Luna che blocca i segnali radio. Il termine "faccia oscura" è spesso erroneamente interpretato come una mancanza di radiazioni solari, ma il Sole illumina la faccia lontana esattamente come quella rivolta verso di noi. La maggior parte della faccia lontana non può essere vista dalla Terra, perché la rivoluzione della luna attorno alla terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo. Una piccola porzione può essere vista grazie alla librazione, che rende irregolare il moto di rotazione della Luna. Nel complesso dalla terra è visibile circa il 59% della superficie lunare. Alcuni testimoni attendibili che fanno parte del Disclosure Project affermano, con prove alla mano, che la Luna non è quel satellite naturale che noi immaginiamo come un luogo "deserto e incontaminato". Ma siamo sicuri che la luna sia veramente un luogo davvero incontaminato? E se ci fosse stata negata quella verità che avrebbe potuto cambiare il corso della storia dell'umanità?
Dal sito internet Youtube.com ripubblico un filmato che analizza in dettaglio l'argomento, pubblicato dall'utente H2659, nonchè uno spezzone della conferenza stampa tenuta dall'ex sargente maggiore Robert Dean, dell'esercito U.S.A., a Barcellona, fra il 25 ed il 26 Luglio 2009 nel corso dell' Exopolitics Vertice europeo 2009. Il video della conferenza stampa è stato pubblicato dall'utente filodv31. In esso, Robert O. Dean, racconta alla stampa spagnola cosa la NASA trovò sulla Luna durante le missioni Apollo.









In rete è possibilie reperire, fra l'altro, una videointervista all’ex militare statunitense Bob Dean, il quale parla in maniera esaustiva del suo coinvolgimento in tema UFO, precisamente negli anni 60 del secolo scorso quando ebbe modo di visionare un documento “Cosmic Top Secret” della NATO, in cui si parlava di interazione con 4 gruppi di specie extraterrestri e che il loro compito non è ostile. Quel documento si chiamava “The Assestment”. Per saperne di più....
Il 24-26 Ottobre 2009 a Rio Rico, Arizona, U.S.A., si svolgerà il Congresso di tre giorni di CSETI sul contatto e sulla rilevazione. Per saperne di più ....
Buona visione!


Fonte:

Gossip: Ecco chi è la nuova ragazza di Eros Ramazzotti.

07 Ottobre 2009.

Si chiama Marica ed è di Bergamo.

Secondo quanto pubblicato da alcuni siti e blog internet che si occupano di gossip, il nuovo amore di Eros Ramazzotti è mora, capelli lunghi e occhialioni bizzarri. Segni particolari: giovanissima. Secondo quanto pubblicato sul Giornale di Bergamo ieri, 06 Ottobre 2009, si chiamarebbe Marica Pellegrinelli, di 21 anni, bergamasca. I settimanali di gossip, da Novella 2000 a Diva e Donna, avevano già paparazzato il cantante insieme a lei e diffuso chicche di ogni genere, come ad esempio, che Eros avesse già presentato la giovane alla figlia Aurora e che i tre fossero stati avvistati insieme mentre passeggiavano a Milano, dopo una cena al ristorante. Per saperne di più...

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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.