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domenica 23 novembre 2008

TARGHE ALTERNE, COME RICONOSCERE LA CLASSE DI APPARTENENZA DEL VEICOLO.

23 Novembre 2008.

A partire da lunedì prossimo, 24 novembre, i veicoli con omologazione antismog Euro 0, 1, 2 e 3 potranno circolare a targhe alterne dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30. L'ordinanza, firmata dal sindaco Cammarata per tutelare la qualità dell'aria e la salute dei cittadini, prevede che nei giorni dispari del calendario possano circolare veicoli con ultimo numero di targa dispari e negli altri quelli con ultimo numero di targa pari. I veicoli classe Euro 0, 1, 2 e 3 non potranno, invece, circolare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 9.30 e dalle 18.30 alle 20.30, fasce orarie in cui si registrano le più alte concentrazioni di inquinanti. Queste limitazioni, comunque, non saranno in vigore il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Inoltre, saranno percorribili tutti i giorni senza limitazioni le strade che compongono il perimetro dell'area interessata dai divieti. Dal 1991 la Comunità europea ha emanato una serie di direttive per regolamentare le emissioni di inquinanti da parte dei veicoli. In base a queste direttive sono state individuate diverse categorie di appartenenza. Per capire a quale di queste appartenga la propria auto, è necessario controllare i riferimenti presenti sulla carta di circolazione del veicolo. Tali riferimenti indicano quale normativa Euro è stata rispettata dalla casa costruttrice e permettono di stabilire come comportarsi in relazione ai divieti stabiliti dall'ordinanza. Sulla carta di circolazione di vecchio tipo, l'indicazione dell'Euro di riferimento si trova in basso nel riquadro 2. Su quella di nuovo tipo, formato A4, l'indicazione è riportata alla lettera V.9 del riquadro 2 ed è spesso integrata con una ulteriore specifica nel riquadro 3. Euro 1: indica le autovetture conformi alla Direttiva 91/441 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 93/59. Sono Euro 1 tutte le auto immatricolate dopo il 1° gennaio 1993. Se la carta di circolazione è interamente compilata a mano, secondo procedure in vigore fino al 1978, si tratta sicuramente di un veicolo "pre-Euro1". Euro 2: indica le autovetture conformi alla direttiva 94/12 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 96/69. In genere sono Euro 2 i veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio 1997. Euro 3: indica i veicoli conformi alla direttiva 98/69. La normativa ha obbligato dal 1° gennaio 2001 le case costruttrici all'installazione di un sistema chiamato Eobd, che riduce le emissioni. Alcune auto potrebbero essere state immatricolate nel 2001 ma fabbricate nel 2000 e, quindi, prive di Euro 3; alcune case costruttrici hanno, invece, anticipato l'obbligo per cui ci sono dei veicoli immatricolati prima del 2001 che rispettano l'Euro 3. Euro 4: indica i veicoli conformi alla direttiva 98/69B. Sono Euro 4 i veicoli immatricolati dopo il 1 gennaio 2006. L'autoveicolo rientra nella classe ambiente Euro 4 solo se la Direttiva di riferimento riporta la lettera B. Qualunque altra sigla indica il riferimento ad una normativa precedente (Euro1, Euro2, Euro3). Le categorie di appartenenza delle moto. Per quanto riguarda le moto, le categorie di appartenenza individuate dalle Comunità europea sono tre: Euro 1, 2, 3. Categoria Euro 1 (omologati dopo il 17.6.1999). Ciclomotori e motocicli: conforme alla direttiva 97/24 CE cap. 5. Categoria Euro 2 (ciclomotori omologati dopo il 17.6.2002 - motocicli immatricolati dal 1.1.2003). Ciclomotori: conforme alla direttiva 97/24 CE cap.5 fase II (deve essere specificato Fase II). Motocicli: direttiva 2002/51/CE fase A. Categoria Euro 3 (omologati o immatricolati dopo il 1.1.2006). 2002/51 CE fase B. Anche per motocicli e ciclomotori la categoria di appartenenza è specificata sulla carta di circolazione di nuovo tipo alla lettera V.9 e su quella di vecchio tipo l'indicazione si trova nel riquadro 2. Dai divieti fissati nell'ordinanza restano esclusi i veicoli a basso impatto ambientale e i mezzi che rientrano nei casi di deroga espressamente previsti. Tra questi ultimi, i veicoli utilizzati per lo svolgimento di servizi di utilità collettiva che saranno così salvaguardati. In particolare, i divieti non si applicano ai veicoli con omologazione antismog Euro 4 o superiore e neppure agli autoveicoli alimentati a metano o a gpl (in regola con il controllo dei gas di scarico), ibridi o elettrici. In deroga al divieto, ma sempre a condizione che siano in regola con il controllo dei gas di scarico, potranno circolare i velocipedi, motoveicoli e ciclomotori catalizzati ai sensi della direttiva 97/24/CE (Euro 1) e quelli a quattro tempi, le vetture (fornite di bollino blu) con disabile a bordo titolare del contrassegno originale che dovrà essere regolarmente esposto; i veicoli di Prefettura, Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, Esercito, Protezione civile, Vigili del fuoco, Croce rossa, le ambulanze, di corpi consolari e rappresentanze diplomatiche purché almeno Euro 3, veicoli di soccorso e assistenza al servizio dei mezzi di trasporto pubblico. Deroghe al divieto sono previste anche per autobus (urbani ed extraurbani) che svolgono il servizio di trasporto pubblico, taxi e vetture a noleggio con conducente (in regola con il controllo dei gas di scarico); auto di pubblici e privati in servizio di reperibilità che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità che risultano individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro (per esempio chi si occupa di servizi di manutenzione o emergenza come luce, gas, acqua, sistemi informatici, impianti di sollevamento o termici, soccorso stradale, distribuzione carburanti, raccolta rifiuti, distribuzione farmaci, alimenti deperibili e pasti per il servizio mensa, mezzi di informazione); autoveicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indifferibili ed indispensabili per la cura di malattie gravi, in grado di esibire la certificazione medica ed in regola con il controllo dei gas di scarico. Potranno circolare anche i mezzi utilizzati per matrimoni e funerali (dotati di bollino blu). Nel sito internet del Comune, all'indirizzo www.comune.palermo.it è possibile consultare tutte le normative di riferimento per individuare la classe di appartenenza del proprio veicolo.

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