Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...

domenica 4 settembre 2011

A proposito degli alieni.... di Francesco Toscano ed Enrico Messina. Da pag. 26 a pag. 27.

04 Settembre 2011.

A proposito degli alieni..... di Francesco Toscano ed Enrico Messina


Se l’Universo brulica di alieni….. dove sono?
Enrico Fermi

Capitolo II°
Segnali dal passato
Parte Seconda

    3. La Bibbia come testo storico.
La Bibbia merita un discorso a parte, essendo un testo che presenta numerose chiavi di lettura riguardo ad episodi che possono far pensare ad Ufo, già presenti nei tempi remoti della storia. Tra questi racconti c'è quello del profeta Elia che d'improvviso viene affiancato da "un carro di fuoco e cavalli di fuoco... ed Elia salì in cielo nel turbine" (Antico Testamento, 2° Libro dei Re 2, 11-12). Oltre al rapimento di Elia, la Bibbia dà altri indizi ufologici. "C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli" si legge nel libro della Genesi (6,4). In un altro libro si parla di Mosè. A lui "l’angelo del Signore si manifestò in una fiamma di fuoco, in mezzo a un roveto. Mosè osservò che il roveto era tutto una fiamma ardente, ma non si consumava" (Esodo 3, 2). 

3.1 Mosè e l'Arca dell'Alleanza. Si trattava forse di una radio?


L'Arca
dell'Alleanza

Nel massiccio del Sinai si innalza oltre duemila metri il monte Oreb. Il monte Oreb è il luogo in cui tra l'altro Mosè, secondo il Libro dell'Esodo, fu chiamato da Dio attraverso il roveto ardente (Es 3,1 seguenti) per ricevere le tavole della legge del decalogo (Es 19,10 seguenti): mentre le fonti yahvista e sacerdotale usano il nome Sinai, quelle elohista e deuteronomista usano il nome Oreb. Anche per il monte Sinai-Oreb, come per molte delle località descritte nell'Esodo, si è persa la memoria toponomastica delle località descritte. Sono state proposte diverse identificazioni:Gebel Musa (letteralmente montagna di Mosè in arabo), nel sud della penisola del Sinai. Questa identificazione risale ai primi secoli dell'era cristiana ed è attualmente l'ipotesi più accreditata. Secondo un'antica tradizione che risale al 330 d.C., Elena madre dell'imperatore Costantino, identificò il Monte Oreb citato nella Bibbia un'altura a sud della penisola del Sinai, rinominata Monte di Mosè, in arabo Gebel Musa. L'imperatore Giustiniano nel 527 d.C. fece edificare in una valle sulle sue pendici, nel luogo identificato del roveto ardente, la Basilica della Trasfigurazione, che includeva la primitiva chiesa di Sant'Elena Imperatrice, e che nel IX secolo fu dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, l'odierno Monastero di Santa Caterina.Monte Seir, nella regione storica di Edom, presso il confine tra l'attuale Stato d'Israele e Giordania. Har Karkom (Montagna di zafferano in ebraico) o Gebel Ideid (arabo), nel Negev. Nel 1983 l'archeologo Emmanuel Anati trovò un santuario all'aperto risalente al paleolitico e usato ininterrottamente almeno fino all'età del bronzo. Dalle raffigurazioni presenti sul posto è stato dedotto che il santuario fosse dedicato al dio Luna semitico Sin, il cui nome avrebbe originato quello del Sinai. Sulla vetta di Har Karkom è inoltre
presente una piccola grotta che ricorderebbe quella citata dall'Antico Testamento in cui trovò riparo Mosè al cospetto di Dio. Dio, disceso in una colonna o cilindro di fuoco, oltre a fornire a
Mosè i Dieci Comandamenti, gli disse come costruire l'Arca dell'Alleanza. 
L'Arca è descritta dettagliatamente nel libro dell'Esodo (25, 10-21; 37, 1-9): era una cassa di legno di acacia rivestita d'oro all'interno e all'esterno, di forma parallelepipeda, con un coperchio d'oro puro sul quale erano due statue di cherubini anch'esse d'oro, con le ali spiegate. Le dimensioni erano di due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza e altezza, ovvero circa 110×60×60 cm. Ai lati erano fissate con quattro anelli d'oro due stanghe di legno dorato, per le quali l'arca veniva sollevata quando la si trasportava. All'interno della cassa erano conservati un vaso d'oro contenente la manna, la verga di Aronne che era fiorita e le Tavole della Legge. (Ebrei 9:4;). Tuttavia, al momento dell'inaugurazione del Tempio di Salomone non conteneva altro che le Tavole della Legge (Deuteronomio 10, 1-5; 1 Re 8, 9; 2 Cronache 5, 2-10). 
Il compito di trasportare l'arca era riservato ai leviti e a chiunque altro era vietato toccarla. Quando Davide fece trasportare l'arca a Gerusalemme, durante il viaggio un uomo di nome Uzzà vi si appoggiò per sostenerla, ma cadde morto sul posto (2 Samuele 6, 1-8). Secondo la tradizione l'arca veniva trasportata coperta da un telo di pelle di delfino coperto da un ulteriore telo di stoffa viola e, quando il popolo ebraico si fermava, veniva posta in una tenda specifica, definita "Tenda del Signore" o "Tenda del convegno" senza che venisse mai esposta al pubblico, se non in casi eccezionali. Inoltre la leggenda vuole che l'arca, in alcune situazioni, si adornasse di un alone di luce e che da essa scaturissero dei lampi di luce divini, delle folgori, capaci di incenerire chiunque ne fosse colpito e nel caso non avesse rispettato il divieto di avvicinarvisi; infine, tramite l'arca, Mosè era in grado addirittura di parlare con Dio che compariva seduto su un trono fra i due cherubini che ornavano il coperchio e che rappresentano l'angelo Metatron e l'angelo Sandalfon. Se oggi ricostruissimo l'Arca dell'Alleanza, secondo le indicazioni di Mosè, il risultato potrebbe anche essere una specie di condensatore con una carica di centinaia di Volt. Un lato delle lamine d'oro, infatti, poteva essere caricato negativamente, mentre l'altro positivamente. Quando nella Bibbia si parla dell'Arca dell'Alleanza si dice, come anzidetto, che fosse in grado di emettere lampi; quando Mosè la costruì gli fu possibile mettersi in contatto con Dio tutte le volte che voleva. Oltre che come una macchina elettrica l'Arca funzionava dunque anche come una radio? Varie sono le sue ricostruzioni; essa comunque sviluppava tensioni elettriche mortali. L'Arca folgorò degli uomini al tempo del re David, e fu usata come arma per distruggere le mura di Gerico; scomparve nel 587 a.C. Chi la ideò? 
Il 19 giugno 2009 il Patriarca della Chiesa ortodossa etiopica Abuna Paulos, in una conferenza stampa tenutasi all'Hotel Aldrovandi a Roma, cui ha partecipato anche il principe Makonnen Haile Selassie, presunto nipote dell'imperatore d'Etiopia Hailé Selassié I, e il duca Amedeo D'Aosta ha dichiarato che "L'Etiopia è il trono dell'Arca dell'Alleanza. L'Arca dell'Alleanza è stata in Etiopia per tremila anni e adesso è ancora lì e con la volontà di Dio continuerà ad essere lì. È per via del miracolo che è arrivata in Etiopia. L'ho vista con senso di umiltà, non con orgoglio, come quando si va in chiesa.
È la prima volta che dico questo in una conferenza stampa. Ripeto l'Arca dell'Alleanza è in Etiopia e nessuno di noi sa per quanto tempo ancora. Solo Dio lo sa. Tutto quello che si trova nell'Arca è descritto perfettamente nella Bibbia. Lo stato di conservazione è buono perché non è fatta da mano d'uomo, ma e' qualcosa che Dio ha benedetto. Ci sono molti scritti e prove evidenti sulla presenza dell'Arca in Etiopia. Non sono qui per dare delle prove che l'Arca sia in Etiopia, ma sono qui per dire quello che ho visto, quello che so e che posso testimoniare. Non ho detto che l'Arca sarà mostrata al mondo. È un mistero, un oggetto di culto". Due giorni prima, il Patriarca aveva annunciato che "presto il mondo potrà ammirare l'Arca dell'Alleanza descritta nella Bibbia come il contenitore delle Tavole della Legge che Dio consegnò a Mosè",
e che "ad Axum sorgerà il Museo chiamato a ospitare l'Arca".


La distruzione di Sodoma (mosaico del XII secolo)
Guardiamo con maggiore fiducia le antiche fonti, e prendiamo alla lettera, ad esempio, ciò che troviamo scritto sulla Bibbia, nel libro della Genesi. Nel libro della Genesi, infatti, è scritto:"..allora l'eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco.." Ma che cosa avvenne veramente su Sodoma e Gomorra? Il diciannovesimo capitolo del primo libro di Mosè ci fornisce la relazione di un drammatico evento: Dio rivelò a Lot che stava per distruggere Sodoma perché il suo peccato era molto grave. Lot intercedette per le persone giuste della città, e Dio gli rispose che non l'avrebbe distrutta se avesse incontrato dieci persone giuste nella città. Secondo il prosieguo nel cap. 19, ai versetti 1-38, due angeli di Dio entrarono a Sodoma. Nel vederli, Lot li invitò nella sua casa e insistette affinché trascorressero la notte nell'abitazione. Tuttavia, prima che ciò potesse avvenire, gli abitanti di Sodoma attorniarono la casa ed esigettero che Lot consegnasse loro i suoi invitati per poter abusare di loro. Lot rifiutò, offrendo alle loro voglie le sue due figlie vergini, ma essi rifiutarono, insistendo nelle loro pretese. Gli abitanti di Sodoma provarono così a fracassare la porta d'ingresso, ma i due invitati impedirono l'accesso all'interno della casa agli assalitori accecandoli tutti con un'abbagliante luce. Dopodiché essi dissero a Lot di abbandonare subito con la sua famiglia la città. Lot avvisò i suoi generi, che però non gli dettero retta e così Lot abbandonò la casa e la città solo con sua moglie e le sue figlie, chiedendo e ottenendo che si salvasse la piccola città di Soar, nei pressi di Sodoma. Quindi Dio inviò una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì del tutto Sodoma con i suoi abitanti, assieme ad altre città della pianura. L'ordine di non voltarsi indietro a vedere quanto Dio aveva decretato accadesse alla città non fu eseguito dalla moglie di Lot che, per quell'atto di disubbidienza, fu trasformata in una statua di sale. Lo zio di Lot, Abramo, da una montagna vide la colonna di fumo che si alzava da quella che era stata Sodoma. Certo è che Sodoma e Gomorra furono annientate di colpo da una spaventosa esplosione. Il racconto della Bibbia si conclude così: "..E non rimase altro che terra deserta e inaridita." Gli effetti potrebbero esseri quelli provocati da un'esplosione di un ordigno termonucleare; una bomba atomica, ma lanciata da chi?

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4. Il libro di Enoc


Altro testo religioso, in cui si possono riscontrare eventuali riferimenti a fenomeni extraterrestri è il Libro di Enoc, personaggio biblico di cui la stessa bibbia, (quanto meno nella versione conosciuta da noi), ne parla sommariamente e brevemente nella Genesi 5, 21-24; anzi leggendo attentamente il versetto in questione si ha l'impressione che l'argomento trattato sia incompleto come se ne mancasse una parte. Enoc, patriarca antidiluviano padre di Matusalemme, di lui nella Genesi si afferma che, "camminò con Dio e non fu più perché Dio l’aveva preso", cioè, si precisa, che Enoc visse in stretto contatto con Dio o con i suoi rappresentanti celesti, e successivamente fu rapito e portato definitamente da loro. Ciò significa che la vita di Enoc fu qualcosa di misterioso e di eccezionale, che è appunto raccontata nel libro di Enoc, il quale non è incluso ufficialmente nella Bibbia perché, come dice S. Agostino, il libro di Enoc era troppo antico per essere ammesso nel Canone, anche se non è più antico della maggior parte dei racconti che formano la Genesi della Bibbia ufficiale, tenendo presente anche il fatto che il libro di Enoc fu usato ufficialmente dalla dottrina cristiana fino al terzo secolo. In particolare esistono due versioni del libro di Enoc, una slava e una etiopica. Quella etiopica è la più attendibile perché è la sola ad esserci giunta nella sua interezza fino a noi e, tra l’altro, la sua forma attuale è una rielaborazione cristiana del VII secolo. Bisogna inoltre tenere conto che la stesura dei libri di Enoc è vecchia almeno più del 200-150 a.C. dato che essi sono commentati anche nel Libro dei Giubilei 4, 17 ss. Il Libro di Enoc è in realtà formato da cinque libri: il Libro degli Angeli ed il Libro dell’Astronomia, che parlano della storia degli “angeli” e di cosa vide Enoc nel viaggio che fece insieme ad alcuni di loro. Il terzo libro è il Libro della Storia o dei Sogni, che descrive il diluvio e la storia del mondo, mentre nel quarto libro si parla di punizioni e premi. Il quinto libro è il Libro del Messia, in cui vi è una sorta di descrizione dell’aldilà e della fine dei tempi. L’intera opera non è altro che un resoconto particolareggiato dei viaggi che Enoc intraprese con esseri non di questo mondo che vengono identificati con gli angeli e con gli Arcangeli. Tuttavia se dopo ogni viaggio Enoc ritornava sulla Terra,nell'ultimo viaggio egli rimase a vivere fra gli “angeli”. Inoltre Enoc chiama Vigilanti sia gli angeli che hanno disubbidito, sia quelli al servizio di Dio, quindi per praticità chiamerò Vigilanti gli angeli ribelli e Arcangeli quelli che li combattono, dato che i capi di questi ultimi sono chiamati col nome degli Arcangeli. Nel Libro degli Angeli si inizia parlando di un gruppo di “angeli” (200?) detti Vigilanti, che scesero sulla Terra per generare dei figli con le donne umane. Dato che Enoc ci dice che dall’unione nacque una specie umanoide gigante, è lecito ritenere che gli “angeli” abbiano fecondato artificialmente le donne terrestri, incrociando il DNA alieno con quello umano, generando così gli umanoidi giganti di cui parla Enoc. Infatti non è logicamente possibile che dall'unione fisica normale tra gli “angeli” e i terrestri possa nascere qualcuno, né è possibile che esseri superiori alieni diversi dagli umani siano attratti dalle donne umane (se erano simili a noi non sarebbero stati generati umanoidi giganti). Enoc prosegue dicendo che questi angeli diedero agli uomini diverse cognizioni scientifiche, ma posero anche i severi giganti creati al comando della specie umana. Di conseguenza gli uomini non erano contenti e non erano contenti nemmeno gli “Arcangeli” che erano a tutela del genere umano che, consultatisi con una specie a loro superiore, decisero di porre fine alle ingiustizie causate dai Vigilanti e dagli ibridi da loro creati. È da far notare che gli Arcangeli (i Vigilanti al servizio di Dio) sono visti da Enoc come degli esseri non di questo mondo posti alla tutela dello sviluppo della civiltà umana basato sul non intervento diretto, infatti essi sono molto adirati contro i Vigilanti per via degli insegnamenti scientifici di questi ultimi agli uomini. Come dice stesso il nome, i Vigilanti risultano anch'essi essere degli esseri non di questo mondo posti alla tutela dello sviluppo umano, solo che la pensano in maniera diversa dei colleghi non-interventisti (gli Arcangeli), e quindi decidono di attuare una politica di intervento diretto e di miglioramento della razza umana tramite ibridi appositamente studiati. È ovvio il fatto che gli Arcangeli risultino essere degli alieni posti a tutela di un progetto di sviluppo di una razza intelligente sulla Terra, ed è anche ovvio il fatto che i Vigilanti siano una specie aliena distinta dalle altre, quindi senza un obbligo di ubbidienza diretto, dato che essi potettero agire indisturbati per molto tempo in contrasto con gli altri e i provvedimenti presi contro di loro sono quelli di un annientamento totale di una specie aliena. Infatti Enoc prosegue elencando le decisioni degli Arcangeli contro i Vigilanti per eliminare gli umanoidi giganti, cioè far in modo che i giganti si decimassero combattendo fra di loro e poi finirli con un diluvio. Contro i Vigilanti si decide invece di renderli inoffensivi e poi di imprigionarli. A questo punto Enoc scrive che gli Arcangeli incaricarono Enoc di comunicare la condanna ai Vigilanti del cielo ribelli in un’apposita riunione con loro. È da notare che Enoc specifica il fatto che i Vigilanti provengano dal cielo, e quindi dallo spazio. Così come è da notare che Enoc incontrò i Vigilanti riuniti fisicamente, e quindi li si potrebbe chiaramente chiamare alieni, perché sono fisici e perché non sono di questo pianeta.



4.1) Il lungo viaggio.


Enoc descrive la struttura aliena come fatta di un materiale sconosciuto che lui chiama “cristallo”, ma che dovrebbe corrispondere ad una lega lucente di metallo con elementi di vetro.Poi Enoc descrive “lingue di fuoco” delle luci artificiali poste fuori e dentro la struttura . Sia il pavimento che le pareti erano di “cristallo”, mentre per soffitto Enoc vede qualcosa che descrive come stelle e folgori con cherubini infuocati in mezzo, probabilmente era una specie di corridoio con una luce a forma di linea continua che attraversava il soffitto, oppure era una specie di hangar con le astronavi luminose che passavano sopra la testa di Enoc. Infatti Enoc precisa che il sistema di illuminazione era particolare, infatti le pareti e le porte ardevano in fiamme, cioè emanavano una specie di luce che auto-illuminava il tutto. Questa particolare forma di illuminazione è stata descritta anche da diverse persone che affermano di essere state rapite dagli alieni. Una volta entrato nella “casa di cristallo”, Enoc fu portato in una seconda “casa” tutta luminosa, che però viene descritta come una specie di enorme astronave aliena luminosa, di cui Enoc vede anche l’interno e descrive a sue parole quello che sembra il meccanismo di propulsione, con una specie di grande turbina o reattore dall'estremità superiore luminosa con una sfera luminosa intorno. 
È ragionevole pensare che sia una parte del meccanismo di propulsione, perché Enoc dice che praticamente quando è luminoso nessun angelo vi si poteva avvicinare, forse per via di particolari radiazioni emesse. 
È inutile aggiungere che la luminosità degli UFO è una delle loro caratteristiche principali.Enoc poi prosegue dicendoci che entrò in un veicolo volante dall’aspetto di nuvola (cioè una classica antica descrizione di astronave aliena) che lo portò in un luogo nello spazio, poiché Enoc dice che quando entrò nella nuvola iniziò a volare e vide passare davanti a sé velocemente l’atmosfera e le stelle finché giunse ad una specie di base aliena. A questo punto Enoc vede una struttura artificiale aliena composta di materiali a lui sconosciuti, ed ovviamente egli vede anche elementi tecnologici alieni che non sa descrivere e che gli incutono timore.
Successivamente Enoc viene portato in un luogo lontano passando tra oggetti enormi che descrive come frecce di fuoco con la loro faretra, arco di fuoco, spada di fuoco, folgori, cioè astronavi aliene luminose dalle forme più varie, ma per lo più a sigaro. Poi viaggia a grandi altezze sulla Terra o su un altro pianeta simile, poiché vede sorvolare prima catene montuose, poi oceani e poi vede la Terra dallo spazio e le stelle che sono visibili nell'abisso, cioè lo spazio.
Il viaggio prosegue ed Enoc raggiunge una struttura luminosa enorme dove Enoc vede un luogo al di là della grande terra dove i cieli finiscono, cioè lo spazio profondo una volta allontanati dalla Terra. Ad un certo punto Enoc viene portato in un abisso con numerose colonne di fuoco cadute, cioè in una parte dello spazio dove era stata relegata la flotta spaziale dei Vigilanti ribelli, formata quindi dalle luminose astronavi madre a forma di sigaro, poiché tali astronavi sono sempre state descritte in passato come colonne di fuoco, visto che ne sono molto simili. Enoc descrive questo luogo come una parte remota dello spazio, visto che non si intravedevano stelle, non vi era terra ed acqua sotto di esso, e non vi erano forme di vita animale. Ad Enoc fu detto che questo era una prigione per le stelle e per l’esercito del cielo, cioè una prigione militare in cui sono relegati tutti i tipi di “angeli” ed anche le loro astronavi. Successivamente ad Enoc viene mostrata un'altra prigione dove vi erano ancora delle astronavi luminose che egli chiama “stelle che trasgredirono”, sempre nello spazio profondo, dato che Enoc descrive il luogo come un posto dove non vi era nulla, con nessun cielo sopra e neppure terra sotto, un luogo orrido e deserto.
Una terza prigione degli “angeli” invece si presenta ad Enoc come un enorme deposito di grandi colonne di fuoco cadute, cioè astronavi madre luminose a forma di sigaro.
È interessante notare come alcuni studiosi pensino che queste prigioni possano trovarsi vicino Orione. Successivamente egli viene portato in determinati luoghi, forse sulla Terra, dove Enoc vede delle enormi basi degli “angeli”, e poi viene condotto nel sottosuolo in una misteriosa base sotterranea.
Incomincia ora un altro viaggio di Enoc, dove egli ammira le cose della Terra viste dall’alto, fino a giungere in orbita, dove un arcangelo gli fa una lezione di astronomia. Finita questa, il viaggio riprende, ed Enoc vede delle “porte del cielo” attraverso le quali passano le “stelle del cielo”, forse dei portali attraverso cui arrivano nel nostro mondo astronavi aliene luminose che sembrano stelle, cosa possibile visto che Enoc descrive spesso oggetti luminosi in movimento come “stelle”.

4.2) Il secondo viaggio.

Si susseguono poi tutta una serie di “visioni” e di “parabole” che vengono mostrate ad Enoc dopo che è stato rapito da una “nuvola” e portato in cielo. Enoc vede dimore celesti di vario tipo e per vari tipi di entità, ma la cosa più enigmatica che Enoc vede sono alcune “stelle” che salgono, diventano folgori e non possono più abbandonare la loro nuova forma, cioè un processo che sembra la descrizione di un decollo di un UFO di tipo luminoso. Dopo una serie di oscure visioni Apocalittiche, ad Enoc vengono mostrati i segreti di luminari e folgori lampeggianti, descrizione spesso usata nel corso della storia per descrivere gli UFO luminosi di tipo lampeggiante.


4.3) L’ultimo viaggio.

Successivamente Enoc fu rapito e salì in cielo. Lì vide i “figli dei santi angeli” comminare su “fiamme di fuoco” con un vestito bianco lucido, cioè vide esseri alieni che viaggiavano su astronavi luminose, vestiti con la tuta bianca lucida che spesso viene descritta dalle persone rapite dagli alieni. Inoltre Enoc, arrivato in orbita, vide un luogo da cui uscivano stelle e luminari, cioè un hangar di astronavi aliene luminose.
Dopo ciò, Enoc fu portato molto lontano dove vivevano gli “angeli”, quindi forse su un altro pianeta, dove vide anche un edificio di pietre di cristallo con lingue di fuoco vivente intorno, cioè nient’altro che l’ennesimo edificio alieno, e vi si stabilì per sempre.

4.4) I giganti ed il diluvio.

Quello che viene più volte ripetuto nel libro, è il fatto che si sia deciso di distruggere la civiltà dei giganti ibridi facendo in modo che le diverse civiltà di giganti sulla Terra combattessero tra di loro e poi scomparissero in seguito ad un diluvio provocato forse dalle stesse armi dei giganti. Infatti nel libro di Enoc è ripetutamente specificato che essi erano una creazione prediletta di esseri non di questo pianeta (i Vigilanti) ed avevano conoscenze scientifiche avanzate che avevano appreso dai loro creatori, nonché dei mezzi tecnologicamente avanzati, se si considera il fatto che in pochissimo tempo i giganti dominarono gli esseri umani.
Proprio l’uso di un’arma aliena deve aver portato al cataclisma globale che fece sprofondare le loro città, probabilmente provocato dall'uso continuo delle loro armi o di una sola terribile arma che portarono all’inclinazione dell’asse terrestre, e quindi ai relativi grandi sconvolgimenti. Infatti Enoc quando parla del Diluvio e di Noè, afferma che quando venne il diluvio e gli altri cataclismi “la Terra si era inclinata” e che dopo il diluvio la Terra era mutata rispetto a prima. La cosa va a coincidere anche con gli scritti di Platone (filosofo greco) il quale afferma che si inclinò l’asse terrestre e ciò portò a vari sconvolgimenti, tra cui il diluvio biblico. Quindi la fine della civiltà dei giganti nel libro di Enoc sembra ricalcare alla perfezione le leggende della fine delle antiche civiltà di Atlantide, Mu e Lemuria, nonché della razza superiore che li abitava, una fine che, secondo alcuni ricercatori, sembra sia avvenuta 12.500 anni fa.

4.5) Collegamenti storici.

Il libro di Enoch non è altro che la versione biblica di un testo sumerico nel quale il protagonista viene chiamato col soprannome Enmeduranki, che significa "Maestro nell’unione fra cielo e terra". Ciò non è strano, dato che molti studiosi ritengono che la Genesi della Bibbia sia la copia della antichissima storia fenicia di Sanchoniathon, nonché che la stessa Genesi biblica sia un adattamento successivo di quella Sumerica. Inoltre storie simili sono presenti in molte tradizioni e religioni antichissime, come nei Veda, i testi sacri dell’antica cultura indiana.Quindi il libro di Enoc è una delle testimonianze importanti del contatto di un uomo con specie non di questo mondo, questa volta però la veridicità della storia è supportata dalle varie citazioni di riferimento della Bibbia, che vanno dalla Genesi all'Apocalisse di San Giovanni, nonché le citazioni di vari Santi che rendono tale testo meno Apocrifo e più ufficiale che mai.

L’esistenza di UFO, di alieni, di esseri multidimensionali, di umanità che sono esistite prima di noi e di altre cose misteriose, è perfettamente compatibile con la dottrina cristiana e, più generalmente, con Dio. Ma non bisogna dimenticare che da sempre l’uomo interpreta i testi sacri, credendo spesso in cose non vere perché l’uomo non ha saputo interpretare i testi sacri.Effettivamente è illogico pensare che Dio avesse detto che il nostro è il solo mondo abitato e questo lo sapevano pure molti personaggi biblici, come San Paolo che in una lettera agli Ebrei parla di mondi (abitati) creati dalla manifestazione (il verbo) di Dio. Dunque gli UFOs potrebbero essere un fenomeno senza tempo! Ma se così fosse, come e quanto ha influito questa presenza nello svolgimento della storia umana? Una risposta quanto meno indicativa circa il tempo di influenza che tale fenomeno OVNI ha prodotto sulla cultura umana, la possiamo ricavare attraverso i numerosi ritrovamenti archeologici noti come “OOPART” e nella così detta “ARCHEOLOGIA SPAZIALE”. 


Termini questi con cui si usa contraddistinguere tutta quella serie di reperti archeologici anomali, ovvero riconducibili a un bagaglio di conoscenze e tecnologie allogene ossia portate alle popolazioni terrestri da culture e/o visitatori alieni. Naturalmente per gran parte di noi –oggi- tali affermazioni potrebbero risultare inquietanti ed inaccettabili. Questo lo si può desumere proprio grazie ad alcuni studi, come ad esempio il :”Brookings Report“ realizzato per conto della NASA nel 1961. La NASA chiese all'istituto Brookings di analizzare gli effetti sociali, politici ed economici derivati dalla scoperta e conseguente “contatto” con civiltà intelligenti extraterrestri. Lo studio dell’istituto Brookings mette in evidenza come nel corso della storia umana, varie culture si erano estinte per essersi dovute confrontare con civiltà tecnologicamente più avanzate e culturalmente superiori. Sappiamo quindi che un possibile contatto con civiltà extraterrestri –per noi terrestri- avrebbe un impatto sociologico,religioso e politico estremamente traumatico e rivoluzionario. Questo proprio perché l’uomo, convinto della sua unicità, non ha prestato quella dovuta attenzione a testi sacri, sculture e pitture sparse in tutto il mondo, portandosi così ad avere una chiusura mentale verso certe tematiche che potrebbero rivoluzionare lo Status Quo dell’ intera società umana. L’archeologia spaziale ci induce quindi ad accettare un interpretazione più aderente ad una realtà storica degli eventi umani portandoci così, non a creare una nuova religione, ma ad avviare un nuovo processo di reinterpretazione del nostro passato, fino a rendere accettabile l’idea che, fin dall'alba dei tempi, non siamo mai stati soli nel silenzio dell’Universo.


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Tutti i diritti letterari di quest’opera sono di esclusiva proprietà degli autori.




Al prossimo post!

Dalla Chiesa, 29 anni fa la strage a Palermo.

Carlo Alberto Dalla Chiesa (Fonte: Dalla rete)
4 Settembre 2011.

Si è celebrata ieri a Palermo con una messa e la deposizione di una corona il 29esimo anniversario della strage di mafia con cui vennero uccisi il generale Carlo Alberto della Chiesa, la moglie, Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. Il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha deposto una corona di fiori sotto la lapide che, in via Isidoro Carini, ricorda la strage. Erano presenti il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il prefetto Umberto Postiglione e il questore Nicola Zito, l'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, magistrati e vertici della polizia di Stato a Palermo, dell'Arma dei carabinieri e della guardia di finanza. Per saperne di più...

venerdì 19 agosto 2011

Le ultime news dalla Provincia di Palermo.


19 Agosto 2011.

Calcio: Trapani 3 vs Palermo 5
TRAPANI (dai nostri inviati) - Allo Stadio "Provinciale", per l´occasione quasi interamente gremito, si è giocata la penultima amichevole estiva del Palermo, prima dell´inizio del campionato. Per saperne di più....


Altri links utili:
Video
Highlights di Trapani 3 vs Palermo 5;
Cronaca
http://www.ilpalermocalcio.it/.

Vela: 25 yacht e tanti big, partita la Palermo-Montecarlo
(ANSA) - ROMA, 18 AGO - E' partita oggi alle 12 dal Golfo di Mondello una delle regate piu' affascinanti e impegnative nella vela d'altura del Mediterraneo, la Palermo-Montecarlo. Per saperne di più..

giovedì 18 agosto 2011

TREKKING ALLE EOLIE FRA MARE E FUOCO.

Le isole Eolie. (Fonte: Dalla rete)
18 Agosto 2011.

Il mito narra che il dio Eolo, re dei venti, giunto su un arcipelago del Tirreno, si divertiva a prevedere le condizioni meteo osservando gli “sbuffi” di un vulcano. Per questo diventò tanto popolare fra i pescatori della zona da dare il nome al gruppo di isole dove abitava: le Eolie. I sette gioielli vulcanici, riconosciuti patrimonio dell ’Umanità dell’Unesco, saranno la cornice ideale per escursioni, tuffi in mare e fanghi salutari, insieme alla Compagnia dei Cammini, dal 20 al 27 Agosto, per una settimana all’insegna della natura più selvaggia ed autentica. Agosto sta per finire e se potrete concedervi, in questo caso, più di un weekend, cosa c’è di meglio di una settimana alle Eolie, a gustare gli ultimi scampoli d’estate, tra vento e fuoco nel blu turchese che illumina il mare. Ecco allora pronto il mini-tour fra quattro delle “sette sorelle”. Si comincia da Lipari che, con le sue spiagge di finissima sabbia nera, v’incanterà con colori tanto belli da sembrare irreali: verde macchia mediterranea incastonata tra bianche cave di pomice e colate di ossidiana. Vi rilasserete passeggiando tra i vicoli del paese e farete una sosta al Museo archeologico regionale eoliano, ospitato in alcuni edifici del Castello, che sorge su una roccia vulcanica svettante sul Tirreno. Sarà la volta, poi, della vicinissima Vulcano, dove, appena sbarcati, sarete storditi dal caratteristico odore di zolfo. Dopo un “caldo” bagno in fanghi sulfurei, potrete rinfrescarvi con un bagno nelle limpide acque dell’isola, per poi cammi n a r e su ripide pendici fino al Gran Cratere, a quota 386 metri. Il vostro viaggio proseguirà a Salina, la più verde dell’arcipelago. Lì vi aspetta una suggestiva escursione dal sentiero delle “felci” e dei “porri” fino al lago salato, nella frazione di Lingua del Comune di Santa Marina di Salina, piccolo specchio d’acqua da cui si estraeva il sale. Potrete poi gustare l’ottima Malvasia delle Lipari e i capperi famosi in tutto il mondo. Chiuderete in bellezza ad Alicudi, la più selvaggia e lontana. Non troverete automobili, dato che non ci sono le strade, vi muoverete su mulattiere a gradoni di pietra e su sentieri, immersi tra gialle ginestre, ulivi, carrubi e bouganville.

Fonte:
  1. http://www.siciliaweekend.info/.

Taralle e gelato fanno tappa a Gratteri (Pa) il 18 ed il 19 Agosto 2011.

18 Agosto 2011.

Non taralle e vino ma taralle e gelato questa volta. Protagonista è la “Cucchia”, dolce che viene prodotto a Gratteri alle pendici del Parco delle Madonie, in provincia di Palermo, e che viene ch i a m a t o così dal termine “incucchiare” che in italiano è sinonimo di unire. Il 18 ed il 19 agosto si svolgerà la seconda edizione della manifestazione culinaria e gastronomica che nasce con l’intento di promuovere il tipico dolce da forno, sposata al buon gelato artigianale. Se avete voglia di una alternativa alla classica brioche fate un salto ad assaggiare la Cucchia. Info: www.cucchiafest.com.


Fonte:

  1. http://www.siciliaweekend.info/.

Teatro, ad Erice alla scoperta del corpo.

Erice (Tp) - (Fonte: Dalla rete)
18 Agosto 2011.

Erice (Tp). Se il corpo potesse parlare cosa racconterebbe di noi? Da un’accurata riflessione sulla corporeità e dall’esigenza di raccontarne la sua valenza soggettiva e comunicativa nasce lo spettacolo “Prendo il corpo in parola”, duo di musica e danza contemporanea liberamente tratto dall’omonimo libro di poesie di Francesca Guajana, presentato dalla Compagnia Omonia, di e con Silvia Giuffrè. Macchina straordinaria, carico di ricordi, segreti e suoni, il corpo ha memoria di sé e del suo passato e ogni suo dire è racconto di un’emozione. Potrete assistere allo spettacolo sabato 20 al Teatro Gebel Hamed di Erice, ore 20.30. Info: http://www.veneredargento.it/

Fonte:
  1. http://www.siciliaweekend.info/.

A Sciacca (AG) dove l’arte si “vota e si rivota”.

Sciacca (AG) in Sicilia meridionale(Italia),vista dal porto di pesca nel 2003. (Fonte: Dalla rete)
18 Agosto 2011.

Sciacca (Ag) -  Fino al 23 agosto “Mi votu e mi rivotu” cantava la magica voce di Rosa Balistreri. Oggi quello stesso senso d’irrequietezza che è parte del termine, è il cardine di una mostra tutta al femminile che potrete godere nella suggestiva cornice del centro storico di Sciacca, alle spalle del Duomo normanno risalente al XII secolo, proprio sotto l’abside, dove si apre il Vicolo Orfanotrofio. “Nella tradizione siciliana – si legge in catalogo - mi votu e mi rivotu è uno struggente canto d’amore, un grido scritto su quel lenzuolo che con incondizionata passione dà voce a quei grovigli”. Giovani e forti, dieci artiste tutte da esplorare. Info: 347.8623799.

Fonte:
  1. http://www.siciliaweekend.info/.

Le ultime news dalla Provincia di Catania.


Catania, vicino il ritorno di Bergessio
Corriere della Sera


Maxi Lopez sempre più verso Firenze CATANIA - Un'altra giornata interlocutoria per il mercato in entrata degli etnei. Tutto ruota intorno a Maxi Lopez, che sembra spingere per il trasferimento alla Fiorentina non solo per la vetrina più prestigiosa ma ... Per saperne di più..
Catania, è boom di croceristi: ma per loro ci sono poche ...
Corriere della Sera

CATANIA - È boom di croceristi a Catania. Solo ieri mattina, da tre navi ne sono sbarcati centinaia di stranieri e italiani. Ma la permanenza, peraltro breve, lascia quasi tutti i visitatori delusi. Dopo lo sbarco, il primo impatto è scoraggiante: ...Per saperne di più..

Le ultime news dalla Provincia di Agrigento.

18 Agosto 2011.


DNB - C: Fortitudo agrigento, Franco Ciani non fa sconti
Tuttobasket.net
Fortitudo agrigento: Franco Ciani non fa sconti. Niente soste in vista delle amichevoli con Capo D'Orlando, Racalmuto e Reggio Calabria. Agrigento. Per saperne di più...

Lillo Volpe su nomina assessore Giovanni Nocera
La Valle Dei Templi
Agrigento – Rimaniamo letteralmente esterrefatti dalla posizione critica, assunta dal Sindaco di Agrigento Marco Zambuto – dichiara l'assessore provinciale Calogero Volpe -, sulla nomina dell' Ingegner Giovanni Nocera, ...Per saperne di più..
Cinema Archeologico, ad Agrigento l'VIII Edizione del festival ...
AgrigentoWeb.it
Dopo il successo delle scorse edizioni torna per l'ottavo anno consecutivo il Festival del cinema archeologico “Valle dei Templi di Agrigento”. Quattro serate, dal 17 al 20 agosto, per ripercorrere sullo schermo i momenti più emozionanti della nostra ... Per saperne di più..

Le ultime news dalla Provincia di Ragusa.

18 Agosto 2011.


Sanita':altra morte sospetta a Ragusa,Procura apre inchiesta
ANSA.it
(ANSA) - RAGUSA, 17 AGO - La Procura della Repubblica di Ragusa ha aperto un'altra inchiesta per una morte sospetta avvenuta all'Ospedale Civile di Ragusa: e' il terzo caso nelle ultime due settimane.... Per saperne di più..
Svolta nella indagini condotte dalla Procura di Ragusa e dal Nas
CorrierediRagusa.it
La Procura di Ragusa ha iscritto sul registro degli indagati 9 funzionari dell'Enimed per il reato di adulterazione colposa di acque alimentari. Per saperne di più...
Ragusa, donna muore in un incidente stradale
Giornale di Sicilia
Ferito gravemente il marito RAGUSA. Una donna di 46 anni, Vincenza Scartarelli, originaria di Modica, ma residente in Lombardia, è morta in un incidente stradale avvenuto sul litorale ibleo. Per saperne di più...
Musica: i Pendulum chiudono il primo 'Sicily music village'
Adnkronos/IGN
Ragusa, 17 ago. - (Adnkronos) - Con il dj set dei Pendulum, il gruppo che nel panorama musicale mondiale rappresenta piu' di tutti il drum&bass, si e' concluso ieri sera il 'Sicily Music Village', il festival che ha abbinato la musica alla natura e al relax per apprezzare 'la naturale biodiversita' della musica'. Per saperne di più..

Le ultime news da Monreale (Pa).

Il Duomo di Monreale (Fonte: Dalla rete)

18 Agosto 2011.

Monreale, «scivola» il tetto all'Abbazia
Corriere della Sera
PALERMO - Una parte del tetto del complesso abbaziale arabo-normanno di Monreale, nel Palermitano, ha ceduto ed è scivolato giù aprendo una falla nella copertura dell'edificio. La notizia è stata resa nota nella serata di mercoledì dal sindaco della ... Per saperne di più..
Beni culturali: Mibac chiede chiarimenti su Abbazia Monreale e ...
Adnkronos/IGN
(Adnkronos) - "In seguito alla notizia del crollo che ha interessato l'Abbazia di Monreale, il sottosegretario ai Beni Culturali Riccardo Villari ha immediatamente dato mandato al suo ufficio di mettersi in contatto con il Sindaco e con la ... Per saperne di più..

Beni culturali: Crollo tetto Abbazia Monreale, oggi sopralluogo
Adnkronos/IGN
(Adnkronos) - Questa mattina, a partire dalle 9, il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo ed i rappresentanti della Sovrintendenza ai Beni culturali effettueranno un sopralluogo nell'Abbazia accanto al Duomo di Monreale per valutare l'entita' dei danni ...Per saperne di più...

Post in evidenza

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, redatta dalla lettrice Maria Giulia Noto.

Buonasera!  Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.