Il legame tra il mercato della Vucciria e lo Steri a Palermo è profondo e simbolico. Lo Steri, un tempo sede dell'Inquisizione, ospita ora il dipinto di Renato Guttuso "La Vucciria", dedicato all'omonimo mercato popolare palermitano.
- Questa collocazione rappresenta la vittoria del popolo, rappresentato dal vivace mercato, sul potere oppressivo dell'Inquisizione.
- I rumori e la vitalità del mercato contrastano con il silenzio e la cupezza delle carceri dell'Inquisizione, creando un forte impatto emotivo.
Oltre al legame simbolico, esiste anche un legame storico tra i due luoghi. Nel 1783, il viceré Caracciolo abolì l'Inquisizione e destinò le sue rendite a istituzioni culturali e universitarie, prefigurando l'attuale destinazione dello Steri. Lo stesso viceré si occupò della sistemazione urbanistica del mercato della Vucciria, organizzando i banchi di vendita e creando Piazza Caracciolo, dove si svolgeva il mercato.
Piazza Caracciolo era stata precedentemente utilizzata dall'Inquisizione per gli autodafé, le esecuzioni pubbliche dei condannati. La scelta di questa piazza per il mercato simboleggia la riappropriazione di uno spazio pubblico da parte del popolo.
L'opera di Guttuso "La Vucciria" rimase nascosta nelle segrete dello Steri per oltre trent'anni, prima di essere esposta al pubblico nel 2005. Questa "liberazione" del dipinto rappresenta la definitiva vittoria della luce e della vita del mercato sull'oscurità e l'oppressione del passato.
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