Teatro di marionette popolari siciliane che rappresenta le gesta eroiche dei paladini di Francia e in genere dei personaggi del mondo cavalleresco comuni al repertorio dei cantastorie. Le marionette sono alte sino a un metro e più, indossano vivacissimi costumi e rutilanti armature e vengono mosse non solo con i fili, ma, nei duelli a colpi di spada, con un'asta di ferro. I p., forse di origine spagnola, arrivarono nell'isola da Napoli verso la metà del sec. XIX, raggiungendo enorme popolarità prima a Catania e a Palermo, poi anche nelle città e nei villaggi della provincia. I copioni erano tratti da pubblicazioni popolaresche e fornivano al “parlatore” soltanto un canovaccio, da riempire con battute e dialoghi in versi improvvisati. Le rappresentazioni avvenivano a cicli e potevano durare anche cinque o sei mesi. Il ciclo carolingio con Orlando, Rinaldo, Carlo Magno e Ruggiero era il tema principale, ma i p. presentavano anche altre storie, quelle p. es. di Garibaldi o di Petrosino e, per Natale, vicende imperniate sul Bambino Gesù. Le più famose dinastie di pupari furono quelle dei Grasso a Catania e dei Greco a Palermo. Il genere sopravvive in appositi teatrini sia nei centri urbani sia in periferia.
» Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè di Palermo
» Piccolo Teatro dei Pupi e delle Figure di Siracusa
» La Bottega del Puparo, via della Giudecca, 19 - Siracusa (si dedica anche al restauro ed alla realizzazione di pupi, marionette, burattini, pupazzi, tamburelli, portachiavi e maschere della tradizione siciliana - telefono 0931 465540)
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