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martedì 1 settembre 2009

Le isole Pelagie viste da vicino - prima parte.

Monreale (Pa), lì 1 Settembre 2009.

Care lettrici e cari lettori, buonasera. Sono da poco rientrato in Sicilia da un viaggio di una settimana nelle favolose isole Pelagie, in pieno Canale di Sicilia, punta meridionale del territorio dello Stato Italiano. L'arcipelago delle Pelagie è composto da Lampedusa, Linosa e dall'isolotto disabitato di Lampione. Se da un punto strettamente amministrativo le Pelagie appartengono alla provincia di Agrigento, osservando una carta geografica ci si può accorgere come queste isole siano più vicine alla costa nordafricana che alla stessa Sicilia. In effetti Lampedusa dista da Porto Empedocle 120 miglia, mentre dalla costa Tunisina solamente 60 miglia. Secondo studi geopaleontologici, geograficamente e geologicamente le Pelagie si trovano sulla placca continentale africana, sollevatasi due milioni di anni fa e il loro affioramento è avvenuto a seguito di violenti movimenti della crosta terrestre coincisi proprio con l'emersione della vicina costa africana sul finire del Pliocene, ultimo periodo dell'era terziaria. Tuttavia bisogna fare un necessario distinguo in quanto Lampedusa e Lampione sono prolungamenti di un pezzo d'Africa andato alla deriva e poi arrestatosi, mentre Linosa è la parte emersa di una serie di millenarie eruzioni vulcaniche formatesi nei fondali marini a oltre 1500 mt. di profondità e che emerge con una forma quasi quadrangolare da una più ampia piattaforma sommersa localizzata nel versante sud-ovest. Questa tesi è ancora più avvalorata dalla tipologia di flora, fauna, clima, natura del terreno delle Pelagie simile a quella africana, nonché, dalle modeste profondità marine (da 50 a 80 metri) esistenti fra le Pelagie e le coste della Tunisia e della Libia. In antichità si chiamavano Pelagies (dal greco antico πελαγος pèlagos, ossia "mare aperto").

L'isola più grande è Lampedusa, con circa 20 km² di superficie ed è anche la più popolosa delle tre (5000 abitanti). La seconda isola per estensione è Linosa, mentre la più piccola è la disabitata Lampione. In tutto contano circa 5500 abitanti. La vegetazione è ovunque brulla e le coste particolarmente alte e frastagliate. L'altitudine massima dell'arcipelago si trova a Linosa (isola di origine vulcanica) e più precisamente nel monte Vulcano (186 ms.l.m.). Attualmente rappresentano, insieme alla Calabria, l'unico sito, in Italia, di regolare riproduzione delle tartarughe marine Caretta caretta.

Oggi Lampedusa e Linosa sono un punto di riferimento irrinunciabile per gli amanti del mare. L'acqua cristallina delle Pelegie dai colori cangianti in tonalità che passano dal verde, al turchese, all'azzurro, al blu intenso, è l'ambiente preferito da tutti gli appassionati di pesca subacquea.

Gli incontri con la variopinta fauna marina nel policromo habitat incontaminato dei fondali del Mediterraneo, le spiagge con la sabbia dorata, le cale create nella roccia nel corso dei secoli dall'infrangersi delle onde del mare, il fascino selvaggio della terra, hanno reso celebri questi siti facendoli diventare luoghi irrinunciabili per una vacanza indimenticabile.

Alcune immagini dell'isola di Lampedusa:



















































































Fonte:
  1. Le Pelagie - Lampedusa e Linosa - vademecum del turista edito dalla Provincia Regionale di Agrigento - Assessorato al Turismo;
  2. it.wikipedia.org .

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