Porta Felice. |
Tra la via Vittorio Emanuele ed il Foro Umberto I. Quartiere Tribunali-Castellammare. La porta, che da corso Vittorio Emanule introduce al Foro Italico, trae il suo nome dalla moglie del vicerè Marco Antonio Colonna, donna Felice Orsini. Costruita nel 1582, venne inaugurata un anno dopo, con grandi festeggiamenti, nonostante non fosse stata ancora ultimata per la sopravvenuta morte dello stesso vicerè spagnolo. I lavori furono ripresi nel 1602, sotto il vicerè Lorenzo Suarez e il duca Cordova di Ferie, e ultimati nel 1637 durante il governatorato del vicerè don Luigi Moncada duca di Montalto. Il monumento consta di due piloni alti circa 24 metri, recanti sul prospetto esterno ognuno due colonne doriche, reggenti una trabeazione e su di essa un balconcino in ferro. Tra ogni coppia di colonne sta una fonte in calcare, un'iscrizione che reca notizie sulle origini del monumento, e una nicchia con una statua in marmo bianco. Ai lati del balconcino, due piedistalli sostengono due grandi pigne, due scudi in marmo bianco e un'aquila dalle ali spiegate con in petto le armi dei reali di Spagna. Ogni colonna reca infine il simulacro di una santa vergine palermitana, S. Ninfa da un lato, S. Cristina dall'altro. Durante la seconda guerra mondiale, una bomba colpì il pilone di destra, riducendolo in polvere. In seguito lo stesso venne ricostruito, anche se purtroppo sono andate irrimediabilmente perdute le decorazioni che lo ornavano.
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