Dopo tanti proclami, ritorna oggi al Barbera il calcio che conta, quello dei tre punti per intenderci. Anche quest'anno come l'anno scorso è una squadra della Lega Pro a sfidare i nostri colori. Ricordiamo tutti l'amara sconfitta del Palermo l'anno scorso contro il Ravenna di Succi, poi divenuto un calciatore del Palermo, grazie ai due goal che realizzò in quella circostanza che ci tagliarono fuori dalla seconda competizione più importante del calcio nostrano.
Se ricordate quella partita il risultato finale fu Palermo 1 Ravenna 2. Per il Palermo andò a rete Cavani all'82'. In precedenza Succi aveva bucato la porta amica per ben due volte, la prima rete all'11' e la seconda al 27'.
Zenga, neo allenatore rosanero, ha motivato nelle ultime settimana i suoi calciatori riuscendo a convincerli che per ottenere traguardi importanti ogni partita è fondamentale, uno scoglio da superare che ci consente di avvicinarci sempre più alla meta.
Ero bambino il 23 Maggio 1974, avevo appena cinque anni, quando il Palermo perse la finale di Coppa Italia contro il Bologna del mitico Bulgarelli, per cinque reti a quattro dopo i calci di rigore, e non ho ricordi della partita. Ricordo invece, per averla vissuta in radiocronaca, quella persa contro la Juventus per due reti ad uno, dopo i tempi supplementari, il 20.06.1979.
Una coppa amara per i nostri colori. Tanti ricordi, tanti rammarichi.
E' ora di cominciare a vincere qualcosa per poter competere con le altre squadre del campionato Italiano di livello medio - alto.
Nella speranza che quest'anno sia diverso degli altri e che il Palermo possa arrivare fino in fondo ed alzare un trofeo prestigioso come la Coppa Italia, oggi più che mai considerando che dà diritto alla qualificazione alla competizione europea UEFA Europa League, auguro agli uomini del mister Zenga un grosso "in bocca al lupo!"
Forza Palermo!!
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