Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...

venerdì 27 gennaio 2017

La Cattedrale di Palermo.

Palermo,  27 gennaio 2017.




La maestosa Cattedrale (Madonna Assunta), già paleobasilica, poi moschea, conserva un fastoso patrimonio: le cappelle , il presbiterio, l'altare, la cupola, raccolgono quanto di meglio abbiano espresso le diverse culture che si sono susseguite ed integrate in Sicilia. Nella cripta il Tesoro è costituito da oggetti preziosi rinvenuti nelle tombe reali ed imperiali e mirabili esempi di oggettistica sacra.

Storia:

Paleopolis: antica città.
Nel primitivo insediamento fenicio - punico fu delimitata a oriente da una torre d'avvistamento e fortificazioni lungo il corso del fiume porto - canale Papireto: rispettivamente gli antesignani della torre campanile e la cinta muraria superstite a ridosso dei resti dell'attuale strada dei Pellegrini.

Epoca romanaModifica

Neapolis: nuova città. In origine il piano è occupato da una necropoli esterna a ridosso della cinta muraria punica. La prima testimonianza della diffusione del culto cristiano è dovuta alla presenza di cimiteri all'aperto e catacombe ricavate in fitte reti di grotte utilizzate come luoghi di culto e rifugio dei cristiani perseguitati. Verosimilmente già ritenuta un'area sacra, probabilmente un «Santuario della Salute» di natura pagana.

  • 200 - 201, Il Lessico di Suda e il Tarikh al Hukam di Al-Qifti, scritto nel 1249, riportano l'attività di medici e filosofi, il passaggio e la morte di Galeno. Secondo quanto riportato nella Riḥla (Viaggio) da Ibn Jubayr, lo studioso è sepolto sulla direttrice verso Misilmeri, fonti fantasiose e non provate indicano i resti del medico custoditi nella primitiva cattedrale.
La prima chiesa è costruita nell'attuale area a poche centinaia di metri dal primitivo insediamento fenicio - punico dove adesso sorge il Palazzo dei Normanni, lo stesso luogo deputato durante il I, II e III secolo al sacrificio dei primi martiri palermitani oggetto di persecuzioni cristiane operate da Decio e Diocleziano.
L'edificio sorge fra la paleopolis «città primitiva» e la neapolis «nuovo insediamento», distrutta dai Vandali all'inizio del V secolo.

  • 440, Durante una delle frequenti incursioni in Sicilia, i Vandali di Genserico attaccano di sorpresa Palermo e catturano il vescovo Mamiliano, i discepoli Eustochio, Proculo, Golbudeo e altri personaggi di rango, tra i quali le giovani Ninfa e Oliva. Deportati inizialmente in nord Africa per alterne vicende subiscono il martirio e in seguito sono proclamati santi.
  • 444, L'edificio è menzionato in una bolla pontificia di Papa Leone Magno e in una in una lettera al clero siciliano del 21 ottobre 447.
  • 476, Odoacre re degli ostrogoti riscatta la Sicilia cacciando i Vandali di Genserico, con la Caduta dell'Impero romano d'Occidente l'isola transita nell'Impero romano d'Orientedipendendo direttamente da Costantinopoli.
In questo frangente la Chiesa di Roma proclama santi Agatone martire e Mamiliano entrambi vescovi di Palermo.

Epoca bizantinaModifica


  • 535, Belisario, alla testa delle truppe bizantine, conquista Palermo. Del luogo di culto edificato intorno al IV secolo e in seguito distrutto dai Vandali, non sono pervenute testimonianze riportate alla luce.
  • 592, Il vescovo Vittore la demolisce e ne promuove la ricostruzione secondo i canoni bizantini.
  • 603, San Gregorio affida la commissione all'arcivescovo Giovanni. Due importanti arcivescovi e cardinali palermitani siedono sul soglio di Pietro: Papa Agatone e Papa Sergio I.
Il secondo tempio d'epoca bizantina dedicato alla Vergine Maria Assunta, è edificato sulle rovine del precedente nel 604 del quale sono pervenute la cripta e la pianta basilicale a forma quadrata.
Sono modificati il prothesis e il diakonikon secondo lo schema bizantino pervenuto con altri impianti basilicali, le maestose absidi a oriente e rivolte come la facciata verso occidente. Di impronta bizantina la collocazione dell'iconostasi e l'aspetto decorativo con le caratteristiche proprie dell'arte del mosaico, secondo i preziosi canoni della tradizione di Costantinopoli. Sono compiuti tutti gli sforzi per mantenere vitale il rito latino ma, nell'anno 732 passa al Patriarca di Costantinopoli, e alla cattedrale sono apportate modifiche al fine di adeguarla alle modalità proprie del culto della Chiesa d'Oriente.

  • 732, Con l'imperatore bizantino Leone III Isaurico diminuisce il prestigio e l'influenza del pontefice di Roma, si consolidata il rito bizantino sul rito romano.

Epoca arabaModifica


Colonna con iscrizione araba.
Con l'invasione dell'isola da parte dei Saraceni, nel lungo contesto della dominazione araba, che a Palermo spazia dall'anno 831 al 1072, la chiesa è trasformata in luogo di culto musulmano, la grande moschea Gami, capace di contenere 7 mila fedeli.
  • 831, I Saraceni conquistano Palermo, modificano chiese e edificano in città ben trecento moschee. Nella meta del X secolo il geografo Ibn Hawqal riporta che, fatte le debite proporzioni, a Palermo si contano più moschee che in altre città islamiche dell'epoca. Quella più grande detta “Gami” o «Grande Moschea del Venerdì» è il riadattamento della cattedrale bizantina. La conversione a moschea risale alla dinastia musulmana degli Aghlabiti, la sala ipostila ubicata sotto la cappella dell'Incoronata è verosimilmente ritenuta parte dell'antica moschea - basilica. Colonne e altri elementi architettonici d'impronta islamica sono rinvenuti e riutilizzati in tutti gli ambienti.
La corte vescovile è "invitata" ad abbandonare le sedi cittadine, trovando temporaneamente rifugio presso luoghi di culto nella vicina cittadina di Monreale. L'evento determina la costituzione della futura Arcidiocesi di Monreale. Il ruolo di cattedrale fu ricoperto da modesta, piccolissima chiesa: la «Aghia Kiriaki» ovvero la chiesa di Santa Ciriaca o Santa Domenica. Il luogo di culto dedicato a Santa Ciriaca al quale Papa Alessandro III fa riferimento nella bolla pontificia emanata il 30 dicembre 1174, con la quale ratifica la costruzione della nuova cattedrale di Monreale, indicandone l'ubicazione con le parole ... Super Sanctam Kjriacam.

Epoca normannaModifica

Il ritorno alla sovranità di matrice cristiana e cattolica avviene con l'avvento dei Normanni grazie al contributo del Gran Conte Ruggero e del fratello Roberto il Guiscardo. Per celebrare la riconquista territoriale dell'isola, la casata degli Altavilla promuove e favorisce la costruzione di splendide e monumentali cattedrali normanne in tutte le località teatro delle battaglie più cruente, riservando a Palermo la costruzione più laboriosa ma, altrettanto fastosa. La moschea è riadattata rapidamente al culto cristiano, affidata ancora per poco tempo al vescovo Nicodemo di tradizione greco – ortodossa, molto amato dal popolo. È ipotizzabile che all'esterno della Gami non siano stati apportati grossi cambiamenti col passaggio a chiesa cristiana, eccezione solo per la trasformazione del minareto in campanile.
  • 1098, Apostolica Legazia: Privilegio concordato tra sovrano e papa. Accordo che prevedeva la nomina regia dei vescovi e conseguente approvazione, consacrazione papale.
  • 1167, La regina Margherita di Navarra, vedova di Guglielmo I di Sicilia, nomina vescovo il cugino Stefano di Perche, cancelliere del regno di Sicilia, sostenuto dalla compagine francese. L'ambiguità personale e la fiducia riposta in personaggi poco cristallini dislocati a vario titolo nell'amministrazione del regno, suscitano il malcontento popolare.
  • 1168, La popolazione stanca degli abusi perpetrati dagli amici di Stefano e per la sua condotta poco trasparente, si ribella. Il vescovo e i suoi scagnozzi sono aggrediti, la vecchia cattedrale è incendiata bruciando le grandi porte. Riusciti a porsi in salvo il vescovo e i suoi seguaci, sono irrevocabilmente espulsi e spediti in medio oriente.
  • 1169 4 febbraio, Il terremoto di Sant'Agata arreca danni al monumento. L'evento sismico danneggia gravemente la sommità della torre campanaria e la parte superiore della facciata che crollano devastandosi vicendevolmente. Interpretato come punizione divina per causa della corruzione dilagante, l'evento costituisce il pretesto per una radicale riedificazione del tempio, progetto che prevede la costruzione di un edificio all'altezza dello splendore del regno.
Durante il regno di Guglielmo II di Sicilia, nel disegno che prevede il ripristino delle preesistenti diocesi, mira a creare un secondo arcivescovado nel comprensorio palermitano dando inizio alla costruzione della Cattedrale di Monreale. L'arcivescovo di Palermo Gualtiero Offamilio promuove contestualmente la costruzione della nuova cattedrale, completata nel 1184 - 1185. Del primitivo impianto gregoriano perviene solo la parte inglobata nell'odierna Cappella dell'Incoronazione.
  • 1185 6 aprile, Solenne consacrazione presieduta da Gualtiero Offamilio.
Sotto le dominazioni di normanni e svevi si assiste in città alla pacifica convivenza di un crogiolo di razze rappresentate dalle religioni monoteiste del mondo allora conosciuto: cristiani, musulmani e ebrei. Palermo è capitale del Sacro Romano Impero con Federico II. Per quasi due secoli le arti e l'architettura sono permeate da canoni stilistici tipici del medio oriente amalgamati con le concezioni nordiche e germaniche.
La chiesa è modificata ancora più volte, ma lo sviluppo in pianta della nuova cattedrale è oggetto sempre dei forti influssi religioso - architettonici precedenti. Ripetutamente rimaneggiata e riedificata per svariati eventi, risente anche di interventi dovuti a fenomeni sismici, soprattutto nell'alta torre campanaria slanciata dinanzi al prospetto occidentale.

Epoca spagnola

I decenni a cavallo secolo sono caratterizzati dalla massima espressione artistica nell'isola nota come Rinascimento siciliano. Geni del calibro di Domenico Gagini, Antonello Gagini, Francesco Laurana, Orazio Alfani (detto il Perugino), Giovanni da Maiano, le relative scuole e botteghe lasciano capolavori senza eguali nell'aggregato, così come nell'intero palcoscenico artistico palermitano e siciliano.

  • 1574, Nel cimitero divenuto piazza, in occasione della festa di Santa Cristina è accordata da Pietro II di Sicilia, confermata da Carlo V d'Asburgo e qui trasferita da Filippo I di Sicilia, col consenso di Papa Gregorio XIII, la Fieravecchia.
  • 1º agosto 1536, Solenne consacrazione presieduta da Arnaldo Albertin vescovo di Patti.

Epoca asburgico - borbonica

L'edificio, già felice espressione di molteplici stili, subisce nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti. Il Barocco siciliano s'innesta con arricchimenti tipici della cultura decorativa dell'epoca.
Tra il 1741 e il 1743 l'incaricato regio monsignor Giovanni Angelo de Ciocchis compie per conto del sovrano di Sicilia Carlo III di Spagna una ricognizione generale di benefici e beni religiosi soggetti a patronato regio, all'interno dell'intero territorio siciliano e contemplati nella raccolta di atti e documenti denominati "Acta e Monumenta". Tra magnificenza e sfarzi di tesori d'arte custoditi nel tempio, il relatore pone in risalto le debolezze e le criticità delle strutture delineando gli interventi che alcuni decenni più tardi caratterizzeranno il più complesso dei cantieri di restauro. Sulla base del resoconto e di altri progetti di fattibilità mirati commissionati a posteriori matureranno: l'ingrandimento dell'impianto, la garanzia della stabilità strutturale, il miglioramento dell'illuminazione, la copertura dei soffitti con volte a botte, l'anelata cupola in muratura. Il conseguimento di determinati risultati ha comportato in tutti i casi il pagamento di pesantissimi scotti, talora ravvisabili in autentiche scempiaggini agli occhi dei moderni estimatori, spesso derivati in iterazioni d'errori e bizzarrie senza logica, come nel caso dello smantellamento del capolavoro noto come Tribuna di Antonello Gagini.

  • 1748 - 1753, José Alfonso Meléndez incarica Giovanni Battista Vaccarini, l'architetto che ha curato la ricostruzione del patrimonio di Catania dopo il terremoto del 1693, per la stesura di una relazione tecnica per il restauro del duomo con l'avallo del re Carlo III.
  • 1767, L'arcivescovo Serafino Filangieri affida una commissione tecnica a Ferdinando Fuga, architetto del re, per l'attuazione di un restauro conservativo dell'edificio, volto solamente al consolidamento della struttura.


(Fonte: Wikipedia)

mercoledì 11 gennaio 2017

XXI anniversario dell'omicidio Di Matteo, le celebrazioni a San Giuseppe Jato.

Palermo, 11 gennaio 2017.


LIBERA E IL COMUNE DI SAN GIUSEPPE JATO RICORDANO
GIUSEPPE DI MATTEO, UCCISO 21 ANNI FA DALLA MAFIA
TESTIMONIANZE E LABORATORI CON SCUOLE E VOLONTARI



Al Giardino della Memoria di contrada Giambascio le celebrazioni nell’anniversario dell’omicidio con studenti, amministratori, autorità e rappresentanti delle associazioni e delle realtà localiIeri in piazza Falcone e Borsellino scoperta una targa commemorativa.


“A Giuseppe che non ha chiuso gli occhi… perché li ha aperti a noi”: è stato questo il titolo delle celebrazioni del XXI anniversario dell’omicidio di Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia  lì dove sorge oggi il Giardino della Memoria. Studenti, amministratori locali e di Prato, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle realtà locali, autorità e forze dell’ordine, volontari ed ex campisti di Estate Liberi si sono ritrovati questa mattina tutti insieme per ricordare il piccolo Giuseppe, nell’ambito del programma di iniziative messo a punto da Libera Palermo e dal Comune di San Giuseppe Jato.

“Questa data evoca una delle pagine peggiori della storia della nostra Isola – dice Giovanni Pagano, coordinatore provinciale di ‘Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie’ - La barbarie mafiosa si è accanita contro un bambino, sono più di cento i bambini vittime innocenti delle mafie e ricordare Giuseppe significa anche palesare l'infondatezza di assurdi teoremi su una mafia buona e attenta a non colpire bambini. La storia di Giuseppe Di Matteo va ricordata ogni giorno anche perché aiuta le nuove generazioni a conoscere i mali della nostra terra, e vanno in questa direzione il recupero e la piena fruizione del Giardino della Memoria”.

Questa mattina al Giardino della Memoria di contrada Giambascio, a San Giuseppe Jato, autorità civili e militari, studenti di Altofonte e San Cipirello e volontari hanno ricordato il piccolo Giuseppe visitando il bene confiscato e ascoltando le testimonianze sulla sua storia dei giovani jatini soci dell’associazione LiberEssenze. E’ stato inoltre presentato in anteprima nazionale il romanzo "Il giardino della memoria" di Martino Lo Cascio, edito da Mesogea e dedicato al piccolo Giuseppe Di Matteo.

“L'11 gennaio di ogni anno per San Giuseppe Jato e la sua comunità si riapre una ferita - dichiara il sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari -  La barbara uccisione di Giuseppe Di Matteo e la drammatica prigionia lunga 779 giorni a cui lo hanno costretto i suoi carnefici, hanno rivelato il vero volto orribile della mafia e svelato anche ai miei concittadini lo spessore criminale dei ‘suoi’ capimafia di un tempo. Ritengo una vittoria essere tornati a ricordare Giuseppe, nel 21° anniversario, nel Giardino della Memoria a lui dedicato, sorto nel casolare dove è stato ucciso. Ciò è stato possibile grazie alla realizzazione della strada di accesso alla struttura negli ultimi anni rimasta impraticabile, i cui lavori saranno ultimati nei prossimi giorni. Un impegno, questo, che l'attuale Amministrazione Comunale è felicissima di avere mantenuto, che consentirà finalmente le visite delle scolaresche e lo svolgimento di attività e laboratori culturali. Oggi il nostro impegno,insieme a Libera e ad altre associazione impegnate nel sociale, è volto a far nascere da questa storia triste esperienze positive di riscatto per la nostra città e per i suoi cittadini. Ne sono stati alcuni esempi il racconto del progetto ‘Chi Semina Racconta’ che ha coinvolto dieci donne del nostro territorio e la presenza di una importante delegazione dell'Amministrazione Comunale di Prato in segno di vicinanza e amicizia alla nostra comunità”. Ieri alle 19 è stata inoltre scoperta una targa commemorativa del piccolo Giuseppe in piazza Falcone e Borsellino a San Giuseppe Jato.

Alle celebrazioni di oggi erano presenti il Vicario del Prefetto di Palermo Giuseppa Scaduto, il colonnello dei Carabinieri di Monreale Piero Sutera, rappresentanti della Polizia di Stato, il sindaco di Villabate ed ex giudice Vincenzo Oliveri, i rappresentanti dei comuni di Camporeale, San Cipirello, Monreale e Palermo, il direttore del Consorzio Sviluppo e Legalità Lucio Guarino, il direttore dell’Ente di sviluppo agricolo Fabio Marino, Valentina Fiore dell’ufficio di presidenza nazionale di Libera, i rappresentanti di associazioni di categoria e di realtà locali. Il vescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, ha  inviato una missiva che è stata letta nel corso delle celebrazioni.

Presenti anche molti dei familiari delle vittime di mafia, che fanno parte del settore Memoria di Libera, come la famiglia Agostino, Graziella Accetta, mamma di Claudio Domino, Antonio Zangara e Massimo Sole. “Memoria e impegno sono le parole che da più di 20 anni saldano le testimonianze dei familiari delle vittime innocenti di mafia in un grande racconto collettivo – dice il referente provinciale di Libera per la Memoria, Antonio Zangara – Libera, tra le tante storie di mafia, ha preso a cuore quella del piccolo Giuseppe Di Matteo. Storia che sconfessa il presunto riguardo mafioso verso le giovani vite, luogo comune secondo cui la mafia non uccide donne e bambini: Di Matteo a soli 12 anni è stato rapito e dopo 779 giorni di prigionia strangolato e sciolto nell’acido. Oggi più che mai restituire questa storia alla cittadinanza è di straordinaria importanza. Storia che, come tutte le storie di vittime innocenti, contribuisce a illuminare le coscienze, trasformando il momento di memoria in impegno”.

Alle attività hanno preso parte anche una delegazione del comune di Prato, composta da alcuni assessori e dal presidente del consiglio comunale, in segno di amicizia nei confronti di San Giuseppe Jato, e alcuni rappresentanti dei coordinamenti di Libera a Prato e a Bolzano e dei dipendenti della Coop Alleanza 3.0 di Rimini, ex campisti di Estate Liberi. Al termine della giornata si è tenuta la benedizione solenne di don Marco Natali.

Fonte:
Ufficio Stampa Libera Palermo 
stampa@liberapalermo.it








martedì 10 gennaio 2017

[Sicilia Stampa] TULIME ONLUS: Terza escursione Camminando con Tulime II edizione - 15.1.2017.


CAMMINANDO CON TULIME II EDIZIONE
ALLA SCOPERTA DELLA RISERVA NATURALE GROTTA DI SANTA NINFA

Domenica 15 GENNAIO
RNI Grotta di Santa Ninfa
Visita al Centro Esplora Ambiente e passeggiata lungo i sentieri della Riserva
Luogo appuntamento: domenica ore 10.00 al Castello di Rampinzeri (Santa Ninfa, Tp)

Camminare per conoscere, conoscere per amare e proteggere. Per la nostra prima passeggiata del nuovo anno vogliamo portarvi alla scoperta di un luogo che custodisce un inconsueto e interessante patrimonio naturale della Sicilia, la Riserva Naturale Grotta di Santa Ninfa. Al suo interno la Grotta racchiude un magnifico tesoro: oltre alle pareti decorate da stalattiti e infiorescenze minerali si possono ammirare le cosiddette “perle di grotta”, bellissime e preziose sfere di calcite.
Sebbene attualmente la Grotta non sia agibile, il Centro Esplora Ambiente ne racconta le peculiarità attraverso allestimenti innovativi e interattivi che ci permetteranno una maggior comprensione del luogo in cui cammineremo. Il territorio che ricade nella Riserva è ricco di sentieri particolarmente suggestivi, grazie alla peculiare morfologia dell’area. Nel corso della passeggiata potremo ammirare siepi di “cristalli” lungo la strada e le caratteristiche alte e bianche formazioni rocciose che si stagliano sul verde del paesaggio circostante. Come di consueto, cammineremo, pranzeremo e giocheremo insieme, adulti e bambini, per tornare a casa arricchiti, di benessere e di conoscenza.

https://www.facebook.com/events/969223789888942/

Promemoria del materiale/abbigliamento obbligatorio
1. scarponcini da trekking a caviglia alta (meglio se impermeabili)
2. giacca impermeabile
3. almeno 1,5 litri di acqua
4. un capo caldo per la sosta
5. cappellino, sciarpa

Materiale/abbigliamento consigliato
1. bastoncini da trekking
2. indumenti  e scarpe di ricambio da tenere in auto

Info e costi
Costo escursione: € 10,00*
Per i soci di Tulime Onlus regolarmente tesserati per l’anno in corso il costo di ogni singola escursione è di € 6,00. Per i nuovi tesserati, la prima escursione è gratuita. Il costo della tessera annuale a Tulime Onlus è di € 25,00.  Bambini 0-10 anni gratuiti; 10-15 anni € 3,00*.
* Tutti i proventi di Camminando con Tulime sono donati all’associazione Tulime Onlus per lo svolgimento dei progetti di cooperazione in Tanzania e Nepal.
Il costo include la copertura assicurativa e la guida.
Pranzo a sacco a carico dei partecipanti. Arrivo al luogo d’incontro è con auto propria.
L’adesione all’escursione dovrà essere confermata entro le ore 12.00 di sabato 14 gennaio.
L’escursione potrà essere annullata da Tulime Onlus senza alcuna responsabilità nei confronti delle persone che hanno manifestato interesse ad aderire. Tulime Onlus si impegna a dare tempestiva comunicazione dell’eventuale annullamento dell’escursione.

Contatti
Marina Ruisi - M. 328 4611576
Giuseppe Di Giorgio - M. 328 2816254
Tulime Onlus: 091.217612
Vi ricordiamo che potete seguirci anche su facebook seguendo il Gruppo CAMMINANDO CON TULIME per consultare il calendario, gli aggiornamenti sugli eventi, scriverci e vedere le foto delle escursioni precedenti.
Sostieni i progetti di Tulime Onlus donando il tuo 5x1000! Codice Fiscale 97176330823


Prossime escursioni
19 FEBBRAIO
RNO Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio
Passeggiata nel Bosco di Sant’Adriano
Luogo appuntamento: domenica 27 ore 10.00 a Burgio (Ag)

11-12 MARZO
RNO di Vendicari
Passeggiata lungo i sentieri della Riserva (lato Case Cittadella)
Luogo appuntamento: sabato 11 ore 13.00 a Marzamemi (Sr)
Pernottamento a Case Cittadella

2 APRILE
RNO Monte Cofano*
Visita alle Torri poste all’interno della Riserva
Luogo appuntamento: domenica ore 10.30 a Custonaci (Tp)
* biglietto di ingresso € 3,00

20* e 21 MAGGIO
Gole di Tiberio, Parco delle Madonie
Passeggiata nella valle del Fiume Pollina e possibilità di bagno nelle acque del fiume
Luogo appuntamento: sabato 20* ore 10.00 oppure domenica 21 ore 10.00 a Castelbuono (Pa)
*Opzione con pernottamento in tenda

10-11 GIUGNO
Isole Egadi
Passeggiata panoramica a Marettimo
Luogo appuntamento: sabato ore 10.00 al Porto di Trapani
Pernottamento a Marettimo (modalità e prezzi da definire)


Tulime Onlus, che in lingua swahili vuol dire Coltiviamo!, è presente in Tanzania, in Uganda e Nepal promuovendo tramite i suoi interventi i principi della “cooperazione di comunità”, quindi l’incontro fra territori e persone per conoscersi, arricchirsi reciprocamente in un continuo scambio di saperi ed esperienze; proponendo l’idea alternativa dell’adozione non dei singoli bambini, ma di interi villaggi; realizzando progetti in cui le comunità sono attori centrali dei processi di trasformazione, al fine di offrire un aiuto completo la cui sostenibilità nel tempo è basata sull’appropriazione, da parte della popolazione locale, delle risorse e delle conoscenze offerte. Ogni intervento non mira a lasciare qualcosa, ma a creare insieme qualcosa, affinché esso non sia basato sull'assistenzialismo, ma sulla ownership della comunità locale. Grazie all’impegno di volontari e sostenitori, l’associazione offre supporto all’agricoltura e all’allevamento, favorisce progetti di microcredito, di mercato equo-solidale per favorire lo sviluppo dell’artigianato locale, interviene a favore della salute delle comunità e delle persone, in particolar modo di coloro che sono affetti da disabilità ed albinismo. Tulime Onlus lavora anche nel campo della sostenibilità e tutela ambientale, della gestione delle risorse, dell’istruzione, sostenendo il sistema scolastico con l’erogazione di borse di studio, campagne di informazione e sensibilizzazione, la costruzione di scuole e il sussidio per le famiglie dei villaggi che accolgono gli orfani. L’associazione promuove programmi di Servizio Volontario Europeo dal 2012 ed è stata accreditata al Servizio Civile Nazionale da aprile 2014.
Tulime Onlus si dedica anche al turismo consapevole, ai tirocini, alle tesi, agli stage, all'organizzazione di eventi, mostre, convegni e concerti con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche che affronta nei suoi progetti.
Palermo, 10.1.2017




Tulime Onlus - Associazione di Cooperanti Coordinamento Nazionale

Francesca Maria Pozzi
Responsabile Settore Comunicazione
Cell. +39 3285650866




XXI anniversario dell'omicidio Di Matteo, 10 e 11 gennaio le celebrazioni a San Giuseppe Jato.

Palermo, 9 gennaio 2017


XXI ANNIVERSARIO DELL’OMICIDIO DI MATTEO

10 E 11 GENNAIO CELEBRAZIONI A SAN GIUSEPPE JATO

Due giorni di appuntamenti organizzati da Libera Palermo e dal Comune di San Giuseppe Jato 
Martedì presentazione dei risultati di “Chi semina racconta”, mercoledì testimonianze e laboratori

In piazza Falcone e Borsellino sarà scoperta una targa in memoria del piccolo Giuseppe




Dall’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo al riscatto di 10 giovani donne che hanno imparato l’agricoltura sociale e trasmesso valori di legalità e inclusione a oltre 120 minori ospiti di case famiglia, comunità alloggio, disabili o autori di reato. Sarà questo il filo conduttore delle iniziative organizzate in occasione del ventunesimo anniversario dell’omicidio Di Matteo da Libera Palermo e dal comune di San Giuseppe Jato, dal titolo “A Giuseppe che non ha chiuso gli occhi… perché li ha aperti a noi”.



Nel bene confiscato al boss Giovanni Brusca in contrada Giambascio, dove fu ucciso il piccolo Giuseppe, oggi sorge il Giardino della Memoria e in contrada Ginestra, a pochi passi dal Memoriale della strage del primo maggio 1947, su un bene riconducibile ai Brusca, sorge il centro Di Matteo. I due beni sono stati sede del progetto “Chi Semina Racconta”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato dalla Cooperativa sociale Placido Rizzotto (capofila), da Libera Palermo, da Orizzonte Donna onlus e dalla Rete delle Fattorie sociali Sicilia. Qui 10 giovani donne sono diventate operatrici di Biofattoria Sociale nell’ambito di un programma che ha coinvolto anche 120 minori in difficoltà, disabili o autori di reato.



Martedì 10 gennaio alle 10,30, presso l’Aula consiliare del Comune di San Giuseppe Jato e alla presenza delle associazioni locali e delle scuole, l’amministrazione comunale e quella di Prato firmeranno una lettera d’intenti per la promozione di percorsi comuni all’insegna della legalità, della collaborazione e dell’amicizia; alle 16, presso l’Aula Pio La Torre dell’ex Casa del Fanciullo di via Vittorio Emanuele, a San Giuseppe Jato, si terrà l’evento conclusivo di “Chi Semina Racconta” con la presentazione dei risultati; alle 19 sarà invece scoperta una targa commemorativa del piccolo Giuseppe in piazza Falcone e Borsellino a San Giuseppe Jato.



Mercoledì 11 gennaio alle 10, presso il Giardino della Memoria di contrada Giambascio a San Giuseppe Jato, autorità civili e militari, studenti di Altofonte, Palermo, San Cipirello e San Giuseppe Jato e volontari ricorderanno il piccolo Giuseppe visitando il bene confiscato e ascoltando le testimonianze sulla sua storia dei giovani jatini soci dell’associazione LiberEssenze. E’ prevista la presenza del Prefetto di Palermo, di rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, dei sindaci dei comuni del Consorzio Sviluppo e Legalità e del direttore Lucio Guarino, oltre ai rappresentanti di associazioni di categoria e di realtà locali. In questa occasione si terrà anche un laboratorio espressivo e verrà presentato in anteprima nazionale il romanzo "Il giardino della memoria" di Martino Lo Cascio, edito da Mesogea e dedicato al piccolo Giuseppe Di Matteo.



Nel corso delle celebrazioni saranno presenti inoltre una delegazione del comune di Prato, composta da alcuni assessori e dal presidente del consiglio comunale, in segno di amicizia nei confronti di San Giuseppe Jato, e alcuni rappresentanti dei coordinamenti di Libera a Prato e a Bolzano e dei dipendenti della Coop Alleanza 3.0 di Rimini, ex campisti di Estate Liberi.



Fonte: Ufficio stampa: Roberto Immesi – 328/8881065 - robertoimmesi@gmail.com

domenica 8 gennaio 2017

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di F.sco Toscano, edita dal lettore Alessandro Messina.

Ciao Francesco.
Ho letto il tuo libro ed ecco il mio commento da "non addetto ai lavori". Il tema dell'abuso sui minori viene affrontato su più piani e cioè 1) psicologico-emotivo 2) scientifico 3) criminologico. L'intreccio di questi aspetti è evidente per la presenza di lunghi monologhi interiori dei personaggi(sopratutto del maresciallo Ascali) nonché della voce narrante. Il trauma delle vittime di questo reato è lo specchio dell'analisi introspettiva degli inquirenti che devono indagare come ben evidenziato dalle continue riflessioni di Ascali e della sua aiutante su come indirizzare l'audizione delle sorelline. Presente anche il tema dell'autore di reato un tempo egli stesso vittima di quella violenza che, come una crisalide, si trasforma in un mostro violento quasi a voler riscattare l'umiliazione subita che lo ha segnato per sempre. Il prologo iniziale è un presagio di qualcosa di terribile che è già accaduto nella storia di Giuseppe Rossi e che si ripete nella vicenda delle sorelline omonime. Il flashback dalla sequenza del chierichetto a quella delle bambine e poi ancora ai ricordi di Don Vincenzo conferisce un ritmo di suspense quasi alla ricerca del mostro che poi si scoprirà in un colpo di scena. Dal punto di vista tecnico/linguistico il racconto è scorrevole con alternanza di dialoghi e narrazione descrittiva dei personaggi e dei luoghi. Il linguaggio a volte "crudo" nel tratteggiare l'autore di reato è frutto di quell'approccio scientifico della psicologia e psichiatria. Sullo stile devo fare un'annotazione. Noto la presenza di alcune frasi ridondanti (es. Pubblico Ministero della Procura del tribunale dei minorenni.....spesso ripetuto più volte a breve distanza), espressioni retoriche (assicurare il colpevole alla giustizia) o troppo tecniche (il Pubblico Ministero deve esercitare l'azione penale. Tali tecnicismi linguistici possono rendere un po' lenta la lettura (scusa per questa mia osservazione :-) A parte questa "critica" ti faccio i miei complimenti per la capacità di tenere sveglia e vivace l'attenzione del lettore.
Cordialmente, Alessandro.

venerdì 6 gennaio 2017

Visite guidate alla Biblioteca comunale di piazza Casa Professa.

6 gennaio 2017.
Per tutto il mese di gennaio, dal lunedì al venerdì, alle 10 e alle 11,30, il mercoledì pomeriggio anche alle 15,30, sempre su prenotazione allo 0917407949, sarà possibile effettuare le visite guidate gratuite alla Biblioteca comunale di piazza Casa Professa appena restaurata. La visita è organizzata a gruppi di max 20 persone.

Fonte: https://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=4&id=12960

Deflazione, ecco cos'è e quali sono i rischi.

L'Italia archivia il 2016 in deflazione, con un risultato che non si verificava da oltre mezzo secolo. L'ultima volta, infatti, risaliva al 1959. Tutti sanno che cos'è l'inflazione: si ha quando i prezzi aumentano. Ma cos'è' la deflazione? Semplicemente il suo contrario: la riduzione dei prezzi. Per saperne di più...

Abbiamo un 'nuovo' organo nell'addome, scoperto il mesentere.

Agli organi del corpo umano si dovrebbe presto aggiungere una 'new entry': il mesentere. Un nuovo studio dei ricercatori del Limerick University Hospital (Irlanda) rivela infatti si tratta di un elemento senza il quale non potremmo vivere. Per saperne di più...

Saldi al via, gli italiani non rinunciano agli acquisti.

6 gennaio 2017.

In aumento la percentuale di italiani che compreranno in occasione dei saldi invernali 2017: il 58,5% contro il 55% dell’anno passato, sempre inferiore comunque a cinque anni fa quando si registrava quasi un 70%. Per saperne di più...

lunedì 2 gennaio 2017

Adnkronos: al via nuova App, arriva la notizia seriale.

Non solo titoli e notizie tradizionali, Adnkronos punta sulla notizia seriale con la nuova App, disponibile su AppStore e GooglePlay. Per saperne di più...

Bollo non pagato: auto radiata dal PRA.

Una sanzione - spiega il portale di informazione giuridica studiocataldi.it - che sempre più Regioni stanno adottando per combattere l'evasione dal pagamento della tassa automobilistica. Per saperne di più...

Insulina arma anti-calvizie, rigenera i follicoli.

2 gennaio 2017.

L'ormone prodotto dal pancreas può rappresentare un'arma strategica nella lotta all'alopecia, patologia che colpisce circa 8 milioni di uomini nel nostro Paese. Per saperne di più...

Post in evidenza

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, redatta dalla lettrice Maria Giulia Noto.

Buonasera!  Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

I post più popolari

La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.