5 Novembre 2010.
Sino al trentesimo del primo tempo del macht disputato ieri dal Palermo contro la squadra russa del CSKA Mosca, in un giorno di freddo inverno moscovita, valevole per la quarta giornata del Gruppo F di UEFA Europa League, ogni singolo tifoso rosanero, me compreso, aveva sperato che il gol di Maccarone, realizzato dalla punta rosanero al decimo minuto circa del primo tempo (di testa a seguito di un perfetto cross dalla fascia sinistra del rientrante Fabrizio Miccoli), avesse potuto segnare una pagina rosa della recente storia calcistica della nostra amata squadra del cuore (
Il Palermo Calcio il giorno 1 Novembre 2010 ha compiuto 110 anni). Avevamo sperato e pensato, credetemi, che fosse possibile l'impresa e che quei trecento infreddoliti tifosi rosanero, al seguito della squadra, avessero , in futuro, avuto modo di ricordare con gioia la vittoria contro la compagine russa, proprio nel cuore del centro economico - politico di quella che fu la vecchia U.R.S.S.,la terra degli Zar, la culla del Comunismo. Purtroppo, ahi noi, quel secondo e sciagurato giallo che l'arbitro portoghese Manuel De Sousa ha mostrato al centrocampista rosanero Antonio Nocerino, al trentunesimo del primo tempo, già peraltro ammonito, ci constringevano a ricrederci in quanto la compagine rosanero,da lì in avanti ,avrebbe giocato la restante parte della partita in dieci uomini e l'impresa, tanto agognata, sarebbe stata più complessa ed ardua del previsto. Alla fine il Palermo ha perso per tre reti ad uno. Qualora Il Palermo non dovesse fare risultato Domenica prossima contro il Genoa si aprirebbe una voragine sotto la squadra (la società già in parte vi è precipatata dopo le dimissioni del D.S. Sabatini di qualche giorno fa, a mio avviso) facendola precipitare nelle sabbie mobili della zona di bassa classifica (il Palermo è a soli tre punti dall'ultima squadra in classifica) quella che in breve è la zona per la lotta per non retrocedere in cui sono invischiati, al momento, squadre più blasonate del Palermo (leggasi Bologna, Parma).
Il Palermo, tuttavia, risultava vincente sino al fischio dell'arbitro che segnava la fine del primo tempo. Nella ripresa, però, il CSKA parte con ben altro piglio e ribalta rapidamente il risultato. Tošić stavolta si trasforma in perfetto uomo assist e imbecca Honda, che dopo aver controllato il pallone calcia e supera Benussi. Sono passati appena due minuti. Il peggio, però, deve ancora arrivare. Necid riceve la sfera spalle alla porta e, dopo averla controllata, batte ancora il portiere del Palermo.
Con l’uomo in meno i rosanero sbandano paurosamente e i russi sfiorano due volte il terzo gol, con Vágner Love e Mark González: in entrambi i casi Benussi si salva. Ma al 54’ il portiere rosanero è costretto a capitolare per la terza volta, trafitto di piatto destro di nuovo da Necid. Il Palermo è ormai alle corde e rischia di crollare, Benussi riesce a metterci una pezza su Vágner Love mentre lo statunitense Sekou Oliseh con un destro secco sfiora il palo.
Maccarone e Mauricio Pinilla, subentrato a Miccoli, provano a barcamenarsi come possono, ma la difesa del CSKA Mosca riesce a imbrigliarli. Il fischio finale dell’arbitro condanna il Palermo alla terza sconfitta in quattro partite di UEFA Europa League: per sperare di andare avanti, Rossi e i rosanero non possono più permettersi di sbagliare.
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