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venerdì 26 settembre 2008

La Provincia di Messina: Milazzo

Milazzo (Sicilia)


La cittadina (poco più di 31 500 abitanti) è situata sulla costa nord della Sicilia, alla base di una lunga e sottile penisola.


Le origini e lo sviluppo medievale.

Sorta su un antichissimo insediamento neolitico tra il IX e l' VIII secolo a. C., la città subì una progressiva ellenizzazione. Nel secondo quarto del III secolo fu conquistata dai Romani. L'antico nucleo urbano dell'acropoli greco-romana si trovava laddove tutt'oggi sono il Castello e la prima città murata. Nell'843 gli Arabi sottraevano la città ai Bizantini, sopprimendo una delle prime sedi vescovili di Sicilia, ma ridandole nuova vitalità. Più tardi Federico II di Svevia vi insediava un importante Castello, primo nucleo difensivo di un sistema fortificatorio ancora oggi conservato quasi integro, cui non fu estranea l'opera di Riccardo da Lentini (1237-40).

Dal XIII secolo traeva origine la teoria territoriale di Milazzo, strategico antemurale di Messina. A conseguenza di tale ruolo la città nel corso del Duecento fu teatro di continue vicende di natura bellica e politica.

A seguito dell'assedio di Roberto d'Angiò iniziarono a sorgere (1346) piccoli nuclei abitati ben più a sud del Castello, nell'area denominata dei Casali. Cominciava, pertanto, a prendere vita quella che gli storici denominarono «terra nuova» o «nuovo borgo».


Dal Quattrocento al Settecento.

Ai tempi di Alfonso d'Aragona il Castello fu rafforzato da una poderosa cinta muraria a torrioni circolari, un sistema fortificatorio destinato a essere superato da nuovi interventi che ai tempi di Carlo V portarono alla costruzione della possente «cinta spagnola». Quest'opera, delineata molto più in basso della cinta aragonese e con un vasto perimetro bastionato, veniva concepita come potenziamento del Castello, ma anche a difesa dell'ampio pianoro a questa circostante. Nel nuovo perimetro vennero collocati due poderosi sistemi a tenaglia rivolti uno a nord-est, l'altro a sud. A lavori terminati (1605), si rese tuttavia necessaria l'aggiunta di due rivellini progettati da Pietro Novelli(1645-46). L'incremento demografico e la stessa fortuna delle sorti messinesi contemporaneamente ispirarono il progetto di nuove costruzioni pubbliche e private nella parte pianeggiante, sull'istmo. Veniva così a realizzarsi una radicale trasformazione strutturale e sociale. La città bassa assumeva un ben preciso impianto urbanistico e una chiara fisionomia anche con edifici di rilievo, soprattutto con palazzi gentilizi di nobile architettura. L'agibilità del sito, l'immediato accesso al mare e alla campagna avevano sedotto la nuova residenza, al punto da determinare, già agli inizi del XVII secolo, il graduale spopolamento della città murata.

Ne conseguiva l'esigenza di arricchire con nuove opere fortificatorie sia la parte bassa della città, sia l'appendice meridionale del Borgo. Veniva costruita pertanto, a partire dal 1578, la lunga cortina occidentale bastionata e si difendevano il versante meridionale di Porta Messina (1582) e quello litoraneo orientale tra quest'ultima e le propaggini del borgo. Nel 1585 Camillo Camilliani avviava i lavori di costruzione del lungo edificio dei Quartieri Militari, che avrebbe separato le due parti della città: quella di pianura, autonoma e decisamente più esposta, e quella del Borgo culminante con la cittadella. Nel 1718-19 Milazzo fu vanamente assediata dal marchese De Lede che tentava di riannettere i Sicilia alla corona di Spagna. I sistemi di offesa avevano suggerito nuovi criteri di attacco che privilegiavano il terreno aperto alle ardite scalate delle roccheforti. Con lo scontro bellico, che si allontanava dal dominio del Castello per invadere i terreni meridionali piatti, anche la città ricomponeva i propri nuovi ritmi lontano dal Borgo; e, infatti, dopo i bombardamenti del 1718-19 e il terremoto del 1783, il disegno nuovo dell'abitato avrebbe interessato soltanto la parte bassa lungo due direttrici centrali e parallele: l'ampia e rettilinea «strada reale» di tracciato cinquecentesco (l'attuale via Umberto I) e l'irregolare percorso orientale che costeggiava la «Marina» (l'attuale lungomare Garibaldi).

Le trasformazioni ottocentesche e la realtà odierna.

Il secolo XIX confermava la centralità della città bassa, dove nuove esigenze urbanistiche stabilivano, in luogo delle cesure fortificatorie, attraversamenti viari. Il primo strumento urbanistico organico promosso dal Sindaco Antonio Cumbo Borgia (1893) proiettava lo sviluppo della città in direzione sud/sud est con la creazione di nuovi quartieri e l'apertura di strade.

Il piano tracciava un asse che con il suo taglio longitudinale avrebbe spaccato i Casali tardomedievali e rinascimentali (l'attuale via A. Cumbo Borgia, opera completata dopo il 1936), arricchendo l'attraversamento della città bassa. Nonostante i bombardamenti del 1943, la lenta attuazione del piano di ricostruzione e altri fattori di natura diversa hanno purtroppo provocato danni non indifferenti alla città e al territorio.

Itinerario di visita

La struttura urbanistica si distingue, per una sorta di gioco di un architetto bizzarro, in tre differenti nuclei:

  • la “città bassa”, posta sull’acrocoro meridionale del promontorio, che si distingue per la presenza di una gran quantità di chiese tutte di pregevole fattura, quali: Chiesa del Carmine innalzata nel 1574 sul luogo ove sorgevano due piccoli templi, Chiesa di S.Giacomo edificata nel 1434 quale voto fatto sotto re Alfonso d'Aragona, per aver questi liberata Milazzo, da un assedio di Luigi d'Angiò re di Napoli, il Duomo di S.Stefano moderna costruzione iniziata nel 1937 ed inaugurata ed aperta al culto nel 1951, custodisce opere di grande valore artistico, provenienti da chiese più antiche come dipinti del '400 siciliano, Chiesa di S. Maria Maggiore, Chiesa di S. Caterina di epoca bizantina, Chiesa del S.S.Crocifisso già esistente nell'anno 1566 ma di seguito restaurata;

  • la “città alta” o “città murata” del Borgo antico, che è quella più remota, di chiara impronta medioevale, dove troviamo il Castello romano-bizantino, bene della Comunità Economica Europea, esemplare unico dell’arte fortificatoria in Sicilia, con il suo Borgo Antico; da segnalare anche: Santuario di S. Francesco da Paola, Chiesa dell'Immacolata, Chiesa del S.S.Salvatore, Chiesa di S. Gaetano, Chiesa di S. Rocco, Chiesa della Madonna del Rosario, Chiesa di S. Giuseppe, Il Palazzo dei Viceré e dei Governatori;

  • la “città nuova” in pianura, ove inaspettatamente si trova l’ottocentesco Palazzo Comunale, la Chiesa dell’Addolorata, sorta tra il 1810 ed il 1813, la Chiesa di San Nicola, nella “Villa Lucifero” (sec. XVII-XIX), il Santuario di S. Antonio da Padova e la Chiesa della S.S. Trinità.

  • Oltre alle innumerevoli risorse cultuali appena elencate, Milazzo, con la sua flora e la sua fauna rimane un’ “isola” naturalistica davvero molto interessante. Per godere le bellezze dei luoghi e del paesaggio e permettere agli amanti della natura un’osservazione più approfondita sono, infatti, possibili ben due percorsi: Salita Monte Trino, della durata di 20 minuti circa e La Baronia.

FESTE E TRADIZIONI..

  • S. Francesco di Paola – Compatrono, il 4 Maggio;

  • Festa patronale - S. Stefano Protomartire, la festa del Santo patrono di Milazzo si tiene ogni anno la prima domenica del mese di settembre;

  • La Berrettella, processione al mare il 6 maggio;

  • Festa di S. Antonio da Padova, pellegrinaggio al Santuario, il 12 giugno;

TIPICITA' GASTRONOMICHE..

Quella della vite sia per la produzione di pregiati vini che di uve da tavola occupa, fra tutte le altre colture, uno dei posti preminenti. Da segnalare le prelibate granite di limone, caffè, frutta e mandorla.

Bibliografia:

“Milazzo – Ritratto di una città” – Antonino Micale e Giovanni Petrungaro – La Nuova Provincia Milazzo (1996);

Milazzo città d’arte: Disegno urbano e patrimonio architettonico” – Franco Chillemi – Mesogea (1999);

Milazzo Sacro” – Padre Francesco Perdichizzi – Stes – Milazzo (1996);

Milazzo: guida turistica artistica” – Antonino Micale – Stes – Milazzo (1974)“;

Guida di Milazzo” – Domenico Ryolo – (1974);

Stradario Storico della città di Milazzo” – Antonino Micale – Stes – Milazzo (1987);

Il Carmelo in Sicilia” – (Non sono disponibili altre informazioni sul testo, danneggiato nella copertina);

Il recupero del centro antico di Milazzo attraverso lo studio dell’iconografia antica” – Cinzia Di Paola – Quaderno del DAU No 20 (Dipartimento di Architettura ed Urbanistica dell'Università di Catania);

Italia da scoprire – Viaggio nei centri minori – Ed. Touring Editore s.r.l., Milano 1996.

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