Qual è il ruolo dei Malachim nell'universo narrato nel libro?
I Malachim nell'universo narrato nel libro "E un giorno mi svegliai" di Francesco Toscano, agiscono come intermediari tra gli Anunnaki e gli esseri umani. Obbediscono agli ordini degli Anunnaki, una razza aliena che avrebbe creato l'umanità. Ecco alcuni dei loro ruoli specifici:
- Rapimento e controllo: I Malachim sono responsabili del rapimento del protagonista, Salvatore Cuzzuperi, e di altri esseri umani. Li controllano attraverso la telepatia e la telecinesi.
- Collaborazione nella manipolazione genetica: Su ordine degli Anunnaki, i Malachim collaborano nella "coltivazione" di esseri umani in vitro.
- Guida e istruzione: I Malachim guidano gli umani durante il loro soggiorno sull'astronave e impartiscono loro conoscenze scientifiche e tecnologiche.
- Forza militare: Noti anche come "Igigi", i Malachim controllano le operazioni militari e combattono contro i nemici degli Anunnaki, come i Rettiliani. Sono una specie intelligente, evoluta, antica e potente.
- Intermediari nelle decisioni cruciali: I Malachim comunicano agli umani le decisioni degli Anunnaki, come il destino dell'umanità di fronte alla minaccia dell'asteroide Apophis.
Nonostante le loro conoscenze avanzate, i Malachim mantengono gli umani in uno stato di schiavitù, sottolineando il potere e il controllo esercitato dagli Anunnaki. Sebbene siano una razza avanzata, i Malachim sono in uno stato di sottomissione psicologica agli Anunnaki e obbediscono ai loro ordini senza discutere. La natura della loro relazione suggerisce che i Malachim servano come intermediari o esecutori della volontà degli Anunnaki.
Come viene descritto il rapporto tra gli Anunnaki e gli umani nel romanzo?
Il romanzo "E un giorno mi svegliai" di Francesco Toscano descrive il rapporto tra Anunnaki e umani come una relazione di potere sbilanciata, in cui gli Anunnaki sono i creatori e padroni degli umani.
- Gli Anunnaki hanno creato gli umani per servire come forza lavoro nelle loro miniere d'oro. Questa creazione è avvenuta attraverso la manipolazione genetica degli ominidi preesistenti.
- Gli Anunnaki considerano gli umani come inferiori e li trattano come schiavi. Nonostante abbiano fornito agli umani conoscenze e tecnologie avanzate, li mantengono in uno stato di sottomissione e li usano per i loro scopi.
- Gli Anunnaki sono in conflitto con altre razze aliene per il controllo degli umani. Nel romanzo, i Rettiliani sono interessati agli umani per la loro energia spirituale e cercano di catturarli. Gli Anunnaki, a loro volta, usano gli umani come soldati nelle loro battaglie contro i Rettiliani e altre razze nemiche.
- Gli Anunnaki sono capaci di grande crudeltà verso gli umani, come dimostra la loro indifferenza per le sofferenze degli umani nei campi di prigionia dei Rettiliani.
- Nonostante il loro potere, gli Anunnaki sono anche capaci di pietà e compassione. Nel romanzo, decidono di salvare l'umanità dalla minaccia dell'asteroide Apophis.
In sintesi, il rapporto tra Anunnaki e umani nel romanzo è complesso e sfaccettato. Da un lato, gli Anunnaki sono i creatori e i protettori degli umani. Dall'altro lato, li trattano come schiavi e li usano per i loro scopi egoistici. Il romanzo non fornisce una risposta definitiva sulla vera natura degli Anunnaki, lasciando al lettore il compito di trarre le proprie conclusioni.
Qual è il ruolo di Apophis nella trama del romanzo?
Apophis gioca un ruolo cruciale nel romanzo "E un giorno mi svegliai" come un asteroide in rotta di collisione con la Terra, rappresentando una minaccia catastrofica per l'umanità.
- I "Sette Supremi", le figure di spicco degli Anunnaki, rivelano al protagonista, Salvatore Cuzzuperi, che Apophis è sull'orlo di distruggere il genere umano.
- Viene sottolineato che gli Anunnaki, sebbene abbiano sfruttato gli umani nel passato, li considerano la loro creazione migliore e tengono al loro destino.
- I Malachim, su ordine degli Anunnaki, organizzano una missione per salvare l'umanità da Apophis.
- L'asteroide, denominato "Apophis, il distruttore", prende il nome dalla divinità egizia Apep, nemico del dio del sole Ra. Questa scelta di denominazione rafforza l'idea di Apophis come una forza distruttiva.
- La missione di salvataggio prevede l'utilizzo di un'astronave equipaggiata con un potente "cannone a radiazione di plasma".
- L'astronave raggiunge Apophis quando si trova a circa 384.400 km dalla Terra, la stessa distanza che separa la Terra dal Sole.
- Con un solo colpo, il cannone a radiazione di plasma distrugge Apophis, disintegrandolo in miliardi di particelle subatomiche. La Terra e i suoi abitanti sono salvi.
In questo modo, Apophis, pur non essendo presente fisicamente per gran parte del romanzo, agisce come un importante espediente narrativo. La sua minaccia incombente mette in luce la relazione complessa tra Anunnaki e umani, e la missione per distruggerlo offre agli Anunnaki l'opportunità di dimostrare la loro protezione, seppur interessata, verso l'umanità.
Che cosa rappresenta la stirpe di Adapa nel romanzo?
La stirpe di Adapa nel romanzo "E un giorno mi svegliai" rappresenta un collegamento tra l'umanità e gli dèi Anunnaki.
- Il protagonista, Salvatore Cuzzuperi, viene paragonato ad Adapa in un capitolo del romanzo. Entrambi sono stati condotti al cospetto di Anu, il sovrano di Nibiru, il pianeta degli Anunnaki.
- Adapa, secondo la mitologia mesopotamica, era figlio del dio Enki e di una donna terrestre. Era un sacerdote a cui era stata concessa la saggezza, ma non l'immortalità.
- Nel romanzo, Cuzzuperi viene a conoscenza del suo retaggio di "Igigi", un termine che indica i Malachim, che a loro volta servono gli Anunnaki.
- A differenza di Adapa, a Cuzzuperi non viene offerta l'immortalità, né gli viene concesso di tornare sulla Terra come un sacerdote consacrato.
- La menzione di Adapa serve a sottolineare il legame tra gli umani e gli Anunnaki, evidenziando come l'umanità sia stata creata e plasmata da questi esseri divini.
- Il destino diverso di Cuzzuperi rispetto ad Adapa potrebbe suggerire un cambiamento nel rapporto tra Anunnaki e umani nel corso del tempo.
In sintesi, la stirpe di Adapa simboleggia il retaggio divino dell'umanità e la sua connessione con gli Anunnaki, anche se la natura specifica di questa connessione rimane ambigua nel romanzo.
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Cordiali saluti, Francesco Toscano.