Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...

venerdì 27 maggio 2016

Sicurezza alimentare, sbarca in Tunisia la ricerca siciliana per il controllo del pesce.

Sicurezza alimentare, sbarca in Tunisia la ricerca siciliana per il controllo del pesce
L’Istituto Zooprofilattico: “Costruito un laboratorio accreditato a livello internazionale”

Il commissario Seminara: “Insieme agli altri partner del progetto, creeremo nuovi posti di lavoro”

Palermo. Sbarcano in Tunisia la ricerca scientifica e i processi biotecnologici siciliani per avere a tavola pesce più sicuro e non incappare in brutte patologie gastrointestinali. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, insieme ad altri sei partner, ha contribuito a creare in Tunisia (a La Goulette) un nuovo laboratorio specializzato nel controllo dei prodotti ittici, all’interno dell’INSTM, Istituto nazionale delle Scienze e Tecnologie del mare, l’equivalente del nostro Cnr. Un laboratorio, risultato finale di un progetto di cooperazione transfrontaliera, durato tre anni, chiamato “BIOVecQ” e finanziato nell’ambito del programma comunitario Italia-Tunisia. Un progetto che ha introdotto importanti innovazioni nel sistema produttivo ittico della Tunisia, aggiornando sia i sistemi di tracciabilità del pescato, sia quelli di conservazione a bordo dei pescherecci.
Per non avere problemi alle frontiere e farlo arrivare sulle nostre tavole, come tutti gli altri prodotti del settore alimentare, il pesce deve superare una serie di controlli richiesti dall’Unione Europea. “Insieme agli altri partner, abbiamo portato in Tunisia la nostra ventennale esperienza nel settore ittico e abbiamo creato un laboratorio accreditato e riconosciuto a livello internazionale, secondo le norme comunitarie, ai fini della sicurezza alimentare”, ha detto Calogero Di Bella, direttore dell’area di Sorveglianza Epidemiologica dell’Izs Sicilia. A spiegare, invece, il significato politico della collaborazione tra il ministero italiano della Salute e quello tunisino dell’Agricoltura, è il commissario straordinario dell’Istituto Zooprofilattico, Salvatore Seminara, sostenitore del progetto BIOVecQ: “Abbiamo fatto un’operazione scientifica, sociale, culturale e politica – ha sottolineato -. In un momento di grande crisi, costruire un laboratorio con attrezzature nuove, formare il personale e far lavorare tanti giovani, ha un grande valore strategico”
Il budget complessivo del progetto BIOVecQ ammonta a circa 2 milioni di euro: risorse comunitarie, cofinanziate da ciascun partner. “Le innovazioni di BIOVecQ hanno generato vantaggi e benefici rilevanti per il consumatore: garanzia sulla qualità, benessere nutrizionale, cosmetica e prodotti farmaceutici”, ha detto la biologa Daniela Lo Monaco, anche lei sostenitrice del progetto.
In Tunisia, con i nuovi sistemi di conservazione a bordo del pescato e l’introduzione dell’etichettatura è stata garantita la qualità igienico-sanitaria ai consumatori tunisini e a quelli dei paesi in cui il pesce viene esportato. In Italia, coniugando innovazione e antiche tecniche di lavorazione, il progetto ha consentito di abbattere sprechi, ridurre i tempi di lavorazione e produrre pesce con alti valori nutrizionali e salutistici, tramite tecniche di affumicatura a freddo, essiccazione e salatura a basso contenuto di sodio.
I partner del progetto sono enti di ricerca tra i più rappresentativi del settore della pesca in Tunisia e in Sicilia: l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (IZSSi), il dipartimento della Pesca mediterranea dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, il Consorzio universitario della provincia di Trapani-Istituto di Biologia marina (CUPT); il Polo Bio-Tecnologico Sidi Thabet; il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia (PSTS); il Raggruppamento interprofessionale dei prodotti della pesca (GIPP); l’Istituto della ricerca e dell’insegnamento superiore dell’agricoltura, ministero dell’Agricoltura (IRESA).

Ufficio stampa: Giuseppina Varsalona 

L’olio d’oliva Siciliano ora con marchio IGP. Vincenzo Fontana: “Giusto riconoscimento a un prodotto d’eccezione; sarà un volano per l’economia”.

27 maggio 2016.

“È una bella giornata per gli olivicoltori siciliani! Finalmente, il nostro olio d’oliva è riconosciuto prodotto d’eccellenza” lo rende noto il vicepresidente della commissione Sanità all’Ars, Vincenzo Fontana, il quale prosegue ricordando “l’altissima qualità, oggi riconosciuta, delle 50mila tonnellate di oro verde spremuto ogni anno in Sicilia”.
 
“Li vedo già nitidi, i nuovi orizzonti che si apriranno per la giusta opportunità di rilancio del comparto. Il marchio Igp all’Extravergine di Sicilia – riprende il deputato regionale Ncd – tutela il consumatore così come il produttore anche perché implica la continua certificazione che ogni fase di lavorazione, dalla coltivazione alla molitura, venga operata nell’Isola – L’obiettivo conclude Fontana – è comunque quello di conquistare nuove fette di mercato, che significa principalmente rilanciare le esportazioni di un prodotto agricolo per altro già conosciuto e apprezzato in Italia e nel mondo. Ora sarà più facile”.
 
La domanda di registrazione dell’Olio extravergine di Oliva Igp Sicilia è appena stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.
 

Parapendio: eventi internazionali in Friuli e Lombardia.

27 maggio 2016. 

Mentre nei cieli lombardi Nicola Donini guida la classifica provvisoria del campionato italiano di parapendio, a Gemona, in Friuli, ci si prepara ad ospitare due importanti eventi che porteranno ben 270 piloti sul territorio nelle prossime due settimane. Si tratta dei British Open 2016 e della Coppa del mondo di parapendio. I primi, dal 28 maggio al 3 giugno, sono i campionati della British Hang Gliding and Paragliding Association (BHPA), cioè la federazione di volo libero del Regno Unito, riconosciuti dalla FAI, Federazione Aeronautica Internazionale. E' il secondo anno che i piloti d'oltre Manica scelgono la regione come campo di gara. Invece, dal 3 all'11 giugno, per la prima volta in Friuli, si svolgerà la Coppa del Mondo di parapendio, trofeo mondiale sovrinteso dalla Paragliding World Cup Association. Le tappe precedenti si sono svolte in Francia, Brasile, Portogallo e Madagascar. Cosicché per quindici giorni piloti di parapendio provenienti da tutto il mondo decolleranno dal monte Cuargnan per sorvolare l'alto Friuli, tra Cividale e Maniaco, lambendo i confini di Austria e Slovenia. I percorsi giornalieri saranno predisposti dal Volo Libero Friuli in collaborazione con l'Aero Club Blue Phoenix di Vicenza. A Suello (Lecco) 123 piloti stanno animando la Cornizzolo Cup - Italian Paragliding Open 2016, valida come campionato italiano di parapendio. Questo mezzo, insieme al deltaplano, fa parte del cosiddetto volo libero, cioè senza motore: ci si regge in aria sfruttando le correnti ascensionali provocate dall'irraggiamento solare del terreno. Dopo quattro giornate di gara, la prima annullata per forte vento e tre voli su percorsi rispettivamente di 76, 102 e 83 km, la classifica maschile è dominata dai piloti trentini e sud tirolesi, ma è anche una questione di famiglia. Nicola Donini, giovane pilota di Molveno, precede il padre Luca Donini, già campione mondiale e due volte europeo, e Joachim Oberhauser di Terlano. Tra le donne al comando Nao Takada (Giappone), seguita da Joanna Di Grigoli (Venezuela) e da Silvia Buzzi Ferraris di Milano. Gli altri piloti in gara hanno tempo fino a sabato per rovesciare la classifica della gara organizzata dall'Aero Club Lega Piloti e dal Parapendio Club Scurbatt, cioè il corvo in lingua locale, sotto l'egida dell'Aero Club d'Italia e riconoscila dalla FAI. 

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
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venerdì 6 maggio 2016

MIELE E API, ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: "L'insetto killer non è nelle aziende siciliane".



Miele e parassiti, le aziende apistiche siciliane sono al sicuro
Dopo due anni dall’allarme, nell’Isola non ci sono focolai dell’insetto killer Aethina tumida
Il biologo Reale: “Nessun rischio per le imprese, ma mantenere sempre alta l’attenzione” 
Il tema è stato al centro di un convegno all’Istituto Zooprofilattico di Palermo

PALERMO. Possono tirare un sospiro di sollievo gli apicoltori siciliani a due anni dall’arrivo di Aethina tumida, un coleottero killer che, rendendo invendibile il miele, nel 2014 fece tremare gli apicoltori del Siracusano. In Sicilia, oggi non ci sono focolai, ma l’attenzione deve essere mantenuta sempre alta, perché si tratta di un micidiale insetto, che potrebbe provocare notevoli danni agli alveari delle oltre mille aziende apistiche sparse in tutta l’Isola. L’importanza delle api, indispensabili per l’impollinazione dei fiori di molte piante da frutto, è stata al centro di un convegno a Palermo, organizzato dall’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, che da anni è specializzato, nell’ambito della biologia molecolare, nelle analisi dei campioni di miele, nell’esame del Dna dei vari tipi di api e nella tutela dell’Ape nera sicula. 
Le api interessano tutti, sono fondamentali per l’equilibrio ecologico (per l’impollinazione e quindi per frutta, verdura e per l’erba medica di cui si nutrono gli allevamenti di bestiame). Se vanno in crisi, sarebbe un disastro per l’agricoltura. Due anni fa, il terribile parassita di origine africana, Aethina tumida, arrivò a Melilli, dove venne registrato il secondo focolaio presente in Italia, dopo il caso della Calabria. Le due regioni furono considerate “zone rosse”: molti alveari furono bruciati, sigillati, accatastati e bruciati. I terreni furono arati e cosparsi di pesticidi anti-larvali. Il coleottero, infatti, si nutre di polline e miele, lo fa fermentare e lo rende invendibile: entra nell’arnia, depone le uova e dopo pochi giorni nascono le larve che escono e cadono nel terreno per trasformarsi in insetti adulti. Gli insetti colonizzano molti apiari e si spostano volando anche a 15-20 chilometri di distanza, attirati dall’odore delle arnie.
Nascosto nei dolci o usato per dolcificare, le proprietà del miele sono risapute. Oltre a quelle antisettiche, ha una diretta azione antinfiammatoria, lenitiva e sedativa, in particolare contro la tosse e le infezioni respiratorie nei bambini. Il killer delle api in Sicilia è tenuto sotto controllo, ma la Comunità europea ha prorogato fino al 2017 il divieto di esportare apiari al di là dello Stretto,  per evitare ancora il rischio di contaminazione. Nel frattempo, gli apicoltori hanno imparato ad adottare sistemi e tecniche efficaci contro lo spopolamento degli alveari. Per questo motivo, l’Istituto Zooprofilattico ha creato un servizio a sportello, in grado di fornire assistenza tecnico-scientifica agli apicoltori, che dagli anni ’80 a oggi, dall’ingresso dell’apicoltura razionale, hanno dovuto imparare da soli, spesso senza supporto scientifico.  “Il nuovo ufficio assisterà gli apicoltori per il monitoraggio e il controllo dell’infestazione da varroa e sarà in grado di diagnosticare e gestire le principali patologie - ha spiegato Stefano Reale, dirigente biologo dello Zooprofilattico di Palermo –. Da anni, il laboratorio Tecnologie diagnostiche Innovative si occupa della caratterizzazione genetica delle famiglie, di scoprire, cioè, il genoma delle api”. “Con il progetto Apeslow, abbiamo incentivato gli allevamenti delle api nere sicule e creato un apiario sperimentale per lo studio delle patologie, della genetica e della fisiologia delle api”, ha detto Eugenia Oliveri, naturalista.
Inoltre, per far fronte alle importazioni di miele dall’estero, Salvatore Seminara commissario straordinario dello Zooprofilattico, raccomanda di “controllare sempre l’etichetta. La parola "Italia" deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale. Nel caso in cui il miele provenga da più paesi dell'Unione Europea, l'etichetta deve riportare l'indicazione "miscela di mieli originari della CE". Se proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta "miscela di mieli non originari della CE".
Palermo, 6 maggio 2016

Ufficio stampa: Giuseppina Varsalona (338.8385836) 

2^ Edizione "CIMINNA FESTIVAL": aperte le iscrizioni.

L’associazione culturale “RAGGI DI NOTE”, in collaborazione con “CAST AGENCY” di Gattuso Musica, Comitato Maria SS. Addolorata di Ciminna, organizza  la 2^ Edizione del “CIMINNA FESTIVAL”.

Sono aperte le iscrizioni

Sei un cantante, fai parte di una band? Iscriviti gratuitamente al concorso musicale;

Per Info:
TERMINE ISCRIZIONE ENTRO E NON OLTRE IL 31 MAGGIO 2016



giovedì 5 maggio 2016

MIELE, ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: "E' ancora allarme insetto killer in Sicilia?" Domani un convegno a Palermo.


Miele e parassiti, come stanno le aziende apistiche siciliane?
Dopo due anni dall’allarme, c’è ancora il rischio d’insetti killer?
Il tema domani sarà al centro di un convegno all’Istituto Zooprofilattico di Palermo

PALERMO. “Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita”. Attribuita ad Albert Einstein, la celebre frase, che forse il grande fisico e Premio Nobel non pronunciò mai, esalta l’importanza di questi insetti non solo per la produzione di miele, dalle risapute proprietà antibatteriche, antinfiammatorie, lenitive e sedative, ma soprattutto per l’impollinazione dei fiori di molte piante da frutto. Peccato, però, che le api sono minacciate dai pesticidi e da una serie di parassiti in grado di determinare notevoli danni agli alveari. Dopo due anni dall’arrivo di Aethina tumida, un coleottero killer che, rendendo invendibile il miele, ha fatto tremare gli apicoltori del Siracusano, a che punto è la lotta contro il micidiale insetto? Ci sono ancora focolai? Qual è lo stato di salute delle centinaia di aziende apistiche sparse a Catania, Palermo e Messina, dopo che la Comunità europea nel 2014 vietò ai siciliani di esportare arnie e api? Per rispondere a queste domande, l’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, dove è attivo un servizio a sportello per gli apicoltori, ha organizzato un convegno, dal titolo Aethina tumida: stato dell’arte e prospettive future. L’appuntamento è


domani, 6 maggio
alle 10
nell’aula magna dell’Istituto Zooprofilattico
via Marinuzzi, 3
Palermo


Saranno presenti, tra gli altri, Franco Mutinelli, veterinario, rappresentante del Centro di referenza nazionale per l’apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Giovanni Formato, veterinario, dello Zooprofilattico Lazio e Toscana, Antonino Virga, dirigente dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Seminara commissario straordinario e Santo Caracappa, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. Modererà l’incontro Stefano Reale, dirigente biologo dello Zooprofilattico di Palermo e organizzatore del convegno.




Palermo, 5 maggio 2016

Ufficio stampa: Giuseppina Varsalona (338.8385836)  

mercoledì 4 maggio 2016

In volo nei cieli di Lecco e della Brianza per i campionati italiani di parapendio.

4 maggio 2016.

Dal 22 al 28 maggio presso il Cornizzolo, monte che sovrasta Suello (Lecco) ed i laghetti di Annone ed Oggiono, si volerà la Cornizzolo Cup, Italian Paragliding Open 2016, gara internazionale e campionato italiano di parapendio. Organizzata dall'Aero Club Lega Piloti e dal Parapendio Club Scurbatt, nome che nella lingua locale designa il corvo, lo scenario sarà quello del triangolo lariano e del braccio del lago di Como cantato dal Manzoni, con sconfinamenti nelle province di Como, Bergamo ed in Valsassina. Dipenderà dalle condizioni del tempo. Più che in letteratura, i 125 piloti, massimo numero ammesso, si esibiranno, invece, in sette giorni di voli in parapendio mezzo che, insieme al deltaplano, costituisce lo sport del volo libero, cioè senza motore. Verranno da 20 nazioni, incluse Nuova Zelanda, Venezuela e Messico. Dopo l'Italia, sarà la Francia la nazione più rappresentata. I due mezzi si reggono in aria con un "motore" assolutamente ecologico, zero consumi ed emissioni, perchè sfrutta le masse d'aria ascensionali, dette termiche, a loro volta provocate dall'irraggiamento del suolo. Queste consentono di guadagnare quota e con essa la possibilità d'avanzare grazie all'efficienza delle ali. A sua volta l'avanzamento permette di intercettare nuove termiche e di riguadagnare la quota eventualmente perduta in un continuo su e giù anche per centinaia di chilometri. La delucidazione e sommaria, ma rende l'idea. Di certo la rendono meglio i 514 chilometri del record mondiale stabilito lo scorso autunno in Brasile ed i 401 di quello femminile stabilito nella stessa zona e periodo da Nicole Fedele, pilota friulana.

Questi risultati sono classificati dalla Federazione Aeronautica Internazionale (FAI) come "distanza libera", cioè parto da un punto e volo il più lontano possibile. Invece, volare in un campionato presenta difficoltà diverse. Il pilota deve obbligatoriamente seguire un percorso prestabilito con obbligo di toccare punti prefissati del territorio, detti boe, prima di raggiungere l'atterraggio. Secondo le condizioni meteo, i tracciati vanno dai 70 ai 110 chilometri. Vince chi impiega meno tempo. Il corretto aggiramento delle boe è certificato dal GPS in dotazione al pilota, insieme al livetrack, strumento che consente di seguire la gara in diretta dai computer. La somma delle classifiche di ogni singola prova dà la classifica finale ed in questo caso i nuovi campioni. Silvia Buzzi Ferrari (Milano) e Marco Littamé (Torino) difenderanno i rispettivi titoli conquistati lo scorso anno, il nono per Silvia ed il
quarto per Marco. Sito storico il monte Cornizzolo (1.241 m) perché vi nacque il volo libero nel 1972, quando il comasco Alfio Caronti spiccò il primo volo in deltaplano d'Europa. Atterraggio ufficiale a Suello, sede del quartier generale della gara giunta alla 12.a edizione e che si svolge sotto l'egida dell'Aero Club d'Italia e della FAI. Ben 42 i volontari impegnati nell'organizzazione.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 238227)
il volo in deltaplano e parapendio
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(AT) fivl.it

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per ulteriori informazioni contattare:
Giorgio Sabbioni, addetto stampa Cornizzolo Cup
giorgio.sabbioni (AT) tin.it  - 348 7934144 - skype: gsabbio
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domenica 1 maggio 2016

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO, il ministro Lorenzin: "Il Centro di recupero tartarughe diventa di referenza nazionale".


Istituito dal ministero della Salute, Lorenzin: “Importante riconoscimento per la tutela delle specie protette”
Recupero delle tartarughe marine, il Centro regionale diventa di referenza nazionale
Per l’occasione, lunedì verranno liberate in mare una Caretta caretta e una Chelonia mydas
L’appuntamento è a Palermo, alle 15, nella caletta di Sant’Erasmo, al Foro Italico
Saranno presenti il ministro e il presidente della commissione della commissione Ambiente al Senato, Marinello


Palermo, 30 aprile 2016

Raggiunge un importante traguardo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. Il Centro regionale di monitoraggio e recupero delle tartarughe marine diventa Centro di referenza nazionale. Con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Centro è stato istituito dal ministero della Salute. A battezzare la nuova struttura, in occasione della sua visita a Palermo, sarà il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che lunedì, nel primo pomeriggio, arriverà nell’ente di piazza Turba. Un passaggio significativo di competenze che l’Istituto vorrà sottolineare liberando in mare due tartarughe (delle specie Caretta caretta e Chelonia mydas), dotate di un localizzatore satellitare. Un sofisticatissimo meccanismo tecnologico prodotto in America, utilizzato per la prima volta in Sicilia, con cui gli studiosi saranno in grado di scoprire i segreti di questi meravigliosi esemplari marini.   
Lilo & Stitch, dai nomi dei personaggi di Walt Disney, potranno tornare nel loro habitat naturale e verranno liberate in mare

 lunedì, 2 maggio
alle 15
a Palermo, nella caletta di Sant’Erasmo, al Foro Italico
presso la “Casa lavoro e preghiera di padre Messina”



Alla liberazione saranno presenti il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il presidente della commissione Ambiente al Senato, Giuseppe Marinello, l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, il commissario straordinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia Salvatore Seminara, il direttore sanitario dell’Izs Santo Caracappa e il presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella.



Fonte:

Ufficio stampa: Giuseppina Varsalona 

venerdì 29 aprile 2016

"Chi semina racconta", dall'agricoltura sociale alla legalità.


“CHI SEMINA RACCONTA”, DIECI DONNE SI RACCONTANO
DALL’AGRICOLTURA SOCIALE ALLA LEGALITA’
Il progetto prevede il coinvolgimento di 300 minori e disabili
presso il Centro Giuseppe Di Matteo confiscato alla mafia.
Creati un orto botanico e una serra per la coltivazione acquaponica


Palermo, 29 aprile 2016 - Dieci giovani donne fra i 18 e i 35 anni che, in un bene confiscato alla mafia e intitolato al piccolo Giuseppe di Matteo, ucciso da Cosa Nostra, vengono formate per organizzare e gestire attività di agricoltura sociale che coinvolgano i giovani siciliani in un percorso di legalità e incentivazione all’occupazione. E’ questo l’obiettivo del progetto “Chi semina racconta”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e oggetto di un seminario che si è tenuto questa mattina presso la sede di Libera Palermo di piazza Castelnuovo, a Palermo, dal titolo “Chi Semina Racconta: il punto sul progetto e i prossimi passi”.

Realizzato dalla Cooperativa sociale Placido Rizzotto (capofila), da Libera Palermo, da Orizzonte Donna onlus e dalla Rete delle Fattorie sociali Sicilia, con la collaborazione di alcuni partner esterni (Cnca, l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Ministero della Giustizia e l‘associazione Famiglie Persone Down), il progetto, partito lo scorso settembre, ha una durata di 18 mesi e prevede in una prima fase la formazione di giovani donne disoccupate e nella seconda attivtà didattico-educative per 300 minori ospitati in comunità alloggio o autori di reati e giovani affetti da sindrome di Down.

“Si apre la fase più entusiasmante del progetto, quella della restituzione delle competenze apprese dalle operatrici di agricoltura sociale ai più giovani - ha detto il presidente della Cooperativa Rizzotto Francesco Galante - il che avverrà in un bene confiscato al centro di un territorio di enorme valenza storica e simbolica, con la creazione di un’enclave agricola a bassissimo consumo ma dalla grande produttività. Sono in fase di preparazione l'orto didattico e la serra dotata di impianti per la coltivazione idroponica, una tipologia di agricoltura mista ad allevamento sostenibile basata su una combinazione di coltivazione intensiva e allevamento, già sperimentata in varie parti del mondo, e che la Fao ha in particolare sostenuto nella Striscia di Gaza”.

“Libera Palermo si è occupata del tutoraggio di queste ragazze che vivono a San Giuseppe Jato e San Cipirello - ha aggiunto Chiara Cannella, formatrice di Libera Palermo - hanno appreso realtà e situazioni legate ai beni confiscati alla mafia che non conoscevano. Hanno acquisito consapevolezza dell’importanza di riutilizzare i beni confiscati nell’interesse del territorio, di diffondere la cultura della legalità e di guardare all’agricoltura sociale come strumento di inserimento nel mondo lavorativo“. Il seminario ha previsto anche l’intervento di Laura Bargione, rappresentante della Rete delle Fattorie Sociali, e di  Gloria Maria Lamia, una delle dieci ragazze coinvolte nel progetto che ha raccontato il lavoro sin qui svolto. “Il corso di formazione - secondo Claudia Cardillo, formatrice della Rete Fattorie Sicilia - è stato un’occasione per conoscere le potenzialità dell’agricoltura sociale e le varie forme nelle quali può essere attuata nel territorio della Valle dello Jato. Ragionare di inclusione sociale, di servizi per la riabilitazione e delle 'terapie verdi' proposte dalla zooantrologia applicata, dei percorsi del benessere con l’aiuto degli animali e delle piante, di turismo sociale e della didattica è stato impegnativo ed entusiasmante”.

Entro la prossima settimana verrà allestita la serra didattica all’interno della quale è prevista anche la coltivazione acquaponica, ossia un sistema integrato fra l’allevamento dei pesci e la coltivazione di vegetali senza l’uso di sostanze chimiche, creando un ecosistema integrato.

“Chi semina racconta” è stato finanziato con circa 219mila euro nell’ambito dell’avviso promosso dal Governo nazionale “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”. Il progetto si svolge nel territorio dell’Alto Belice, in provincia di Palermo, in cui la disoccupazione giovanile tocca punte del 70% e quella femminile del 44%, con una forza lavoro dedicata per la maggior parte al terziario e all’industria. L’agricoltura sociale è ormai una pratica consolidata in Sicilia, offre prodotti dai chiari connotati etico-sociali e consente di recuperare antiche tradizioni.




Ufficio stampa:
Roberto Immesi
328/8881065

robertoimmesi@gmail.com

lunedì 25 aprile 2016

25 aprile 2016: oggi si ricorda la vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall'8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l'occupazione nazista.

Partigiani sfilano per le strade di Milano (Fonte: Wikipedia.org)
25 aprile 2016.

Oggi si ricorda il giorno della liberazione dal nazifascismo. È un giorno fondamentale per la storia d'Italia ed assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall'8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l'occupazione nazista. Il 25 aprile 1945 è stato il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) - il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) - proclamò l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo. «Arrendersi o perire!» fu la parola d'ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi. Entro il 1º maggio tutta l'Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine a venti anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l'avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica – consultazione per la quale per la prima volta furono chiamate alle urne per un voto politico le donne – e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione. Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato, si ebbe solo il 3 maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo durante la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: tali date segnano anche la fine del ventennio fascista.

Fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Anniversario_della_liberazione_d%27Italia

lunedì 18 aprile 2016

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: "La Bluetongue in Sicilia non è scomparsa"

Bluetongue, il virus della “lingua blu”, che colpisce bovini, ovini e caprini
Come si è sviluppato in Sicilia? Ci sono ancora focolai?
Se ne parlerà domani, alle 10, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale a Palermo

Palermo – Compromette la vendita di bovini, ovini e caprini e, quando si manifesta, può comportare un serio impatto socio-economico sulle aziende zootecniche. Apparsa per la prima volta in Sardegna nel settembre del 2000, la Bluetongue, meglio conosciuta come malattia della “lingua blu”, causata da un virus che si trasmette agli animali, ma non agli uomini, tramite punture d’insetti, arriva in Sicilia un mese dopo, a ottobre. Dopo più di 15 anni cos’è cambiato? Ci sono ancora focolai? Gli allevatori siciliani devono avere paura? Per rispondere a queste domande, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia ha organizzato un importante convegno dal titolo “Attualità della Bluetongue nelle regioni Sicilia e Calabria”. L’appuntamento con la stampa è:


domani, 19 aprile alle 10 nell’aula magna dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
via Marinuzzi 3, a Palermo

Interverranno, tra gli altri, Salvatore Seminara e Santo Caracappa, commissario straordinario e direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, Ignazio Tozzo, dirigente generale del dipartimento regionale Attività Sanitarie e osservatorio Epidemiologico, Annalisa Guercio, direttore area Diagnostica Virologica – IZS Sicilia,  Rossana Bruno, Centro di referenza nazionale per l'Epidemiologia veterinaria (IZS Abruzzo e Molise), Salvatore Dara, direttore area Benessere animale ed Igiene delle produzioni zootecniche ( IZS Sicilia), Alessandra Torina, responsabile laboratorio di Entomologia e  controllo vettori ambientale - IZS Sicilia.

Palermo, 18 aprile 2016
Ufficio stampa: Giuseppina Varsalona (338.8385836) 

sabato 16 aprile 2016

Il solare per le Isole minori. Presentazione delle Linee guida elaborate dal CNR alla Soprintendenza del Mare..


Il solare per le Isole minori della Sicilia.

Presentazione delle Linee guida alla Soprintendenza del Mare. Palermo. Saranno presentate martedì 19 Aprile 2016 alle ore 16,30, presso la sede della Soprintendenza del Mare, in via Lungarini 9 (Palazzetto Mirto) a Palermo, le “Linee guida per l’integrazione delle tecnologie del solare nelle isole della Sicilia” redatte dai ricercatori del Polo Solare del Cnr. All’incontro organizzato dalla Soprintendenza del mare e dal Cnr, con il patrocinio dell’Assessorato regionale all’Energia prenderanno parte Vania Contraffatto, Assessore regionale all’Energia, Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare, Mario Pagliaro e Mario Pecoraino del Polo solare del Cnr di Palermo, Pietro Selvaggio, della Soprintendenza del Mare.
Ispirate da stringenti direttive architettoniche e di tutela paesaggistica, le Linee guida specificano i requisiti per l'integrazione estetica e funzionale dei collettori fotovoltaici e fototermici, inclusi quelli di nuova generazione. In questo modo, il solare non è più in conflitto con l'aspetto estetico degli edifici ma, al contrario, contribuisce a migliorarne tanto l'aspetto che la capacità di generare energia rinnovabile con notevoli benefici di ordine economico, ambientale e perfino sanitario. Elettricità, acqua calda sanitaria, e calore sotto forma di aria calda e asciutta sono prodotte facilmente utilizzando le nuove tecnologie del solare divenute low cost e perfettamente integrabili con edifici di qualsiasi forma ed età. E sono straordinarie le prestazioni regolarmente verificate dal Polo Solare della Sicilia. Pochi giorni fa l’Amministrazione comunale di Favignana e l’azienda proprietaria della centrale termoelettrica hanno annunciato la rinuncia alla programmata espansione della centrale, in favore dell’adozione diffusa dell’energia solare. che le monitora in svariate zone climatiche e paesaggistiche della regione più grande d’Italia.
Dichiarazione del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa:
“I benefici dell’adozione dell’energia solare nelle nostre isole sono enormi. Con le Linee guida sarà finalmente possibile sfruttare il grande potenziale economico e ambientale di queste tecnologie, coniugando energia rinnovabile e bellezza. Si pone dunque l’esigenza di adottare Linee all’avanguardia dal punto vista estetico e ambientale, con le quali la Sicilia potrà anche fare da guida alle altre isole del Mediterraneo. Quello che serve è portare queste tecnologie ai cittadini delle nostre isole attraverso attività di formazione e indirizzo come quelle da tempo sviluppate dai ricercatori del Cnr al Polo solare”.
Dichiarazione di Mario Pagliaro del Cnr:
“Le isole minori siciliane, come rivela lo studio internazionale sulle rinnovabili nelle quattordici isole della Sicilia, hanno fatto da pionieri dell’energia solare in Italia, dimostrando già dal 1984 la completa affidabilità del fotovoltaico anche in condizioni difficili come quelle di una piccola isola come Vulcano, per giunta sede di attività eruttiva”. 
Alfonso Lo Cascio Tel. 335.7957310

sabato 9 aprile 2016

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: “Più del 50 per cento del latte consumato in Sicilia proviene dall’estero”.


9 aprile 2016. “Più del 50 per cento del latte consumato in Sicilia proviene dall’estero”.

L’Istituto Zooprofilattico: “Stare attenti alle etichette e usare prodotti dell’Isola”.  
I dirigenti Vella e Loria presenti a uno dei tavoli tecnici della Leopolda Palermo. La difesa e la certificazione dei prodotti alimentari siciliani sono stati al centro del tavolo tecnico dedicato alla “Sanità veterinaria e salute dell’uomo”, che si è tenuto alla Leopolda sicula, a cui ha partecipato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. “Più del 50 per cento del latte in busta che beviamo in Sicilia non è siciliano, ma proviene dall’estero, mentre buona parte delle mozzarelle sono fatte con cagliate dei Paesi dell’Est, ma pochi lo sanno perché non è obbligatorio riportarlo nell’etichetta. Le ditte confezionano in Italia anche un prodotto di buona qualità, ma che non è italiano. Per questo motivo, è necessario essere consapevoli di ciò che mangiamo e chiediamo alla politica regionale di aiutarci a promuovere un piano di comunicazione rivolto a consumatori e commercianti per produrre e consumare prodotti dell’Isola”, ha detto Antonio Vella, direttore responsabile del laboratorio Residui dell'area Chimica e Tecnologie alimentari dello Zooprofilattico, rivolgendosi agli altri componenti del tavolo (Nino Virga, responsabile del servizio Veterinaria della Regione siciliana, Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Asp di Trapani e Guido Galici, che rappresentava l’Eni). Guido Ruggero Loria, direttore dell’area Diagnostica specialistica dello Zooprofilattico, ha, invece, messo l’accento sulla necessità di “accompagnare le aziende zootecniche in un processo di modernizzazione delle infrastrutture agricole e incentivarle a utilizzare le energie alternative”.
Ufficio stampa:
Giuseppina Varsalona 338.8385836

lunedì 4 aprile 2016

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO, arriva una nuova arma nella lotta ai tumori.


Tumori, nuove speranze dall’Istituto Zooprofilattico della Sicilia. Scariche elettriche sul cancro della pelle e delle mucose. 
L’Izs è stato il primo ente veterinario a provare l’elettrochemioterapia sui cani e i gatti. Testata sugli animali, questa tecnica è ora utilizzata sull’uomo con buoni risultati.
PALERMO. Una nuova arma nella lotta dei tumori. Arriva dal laboratorio di Istopatologia veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia e consiste nell’uso dell’elettrochemioterapia (Ect) per la cura del cancro della pelle e delle mucose, nei casi non operabili. Lo Zooprofilattico è stato il primo ente veterinario in Sicilia ad avere utilizzato l’elettrochemioterapia sugli animali, facendo da apripista nell’applicazione di questo trattamento sui tumori dei cani e dei gatti. Una tecnica che, anche grazie a questi test, in Sicilia si sta iniziando ad utilizzare nel campo della medicina umana: proprio qualche giorno fa, l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani l’ha usata su due pazienti affetti da un particolare tipo di sarcoma, ottenendo buoni risultati. L’elettrochemioterapia - una delle tante eccellenze dello Zooprofilattico, illustrate durante il convegno “Oltre la sicurezza alimentare: ricerca e innovazione all'Izs” - è un trattamento che si basa sull’esposizione a un campo elettrico delle cellule tumorali tramite l’uso di un elettrodo ad aghi, che il medico veterinario applica alla neoplasia. Dura pochissimi secondi (100 microsecondi) e consiste nell’emissione di impulsi elettrici ad alta intensità, che determinano la formazione di pori temporanei nella membrana della cellula tumorale. I chemioterapici (Bleiomicina e Cisplatino) possono, quindi, penetrare all’interno della cellula, dove rimangono sequestrati. Grazie alle scariche elettriche, il potere del farmaco di distruggere le cellule tumorali aumenta di 8.000 volte per la Bleiomicina e di 80 volte per il Cisplatino. Inoltre, l’elettrochemioterapia, rispetto ai trattamenti oncologici tradizionali (chirurgia, radio e chemioterapia), comporta minori effetti collaterali, in quanto riduce di molto la quantità di farmaco necessario e i tempi di degenza. “Contattati da molti veterinari, abbiamo iniziato il trial clinico su alcuni casi di tumori del cane, con risultati molto incoraggianti – spiegano Guido Loria, direttore dell’area Diagnostica specialistica e Roberto Puleio, responsabile del laboratorio di Istopatologia veterinaria -. In uno dei casi più recenti, una neoplasia orale maligna, non aggredibile chirurgicamente e che avrebbe comportato una grave menomazione, si è ridotta del 60 per cento con un solo trattamento elettrochemioterapico. Molte volte abbiamo ricevuto i ringraziamenti dei proprietari dei cani ammalati, per i visibili benefici ottenuti sulla qualità della vita dei loro animali”. Secondo il commissario straordinario dell’Istituto Zooprofilattico, Salvatore Seminara, “questa è una delle tante ricerche dell’ente che dimostrano come si debba parlare ormai di una sola medicina e di una sola prevenzione (One Health), alla quale tutti noi, ognuno per il suo ruolo istituzionale, deve partecipare sia nei compiti quotidiani, sia ancora di più nelle attività di ricerca”.


Palermo, 4 aprile 2016    
Ufficio stampa: Giuseppina Varsalona (338.8385836) 

martedì 29 marzo 2016

Arte e inclusione. A Brancaccio "Cose da Pazzi", spettacolo teatrale accessibile.

Il Brancaccio di Palermo (via San Ciro, 15) ospiterà Venerdì 1 Aprile 2016 ore 21:30 lo spettacolo "Cose da pazzi", realizzato dall'associazione "Giovani nell'arte". Lo spettacolo ha la particolarità di essere interamente "accessibile". Sarà infatti interamente fruibile da parte del pubblico sordo, attraverso l'interpretazione in lingua dei segni italiana (LIS) e la presenza di sopratitoli in lingua italiana. “Cose da pazzi” ha visto un coinvolgimento attivo da parte dei giovani, anche sordi, e mira a risvegliare in essi e nel pubblico di ogni età un rinnovato interesse per il teatro e per la cultura in generale. Il genere adottato è la tragicommedia, che tratta temi dal denso valore sociale in un’altalena di emozioni suscitate nel pubblico, che sarà coinvolto non solo emotivamente, ma anche attivamente. Il progetto porta avanti vari temi, ma centralmente quello dell’abbattimento dello stigma sociale della malattia psichiatrica attraverso la condivisione empatica che annulla qualsiasi barriera dettata dalla paura o dall’ignoranza, mirando così ad agire sulla coscienza civile e tendendo a creare una condizione territoriale favorevole ad iniziative che includano le persone in un clima di ascolto e di accoglienza. Un altro tema di grande rilevanza è la promozione della donazione d’organi, strumento indispensabile per dare una nuova possibilità a chi aspetta un trapianto, spingendo il pubblico alla riflessione riguardante la donazione, argomento forse poco affrontato nel dibattito pubblico del territorio. Il progetto stesso vede tra gli attori un ragazzo sordo che si è perfettamente integrato nel ruolo attoriale, esperienza formativa per lui, come per il gruppo. Associazione O. D. V. Giovani nell'Arte via Camillo Randazzo n. 22 90141 PALERMO lyra91@hotmail.it

“CAMMINANDO CON TULIME”: ALLA SCOPERTA DELLA RISERVA DELLO ZINGARO.

Domenica 10 aprile 2016
Riserva Naturale Orientata dello Zingaro 
Incontro a Castellammare del Golfo ore 10.00 (Bar La Sorgente).
Escursione facile lungo sentieri prevalentemente pianeggianti lungomare.

Chi non è mai stato, almeno una volta, allo Zingaro? Il 10 Aprile Camminando con Tulime andremo in questo luogo davvero magico, che in primavera si mostra nel pieno della sua rigogliosa bellezza. Un invito a tornare nella prima Riserva naturale istituita in Sicilia, percorrendo il sentiero panoramico sul mare azzurro che sembra sprigionare luce dal fondale di sabbia bianca.
Se non siete mai stati in questo paradiso terrestre questa è l’occasione per scoprire la grande ricchezza della Riserva, fortemente caratterizzata dalla presenza del mare: dal sentiero lungomare ci districheremo tra palme nane, fiordalisi e fichi d’india, ammireremo l’alternarsi dei blu intensi e degli azzurri limpidi delle acque litoranee, giocheremo nella Natura e con la Natura per ritrovare un contatto diretto e non filtrato con la nostra Madre Terra.
Una passeggiata che consigliamo a tutti, e in special modo ad adulti accompagnati da bambini, che con il loro stupore ci permettono di vedere con occhi nuovi cose che crediamo “già viste”.
Ancora una volta cammineremo insieme e ci scambieremo idee, impressioni e racconti. E alla fine della giornata torneremo a casa con un sorriso e il cuore colmo di gioia.

Promemoria del materiale/abbigliamento obbligatorio
1. Scarponcini da trekking a caviglia alta (meglio se impermeabili)
2. giacca impermeabile
3. almeno 1,5 litri di acqua
4. un capo caldo per la sosta
5. cappellino, occhiali da sole e sciarpa

 Materiale/abbigliamento consigliato
1. bastoncini da trekking
2. indumenti  e scarpe di ricambio da tenere in auto

Info e costi
Costo escursione: € 10,00*
Per i soci di Tulime Onlus regolarmente tesserati per l’anno 2016 la prima escursione è gratuita*, le successive escursioni avranno un costo di € 6,00. Il costo della tessera annuale a Tulime Onlus è di € 25,00.
Bambini 0-10 anni gratuiti; 10-15 anni € 3,00*.

Il costo include la copertura assicurativa e la guida.
* Il costo NON include il costo del biglietto di ingresso alla Riserva pari a € 1,00 (biglietto speciale, riduzione a noi).
Pranzo a sacco a carico dei partecipanti.
L’adesione all’escursione dovrà essere confermata entro le ore 18.00 di sabato 9 aprile.

Contatti
Marina Ruisi - M. 328 4611576 - Giuseppe Di Giorgio - M. 328 2816254

Vi ricordiamo che potete seguirci anche su facebook seguendo il Gruppo CAMMINANDO CON TULIME per consultare il calendario, gli aggiornamenti sugli eventi, scriverci e vedere le foto delle ultime escursioni.

Tulime Onlus, che in lingua swahili vuol dire Coltiviamo!, è presente in Tanzania, in Uganda e Nepal promuovendo tramite i suoi interventi i principi della “cooperazione di comunità”, quindi l’incontro fra territori e persone per conoscersi, arricchirsi reciprocamente in un continuo scambio di saperi ed esperienze; proponendo l’idea alternativa dell’adozione non dei singoli bambini, ma di interi villaggi; realizzando progetti in cui le comunità sono attori centrali dei processi di trasformazione, al fine di offrire un aiuto completo la cui sostenibilità nel tempo è basata sull’appropriazione, da parte della popolazione locale, delle risorse e delle conoscenze offerte. Ogni intervento non mira a lasciare qualcosa, ma a creare insieme qualcosa, affinché esso non sia basato sull'assistenzialismo, ma sulla ownership della comunità locale. Grazie all’impegno di volontari e sostenitori, l’associazione offre supporto all’agricoltura e all’allevamento, favorisce progetti di microcredito, di mercato equo-solidale per favorire lo sviluppo dell’artigianato locale, interviene a favore della salute delle comunità e delle persone, in particolar modo di coloro che sono affetti da disabilità ed albinismo. Tulime Onlus lavora anche nel campo della sostenibilità e tutela ambientale, della gestione delle risorse, dell’istruzione, sostenendo il sistema scolastico con l’erogazione di borse di studio, campagne di informazione e sensibilizzazione, la costruzione di scuole e il sussidio per le famiglie dei villaggi che accolgono gli orfani. L’associazione promuove programmi di Servizio Volontario Europeo dal 2012 ed è stata accreditata al Servizio Civile Nazionale da aprile 2014.
Tulime Onlus si dedica anche al turismo consapevole, ai tirocini, alle tesi, agli stage, all'organizzazione di eventi, mostre, convegni e concerti con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche che affronta nei suoi progetti.
Palermo, 29.03.2016

Tulime Onlus - Associazione di Cooperanti Coordinamento Nazionale

Francesca Maria Pozzi Responsabile Settore Comunicazione
Cell. +39 3285650866


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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.