il volo in deltaplano e parapendio
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Cenni storici sul Comune di Palermo, Monreale, la Sicilia in genere. News su società e cultura. News da Palermo, dalla sua Provincia, dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri.
Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.
Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.
Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.
Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.
Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell‘incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l‘uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all‘era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono.Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato. I Sumeri, gli Egizi, i Maya, gli Inca, le civiltà indiane, tutte culture che hanno avuto un livello tecnologico superiore per quel tempo. I miti Babilonesi, la cultura Greca con la sua mitologia, i miti delle popolazioni nordiche, le leggende delle popolazioni precolombiane, (persino nella Bibbia, vedi Genesi o Apocalisse), parlano di esseri soprannaturali, di eventi immani, (come un grande diluvio). Anche in questo periodo alcuni popoli che vivono allo stato primitivo, come ad esempio i Dogon del Mali, hanno conoscenze astronomiche cui l‘uomo moderno ha avuto accesso solo dopo con il progredire della tecnologia. E' nell‘era moderna che la tematica si sviluppa maggiormente. Dal Novecento ad oggi è un susseguirsi di prove, fatti, avvistamenti; l‘episodio di Roswell è il più indicativo. Gli U.S.A. sembrano la nazione che nel secondo dopoguerra abbia beneficiato maggiormente del contatto con gli alieni. L‘oscurantismo della Guerra Fredda, dominante sino a qualche anno fa è crollato. Tutte le Intelligence delle maggiori potenze mondiali stanno rivelando al mondo dossier segretati sino a qualche tempo fa, (in vista forse del 2012, che secondo un‘antica profezia Maya segnerà l‘inizio di una nuova era). Anche il Vaticano ha ammesso la probabile esistenza di extraterrestri, con i relativi problemi etico-religiosi che ne possono derivare. Se esistono gli alieni, e se ci hanno creati loro, esiste anche un Dio Creatore, come lo intendiamo noi? Che cosa succederebbe se così non fosse? La Chiesa sa la verità e non la vuole rivelare? Oppure sia noi che gli alieni facciamo parte di un unico progetto divino? Abbiamo un‘anima? Che cosa succede dopo la morte? L‘aldilà è forse un‘altra dimensione o un Universo parallelo dove i mondi s‘incontrano? Perché (come dicono alcuni ricercatori) gli alieni ci studiano? Che cosa cercano nell‘uomo? Le grandi potenze mondiali ne sono informate? Tutti interrogativi cui non è possibile a oggi dare una risposta certa, però si può provare a dare diverse, probabili soluzioni.
Sinossi: Le indagini del Maresciallo Ascali - L'usuraio Benvenuti nel cuore pulsante e spesso tormentato di Palermo, dove le indagini del Luogotenente dei Carabinieri Roberto Ascali si addentrano ancora una volta nelle pieghe oscure del tessuto sociale. In questo nuovo capitolo, intitolato "L'usuraio", l'arrivo di un certo Colajanni Eduardo nella caserma dei Carabinieri dà il via a un'indagine che promette di svelare inquietanti connessioni. Ciò che inizia come un'indagine sul reato di usura, un crimine silente e devastante che affligge le fasce più vulnerabili della popolazione, prende subito una piega potenzialmente pericolosa. La redazione della Comunicazione di Notizia di Reato non si limita a ipotizzare l'usura, ma prospetta al Magistrato inquirente un legame inquietante tra l’usuraio e “ambienti mafiosi”, suggerendo la possibile aggravante del metodo mafioso. Le dichiarazioni inattese dell'usuraio Cozzolino, denunciato da Colajanni, rivelano che l'indagine prenderà direzioni impreviste. Quando la morte di Colajanni per avvelenamento viene accertata, il quadro che emerge dalle dichiarazioni di Cozzolino è "del tutto inedito", confermando l'intuizione di Ascali riguardo un coinvolgimento più ampio della criminalità organizzata. Sembrava solo una storia di usura all'inizio, ma l'ombra di Cosa Nostra si allunga su tutta la vicenda. Emergono collegamenti con i mandamenti mafiosi palermitani, in particolare Brancaccio e Porta Nuova. Maresciallo Ascali, oggi Luogotenente, deve usare la sua tenacia e il suo acume investigativo per accertare la verità sulla morte di Colajanni e sul sistema criminale sotteso. La sua vita personale è segnata dal dolore per la malattia che affligge la sua amata moglie, ma la sua presenza e l'appartamento confiscato alla mafia in cui vivono a Palermo - divenuto il loro rifugio di pace - gli danno la forza per affrontare le indagini. "L'usuraio" si prospetta come un nuovo avvincente capitolo delle indagini del Maresciallo Ascali, esplorando il legame pericoloso tra l'usura e la criminalità organizzata, mantenendo alta la suspense e conducendo il lettore nei meandri oscuri del potere e della disperazione, dove la linea tra vittima e carnefice è spesso sottile.
Francesco
Toscano
Questo libro è un’opera di fantasia. Nomi,
personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o
sono usati in maniera fittizia. Qualunque somiglianza con fatti, luoghi o
persone reali, viventi o defunte, sono del tutto casuali.
A mia figlia, la luce dei miei occhi.
Tutti i diritti letterari della presente
opera sono di esclusiva proprietà dell’autore, Francesco Toscano, così come
previsto dalla legge 22 maggio 2004, n. 128 sulla diffusione telematica abusiva
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Civile, libro V titolo nono, capo I, articoli da 2575 a 2583.
Revisione del 30 maggio 2021.
© 2021, Francesco TOSCANO.
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Gli
ultimi arredi urbani erano arrivati da poco tempo in via Maqueda, antico asse
viario di Palermo, quando Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, si
accingeva a festeggiare il suo diciottesimo compleanno.
Figlio
di Carlo e di Maria Pia Perracchio, piccoli pregiudicati originari della
Vucciria, da qualche tempo allontanatisi dalla malavita del quartiere in cui
risiedevano, la Kalsa, Turiddu era cresciuto nutrendosi di malaffare e di
violenza devoluta, il più delle volte, a titolo gratuito.
Alto
poco più di un metro e settanta, dall’ossatura robusta e muscolatura vigorosa,
carnagione chiara, occhi verdi, capelli neri e irsuti, Turiddu era ormai divenuto
un adulto, “un uomo”, com’era solito definirsi al cospetto dei suoi
genitori; un giovane emancipato e ormai maggiorenne, forte e sicuro di sé.
Egli
rassicurava suo padre e sua madre dicendo loro che non avrebbero dovuto temere
per lui, perché non sarebbe più incappato nelle maglie della Giustizia;
sosteneva che era divenuto scaltro e che si sarebbe potuto difendere facilmente
da quanti in passato gli avevano teso delle trappole e fatto trascorrere due
anni della sua vita all’interno dell’Istituto Penale per minorenni “Malaspina”
di Palermo, ove era stato recluso per rapina a mano armata e sequestro di
persona.
Turiddu
amava la via Maqueda, quell’antica arteria stradale della sua città natia.
Passeggiando lungo quella via diceva tra sé e sé, nel suo dialetto, “biedda 'sta strata, runni carruozze e
signuruni javanu passiannu, riscurriennu senza né arte né parte”,
traducibile nella lingua italiana corrente in “bella questa strada, dove carrozze e signori dell'alta borghesia
passeggiavano, discutendo senza avere un apparente lavoro.”.
Erano
da poco scoccate le ore 16:00 di quel venerdì 29 luglio 2016 quando Turiddu,
giunto in prossimità di via Discesa dei Giovenchi, ebbe un leggero mancamento.
L’aria
era afosa, giacché Palermo era sprofondata nel caldo del mese di luglio, che
era, a detta di alcuni meteorologi, tra i più caldi degli ultimi vent’anni e,
l’inquinamento, dovuto al traffico congestionato presente nel tessuto urbano
del capoluogo siciliano, aveva reso ancora più irrespirabile l’aria del centro
storico cittadino; così le difficili condizioni climatiche e ambientali
contribuirono in maniera importante a quel lieve malore che avvolse le membra
grevi del giovane.
Tuttavia
non era stato il caldo a farlo barcollare, né tantomeno le polveri sottili
presenti nell’aria, ma la nitida visione di una carrozza spinta da due cavalli,
bianco e nero, condotta da un cocchiere in livrea, all’interno della quale vi
erano due nobili uomini.
La
carrozza, finemente intarsiata e di stile barocco, sfrecciava lungo quell’antica
arteria stradale cittadina priva di quegli arredi urbani da poco collocati dal
Municipio, lungo il quale non vi era rimasta anima viva, come se il tempo e gli
uomini si fossero a un tratto fermati, così da consentire alla retina degli
occhi verdi del giovane Magrì di trattenere un’istantanea della Palermo di fine
Settecento, inizio Ottocento.
Che
cosa significava quella visione? Magrì non seppe darsi una risposta esaustiva.
Turiddu
si chinò, come a voler prendere qualcosa da terra, portando la mano destra al
petto, all’altezza del costato sinistro.
Le
tempie gli martellavano. Non si reggeva più sulle gambe, che si stavano pian
piano sgretolando come quei castelli di sabbia che i bambini costruiscono in
riva al mare in estate.
Svenne.
Si
ridestò dopo pochi minuti, circondato da un gruppo di persone che cercavano di
fargli coraggio, invitandolo a sorseggiare un bicchiere d’acqua e zucchero per
farlo riprendere.
Magrì
si alzò; ringraziò gli uomini e le donne che lo avevano soccorso e riprese
subito dopo la marcia in direzione della Stazione Ferroviaria.
Giunto
in prossimità dei Quattro Canti di città, mentre osservava sulla sua sinistra
la splendida fontana di Piazza Pretoria, Turiddu udì una voce che gli diceva di
non proseguire da lì, ma di svoltare in direzione di Corso Vittorio Emanuele,
verso Porta Felice.
Si
guardò attorno, ma non vide nessuno. Chi aveva parlato? Si sarebbe dovuto
cominciare a preoccupare della sua salute mentale?
Egli
non capì a che cosa quella voce d’uomo, gutturale e intensa, volesse alludere.
Pensò seriamente di essere impazzito. D’altronde aveva da sempre nutrito il
dubbio che “la pazzia”, quella vera, fosse scritta nel suo patrimonio
genetico, ma ubbidì a quella voce, di fantasma o essere vivente che fosse,
spinto da una forte sensazione di malessere interiore.
Qualche
ora dopo, quando ormai Turiddu era all’interno della sua stanza da letto, seppe
che gli "sbirri" quel
pomeriggio avevano arrestato Vito Gulì, Gianluca Ciprì, Renato Galioto, i suoi
tre amici, un’allegra combriccola che aveva spopolato nel quartiere per via di
tante bravate, con i quali egli, qualche giorno prima, aveva rapinato un
supermercato in piazza Nascè, a Borgo Vecchio.
La
rapina, che non era stata preventivamente autorizzata da Cosa Nostra,
aveva mandato su tutte le furie Don Ciccio Taiamonte, alias “à facci
tagghiata”, il capo della famiglia mafiosa del Borgo Vecchio.
Questi
riteneva che, essendo quell’esercizio commerciale in regola con il pagamento
del pizzo, fosse inconcepibile che al titolare, Nicola Capasanta, fosse stato
arrecato un danno economico, e che a lui fosse stato arrecato un danno
d’immagine al suo incondizionato potere criminale. Dopo la rapina il Taiamonte,
che si era più volte sfregato le mani quasi a togliersi la pelle, poiché era
forte il suo desiderio di punire i colpevoli, aveva mandato alcuni suoi sodali,
con testa il suo capo decina, Fofò Caparessa, a casa del Magrì. La delegazione di
Cosa Nostra che il Taiamonte aveva
spedito a casa di Magrì, rivolgendosi al padre del giovane Turiddu, un vecchio
truffatore del quartiere, chiese la testa del responsabile di quell’avventato
delitto, possibilmente su un piatto d’argento.
L’anziano
truffatore intavolò con quegli uomini una lunga ed estenuante trattativa, alla
fine della quale fu costretto a versare a favore della cassa della famiglia
mafiosa di Borgo Vecchio la metà della somma di denaro provento della rapina
perpetrata da suo figlio e dai suoi complici, all’incirca 1000 euro. Inoltre,
egli fu costretto a pagare 500 euro a favore della compagine mafiosa della
Kalsa, giacché era ritenuto colpevole di non aver impedito al figliolo di
commettere quel reato in danno di un esercizio commerciale già “messo a
posto”.
Turiddu
si stava per addormentare, quando ripensò al malore fisico che lo aveva colpito
nel pomeriggio, e soprattutto alla visione di quella carrozza fantasma che
correva lungo la via Maqueda; egli non riusciva a comprendere quello che gli
fosse veramente accaduto, né tantomeno riusciva a capacitarsi del perché qualcuno,
forse l’anima di qualche fuorilegge o di qualche “mariuolo” suo
conoscente, lo avesse voluto avvertire.
Non
riusciva proprio a persuadersi di come fosse riuscito a scampare all’arresto, a
differenza di Vito e degli altri due suoi amici. Egli, proprio grazie a quella
benedetta voce udita in via Maqueda, se l’era fatta franca. Si sforzava di
capire il perché fosse successo, senza riuscirvi.
Turiddu
si chiese, pertanto, se non fosse il caso di andare da quell'azzeccagarbugli
che suo padre gli aveva fatto conoscere, per comprendere se fosse stato emesso
un ordine di custodia cautelare anche nei suoi confronti per la rapina commessa
insieme ai suoi amici, o se fosse opportuno costituirsi alle Autorità.
Dopo
qualche minuto di ragionamenti contorti, uno dei quali lo aveva portato a
considerare anche lo stato di latitanza, chiuse gli occhi, sprofondando in un
sonno ristoratore dai benefici effetti collaterali.
Buonasera! Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.
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Sinossi:
Benvenuti nel cuore pulsante e spesso tormentato di Palermo, dove le indagini del Luogotenente dei Carabinieri Roberto Ascali si addentrano ancora una volta nelle pieghe oscure del tessuto sociale.
In questo nuovo capitolo, intitolato "L'usuraio", l'arrivo di un certo Colajanni Eduardo nella caserma dei Carabinieri dà il via a un'indagine che promette di svelare inquietanti connessioni. Ciò che inizia come un'indagine sul reato di usura, un crimine silente e devastante che affligge le fasce più vulnerabili della popolazione, prende subito una piega potenzialmente pericolosa. [...]
Grazie,
Francesco Toscano
Autore e Editore.
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Sinossi:
Un viaggio autobiografico nel cuore di Brancaccio, Palermo. Francesco Toscano ci accompagna in un viaggio intimo e personale attraverso le strade del quartiere Brancaccio. Con uno sguardo nostalgico ma realistico, l'autore dipinge un quadro vivido di un luogo segnato da contrasti. Nostalgia per un passato rurale e idilliaco, quando Brancaccio era un luogo ricco di terreni coltivati e la comunità era unita. Disillusione per la violenza mafiosa che ha travolto Palermo negli anni Ottanta e Novanta. Speranza per un riscatto futuro, testimoniata dalle persone che lottano per un futuro migliore. […]
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Sinossi:
In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. […]
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Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria di Gesù. [...]
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Francesco Toscano
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Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto.
L’archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà. Per questo suo rivolgersi al passato, tale disciplina può essere considerata parte, o complemento, della Clipeologia. [...]
Grazie,
Francesco Toscano
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Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena.
Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato. [...]
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Francesco Toscano
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Le concezioni primitive intorno all’anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l’anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d’animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.
[...]
Grazie,
Francesco Toscano
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Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante. Pensa allora di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive.
A seguito della loro mediazione, don Ciccio, mafioso locale, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca il maltolto all'anziano uomo. [...]
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Francesco Toscano
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“E un giorno mi svegliai” è un fantasy, o per meglio dire un paranormal romance, frutto dell’immaginazione del suo autore, Francesco Toscano, appassionato di ufologia, e già autore di due saggi di archeologia misteriosa, clipeologia, archeoastronomia, pubblicati in Italia dalla casa editrice Photocity.it s.r.l. di Pozzuoli (Na).
Il personaggio principale del libro, Salvatore CUZZUPERI, di circa quarant’anni, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che, nell’estate del 2011, rimane vittima di un’esperienza di abduction, o per meglio dire di un rapimento da parte di una razza aliena, i Grigi, Zeta o Reticuliani, ed ordito da un’altra civiltà aliena millenaria: gli Anunnaki. Gli Anunnaki, cioè “coloro che dal Cielo scesero sulla Terra”, sono degli extraterrestri provenienti da un ipotetico pianeta del nostro stesso Sistema Solare, Nibiru (il dodicesimo pianeta), nonché gli dèi dell’antica civiltà sumerica.
[...]
Grazie,
Francesco Toscano
Autore e Editore.
Sicilia, la terra del sole. by Francesco Toscano è licenziato sotto CC BY 4.0