Degna esemplificazione di questi aspetti profani è "La Festa della Vecchia", della Befana, evento che si attua ogni anno non proprio per il sei gennaio ma per la notte di San Silvestro a Gratteri, in provincia di Palermo.
In questa città è allestita la così chiamata "Vanniata di festi di l'annu", un processo immaginario che si attua ai vari eventi sociali, storici e di cronaca che si sono verificati durante l'anno. Così si ha la sfilata dei vari personaggi-imputati che hanno animato la società non solo locale. Il processo si attua dopo l'uscita della Vecchia dalla grotta Grattara, la parte più antica della città. Essa esce coperta da un lenzuolo bianco, percorre le vie cittadine che la portano alla piazza principale dove si svolgerà il processo accompagnata da un corteo di ragazzi vestiti con i tipici costumi siciliani che reggono una torcia e dei campanacci.
Durante il percorso la Befana distribuisce dolciumi vari custoditi nei due grossi cestoni che porta alle spalle ai ragazzi.
Il suo arrivo in piazza è accolto dallo scoppio di petardi e di mortaretti.
La festa è completata dalla preparazione e distribuzione di dolci locali tipici, come ad esempio i "turtigliuna" a base di mandorle, noci, nocciole e frutta secca.
L'Epifania ha un significato diverso in base al rito religioso: mentre per quello latino essa commemora l'adorazione effettuata dai tre Re Magi Melchiorre, Baldassarre e Gaspere al Divin Bambino, per il rito bizantino essa simboleggia e ricorda Cristo mentre riceve il battesimo nel fiume Giordano.
Nei vari paesi del palermitano come Contessa Entellina, Mezzojuso e Piana degli Albanesi che raccolgono persone d'origine albanese i festeggiamenti hanno forme similari e si susseguono in due giorni distinti. In effetti, la sera del 5 si celebra una funzione religiosa presso la Chiesa Matrice d'origine greca, il giorno seguente i festeggiamenti si svolgono nei pressi della piazza della fontana, struttura tipica presenti in tutti questi paesi. In Chiesa, nei pressi dell'altare maggiore, si costruisce un palco per ospitare una vasca piena d'acqua alla quale è legata una cordicella. Nella piazza una seconda vasca è posizionata sotto la fontana ed in questo caso la cordicella è legata alla finestra più alta del palazzo che si trova in prossimità della fontana stessa.
Il Celebrante ha il compito di immergere per tre volte una croce nella vasca ed alla terza immersione il sagrista ha il compito di liberare una colomba che così può effettuare il suo volo seguendo la direzione obbligata della cordicella [ai piedi dell'animale è stato posto un tubo di canna dal quale passa la cordicella che lega le due vasche]. Dal punto di vista strettamente religioso, il volo della colomba simboleggia la discesa dello Spirito Santo.
Alla fine delle celebrazioni i fedeli raccolgono l'acqua benedetta.
ARTICOLI TRATTI DA "LA SICILIA RICERCATA"
Bruno Leopardi Editore
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