Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...




lunedì 22 settembre 2008

SCUOLA NAZIONALE DI CINEMA, APPALTO PER LA FORNITURA DEGLI ARREDI

Palermo, 22 Settembre 2008 (fonte: Comune di Palermo)

Va in gara d'appalto la fornitura degli arredi per la Scuola nazionale di cinema, il cui Dipartimento documentario avrà sede nei tre padiglioni che l'Amministrazione ha da poco ristrutturato all'interno dei Cantieri culturali alla Zisa. L'importo dell'appalto è di circa 462 mila euro (fondi Por erogati dalla Regione). Le ditte interessate dovranno fare pervenire l'istanza di partecipazione entro le 12 del 29 ottobre all'ufficio Contratti del Comune, in via San Biagio 4. L'impresa che risulterà vincitrice, oltre a dotare gli edifici degli apparecchi illuminanti, dovrà fornire le suppellettili tra cui tavoli, scrivanie, sedie, poltrone, sgabelli, cassettiere, mensole, armadi, tende, appendiabiti e cestini.

BUONO SOCIO-SANITARIO: POSSIBILE PRESENTARE LE RICHIESTE, SCADENZA 17 OTTOBRE

Palermo, 22 Settembre 2008 (fonte: Comune di Palermo)

Fino al 17 ottobre prossimo (termine ultimo) sarà possibile presentare le istanze per richiedere il buono socio sanitario 2008, destinato a nuclei familiari con anziani non autosufficienti o con disabili gravi (ex articolo 10 legge regionale n. 10 del 31/7/2003).

Il Distretto Socio Sanitario 42 (del quale fanno parte anche Monreale,Piana degli Albanesi, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Santa Cristina Gela, Villabate, Ustica, Lampedusa e Linosa) e che ha il Comune di Palermo come capofila, attraverso l'assessorato alle Attività sociali, ha aperto i termini ottemperando al Decreto del Presidente della Regione del 10 luglio scorso. Il buono si distingue in: buono sociale per sostenere economicamente le famiglie nei compiti di cura e buono di servizio per l'acquisto di prestazioni domiciliari socio-sanitarie.

L'intervento è rivolto alle famiglie, residenti nei comuni del Distretto, che offrono cura e assistenza ad anziani (di età non inferiore a 69 anni e 1 giorno), in condizioni di non autosufficienza o a disabili gravi, fisici, psichici o sensoriali. Il vincolo familiare (parentela, filiazione, adozione, affinità e la convivenza) è requisito essenziale per l'accesso al contributo. La Regione Sicilia, in merito alle disposizioni che riguardano i documenti da allegare per la concessione del buono, ha specificato quali certificati sanitari vanno presentati: verbale della commissione invalidi civili che attesta l'invalidità civile al 100% con indennità di accompagnamento o in alternativa certificazione che attesta la disabilità grave (art. 3, comma terzo L. 104/92).

Per le situazioni di gravità recente, che non permettono di avere i certificati specificati dovrà essere presentato: per gli anziani, il certificato del medico di medicina generale attestante la non autosufficienza, corredato della copia della scheda multidimensionale (Decreto Sanità 7/3/2005); per i disabili, il certificato che attesta le condizioni di disabilità grave e non autosufficienza, corredato della copia dell'istanza di riconoscimento della disabilità ai sensi dell'articolo 3, comma terzo L. 104/92.

Vanno, inoltre, allegati la fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente e del beneficiario e l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.),relativo al reddito del 2007, aggiornato e rilasciato da un organismo abilitato (Caf, Inps, Comuni, ecc.); è fissato un limite I.S.E.E. di euro 7.000 e a determinare l'indicatore concorrono tutti i componenti della famiglia.

Sarà redatto un elenco distrettuale e a far data dalla pubblicazione sarà possibile presentare ricorso - entro il termine di 30 giorni – al Comune di Palermo (capofila del Distretto 42), Settore Servizi Socio Assistenziali, via Garibaldi 26.

I familiari possono presentare la domanda nei centri territoriali di Servizio sociale del Comune di residenza dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, utilizzando l'apposito modulo. I cittadini interessati e residenti esclusivamente a Palermo potranno presentare la richiesta nelle seguenti aree circoscrizionali: I Area Circoscrizionale (quartieri: Tribunali, Castellammare, Palazzo Reale, Monte di Pietà) -Centro Maricò, via Mongitore, 3/B. II Area Circoscrizionale (quartieri: Brancaccio, Ciaculli e Settecannoli) - via Messina Marine,15. III Area Circoscrizionale (quartieri: Oreto, Stazione,Villagrazia, Falsomiele) - via Raiti, 13, zona Medaglie d'Oro. IV Area Circoscrizionale (quartieri: Monte Grappa, S. Rosalia, Cuba,Calatafimi, Altarello, Boccadifalco, Mezzomonreale, Villa Tasca) - viale Regione Siciliana, 95. V Area Circoscrizionale (quartieri: Borgo Nuovo, Zisa, Noce, Uditore, Passo di Rigano) - Città Aperta - piazzale Pirandello, 6. VI Area Circoscrizionale quartieri:
Resuttana, San Lorenzo, Cruillas e Cep) - via Monte S. Calogero, 26/28. VII Area Circoscrizionale Zen (quartieri: Tommaso Natale,Sferracavallo, Partanna Mondello, Arenella e Vergine Maria) - piazzetta della Serenità, 5. VIII Area Circoscrizionale (quartieri: Monte Pellegrino, Libertà, Malaspina, Palagonia, Politeama) - via Montalbo.

Il testo integrale dell'avviso si può consultare su www.comune.palermo.it.

PALERMO: STABILIZZAZIONE LSU, PUBBLICATI OGGI I PRIMI BANDI PER 1.671 POSTI


Palermo,22 settembre 2008 (fonte: Comune di Palermo)

Sono stati pubblicati oggi i primi bandi per la stabilizzazione degli Lsu in servizio al Comune. Sono consultabili presso l'Albo pretorio, l'Ufficio relazioni con il pubblico, il Settore Risorse umane e nella Intracom dell'Amministrazione di Palazzo delle Aquile. Quattordici riguardano i lavoratori socialmente utili e 10 gli appartenenti al consorzio Palermo lavora, anch'essi Lsu.

I posti messi a concorso sono complessivamente 1.671, poco più della metà dell'intero bacino del precariato. Con due diversi provvedimenti sono già state nominate le commissioni per le selezioni. I bandi per gli Lsu emessi: riguardano 350 vigili urbani; 50 insegnanti di scuola materna; 400 collaboratori professionali servizi scolastici; 360 ausiliari ai servizi scolastici; 14 assistenti bagnanti; 10 assistenti sociali; 80 istruttori contabili; 50 educatori asilo nido; 30 istruttori geometri; 70 istruttori segretariato sociale; 10 esperti area socio assistenziale; 2 esperti agrari; 20 esperti tecnici di progettazione; 50 funzionari tecnici architetti e ingegneri.
Per quanto riguarda gli assistenti bagnanti, il concorso è riservato a soggetti che sono già stati formati dal Comune. Successivamente verrà emanato un altro bando per altri 16 posti aperto a tutti gli Lsu.

I bandi per gli appartenenti a Palermo lavora: interessano 5 collaboratori professionali elettricisti; 3 collaboratori professionali addetti agli impianti termici; 69 collaboratori amministrativi; 3 collaboratori autisti; 4 collaboratori professionali saldatori; 2 collaboratori professionali vivaisti; 20 collaboratori professionali muratori; 15 istruttori contabili; 14 istruttori geometra; 40 operatori servizi generali.

I partecipanti ai bandi hanno dieci giorni di tempo a partire da oggi per presentare l'istanza, l'ultimo giorno utile sarà, quindi,il primo ottobre. Ogni Lsu potrà partecipare ad un numero massimo di 4 bandi. Il modulo per l'istanza può essere scaricato anche dalla Intracom del Comune.

La domanda va inoltrata in triplice copia (per ciascun bando) presso l'Ufficio Risorse umane di via Garibaldi 44. Questo ufficio riceve ininterrottamente dalle 8,30 alle 18.

La domanda può anche essere inviata (in questo caso in duplice copia) tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure consegnata al dirigente di competenza che successivamente la inoltrerà al settore Risorse umane del Comune.

Enti locali: 37% partecipazioni societarie in rosso

Lo rileva relazione Corte dei Conti, dati relativi al 2005.
(ANSA) - ROMA, 22 SET - Il 37% delle partecipazioni societarie degli enti locali chiude in perdita: lo rileva la Corte dei Conti. I dati si riferiscono al 2005. Gli utili netti e dividendi sono maggiormente concentrati al Nord (piu' di 260 mln di euro medi annui). A seguire il Centro (62), soprattutto il Lazio, mentre il Sud ha realizzato 5 milioni di euro annui (poco piu' di 6 milioni considerate anche le Isole), con un decremento nel 2006 superiore al 10%, che si avvicina al 35% comprendendo le Isole.

Storia,l'isola di Sicilia divisa nelle sue valli: Val Demone

Val Demone

Si estendeva nella parte nordorientale dell'isola ed era una delle tre circoscrizioni in cui fu divisa la Sicilia per la seconda metà del Medioevo e nei secoli dell'età moderna fino al 1812. La circoscrizione aveva funzioni amministrative e risale con ogni probabilità al periodo normanno. La più sicura determinazione dei limiti della provincia si trova in età aragonese, in un documento di re Martino (1408). I Peloritani, i Nébrodi e le Madonie formano l'ossatura del territorio sul fronte tirrenico; l'intero massiccio vulcanico dell'Etna (3323 metri) chiude il territorio a sud, dominando il fronte jonico al quale si affiancavano verso lo Stretto le pendici orientali dei Peloritani. È su questa costa orientale che fu avviata dai Calcidesi nell'VIII secolo a.C. la prima colonizzazione greca dell'isola: dopo Naxos essi fondarono Zancle (Messina) e, superato lo Stretto, Mylai (Milazzo). Con la dominazione bizantina il territorio attraversò poi una fase di rigoglio mentre, con la conquista araba, si assistette a una fase di relativo assopimento. Ma la rivalutazione normanna dello Stretto (sec. XI) si riflesse su Val Demone. Dalla metà del XVI secolo agli ultimi anni del XVIII la popolazione del "vallo" aumentò di una volta e mezza: quindi in misura minore che negli altri due. Ciò è stato addebitato al maggior numero di turbolenze politiche di questa zona, al forte prevalere di città e terre feudali e anche alle condizioni montagnose di buona parte del territorio.
La costituzione siciliana del 1812 fece sparire Val Demone insieme agli altri due valli e l'isola fu divisa in 23 distretti. Quando nel 1817 furono ricostituiti i valli in numero di 7 il territorio di Val Demone fu in gran parte assegnato al vallo di Messina; il distretto di Cefalù - che pure era stato in Val Demone - entrò nel vallo di Palermo, e la zona a sud del fiume Alcantara, con il grande cono dell'Etna, fu data al vallo di Catania.

Bibliografia: cfr. "Itaia da Scoprire - Viaggio nei centri minori Ed. 1996 Touring Editore S.r.l. , pag. 448.

L'ultima giornata di Serie A Tim: L'Inter stravince,il Milan respira


Nel terzo turno sono stati messi a segno 22 gol: 14 dalle squadre impegnate in casa, 8 da quelle che hanno giocato fuori. Un solo pari a reti bianche, quello del Friuli tra Udinese e Napoli. Nessuna marcatura multipla: non ci sono state né doppiette né triplette.

Due le vittorie esterne: l'Inter vince a Torino, la Juventus espugna di misura Cagliari.

Un solo giocatore espulso, il difensore del Napoli Santacroce, che aveva rimediato un cartellino rosso anche alla prima giornata contro la Roma. Marco Pisano (Torino) firma l'unica autorete della giornata.

La Provincia di Ragusa: Chiaramonte Gulfi



Chiaramonte Gulfi 
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Chiaramonte Gulfi (prov. di Ragusa - distanza dal capoluogo km 20 - abitanti 8100 - superficie del territorio kmq. 126 - altitudine 668 m.)

Storia

In bella posizione panoramica, fondata ad inizio secolo XIV da Manfredi Chiaramonte sulla collina prospettante l'antica Gulfi distrutta dagli angioini nel 1299.


Tessuto urbano.

L'attuale tessuto urbano, ha origine nel 1300, per volere dei Normanni i quali ricostruirono la città distrutta dagli Angioini e la dotarono di un Castello, Chiese, palazzi e di una cinta muraria. Il terremoto del 1693, distrusse la città medievale e nella ricostruzione si seguì il modello Barocco senza abbandonare l'antico reticolo di vie medievali ed incorporandone tutte le testimonianze che sopravvissero al cataclisma. Nei pressi della città, sono venuti alla luce siti preistorici del neolitico, contenenti reperti datati intorno al secondo millennio a.C. ed il centro abitato di Scornavacche ove, nel 1954 sono iniziati i lavori archeologici e terminati nel 1959. Attualmente la città è dotata di 8 musei tematici e presenta un ricco carnet di eventi, tutto l'anno.
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Monumenti.

la porta dell' Annunziata (sec. XIV), residuo della città fortificata, la chiesa Madre (primo ordine 1608), la chiesa di S. Giovanni, convento e chiesa Santa Maria dil Gesù, le chiesa del Salvatore e di S. Filippo, con resti rinascimentali, palazzo Montesano (sec. XVIII) sede di 5 musei, il palazzo di città (già convento dei francescani) e l'ex chiesa di S. Francesco, oggi sala convegni L. Sciascia. Nella vallata sottostante a 4 km: il Santuario di Gulfi con un berniniano baldacchino e statua della Madonna gaginiana; nelle montagne soprastanti Santuario delle Grazie, circondato da una folta pineta, nucleo antico del rimboschimento che copre un terzo del territorio chiaramontano. Musei: dell'olio, del liberty, etno musicale, ornitologico,pinacoteca De Vita (tutti nel palazzo Montesano); museo dei cimeli storici, museo d'arte sacra (in piazza Duomo);museo del ricamo e dello sfilato siciliano (via Lauria, nel centro storico).
Info: ufficio turismo 0932 711239 - ufficio sviluppo economico 0932 711215 - ufficio del sindaco 0932 711219 - Polizia municipale 0932 927370 . Fax 0932 928219.

domenica 21 settembre 2008

La Provincia di Ragusa: alla scoperta di Modica (RG)

MODICA

Cenni Storici


Modica ha svolto un ruolo importate nella storia del territorio ragusano. Le sue radici affondano in tempi remoti e le testimonianze delle epoche più lontane sono diffusamente rinvenibili in diversi siti ed urbani extraurbani, dei quali il più noto,è Cava d'Ispica. Sotto il dominio di Roma fu città decumana e, come tramandatoci da Cicerone nel suo discorso contro Verre, criticato per avere prosciugato le risorse della provincia romana della Sicilia richiedendo la riscossione di più decime l'anno dalla città, essa era anche sottoposta a continue ruberie da parte dei funzionari inviati dal potere centrale. Dopo i romani fu la volta dei bizantini che lasciarono testimonianze di numerose necropoli nei pressi della città e, in modo particolare, a Cava d'Ispica. Sotto il dominio Saraceno, nell'844, il territorio modicano si arricchì di nuove colture e nuovi metodi di irrigazione, divenendo un fiorente centro agricolo commerciale. Ma la città ebbe il suo pieno sviluppo specie dall'età normanna e nei secoli seguenti con gli Angioini e gli Aragonesi(1282) .
Pietro I d'Aragona ne fece una città, Capitale della Contea, investendo la famiglia Mosca del titolo di conti. Nel 1296 le nozze tra Isabella Mosca e Manfredi Chiaramonte, portarono alla nascita di uno stato comitale la cui potenza presto non ebbe pari nel resto dell'isola.
Infatti la città, a metà del secondo millennio, ebbe indiscussa potenza politica e economica, esercitando un poterò così vasto, per cui Modica era uno stato nello stato, "regnum in regno". Il Sovrano non contava, il Conte si. Famiglie di Conti tra i più potenti della Sicilia furono, dopo i Chiaramonte, i Cabrerà, gli Henriquez e gli Alvarez. Lo sviluppo urbano venne interrotto dal catastrofico terremoto del 1693 ma la ricostruzione edilizia avvenne ben presto con grande e generoso impegno. Nel Novecento, il fascismo sottrae a Modica il suo plurisecolare ruolo di capoluogo. Essa conserva però, del suo passato, l'orgoglio, i monumenti, la vivacità culturale e la cordialità e positività nei confronti del vivere sempre presenti nel sentire di questa città.

I monumenti
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La visita ha inizio da Modica Bassa dove numerosi sono i palazzi patrizi e le meravigliose chiese: San Pietro. dedicata al santo patrono della città, è il Duomo della parte bassa. Ricostruito in uno stile tardo barocco e a tre navate, conserva al suo interno il gruppo marmoreo della "Madonna di Trapani", "San Pietro e il Paralitico" ed una preziosa urna reliquario del Santo. In una suggestiva stradina accanto alla chiesa, in via Clemente Gnmaldi, è la Chiesetta rupestre di San Nicolo Inferiore, risalente al XII secolo e scoperta nel 1987, dove si possono ammirare affreschi di stile Bizantino. Salendo fino a via Posterla 22, si giunge alla casa natale del poeta Salvatore Quasimodo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1959. Continuando , salire per via Castello, si arriva al Castello dei Conti di Modica che, posto su uno sperone roccioso, domina la città bassa. Dalla Torre con l'orologio è possibile ammirare un bellissimo panorama di Modica. A pochi metri, l'imponente Duomo di San Giorgio, si rivela agli occhi dei visitatore con la sua monumentale scalinata di oltre 250 gradini. Edificato alla fine del XI sec., e danneggiato dai terremoti del XVII sec.. venne ricostruito nel '700 nell'attuale stile barocco. La chiesa, a 5 navate, custodisce pregevoli opere come un Polittico del XV sec., l'Arca Santa o Cassa Santa dove sono conservate reliquie di San Giorgio, antichi dipinti ed una meridiana solare nel transetto, del matematico Armando Perini (1895). A Modica Alta, si trova la Chiesa di San Giovanni, edificata nel XII sec. sulle rovine di una chiesetta preesistente ed anch'essa ricostruita dopo i vari terremoti. Dai vicoli adiacenti è possibile giungere al "Pizzo", il punto più alto della città, con una magnifica vista panoramica. A poca distanza è la Chiesa di Santa Maria del Gesù, di cui è visibile solo li portale d'ingresso, uno dei rari esempi di stile Gotico Chiaromontano in Sicilia. Scendendo per Modica Bassa, lungo il Corso Umberto I, si trova il Teatro Garibaldi, risalente alla metà dell'Ottocento e da poco restaurato. Ubicato all'interno del Palazzo della Cultura è, invece, il Museo Civico intitolato all'indimenticabile intellettuale modicano "Franco Libero Belgiorno" con interessanti reperti paleontologici, archeologici e storici. Altro interessante Museo è quello delle Arti e Tradizioni Popolari "S. A. Guastella". all'interno dell'ex convento dei Padri Mercedari, in via della Mercé, che propone, perfettamente ricostruite, botteghe artigiane con arredi e attrezzi originali. Merita menzione il Museo Campailla, dal nome del famoso scienziato e filosofo modicano Tommaso Campailla che inventò le cosiddette "botti" per la cura della sifilide (1698). Accanto al Museo, in Piazza Matteotti, è la Chiesa del Carmine (1390), con portale ed elegante rosone, facenti parte della primitiva costruzione. L'interno conserva una "Annunciazione" del Gagini. Pochi metri più su, di fronte Piazza Municipio, è la Chiesa di San Domenico con l'adiacente ex convento, sede del Palazzo di Città. All'interno del chiostro, una cripta cinquecentesca fu scoperta nel 1972. Santa Maria di Betlem, a poca distanza dalla Piazza, in via Marchese Tedeschi, fu costruita sulle rovine di quattro chiese ed ha un impianto del 1400 rifatto in epoche diverse. L'interno, a tre navate, ha uno splendido portale tardo gotico con elementi arabi, normanni e catalani, sopravvissuto al sisma del 1693.

CAVANI E BOVO STENDONO IL GENOA


Il Palermo si impone in casa contro il Genoa per 2-1, grazie a Cavani e Bovo. I rosanero cominciano all'attacco e impensieriscono Rubinho con Bresciano e Cavani. Il Genoa risponde con una traversa di Milito al 35' e al 39' il gol del vantaggio arriva con Cavani, che sfrutta un passaggio in profondità di Simplicio. Nella ripresa il raddoppio per gli uomini di Ballardini arriva con un gran tiro da fuori di Bovo al 59', mentre Cavani non trova il 3-0 poco dopo. A gara quasi chiusa il Genoa accorcia le distanze con Milito all'89'.
Fonte:

Palermo: Ballardini `A Napoli sarà il primo esame`


(AGM-DS) - 21/09/2008 18.06.45 - (AGM-DS) - Milano, 21 settembre - Artefice della rinascita del Palermo, il tecnico Davide Ballardini, predica umilta` e guarda gia` al prossimo impegno. ‘Il Palermo va. Abbiamo fatto due belle partite in casa, con la nostra tifoseria che ci ha sostenuto. Adesso pero` andiamo a Napoli contro una grande squadra e un grande pubblico. Vedremo li` che cosa possiamo fare davvero, anche se e` presto per assistere a dei verdetti definitivi. Siamo solo all’inizio del nostro lavoro, ma quello di mercoledi` sara` un bell’esame’.Infine una battuta sui singoli. ‘Cavani? Giocava bene anche prima. Simplicio? Lo sfruttiamo per le qualita` e la quantita` che e` in grado di dare alla squadra. La gente deve contare sul fatto che noi ci impegneremo sempre e daremo una buona qualita` di gioco. Daremo sempre l’anima, su questo possono stare tranquilli’.
(R. Datasport, DTS)

Palermo vs Genoa 2 a 1. Ballardini - La nostra forza è il gruppo -

PALERMO, 21 settembre 2008 - Zamparini non è un tipo che ha bisogno di particolari sollecitazioni per cacciare un allenatore. Ma stavolta la decisione di esonerare Colantuono e di ingaggiare Ballardini sta pagando. Dopo il bel successo con la Roma, i siciliani centrano il secondo successo consecutivo alla Favorita piegando 2-1 il solito Genoa formato trasferta.

Palermo in vantaggio dal 38´ con Cavani. Nel secondo tempo raddoppio con Bovo. Buona la gara dei rosa di Ballardini contro un Genoa ben messo in campo che ha chiuso bene gli spazi. Brividi finali con la rete di Milito a due minuti dal termine.

Ballardini:"La nostra forza è il gruppo"
Intervenuto in conferenza stampa, l’allenatore del Palermo, Davide Ballardini, ha focalizzato l’attenzione su una delle "chiavi" di questo Palermo rigenerato fisicamente e psicologicamente.
"Ognuno di noi prende la propria forza dagli altri - ha spiegato il tecnico rosanero - L’atteggiamento del gruppo riesce a dar forza al singolo e ad esaltarlo. Il Palermo sta dimostrando che le cose sono così - ha aggiunto Ballardini - Il gol di Bovo frutto di uno schema? Sabato pomeriggio abbiamo provato tutti gli schemi tranne quello...Il merito è loro, Liverani è stato bravissimo".
Mercoledì i rosanero sono di scena allo stadio "San Paolo" contro il Napoli nel turno infrasettimanale: "Come si gestiscono le energie? Domani vedremo alla ripresa degli allenamenti, valureremo il modo in cui dovremo gestire le forze in vista di questa serie di impegni ravvicinati".

La Provincia di Ragusa: Ragusa

RAGUSA

Capoluogo di provincia, è una bella cittadina di circa 70 000 abitanti, adagiata su 3 colline della catena montuosa degli "Iblei". Nettamente divisa in due parti, Ragusa conserva, in quella più antica, il quartiere Ibla, ricostruito dopo il sisma del 1693, importanti testimonianze dell'arte barocca. Nella parte alta e più nuova, caratterizzata da tre ponti che scavalcano un'ampia e verde vallata, il Barocco lascia spazio ad edifici tipici della moderna urbanistica.


Storia


Fondata dai Siculi circa 3000 anni fa, fu poi identificata da Greci e Romani con il nome di Hibla Herea. Castello bizantino circondato da possenti mura, fu espugnato dagli Arabi nell'848 e verso il 1100 passò ai Normanni divenendo in breve la capitale del vasto feudo della potente famiglia dei Chiaramonte.

Sotto la dominazione spagnola fu poi inserita nell'importante Contea di Modica.

Il terremoto del gennaio del 1693 la rase praticamente al suolo e la sua ricostruzione come abbiamo detto, diede vita a due differenti nuclei cittadini che per molto tempo ebbero storia amministrativa indipendente. Le due Ragusa, furono infine riunificate nel 1926 diventando capoluogo di provincia. Ora la città offre al visitatore un'immagine moderna ed attiva soprattutto nella sua parte superiore il cui centro commerciale è ubicato tra la Via Roma ed il Corso Italia ed è ricco di negozi, bar ed uffici Nella sua parte più antica invece è possibile respirare un'atmosfera d'altri tempi fatta di silenzio e tranquillità.

Il centro storico riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

La città di Ragusa, sviluppatasi come città medioevale, fu rasa al suolo dal terremoto del 1693. Di tutte le strutture edificate tra la tarda antichità ed il 1600, pochissimi frammenti. La ricostruzione ha dato origine a due centri storici : Ragusa Ibla e Ragusa Superiore. Ragusa Ibla fu ricostruita sulle macerie della vecchia città medievale ed è circoscritta su tre lati da vallate e da un lato che si iner­pica sulla collina retrostante. Ragusa Superiore fu costruita sulla collina che sovrasta Ragusa Ibla e si sviluppa a ventaglio consentendone una espansione costante. I due centri sono collegati da una arti­colata scalinata di gradini e da una ripida strada a tor­nanti. Ragusa, nei due centri storici, conserva un patrimo­nio architettonico Barocco di inestimabile valore, già rico­nosciuto dal'UNESCO come Patrimonio Mondiale della Umanità, con la menzione di 18 monumenti. Di questi, 13 si trovano a Ragusa Ibla e gli altri a Ragusa Superiore.(PRO LOCO RAGUSA)

The city of Ragusa, grown up as a medieval town, was raised to thè ground during thè earthquake in 1693. Almost all thè structures built before 1600 was destroyed and thè only recognizable parts are just a few fragments of ancient buildings. During reconstruction thè city was rebuilt following two distinct directions and accordingly originaring two different Centres :
Ragusa Ibla and Ragusa Superiore.
Ragusa ibla was rebuilt above thè rubble of thè medieval town Ragusa Ibla is sumounded by valleys on three sides and by a decivity on thè fourth side which, ciambering up a hill, so being free to develop in a wide range of directions. The two centers are linked by a flight of 250 steps and by a steep road full of hairpin bends.
In both thè historic centres of Ragusa is present an artistic and architectural Baroque-Style heritage,already recognized by UNESCO as "World Heritage"with particular mention on 18 Monuments 15 of which is present in Ragusa Ibla and in Ragusa Superiore.

I monumenti di Ragusa


Cattedrale di S. Giovanni Battista

La cattedrale fu eretta, in appena cinquant'anni, agli inizi del XVIII secolo. E' costituita da una ricca facciata con tre portali, quello centrale ornato da belle statue. Alla sinistra della chiesa si eleva un alto campanile; all'interno, la pianta è a croce latina con tre navate, cappelle laterali ed un ampio transetto. Le navate sono divise da due ordini di colonne, in tipica pietra asfaltica ragusana, con capitelli corinzi Nelle varie cappelle, sono conservate numerose opere d'arte tra le quali una tela raffigurante S Filippo Neri, opera del pittore Gaetano Sebastiano Conca. Vi sono inoltre alcune cappelle affrescate dal ragusano Salvatore Cascone, come il Battistero dove sono raffigurate varie scene dell'Antico e Nuovo Testamento.

Chiesa dell'Ecce Homo
Iniziata nel 1842 sorge sull'antica chiesa di campagna dedicata alla Madonna del Rosario. La facciata che culmina con il campanile, in stile barocco, si divide in tre ordini con colonne e sculture. L'interno a croce latina è diviso in tre navate. Particolare è il soffitto celeste ravvivato da stelle dorate. Le vetrate sono del pittore Duilio Cambellotti.


Palazzo Zacco
Palazzo di raffinato gusto barocco presenta un magnifico stemma gentilizio, sostenuto da putti, posto sullo spigolo dell'edificio. Elegante è il portale d'ingresso fiancheggiato da due colonne con capitelli corinzi che sostengono il portone centrale, un tipico esempio barocco arricchito da un'inferriata bombata in ferro battuto. Da ammirare sul balcone di via S. Vito un mascherone ghignante e linguacciuto che si fa beffe dei passanti. Un altro balcone è quello che si trova su Corso V. Veneto arricchito da una procace sirena circondata da musici. Interessanti anche gli altri balconi rappresentanti musici e personaggi della vita quotidiana.

Palazzo Berlini
Fu costruito dalla famiglia Floridia verso la fine del 700 e comprato poi dai Berlini, dai quali prese il nome. Caratteristica di questo palazzo sono i tre mascheroni posti sulla chiave di volta delle finestre, conosciuti anche come i tre potenti: il primo mascherone rappresenta il povero con l'espressione di colui che se ne frega di tutto; il secondo rappresenta il nobile signore con lo sguardo fermo di colui che può fare ogni cosa; l'ultimo rappresenta il commerciante che può trarre beneficio da qualunque situazione.

Chiesa di S Maria delle Scale
Iniziata in periodo normanno, fu riedificata in stile gotico sotto i Chiaramonte nel XIV secolo e ricostruita dopo il terremoto del 1693 nelle forme attuali . Della primitiva costruzione rimangono i resti di un portale e di un pulpito esterno ricostruito ai piedi del campanile. L'interno a tre navate; le prime ricostruite in stile barocco, mentre quella destra conserva ancora l'aspetto gotico originale.

Museo Archeologico
II museo, che si trova in via Natalelli a Ragusa, raccoglie materiale proveniente dagli scavi compiuti nelle necropoli di Rito, di Castiglione, di Scornavacche e di Kamarina. I resti archeologici risalgono a varie epoche tra le quali quelle romane e tardo romane. Nelle sue sezioni possiamo ammirare dai reperti di ceramiche locali del periodo greco a recipienti d'argilla, a mosaici pavimentali risalenti a chiese paleocristiane del VI sec dopo Cristo Vi è anche conservata la famosa stele del VI sec. A C. conosciuta come il "Guerriero di Castiglione" e molti reperti di archeologia subacquea provenienti dal mare antistante l'antica città di Kamarina.

Chiesa dell'Idria
Fu costruita nel 1626 sulla base di un'antica chiesa bizantina.
Sul portale centrale è rappresentato lo stemma dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Danneggiata dal terremoto del 1693, fu ricostruita nel 1739. La facciata presenta tre ordini e sulla sinistra si nota una torre quadrangolare che sorregge un campanile con balaustra. L'interno è a tre navate : da notare l'acquasantiera secentesca L'altare è in stile barocco con colonne a tortiglioni contenente un seicentesco quadro raffigurante S. Giuliano e S Giovanni Battista.

Chiesa della Anime del Purgatorio
Costruita su una bella scalinata racchiusa da un'artistica cancellata. La facciata è suddivisa in tre ordini da colonne corinzie su alti plinti. L'interno è a tre navate arricchito da una tela di Francesco Manno rappresentante "Le Anime Purganti" che invocano il perdono e, nel secondo altare destro, una Madonna del Rosario All'interno si conserva l'organo più antico di Ibla fabbricato dalla Ditta Serassi di Bergamo.

Duomo di S. Giorgio
Costruito nel 1739 su disegno di Rosario Gagliardi, offre un incredibile effetto scenografico poiché sorge in cima ad una ripida scalinata. La facciata è a tre ordini convessi al centro con colonne e statue ai lati. La cupola è neoclassica alta oltre quaranta metri e poggia su sedici colonne binate . La scalinata è circondata da un'inferriata di gran livello artistico ideata da Angelo Paradiso . L'interno è a tre navate, le cappelle sono decorate con pregevoli tele. Nella navata centrale si trovano tredici vetrate istoriate che rappresentano i martiri di S. Giorgio. In questa chiesa è custodito il tesoro del Santo.

Chiesa di S. Giuseppe
Chiesa in stile barocco, fu ricostruita nel 1700, dopo il terremoto di sette anni prima, che la distrusse totalmente Anch'essa viene attribuita all'architetto Rosario Gagliardi.La facciata è suddivisa in tre ordini, con colonne corinzie e statue. Particolare la cuspide riccamente scolpita. L'interno a pianta ovale è abbellito da stucchi e pregevoli quadri e affreschi di artisti locali.

Chiesa di S. Tommaso
Ex monastero di S Maria di Valverde fondato dai Normanni che delle antiche strutture conserva ben poco. Dalla sua ricostruzione, seguita al terremoto del 1693, si nota in modo particolare il campanile a vela. Nell'interno a pianta ovale si conserva, sull'altare maggiore, una bella tela capolavoro di Vito D'Anna. Singolare anche un antica fonte battesimale in pietra pece datata 1545.

Vecchio Portale di S. Giorgio
E' un bellissimo portale in gotico-catalano, unico resto della grande Chiesa di S Giorgio, distrutta per intero dal terremoto. Le sue strombature sono artisticamente intagliare e scolpite; alcune scultura rappresentano antichi mestieri del tempo. Nella lunetta centrale è rappresentato S. Giorgio che uccide il drago, ai lati si possono ammirare le aquile aragonesi.





Chiesa di S. Giacomo o del Crocifisso
La chiesa di S Giacomo sorge nel sito dove anticamente si trovava il tempio dedicato a Lucina. Dea della fecondità. Fu edificata nel XIV secolo a tre navate. II teremoto del 1693 fece crollare le due navate laterali che non vennero più riedificate. La facciata ed il campanile sono stati ricostruiti in stile barocco. Sul lato destro si notano te statue di S. Anna e S.Giovanni Evangelista, prelevate da altre chiese distrutte. L'interno, in stile barocco, presenta un bellissimo soffitto decorato ed istoriato, un mirabile crocifisso del '600, ritenuto miracoloso, il confessionale, l'organo ed il coretto in stile gotico.

Chiesa dei Cappuccini
Nel 1537 i frati cappuccini edificarono il loro primo convento sulla riva destra del torrente S . Leonardo. Settant'anni dopo costruirono un nuovo convento attiguo alla chiesa di S. Agata chiamata poi Chiesa dei Cappuccini. La facciata è modesta, con un portone, una finestra un piccolo frontone triangolare sovrastato da una croce ed un modesto campanile. L'interno è ad una sola navata con cinque altari m legno. Vi si conserva un famoso trittico del Pietro Novelli ed un quadro rappresentante la natività datato 1520, proveniente dall'antico convento dei cappuccini . Bellissino il tetto in legno, rifatto nel 1614 in una parte del convento destinata a biblioteca si conservano rari libri del '500 e del '600.

Chiesa di S. Francesco all'Immacolata
Sorge in un incantevole luogo che domina la valle di S. Leonardo. La chiesa, eretta dal dai francescani nel XIII sec., conserva come unico elemento superstite di quel secolo il portale gotico sulla facciata occidentale. L'attuale chiesa fu costruita verso al metà del XVII secolo in stile tardo-manieristico. Dopo il terremoto del 1693, che fece crollare la parte superiore del campanile e la prima arcata del portale, la nuova cella campanaria fu erena in stile barocco. L'interno è a tre navate con pavimento in pietra pece e vi si conserva una lastra tombale, rappresentante un cavaliere in costume spagnolo, datata 1576.

Chiesa di S.Antonio
La chiesa di S Antonio da Padova è nello stesso sito dove prima sorgeva quella del priorato di S. Maria la Nova, fondato da Goffredo il Normanno, concesso poi a frati del terzo ordine di S. Francesco d'Assisi che demolirono la costruzione in stile gotico per edificarne una più moderna. Dell'antica chiesa gotica restano un portoncino ed un arco vicino la sagrestia. Sulla sinistra del portale in stile gotico si può ammirare un altro portale in stile barocco. E' una chiesa sconsacrata adibita ad aula universitaria.

Chiesa di S. Vincenzo Ferreri
Da poco restaurata, questa chiesa nota per il campanile con piastrelle policrome diventerà un attrezzato auditorium.

Palazzo La Rocca
Il palazzo in stile barocco presenta sei bellissimi balconi, tre per parte ai liti del portale d'ingresso. Ogni balcone rivela una particolare sensibilità dello scultore nel rappresentare scene di vita del tempo, come il balcone del "Bel Principe", del "Suonatore di Mendola" o degli "Amorini". II vero capolavoro è quello della "Nutrice", una donna che cura un bambino, che può essere definita una vera e propria foto di pietra. II Palazzo è sede dell'Azienda Provinciale per il Turismo.

Palazzo Donnafugata
Questo palazzo si fa notare per la sua imponente semplicità ma all'interno è davvero splendido, esso conserva infatti arredamenti originali del secolo scorso. Eccezionale la pinacoteca, il salone delle feste, il piccolo teatro e l'imponente scalinata marmorea. Il palazzo non è visitabile.

La Vecchia Cancelleria
La vecchia Cancelleria salta all'occhio del visitatore per la raffinata decorazione del portale e per i ricchi mensoloni che reggono grandi balconi in ferro battuto. La Vecchia Cancelleria assieme alla Chiesa dell'ldria e al Palazzo Cosentini offrono l'immagine di un angolo barocco ancora miracolosamente intatto.

Palazzo Cosentini
Tipico del barocco siciliano del '700 progettato dal Gagliardi e dalle cui facciate emergono eleganti balconi sorretti da ornatissimi mensoloni rappresentanti personaggi, animali, mostri, caricature umane che si alternano, a volte, a sublimi figure femminili a busto scoperto. Caratteristica è l'edicola rappresentante S. Francesco di Paola che cammina sulle acque, posta nell'angolatura esterna del palazzo. Ogni balcone con i suoi ricchi mensoloni racconta scene di vita che grazie alla plasticità della pietra ed alla bravura degli artisti sembrano quasi vive.

Palazzo Sortino Trono
Massiccio esempio del barocco ibleo, la sua posizione è resa ancora più scenografica dall'ampio spazio antistante chiamato "Piano dei Signori". La facciata è superbamente decorata con balconi e con mensoloni scolpiti a belle foglie d'acanto nonché dalle sene con capitelli corinzi.

Monastero del Gesù
Imponente costruzione risalente al 1600, interamente ristrutturato sarà adibito a Museo Polivalente.

Circolo di Conversazione
Palazzetto costruito nella prima metà del 1800 presenta una elegante facciata con lesene e capitelli.La sua sala principale è dipinta con motivi classici.

Palazzo Comunale e Sala Falcone-Borsellino
Costruito intomo al 1925 è sede distaccata del Municipio di Ragusa. Nel piano inferiore con accesso da via Torrenuova è stata realizzata una sala convegni.

Università
Antichi magazzini appartenenti al Palazzo Donnafugata, ora sede della facoltà di Lingue.

Università
Ex distretto militare con la sua mole donnina il panorama di Ibla. Oggi è la sede della facoltà di Scienze subtropicali.

Antico Mercato Comunale
Completamente ristrutturato, l'edificio ospita alcune botteghe artigiane.

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