Secondo la teoria presentata da Glynn Isaac, in un numero di "Scientific American, l'homo sapiens sapiens ha sviluppato un cervello maggiore di quello del suo antenato scimmiesco circa due milioni di anni fa circa, durante il passaggio dal procacciamento individuale del cibo alla condivisione del cibo. Quindi, non sarebbero state né la nostra tendenza ad aggeggiare con strumenti né la nostra bramosia per il combattimento a sangue a fare di noi le creature dotate di cervello che siamo oggi.
Nuove tecniche, prodotti più rifiniti, e comportamenti socioeconomici più complessi potrebbero essere i requisiti necessari ad una società basata sulla condivisione del cibo. Il mangiare, dicono i sostenitori di questa ipotesi, fu la matrice della coscienza ; fu l'intreccio di ceste, non l'affilatura di lame, la tecnologia più genuinamente protoumana.
Per saperne di più:
- http://lescienze.espresso.repubblica.it/ ;
- http://it.wikipedia.org/wiki/Sociobiologia;
- http://www.clicmedicina.it/pagine%20n%2011/uomo_scimmia.htm;
- http://www.uaar.it/news/2009/05/19/trovato-lanello-congiungimento-tra-uomo-scimmia/;
- http://www.cosediscienza.it/bio/08_uomo.htm;
- http://www.pnas.org/;
- http://www.istituto-santanna.it/.
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