il “Movimento difesa del cittadino” si schiera contro la realizzazione della nuova struttura, progettata dal presidente della Palermo calcio, Maurizio Zamparini, nel quartiere Zen per appoggiare invece l’ipotesi della costruzione di un nuovo impianto a Roccella, alias Bandita. Per Giuseppe Messina, coordinatore regionale e presidente provinciale del Mdc «Il Velodromo rappresenta un impianto fondamentale per la riqualificazione urbanistica dello Zen considerato che nei quartieri di edilizia residenziale pubblica sono carenti i servizi di quartiere e gli spazi per la cultura, lo sport e il tempo libero». Per Messina sarebbe più logico e funzionale «l’utilizzazione dell'impianto, tramite un miglioramento e un potenziamento della struttura, per non perdere un impianto costato alla pubblica amministrazione diversi miliardi di lire».La posizione di Messina e di tutto il movimento è chiaro: sì ad uno stadio ma non a discapito di una struttura sportiva preesistente e costata parecchio al Comune di Palermo. Ovvero visto che la città è grande abbastanza, perché non realizzare la struttura di Mister Zamparini alla Bandita? Non a caso «la sua presenza è prevista dal piano regolatore - precisa il coordinatore regionale e presidente provinciale del Mdc -. Inoltre le sue dimensioni, l’accessibilità e l’infrastrutturazione necessaria è stata studiata per un livello di utenza di scala metropolitana. L’area è, infatti, servita dalla linea ferroviaria, dalla prevista linea tranviaria Roccella-Stazione centrale, dalla bretella di collegamento con il nuovo svincolo autostradale di Brancaccio industriale, dalla prevista autostazione e dai tre parcheggi limitrofi, di cui uno di intercambio e uno specificamente dedicato all’impianto sportivo. Infine la zona può anche essere collegata via mare attraverso il previsto vicino porto di IV classe della Bandita». Sull’impianto sportivo di Roccella esiste già un progetto definitivo «in possesso dell’Amministrazione a firma dell’architetto di fama internazionale Alvaro Siza - continua -, che il Comune potrebbe utilizzare anche parzialmente per la realizzazione del nuovo stadio e delle strutture sportive previste a corredo dello stesso». Non bisogna dimenticare, inoltre che «l’intera area sud-orientale è completamente sprovvista dei principali servizi ed attrezzature sportive - confida Messina -,e la realizzazione di questo complesso sportivo contribuirebbe ad una riqualificazione urbanistica dell’intera zona». Il nuovo stadio sarebbe limitrofo sia alle aree produttive, al parco agricolo di Ciaculli e alla fascia costiera «per questo è facilmente intuibile che concorre alla riqualificazione dell’intera zona - conclude Messina - nel caso in cui i grandi interventi previsti nelle diverse aree vengano coordinati ed integrati».
Fonte: Estratto di pag. 21 del quotidiano Epolis Palermo di oggi 12 Febbraio 2009.
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