Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...

lunedì 2 gennaio 2017

Le vittorie 2016 del volo libero e le nuove sfide per il 2017.

I principali successi del volo libero italiano nel corso del 2016 sono stati il trionfo agli europei di deltaplano e le medaglie d¹argento e di bronzo nel pari campionato di parapendio, teatro univoco il cielo della Macedonia la scorsa estate.
Con il quarto titolo europeo e gli otto mondiali, il team azzurro di volo in deltaplano si conferma il più forte al mondo. Individualmente il trentino Christian Ciech è campione del mondo e d¹Europa in carica.
Dal 6 al 19 agosto 2017 la squadra sarà impegnata nel campionato del mondo a Brasilia.
Nel parapendio argento per l¹alto atesino Joachim Oberhauser e medaglia di bronzo a squadre. Gli azzurri affronteranno dall¹1 al 15 luglio il loro mondiale, ospitato per la prima volta in Italia, esattamente vicino Feltre (Belluno).
Si svolgerà sotto l¹egida dell¹Aero Club d¹Italia, organizzato dall¹Aero Club Feltre e dal Para & Delta Club Feltre. A quest¹ultima associazione spetterà l¹esecutività pratica sul campo per accogliere ed assistere 150 piloti provenienti da 40 nazioni.
Sede operativa dell¹evento il grande Centro del Volo in località Boscherai a Pedavena (Belluno), due ettari di terreno adibito ad atterraggio con annessa struttura munita di uffici, aule e servizi. Accanto una tensostruttura di 900 mq per ospitare l'Espo Dolomitipark, fiera dedicata agli sport outdoor ed ai prodotti delle Dolomiti bellunesi.
Il decollo ufficiale è sito in località Campet sul Monte Avena. Per garantire lo svolgimento della competizione con qualsiasi condizione meteo, saranno disponibili decolli ed atterraggi alternativi in provincia di Treviso: Cima Grappa e Monte Cesen sopra Valdobbiadene, nel primo caso, Vidor e Revine Lago nell¹altro.
Molti eventi faranno da contorno, come la Mostra dell¹Artigianato di Feltre, competizioni di ciclismo e podismo, la Festa dell'Orzo Birreria Pedavena, serate a tema ed intrattenimenti vari al Centro del Volo ed altro.

Ancora le Dolomiti, patrimonio dell¹umanità, saranno lo spettacolare scenario nel quale si svolgerà la Dolomiti Super Fly, primo evento tutto italiano come percorso ed organizzazione di hike and fly, cioè escursionismo e volo, una disciplina che attira sempre nuovi praticanti.
Organizzato dall¹associazione Trentino Volo Libero, al via dalla piazza di Levico Terme (Trento), il 28 maggio saranno schierate 40 squadre composte da piloti italiani e stranieri. La sfida durerà una settimana tra Alto Adige e Trentino, 275 km da percorrere volando in parapendio o camminando sacca in spalla. Premiazione il 3 giugno lungo le rive del Lago di Levico.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero - il volo in deltaplano e parapendio
http://www.fivl.it/ - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali

Foto

Per ulteriori informazioni sul MONDIALE DI PARAPENDIO contattare
Matteo di Brina ­ 320 8349384 ­ m.dibrina (AT) gmail.com - http://monteavena2017.org

Per ulteriori informazioni sul DOLOMITI SUPER FLY contattare
Volo Libero Trentino ­ info (AT) dolomitisuperfly.com - http://www.dolomitisuperfly.com/

Tutti i comunicati stampa FIVL

domenica 1 gennaio 2017

Auguri di buon anno 2017.

1 gennaio 2017.

Auguro a tutti i lettori di questo blog i miei più sinceri auguri di buon anno 2017. Che il 2017 sia migliore del 2016 e che in questo nuovo anno si possano avverare tutti i vostri desideri. Che sia un anno di pace e di prosperità per tutti. Auguri!

Francesco Toscano, il webmaster.

domenica 25 dicembre 2016

Buon Natale!

25 dic. 2016. 

Auguri di buon Natale da Francesco Toscano, il webmaster di questo blog che spesso, a decorrere dal 2007, vi fa dono di post d'interesse che giorno dopo giorno risultano sempre di più di vostro gradimento. Auguri!

domenica 18 dicembre 2016

L'oratorio della Carità di San Pietro di Palermo.

18 dicembre 2016.

Buongiorno!

Ieri sera, passeggiando per via Maqueda di Palermo, a pochi metri da Piazza Vigliena o Quattro Canti, ho avuto modo di constatare che l'oratorio della Carità di San Pietro fosse aperto al pubblico. Così, previo pagamento di un ticket di 3 euro (a persona), ho avuto il privilegio di visitare questo splendido gioiello nascosto di Palermo. L'addetto all'ingresso, a specifica richiesta del pubblico presente, cordialmente fungeva da cicerone. 

La Storia:

L'oratorio è ubicato all'interno del settecentesco edificio noto come Casa Professa dei Camilliani o dei Padri Crociferi, che si affaccia proprio sulla predetta via Maqueda.

Nel 1600 i preti poveri stazionavano ai Quattro Canti per chiedere l’elemosina o aspettare che qualcuno li ingaggiasse per celebrare una messa: un gruppo di sacerdoti sentì l’urgenza di autotassarsi per offrire la propria solidarietà ai fratelli più disagiati. 
Nacque nel 1608, così, la Congregazione della Carità di San Pietro, che resiste ancora oggi dopo più di 400 anni e che ha sede in via Maqueda, al civico 206. 

La costruzione di detto edificio fu avviata nel primo scorcio del Seicento, quasi contemporaneamente ai lavori di costruzione della Chiesa di Santa Ninfa.   
L'architetto Giacomo Amato, religioso dell'ordine dei Chierici regolari Ministri degli Infermi, ne curò la definizione agli albori del Settecento. 
Nel 1738, Guglielmo Borremans, pittore fiammingo nato ad Anversa nel 1672 circa, dopo una breve sosta ad Alcamo, tornò a Palermo per decorare l'oratorio della Carità di San Pietro. Il Borremans, nella circostanza, creò gli splendidi affreschi della volta noti come la Liberazione di San Pietro dal carcere e la Gloria di San Pietro
L’assetto dell’oratorio fu modificato alla fine dell’800 per ricavare delle botteghe a pian terreno.
Di seguito, pubblico alcune immagini e un breve filmato, realizzati con il mio smartphone durante la visita del tesoro d’arte realizzato nel Settecento da Guglielmo Borremans:









Fonte:


martedì 13 dicembre 2016

[Sicilia Stampa] ALIMENTARE, ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: "Il miele siciliano non contiene pesticidi.



Il miele siciliano non contiene pesticidi e metalli pesanti
Istituto Zooprofilattico della Sicilia, il veterinario Vella: “Mangiatelo, è sicuro”
È il risultato di un monitoraggio regionale, effettuato su 330 campioni di api, miele e favo

Palermo. Il miele siciliano non contiene pesticidi e metalli pesanti. I risultati delle analisi di laboratorio sono contenuti in un piano monitoraggio regionale, effettuato dai ricercatori dell’area Chimica e Tecnologie alimentari dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia e concordato con l’assessorato regionale alla Salute. Le aree monitorate sono rappresentative delle nove province e delle Isole minori. Su un totale di 619 esami e 330 campioni - distinti in 110 di api, 130 di miele e 90 di favo-covata e prelevati da 80 centraline - solo 4 esami (nel territorio della provincia di Palermo) sono risultati positivi ai pesticidi (neonicotinoidi) - nei limiti, comunque, consentiti dalla legge - mentre 41 esami hanno rilevato la presenza di tracce di metalli pesanti (piombo e cadmio) negli alveari istallati in prossimità delle aree industriali di Gela, Priolo e Milazzo e di insediamenti urbani molto popolosi (Palermo e Agrigento). Infine, 476 esami sono risultati negativi e 102 non eseguibili. Il piano di monitoraggio nasce dalla considerazione che l’inquinamento può essere valutato sia con metodologie strumentali, sia attraverso bioindicatori animali e vegetali. In quest’ambito, l’ape, essendo un “sensore viaggiante”, riveste in Italia da più di vent’anni un ruolo primario ed è considerata un ottimo bioindicatore. L’ape, infatti, volando e impollinando i fiori, può prelevare sostanze inquinanti, si contamina a sua volta e torna nella sua nicchia, diventando un possibile campione da sottoporre alle analisi di laboratorio. Considerato, poi, che anche gli alimenti possono avere sostanze indesiderate al loro interno, come residui di pesticidi e che il miele può subire contaminazioni di tipo ambientale, a causa di un’elevata presenza di attività industriali, per verificarne la purezza i ricercatori hanno raccolto vari campioni provenienti da 80 centraline istallate in varie aree agricole. Ogni stazione di monitoraggio è formata da due arnie munite di una gabbia di raccolta delle api morte. Il campionamento è stato effettuato una volta ogni quindici giorni: è stato controllato lo stato generale di salute dell'alveare, accertato e registrato su apposite schede il numero delle api morte nelle gabbie. Una volta al mese, invece, è stato controllato il miele e il favo. Una delle contaminazioni più frequenti nel miele è quella generata dall’uso di prodotti chimici per la lotta agli infestanti in particolare nelle produzioni frutticole. In tutti i campioni analizzati, i valori sono risultati conformi alla norma, sebbene in alcuni campioni si è registrata la presenza di contaminanti ambientali, quali metalli pesanti e pesticidi e Pcb (policlorobifenili). In particolare, la ricerca ha messo in evidenza la presenza di Clothianidin (pesticida) in soli 4 campioni di api in provincia di Palermo. Gli altri 108 campioni analizzati per la presenza Pcb hanno riportato tenori inferiori al limite di rilevabilità degli strumenti utilizzati. Inoltre, su 79 campioni esaminati sono state riscontrate tracce di piombo in 12 campioni di miele, 17 campioni di api e 13 campioni di favo, mentre il cadmio è stato trovato in 2 campioni di favo, 8 campioni di api e in 2 di miele. “Si tratta di livelli inquinanti bassi, che non devono preoccupare l’opinione pubblica, in quanto notevolmente inferiori ai limiti di legge consentiti – spiega Antonio Vella, dirigente responsabile del laboratorio Residui dell'area Chimica e Tecnologie Alimentari –. Parametri che non possono far parlare del rischio di tossicità acuta, ma che senz’altro bisogna tenere sotto controllo per evitare che queste sostanze si possano accumulare nell’organismo e generare una tossicità cronica, che predispone a malattie cancerogene e/o neurodegenerative”. Alla luce dei risultati ottenuti, il commissario straordinario dello Zooprofilattico, Salvatore Seminara, spiega che “i dati dell’indagine si sono rilevati un ottimo strumento per la costruzione di una mappa del rischio del territorio siciliano, utile per attuare un piano di mitigazione delle attività agricole in quelle aree ritenute più a rischio e preservare gli esemplari di questa specie – dice -. Ci auguriamo di continuare il monitoraggio, grazie a nuovi fondi europei dalla prossima programmazione, al fine di installare più centraline e potere analizzare un maggiore numero di campioni”.

lunedì 12 dicembre 2016

"Guerra Pace Nonviolenza". Domani alle Librerie Paoline.


Si svolgerà domani alle librerie Paoline di Corso Vittorio Emanuele 456 la presentazione del volune Guerra, Pace, Nonviolenza 50 anni di storia e impegno scritto a quattro mani da Paolo Candelari e Ilaria Ciriaci e interverranno al dibattito, che sarà introdotto da Fernanda Di Monte curatrice degli eventi della libreria, Francesco Lo Cascio del Movimento Internazionale per la Riconciliazione e Giuseppe Notarstefano dell'Università di Palermo. Sarà presente anche Paolo Candelari. L'ingresso è libero e gratuito.

domenica 11 dicembre 2016

[Sicilia Stampa] Odisseo arriving alone.106 minori stranieri impegnati in attività teatrali, culturali, sociali.



I giovani immigrati di Palermo sfidano Odisseo
A partire dal 16 dicembre
7 giorni di mostre, musica, libri, teatro, fotografia, letteratura
al Complesso Universitario di S. Antonino

Centosei giovani migranti arrivati da soli in Italia, ventotto scuole, associazioni artistiche e di volontariato, il Comune di Palermo, cinquantadue relatori, quattro libri, una performance teatrale, centinaia di disegni, foto, pitture, installazioni audiovisive e tableau vivent ... ÈOdisseo arriving alone”, dal 16 al 22 dicembre al Complesso universitario S. Antonino, rassegna dal mondo delle migrazioni organizzata dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri (ItaStra) dell’Università di Palermo. La rassegna è il prodotto delle diverse attività formative, artistiche, scientifiche della Scuola ItaStra, riunite intorno alle parole d’ordine “inclusione è/e partecipazione”. “Tutto quanto c’è in ‘Odisseo arriving alone’, spiega la direttrice Mari D’Agostino- è il risultato di anni di impegno nel territorio insieme a tanti soggetti diversi e all’incontro nelle aule fra immigrati e studenti universitari di tutto il mondo, in ultimo, di un laboratorio di narrazione di quattro mesi, iniziato a giugno, sui testi del poema omerico, a cui hanno partecipato un centinaio di minori stranieri non accompagnati appena giunti al porto di Palermo, insieme ad altri giovani italiani e stranieri, sei mediatori e docenti della Scuola”. Il viaggio di Odisseo, tradotto in tante lingue africane, si è sovrapposto e intrecciato al racconto per immagini e parole di chi era appena approdato nelle coste siciliane. Insieme a loro due artisti, Gaetano Cipolla e Igor Scalisi Palminteri, con le loro competenze e la loro passione hanno indicato e rese possibili nuove forme del comunicare, oltre la lingua scritta e parlata.

Il percorso espositivo
Elemento centrale della rassegna e punto di orientamento di tutto il programma è la mostra/esposizione, aperta al pubblico tutti i giorni (16-22 dicembre) dalle ore 9 alle 21, che si snoda in diverse stazioni, lungo sale e i corridoi del Complesso Universitario di S. Antonino, curata dalla associazione Nuvole Incontri d’Arte .
L’inaugurazione è prevista il 16 dicembre alle 18.30 con la partecipazione di tutte le rappresentanze istituzionali e delle associazioni coinvolte nel progetto. Nel corso dell’inaugurazione sarà presentato il libro che racconta con immagini e parole l’intero percorso del laboratorio e la struttura e il significato dell’esposizione e che dà il titolo alla manifestazione: “Odisseo arriving alone”.
L’esposizione si apre proprio con i manufatti realizzati dai giovani immigrati, dipinti e scritte cuciti con filo di lana nella iuta e fissati su telai. “I telai ci parlano di oggetti, stati d’animo, case trovate e case lasciate, ci invitano a instaurare un rapporto empatico con chi li ha creati”, spiega Gaetano Cipolla direttore artistico dell’esposizione.
Protagonisti della tappa successiva sono i ritratti fotografici di giovani e giovane immigrate compagni di viaggio di ItaStra  in questi anni: istantanee carnificate che esprimono, attraverso le esposizioni di luce tra chiaro e scuro, le esperienze di migrazione incise nei volti.
Ancora i volti sono i protagonisti della tappa seguente. Disegnati dai partecipanti al laboratorio che hanno risposto all’input “Chi ti aspetta a casa”, sono volti di padri, madri, fratelli, segnati dall’ansia dell’attesa ma anche dalla luce della speranza del ritorno.
Altra tappa sono i volti realizzati ancora da Gaetano Cipolla che raffigurano, in un gioco di specchi rifrangenti, i giovani immigrati.
Infine, i mediatori, cinque ragazzi e una ragazza, studenti ItaStra adesso al liceo o nel mondo del lavoro, nell’ulteriore tappa diventano sei personaggi dell’Odissea grazie ai pennelli e ai colori di Igor Scalisi Palminteri: “Si tratta di sei tableau vivent che integrano i canali visivo e uditivo. Infatti –dichiara l’artista- le effigi dei mediatori linguistici nelle sembianze di Penelope, Polifemo, Alcinoo … sono avvolte dalle narrazioni in lingua madre degli episodi centrali dell’Odissea”. Intanto, sei monitor diffondono immagini, suoni e parole, patrimonio dell’archivio multimediale di ItaStra Storie della lunga distanza.

La performance teatrale
Il cieco che ci apre gli occhi, per la regia di Yousif Latif Jaralla, sarà rappresentata dal 16 al 22 dicembre in diverse repliche giornaliere. Interpreti Diawara Bandiogou, Amodou Diallo (entrambi mediatori del laboratorio di narrazione) e gli studenti del Liceo classico Vittorio Emanuele II.
Attorno alla cecità del più grande naufrago della cultura occidentale, ruoterà una parte del percorso. La performance sollecita gli attori, ma anche gli spettatori, a sfruttare i vantaggi cognitivi ed espressivi della privazione della vista, uno dei sensi principali attraverso i quali percepiamo la realtà
Il lavoro mette in scena un episodio dell'Odisseo di Omero, la discesa nel ragno degli inferi, trattato qui come metafora di tutti i naufragi, di tutti i viaggi senza ritorno. Odisseo e Achille incarnano la tragedia di qualsiasi ragazzo africano che compie le fatiche di un lungo viaggio per poi finire nel fondo di un mare. Il lavoro è una sovrapposizione di lingue, di suoni, di testi omerici e di diari di viaggio.

I convegni e i dibattiti
Cinquantadue relatori discutono di inclusione linguistica in diversi settori specifici: percorsi di formazione, pratiche di rete, volontariato sociale, tirocinio, tutorato, ma anche arte e letteratura. Primo incontro in calendario, il 16 dicembre alle ore 10, la presentazione di “Ponti di parole. Percorso integrato di lingua italiana per apprendenti adulti dai più bassi livelli di scolarità”, volume e materiale didattico audio-video in rete, realizzato dal gruppo di ricerca ItaStra per insegnare l’italiano a chi giunge in Italia analfabeta o semianalfabeta.  Nel pomeriggio Benedetta Tobagi dialoga con gli insegnanti a partire dal suo “La scuola salvata dai bambini”, libro di grande successo uscito quest’anno.
Il pomeriggio del 17 dicembre è dedicato a letteratura e immigrazione con la presentazione di “Echi da Echi. Dialoghi letterari sulle migrazioni per accorciare le distanze”, antologia con testi di 21 scrittori e poeti che si sono ispirati a “Echi della lunga distanza”, performance teatrale con in scena minori stranieri non accompagnati presentata lo scorso dicembre al Teatro Biondo di Palermo per la regia di Yousif Latif Jaralla.
 La rassegna prosegue con incontri dedicati a Alternanza scuola-lavoro a ItaStra (19 dicembre, mattina), la nuova figura di tutor per i minori stranieri non accompagnati e il ruolo dei tirocini universitari (20 dicembre), pratiche di rete fra scuola e strada (21 dicembre). Il pomeriggio del 19 dicembre la Scuola ItaStra presenta i propri percorsi alta formazione post-laurea per l’insegnamento dell’italiano a stranieri. Un’occasione per fare il punto dopo 5 anni dell’istituzione del Master in Teoria, progettazione e didattica dell’italiano lingua seconda e straniera, e per presentare un nuovo progetto: i corsi di perfezionamento il primo dei quali partirà nei primi del 2017.
La rassegna segna i dieci anni di vita di ItaStra, ponte verso l’esterno, per favorire nello stesso tempo i processi di internazionalizzazione dell’Ateneo e l’accoglienza e l’inclusione di chi sta arrivando in Europa per cercare una nuova possibilità per se stesso e per i suoi cari. Queste due direttrici di marcia camminano da sempre insieme nei corsi di lingua italiana, nei tanti laboratori, nella quotidiana esperienza che tanti giovani vivono a S. Antonino.
Tutto quanto il ricavato delle vendite del libro Odisseo arriving alone sarà utilizzato per continuare il percorso fin qui intrapreso, e in particolare per i corsi di alfabeto e lingua per giovani e adulti che arrivano in Italia senza alcuna forma di scolarizzazione, i più esposti allo sfruttamento, anche sessuale, e all’inserimento in circuiti criminali.

Fonte:
ItaStra Comunicazione - 0912386961










sabato 10 dicembre 2016

[Sicilia Stampa] Tulime Onlus: evento per natale 17 dicembre, Palermo.


UN POMERIGGIO DI REGALI SOLIDALI MANI D'AFRICA E MANI D'ASIA


Acquistare regali solidali sorseggiando un caldo infuso ed un dolce fatto in casa, sfuggendo al traffico prefestivo del centro città.
Tulime Onlus offre questa opportunità sabato 17 dicembre dalle 17 alle 20. Sarà possibile scegliere tra cesti intrecciati a mano, tessuti africani, oggetti per bambini e neonati, accessori e abbigliamento per adulti tutti provenienti dal progetto Mani d'Africa, attivo da anni in Tanzania e oggetti in feltro provenienti invece dal progetto Mani d'Asia in Nepal.
Il piacere di fare e ricevere un regalo si arricchisce di un valore in più, dato dalla possibilità di sostenere i progetti che Tulime Onlus porta avanti in Africa e in Asia.
La sede di Tulime si trova lungo l'asse della circonvallazione di Palermo, in viale Regione Siciliana 2156, ad angolo con via E. Di Blasi al 12° piano (Citofono 1047).

Per info: 091217612 o info@tulime.org

Entrata libera

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/671137996379360/

Tulime Onlus, che in lingua swahili vuol dire Coltiviamo!, è presente in Tanzania, in Uganda e Nepal promuovendo tramite i suoi interventi i principi della “cooperazione di comunità”, quindi l’incontro fra territori e persone per conoscersi, arricchirsi reciprocamente in un continuo scambio di saperi ed esperienze; proponendo l’idea alternativa dell’adozione non dei singoli bambini, ma di interi villaggi; realizzando progetti in cui le comunità sono attori centrali dei processi di trasformazione, al fine di offrire un aiuto completo la cui sostenibilità nel tempo è basata sull’appropriazione, da parte della popolazione locale, delle risorse e delle conoscenze offerte. Ogni intervento non mira a lasciare qualcosa, ma a creare insieme qualcosa, affinché esso non sia basato sull'assistenzialismo, ma sulla ownership della comunità locale. Grazie all’impegno di volontari e sostenitori, l’associazione offre supporto all’agricoltura e all’allevamento, favorisce progetti di microcredito, di mercato equo-solidale per favorire lo sviluppo dell’artigianato locale, interviene a favore della salute delle comunità e delle persone, in particolar modo di coloro che sono affetti da disabilità ed albinismo. Tulime Onlus lavora anche nel campo della sostenibilità e tutela ambientale, della gestione delle risorse, dell’istruzione, sostenendo il sistema scolastico con l’erogazione di borse di studio, campagne di informazione e sensibilizzazione, la costruzione di scuole e il sussidio per le famiglie dei villaggi che accolgono gli orfani. L’associazione promuove programmi di Servizio Volontario Europeo dal 2012 ed è stata accreditata al Servizio Civile Nazionale da aprile 2014.
Tulime Onlus si dedica anche al turismo consapevole, ai tirocini, alle tesi, agli stage, all'organizzazione di eventi, mostre, convegni e concerti con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche che affronta nei suoi progetti.
Palermo, 10.12.2016




Tulime Onlus - Associazione di Cooperanti Coordinamento Nazionale

Francesca Maria Pozzi 

Responsabile Settore Comunicazione

Cell. +39 3285650866




venerdì 9 dicembre 2016

Imap. Palermo interculturale a portata di mappa. Domani la presentazione.

IMAP – PALERMO INTERCULTURALE A PORTATA DI MAPPA!


PALERMO – Come possiamo combattere la discriminazione ed i pregiudizi e convivere con  le altre culture all'interno delle nostre città in modo pacifico e rispettoso? Lo scopriremo attraverso la giornata “IMAP – Palermo interculturale a portata di mappa!”, in programma il 10 dicembre con attività che si svolgeranno durante tutto l'arco della giornata in contemporanea a Palermo e a Napoli.

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani, che si celebra in questa data,  verranno presentati i risultati del progetto IMAP – Intercultural MAP of your city, partito lo  scorso giugno e in conclusione alla fine di dicembre, che ha realizzato delle mappe interculturali di Palermo e Napoli che valorizzano le risorse e il contributo delle comunità straniere presenti, e in questo modo favoriscono la conoscenza e la comprensione reciproca tra culture diverse.

Una giornata di lavori patrocinata dal Comune di Palermo aperta gratuitamente al pubblico che si dividerà in vari momenti della giornata. Appuntamento alle 10.00 per una conferenza presenziata da istituzioni, esperti del terzo settore e rappresentanti delle comunità straniere a Palermo, durante la quale verrà anche lanciata il prodotto finale del progetto, una APP per smartphone delle mappe interculturali di Palermo e Napoli.
Subito dopo, nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 19.00 inizieranno i tour interculturali alla scoperta della città sperimentando nuove prospettive di sguardo e di fruizione guidati dagli stessi giovani migranti, così da poter provare in prima persona il nuovo strumento a disposizione di tutti gratuitamente. 
A seguire, l’appuntamento è dalle 20.00 all’Oratorio Salesiano S. Chiara che vedrà i suoi spazi riempirsi di stand gastronomici ed espositivi, allietati da musica da tutto il mondo fino alle 23.00.

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Associazione InformaGiovani
Tel. +39.3381728439 / 3939629434
www.informa-giovani.net

mercoledì 30 novembre 2016

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, edita da Saverio La Paglia.


L ‘INFANZIA VIOLATA
di Francesco Toscano
I° Edizione 2015

Avere avuto la possibilità di leggere questo volume è stata per me una ulteriore conferma di una amara verità che, da millenni, ha caratterizzato i comportamenti di certi individui: i pedofili.
Il colloquio con l’Autore è stato da subito empatico ed esaustivo trovandoci sensibili e attenti a ciò che, purtroppo, ai molti sfugge.
“l’infanzia violata” è un racconto umano che, fin dalle prime pagine, prende per mano e poco alla volta introduce in un mondo dove spesso, per non dire sempre, la realtà supera la fantasia.
Il racconto, i personaggi, i luoghi diventano complementari ed è come se l’uno richiama l’altro in un circolo vizioso dove il male  agisce, approfittando dell’innocenza alla quale ruba, con le sue azioni, un futuro normale, così come accade nei romanzi del ciclo verista del Verga, del Capuana, della Maria Grazia Deledda, della Matilde Serao tanto per citarne alcuni.
Ed è così che dal racconto, dove l’Autore è anche un rappresentante della Legge delegato ad indagare… vengono alla luce figure esili di bambini e bambine, di madri costrette a prostituirsi, di padri che entrati nel giro del vizio e della droga abdigano dal loro compito divenendo incapaci di gestire la propria e l’altrui vita a loro affidata.
Ma ancora, ed è quello che fa più male, è scoprire che ancora e ancora, come sempre, anche in luoghi sacri l’infanzia viene pure abusata- tradita- minacciata da chi dovrebbe più di ogni altro educarla, proteggerla, amarla nella sua semplicità e purezza.
Marianna e Francesca diventano così oggetto e soggetti da analizzare, da studiare, per fare emergere una realtà che ancora le spaura e che solo nel sapiente lavoro investigativo condotto dal Maresciallo Ascali e dalla sua aiutante Patrizia della Monica, con l’ausilio della psicologa Martina comincia ad emergere con tutta la sua negativa e nefasta influenza.
Sul volto dei rappresentanti dell’Arma e dell’intera equipe lo sgomento è simile a quello che da sempre si dipinge sul volto di coloro i quali ( genitori, nonni, fratelli, sorelle, educatori, etc..) allorché si scopre un nuovo caso di abuso su minori: restano come attoniti allibiti ….
La domanda, le domande, sono le stesse: ma come è potuto accadere? Come mai non ce ne siamo resi conto! Perché i bambini non ne hanno parlato? Perché non si sono confidati ?.....
L’Autore, che ha voluto e potuto approfondire la problematica degli abusi, ha sapientemente inserito delle pagine ( pagg. 63 -64 ) dove riporta come gli abusi si verificano più frequentemente di quanto si pensi e in modo più diffuso e:
·       L’abuso sessuale non è un fenomeno raro;
·       L’abusante non è un mostro alcolizzato, pazzo, maniaco;
·       L’abusante non è uno sconosciuto;
·       L’abuso sessuale non si verifica solo nei ceti più bassi;
·       L’abuso sessuale non si configura nello stupro;
·       Le vittime non sono solo femmine;
·       L’abuso non lascia segni fisici;
·       ecc. ecc.
“Ma è proprio l’impensabilità del fenomeno che non ci consente di riconoscerlo. Lo si vede solo quando i mass-media ci presentano casi eclatanti e sconvolgenti”.
Un vademecum questo che ogni genitore dovrebbe ben conoscere e tenere a mente per proteggere la sua prole dall'abuso di pedofili che spesso, appunto come anche da questa storia vera si apprende, può capitare proprio quando e da chi meno te lo aspetti e nei luoghi che ritenevi più sicuri.
Dicevo, all'inizio del mio ragionamento, che la problematica è antica quanto è antico il mondo e che quasi nulla è cambiato se non i luoghi e le condizioni sociali oggi certamente diverse  da ieri.
Il lavoro delle madri; che dovendosi assentare da casa per lavoro, sono costrette ad affidare i figli a parenti più o meno o ancora a famiglie disponibili o ancora a preti o a doposcuola o ancora ad allenatori di vari attività: danza, musica, settimane bianche, calcio etc… diventano l’occasione propizia perché l’orco ne approfitti e riesca a violare quell'innocenza che, al contrario, andava custodita, educata, amata, perché ad essa è affidato il nostro futuro.
E la nostra società futura sarà proprio quella che oggi stiamo educando e sarà tanto più sana e capace quanto più attenta e responsabile sarà stata la cura che ai nostri figli avremmo saputo e voluto dare.
Pagine amare queste del racconto umano dove l’Autore soffre con le piccole sfortunate sorelle Rossi e dove c’è tutta la rabbia di non potere scoprire e punire l’artefice di tali misfatti e che invece devono essere severamente puniti così come la legge prevede.
Tuttavia dalle pagine del racconto emerge sempre e comunque  la semplicità di queste vittime sfortunate che ancora nel gioco riescono quasi a dimenticare  mentre si affidano anima e corpo a chi le comprende e le aiuta.
Ed è appunto su queste “leve” che lavorano questi luridi individui che dall'affetto iniziale passano ad altri comportamenti dove l’amore era solo un pretesto servito solo per violare l’infanzia e coglierne la semplicità e la purezza.
Il racconto si conclude con la lettera del reo-confesso che alla fine trova il coraggio di mettere fine a suoi giorni spinto dal rimorso, mentre le due protagoniste vengono tolte alla patria podestà ed affidate a famiglie vere dove, in un nuovo percorso di vita, riescono a realizzarsi.
Storie come tante altre che ognuno dovrebbe conoscere. Storie che quando vengono alla luce gettono scompiglio, suscitano stupore, pongono domande alle quali da sempre non ci sono risposte esaustive.
Pedofilia: male antico e sempre attuale, orchi che sbucano dal nulla e che dall'abbraccio paterno passano alle più turbe delle azioni, violano l’infanzia .
Nel Vangelo Secondo Matteo 18. si legge: Lo scandalo dei piccoli.
Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me è meglio per lui che gli sia legato al collo una mola asinaria e sia precipitato nel fondo del mare
Guai al mondo per gli scandali … guai però a quell’uomo per mezzo del quale avviene lo scandalo“.
Che dire all'Autore se non un sentito e sincero grazie per avere voluto svelarci, con questo suo lavoro, che ancora il male agisce ed è tra noi, come sempre e come ovunque subdolo ed inaspettato agisce e ferisce. Ci auguriamo che questo lavoro possa essere di conoscenza e stimolo perché là dove meno te l’aspetti l’orco può ancora tornare a colpire.
Grazie ancora per l’empatia che emerge dalle pagine di questa triste storia vera che dà più valore al racconto.

Ciminna lì, 24 Novembre 2016


Ins. Saverio La Paglia 


mercoledì 23 novembre 2016

Parkrun. Arriva alla Favorita la passione internazionale della corsa nei parchi urbani.

Arriva anche alla Favorita il Parkrun, il movimento internazionale di corsa non competitiva sulla distanza dei 5 km da percorrere all'interno di parchi urbani. Un primo test del nuovo percorso si è svolto, con la partecipazione di ben 39 "runner" sabato scorso 12 novembre e da domani si ripeterà, come da regola del movimento internazionale, ogni sabato alle 9 del mattino. Il Parkrun della Favorita è il secondo della nostra città, dopo quello, ormai consolidato da tempo, del Parco Uditore. In totale sono oltre 390 gli atleti di tutte le età e tutti i livelli di esperienza che a Palermo sono iscritti per praticare questa attività amatoriale, che ogni sabato coinvolge in tutto il mondo migliaia di corridori in centinaia di città di tutti i continenti.

Questo nuovo sentiero, che prevede un circuito da percorrere tre volte all'interno dell'area che gli appassionati della corsa chiamano "la Cambogia" della Favorita per la sua folta vegetazione, è stato reso possibile dalla sinergia fra Parkrun Italia, rappresentata a Palermo da Giorgio Cambiano, la Reset, i Rangers d'Italia che gestiscono la riserva naturale e il settore Verde del Comune. La pioggia caduta nelle ultime ore, a detta dei corridori, anche se rende il percorso un po' più accidentato, ne aumenta notevolmente il fascino proprio per l'attraversamento di un'area particolarmente bella del parco della Favorita.

Come da tradizione, l'appuntamento palermitano di Parkrun ha visto la presenza di corridori stranieri, sempre presenti ad ogni corsa settimanale. Nel caso della Favorita, è stata l'atleta slovacca Erika Orsagova a portare una ventata internazionale alla corsa, raggiungendo proprio a Palermo il traguardo delle 100 gare in 100 diverse località del mondo.

Per maggiori informazioni www.parkrun.it oppure gcambiano@virgilio.it




Cos’è parkrun? 

parkrun (sempre minuscolo ed una sola parola) è un’idea nata dalla mente di Paul Sinton-Hewitt, che permette di gestire manifestazioni podistiche di 5 km gratuite, settimanali, cronometrate, disputate localmente, il sabato mattina. Le manifestazioni vengono organizzate da gruppi di volontari locali in ambienti gradevoli e protetti - generalmente parchi cittadini - e sono aperte a tutti, indipendentemente da età, sesso, razza, religione, politica e abilità. Le persone disabili possono partecipare ai parkrun ovunque siano predisposte le condizioni minime per garantire la loro sicurezza.  
Per diventare parkrunner bisogna registrarsi una sola volta nella vita sul sito parkrun.it e scaricare il proprio codice a barre - da allora in poi si può partecipare a qualsiasi manifestazione parkrun nel mondo. 
parkrun consente la registrazione e fornisce risultati, statistiche, foto e notizie attraverso il sito web www.parkrun.com e www.parkrun.it. 
Ogni evento ha poi un proprio minisito all'interno del sito web.
Ove possibile, ogni evento offre un punto di incontro post-corsa (caffè, bar, pub) per consentire a corridori, volontari e sostenitori di incontrarsi e socializzare dopo l'evento.

Dove è possibile trovare una manifestazione parkrun?
Attualmente (Novembre 2016) parkrun è presente in quattordici paesi: Australia, Canada, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Nuova Zelanda, Polonia, Russia, Singapore, Stati Uniti, Sud Africa e Svezia. In Gran Bretagna, il 2 ottobre 2004, viene organizzato il primo incontro a Bushy Park, Teddington, alla presenza di 13 corridori e 4 volontari. Da allora, i luoghi dove è possibile partecipare ad un evento parkrun nel mondo sono cresciuti esponenzialmente fino a superare le 900 unità. 
La registrazione a parkrun permette la partecipazione a qualsiasi evento nel mondo. È sufficiente cercare nel sito il luogo più vicino e presentarsi il sabato mattina con il proprio codice a barre.

La situazione in Italia
Nel marzo 2014, dopo un incontro con Paul Sinton-Hewitt, Giorgio Cambiano ha avuto affidato l’incarico, in qualità di Country Manager (CM), di attivare parkrun in Italia. Il primo evento è stato organizzato a Palermo, presso il parco Uditore, il 23 maggio 2015. Da allora, ogni sabato, alle 9.00, viene organizzato Uditore parkrun, alla presenza di vari corridori (parkrunner) e volontari. Il 4 giugno 2016 si è aggiunto, in Italia, l’evento Marecchia parkrun, organizzato ogni sabato mattina al parco Marecchia di Rimini e, dal 24 settembre, anche Milano ha la sua parkrun: Milano Nord parkrun, presso il parco Nord. Il 12 novembre è stato inaugurato il secondo evento a Palermo ed il quarto in Italia: Favorita parkrun, nello splendido parco della Favorita. Il tutto viene gestito attraverso i siti web parkrun.it, parkrun.it/uditore, parkrun.it/marecchia, parkrun.it/milanonord e parkrun.it/favorita dove vengono caricati i risultati di ogni evento, i nomi dei volontari coinvolti e le news aggiornate sugli ultimi avvenimenti parkrun.
La responsabilità dell’organizzazione settimanale è affidata ad un gruppo di volontari (core team) che ha anche il compito di fornire, al termine di ogni evento, le notizie e i risultati da caricare sul sito web, di prevedere la partecipazione dei volontari ed i loro ruoli, di pubblicizzare l’attività di parkrun e segnalare eventuali annullamenti per cause di forza maggiore. Il core team è anche responsabile di trasmettere al sistema centrale di parkrun global la notizia di eventuali incidenti occorsi durante l’evento, di prestare i primi soccorsi essenziali ed avvertire il pronto intervento in caso di gravi emergenze.

La Carta dell’Evento parkrun 
Le manifestazioni parkrun si svolgono ogni sabato alle 9:00 (9:30 in Scozia & Irlanda del Nord; altre zone possono avere un orario di inizio diverso). Qualora il giorno di Natale cada di sabato, può essere organizzata una manifestazione parkrun anche in tale giorno. Quando Natale e Capodanno non cadono di sabato allora è facoltativo organizzare un evento in questo giorno. Ogni altra deviazione dallo standard previsto deve essere concordata con parkrun. Ogni evento parkrun è progettato per essere auto-gestito, auto-sostenuto e auto-finanziato. Qualsiasi evento non in grado di attuare tutto ciò sarà rivisto per verificare se può continuare nella sua forma attuale. parkrun si riserva il diritto di intervenire se necessario. Mentre molti eventi partono grazie alla dedizione e alla perseveranza di un singolo individuo, è meglio per la sopravvivenza dell’evento se viene portato avanti da un gruppo di organizzatori, e perciò bisogna nominare un comitato che si intitoli e gestisca tutti gli aspetti della manifestazione. 
Questo di solito avviene entro 3 mesi dalla partenza dell'evento. 
Per qualificarsi come membro del comitato un volontario dovrebbe possedere una serie di caratteristiche fondamentali:  
Essere appassionato ed incarnare lo spirito di parkrun. 
Essere convinto della crescita di parkrun e dell'evento.  
Essere appassionato della sostenibilità dell'evento e di tutti i rapporti connessi con le parti interessate associate all'evento. 
Mostrare un atteggiamento aperto e inclusivo verso tutti.  
Saper lavorare in team. 
Essere responsabile.  
Deve lavorare con parkrun alla risoluzione di tutte le questioni. 
Il comitato gestisce tutti gli aspetti dell'organizzazione di eventi.
Questo include ma non si limita a: 
Questioni di salute e sicurezza.
Comunicazione e gestione di tutte le questioni ufficiali di parkrun. 
Gestione delle autorizzazioni.
Iniziative di pubbliche relazioni, tra cui anniversari degli eventi e simili.
Gestione dei volontari. 
Gestione dei risultati. 
Contenuti del sito web. 
Un comitato dovrebbe contenere non più di 6 membri e dovrebbe essere composto da esponenti della comunità locale. 
Il comitato è gestito dal Direttore di Evento. 
Alcuni eventi trovano più facile assegnare specifiche responsabilità ai membri del comitato, ma questo non è essenziale – i comitati di molti altri eventi consistono di membri senza specifiche responsabilità ed i compiti sono suddivisi a seconda dei casi tra i membri. parkrun non prescrive particolari regole in merito e sollecita eventi diversi a trovare il modello più adatto alle proprie esigenze.  
È responsabilità del comitato assicurarsi che l'evento mantenga un’offerta professionale coerente con lo standard parkrun costruendo squadre di volontari in grado di rispondere alle diverse responsabilità assegnate loro. 
Il Direttore di Evento deve essere un giocatore di squadra e deve favorire un buon spirito di squadra e comunicazioni efficaci.  
Il Direttore di Evento ha la responsabilità di decidere il vincitore del mese per il premio mensile offerto dallo sponsor. L'esatto meccanismo usato per prendere una decisione equa spetta a lui (vi offriamo alcuni consigli e suggerimenti sul sito).  
parkrun interverrà sulla gestione di un evento solo nel caso in cui l'evento abbia violato i principi fondamentali di parkrun e/o la carta dell’evento.  
Come ultima soluzione, parkrun si riserva il diritto di richiedere l’allontanamento di un membro del team di volontari se si ritiene che abbia avuto un approccio negativo nei confronti della squadra o di parkrun.

Le responsabilità di un Evento parkrun 
Ogni evento parkrun fa parte di una più grande famiglia di eventi. I Direttori degli eventi hanno la responsabilità di assicurare che il loro evento sia conforme ai principi e al format di parkrun.  
Il Direttore di corsa, il Direttore d’Evento e i membri del comitato devono sempre mettere al primo posto la salvaguardia del volontario e del partecipante al parkrun, modificando o cancellando un evento qualora la sicurezza delle persone coinvolte sia indebitamente messa a rischio.  
Quando si annulla un evento, deve essere fatto ogni sforzo per comunicare alla comunità attraverso le pagine web dell'evento, Facebook e Twitter.  
I risultati delle manifestazioni devono essere comunicati a parkrun il più presto possibile dopo che l'evento ha avuto luogo. In caso di ritardo o se si verifica un problema, allora l'evento deve comunicare questo ritardo a parkrun il giorno stesso. 
I team dell’Evento locale possono fornire correzioni dei risultati in maniera continua per tutta la settimana. È preferibile che tutte le correzioni vengano fatte entro il giovedì successivo alla manifestazione.  
Gli organizzatori devono pubblicare una relazione della corsa sulla loro pagina delle news entro la fine del terzo giorno dopo lo svolgimento dell’evento. 
Gli organizzatori hanno la responsabilità di assicurarsi di avere abbastanza volontari per gestire i loro eventi. Qualora non ci siano sufficienti volontari disponibili nel giorno della corsa il team non dovrebbe dare inizio alla corsa fino a quando il numero richiesto di volontari non si sia reso disponibile. 
Gli organizzatori hanno la responsabilità di tenere aggiornato il sistema software di parkrun. 
Gli organizzatori non possono installare il software parkrun su altri computer senza ottenerne prima il permesso.  I parkrunner o gli spettatori possono chiedere di rimuovere delle foto dal sito parkrun, dalle pagine ufficiali di Facebook, o da un altro sito ufficiale recante fotografie - Il team dell’Evento e/o parkrun sono responsabili della rimozione di queste foto quando richiesto. 
I resoconti della corsa, le e-mail e i messaggi ufficiali Facebook/Twitter devono essere scritti in modo rispettoso, che riflette il modello parkrun e con un atteggiamento inclusivo. 
Gli Eventi devono essere conformi alle linee guida fornite nei confronti dei bambini. I ragazzi sotto i 13 anni dovrebbero essere incoraggiati a non correre ogni settimana e dovrebbero correre per divertimento.  
Nessun materiale pubblicitario con il marchio parkrun (compresa la parola "parkrun") può essere prodotto senza previa approvazione da parte di parkrun. Linee guida sul marchio sono disponibili sul wiki parkrun. 

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