Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...

giovedì 10 settembre 2009

Calcio: Palermo-Bari affidata a Romeo.

Palermo, 10 Settembre 2009.

Sarà Andrea Romeo di Verona l'arbitro designato per la partita che il Palermo disputerà contro il Bari domenica prossima (ore 15.00) al "Renzo Barbera". Il direttore di gara veneto sarà coadiuvato dagli assistenti Bagnoli e Melloni. Quarto ufficiale Ciampi.

Martifer Solar inizia la costruzione di un impianto di 3 MW di energia solare fotovoltaica in Sicilia.

da www.ilgiornale.it

10 Settembre 2009.

Martifer Solar sbarca in Sicilia. È il nuovo progetto dell'azienda portoghese per il 2009, dopo aver installato i primi impianti solari fotovoltaici in Italia, situati a Vaglio di Basilicata che hanno una potenza complessiva superiore ad 1MW, con una produzione energetica sufficiente a provvedere al fabbisogno elettrico annuale di 450 famiglie. «La nostra società sta puntando molto sul mercato del Mezzogiorno, in quanto questa zona sta scommettendo sul settore del fotovoltaico», spiega Pedro Pereira, country manager di Martifer Solar in Italia.

Martifer Solar inizierà a breve la costruzione di un impianto solare fotovoltaico di 3 MW in provincia di Agrigento, in Sicilia. L’impianto, che avrà un periodo di realizzazione di circa sei mesi, produrrà energia sufficiente al fabbisogno elettrico di più di 1660 famiglie ed eviterà l’emissione nell’atmosfera di più di tremila tonnellate di CO2, uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra. Per saperne di più vai all'url: http://www.martifersolar.com/pg/Noticias/q/3/n/502 .

MALTEMPO: IN ARRIVO VENTI FORTI E TEMPORALI AL SUD E SULLA SICILIA.

(ASCA) - Roma, 10 set - Il passaggio di una perturbazione alimentata da correnti piu' fresche provenienti dai Balcani determinera' nelle prossime ore condizioni di tempo instabile con venti forti, temporali e fenomeni localmente intensi nel sud del Paese, in particolare sulla fascia ionica, nelle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.

Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile, spiega una nota, ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede dal pomeriggio di oggi, giovedi' 10 settembre, venti molto forti da Nord sulle regioni meridionali e sulla Sicilia ai quali saranno associate mareggiate lungo le coste esposte.

Si prevedono, inoltre, precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale ed attivita' elettrica sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.

A quanti abbiano programmato escursioni o attivita' nautica diportistica, si consiglia di seguire con attenzione l'evoluzione delle condizioni meteo per valutare la fattibilita' dell'attivita' pianificata.

Durante il fine settimana si registrera' tempo moderatamente instabile anche sulle regioni adriatiche, lungo i rilievi alpini, sulle zone appenniniche meridionali e sulla Sardegna.

Il Dipartimento della Protezione civile seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile.

res-rus/cam/bra

(Asca)

Questa sera parte la terza edizione di "X Factor"

10 Settembre 2009.

Questa sera parte la terza edizione di "X Factor", 13 puntate su Raidue, preceduta da traumi come l'abbandono di Simona Ventura, trovate inaspettate come l'ingaggio al posto della Ventura di Claudia Mori e dalla gustosa striscia quotidiana dei provini, trasmessa dalla seconda Rete Rai in queste settimane di fine estate.
Ma la novità, quella che rischia di innescare una ridda di polemiche, è che chi vince "X Factor" viene ammesso di diritto alla categoria dei Big del Festival di Sanremo 2010, oltre ad avere sottoscritto un contratto discografico con una major.

Fonte: Epolis Palermo, pagina 7 di oggi 10.09.2009

mercoledì 9 settembre 2009

Centro commerciale "Forum Palermo": Secondo indiscrezioni apertura prevista fra il 5 e il 10 Novembre 2009.

Palermo, 9 Settembre 2009.

Secondo quanto pubblicato sul sito http://www.mobilitapalermo.org/ nella giornata di ieri, sarebbe prossima l'apertura del centro commerciale "Forum Palermo". In particolare la data di apertura è fissata per il 5 Novembre 2009, al massimo per il 10. I lavori infatti proseguono spediti: all’interno della galleria vetrate e pavimenti aumentano giorno dopo giorno. L’intenzione della Multi Development è di non farsi scappare l’opportunità di sfruttare il periodo natalizio.
Secondo recenti indiscrezioni all'interno del centro commerciale ci sarà un megastore Conbipel, ed è ormai certa la presenza di H&M. Si aggiungono anche i nomi di negozi più piccoli, ovvero Accessorize e Promod (già presente in città).
Per la ristorazione è sicura la presenza di Autogrill: potrebbero quindi esserci Spizzico,Autogrill Caffè e Ciao.
Lista aggiornata dei negozi del Forum Palermo:
Ipermercato: Ipercoop
Grandi superfici: Media World, Conbipel, H&M, Piazza Italia, Leroy Merlin (Scarpe&Scarpe e Cisalfa probabili)
Piccoli negozi: Camaieu, Douglas, Histoire d’Or, Accessorize, Promod (Game Stop e Okaidi probabili)
Ristoranti: Old Wild West, Rossosapore, Rossopomodoro, Autogrill (Mc Donald’s probabile)
Multiplex 7 schermi : Uci Cinemas

Supercoppa Primavera: Palermo-Genoa 6-7 (dcr) finale.

Palermo, 9 Settembre 2009.

La Primavera del Palermo campione d'Italia in carica esce sconfitta, ma a testa alta, dalla sfida di Supercoppa giocata iera sera allo stadio "Renzo Barbera" contro il Genoa al termine della lotteria dei calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sul 2-2. Match incredibilmente intenso, ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte soprattutto nel finale, con entrambe le squadre che hanno dimostrato tutto il proprio valore. A parte il naturale rammarico per non aver portato a casa il trofeo, grande festa per i baby rosa che, con lo scudetto cucito sul petto, hanno provato l’emozione di giocare davanti ai numerosi tifosi presenti nella Tribuna e nella Curva Nord dello stadio “Barbera”. Parte forte il Palermo subito pericoloso dopo un minuto di gioco con Davì, che scarica un bolide dalla distanza di poco alto sopra la porta difesa da Raggio Garibaldi. Due minuti più tardi, il numero 4 rosanero ci riprova sfiorando ancora una volta la rete. Al 12’ ancora una volta va ad un passo dal vantaggio con Giovio che, ben servito da Laribi, calcia di prima intenzione mandando il pallone di un soffio sopra la traversa. Ma al 15’ nella prima sortita offensiva il Genoa beneficia di un calcio di rigore, assegnato dall’arbitro Giacomelli per il fallo di Polizzi ai danni di Boayke. Dal dischetto El Shaarawi spiazza l’estremo difensore rosa. Dopo il gol subìto l’undici allenato da Pergolizzi non perde la concentrazione e si riversa nella metà campo ligure alla ricerca del pareggi. Al 25’ splendido suggerimento di Cappelletti per l’accorrente Carioto, che conclude di potenza trovando però l’opposizione di Raggio Garibaldi che para a terra senza troppi patemi. Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimi della prima frazione di gioco. Al 3’ pericolosa sortita offensiva dei liguri con Doninelli, che non inquadra di poco lo specchio della porta. Tre minuti più tardi, calcio di punizione dalla lunga distanza battuto da Pitarresi, facile la presa di Raggio Garibaldi. Al 12’ il Genoa spreca una buona occasione per raddoppiare con Bertoncini, che da buona posizione spara alto sugli sviluppi di un corner calciato da Cofie. Al 21’ ennesimo tentativo di Davì, sempre da fuori area, ma la palla finisce fuori. Un minuto più tardi il Palermo resta in dieci uomini per l’espulsione di Adamo che, secondo l’arbitro Giacomelli, commette un fallo da ultimo uomo su Ragusa. Malgrado l’inferiorità numerica i baby rosa provano in tutti i modi ad annullare lo svantaggio, ma devono far fronte alla buona opposizione della difesa genovese che fa buona guardia e alle numerose pause di gioco. Nei minuti finali il match s’infiamma: al 40’ prima Conti fa esplodere il “Barbera” trasformando magistralmente un calcio di punizione dai venti metri. La gioia dei rosa viene stroncata dopo un minuto da El Shaarawi, che riporta i grifoni in vantaggio realizzando su assist di Cannito. Ma al 44’ Corsino viene atterrato in area da De Bode guadagnando un calcio di rigore. Dagli undici metri Conti si fa respingere il tiro da Raggio Garibaldi, ma non sbaglia il tap-in e mette a segno la rete del 2-2, che di fatto chiude i tempi regolamentari. Al 6’ del primo supplementare occasionissima per il Palermo: show di Giovio che salta come birilli Cannito, Ferraro e Romero e mette al centro, Siragusa da pochi passi non riesce ad inquadrare la porta e calcia alto. I baby rosa a questo punto credono più che mai nella vittoria e, quattro minuti, vanno vicinissimi al terzo gol con Laribi che fa partire una micidiale botta da distanza siderale, Raggio Garibaldi si supera deviando in corner. All’11’ la riposta del Genoa con Romero, che di testa lambisce la traversa. Al 15’ tentativo da lontano di Doninelli, palla fuori. Al 5’ del secondo tempo supplementare, la rabbiosa conclusione di Giovio su calcio di punizione termina alta. Due minuti più tardi, Mbakogu ha nei piedi la palla del 3-2, ma l’attaccante nigeriano non riesce a centrare la porta. Anche il secondo extra time si conclude in parità: si va ai calci di rigore. Dagli undici metri è fatale l’errore di Cappelletti, che si fa parare il sesto rigore da Raggio Garibaldi. Il Genoa si aggiudica la Supercoppa Primavera, il Palermo esce dal campo a testa alta tra gli applausi del pubblico. Per vedere gli highlights della partita clicca qui.

Fonte: ilpalermocalcio.it

lunedì 7 settembre 2009

Domani Supercoppa Primavera al "Barbera".

07 Settembre 2009.

Cresce l'attesa in casa rosanero per la prestigiosa vetrina riservata, domani allo stadio “Renzo Barbera” (ore 20.30), ai campioni d’Italia in carica della Primavera. La squadra allenata da Rosario Pergolizzi disputerà la Supercoppa Primavera Tim contro il Genoa, vincitore della Primavera Tim Cup 2008/2009. L’ingresso all’impianto di Viale del Fante sarà gratuito, per permettere ai tifosi rosanero di accorrere in massa per incitare i baby rosa che proveranno ad aggiudicarsi un altro importante trofeo, esattamente tre mesi dopo la conquista del titolo nazionale dello scorso 8 giugno.

Sabato prossimo il Palermo esordirà in campionato (girone C) dentro casa contro l’Ancona. Il debutto nella Primavera Tim Cup, invece, è in programma il 21 ottobre nell'andata degli ottavi di finale. Per conoscere il proprio avversario i rosa dovranno aspettare il prossimo 3 ottobre, data del ritorno del secondo turno eliminatorio tra la vincente di Frosinone-Roma e la vincente della sfida tra Salernitana ed una tra Crotone e Gallipoli (che si affronteranno nel turno preliminare). Il ritorno degli ottavi è in programma il 4 novembre.

Fonte: ilpalermocalcio.it

"Mille tetti fotovoltaici", da lunedì 7 Settembre 2009 bando per impianti solari a costi irrisori.

07 Settembre 2009.

E' stato pubblicato oggi il bando per partecipare all´iniziativa "1000 Tetti fotovoltaici per Palermo", il progetto che consente ai nuclei familiari residenti in 39 comuni della provincia, di installare un impianto fotovoltaico nella propria abitazione con una spesa di accesso estremamente limitata (poco più di 600,00 euro che si recuperano in circa un anno) annullando i costi dei consumi elettrici per 20 anni.

L´avviso sarà affisso negli albi pretori dei Comuni aderenti all´iniziativa e vi rimarrà pubblicato fino al 28 settembre. Le istanze potranno essere presentate dal 28 settembre al 14 novembre 2009 soltanto tramite una raccomandata postale indirizzata esclusivamente alle amministrazioni che aderiscono all´iniziativa e ove ricade l´immobile. La graduatoria sarà stilata per ordine cronologico di data e orario contenuto nel timbro postale.

Si tratta di uno dei più importanti investimenti privati a favore dello sviluppo sostenibile del nostro territorio, promosso dalla Lega delle Cooperative di Palermo con capofila il Consorzio nazionale Abn - a&b network sociale di Perugia e la partecipazione del Consorzio Il Lavoro Solidale di Catania e di Softenergy, società palermitana specializzata nel settore delle energie rinnovabili.

Dei 39 Comuni che aderiscono al progetto, 22 fanno parte di Sosvima (Madonie), 7 Comuni aderiscono attraverso l´Agenzia "Imera Sviluppo 2010"; le altre amministrazioni interessate sono: Altofonte, Bagheria, Bisacquino, Contessa Entellina, Marineo, Piana degli Albanesi, San Cipirello, Santa Flavia, Trabia e Villabate.

Il progetto "1000 Tetti fotovoltaici per Palermo" sarà presentato in tutti i territori secondo un calendario che va da lunedì 7 settembre a lunedì 28 settembre. Queste le iniziative già programmate: Bisacquino venerdì 11 settembre ore 18,30 nel centro culturale ex Teatro, assemblea cittadina con il sindaco e gli amministratori sul tema "Le azioni del piano energetico regionale e i parchi urbani fotovoltaici: il Progetto 1000 tetti fotovoltaici"; a Contessa Entellina venerdì 11 settembre alle ore 17,00 nel Palazzo Comunale, incontro con il sindaco e gli amministratori; a Villabate giovedì 17 settembre alle ore 16.30 nell´aula del consiglio comunale, l´assemblea cittadina sull´iniziativa con il sindaco e gli amministratori. Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al sito www.milletettifotovoltaici.it.

Fonte: www.90011.it

PALERMO: CIRCA 300 MILA SPETTATORI PER LA NOTTE IN FESTA.


La città si è trasformata in un grande palcoscenico per decine di artisti, con spettacoli per tutti i gusti e tutte le età. Aperti fino a tarda notte anche i Palazzi Sant'Elia e Comitini.


Palermo, 7 settembre 2009 – Sabato 5 Settembre 2009, sino alle prime ore di Domenica 6 c.m., Palermo si è trasformata in un grande palcoscenico a cielo aperto per decine di artisti e che ha visto la massiccia partecipazione di palermitani ma anche di visitatori provenienti dalla provincia e di tanti turisti. La seconda edizione della “Notte in Festa” va in archivio con il lusinghiero bilancio di circa 300 mila spettatori che hanno assistito, dalle 17 a tarda notte agli oltre 30 eventi in programma. “Un sincero grazie – sottolinea il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – a tutti i cittadini che hanno vissuto con gioia, entusiasmo e civiltà la nostra Notte Bianca, offrendo la migliore immagine del nostro territorio. E un ringraziamento a tutti gli artisti, i tecnici, le maestranze, i commercianti e le forze dell’ordine per la loro preziosa collaborazione. La Notte in Festa è stata il momento culminante di un mese di appuntamenti in città e in provincia che hanno animato la nostra estate”. Dopo gli spettacoli pomeridiani del percorso “Baby”, fra piazza Verdi, il Giardino Inglese, via Ruggero Settimo, dedicati ai più piccoli, il palco centrale ha accolto il grande concerto di Radio 105. In scena sedici artisti italiani fra i quali Giusy Ferreri, palermitana che per la prima volta si esibiva in città, alla quale il presidente Avanti ha consegnato un encomio solenne dell’Ente per la sua attività artistica. Nel resto del centro città, intanto, si snodavano gli altri percorsi con musica e intrattenimento per tutti gusti. Aperti fino a tarda notte e illuminati da installazioni artistiche i due palazzi dell’Ente in via Maqueda, a Palazzo Sant’Elia con la mostra e lo spettacolo dedicato agli anni Settanta, a Palazzo Comitini con il pianoforte sotto le stelle.

Fonte: Provincia Regionale di Palermo

sabato 5 settembre 2009

Le isole Pelagie viste da vicino. Terza parte - Lampedusa.

Monreale (Pa), lì 5 Settembre 2009.

Care lettrici e cari lettori, buongiorno. Continuano i post dedicati alle isole dell'arcipelago delle Pelagie, da me visitate nella settimana compresa fra il 23 ed il 30 Agosto 2009. Oggi parleremo della stupenda isola di Lampedusa.


Visualizzazione ingrandita della mappa


L'isola di Lampedusa (isula di Lampidusa in lingua siciliana) è la più estesa dell'arcipelago delle Pelagie nel mar Mediterraneo. Assieme a Linosa conta 6.166 abitanti. Con una superficie di 20,2 km², è la sesta per estensione delle isole siciliane. In antichità il nome era LopadùsaΛοπαδουσσα in greco). Amministrativamente, assieme con Linosa, forma il comune di Lampedusa e Linosa di cui è la sede municipale.

Posta nel Mediterraneo centrale a 205 km dalla Sicilia e a 113 Km dalla Tunisia. L'isola possiede un unico porto a Sud nella zona meno scoscesa. Risorse principali sono la pesca (sardine, sgombri, spugne) e le coltivazioni dell'olivo e della vite. Arida e priva di sorgenti, è in gran parte incolta.

Questa isola, più vicina all'Africa che all'Europa, come si diceva, in effetti è parte della piattaforma continentale africana, e la flora e la fauna sono in parte originarie di questo continente e della sua regione maghrebina.

Geologicamente, Lampedusa, è costituita da depositi calcarei che risalgono al miocene medio-superiore ed in questo sito, allo scopo di tutelare l'ambiente naturale, particolarmente antropizzato nell'ultimo scorcio di secolo, la Regione Siciliana ha istituito, con DD.AA. 291/44, 16.5.95 - 533/44, 11.8.95, su una superficie di 369,68 ettari, una riserva regionale in una zona di protezione speciale (ZPS) e sito di importanza Comunitaria localizzandola fra il Vallone dell'Acqua e Cala Greca.

Ciò in quanto sul territorio indicato esistono importanti specie faunistico - botaniche - ambientali e paesaggistiche che necessitano di particolare tutela, considerato il ristretto ecosistema. Le isole di Linosa (Spiaggia della Pozzolana di Ponente) e di Lampedusa (Spiaggia di Isola dei Conigli nella foto a destra) sono gli unici siti in Italia in cui la presenza di regolari ovodeposizioni da parte di alcuni esemplari è documentata e certa. Purtroppo la densità del turismo di massa e la frequentazione crescente del turismo appiedato (ancora permesso) stanno facendo perdere alla spiaggia dell'isola dei conigli ogni attrattiva per la deposizione delle tartarughe. Nel 2007 e nel 2008 non è stato censito infatti alcun nido a Lampedusa. Le ovodeposizioni sono fortunatamente riprese nel giugno del 2009.Sul versante meridionale dell'isola di Lampedusa si osservano ampie zone di trottoir a vermeti, tipica ecostruttura mediterranea.


STORIA

Che Romani e Arabi avessero creato un insediamento stabile nell'isola, è confermato anche dal ritrovamento di monete dell'epoca e i molti reperti greci provenienti da relitti affondati nel mare lampedusano, testimoniano anche un consistente traffico navale intorno all'isola fin dal 700 a.C.Anche qui gli Arabi approfittarono della sua estrema collocazione geografica e utilizzarono Lampedusa allo stesso modo di Linosa come approdo per le loro scorribande. Si narra, tra racconti fantastici e crude verità sulla ferocia dei pirati , che nascoto in qualche grotta, o sepolto sotto terra, nelle Pelagie vi sia ancora il prezioso tesoro del pirata Dragùt o del più temibile Kaireddin (nella foto a destra). Questo perchè ritenevano le due isole più sicure delle loro città e avrebbero preferito tenerlo nascosto piuttosto che rischiare di essere uccisi dai nemici che volevano impadronirsi dell'immenso tesoro accumulato in anni di razzie. Il fatto che l'isola sia stata rifugio di cristiani, arabi, eremiti e personaggi singolari diede lo spunto a Ludovico Ariosto per ambientarvi il cruento duello tra cristiani e saraceni descritto nei canti 41° e 42° dell'Orlando Furioso. Lo scontro dei tre contro tre a Lampedusa, fra i cristiani Orlando, Brandimarte e Oliviero e i mori Agramente, Sobrino e Gradasso.

Informazioni certe sulla storia di Lampedusa, tuttavia, si hanno a partire dal 1430, quando Alfonso V d'Aragona, Re di Napoli, soprannominato "Il Magnanimo" concesse i diritti e la potestà del mero e misto imperio sull'Isola al suo cameriere personale, Giovanni De Caro dei Borboni di Montechiaro detto "Giovannello". Nel 1551, una flotta ai comandi dell'ammiraglio Andrea Doria, su ordine di Carlo V, distrusse la roccaforte di Mekdia, in Tunisia, covo del pirata turco Dragùt. Durante il viaggio di ritorno, sorpreso da una forte tempesta e dopo avere perso buona parte del suo equipaggio, la flotta si riparò a Lampedusa, probabilmente a Cala Pisana (nella foto a sinistra). Gli uomini dell'equipaggio, affascinati dalla naturale bellezza dell'isola vi si stabilirono incrementando così il numero degli abitanti. Ma la vendetta del turco Dragùt non si fece attendere e due anni dopo durante una scorreria furono deportati dall'isola in schiavitù più di mille abitanti. Tuttavia, il 7 Ottobre 1571 la flotta cristiana comandata da Don Giovanni d'Austria riuscì a sconfiggere la flotta turca e a liberare complessivamente circa quindicimila cristiani prigionieri, catturati dai musulmani durante gli anni delle loro scorribande nel Mediterraneo. Successivamente, per un lungo periodo, l'isola rimase disabitata.

Nel 1630 Giulio Tomasi, avo dell'autore del "Gattopardo", fu insignito da Carlo II di Spagna del titolo di principe di Lampedusa e Linosa. Nel 1760 l'isola venne colonizzata da sei francesi, seguiti, dopo sedici anni, da un nucleo familiare maltese. Successivamente, fu un susseguirsi di arrivi di piccoli gruppi di agricoltori capeggiati ora da maltesi ora da inglesi. Anche i Russi, con il principe Grigori Alexandrovich Potemkim tentarono l'acquisto dell'Isola per poter insediarvi una colonia di sudditi della zarina. Nel 1780 una terribile pestilenza colpì l'isola ed una lapide in marmo datata 1784 rinvenuta in una grotta, conferma appunto la sepoltura di un morto per peste.

Le notevoli risorse economiche necessarie al recupero delle due isole di Lampedusa e Linosa, costrinsero i Tomasi a chiedere un congruo finanziamento ai Borbone minacciando in caso contrario di vendere l'isola agli Inglesi interessati all'acquisto per ovvie ragioni strategiche finalizzate a farne una base militare. La richiesta di vendita venne ufficializzata a Ferdinando II - re delle due Sicilie, che negò fermamente l'autorizzazione, ma anzi per un prezzo di 12.000 ducati, nel 1839 le riacquistò intenzionato a trasformarle in colonie agricole.

Nel 1843 il governo borbonico decise di colonizzare Lampedusa e Linosa emanando un bando tra i sudditi del Regno delle due Sicilie con il quale si cercavano volontari disposti a trasferirsi nelle due isole promettendo loro l'utilizzo di tutto il terreno coltivabile e una rendita per cinquanta anni di 3 tarì al giorno. Vi aderirono alcune famiglie provenienti da Ustica, Agrigento e Pantelleria accompagnati dal capitano di fregata Bernardo Maria Sanvisente (Bernardo Maria Sanvisente prende possesso delle isole di Lampedusa e di Linosa con la carica di «governatore di S.M. Ferdinando Il di Borbone, re del regno delle Due Sicilie, gran principe ereditario di Toscana, duca di Parma, Piacenza,Castro” ecc. ecc. (1810-1859). Come primo atto conferma agli enfiteuti, Gatt di Malta Fernandez, le sentenze di revoca già notificate nel 1839. Sanvisente si era imbarcato a Palermo il 18 settembre a bordo del Piroscafo Rondine con le istruzioni del re di costituire Lampedusa e Linosa in «colonia della real Casa di Borbone e di “costituirvi la novella ne con lo incivilimento del nuovo paese da edificarsi (cfr. Sanvisente, 1849). Giunto a Girgenti (Agrigento) il 19 settembre, prosegue per Lampedusa il 21 settembre insieme con il vapore L'Antilope recando con sé autorità ecclesiastiche e amministrative, gente di varie arti e mestieri con autorità di guardie urbane e sanitarie, un distaccamento militare al comando di un ufficiale. Le navi arrivano a Lampedusa alle ore 13 dei giorno seguente e colte da 24 maltesi, capeggiati da un certo Fortunato Frenda - che è sposato con una figlia di Salvatore Gatt - . Pochi giorni dopo i maltesi, a eccezione di qualcuno, lasciano l'isola per tornare a Malta e Fortunato Frenda si trasferisce con la famiglia sulla costa tunisina, il 6 marzo 1844. Inizia cosi la felice colonizzazione borbonica delle due isole).

Nel rapporto inviato al re Sanvisente descrive il suo arrivo confermando di avere trovato sull'isola pochi ruderi, alcune sepolture e un territorio rimasto dominio di una natura totalmente incontaminata. Vi si estendeva un folto manto vegetale costituito da una fitta macchia mediterranea nella sua forma più evoluta e diversificata. Una vegetazione rigogliosa che confermava la presenza di acqua dolce e che avrebbe facilitato l'opera di colonizzazione. Un ambiente che ospitava una ricchissima fauna composta da conigli, volpi, cinghiali, tartarughe, capre selvatiche e alcuni esemplari di cervi di piccole dimensioni. L'impatto dell'arrivo di Sanvisente e dei suoi coloni fu disastroso. A cinque anni dallo sbarco erano già diventati settecento e su questo paradiso terrestre si generò un sistematico e inevitabile sconvolgimento del territorio. Vennero realizzate le prime grandi opere di Lampedusa, alcune delle quali ancora esistenti. Furono costruiti proprio di fronte al porto sette edifici dove furono alloggiati i nuovi abitanti: "i sette palazzi" (tuttora esistenti). In merito alla colonizzazione di Lampedusa, le cronache dell'epoca riportano due versioni sul comportamento del Capitano Sanvisente. La prima narra che a seguito delle crescente domanda di energia da destinare alla grande rivoluzione industriale in corso in Europa nel corso del diciannovesimo secolo, arrivavano sempre più numerose le richieste di carbone vegetale, ovvero di alberi da tagliare e bruciare. Re Ferdinando, più interessato al denaro che alla salvaguardia dell'ambiente dell'isola, concesse senza problemi le autorizzazioni per la produzione di carbone vegetale acconsentendo, tra le forti proteste del governatore Sanvisente, al disbocamento indiscriminato di Lampedusa.


In pochi anni, l' isola perdette la propria vegetazione (nella foto ecco come si presenta oggi, in prossimità di Cala Galera), di conseguenza, le coltivazioni, sempre più esposte ai forti venti, diventarono più difficili e meno redditizie. Il Governatore Sanvisente non approvando tale decisione, si dimise dalla sua carica e lasciò l' isola. Con le foreste disboscate e il terreno via via sempre più arido, l' economia di Lampedusa si spostò definitivamente verso la pesca, e l' aspetto morfologico cominciò a diventare quello odierno: roccioso, brullo ed arido.
Un' altra tesi invece sosterrebbe che il Sanvisente per assegnare gli appezzamenti di terreno ai coloni abbia richiesto l' estirpazione della vegetazione naturale, abbia deciso il disboscamento indiscriminato del terreno affinchè fosse coltivato. Le piante delle zone non coltivabili furono tagliate per ricavarne legna da ardere o per altri scopi. Contro gli animali che popolavano quel territorio i coloni si accanirono in caccia ed in pesca sfrenata. In pochi anni dalla colonizzazione, così, scomparvero i cinghiali, cervi e foche monache. Contro le capre selvatiche il Sanvisente ideò un radicale programma di sterminio che faceva ricorso a tutti i metodi che gli fu possibile escogitare: armi da fuoco, trappole, laccioli, distruzione delle tane e dei piccoli nati. Il terreno privato della naturale copertura vegetale cominciò a disseccarsi per gli effetti di un sole cocente presente sull' isola per almeno sei mesi l' anno e ai fortissimi venti che spazzavano il suolo senza più ostacoli ora che non c'erano più radici a trattenerlo e dilavato dai vilenti temporali autunnali. La ritenzione idrica dei terreni diminuì in modo impressionante. L'humus scomparve completamente lasciando affiorare la nuda roccia e in pochi decenni si compì in tutta l'isola quel processo di desertificazione che oggi caratterizza Lampedusa. Il completo fallimento del progetto dei Borbone di fare di Lampedusa una colonia agricola, conseguenza diretta dello scellerato governo delle isole Pelagie del Capitano Sanvisente, constrinsero il medesimo Sanvisente a prospettare al re, nella sua relazione finale, l'ipotesi di farne di Lampedusa un luogo di detenzione, stante l'impossibilità di creare sull'isola una colonia stabile ed autosufficiente.
Nel 1860, in seguito alla nascita del regno d'Italia e con la conseguente annessione del Regno delle Due Sicilie, anche le Pelagie diventarono italiane. Nel 1872 il governo italiano interviene su Lampedusa, e decide di convertirla in colonia penale. (Vedasi Cala Galera e quanto resta della colonia penale istituita sull'isola nelle foto sulla destra)

Questa notizia e la nomina di un Commissario Governativo che interviene sulla revoca di tutte le concessioni di terre ai coloni, accresce ulteriormente il malcontento della popolazione provocando la conseguente e ulteriore riduzione delle già scarse coltivazioni presenti sull'isola. Tuttavia, il futuro di Lampedusa relegata l'agricoltura ad un ruolo sempre più marginale e residuale, sarebbe venuto dalla scoperta e dallo sfruttamento di ricchi banchi di spugne e dall'organizzazione dell'industria della pesca. Il 2 giugno 1878 Lampedusa diventa comune autonomo con la frazione di Linosa e nel 1911 viene attivato il servizio telegrafico. Durante la prima guerra mondiale le Pelagie non furono particolarmente coinvolte nell'evento bellico salvo che per il richiamo alle armi degli isolani. Negli anni venti con l'avvento del fascismo, Lampedusa torna ad essere punto di riferimento come luogo di confino e di "villeggiatura" per gli antifascisti. Al contrario, nella seconda guerra mondiale, proprio per lo sviluppo verso sud del conflitto, Lampedusa, collocata in mezzo al Mediterraneo tra Sicilia, Malta, Libia e Tunisia, riveste un ruolo altamente strategico. Sull'isola, per la sua posizione geografica vengono di conseguenza erette fortificazioni, scavati camminamenti, costruite caserme e un aeroporto, trasformandola in una roccaforte avanzata. Questo purtroppo causerà notevoli e pesanti bombardamenti specialmente poco prima dello sbarco e l'avanzata degli alleati in Sicilia. Con la fine della guerra anche per Lampedusa comincia il periodo della ricostruzione, resa però più difficoltosa dalla marginalità dell'isola. Nel 1951 viene inaugurata la centrale elettrica. Nel 1953 viene realizzata una fabbrica di ghiaccio, necessaria per la conservazione del pesce. Nel 1963 è attivato il servizio telefonico. Nel 1967 arriva la televisione, il dissalatore e nel '68 anche l'aeroporto.
Dai primi anni '70 in poi, per la naturale bellezza dei siti, per il mare cristallino ed incontaminato le Pelagie hanno avuto un costante aumento del flusso e delle presenze di turisti al punto che oggi il turismo è considerato l'elemento trainante dell'economia locale. Nella parte occidentale dell'isola, è presente una stazione radio della NATO, gestita da personale americano sino al 1994 e poi ceduta al controllo dell'Esercito Italiano. Negli ultimi anni, a parte la finta storia dell'attenzione missilistica del colonnello Gheddafi per Lampedusa, che il 15 aprile 1986, si disse, lanciò a scopo provocatorio due missili SCUD diretti contro obbiettivi americani che caddero ad appena 2 km dalle coste lampedusane, le Pelagie sono state finalmente rivalutate, grazie alla bellezza del mare ed alla loro selvaggia ed affascinante natura. Attualmente l'isola di Lampedusa è balzata alla cronaca perché primo approdo di migliaia di africani diretti verso l'Europa. Da Porto Empedocle si può prendere il traghetto della SIREMAR per le Pelagie imbarcando anche l'auto e raggiungere Lampedusa in 8 ore. È previsto un solo collegamento giornaliero da Porto Empedocle (7 km. da Agrigento) per Lampedusa, via Linosa. Per la tratta di andata, la traversata è notturna, la nave parte infatti ogni sera alle 24:00, salvo maltempo o giornata di riposo, ed arriva, dopo una sosta di 30/40 minuti per operazioni di scarico a Linosa, alle 8:15 a Lampedusa. Vi è la possibilita di prenotatre il pernottamento in cabina. Per il ritorno invece la traversata è diurna, la nave parte da Lampedusa ogni mattina alle 10:30 ed arriva a Porto Empedocle alle 18:00. Il collegamento con Lampedusa e la Sicilia è assicurato, da luglio a settembre, anche dagli aliscafi due volte al giorno. A causa dei forti venti e del mare mosso, nei mesi invernali i collegamenti con Lampedusa sono assicurati quasi esclusivamente dall'aeroporto. Da Palermo e Catania il servizio aereo è garantito tutto l'anno, inoltre da luglio a settembre vengono istituiti voli diretti da Trapani, Roma, Milano, Bergamo, Verona e Bologna.




Fonte:
  1. Isole Pelagie - Linosa e Lampedusa. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
  2. Le Pelagie - Lampedusa e Linosa. Vademecum del turista. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
  3. it.wikipedia.org;
  4. www.isoladilampedusa.it;
  5. http://images4.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-4/592/59272/298083/DSCN176-vi.jpg;
  6. http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/69/Lampedusa_versante_sud.jpg/200px-Lampedusa_versante_sud.jpg;
  7. Sicilia - Di Michelin / MFPM

Caldo e afa al centrosud, temporali al nord.

05 Settembre 2009.

09.26: Non si arresta l'ondata di afa al centrosud: oggi allarme rosso in 5 città. Al nord, invece, imperversa il maltempo: dispersa una donna in Friuli.

Fonte: audionews.it

giovedì 3 settembre 2009

CALCIO/PALERMO: BLASI, QUI PER TOGLIERMI GRANDI SODDISFAZIONI.

(ASCA) - Palermo, 3 set - ''Sono contentissimo di trovarmi qui. Ringrazio il direttore sportivo Sabatini e tutta la societa' che mi hanno voluto fortemente. Voglio impegnarmi a fondo per non deludere queste aspettative, insieme ai miei compagni voglio togliermi delle grandi soddisfazioni, anche perche' la gente di Palermo lo merita''. Cosi' il neo acquisto Manuele Blasi si presenta al pubblico palermitano, alla presenza del vicepresidente Guglielmo Micciche' e del direttore sportivo Walter Sabatini.

Il mio divorzio con il Napoli? ''Preferisco - puntualizza Blasi dal sito dei rosanero - parlare del mio matrimonio con il club rosanero, a me piace sempre pensare al presente. Il mio trasferimento, comunque, e' avvenuto molto in fretta, ma ho sempre pensato che Palermo sia una piazza ideale per la mia crescita e non e' stato molto difficile convincermi''.

Blasi parla quindi del suo posizionamento nel centrocampo del Palermo: ''Io nel ruolo di regista'? L'ho gia' ricoperto sia a Perugia che a Napoli, ma decidera' il mister dove impiegarmi e io accettero' senza alcun problema qualsiasi scelta. Non credo che la concorrenza a centrocampo sia un problema, poiche' la presenza di piu' giocatori di valore ti da' una carica in piu' permettendoti di non adagiarti mai.

Con Zenga ho gia' parlato al telefono, mi ha dato il benvenuto e mi ha accolto molto bene, cosi' come il presidente Zamparini''.

Il neo acquisto, riferendosi alle ambizioni del Palermo e del possibile inserimento nella lotta per lo scudetto, cosi' come ha annunciato Zenga durante il ritiro, precisa: ''E' bello pensare ad un traguardo cosi' importante, e' stimolante. Penso che le parole dell'allenatore abbiano dato una grande carica a tutto il gruppo''.

''Tra coloro che mi hanno parlato bene di Palermo - conclude Basi - ovviamente non poteva mancare Leandro Rinaudo, lui ha molta nostalgia della citta'. La Nazionale? Ci penso, mi trovo in una grande squadra ed e' giusto che io lo faccia''.

dod/cam/ss

(Asca)

CALCIO/PALERMO: SABATINI, BLASI GIOCATORE DI LIVELLO.

(ASCA) - Palermo, 3 set - ''Blasi non e' un'alternativa all'ex granata, e' sempre stato nella mia testa. Il nostro allenatore voleva completare il reparto di centrocampo con un giocatore di livello come Manuele, che in un ipotetico rombo potrebbe ricoprire sia il ruolo di mezzala che quello di interditore centrale''. Lo afferma Walter Sabatini, direttore sportivo del Palermo, dopo la presentazione del neo acquisto Manuele Blasi, puntualizzando: ''Voglio chiarire la questione relativa a Dzemaili. Io ho messo in piedi una trattativa estenuante con Rino Foschi. Il giocatore sembrava avesse accettato la destinazione di Palermo, ma ha poi fatto una riflessione diversa pensando che a Parma c'e' molta piu' possibilita' di giocare''.

Sabatini, riferendosi al posizionamento di Blasi e alla possibilita' che possa essere il possibile sostituto di Liverani (fermo per infortunio sino a novembre), dal sito dei rosanero precisa: ''Alla Lazio e' capitato piu' di una volta e lo ha fatto con grandi risultati, e' auspicabile che lo possa fare anche a Palermo. Sono rammaricato, pero', per l'accoglienza che alcuni hanno riservato al nuovo giocatore, che doveva essere trattato con piu' rispetto''.

Sabatini, parlando della campagna acquisti-cessioni, precisa: ''Negli ultimi momenti del calciomercato c'e' stata un'offerta importante per Budan da parte di una squadra russa, ma quel colpo di testa contro la Fiorentina lo ha avvicinato di molto al modello di attaccante che abbiamo in mente. Simplicio'? Non e' mai stato sul mercato, cosi' come non e' mai stata fatta alcuna trattativa con la Lazio. Lui e Bresciano sono due grandissimi giocatori a disposizione di Zenga. Succi, invece, e' stato messo sul mercato anche per una sua richiesta, ma quando e' rimasto con noi non e' sembrato per nulla rammaricato. Anche se dovesse giocare poche partite di certo sara' molto importante, e' un ragazzo estremamente motivato e per questa ragione e' arrivato a giocare in Serie A. Pastore'? Sta rispettando le aspettative, ha fatto due buonissime partite di sostanza, ma nessun giocatore nel calcio italiano si e' mai imposto senza l'aiuto della squadra. Il nostro gruppo - conclude il Ds rosanero - e' formato da ragazzi molto generosi, in grado di remare tutti nella giusta direzione''.

dod/cam/bra

Le isole Pelagie viste da vicino. Seconda parte - Linosa -.

Monreale (Pa), 3 Settembre 2009.


Care lettrici e cari lettori, buongiorno. Continuano i post dedicati alle isole dell'arcipelago delle Pelagie, da me visitate nella settimana compresa fra il 23 ed il 30 Agosto 2009. Oggi parleremo della stupenda isola di Linosa.





Linosa (AG) è la seconda isola per dimensione delle tre che compongono l'arcipelago delle Pelagie (Lampedusa,Linosa,Lampione). Ha, infatti, una superficie di poco più di 5 kmq, lunga 3,4 km e larga 2,7 km. Forma con Lampedusa, la maggiore delle tre isole dell'arcipelago, un'unico Comune (5.626 ab.) della provincia di Agrigento , di cui ne è anche una frazione.

Linosa è ubicata a 42 km a NE di Lampedusa. D'origine vulcanica, Linosa, era già nota ai tempi del greco Strabone. Plinio il Vecchio la cita nella Naturalis Historia come Aethusa, Αιθουσσα e Algusa, Αλγουσσα in greco. Il nome Lenusa appare nel XVI secolo ad opera del domenicano Tommaso Fazzello. Tuttavia anche se fino al 1839 si hanno notizie frammentarie sulla storia dell'isola è certo che trovandosi al centro del Mediterraneo era rifugio e punto di riferimento per le navi Fenici, dei Saraceni, dei Romani e dei Greci che navigavano nel "Mare Nostrum".

Il ritrovamento di numerose cisterne scavate nella superficie lavica di tipica derivazone romana, così come numerose monete ritrovate durante recenti scavi, fanno ritenere che i Romani avessero creato un insediamento stabile e che durante le guerre puniche l'isola fosse punto di approdo e rifornimento per l'esercito di Roma. Nei secoli seguenti, verosimilmente, divenne punto di riferimento anche per le scorribande degli arabi e dei feroci saraceni. Attorno a Linosa vi furono anche numerosi scontri navali e tanti sono i relitti che giacciono sui fondali. Benchè saccheggiati per anni dai subacquei, capita ancora oggi che nelle reti dei pescatori, vengano recuperate ancora intatte anfore, scodelle, ancore, o quant'altro materiale fosse stivato a bordo delle navi.

Nella metà del XIV sec., mentre in tutta la costa della Sicilia si eregevano torri di avvistamento per contrastare le continue scorribande dei pirati, Linosa divenne un vero punto strategico nelle rotte dei pirati in quanto diviene non solo deposito dei tesori e dei bottini razziati, ma punto di smistamento dei prigionieri deportati.

La flotta dei pirati era composta dagli sciabecchi, navi di ottima manovrabilità e particolarmente adatte al combattimento, che consentiva loro di arrivare velocemente nel luogo prescelto per l'assalto. Lo scopo era quello di raccogliere quanto più oro possibile e deportare uomini, donne, bambini, da vendere come schiavi nei mercati del Nordafrica.

Successivamente alla sconfitta dei turchi, l'isola rimase disabitata per quasi due secoli, anche se nel 1630 Giulio Tomasi avo di Giuseppe Tomasi, autore del "Gattopardo", venne insignito da Carlo II di Spagna del titolo di principe di Lampedusa. Le notevoli risorse economiche necessarie al recupero delle due isole di Lampedusa e Linosa, costrinsero i Tomasi a chiedere un congruo finanziamento ai Borbone minacciando in caso contrario di vendere l'isola agli Inglesi interessati all'acquisto per ovvie ragioni strategiche finalizzate a farne una base militare. La richiesta di vendita venne ufficializzata a Ferdinando II - re delle due Sicilie, che negò fermamente l'autorizzazione, ma anzi per un prezzo di 12.000 ducati, nel 1839 le riacquistò intenzionato a trasformarle in colonie agricole.

Il nome Linosa invece nasce nel 1845 in quanto usato dal cavaliere Bernardo Maria Sanvinsente. In quell'anno il governo borbonico decise di colonizzare Lampedusa e Linosa emanando un bando tra i sudditi del Regno delle due Sicilie con il quale si cercavano volontari disposti a trasferirsi nelle due isole promettendo loro l'utilizzo di tutto il terreno coltivabile e una rendita per cinquanta anni di 3 tarì al giorno. Vi aderirono alcune famiglie provenienti da Ustica, Agrigento e Pantelleria accompagnati dal capitano di fregata Bernardo Maria Sanvisente (Bernardo Maria Sanvisente prende possesso delle isole di Lampedusa e di Linosa con la carica di «governatore di S.M. Ferdinando Il di Borbone, re del regno delle Due Sicilie, gran principe ereditario di Toscana, duca di Parma, Piacenza,Castro” ecc. ecc. (1810-1859). Come primo atto conferma agli enfiteuti, Gatt di Malta Fernandez, le sentenze di revoca già notificate nel 1839. Sanvisente si era imbarcato a Palermo il 18 settembre a bordo del Piroscafo Rondine con le istruzioni del re di costituire Lampedusa e Linosa in «colonia della real Casa di Borbone e di “costituirvi la novella ne con lo incivilimento del nuovo paese da edificarsi (cfr. Sanvisente, 1849). Giunto a Girgenti (Agrigento) il 19 settembre, prosegue per Lampedusa il 21 settembre insieme con il vapore L'Antilope recando con sé autorità ecclesiastiche e amministrative, gente di varie arti e mestieri con autorità di guardie urbane e sanitarie, un distaccamento militare al comando di un ufficiale. Le navi arrivano a Lampedusa alle ore 13 dei giorno seguente e colte da 24 maltesi, capeggiati da un certo Fortunato Frenda «che sposato una figlia di Salvatore Gatt. Pochi giorni dopo i maltesi, a eccezione di qualcuno, lasciano l'isola per tornare a Malta e Fortunato Frenda si trasferisce con la famiglia sulla costa tunisina, il 6 marzo 1844. Inizia cosi la felice colonizzazione borbonica delle due isole).

Il 25 maggio 1845 le famiglie volontarie che aderirono all'editto ed il capitano B.M. Sanvisente sbarcarono sull'isola di Linosa cominciando ad abitarla ed effettuando i primi lavori edili come la costruzione di una Chiesa, eretta subito dopo lo sbarco e l'inizio delle nuove abitazioni.

L'ambiente che li circondava si rivelò più ostile del previsto. Alla mancanza di abitazioni si supplì con dei ripari scavati nelle rocce in tufo, pur essendo costantemente minacciati dalla presenza di innumerevoli topi.

L'esistenza delle antiche cisterne romane che vennero immediatamente ripristinate togliendo tutta la terra accumulatasi, favorì la raccolta e la riserva di acqua piovana. Inoltre, le forti ed abbondanti piogge di quell'anno provocarono diversi smottamenti del terreno che fortunatamente riuscirono a debellare anche l'infausta presenza dei tanti roditori presenti nell'isola.

Con l'unità d'Italia del 1861 anche i Savoia purtroppo non mantennero le promesse di aiuti fatte dai Borbone. Ma i linosani lasciati ancora più soli a fronteggiare una situazione prossima alla tragedia, reagirono con una forma di eroismo primitivo. Dal primo nucleo di poche decine di persone, grazie ai matrimoni tra gli stessi membri e con individui provenienti dalla terraferma la popolazione pian piano si è ingrandita, fino a raggiungere l'attuale numero che si aggira intorno ai 500 abitanti.

Nei primi del '900 i Linosani vennero ricordati solo in occasione delle due grandi guerre con la chiamata alle armi. Negli anni sessanta Linosa comincia a cambiare volto. Arrivano le prime innovazioni tecniche accompagnate da uno sviluppo turistico. La SIP (oggi Telecom) installa nel 1963 la prima centrale telefonica. Nel 1967 entra in funzione una centrale elettrica. Nel 1968 viene realizzato l'asilo infantile, con le scuole elementari e medie. Nel 1973 viene costruito il primo dissalatore e nel 1976 approda sull'isola la RAI che installa un ripetitore e quattro anni dopo anche Mediaset.

Nel 1984, dopo tanti anni di trasbordi effettuati con non poco disagio mediante l'uso di barche in un mare non sempre calmo, la nave traghetto Paolo Veronese effettua il primo attracco in banchina allo Scalo Vecchio. Vengono realizzati altri due moli di attracco: Mannarazza e Pozzolana di Ponente che consentono lo scalo dei passeggeri e lo scarico delle merci quando il vento investe l'approdo principale. Nel 1986 iniziano i lavori per il nuovo dissalatore che fornirà acqua potabile e nel 2002 entra in servizio l'aliscafo sulla tratta Porto Empedocle, Linosa, Lampedusa.

Linosa, é incantevole e capace di farsi amare da chi é amante della natura, dell'ambiente e soprattutto del mare.

Selvaggia é la sua bellezza. Linosa, non colpisce solo per i suoi meravigliosi fondali, sicuramente tra i più belli d'Italia se non del mondo, ma anche per i colori del suo paesaggio tutto da ammirare. L'isola anche per le sue dimensioni, è a portata d'uomo e da un gran senso di libertà. La sensazione principale che potrete provare è quella di essere fuori dal mondo. Infatti, bastano solo pochi giorni per farvi dimenticare anche in che giorno vi trovate.

Linosa, ospita una grande comunità di uccelli "Berta Maggiore" nonché la tartaruga "Caretta Caretta" entrambe a rischio estinzione. Il 21 ottobre 2002, con decreto del Ministro dell'Ambiente, è stata istituita l'Area Marina Protetta "Isole Pelagie".

Linosa, ancora oggi é rimasta in perfetta armonia con l'ambiente ed un territorio da esplorare. Da Porto Empedocle si può prendere il traghetto della SIREMAR per le Pelagie imbarcando anche l'auto e raggiungere Lampedusa in 8 ore. È previsto un solo collegamento giornaliero da Porto Empedocle (7 km. da Agrigento) per Lampedusa, via Linosa. Per la tratta di andata, la traversata è notturna, la nave parte infatti ogni sera alle 24:00, salvo maltempo o giornata di riposo, ed arriva, dopo una sosta di 30/40 minuti per operazioni di scarico a Linosa, alle 8:15 a Lampedusa. Vi è la possibilita di prenotatre il pernottamento in cabina. Per il ritorno invece la traversata è diurna, la nave parte da Lampedusa ogni mattina alle 10:30 ed arriva a Porto Empedocle alle 18:00. Il collegamento con Linosa e la Sicilia è assicurato, da luglio a settembre, anche dagli aliscafi due volte al giorno. A causa dei forti venti e del mare mosso, nei mesi invernali i collegamenti con Lampedusa sono assicurati quasi esclusivamente dall'aeroporto. Da Palermo e Catania il servizio aereo è garantito tutto l'anno, inoltre da luglio a settembre vengono istituiti voli diretti da Trapani, Roma, Milano, Bergamo, Verona e Bologna.


Fonte:
  1. Isole Pelagie - Linosa e Lampedusa. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
  2. Le Pelagie - Lampedusa e Linosa. Vademecum del turista. Opuscolo informativo edito dalla Provincia Regionale di Agrigento;
  3. it.wikipedia.org;
  4. www.isoladilampedusa.it;
  5. www.linosani.it;
  6. http://www.isoleitalia.it/cgi-bin/isole/Linosa4%20%28Custom%29.jpg;
  7. http://www.isoleitalia.it/cgi-bin/isole/Linosa1%20%28Custom%29.jpg;
  8. http://lapoesiaelospirito.files.wordpress.com/2009/07/linosa.jpg.

mercoledì 2 settembre 2009

Baaria apre la Mostra del Cinema. Tornatore: "Si è siciliani con difficoltà".

Venezia, 2 Settembre 2009.

Nell'anteprima stampa platea divisa sul film. Il regista commenta il giudizio positivo espresso dal premier Berlusconi: "Mi fa piacere in particolare che una persona che la pensa diversamente da me in politica abbia potuto amare il mio film".

Fonte: Adnkronos

martedì 1 settembre 2009

Le isole Pelagie viste da vicino - prima parte.

Monreale (Pa), lì 1 Settembre 2009.

Care lettrici e cari lettori, buonasera. Sono da poco rientrato in Sicilia da un viaggio di una settimana nelle favolose isole Pelagie, in pieno Canale di Sicilia, punta meridionale del territorio dello Stato Italiano. L'arcipelago delle Pelagie è composto da Lampedusa, Linosa e dall'isolotto disabitato di Lampione. Se da un punto strettamente amministrativo le Pelagie appartengono alla provincia di Agrigento, osservando una carta geografica ci si può accorgere come queste isole siano più vicine alla costa nordafricana che alla stessa Sicilia. In effetti Lampedusa dista da Porto Empedocle 120 miglia, mentre dalla costa Tunisina solamente 60 miglia. Secondo studi geopaleontologici, geograficamente e geologicamente le Pelagie si trovano sulla placca continentale africana, sollevatasi due milioni di anni fa e il loro affioramento è avvenuto a seguito di violenti movimenti della crosta terrestre coincisi proprio con l'emersione della vicina costa africana sul finire del Pliocene, ultimo periodo dell'era terziaria. Tuttavia bisogna fare un necessario distinguo in quanto Lampedusa e Lampione sono prolungamenti di un pezzo d'Africa andato alla deriva e poi arrestatosi, mentre Linosa è la parte emersa di una serie di millenarie eruzioni vulcaniche formatesi nei fondali marini a oltre 1500 mt. di profondità e che emerge con una forma quasi quadrangolare da una più ampia piattaforma sommersa localizzata nel versante sud-ovest. Questa tesi è ancora più avvalorata dalla tipologia di flora, fauna, clima, natura del terreno delle Pelagie simile a quella africana, nonché, dalle modeste profondità marine (da 50 a 80 metri) esistenti fra le Pelagie e le coste della Tunisia e della Libia. In antichità si chiamavano Pelagies (dal greco antico πελαγος pèlagos, ossia "mare aperto").

L'isola più grande è Lampedusa, con circa 20 km² di superficie ed è anche la più popolosa delle tre (5000 abitanti). La seconda isola per estensione è Linosa, mentre la più piccola è la disabitata Lampione. In tutto contano circa 5500 abitanti. La vegetazione è ovunque brulla e le coste particolarmente alte e frastagliate. L'altitudine massima dell'arcipelago si trova a Linosa (isola di origine vulcanica) e più precisamente nel monte Vulcano (186 ms.l.m.). Attualmente rappresentano, insieme alla Calabria, l'unico sito, in Italia, di regolare riproduzione delle tartarughe marine Caretta caretta.

Oggi Lampedusa e Linosa sono un punto di riferimento irrinunciabile per gli amanti del mare. L'acqua cristallina delle Pelegie dai colori cangianti in tonalità che passano dal verde, al turchese, all'azzurro, al blu intenso, è l'ambiente preferito da tutti gli appassionati di pesca subacquea.

Gli incontri con la variopinta fauna marina nel policromo habitat incontaminato dei fondali del Mediterraneo, le spiagge con la sabbia dorata, le cale create nella roccia nel corso dei secoli dall'infrangersi delle onde del mare, il fascino selvaggio della terra, hanno reso celebri questi siti facendoli diventare luoghi irrinunciabili per una vacanza indimenticabile.

Alcune immagini dell'isola di Lampedusa:



















































































Fonte:
  1. Le Pelagie - Lampedusa e Linosa - vademecum del turista edito dalla Provincia Regionale di Agrigento - Assessorato al Turismo;
  2. it.wikipedia.org .

METEO: PROT. CIVILE, SETTIMANA ALL'INSEGNA DI TEMPO INSTABILE.

(ASCA) - Roma, 1 set - Lo scenario meteorologico per i prossimi giorni sara' caratterizzato da una fase perturbata che interessera' principalmente le zone alpine e prealpine, investendo anche le altre aree delle regioni settentrionali. Lo riferisce in una nota la Protezione Civile. Gia' nel pomeriggio di oggi, inoltre, sono attesi temporali o rovesci sull'Appennino centro-meridionale.

Da domani, mercoledi' 2 settembre, ed in particolare dalla seconda parte della giornata, assisteremo ad un peggioramento piu' ampio sulle zone alpine e prealpine, con parziali sconfinamenti sulle circostanti zone di pianura, per l'arrivo di un sistema perturbato in transito sull'Europa continentale che determinera' una fase di tempo perturbato sulle regioni settentrionali, dove si registreranno temporali, localmente anche intensi.

Da giovedi' i fenomeni di instabilita' interesseranno il settore nord-orientale e con progressivo interessamento delle regioni appenniniche centrali.

Venerdi' un nuovo impulso perturbato, inoltre, fara' ingresso sull'Italia settentrionale, con temporali sparsi che localmente risulteranno di forte intensita' e potranno essere accompagnati da forti venti, in particolare sui settori di ponente.

Nel corso della settimana le temperature registreranno una generale diminuzione, specialmente al nord.

Un miglioramento delle condizioni del tempo e' previsto per sabato, quando l'Italia sara' raggiunta da correnti nord-atlantiche, fresche e stabili.

Il Dipartimento della Protezione Civile seguira' l'evolversi della situazione. Sul sito www.protezionecivile.it e' possibile consultare i bollettini di vigilanza meteorologica, aggiornati quotidianamente e, se necessario, saranno pubblicati eventuali avvisi di avverse condizioni meteo.

res-map/mcc/alf

(Asca)

lunedì 31 agosto 2009

Coppa del Mondo di parapendio dal 1 al 12 Settembre a Poggio Bustone (Rieti).

Lunedì, 31 Agosto 2009.

Dal 1 al 12 settembre a Poggio Bustone (Rieti) si terrà la finale della Coppa del Mondo di parapendio (PWC), schierati i 130 migliori piloti delle 26 nazioni che hanno partecipato alle precedenti tappe in Brasile, Corea, Turchia, Francia e Croazia. In palio il titolo di campione del mondo del circuito World Cup. La conca retina è stata scelta per le eccellenti condizioni meteorologiche,adatte al volo in parapendio. Organizzata dalla associazione Alta Quota di Poggio Bustone con la collaborazione della Pro Loco e di Cornizzolo Eventi, il patrocinio del comune di Poggio Bustone, della provincia di Rieti e della regione Lazio, la manifestazione non nasconde l'obiettivo di fare del volo libero un'attività di richiamo turistico. Infatti la competizione creerà un notevole movimento di persone tra addetti ai lavori, piloti in gara ed appassionati che convergeranno in loco per assistere alla gara.

Cerimonia d'apertura il 1 settembre, ore 20, in piazza Emo Battisti a Poggio Bustone, presenti il sindaco Alberto Cerroni, per la provincia il presidente Fabio Melilli e l'assessore allo sport Francesco Tancredi, i consiglieri regionali Annamaria Massini, Antonio Cicchetti e Mario Perilli, l'onorevole Guglielmo Rositani ed il senatore Angelo Maria Cicolani. Sfilerà il complesso bandistico di Poggio Bustone, mentre nella vicina piazza Regina Elena sarà imbandito un buffet per circa 250 tra ospiti e piloti.

Meteo permettendo, si disputerà una manche al giorno per determinare la classifica finale: i piloti s'innalzeranno in cielo dal decollo di Monterosato per toccare punti salienti del territorio sabino, con percorsi di decine di km lungo la pedemontana reatina. Le correnti d'aria ascensionali saranno l'unico motore dei parapendio, silenzioso ed in perfetta sintonia con l'ambiente.

Particolare risalto avrà la giornata del 5 settembre, quando la carovana della PWC si trasferirà in Abruzzo per disputare una prova con decollo da Campo Imperatore e atterraggio ad Onna, il paese che il recente sisma ha reso tristemente noto.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it - vitali.stampa (AT) fivl.it - 335 5852431
skype: gustavo.vitali

foto:
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/poggio-bustone-pwc-09.html

per informazioni sulla PWC A POGGIO BUSTONE contattare
Giorgio Sabbioni - 348.7934144 - giorgio.sabbioni (AT) tin.it
skype: gsabbio

altre informazioni ed immagini free per il download e la pubblicazione:
www.paraglidingcup.com - www.cornizzoloeventi.org

Sito ufficiale della Coppa del Mondo:
www.paraglidingworldcup.org

Tutti i nostri comunicati stampa all'indirizzo:
http://www.fivl.it/index.php/table/ultimi-editoriali/

Ritorno dalle vacanze.

Palermo, 31 Agosto 2009.

Care lettrici e cari lettori, buongiorno.

Dopo circa una settimana di assenza dal web ritorno, finalmente, a postare. Mi sono concesso un periodo di vacanze, nelle isole Pelagie. Sono ritornato questa notte a Palermo, dopo circa 10 ore di viaggio dalla stupenda isola di Lampedusa. Nei prossimi giorni pubblicherò le foto da me scattate a Lampedusa e a Linosa, due delle tre isole che formano l'arcipelago della Pelagie, molto più distanti dalla Sicilia che dal continente Africano.

Al ritorno in città ho avuto modo di constatare che la nostra amata Palermo è sempre afflitta dalle stesse problematiche: spazzatura ovunque, strade sporche, igiene ambientale carente.

Ho lasciato due perle del Mediterraneo alle mie spalle ed ho ancora in mente le splendide calette, il mare limpido e cristallino, la natura selvaggia ed incontaminata delle due isole da me visitate.

Il ritorno alla quotidianità è stato, devo ammetterlo, traumatico.

Al prossimo post. Saluti.

giovedì 20 agosto 2009

Si conclude con la tappa di Catania il Nokia Music Tour dal 19 al 23 Agosto 2009 presso La Cucaracha – Afrobar, via Presidente Kennedy, 47.

Salve, mi permetto di contattarla per una notizia che potrebbe interessare i suoi lettori.

Si conclude con la tappa di Catania il Nokia Music Tour che dal 22 luglio ha portato musica e divertimento su alcune delle più belle spiagge italiane.

Da mercoledi 19 a domenica 23 agosto presso La Cucaracha – Afrobar, via Presidente Kennedy, 47, sarà possibile ballare e registrare dei Car Wash Video, navigare e scoprire il Nokia Music Store, ma soprattutto partecipare all'estrazione del Nokia 5800 Comes With Music, il cellulare che consente di scaricare gratuitamente musica per un anno.

Ulteriori informazioni sul profilo Facebook http://www.facebook.com/nokiacomeswithmusic dove sono conservate le foto delle precedenti tappe del Nokia Music Tour.

Per qualsiasi approfondimento non esiti a contattarmi.


Vincenzo Cosenza
Responsabile Sede di Roma
Digital PR
Via Nomentana, 257 - 00161 Roma
t: +39 (06) 441640322
c: +39 (340) 1701579
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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.