giovedì 10 settembre 2009
Calcio: Palermo-Bari affidata a Romeo.
Martifer Solar inizia la costruzione di un impianto di 3 MW di energia solare fotovoltaica in Sicilia.
10 Settembre 2009.
Martifer Solar inizierà a breve la costruzione di un impianto solare fotovoltaico di 3 MW in provincia di Agrigento, in Sicilia. L’impianto, che avrà un periodo di realizzazione di circa sei mesi, produrrà energia sufficiente al fabbisogno elettrico di più di 1660 famiglie ed eviterà l’emissione nell’atmosfera di più di tremila tonnellate di CO2, uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra. Per saperne di più vai all'url: http://www.martifersolar.com/pg/Noticias/q/3/n/502 .
MALTEMPO: IN ARRIVO VENTI FORTI E TEMPORALI AL SUD E SULLA SICILIA.
Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile, spiega una nota, ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede dal pomeriggio di oggi, giovedi' 10 settembre, venti molto forti da Nord sulle regioni meridionali e sulla Sicilia ai quali saranno associate mareggiate lungo le coste esposte.
Si prevedono, inoltre, precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale ed attivita' elettrica sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
A quanti abbiano programmato escursioni o attivita' nautica diportistica, si consiglia di seguire con attenzione l'evoluzione delle condizioni meteo per valutare la fattibilita' dell'attivita' pianificata.
Durante il fine settimana si registrera' tempo moderatamente instabile anche sulle regioni adriatiche, lungo i rilievi alpini, sulle zone appenniniche meridionali e sulla Sardegna.
Il Dipartimento della Protezione civile seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile.
res-rus/cam/bra
(Asca)
Questa sera parte la terza edizione di "X Factor"
Ma la novità, quella che rischia di innescare una ridda di polemiche, è che chi vince "X Factor" viene ammesso di diritto alla categoria dei Big del Festival di Sanremo 2010, oltre ad avere sottoscritto un contratto discografico con una major.
Fonte: Epolis Palermo, pagina 7 di oggi 10.09.2009
mercoledì 9 settembre 2009
Centro commerciale "Forum Palermo": Secondo indiscrezioni apertura prevista fra il 5 e il 10 Novembre 2009.
Supercoppa Primavera: Palermo-Genoa 6-7 (dcr) finale.
La Primavera del Palermo campione d'Italia in carica esce sconfitta, ma a testa alta, dalla sfida di Supercoppa giocata iera sera allo stadio "Renzo Barbera" contro il Genoa al termine della lotteria dei calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sul 2-2. Match incredibilmente intenso, ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte soprattutto nel finale, con entrambe le squadre che hanno dimostrato tutto il proprio valore. A parte il naturale rammarico per non aver portato a casa il trofeo, grande festa per i baby rosa che, con lo scudetto cucito sul petto, hanno provato l’emozione di giocare davanti ai numerosi tifosi presenti nella Tribuna e nella Curva Nord dello stadio “Barbera”. Parte forte il Palermo subito pericoloso dopo un minuto di gioco con Davì, che scarica un bolide dalla distanza di poco alto sopra la porta difesa da Raggio Garibaldi. Due minuti più tardi, il numero 4 rosanero ci riprova sfiorando ancora una volta la rete. Al 12’ ancora una volta va ad un passo dal vantaggio con Giovio che, ben servito da Laribi, calcia di prima intenzione mandando il pallone di un soffio sopra la traversa. Ma al 15’ nella prima sortita offensiva il Genoa beneficia di un calcio di rigore, assegnato dall’arbitro Giacomelli per il fallo di Polizzi ai danni di Boayke. Dal dischetto El Shaarawi spiazza l’estremo difensore rosa. Dopo il gol subìto l’undici allenato da Pergolizzi non perde la concentrazione e si riversa nella metà campo ligure alla ricerca del pareggi. Al 25’ splendido suggerimento di Cappelletti per l’accorrente Carioto, che conclude di potenza trovando però l’opposizione di Raggio Garibaldi che para a terra senza troppi patemi. Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimi della prima frazione di gioco. Al 3’ pericolosa sortita offensiva dei liguri con Doninelli, che non inquadra di poco lo specchio della porta. Tre minuti più tardi, calcio di punizione dalla lunga distanza battuto da Pitarresi, facile la presa di Raggio Garibaldi. Al 12’ il Genoa spreca una buona occasione per raddoppiare con Bertoncini, che da buona posizione spara alto sugli sviluppi di un corner calciato da Cofie. Al 21’ ennesimo tentativo di Davì, sempre da fuori area, ma la palla finisce fuori. Un minuto più tardi il Palermo resta in dieci uomini per l’espulsione di Adamo che, secondo l’arbitro Giacomelli, commette un fallo da ultimo uomo su Ragusa. Malgrado l’inferiorità numerica i baby rosa provano in tutti i modi ad annullare lo svantaggio, ma devono far fronte alla buona opposizione della difesa genovese che fa buona guardia e alle numerose pause di gioco. Nei minuti finali il match s’infiamma: al 40’ prima Conti fa esplodere il “Barbera” trasformando magistralmente un calcio di punizione dai venti metri. La gioia dei rosa viene stroncata dopo un minuto da El Shaarawi, che riporta i grifoni in vantaggio realizzando su assist di Cannito. Ma al 44’ Corsino viene atterrato in area da De Bode guadagnando un calcio di rigore. Dagli undici metri Conti si fa respingere il tiro da Raggio Garibaldi, ma non sbaglia il tap-in e mette a segno la rete del 2-2, che di fatto chiude i tempi regolamentari. Al 6’ del primo supplementare occasionissima per il Palermo: show di Giovio che salta come birilli Cannito, Ferraro e Romero e mette al centro, Siragusa da pochi passi non riesce ad inquadrare la porta e calcia alto. I baby rosa a questo punto credono più che mai nella vittoria e, quattro minuti, vanno vicinissimi al terzo gol con Laribi che fa partire una micidiale botta da distanza siderale, Raggio Garibaldi si supera deviando in corner. All’11’ la riposta del Genoa con Romero, che di testa lambisce la traversa. Al 15’ tentativo da lontano di Doninelli, palla fuori. Al 5’ del secondo tempo supplementare, la rabbiosa conclusione di Giovio su calcio di punizione termina alta. Due minuti più tardi, Mbakogu ha nei piedi la palla del 3-2, ma l’attaccante nigeriano non riesce a centrare la porta. Anche il secondo extra time si conclude in parità: si va ai calci di rigore. Dagli undici metri è fatale l’errore di Cappelletti, che si fa parare il sesto rigore da Raggio Garibaldi. Il Genoa si aggiudica la Supercoppa Primavera, il Palermo esce dal campo a testa alta tra gli applausi del pubblico. Per vedere gli highlights della partita clicca qui.
Fonte: ilpalermocalcio.it
lunedì 7 settembre 2009
Domani Supercoppa Primavera al "Barbera".
Fonte: ilpalermocalcio.it
"Mille tetti fotovoltaici", da lunedì 7 Settembre 2009 bando per impianti solari a costi irrisori.
E' stato pubblicato oggi il bando per partecipare all´iniziativa "1000 Tetti fotovoltaici per Palermo", il progetto che consente ai nuclei familiari residenti in 39 comuni della provincia, di installare un impianto fotovoltaico nella propria abitazione con una spesa di accesso estremamente limitata (poco più di 600,00 euro che si recuperano in circa un anno) annullando i costi dei consumi elettrici per 20 anni.
L´avviso sarà affisso negli albi pretori dei Comuni aderenti all´iniziativa e vi rimarrà pubblicato fino al 28 settembre. Le istanze potranno essere presentate dal 28 settembre al 14 novembre 2009 soltanto tramite una raccomandata postale indirizzata esclusivamente alle amministrazioni che aderiscono all´iniziativa e ove ricade l´immobile. La graduatoria sarà stilata per ordine cronologico di data e orario contenuto nel timbro postale.
Si tratta di uno dei più importanti investimenti privati a favore dello sviluppo sostenibile del nostro territorio, promosso dalla Lega delle Cooperative di Palermo con capofila il Consorzio nazionale Abn - a&b network sociale di Perugia e la partecipazione del Consorzio Il Lavoro Solidale di Catania e di Softenergy, società palermitana specializzata nel settore delle energie rinnovabili.
Dei 39 Comuni che aderiscono al progetto, 22 fanno parte di Sosvima (Madonie), 7 Comuni aderiscono attraverso l´Agenzia "Imera Sviluppo 2010"; le altre amministrazioni interessate sono: Altofonte, Bagheria, Bisacquino, Contessa Entellina, Marineo, Piana degli Albanesi, San Cipirello, Santa Flavia, Trabia e Villabate.
Il progetto "1000 Tetti fotovoltaici per Palermo" sarà presentato in tutti i territori secondo un calendario che va da lunedì 7 settembre a lunedì 28 settembre. Queste le iniziative già programmate: Bisacquino venerdì 11 settembre ore 18,30 nel centro culturale ex Teatro, assemblea cittadina con il sindaco e gli amministratori sul tema "Le azioni del piano energetico regionale e i parchi urbani fotovoltaici: il Progetto 1000 tetti fotovoltaici"; a Contessa Entellina venerdì 11 settembre alle ore 17,00 nel Palazzo Comunale, incontro con il sindaco e gli amministratori; a Villabate giovedì 17 settembre alle ore 16.30 nell´aula del consiglio comunale, l´assemblea cittadina sull´iniziativa con il sindaco e gli amministratori. Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al sito www.milletettifotovoltaici.it.
Fonte: www.90011.it
PALERMO: CIRCA 300 MILA SPETTATORI PER LA NOTTE IN FESTA.
La città si è trasformata in un grande palcoscenico per decine di artisti, con spettacoli per tutti i gusti e tutte le età. Aperti fino a tarda notte anche i Palazzi Sant'Elia e Comitini.
Palermo, 7 settembre 2009 – Sabato 5 Settembre 2009, sino alle prime ore di Domenica 6 c.m., Palermo si è trasformata in un grande palcoscenico a cielo aperto per decine di artisti e che ha visto la massiccia partecipazione di palermitani ma anche di visitatori provenienti dalla provincia e di tanti turisti. La seconda edizione della “Notte in Festa” va in archivio con il lusinghiero bilancio di circa 300 mila spettatori che hanno assistito, dalle 17 a tarda notte agli oltre 30 eventi in programma. “Un sincero grazie – sottolinea il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – a tutti i cittadini che hanno vissuto con gioia, entusiasmo e civiltà la nostra Notte Bianca, offrendo la migliore immagine del nostro territorio. E un ringraziamento a tutti gli artisti, i tecnici, le maestranze, i commercianti e le forze dell’ordine per la loro preziosa collaborazione. La Notte in Festa è stata il momento culminante di un mese di appuntamenti in città e in provincia che hanno animato la nostra estate”. Dopo gli spettacoli pomeridiani del percorso “Baby”, fra piazza Verdi, il Giardino Inglese, via Ruggero Settimo, dedicati ai più piccoli, il palco centrale ha accolto il grande concerto di Radio 105. In scena sedici artisti italiani fra i quali Giusy Ferreri, palermitana che per la prima volta si esibiva in città, alla quale il presidente Avanti ha consegnato un encomio solenne dell’Ente per la sua attività artistica. Nel resto del centro città, intanto, si snodavano gli altri percorsi con musica e intrattenimento per tutti gusti. Aperti fino a tarda notte e illuminati da installazioni artistiche i due palazzi dell’Ente in via Maqueda, a Palazzo Sant’Elia con la mostra e lo spettacolo dedicato agli anni Settanta, a Palazzo Comitini con il pianoforte sotto le stelle.
sabato 5 settembre 2009
Le isole Pelagie viste da vicino. Terza parte - Lampedusa.
Care lettrici e cari lettori, buongiorno. Continuano i post dedicati alle isole dell'arcipelago delle Pelagie, da me visitate nella settimana compresa fra il 23 ed il 30 Agosto 2009. Oggi parleremo della stupenda isola di Lampedusa.
Visualizzazione ingrandita della mappa
L'isola di Lampedusa (isula di Lampidusa in lingua siciliana) è la più estesa dell'arcipelago delle Pelagie nel mar Mediterraneo. Assieme a Linosa conta 6.166 abitanti. Con una superficie di 20,2 km², è la sesta per estensione delle isole siciliane. In antichità il nome era LopadùsaΛοπαδουσσα in greco). Amministrativamente, assieme con Linosa, forma il comune di Lampedusa e Linosa di cui è la sede municipale.
Questa isola, più vicina all'Africa che all'Europa, come si diceva, in effetti è parte della piattaforma continentale africana, e la flora e la fauna sono in parte originarie di questo continente e della sua regione maghrebina.
Geologicamente, Lampedusa, è costituita da depositi calcarei che risalgono al miocene medio-superiore ed in questo sito, allo scopo di tutelare l'ambiente naturale, particolarmente antropizzato nell'ultimo scorcio di secolo, la Regione Siciliana ha istituito, con DD.AA. 291/44, 16.5.95 - 533/44, 11.8.95, su una superficie di 369,68 ettari, una riserva regionale in una zona di protezione speciale (ZPS) e sito di importanza Comunitaria localizzandola fra il Vallone dell'Acqua e Cala Greca.
Ciò in quanto sul territorio indicato esistono importanti specie faunistico - botaniche - ambientali e paesaggistiche che necessitano di particolare tutela, considerato il ristretto ecosistema. Le isole di Linosa (Spiaggia della Pozzolana di Ponente) e di Lampedusa (Spiaggia di Isola dei Conigli nella foto a destra) sono gli unici siti in Italia in cui la presenza di regolari ovodeposizioni da parte di alcuni esemplari è documentata e certa. Purtroppo la densità del turismo di massa e la frequentazione crescente del turismo appiedato (ancora permesso) stanno facendo perdere alla spiaggia dell'isola dei conigli ogni attrattiva per la deposizione delle tartarughe. Nel 2007 e nel 2008 non è stato censito infatti alcun nido a Lampedusa. Le ovodeposizioni sono fortunatamente riprese nel giugno del 2009.Sul versante meridionale dell'isola di Lampedusa si osservano ampie zone di trottoir a vermeti, tipica ecostruttura mediterranea.
STORIA
Che Romani e Arabi avessero creato un insediamento stabile nell'isola, è confermato anche dal ritrovamento di monete dell'epoca e i molti reperti greci provenienti da relitti affondati nel mare lampedusano, testimoniano anche un consistente traffico navale intorno all'isola fin dal 700 a.C.Anche qui gli Arabi approfittarono della sua estrema collocazione geografica e utilizzarono Lampedusa allo stesso modo di Linosa come approdo per le loro scorribande. Si narra, tra racconti fantastici e crude verità sulla ferocia dei pirati , che nascoto in qualche grotta, o sepolto sotto terra, nelle Pelagie vi sia ancora il prezioso tesoro del pirata Dragùt o del più temibile Kaireddin (nella foto a destra). Questo perchè ritenevano le due isole più sicure delle loro città e avrebbero preferito tenerlo nascosto piuttosto che rischiare di essere uccisi dai nemici che volevano impadronirsi dell'immenso tesoro accumulato in anni di razzie. Il fatto che l'isola sia stata rifugio di cristiani, arabi, eremiti e personaggi singolari diede lo spunto a Ludovico Ariosto per ambientarvi il cruento duello tra cristiani e saraceni descritto nei canti 41° e 42° dell'Orlando Furioso. Lo scontro dei tre contro tre a Lampedusa, fra i cristiani Orlando, Brandimarte e Oliviero e i mori Agramente, Sobrino e Gradasso.
Informazioni certe sulla storia di Lampedusa, tuttavia, si hanno a partire dal 1430, quando Alfonso V d'Aragona, Re di Napoli, soprannominato "Il Magnanimo" concesse i diritti e la potestà del mero e misto imperio sull'Isola al suo cameriere personale, Giovanni De Caro dei Borboni di Montechiaro detto "Giovannello". Nel 1551, una flotta ai comandi dell'ammiraglio Andrea Doria, su ordine di Carlo V, distrusse la roccaforte di Mekdia, in Tunisia, covo del pirata turco Dragùt. Durante il viaggio di ritorno, sorpreso da una forte tempesta e dopo avere perso buona parte del suo equipaggio, la flotta si riparò a Lampedusa, probabilmente a Cala Pisana (nella foto a sinistra). Gli uomini dell'equipaggio, affascinati dalla naturale bellezza dell'isola vi si stabilirono incrementando così il numero degli abitanti. Ma la vendetta del turco Dragùt non si fece attendere e due anni dopo durante una scorreria furono deportati dall'isola in schiavitù più di mille abitanti. Tuttavia, il 7 Ottobre 1571 la flotta cristiana comandata da Don Giovanni d'Austria riuscì a sconfiggere la flotta turca e a liberare complessivamente circa quindicimila cristiani prigionieri, catturati dai musulmani durante gli anni delle loro scorribande nel Mediterraneo. Successivamente, per un lungo periodo, l'isola rimase disabitata.
Nel 1630 Giulio Tomasi, avo dell'autore del "Gattopardo", fu insignito da Carlo II di Spagna del titolo di principe di Lampedusa e Linosa. Nel 1760 l'isola venne colonizzata da sei francesi, seguiti, dopo sedici anni, da un nucleo familiare maltese. Successivamente, fu un susseguirsi di arrivi di piccoli gruppi di agricoltori capeggiati ora da maltesi ora da inglesi. Anche i Russi, con il principe Grigori Alexandrovich Potemkim tentarono l'acquisto dell'Isola per poter insediarvi una colonia di sudditi della zarina. Nel 1780 una terribile pestilenza colpì l'isola ed una lapide in marmo datata 1784 rinvenuta in una grotta, conferma appunto la sepoltura di un morto per peste.
Le notevoli risorse economiche necessarie al recupero delle due isole di Lampedusa e Linosa, costrinsero i Tomasi a chiedere un congruo finanziamento ai Borbone minacciando in caso contrario di vendere l'isola agli Inglesi interessati all'acquisto per ovvie ragioni strategiche finalizzate a farne una base militare. La richiesta di vendita venne ufficializzata a Ferdinando II - re delle due Sicilie, che negò fermamente l'autorizzazione, ma anzi per un prezzo di 12.000 ducati, nel 1839 le riacquistò intenzionato a trasformarle in colonie agricole.
Nel 1843 il governo borbonico decise di colonizzare Lampedusa e Linosa emanando un bando tra i sudditi del Regno delle due Sicilie con il quale si cercavano volontari disposti a trasferirsi nelle due isole promettendo loro l'utilizzo di tutto il terreno coltivabile e una rendita per cinquanta anni di 3 tarì al giorno. Vi aderirono alcune famiglie provenienti da Ustica, Agrigento e Pantelleria accompagnati dal capitano di fregata Bernardo Maria Sanvisente (Bernardo Maria Sanvisente prende possesso delle isole di Lampedusa e di Linosa con la carica di «governatore di S.M. Ferdinando Il di Borbone, re del regno delle Due Sicilie, gran principe ereditario di Toscana, duca di Parma, Piacenza,Castro” ecc. ecc. (1810-1859). Come primo atto conferma agli enfiteuti, Gatt di Malta Fernandez, le sentenze di revoca già notificate nel 1839. Sanvisente si era imbarcato a Palermo il 18 settembre a bordo del Piroscafo Rondine con le istruzioni del re di costituire Lampedusa e Linosa in «colonia della real Casa di Borbone e di “costituirvi la novella ne con lo incivilimento del nuovo paese da edificarsi (cfr. Sanvisente, 1849). Giunto a Girgenti (Agrigento) il 19 settembre, prosegue per Lampedusa il 21 settembre insieme con il vapore L'Antilope recando con sé autorità ecclesiastiche e amministrative, gente di varie arti e mestieri con autorità di guardie urbane e sanitarie, un distaccamento militare al comando di un ufficiale. Le navi arrivano a Lampedusa alle ore 13 dei giorno seguente e colte da 24 maltesi, capeggiati da un certo Fortunato Frenda - che è sposato con una figlia di Salvatore Gatt - . Pochi giorni dopo i maltesi, a eccezione di qualcuno, lasciano l'isola per tornare a Malta e Fortunato Frenda si trasferisce con la famiglia sulla costa tunisina, il 6 marzo 1844. Inizia cosi la felice colonizzazione borbonica delle due isole).
Nel rapporto inviato al re Sanvisente descrive il suo arrivo confermando di avere trovato sull'isola pochi ruderi, alcune sepolture e un territorio rimasto dominio di una natura totalmente incontaminata. Vi si estendeva un folto manto vegetale costituito da una fitta macchia mediterranea nella sua forma più evoluta e diversificata. Una vegetazione rigogliosa che confermava la presenza di acqua dolce e che avrebbe facilitato l'opera di colonizzazione. Un ambiente che ospitava una ricchissima fauna composta da conigli, volpi, cinghiali, tartarughe, capre selvatiche e alcuni esemplari di cervi di piccole dimensioni. L'impatto dell'arrivo di Sanvisente e dei suoi coloni fu disastroso. A cinque anni dallo sbarco erano già diventati settecento e su questo paradiso terrestre si generò un sistematico e inevitabile sconvolgimento del territorio. Vennero realizzate le prime grandi opere di Lampedusa, alcune delle quali ancora esistenti. Furono costruiti proprio di fronte al porto sette edifici dove furono alloggiati i nuovi abitanti: "i sette palazzi" (tuttora esistenti). In merito alla colonizzazione di Lampedusa, le cronache dell'epoca riportano due versioni sul comportamento del Capitano Sanvisente. La prima narra che a seguito delle crescente domanda di energia da destinare alla grande rivoluzione industriale in corso in Europa nel corso del diciannovesimo secolo, arrivavano sempre più numerose le richieste di carbone vegetale, ovvero di alberi da tagliare e bruciare. Re Ferdinando, più interessato al denaro che alla salvaguardia dell'ambiente dell'isola, concesse senza problemi le autorizzazioni per la produzione di carbone vegetale acconsentendo, tra le forti proteste del governatore Sanvisente, al disbocamento indiscriminato di Lampedusa.
In pochi anni, l' isola perdette la propria vegetazione (nella foto ecco come si presenta oggi, in prossimità di Cala Galera), di conseguenza, le coltivazioni, sempre più esposte ai forti venti, diventarono più difficili e meno redditizie. Il Governatore Sanvisente non approvando tale decisione, si dimise dalla sua carica e lasciò l' isola. Con le foreste disboscate e il terreno via via sempre più arido, l' economia di Lampedusa si spostò definitivamente verso la pesca, e l' aspetto morfologico cominciò a diventare quello odierno: roccioso, brullo ed arido.
Nel 1860, in seguito alla nascita del regno d'Italia e con la conseguente annessione del Regno delle Due Sicilie, anche le Pelagie diventarono italiane. Nel 1872 il governo italiano interviene su Lampedusa, e decide di convertirla in colonia penale. (Vedasi Cala Galera e quanto resta della colonia penale istituita sull'isola nelle foto sulla destra)
Fonte:
- Isole Pelagie - Linosa e Lampedusa. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
- Le Pelagie - Lampedusa e Linosa. Vademecum del turista. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
- it.wikipedia.org;
- www.isoladilampedusa.it;
- http://images4.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-4/592/59272/298083/DSCN176-vi.jpg;
- http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/69/Lampedusa_versante_sud.jpg/200px-Lampedusa_versante_sud.jpg;
- Sicilia - Di Michelin / MFPM
Caldo e afa al centrosud, temporali al nord.
Fonte: audionews.it
giovedì 3 settembre 2009
CALCIO/PALERMO: BLASI, QUI PER TOGLIERMI GRANDI SODDISFAZIONI.
dod/cam/ss
(Asca)
CALCIO/PALERMO: SABATINI, BLASI GIOCATORE DI LIVELLO.
Sabatini, riferendosi al posizionamento di Blasi e alla possibilita' che possa essere il possibile sostituto di Liverani (fermo per infortunio sino a novembre), dal sito dei rosanero precisa: ''Alla Lazio e' capitato piu' di una volta e lo ha fatto con grandi risultati, e' auspicabile che lo possa fare anche a Palermo. Sono rammaricato, pero', per l'accoglienza che alcuni hanno riservato al nuovo giocatore, che doveva essere trattato con piu' rispetto''.
Sabatini, parlando della campagna acquisti-cessioni, precisa: ''Negli ultimi momenti del calciomercato c'e' stata un'offerta importante per Budan da parte di una squadra russa, ma quel colpo di testa contro la Fiorentina lo ha avvicinato di molto al modello di attaccante che abbiamo in mente. Simplicio'? Non e' mai stato sul mercato, cosi' come non e' mai stata fatta alcuna trattativa con la Lazio. Lui e Bresciano sono due grandissimi giocatori a disposizione di Zenga. Succi, invece, e' stato messo sul mercato anche per una sua richiesta, ma quando e' rimasto con noi non e' sembrato per nulla rammaricato. Anche se dovesse giocare poche partite di certo sara' molto importante, e' un ragazzo estremamente motivato e per questa ragione e' arrivato a giocare in Serie A. Pastore'? Sta rispettando le aspettative, ha fatto due buonissime partite di sostanza, ma nessun giocatore nel calcio italiano si e' mai imposto senza l'aiuto della squadra. Il nostro gruppo - conclude il Ds rosanero - e' formato da ragazzi molto generosi, in grado di remare tutti nella giusta direzione''.
dod/cam/bra
Le isole Pelagie viste da vicino. Seconda parte - Linosa -.
Linosa (AG) è la seconda isola per dimensione delle tre che compongono l'arcipelago delle Pelagie (Lampedusa,Linosa,Lampione). Ha, infatti, una superficie di poco più di 5 kmq, lunga 3,4 km e larga 2,7 km. Forma con Lampedusa, la maggiore delle tre isole dell'arcipelago, un'unico Comune (5.626 ab.) della provincia di Agrigento , di cui ne è anche una frazione.
Linosa è ubicata a 42 km a NE di Lampedusa. D'origine vulcanica, Linosa, era già nota ai tempi del greco Strabone. Plinio il Vecchio la cita nella Naturalis Historia come Aethusa, Αιθουσσα e Algusa, Αλγουσσα in greco. Il nome Lenusa appare nel XVI secolo ad opera del domenicano Tommaso Fazzello. Tuttavia anche se fino al 1839 si hanno notizie frammentarie sulla storia dell'isola è certo che trovandosi al centro del Mediterraneo era rifugio e punto di riferimento per le navi Fenici, dei Saraceni, dei Romani e dei Greci che navigavano nel "Mare Nostrum".
Il ritrovamento di numerose cisterne scavate nella superficie lavica di tipica derivazone romana, così come numerose monete ritrovate durante recenti scavi, fanno ritenere che i Romani avessero creato un insediamento stabile e che durante le guerre puniche l'isola fosse punto di approdo e rifornimento per l'esercito di Roma. Nei secoli seguenti, verosimilmente, divenne punto di riferimento anche per le scorribande degli arabi e dei feroci saraceni. Attorno a Linosa vi furono anche numerosi scontri navali e tanti sono i relitti che giacciono sui fondali. Benchè saccheggiati per anni dai subacquei, capita ancora oggi che nelle reti dei pescatori, vengano recuperate ancora intatte anfore, scodelle, ancore, o quant'altro materiale fosse stivato a bordo delle navi.
Nella metà del XIV sec., mentre in tutta la costa della Sicilia si eregevano torri di avvistamento per contrastare le continue scorribande dei pirati, Linosa divenne un vero punto strategico nelle rotte dei pirati in quanto diviene non solo deposito dei tesori e dei bottini razziati, ma punto di smistamento dei prigionieri deportati.
La flotta dei pirati era composta dagli sciabecchi, navi di ottima manovrabilità e particolarmente adatte al combattimento, che consentiva loro di arrivare velocemente nel luogo prescelto per l'assalto. Lo scopo era quello di raccogliere quanto più oro possibile e deportare uomini, donne, bambini, da vendere come schiavi nei mercati del Nordafrica.
Successivamente alla sconfitta dei turchi, l'isola rimase disabitata per quasi due secoli, anche se nel 1630 Giulio Tomasi avo di Giuseppe Tomasi, autore del "Gattopardo", venne insignito da Carlo II di Spagna del titolo di principe di Lampedusa. Le notevoli risorse economiche necessarie al recupero delle due isole di Lampedusa e Linosa, costrinsero i Tomasi a chiedere un congruo finanziamento ai Borbone minacciando in caso contrario di vendere l'isola agli Inglesi interessati all'acquisto per ovvie ragioni strategiche finalizzate a farne una base militare. La richiesta di vendita venne ufficializzata a Ferdinando II - re delle due Sicilie, che negò fermamente l'autorizzazione, ma anzi per un prezzo di 12.000 ducati, nel 1839 le riacquistò intenzionato a trasformarle in colonie agricole.
Il nome Linosa invece nasce nel 1845 in quanto usato dal cavaliere Bernardo Maria Sanvinsente. In quell'anno il governo borbonico decise di colonizzare Lampedusa e Linosa emanando un bando tra i sudditi del Regno delle due Sicilie con il quale si cercavano volontari disposti a trasferirsi nelle due isole promettendo loro l'utilizzo di tutto il terreno coltivabile e una rendita per cinquanta anni di 3 tarì al giorno. Vi aderirono alcune famiglie provenienti da Ustica, Agrigento e Pantelleria accompagnati dal capitano di fregata Bernardo Maria Sanvisente (Bernardo Maria Sanvisente prende possesso delle isole di Lampedusa e di Linosa con la carica di «governatore di S.M. Ferdinando Il di Borbone, re del regno delle Due Sicilie, gran principe ereditario di Toscana, duca di Parma, Piacenza,Castro” ecc. ecc. (1810-1859). Come primo atto conferma agli enfiteuti, Gatt di Malta Fernandez, le sentenze di revoca già notificate nel 1839. Sanvisente si era imbarcato a Palermo il 18 settembre a bordo del Piroscafo Rondine con le istruzioni del re di costituire Lampedusa e Linosa in «colonia della real Casa di Borbone e di “costituirvi la novella ne con lo incivilimento del nuovo paese da edificarsi (cfr. Sanvisente, 1849). Giunto a Girgenti (Agrigento) il 19 settembre, prosegue per Lampedusa il 21 settembre insieme con il vapore L'Antilope recando con sé autorità ecclesiastiche e amministrative, gente di varie arti e mestieri con autorità di guardie urbane e sanitarie, un distaccamento militare al comando di un ufficiale. Le navi arrivano a Lampedusa alle ore 13 dei giorno seguente e colte da 24 maltesi, capeggiati da un certo Fortunato Frenda «che sposato una figlia di Salvatore Gatt. Pochi giorni dopo i maltesi, a eccezione di qualcuno, lasciano l'isola per tornare a Malta e Fortunato Frenda si trasferisce con la famiglia sulla costa tunisina, il 6 marzo 1844. Inizia cosi la felice colonizzazione borbonica delle due isole).
Il 25 maggio 1845 le famiglie volontarie che aderirono all'editto ed il capitano B.M. Sanvisente sbarcarono sull'isola di Linosa cominciando ad abitarla ed effettuando i primi lavori edili come la costruzione di una Chiesa, eretta subito dopo lo sbarco e l'inizio delle nuove abitazioni.
L'ambiente che li circondava si rivelò più ostile del previsto. Alla mancanza di abitazioni si supplì con dei ripari scavati nelle rocce in tufo, pur essendo costantemente minacciati dalla presenza di innumerevoli topi.
L'esistenza delle antiche cisterne romane che vennero immediatamente ripristinate togliendo tutta la terra accumulatasi, favorì la raccolta e la riserva di acqua piovana. Inoltre, le forti ed abbondanti piogge di quell'anno provocarono diversi smottamenti del terreno che fortunatamente riuscirono a debellare anche l'infausta presenza dei tanti roditori presenti nell'isola.
Con l'unità d'Italia del 1861 anche i Savoia purtroppo non mantennero le promesse di aiuti fatte dai Borbone. Ma i linosani lasciati ancora più soli a fronteggiare una situazione prossima alla tragedia, reagirono con una forma di eroismo primitivo. Dal primo nucleo di poche decine di persone, grazie ai matrimoni tra gli stessi membri e con individui provenienti dalla terraferma la popolazione pian piano si è ingrandita, fino a raggiungere l'attuale numero che si aggira intorno ai 500 abitanti.
Nei primi del '900 i Linosani vennero ricordati solo in occasione delle due grandi guerre con la chiamata alle armi. Negli anni sessanta Linosa comincia a cambiare volto. Arrivano le prime innovazioni tecniche accompagnate da uno sviluppo turistico. La SIP (oggi Telecom) installa nel 1963 la prima centrale telefonica. Nel 1967 entra in funzione una centrale elettrica. Nel 1968 viene realizzato l'asilo infantile, con le scuole elementari e medie. Nel 1973 viene costruito il primo dissalatore e nel 1976 approda sull'isola la RAI che installa un ripetitore e quattro anni dopo anche Mediaset.
Nel 1984, dopo tanti anni di trasbordi effettuati con non poco disagio mediante l'uso di barche in un mare non sempre calmo, la nave traghetto Paolo Veronese effettua il primo attracco in banchina allo Scalo Vecchio. Vengono realizzati altri due moli di attracco: Mannarazza e Pozzolana di Ponente che consentono lo scalo dei passeggeri e lo scarico delle merci quando il vento investe l'approdo principale. Nel 1986 iniziano i lavori per il nuovo dissalatore che fornirà acqua potabile e nel 2002 entra in servizio l'aliscafo sulla tratta Porto Empedocle, Linosa, Lampedusa.
Linosa, é incantevole e capace di farsi amare da chi é amante della natura, dell'ambiente e soprattutto del mare.
Selvaggia é la sua bellezza. Linosa, non colpisce solo per i suoi meravigliosi fondali, sicuramente tra i più belli d'Italia se non del mondo, ma anche per i colori del suo paesaggio tutto da ammirare. L'isola anche per le sue dimensioni, è a portata d'uomo e da un gran senso di libertà. La sensazione principale che potrete provare è quella di essere fuori dal mondo. Infatti, bastano solo pochi giorni per farvi dimenticare anche in che giorno vi trovate.
Linosa, ospita una grande comunità di uccelli "Berta Maggiore" nonché la tartaruga "Caretta Caretta" entrambe a rischio estinzione. Il 21 ottobre 2002, con decreto del Ministro dell'Ambiente, è stata istituita l'Area Marina Protetta "Isole Pelagie".
Fonte:
- Isole Pelagie - Linosa e Lampedusa. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
- Le Pelagie - Lampedusa e Linosa. Vademecum del turista. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
- it.wikipedia.org;
- www.isoladilampedusa.it;
- www.linosani.it;
- http://www.isoleitalia.it/cgi-bin/isole/Linosa4%20%28Custom%29.jpg;
- http://www.isoleitalia.it/cgi-bin/isole/Linosa1%20%28Custom%29.jpg;
- http://lapoesiaelospirito.files.wordpress.com/2009/07/linosa.jpg.
mercoledì 2 settembre 2009
Baaria apre la Mostra del Cinema. Tornatore: "Si è siciliani con difficoltà".
Fonte: Adnkronos
martedì 1 settembre 2009
Le isole Pelagie viste da vicino - prima parte.
L'isola più grande è Lampedusa, con circa 20 km² di superficie ed è anche la più popolosa delle tre (5000 abitanti). La seconda isola per estensione è Linosa, mentre la più piccola è la disabitata Lampione. In tutto contano circa 5500 abitanti. La vegetazione è ovunque brulla e le coste particolarmente alte e frastagliate. L'altitudine massima dell'arcipelago si trova a Linosa (isola di origine vulcanica) e più precisamente nel monte Vulcano (186 ms.l.m.). Attualmente rappresentano, insieme alla Calabria, l'unico sito, in Italia, di regolare riproduzione delle tartarughe marine Caretta caretta.
Oggi Lampedusa e Linosa sono un punto di riferimento irrinunciabile per gli amanti del mare. L'acqua cristallina delle Pelegie dai colori cangianti in tonalità che passano dal verde, al turchese, all'azzurro, al blu intenso, è l'ambiente preferito da tutti gli appassionati di pesca subacquea.
Gli incontri con la variopinta fauna marina nel policromo habitat incontaminato dei fondali del Mediterraneo, le spiagge con la sabbia dorata, le cale create nella roccia nel corso dei secoli dall'infrangersi delle onde del mare, il fascino selvaggio della terra, hanno reso celebri questi siti facendoli diventare luoghi irrinunciabili per una vacanza indimenticabile.
Alcune immagini dell'isola di Lampedusa:
- Le Pelagie - Lampedusa e Linosa - vademecum del turista edito dalla Provincia Regionale di Agrigento - Assessorato al Turismo;
- it.wikipedia.org .
METEO: PROT. CIVILE, SETTIMANA ALL'INSEGNA DI TEMPO INSTABILE.
Da giovedi' i fenomeni di instabilita' interesseranno il settore nord-orientale e con progressivo interessamento delle regioni appenniniche centrali.
Venerdi' un nuovo impulso perturbato, inoltre, fara' ingresso sull'Italia settentrionale, con temporali sparsi che localmente risulteranno di forte intensita' e potranno essere accompagnati da forti venti, in particolare sui settori di ponente.
Nel corso della settimana le temperature registreranno una generale diminuzione, specialmente al nord.
Un miglioramento delle condizioni del tempo e' previsto per sabato, quando l'Italia sara' raggiunta da correnti nord-atlantiche, fresche e stabili.
Il Dipartimento della Protezione Civile seguira' l'evolversi della situazione. Sul sito www.protezionecivile.it e' possibile consultare i bollettini di vigilanza meteorologica, aggiornati quotidianamente e, se necessario, saranno pubblicati eventuali avvisi di avverse condizioni meteo.
res-map/mcc/alf
(Asca)
lunedì 31 agosto 2009
Coppa del Mondo di parapendio dal 1 al 12 Settembre a Poggio Bustone (Rieti).
Cerimonia d'apertura il 1 settembre, ore 20, in piazza Emo Battisti a Poggio Bustone, presenti il sindaco Alberto Cerroni, per la provincia il presidente Fabio Melilli e l'assessore allo sport Francesco Tancredi, i consiglieri regionali Annamaria Massini, Antonio Cicchetti e Mario Perilli, l'onorevole Guglielmo Rositani ed il senatore Angelo Maria Cicolani. Sfilerà il complesso bandistico di Poggio Bustone, mentre nella vicina piazza Regina Elena sarà imbandito un buffet per circa 250 tra ospiti e piloti.
Meteo permettendo, si disputerà una manche al giorno per determinare la classifica finale: i piloti s'innalzeranno in cielo dal decollo di Monterosato per toccare punti salienti del territorio sabino, con percorsi di decine di km lungo la pedemontana reatina. Le correnti d'aria ascensionali saranno l'unico motore dei parapendio, silenzioso ed in perfetta sintonia con l'ambiente.
Particolare risalto avrà la giornata del 5 settembre, quando la carovana della PWC si trasferirà in Abruzzo per disputare una prova con decollo da Campo Imperatore e atterraggio ad Onna, il paese che il recente sisma ha reso tristemente noto.
Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it - vitali.stampa (AT) fivl.it - 335 5852431
skype: gustavo.vitali
foto:
http://www.gustavovitali.it/
per informazioni sulla PWC A POGGIO BUSTONE contattare
Giorgio Sabbioni - 348.7934144 - giorgio.sabbioni (AT) tin.it
skype: gsabbio
altre informazioni ed immagini free per il download e la pubblicazione:
www.paraglidingcup.com - www.cornizzoloeventi.org
Sito ufficiale della Coppa del Mondo:
www.paraglidingworldcup.org
Tutti i nostri comunicati stampa all'indirizzo:
http://www.fivl.it/index.php/
Ritorno dalle vacanze.
Care lettrici e cari lettori, buongiorno.
Al ritorno in città ho avuto modo di constatare che la nostra amata Palermo è sempre afflitta dalle stesse problematiche: spazzatura ovunque, strade sporche, igiene ambientale carente.
Ho lasciato due perle del Mediterraneo alle mie spalle ed ho ancora in mente le splendide calette, il mare limpido e cristallino, la natura selvaggia ed incontaminata delle due isole da me visitate.
Il ritorno alla quotidianità è stato, devo ammetterlo, traumatico.
Al prossimo post. Saluti.
giovedì 20 agosto 2009
Si conclude con la tappa di Catania il Nokia Music Tour dal 19 al 23 Agosto 2009 presso La Cucaracha – Afrobar, via Presidente Kennedy, 47.
Si conclude con la tappa di Catania il Nokia Music Tour che dal 22 luglio ha portato musica e divertimento su alcune delle più belle spiagge italiane.
Da mercoledi 19 a domenica 23 agosto presso La Cucaracha – Afrobar, via Presidente Kennedy, 47, sarà possibile ballare e registrare dei Car Wash Video, navigare e scoprire il Nokia Music Store, ma soprattutto partecipare all'estrazione del Nokia 5800 Comes With Music, il cellulare che consente di scaricare gratuitamente musica per un anno.
Ulteriori informazioni sul profilo Facebook http://www.facebook.com/
Per qualsiasi approfondimento non esiti a contattarmi.
Vincenzo Cosenza Blog personale: www.vincos.it | |
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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.