dal 4 al 6 dicembre
"Campo di grano con corvi"
di e con Dario Ferrari
Nuova Produzione
"Sono campi estesi di grano sotto cieli agitati, e non avevo bisogno di uscire dalla mia condizione per esprimere tristezza e solitudine estrema" (Van Gogh)
"Ho scritto questo spettacolo dopo essermi perso e immaginato all’interno del quadro di Van Gogh da cui prendo in prestito il titolo. Partendo proprio da lì, questo viaggio nell’assurdo non poteva che iniziare con una sorta di inno all’essere che dice tutto, contrapposto al vuoto fluire delle parole."
Gioco di parole sui significati, sui sinonimi e i contrari, “campo di grano con corvi” è un vero e proprio esercizio di stile basato anche sulle contrapposizioni: silenzio/parola, pieno/vuoto, suono/pausa. Ma anche: fantasmi reali o interiori, identità lacerate, realtà distorte, lucida follia, scenari allucinati eppure estremamente realistici, talvolta metafore di una realtà altra, incomprensibile, in cui gli "spettri/pensieri” si fanno materializzazione di un comune male dell’anima a lungo covato e inesploso e dove i lazzi e le battute nonsense, devono essere letti quale metafora della perdita di senso, di cui la società diviene preda, e il ruolo stesso di comico si rovescia: nel ridere, si rintraccia la denuncia, la critica, la satira nei confronti delle incongruenze della società.
Fonte: http://www.liberiteatri.it/
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