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sabato 18 ottobre 2008

Domani 19 ottobre riscoprite Catania nel Medioevo.

Domani 19 ottobre RISCOPRITE CATANIA NEL MEDIOEVO con un lungo tour per il Centro Storico.

Appuntamento
: ore 9.30 Piazza Santa Maria di Gesù (davanti al Bowling).
Itinerario: Cappella Paternò in S. M. di Gesù, Castello Ursino(soloesterno), Mura e Porta di CarloV, Fontana dei settecanali, fortificazioni della Cattedrale normanna, Arco di via Cestai, Portale S.Agata al Carcere. Per lo spostamento da S. M. di Gesù al Castello Ursino si useranno le auto, e poi si cointunuerà a piedi la passeggiata nel centro storico fino alle 13 circa.


STORIA DI CATANIA

Catania… questo bel paese cui danno il nome di “Paese dell’Elefante” è di gran momento e di gran fama. Posta sulla spiaggia del mare, la città di Catania ha dei mercati molto frequentati, degli splendidi palazzi, delle moschee grandi e piccole, dei bagni, dei caravanserragli ed un bel porto. Da ogni parte dell’orizzonte muovono viaggiatori alla volta di Catania; dalla quale parimenti si esporta ogni maniera di mercanzie minute e di grossi carichi. Prende l’acqua dai fiumi del territorio ed ha fontane abbondanti… Vasti i colti di Catania; buona la terra da seminare; forti le mura della città; estesa la giurisdizione...

Edrisi (Xii sec.)


Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come Kατάvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati daTucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguito le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini. Nel 1282, passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente. Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioeni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro. Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome di Eliodoro, necromante semi-leggendario e grande avversario di Leone il Taumaturgo. L'elefante sormonta un obelisco egittizzante di cronologia incerta con figure puramente decorative. Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide eProcle, con testa di Apollo.


La città medievale


Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquiaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo. Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata): si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel. Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.


La città rinascimentale


Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel Cinquecento e ristrutturata nel Settecento.Nel 1558, fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe poi stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutto dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine.Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.


La città barocca

Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colatelaviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordanoFrancesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo Di Benedetto e Girolamo Palazzotto.


Fonte:

Per la news

(http://095.bloglist.it/2008/10/18/domani-catania-nel-medioevo/);

Per la storia di Catania (Wikipedia).


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