Un affresco raffigurante un volto di Cristo, in buono stato di conservazione, e' emerso sullo stipite di una finestra in prossimita' dell'abside durante i lavori di restauro della chiesa di Sant'Antonio Abate, attigua a Palazzo Chiaromonte-Steri, antico carcere dell'Inquisizione a Palermo e oggi sede del rettorato univeritario. L'immagine e' molto somigliante a quella dipinta sulla sesta trave del soffitto della Sala Magna dello Steri. Sull'identita' dell'autore si fanno per ora solo ipotesi: secondo alcuni l'affresco potrebbe essere stato realizzato da uno dei tre pittori che illustrarono il soffitto trecentesco della Sala Magna, secondo altri da Antonello Crescenzo che alla fine del Quattrocento lavoro' allo Steri. I restauri, appena cominciati nella trecentesca cappella, da tempo non piu' luogo di culto e di proprieta' del Demanio che l'ha concessa in uso perpetuo all'Universita', sono stati appaltati alla ditta Mcn srl di Favara (Agrigento), con un ribasso del 16,819% sulla base d'asta di 378.380 euro. "Questo restauro - ha detto il rettore Roberto Lagalla - consentira' la fruizione storico-artistica e culturale di un nuovo bene che si integra nell'offerta complessiva dello Steri. Il nostro obiettivo e' quello di far rivivere questa preziosa gemma per accogliere dibattiti, mostre, esposizioni museali di prestigio per il territorio. E' un ulteriore tassello di una politica generale che vuole recuperare tutti gli spazi ancora non utilizzati all'interno dello Steri, per rendere l'edificio sede del dibattito culturale e scientifico della Sicilia occidentale". Per saperne di più...
Fonte: repubblica.it
0 comments:
Posta un commento