Venerdì 22 giugno, dunque, dalle 9 alle 18 i cancelli di via Risorgimento a Bodio Lomnago (Varese) sono rimasti aperti perché i prodotti VHT fossero toccati con mano da chi, tutti i giorni, ha a che fare con gilil apparecchi di sollevamento. Non solo. Durante l'open day, VHT ha organizzato anche due seminari relativamente alle normative europee in materia di progettazione dei sistemi tecnologici di sollevamento e alla vita residua e alle verifiche periodiche degli apparecchi: «Si tratta di due campi molto importanti per il settore -ha precisato Donati-, perché toccano due aspetti di assoluta importanza. Le normative europee hanno introdotto nuove norme a cui gli utilizzatori dei sistemi tecnologici di sollevamento devono prestare massima attenzione, soprattutto in fase di progettazione degli apparecchi. Anche la vita residua e le verifiche periodiche meritano un occhio particolare perché si tratta di macchinari d'eccellenza ai quali il fattore sicurezza è al primo posto. Stiamo parlando di macchine che sollevano pesi e che necessitano una continua opera di controllo della loro affidabilità».
Alla manifestazione ha preso parte anche il sindaco di Bodio Lomnago, Bruno Pavan, che ha ricordato che nell'area dove ora sorge la VHT «esisteva un'altra grande azienda, la Bticino che, quando ci è stato comunicato che avrebbe trasferito la propria area industriale creò per il Comune una serie di interrogativi delicati: avremmo assistito alla nascita dell'ennesima area dismessa del nostro territorio? Quali soluzioni avremmo messo in campo, in un momento storico così difficile come quello attuale, non solo per l'economia, ma anche per chi si trova ad amministrare un Comune? L'arrivo di una realtà industriale così eccellente è stata sia una bella sorpresa, ma anche una risposta a molti interrogativi che l'amministrazione comunale si stava ponendo». Il primo cittadino ha poi concentrato l'attenzione sulla «speranza che questa realtà infonde al panorama industriale italiano e non solo del nostro territorio. Ci troviamo di fronte -ha concluso- a un'azienda italiana, con un management italiano, che produce macchinari d'eccellenza dell'industria nostrana e che crea occupazione. Un messaggio chiaro e forte: il nostro Paese ha le capacità di riprendere in mano il proprio futuro. E VHT ne è una, seppur piccola, dimostrazione».
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