Palermo, 4 sett. 2024.
La religione cattolica fa da sfondo costante alle vicende narrate, permeando la vita quotidiana dei personaggi e influenzando le loro scelte morali. Ad esempio, in "I ru viddrani" il protagonista, un anziano uomo derubato dalla sua badante, si rivolge a due compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capomafia locale per ottenere giustizia. Questo episodio evidenzia come, in un contesto sociale permeato dalla cultura mafiosa, la religione e la criminalità organizzata possano coesistere e influenzarsi a vicenda.
La fede in Dio, invece, è spesso rappresentata come una forza ambivalente, capace sia di offrire conforto e speranza che di alimentare sensi di colpa e di angoscia. In "Malacarne", Turiddu Magrì, un giovane cresciuto in un ambiente criminale, cerca di allontanarsi dal suo passato trovando rifugio nella Caritas Diocesana di Palermo. La sua storia mostra come la fede possa rappresentare una via di fuga e di redenzione per chi cerca di lasciarsi alle spalle una vita di violenza.
Allo stesso tempo, in "L'infanzia violata" il trauma degli abusi sessuali subiti da uno dei protagonisti della storia mette in discussione la figura del sacerdote come rappresentante di Dio e scuote le fondamenta della loro fede. Questo episodio drammatico evidenzia come la religione, in alcuni casi, possa diventare strumento di potere e di sopraffazione, minando la fiducia nelle istituzioni e nella figura stessa di Dio.
In definitiva, le opere di Francesco Toscano non offrono una visione univoca del rapporto tra religione cattolica e fede in Dio, ma ne esplorano le diverse sfaccettature e contraddizioni all'interno del contesto sociale siciliano. La religione emerge come un elemento complesso e sfaccettato, capace di influenzare la vita dei personaggi in modo positivo e negativo, offrendo speranza e redenzione, ma anche alimentando sensi di colpa e di angoscia.
Cordialmente vostro, Francesco Toscano.
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