I vantaggi per i
pescatori con i mestieri innovativi
e il turismo
sostenibile favorito dal nuovo porto di Malfa
Geotermia, Saipem:
“Siamo interessati alla decarbonizzazione delle piccole isole”.
Malfa
(Isola di Salina), 7 giugno 2024 – Il tema del futuro di Salina con la pesca
sostenibile al centro, oggi, del “Blue Day”, la giornata conclusiva dei “Green
Salina Energy Days” organizzati a Malfa dall’Associazione “Isole sostenibili”.
Il vicesindaco e assessore al Mare di Malfa, Giuseppe Siracusano, ha annunciato
che, dopo l’approvazione da parte dei tre sindaci dell’isola, il progetto
dell’istituzione dell’Area marina protetta di Salina si trova ora al ministero
dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, “che a breve . ha detto Siracusano
– per le notizie che abbiamo, dovrebbe incaricare l’Ispra di effettuare gli
studi sull’impatto sociale, economico e ambientale dell’Area marina protetta.
Un progetto – ha sottolineato – che non è calato dall’alto, ma che è stato
condiviso con favore dai cittadini e, soprattutto, dai pescatori”.
Giulia
Visconti, direttrice della vicina Area marina protetta di Capo Milazzo, ha
portato ad esempio i positivi risultati di un’esperienza di quasi cinque anni:
“Qui – ha riferito Visconti – grazie alla governance condivisa e alla
partecipazione attiva degli addetti ai lavori, il sistema adottato di pesca
sostenibile ha consentito ai 14 pescatori professionisti dell’Area marina di
proseguire con soddisfazione la propria attività. Il prossimo passo – ha
aggiunto – sarà quello di sfruttare le opportunità dei fondi europei Feampa per
incentivare le nuove generazioni a investire in questo tipo di attività”.
Attorno
all’Area marina protetta di Salina c’è un progetto integrato di turismo
sostenibile delle Eolie portato avanti dal sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, e
condiviso dai tre sindaci di Salina. E proprio qui ci potranno essere le
maggiori opportunità di sviluppo e di occupazione, grazie ai progetti del
Comune di Malfa, come ha evidenziato la sindaca, Clara Rametta: “L’entrata in
funzione del nuovo porto a conclusione dei lavori in corso, la sistemazione del
territorio di Punta Scario, la pulizia dei sentieri della riserva terrestre
consentiranno di attivare percorsi di turismo sostenibile attorno all’Area
marina protetta che richiameranno turisti anche in bassa stagione e potranno
offrire ai pescatori come a tanti giovani la possibilità di integrare le
proprie attività con mestieri innovativi”.
Antonio
Randazzo, pescatore di Salina, auspica che l’Area marina protetta possa
risolvere i problemi che rendono ormai insostenibile l’attività di pesca: “Gli
alti costi del gasolio, le ferree limitazioni imposte dalle norme europee e
nazionali e, soprattutto, la concorrenza dei grandi pescherecci stranieri che
saccheggiano gli oceani, congelano il pesce e lo vendono a commercianti e
ristoratori delle Eolie a basso prezzo. Così non ce la possiamo fare più e i
giovani non vedono prospettive in questo mestiere. Serve creare un sistema che
ci tuteli e che ci metta nelle condizioni di competere alla pari, ma offrendo
la più elevata qualità del prodotto locale fresco”.
Sulla geotermia, Filippo Abbà, Chief
Technology&Innovation Officer di Saipem, ha illustrato le strategie della
società. “Saipem, nel suo percorso di ricerca di innovazione, ha deciso di
puntare sulla geotermia, in linea con il piano di rafforzamento del nostro
ruolo nella transizione energetica. La geotermia onshore e offshore, sia
tradizionale che non convenzionale, richiede l'utilizzo di tecnologie, asset e
competenze vicine al nostro core business e rappresenta un naturale sbocco
tecnologico per i nostri mezzi e le nostre risorse tecniche. Siamo interessati
– ha spiegato il manager – all’energia geotermica applicata al settore
offshore, ai sistemi geotermici non convenzionali inclusi quelli di
accumulo di calore sotterraneo, all'integrazione della geotermia con la cattura
e lo stoccaggio dell’anidride carbonica e alla decarbonizzazione delle piccole
isole. In particolare, con l’applicazione della geotermia alla cattura
dell’anidride carbonica, come recentemente evidenziato anche dall'International
Energy Agency, si riducono ulteriormente le emissioni. Saipem è, infatti, un
attore importante nella catena del valore della CCS e la nostra soluzione
tecnologica proprietaria Bluenzyme, basata su un innovativo processo enzimatico
di cattura della CO2, ha tra i principali vantaggi proprio l’integrazione con
l'energia geotermica con l’effetto di aumentare i benefici della cattura
stessa”.
Il
presidente e il vicepresidente dell’associazione “Isole sostenibili”,
rispettivamente Filippo Martines e Francesco Cappello, hanno concluso: “La
settima edizione dei ‘Green Salina Energy Days’ ha consegnato alle comunità e
alle amministrazioni delle Eolie notevoli passi in avanti verso l’obiettivo del
100% green entro il 2030. Lavoreremo sui progetti messi a punto quest’anno per
decarbonizzare la produzione di energia, i servizi idrici e la pesca, e
contiamo di organizzare diversi eventi da qui a un anno per coinvolgere ancora
di più gli abitanti e aiutarli a utilizzare le tante opportunità e gli
incentivi che la transizione ecologica mettono a disposizione. Ringraziamo la
sindaca di Malfa, Clara Rametta, e i sindaci di Santa Marina Salina, Domenico
Arabia, di Leni, Giacomo Montecristo, e di Lipari, Riccardo Gullo, perché sono
tutti fortemente impegnati assieme alle loro amministrazioni in questo sforzo,
avendo scelto la transizione in tutte le sue forme come percorso per assicurare
un futuro sostenibile all’arcipelago eoliano”.
Ufficio
stampa:
Michele Guccione