Palermo, 7 agosto 2024.
Qual è il ruolo dei
Malachim nella cosmogonia di Toscano?
I Malachim
svolgono un ruolo cruciale nella cosmogonia di Toscano come intermediari
tra gli Anunnaki e gli esseri umani. Essi obbediscono agli ordini degli
Anunnaki, una razza aliena che, secondo la narrazione, avrebbe creato
l'umanità.
Ecco alcuni
ruoli specifici dei Malachim:
- Rapimento e
controllo: I Malachim
sono responsabili del rapimento di Salvatore Cuzzuperi, il protagonista, e di
altri esseri umani. Li controllano attraverso la telepatia e la telecinesi.
- Collaborazione
nella manipolazione genetica: Su ordine degli Anunnaki, i Malachim collaborano
nella "coltivazione" di esseri umani in vitro attraverso processi di
clonazione.
- Guida e
istruzione: I Malachim
guidano gli umani durante il loro soggiorno sull'astronave, impartendo loro
conoscenze scientifiche e tecnologiche.
- Forza
militare: In qualità
di "Igigi", i Malachim controllano le operazioni militari e
combattono contro i nemici degli Anunnaki, come i Rettiliani.
- Intermediari
nelle decisioni cruciali: I Malachim comunicano agli umani le decisioni degli Anunnaki, come il
destino dell'umanità di fronte alla minaccia dell'asteroide Apophis.
Tuttavia,
nonostante le loro conoscenze avanzate, i Malachim mantengono gli umani in uno
stato di schiavitù, sottolineando il potere e il controllo esercitato
dagli Anunnaki.
Chi
sono i Malachim nel contesto del romanzo?
I Malachim, nel contesto del romanzo "E un giorno mi svegliai", sono una razza aliena che serve un'altra civiltà
extraterrestre, gli Anunnaki. Descritti come una specie intelligente, evoluta,
antica e potente, i Malachim non usano un linguaggio compatibile con quello
umano, ma comunicano telepaticamente e sono capaci di telecinesi. Il loro
ruolo nel romanzo include il rapimento del protagonista, Salvatore Cuzzuperi, e
di altri esseri umani per condurre esperimenti genetici di ibridazione per
conto degli Anunnaki. I Malachim controllano anche le operazioni militari
per gli Anunnaki, come si vede durante il salvataggio degli umani prigionieri
dai Rettiliani. Nonostante la loro natura avanzata, i Malachim sono in uno
stato di sottomissione psicologica agli Anunnaki e obbediscono ai loro ordini
senza discutere. Il romanzo descrive un episodio in cui i Malachim
istruiscono gli umani sull'uso delle loro armi avanzate in vista di un attacco
nemico. La natura della loro relazione con gli Anunnaki suggerisce che i
Malachim servano come intermediari o esecutori della volontà degli
Anunnaki.
Dove
si trova la base Enkidu?
La base
Enkidu si trova su un pianeta del sistema stellare di Mintaka, una delle tre
stelle della cintura di Orione. Costruita dagli Anunnaki circa 500.000 anni
fa, Enkidu fu una delle prime basi utilizzate per la clonazione di esseri
viventi da usare come lavoratori o soldati. La base prende il nome da Enkidu,
il selvaggio creato dagli dèi per contrastare Gilgamesh, in quanto
rappresentava un primo tentativo degli Anunnaki di creare esseri viventi a loro
immagine e somiglianza. Alla creazione, la gestione della base fu affidata
alle macchine.
Come vengono chiamati i servitori degli Anunnaki?
Secondo le fonti fornite, i servitori degli Anunnaki sono chiamati Malachim o Igigi. I Malachim sono descritti come angeli dell'Antico Testamento che apparvero ad Abramo e gli preannunciarono la distruzione di Sodoma e Gomorra. Non sono esseri spirituali, ma figure potenti e talvolta pericolose. I Malachim sono stati descritti con connotati non molto diversi da quelli degli uomini: mangiavano, bevevano e concepivano desideri umani. Non usano un linguaggio compatibile con quello umano e si servono della telepatia come mezzo di comunicazione. Sono anche in grado di spostare gli oggetti usando la forza della mente, una capacità nota come telecinesi. Gli Igigi, invece, sono divinità minori celesti nella religione dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri. Appartengono alla sfera di Anu e svolgono la funzione di intermediari tra il mondo umano e i suoi antipodi uranici e inferi. Secondo lo studioso Zecharia Sitchin, gli Igigi erano un gruppo di 300 tra astronauti e operai che risiedevano in orbita alla Terra e in alcune basi su Marte. La loro funzione sarebbe stata quella di fare da collegamento per le operazioni di trasporto dell’oro su Nibiru. Erano comandati da Marduk.
Qual è il nome del
pianeta da cui provengono gli Anunnaki?
Secondo le
fonti fornite, gli Anunnaki provengono da un pianeta chiamato Nibiru. Gli Anunnaki sono descritti come una civiltà millenaria di extraterrestri che
furono venerati come divinità dalla civiltà sumera. Secondo lo studioso
Zecharia Sitchin, Nibiru si trova nel nostro sistema solare e il suo lungo
periodo orbitale attorno al Sole espone gli Anunnaki a una perdita di longevità. Gli Anunnaki giunsero sulla Terra in passato in cerca di oro per creare uno
scudo a protezione dell'atmosfera di Nibiru, che si stava rarefacendo. Il ritorno
di Nibiru è profetizzato e causerà sconvolgimenti sulla Terra a causa della sua
forza gravitazionale.
Chi è il dio sumero
della sapienza e della creazione?
Il dio
sumero della sapienza e della creazione è Enki, che in seguito fu
conosciuto come Ea nella mitologia babilonese. Inizialmente era il dio
protettore di Eridu, la capitale religiosa dell'antica Mesopotamia. In seguito
il suo culto si diffuse in tutta la Mesopotamia, a Canaan e tra gli Ittiti e
gli Hurriti. Era considerato il dio dei mestieri, del male, dell'acqua, del
mare, dei laghi, della sapienza e della creazione. Era associato alla fascia
meridionale delle costellazioni note come stelle di Ea e alla costellazione
AŠ-IKU, il quadrato di Pegaso. Il suo numero sacro era il 40. Enki è anche
conosciuto come il padre di Adapa, il primo uomo civilizzato. Adapa, un
sacerdote, ricevette da Enki il dono della saggezza. Le fonti affermano che
Enki aiutò a creare l'umanità manipolando geneticamente gli ominidi perché
lavorassero nelle miniere d'oro quando gli Anunnaki che vi lavoravano si
ribellarono. In seguito condivise le sue conoscenze scientifiche con un gruppo
di eletti affinché le conoscenze degli dèi potessero essere trasmesse agli
esseri umani.
Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.