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giovedì 8 ottobre 2009

Il Progetto Isis-KGB e la tomba del "Visitatore".


Monreale (Pa), lì 8 Ottobre 2009.

Chi costruì le piramidi di Giza? Qual era la loro reale funzione?

Secondo l'egittologia classica le piramidi erano delle case - tomba, o per meglio dire delle macchine-tomba; il luogo in cui l'anima del faraone, attraverso un lungo ed articolato processo con contestuale giudizio, sarebbe riuscita a trascendere la vita terrena e raggiungere l'aldilà ed infine vivere in eterno, ricongiungendosi con quanti lo avevano preceduto nel viaggio ultraterreno teso a raggiungere il luogo in cui tutto ebbe inizio: la costellazione di Orione, luogo secondo cui gli egizi pensavano vivesse Osiride, signore dell'eternità.

La necropoli di Giza è situata nella piana di Giza, alla periferia de Il Cairo, in Egitto. Questo complesso di antichi monumenti dista 8 km circa dall'antica città di Giza, sul Nilo, e 25 km circa dal centro del Cairo in direzione sud-ovest. Al suo interno si trova la Piramide di Cheope (o Grande Piramide), l'unica tra le sette meraviglie del mondo giunta sino ai giorni nostri. La fase principale di costruzione della necropoli avvenne attorno al XXV secolo a.C. e fu resa popolare ai tempi dell'Ellenismo nel momento in cui la Piramide di Cheope fu inserita da Antipatro di Sidone nella lista delle sette meraviglie del mondo. Gli scavi degli ultimi sessant'anni hanno notevolmente modificato il concetto di piramide. Lungi dall'essere un semplice tumulo di forma geometrica a sè stante e innalzato sopra un sepolcro regale,o, per dare una definizione più esatta, una tomba gigantesca a base quadrata con quattro lati triangolari uguali e uniti al vertice, essa ci appare oggi piuttosto come il fulcro di una vasta zona funeraria che comprende altre tre parti distinte. Prima di tutto ai margini del deserto e sovrastante il terreno coltivato, in modo da essere accessibile in barca durante la stagione della piena, sorgeva un tempio in valle, edificio di modeste dimensioni, ma non meno sontuoso. Di lì, un passaggio soprelevato, lungo sovente quasi mezzo chilometro, conduceva al tempio funerario vero e proprio che dava direttamente accesso al lato orientale della piramide dove una finta porta, o una stele arretrata imitante un portale, aveva lo scopo di permettere al defunto monarca di uscire a prendere la propria parte dei generosi prodotti dei molti fondi annessi al complesso funerario. Le pareti di questi tre elementi architettonici potevano essere adorne di rilievi e iscrizioni illustranti le varie attività che si svolgevano nelle tenute regali, le imprese del faraone e i riti quotidiani e festivi celebrati in suo onore. Descrivere le piramidi di Giza come una delle sette meraviglie del mondo sembra quasi un sottovalutarle, perché la grande piramide supera in volume qualsiasi edificio eretto dalla mano dell'uomo, e in altezza (146 metri circa), tra i monumenti costruiti interamente in pietra, è superata solo dai campanili della cattedrale di Colonia. I nomi degli artefici dei tre giganti che si estendono diagonalmente attraverso l'altopiano desertico di Giza ci sono stati riferiti da Erodoto come Cheope, Chefren e Micerino. Benché siano tutt'altro che esatti ci sono divenuti così familiari che l'uso ne è pienamente giustificato.La grande piramide è già stata tante volte e così esaurientemente descritta che non occorre aggiungere altro se non che la disposizione interna presenta due radicali mutamenti nel progetto, fra i quali la meravigliosa grande galleria in pendio che sale alla vera camera sepolcrale, un'imponente sala di granito detta ora la camera del Re. Poco ci è noto della vita del costruttore della grande piramide, salvo questa testimonianza materiale del suo autocratico potere. Secondo una leggenda dell'antico Egitto, molto tempo prima dei faraoni, un dio arrivò dalle stelle, con altri della sua razza. Essi portarono in dono agli uomini il sapere e la forza. Poi tornarono alla loro casa fra le stelle. Solo uno rimase sulla terra, e insegnò al popolo del Nilo i segreti della propria gente. Quando morì fu sepolto in un luogo segreto: la tomba del "visitatore". Dietro la nascita dell'antico Egitto si nasconderebbe, dunque, la regia di una razza aliena tecnologicamente più avanzata ? Sembra un'ipotesi fantasiosa ma qualcuno negli anni cinquanta prese molto sul serio questa leggenda e non si trattò di un gruppo di pseudo-scienziati appassionati di ufo, ma del K.G.B., i famigerati servizi segreti dell'ex. U.R.S.S.. Durante la guerra fredda l'Unione Sovietica doveva dimostrare al mondo la supremazia del proprio sistema politico ed economico rispetto a quello statunitense. Ma questa gara aveva costi troppo elevati per il paese. Nikita Chruščëv incaricò i servizi segreti di scoprire tecnologie avanzate, a basso costo, con ogni mezzo. Il KGB aveva un file segreto relativo agli ufo il cui obiettivo era individuare, studiare le astronavi aliene per carpirne la tecnologia e applicarla in campo bellico; ma si spinse oltre e alla fine degli anni cinquanta lanciò il progetto Iside. Ciò che scoprì avrebbe potuto riscrivere la storia dell'umanità. Dal sito http://www.youtube.com/ ripubblico il filmato relativo al rinvenimento della tomba del visitatore nel 1945 ad opera delle truppe tedesche. Il filmato sembrerebbe genuino e non artefatto. Buona visione!


Fonte:

Bibliografia:

La Civiltà Egizia, di Alan Gardiner, Edizione CDE spa - Milano su licenza della Giulio Einaudi editore, anno 1986.

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