In vacanza o in città, sui monti o al lago, alzi la mano chi non è pronto a piazzarsi, naso in su, in un angolo il più possibile buio per osservare le stelle cadenti che illumineranno la notte di San Lorenzo, lunedì 10 agosto.
Natura e origine
La fantasia popolare le ha definite "stelle che cadono", ma il termine è quanto mai scorretto: le scie luminose che vediamo nel cielo non possono essere "stelle" in caduta libera, poichè le stelle - come il nostro Sole del resto - sono corpi enormi e caldissimi, composti principalmente da idrogeno ed elio, che terminano le loro lunghissime vite (miliardi di anni) esplodendo o spegnedosi in modo più o meno burrascoso.
E' vero che osservando questo fenomeno ci viene subito in mente una "stella morente", e forse è proprio per questo che gli uomini vorrebbero che portasse con se, nel suo ultimo viaggio, un desiderio da lasciare chissà dove.
Le stelle cadenti si possono osservare durante tutto l'anno con una media di circa una per ogni quarto d'ora, purchè ci si trovi sotto un cielo buio e pulito, come ormai è difficile trovare, persino in alta montagna, a causa del cattivo uso dell'illuminazione notturna che spesso disperde verso l'alto la maggior parte della propria luce (come nel caso delle illuminazioni a globo) rischiarando il cielo, non la terra, con enorme spreco energetico. Fino all'inizio dell'800 le stelle cadenti non destarono particolare curiosità negli astronomi che erano piuttosto propensi a ritenerle un fenomeno atmosferico, meteorologico o quasi, tanto da essere indicate come meteore, nome scientifico che portano tuttora. Anche se nella tradizione popolare era noto forse da secoli che le stelle cadenti erano più abbondanti nel mese di Agosto, tanto da attribuirle al pianto di S. Lorenzo, martirizzato il 10 Agosto del 258 DC, solo attorno al 1830 vennero raccolte prove statistiche che dimostravano la ricorrenza annuale del fenomeno. L'attenzione del pubblico e degli scienziati verso il fenomeno delle stelle cadenti fu certamente galvanizzato dall'eccezionale pioggia meteorica del Novembre 1833 quando in poche ore migliaia di meteore solcarono i cieli, evento che si è ripetuto nella notte tra il 17 e il 18 Novembre 1999, quando i fortunati spettatori convenuti sulla terrazza dell'Osservatorio di Campo dei Fiori poterono contare fino a 9000 meteore all'ora.
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